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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
¬La¬ famiglia Betta dal Toldo.- (Famiglie nobili trentine ; 3)
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Pagina 35 di 58
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 54 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/3
ID interno: 109552
da Giuseppe di Antonio e Giorgio di Andrea Betta dal Toldo, diretta all’arciduchessa Claudia d’Austria, principessa di Toscana, nella quale essi pregavano la principessa di far sollecitare l’eva sione del processo sempre favorevole a loro e contrario al conte Serego e alla Calovini. Nel 1677 nel mese di luglio Alvise trattò un accomodamento col conte Serego e con Giovanni Nobili; dal conte ebbe quattro- cento ducati, ma il Nobili e la Calovini si rifiutarono a qualsiasi pagamento. 1 Betta

intanto continuarono la causa contro i Del Bene di Rovereto. In questo frattempo morirono Giuseppe figlio di Antonio Betta, Bartolomeo e Francesco nel 1648, al servizio militare del re cattolico, e Paolo nel 1663 tutti tre figli di Alvise, Giorgio figlio di Andrea nel 1666 e Andrea altro figlio di Alvise, nel 1673. Andrea ebbe per sposa Elisabetta Del Bene dalla quale gli nacquero sette figli, quattro maschi, Alvise, Giorgio, Francesco Bortolameo e tre femmine, Giovanna Brigida e Paola. Dei figli

di Alvise sopravvisse soltanto Giorgio nato nel 1607, del quale esistono diversi documenti che ne illustrano la vita. Giorgio fece i suoi studi a Trento nel ginnasio arciducale della società di Gesù e nel 1627 otteneva la di spensa ginnasiale; nel 1630 lo troviamo studente in legge all’univer sità di Bologna. Nel 1647 e 1648 Giorgio era pretore e commìsarìo militare a Riva, come appare da diverse lettere che il principe vescovo di Trento, Emanuele Madruzzo, indirizzò a lui. Con di ploma 23 febbraio 1671

l’imperatore Leopoldo 1 nomina Giorgio consigliere imperiale e lo manda in qualità di commissario dì fortezza a Rovereto. Giorgio durante il suo soggiorno a Rovereto abitava in una casa da lui comperata, ora casa Alberti in via della Terra N°. 21. Annesso alla carta di nomina trovai la lettera di partecipa zione da parte di Ciriaco Troier, presidente e cancelliere di sua Maestà, scritta in italiano e datata da Ispmggo , il 12 luglio 1671. Nell’anno seguente Giorgio fu nominato vice podestà di Rovereto dove

mori nel 1685', lasciando usufruita aria della sua sostanza la moglie Barbara, nata Ferrari, e eredi ì nipoti Bartolomeo e Paolo Betta dal Toldo. Dall’aver Giorgio imposto nel testamento che la moglie non potesse levare la propria dote dai beni del marito, ciò che non le sembrava giusto, nacque una lite che fy

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
¬La¬ famiglia Betta dal Toldo.- (Famiglie nobili trentine ; 3)
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Pagina 53 di 58
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 54 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/3
ID interno: 109552
1646 maggio 1. — Atto fatto in Rovereto da Giorgio Alessandrini de Neri- stein, col quale venne legittimato il figlio naturale di Giuseppe Betta dal Toldo, Giovanni Antonio, nato da Valentina Delaiti de Cavaleri. . (Arch. Congregazione di Carità in Rovereto). 1647 marzo 21. — Lettera del principe vescovo di Trento, Emanuele Ma- druzzo, a Giorgio Betta dal Toldo pretore e commissario militare di Riva per affari militari. ■ (Archivio Congregazione di Carità in Rovereto). 1648 luglio 6. — detto

detto per affari militari. (Arch. Congregazione di Carità in Rovereto). 1648 luglio 30. — Lettera del principe vescovo di Trento, Emanuele Ma- ■druzzo a Giorgio Betta dal Toldo, pretore e commissario militare di Riva, per affari militari. (Arch. Congregazione di Carità in Rovereto). 1649 dicembre 28. — Testamento di Giovanna Costioli, a rogiti Guglielmo Marini, fatto a Tremo di Mori. (Arch. Congregazione di Carità in Rovereto). 1657 dicembre 13. — Testamento di Giuseppe Betta dal Toldo, col quale

nomina erede universale il suo figlio naturale Giovanni Antonio. (Archivio Congregazione di Carità iti Rovereto). 1671 febbraio 23. — Giorgio Betta fu nominato dall’ imperatore Leopoldo I, ■consigliere imperiale e commissario della fortezza di Rovereto. Annesso alla carta ■di nomina vi è una lettera di partecipazione da parte di Ciriaco Troier presidente ■e cancelliere di S. M., in data 12 luglio 1671 datata da Ispruggo (Innsbruck). (Arch. Congregazione di Carità in Rovereto). 1671 marzo

