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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 715 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
, gli produceva nausea. Egli passava le ore nel giardino della sua villa di Giove , dando con senile superstizione a mangiare alla sua serpe favorita, e chiamava sopra di sò la maledizione degli Dei, corno è scritto nella sua lettera al Senato : “ Possano gli Dei e le “ Dee farmi morire anello più miserabilmente di quel ch’io già ora mi sento giornalmente morire, se io.... „ E la maledizione fu adempiuta, e, come Augusto aveva ricevuto indizi! e saluti di pace, a lui manifestaronsi invece annunzi

sua vita. Egli arrivava, da Roma ; quando la sua nave passò veleggiando davanti al porto di Ro teali , dei marinai greci e alcuni viaggiatori d’ Alessandria lo riconobbero e celebrarono con liete offerte festive il protettore delle spiaggia a della navigazione, Allora nel tramonto della sua vita risplendette ancora un ultimo raggio di sole , ed egli se ne andò a Capri per continuare anche colà le gioconde solennità con giuochi ginnastici degli efebei, con banchetti coronati di rose, a cui erano

convitati anche gli abitatori della sua isola, con canti e liete facezie d’ogni maniera. II suo intelletto risplendette anco un’ultima volta lucido per guisa, odio egli stesso compose dei versi greci: quattro volte vide egli il sole alzarsi di dietro al Vesuvio ; poi , guidato già dalia mano della morte, egli fece ritorno sul continente. Ma a Nola l’ultima ora lo colse.... Passano dodici anni. Siamo nell’anno ventesimo sesto della nuova era, ed ecco approda a Capri un uomo dal torbido aspetto, uno

spirito in aperta rottura col mondo c cogli Dei. Egli è Tiberio, clic col suo astrologo Trasillo va a prender stanza nella villa di Giove. Egli era venuto a guisa di ragno , e da ragno aveva intessuto urna rete marmorea di splendidi luoghi di delizia sopra le dodici punto dall’isola. A guisa di ragno sedeva egli nel mezzo di codesta rete, i cui tentacoli stendevansi fino a Roma c per tutto il mondo conosciuto. Ma a ninna cosa prestava egli maggior attenzione che alle contrazioni della vittima, nulla

poteva recargli gioia più grande. La pace s’era dileguata dall’isola, e la oscura passione pose stanza negli appartamenti dorati. La nube della maledizione pesava grave su codeste rupi, c quando dal suo grembo luccicava un ba leno, c‘ era di sicuro qualcuno nell’ Impero condannato a morire. Questo baleno , ebe da Capri si sprigionava sul mondo, colpì da ultimo l’onnipotente Scjano. Così passarono altri undici anni : il cercbro dell’ imperatore vaneggiava nel delirio ; 1’ essere, che si chiama uomo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 364 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
si arrischiano di rimanere a sfidare compatti i rigori della malaria; ma chi viaggi in co- desta regione durante l’estate v'incontra assai di frequente uomini dalla faccia ingiallita c magra, tormentati dalle febbri, inetti a qualsiasi lavoro - evidente riprova della maledizione che pesa an cora su coleste terre. Grosseto è l’unica città di qualche importanza, ohe si incontri in tutta la Maremma toscana. E fortificata e ha circa tremila abitanti ; b capoluogo della provincia e perciò sede di una prefet tura

e di tutti gli altri uffici amministrativi, clic'le sogliono far corona; tutte le altre località della Maremma sono per sò stesse insignificanti. Tanto più ricchi d’interesse sono gli avanzi etruschi, che qua e ià con una certa frequenza si trovano. Abbiamo già ricordato, di passaggio, le mura etnische di Volterra: qui incontriamo Po- pulonia, Rosolie, OrbeUllo, Cosa, e sopratutto Cornuto, povere cittadette o anche soltanto villaggi moderni , che vegetano sulle rovine di possenti città,, delle quali

si vedono ancora le mura pode rose o si discoprono i sepolcri antichissimi - che è tutto quanto ci resta dell’epoca etnisca. Sono specialmente notevoli i sepolcri di Corneto, che sorge presso alla antichissima Tarquinia, una delle dodici città della lega, e dove or fa' pochi anni vennero a caso scoperte moltissime camere mor tuarie etnische ricche di pitture murali, di vasi, di iscrizioni, di lampade, di ornamenti, ecc.; per modo che non v’ ha oggidì paesello , il quale in coleste parti non possegga

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 314 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
fu stabilita una colonia romana per tenere in rispetto i Liguri . audaci montanari delle Alpi Apuane ; a Lucca Cesare convocò Pompeo e Crasso per concertare il primo triumvirato. Sotto l’Impero, Lucca diventò il capoluogo ci lina provincia e si abbellì di un gran numero di monumenti. Quando tutto crollò e i Goti passarono gli Apennini, Odoacre vi si fermò. Il greco Narsete ne lo scacciò, ed avrebbe forse fatto della vecchia città romana una città neo greca come Ravenna, ma i Lombardi non gliene lasciarono

Mancava pelò uno dei compartimenti (il secondo a sinistra), sia che il disegno primitivo non com portasse clic sei storie, sia clic Andrea ed i suoi figli non avessero avuto il tempo di farlo. Solo nel 1584 si pensò a riempire quel vuoto, ma la famiglia dei Della Robbia era spenta, e fu il pit tore Filippo Paladini di Pistoia che ebbe l'incarico di quel lavoro. Rei secoli successivi, l’opera dei Della Robbia ebbe a soffrire dell’incuria di quelli che 1’ eb bero in loro balia. Solo nel 1826

fu intrapreso, non tanto il ristauro, quanto il consolidamento dei bassorilievi. Questa lunga cornice è divisa in sette compartimenti che rappresentano le sette opere della mi sericordia : vestir gli ignudi, dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, ricoverare i pellegrini, visitare i prigionieri, assistere gli infermi, seppellire i morti. Osservando la progressione dei sette bassorilievi della facciata del Ceppo, il visitatore di Pi stola sentirà crescere in lui l'ammirazione per i Della

archeologici di questa graziosa città che si vanta a buon dritto d'essere una delle piu an tiche città della Toscana. Firenze non era ancora emersa dalle paludi, clic Lucca era di già città antica, piena di moto, piena di ricordi etruschi, e la cui fondazione si perdeva nella notte dei tempi storici. Essa contò tra i principali municipi romani dellTtalia centrale, e ricorda ohe le sue mura furono allargate dal console Sempronio Longo, quello stesso che fu battuto da Annidale sulla Trebbia. Rei 577 a Lucca

il tempo. Quei barbari del Nord, tru cidati i principali abitanti, rovinarono gli altri impossessandosi dei loro beni e dividendoseli tra loro. La gran contessa Matilde, c dopo di lei gli imperatori d’AIcmagna cd i Marchesi della Toscana, concessero privilegi e diritti alla città di Lucca, che sotto l’autorità nominale dell alto dominio si governava da sfe. co’suoi consoli eletti. Nell’undeciino e nel dodicesimo secolo, il commercio vi prese

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 755 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
, ma poi la città si arrende, cade la forte Agrigento e le sorti dell'isola sono de cise ; essa diventa e rimane da allora in poi provincia romana , la prima , che i Romani aggiun gono al continente italico , e insieme la pietra fondamentale del colossale edificio , che venne poi innalzando nel mondo la potenza romana. Ciò accadeva nell’anno 210 avanti Cristo. Àvidi e rozzi governatori succhiarono in breve il nuovo e pingue paese in guisa crudele. Essi non si diedero pensiero dell’arte e della

delle libertà ; altrettanto fece il crudele Ag'atocle , il quale da vasaio aveva saputo levarsi a ti ranno della sua patria. E cosi Greci e Cartaginesi lottarono con varia fortuna. La'seconda guerra punica era già incominciata, quando il partito cartaginese dell’isola strinse alleanza con Annibaie, provocando cosi la spada di Roma, la quale aveva già messo l’occhio cu pido sulla Sicilia. Ed ecco apparire Marcello colle legioni romane ad assediare Siracusa. Egli dura due anni nella sua impresa

gentilezza ellenica , né degli antichissimi diritti di quelli che occupavano il paese prima di loro ; e per tal modo le splendide città , elie sedevano sulla spiaggia del mare, vennero in decadenza e il popolo fu ridotto a dura schiavitù, obbligato a riem piere di grano le navi onerarie del conquistatore , clic quotidianamente approdavano ne’loro porti. La Sicilia divenne il granaio della lontana Roma, e imi l’altro ; perocché il commercio, l’industria e le arti illanguidirono e disparvero. In breve

. La durezza dei Romani, i quali eolia spada spingevano al lavoro l’aratro siciliano, trascinò i tormentati alle crudeli guerre servili, in cui tre eserciti romani furono distrutti, ma insieme andò morta la maggior parte della originaria popolazione valida. Allora si fece la quiete in Sicilia , e il paese sprofondò più e più nella miseria; ne compirono la rovina i due rapaci Pretori, M. Emilio Lepido e 1’ anche più terribile Verro , il quale con mano sacrilega saccheggiò perfino gli antichi santuari

di un altro. Il turbine della trasmigrazione dei popoli infuriò devastatore sopra le sue terre: schiere di barbari la percorsero e le succhiarono il sangue senza tregua. La storia incominciò da capo il suo corso. Come già in passato ai Siculi s’ erano sovrapposti gli Elleni, i Cartaginesi e i Romani, cosi ora si sospinsero un dopò 1’ altro nelle sue terre Germani , Bizantini, Saraceni e Normanni. E sempre più rapida e varia si volse la ruota della storia, schiacciando popoli ed eroi, che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 246 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
296 DALI,’ALPI ALL’ETNA. ma rimasto incompiuto, si conservano le Gallerie ducali, ora regie, e il Museo dì antichità, pre ziosissimi 1’ uno e le altre. Nelle gallerie si trovano numerosi i quadri di Correggio , del Parmi- gianino, de’Caracci, di Giulio Romano, e in genere della scuola bolognese, nonché qualche Murillo e Van Dyck. La Biblioteca, ricca di codici e di manoscritti, conserva una collezione completa delle opere edite dal celebre Pedoni, che fu per lunghi anni direttore della