9. — Sigismondo Alfonso dei conti Thunn, principe vescovo di Trento, investe Alvise Betta dal Toldo, dei feudi posseduti dai suoi antecessori ■e specificati nella lettera d’investitura. (Libri feudali trentini presso l'i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck). 1674 gennaio 23. — Lettera scritta dai fratelli Andrea, Giorgio e Bartolo meo e dai cugini Giuseppe e Giorgio Della Betta dal Toldo alTarciduchessa Claudia d’Austria principessa di Toscana, per ottenere sollecita evasione d’una sentenza contro

, figlio naturale di Giuseppe. (Arch. Congregaz. di Carità in Rovereto; i. r. Arch. di Luogot. in Innsbruck). 1685. — Testamento di Giorgio Betta dal Toldo, col quale lasciò ùsufrut- tuaria della sua sostanza la moglie Barbara, nata Ferrari, e eredi i cugini Barto lomeo e Paolo Betta dal Toldo. (Arch. Congregazione dì Carità in Rovereto).

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
¬La¬ famiglia Betta dal Toldo.- (Famiglie nobili trentine ; 3)
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Pagina 33 di 58
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 54 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/3
ID interno: 109552
Giorgio, figlio di Alvise Betta, ebbe per moglie Paola baro nessa Spaur-Valier, dalla quale nacquero tre figli Francesco, Si gismondo e Alvise. La moglie di Alvise era Giovanna de Costioli di nobile famiglia roveretana estinta verso il 1700. Di Giovanna trovai il testamento .fatto in Tierno di Mori, rogiti Guglielmo Marino; in esso ella ordinava di essere sepolta nella tomba di famiglia nella chiesa di Mori, se morisse a Tierno, e in quella dì San Marco di Rovereto, se fosse morta qui in città

. Alvise mori nel 1621 lasciando i figli minorenni Andrea, Giorgio, Bartolameo, Francesco e Paolo, sotto la tutela di Giuseppe Saibante e Gasparo Samoli. Giuseppe Betta, un altro figlio di Alvise, ebbe cinque figli: Ottavio che fu segretario dell’ imperatore Rodolfo II ed ebbe per moglie Veronica Sbandellati, altra famìglia nobile roveretana estinta; Giulio, podestà di Novara nel 1576; Paolo, podestà dì Casalmaggiore, ebbe per moglie Catterina de Lindegg, Alvise fu capitano in Fiandra e l’ultimo

Madruzzo, con altra lettera dei 26 aprile 1603 investiva Antonio Betta dal Toldo dei medesimi diritti. Paolo Betta dal Toldo ebbe l'investitura con diplòma 22 di cembre 1609. Due altre investiture ebbe la famiglia Betta con lettera 19 aprile 1632; fu investito Giorgio Betta dal principe ve scovo Carlo Emanuele Madruzzo, e simultaneamente lo stesso vescovo investiva i fratelli Andrea, Giorgio e Paolo figli di Alvise, Giorgio figlio di Andrea, Sigismondo e Giuseppe figli di Antonio con lettera 29 marzo

1634. Nel 1640 Giuseppe, figlio di Antonio, e Giorgio, figlio dì Andrea, regalarono la metà del loro credito e passarono le ragioni

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
¬La¬ famiglia Betta dal Toldo.- (Famiglie nobili trentine ; 3)
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Pagina 52 di 58
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 54 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/3
ID interno: 109552
1582 marzo 17. — Lodovico Madruzzo, principe vescovo di Trento, con cedeva a Francesco Betta la riscossione di una parte dei grani delle campagne di Rovereto. (Da un documento del processo Betta-Betta). 1585 ottobre 21. — Lodovico Madruzzo, principe vescovo di Trento, con fermava a Francesco Betta tutti i feudi per sè e per suoi nipoti Antonio, Paolo e Alvise di Giuseppe, Andrea e Alvise di Giorgio. (Libri feudali trentini presso l’i. r. Arch. di Luogot. in Innsbruck). 1586 dicembre

rilasciata dal ginnasio di Trento al giovane Giorgio de Betta, dopo aver per quattro anni frequentato il ginnasio, e ottenuto sempre il primo posto. (Archivio Congr. di Carità in Rovereto). 1632 aprile 19. — Carlo Emanuele Madruzzo, principe vescovo di Trento, investe Giorgio Betta dal Toldo dei feudi posseduti dai suoi antecessori e speci ficati nella lettera d’investitura. (Libri feudali trentini presso Ti. r. Arch. di Luogot. in Innsbruck). 1634 marzo 29. — Carlo Emanuele Madruzzo, principe vescovo

di Trento, investe i fratelli Andrea, Giorgio, Paolo e i cugini di questi Paolo e Giorgio Betta dal Toldo simultaneamente dei feudi già posseduti dai loro predecessori. (Arch. Congregazione di Carità in Rovereto).

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1904/08)
Pubblicazione della Società Museo Civico di Rovereto ; 41 + 44.- Regesto dell'archivio comunale della città di Rovereto ; 1/2
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Pagina 123 di 250
Luogo: Rovereto
Editore: Tipogr. Roveretana
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Italienisch
Commenti: Fasc. 1 und 2 geb. in 1 Bd.
Soggetto: c.Rovereto / Stadtarchiv ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Segnatura: II 102.602
ID interno: 330812
— 40 — (Reg. I. 144.) nel 1442. Iacopo era figliolo di Antonio (Reg. I. 89.) a) La casa trovasi nella Terra dì Rovereto. Per i confinanti servono la pari. 34, a. s la partita 98, b. dalla quale ultima risulta che gli eredi di Iacopo Cigalino erano delle nipoti di Donato Cigo lino. b) Per i confini di questa campagna , che dovrebbe essere situata al Corso di S. Giorgio, corrispondono indubbiamente la posta 84, r. (dove quale confinante risulta la moglie di Iacopo Cigolino, pure erede di questi

), s la posta 135, a. sebbene in quest’ ultima non apparisca indicata lo.i proprietà dei Cigalini. Il Corso di S. Giorgio era probabilmente una località a mattina dell attuale piazzale e dosso dì S. Giorgio, ' e si estendeva fino alle prime case dell f abi tato venendo verso S, Cattar ina. 34. Beni di mastro Pietro Antonio calzolaio. a) Per una casa a Rovereto presso mastro Ponzano, gli eredi d Giacomo Cigalini e la via . L. 9 s. 10 b. Idem, per una casa con un brolo, “ dove si lavora il corame eonf

. . . . 7_j. 1 s. 17 e) Idem per una campagna arativa e vignata a S. Giorgio coni, da un lato Battista dai chiodi ed i diritti lei Comune di Rovereto, dall'altra Pe re ozono di Ala. Misura circa piovi 17 . . L. 2 s. 16 /) Idem per un prato alla Gòra coni, da un Iato con la gòra in parte ed in parte cogli ©redi di ma stro Marco Gobbo, dall'altra parte colla roza ed in parte con Conzelino e con Zenone dall© Chiasere. Misura circa 8 ì / 2 piovi . . . L. 2 s. 16 S, a L. 21 s. 12

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Pagina 7 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
Paride IV, il grande, dei Lodron di castel Lodron, valoroso guerriero e generale veneto morì nel 1439 lasciando dietro di sè due figli, Piètra e Giorgio, che seguendo la vocazione paterna si distinsero assai nelle guerre di quei tempi e presero parte alla sanguinosa battaglia di Lodron (1439), alla difesa di Riva, di Brescia e di Breno, così che nella pace conchiusa fra Venezia e Milano è fatto cenno di loro nel relativo documento. Per il valore dimostrato sui campi di battaglia e per premiare

i servigi resi, il doge Francesco Foscari con documento 11 aprile 1441, conferì loro in feudo nobile il castello di Cimbergo in Valcamonica, Ba golino in Valsabbia, eMusloneR), c dal duca Sigismondo, conte del Tiralo, con atto 6 giugno 1446 ( 2 ), furono investiti di tutti i beni che 1 loro predecessori possedevano, quali feudatari del conte, compreso castel Lodron; feudi che furono confermati anche dal vescovo di Trento, Giorgio II di Hack, con lettera 14 giugno 1447 ( 3 ). L’imperatore Federico con

diploma, in data Roma 6 aprile 1452, nomina i due fratelli conti del sacro romano impero. Decaduto dai suoi feudi Giovanni qtn Guglielmo di Ca- stelbarcG, per fellonia, siccome s’era rifiutato di riconoscere l'alto dominio della, chiesa di Trento, il principe vescovo di Trento Giorgio li di Hack, con documento 9 aprile 1456 ( 4 ), investiva i due fratelli Pietro e Giorgio di Lodron del feudo di Castelnuovo e Castellano col mero e misto impero, e così ebbe principio la signoria da parte dei conti

8
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Pagina 23 di 30
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 24 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: San Marco ; 1,3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/19
ID interno: 165297
, moglie di Leo nardo Garpentari — carta di dote in data 29 ottobre 1725, a ro giti Gio Battista Mascotti ( 3 ), —Giancarlo, Francesco Antonio, Gio Battista, Anna Claudia, monaca col nome di suor Giovanna nel monastero di Santa; Caterina a Verona, e Anna Teresa, che sposò'Bortolameo Piomarta — carta di dote in data 24 agosto 1741, a rogiti Bortolaiiieo Giorgio Battisti ( 4 ). Francesco Antonio, figlio di Melchiore, con atto notarile 21 giugno 1746, a rogiti Bortolameo Giorgio Battisti ( 5 ), fu nomi

nato a pieni voti cittadino di Isera verso il pagamento di cento ragnesi ; prese parte attiva alla vita cittadina e fu eletto provve ditore della città nel 1735, 1737, 1740, 1743 e 1744. Testò in data 10 febbraio, con codicillo 27 novembre 1752, a rogiti Bortolo- meo Giorgio Battisti ( 6 ) e morì ancor giovane nel 1753. In data 13 ottobre 1736, a rogiti Giacomo Antonio. Tartarotti ( 7 ), Francesco Antonio comperò da Giuseppe Césare Eccaro la casa in piazzetta Tabarelli, ora casa Domìnez in piazza

delle Erbe. Con atto 14 maggio 1753, . a rogiti Bortolameo Giorgio Battisti ( 8 ), sì fece l’inventario dei suoi beni ; un. altro inventario in data ■ 15 dicem bre 1761, a rogiti dello stesso notaio (®), fu fatto eseguire dalla vedova. S’era sposato a Caterina Giulia, figlia di Gian Giacomo t 1 - 9 ) Archiviò notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Pagina 60 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
Albero genealogico della Famiglia bodron di Gastelnuovo e Castellano PARIDE IV 11 Grande f 1439 PIETRO Giorgio di Castelnuovo e Castellano di Castel Lodron I moglie Margareta di Vita Della Porta (Niedcrtlior) II . Orsola contessa d'Arco I Elisabetta Anna Lucia PARIDE Ginevra Bortolamea Martino Bortolameo Giorgio 1 marito Burcardo Brandis coniugata f 1485 coniugata coniugata n. 14/V 1448 II . Giovanni Wolkenstein con Bertoldo Federici moglie Veronica con Filippo Calini con N. Sanguinazzi signore

n. 17/V 1576 f 30411 1636 moglie Sibilla di Giorgio Frigger, poi monaca sotto il nome di Anna Maria nel convento di San Carlo a Rovereto n. 14/XI 1585 f 13'VII 1663 n. b-äOz?» 20/VII 1607 celibe Alfonso n. 24/VI1I 1580 y 20/V 1647 I moglie Maddalena di SigismondoTlninn 11 moglie Orsola contessa d’Arco vedova del marchese Francesco Bevilacqua Veronica Oentilia [ marito Daniele barone Spaur Il marito Gian Giorgio Khuen-Belasi II PARIDE n. 1522 f 2S4II 1566 moglie Barbara contessa Lichtenstein di Castelliamo

conte Lodron già Gl f L |608 I marito Giorgio Iesevicki nobile polacco II „ 1578 N. N. Susanna Caterina Beatrice Agostino 19/X1I 1570 Gio Antonio Maria canonico di Salisburgo e Passavia n. 1537 t 7/XI1 1615 Anastasio Ginevra n. 14/1X 1539 t 4 XI 1608 coniugata 1576 Giovanni Schneeberg PARIDE Barbara CRISTOFORO n. 13/11 1586 f 18/XII 1653 n. 18411 1587 n. 5/VII 1588 f 30,4(1 1660 Arcivescovo di Salisburgo coniugata moglie Caterina Signore di Castellano con Vespasiano Lichtenstein contessa Spaur

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
¬La¬ famiglia Betta dal Toldo.- (Famiglie nobili trentine ; 3)
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Pagina 57 di 58
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 54 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/3
ID interno: 109552
Giovanna de Costivi! Paola Elisahltta GIORGIO C 1588, V 1667 glie Claudia Frizzi Benedetta AND REA Eleonora Oiusfj>i>e Carlo n. 1639 1611, V 1688 spossa n. 16-32 sposa a Antonio Gaspari moglie Francesca Bertoldi Gin. Battista Zanmi dal Sole di Rovereto di Cles Claudia i Maria Maddalena dottore in legge il. 1563. t 1603 Podestà di Cnsnlni.iggicire moglie Caterina de Lindegg Capitano in Fiandra il servizio del duca di Panna moglie Barbara Cirtula Giovanni Antonio n. 1616, t 1689 figlio naturale

di Giuseppe c di Valentina Detail! de Cavateti Ramo naturale della Cltizzoln GIORGIO Consiglier imperiale Commissario del Castello di Rovereto moglie Barbara Ferrari ANDREA n. 1605, 1673 moglie Elisabetta Del Bene Giuseppe saccrdote Carlo Francesco n. 1650, -è 1729 moglie Elena ? Massimiliano Alvise Giovanna 1 U (madre Adelaide) monaca S. Caterina della Ruota Giorgio Francesco T 1676 a Treveri n. 1655, v 1667 a Trencsin Capitano BARTOLOMEO . 1662, 1720 a Napoli Tenente Maresciallo moglie Domenica Chiusole

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Pagina 8 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
un de cretò col quale riconobbe nella famiglia Lodron il patronato sulla chiesa di Villa. Quantunque il principe vescovo avesse infeudati di CasteL nuovo e Castellano ambidue i fratelli Pietro e Giorgio, solo il primo ne ebbe il reale possesso, e perciò egli è il fondatore della linea lodroniana di Castelnuovo e Castellano, mentre Giorgio continuò la linea dei Lodron di castel Lodrone. Il feudo di Castelnuovo comprendeva : Sasso, Noarna, Folas, Reviano, Brancolino, Nogaredo, Villa, Piazzo, Savignano

, Aldeno e parte di Pomarolo e di Nomi; Castellano: Castellano, Cimone, Gardumo e Pederzano. / ■ Pietro cercò di allargare i confini delle sue giurisdizioni mirando ad impadronirsi di Castelcorno e si servì in quell'impresa dì Marco di Caderzone ; senonchè l'impresa fallì, Marco fatto pri- gionero, ebbe mozza la testa e Parisotto di Lenzima ed altri colti sul fatto pagarono il fio colla vita. . Matteo e Giorgio di Castelbarco, figli di Giovanni e Pras- / sede, non si adattarono alla perdita dei loro

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
¬La¬ famiglia Betta dal Toldo.- (Famiglie nobili trentine ; 3)
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Pagina 28 di 58
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 54 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/3
ID interno: 109552
di V. S. e si condole con lei della perdita che ha fatto, e con questo fine le bascio le mani. Da Piacenza adi 10 di Aprile 1571. Un terzo figlio di Alvise, Giorgio Betta, ebbe per moglie Paola baronessa Spaur-Valìer. DiGiorgio esiste il testamento dei 9 aprile 1570, rogiti Giuseppe Rosmini, nel quale ordinava di es sere sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa di San Marco; si ricordò del monte di pietà con un legato di dieci ragnesi, la sciò usufruttuaria la moglie, eredi i suoi quattro figli, Andrea

, Francesco, Alvise e Sigismondo, e legati alle due figlie Barbara e Paola. Di sua moglie Paola esiste pure l’elenco dei legati la sciati nel di lei testamento del 1619, in rogiti Bartolomeo Marini, Dall'inventario se ne comprende la ricchezza e l’agiatezza. Paola lasciava erede dei suoi beni ì figli doti. Alvise, Andrea e il nipote Giorgio Betta. Di Giuseppe, quarto figlio di Alvise, tro vai il testamento in data 12 marzo 1578, col quale lasciava eredi i suoi figli Antonio, Ottavio, Paolo e Alvise

di Cristoforo, suo nipote Lodovico Madruzzo, con lettera dei 24 settembre 1579, con cesse a Francesco per sè e suoi nipoti Antonio, Ottavio, Paolo e Alvise, figli di Giuseppe, e Andrea, Francesco e Alvise figli di .Giorgio, la rascossione della quinta parte dei grani e uve di Marco, e di una parte della daera di Trembilleno. Con lettera poi 17 marzo 1582 Francesco ottenne la dodicesima parte della decima dell’uva di Sacco, che egli aveva comperata dai padri Carmelitani di Rove-

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