), si gloria di aver dato i natali a Lo dovico Ariosto, ha un Duomo di belle proporzioni, eretto nel secolo XIV , e capi d’ arte sparsi nelle varie sue chiese. Il Museo, annesso alla Biblioteca, conserva le collezioni naturali del celebre Spallanzani, che era appunto reggiano. L’orgoglio maggiore della città sta però nel Teatro, opera moderna e splendida , superiore forse alla importanza di essa ; ma in generale codeste città del l’Emilia hanno una passione vivissima per i divertimenti scenici, c ciascuna

di esse, anche le più piccole, volle avere e ha infatti teatri, che altrove farebbero la gloria di centri assai più ricchi e popolosi. Da Reggio si può in brev’ora fare una rapida escursione a Correggio , piccola città , che nel 1491 vide nascere tra le sue mura Antonio Allegri, celebre, come abbinili detto, nella storia dei- fi arte col nome appunto della sua città nativa. Non ci si incontra però alcun lavoro del grande artista. Più interessante per gli amatori delle reminiscenze storiche

VII, ospite di lei in quel castello, ricevette colà nelfiinverno del 1077 fi imperatore Enrico IV chiedente perdono e lo costrinse a far per tre giorni penitenza colla corda al collo e i piè scalzi nella corte del ca stello, esposto a tutte le intemperie della rigidissima stagione ! E ora la ferrovia ci conduce , sempre traverso alla uniforme ma fertile pianura della grande valle del Po, a Modena, la Mulina dei Romani, altra città ricca di storia nel medio evo, sede di un minuscolo principato fino

a poco fa e ora discesa anclvessa alle modeste proporzioni di un ca poluogo di provincia. Ma il visitatore vi incontra ancora traode stupende di una mirabile flori dezza artistica : è impossibile, p. e., non soffermarsi davanti al Duomo , costruzione compiuta in più epoche, ma che risale alla Confessa Matilde ed è sommamente interessante nella sua bizzarria; impossibile non alzare gli occhi alla . Ghirlandino, campanile altissimo sorgente lì presso, celebre negli annali delle discordie cittadine

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica , Economia
Anno:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Pagina 278 di 325
Autore: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Luogo: Milano
Editore: Hoepli
Descrizione fisica: VII, 304 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Segnatura: I 108.717
ID interno: 249694
commer ciale. Qualche po' di vino rosso della provincia, di Pesaro e Urbino si vende' in altre provincie; da Ancona si spediscono discrete quantità di vino in Lombardia, nel Veneto ed a Roma; la provincia di Macerata manda pochissime quantità di vino a'Roma, Milano-e Venezia; e dall’Umbria qualche piccola partita trova smercio in Roma. La Toscana smercia, i suoi vini in tutti i centri di consumo delle provincie italiane. Lucca vende principalmente in Liguria; la maggior parte della produzione della

, provincia di Pisa si esporta verso Roma, nella Liguria, 'in Lombardia ed anche nei mercati di Firenze e di Bologna. Dall’isola d’Elba si.fa attivo commercio in vini '-con Livorno, la Maremma toscana e la Liguria. -Da Firenze e da Siena si vendono vini in quasi tutte le altre provincie italiane, e in quantità tal volta notevoli ; Arezzo vende i suoi vini a Firenze, ed una discreta quantità della produzione vinaria della provincia di Grosseto va venduta nelle vi cine città di Roma e di Civitavecchia

à Ferrara si acquistano' vini dalle provincie li mitrofe e dalla regione Meridionale Adriatica, Da Bologna si spediscono notevoli quantità- di uve da vino, ammostate, in Lombardia; da; Ravenna si esportano vini, bianchi nel Piemonte e vini rossi nei mercati della Lombardia-, di Bologna e di Roma; da Porli si esportano vini ed uve nella vicina Bologna., nel Piemonte, nella Lombardia, e n. 61 Ve ii e t o , Nelle Marche e nell 1, Umbria soltanto in questi ultimi anni si nota un leggero risveglio

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica , Economia
Anno:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Pagina 264 di 325
Autore: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Luogo: Milano
Editore: Hoepli
Descrizione fisica: VII, 304 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Segnatura: I 108.717
ID interno: 249694
7° in alcool, il 5.67 °/ 0O in acidità ed il 22,89 % 0 in sostanze estrattive pei vini: della provincia- di Cagliari; il 12.68 % in alcool, il 6.36 %o à acidità e il 23.69 Vqo in sostanze estrattive, per quelli della provincia di Sassari, Dall’analisi di 633 campioni di vino, la media alcoolica dei vini della Sardegna risulta del 13.06 per 100, quella in sostanze estrattive del 27.03 %o e quella dell’acidità totale del 6.18 Nelle due provinole sarde la composizione chi mica elei vini risulta come segue

: NATURA DEL VINO Ale in v c Num.° dei cam pi o n 3 ìool Diurne Media Est se In gì per Num.° dei. caiii- pioni ratto eco ■animi litro Media Additi (coni« tartar grammi Niim, 0 dei cani- p i o- n. i i totale 5 acido ico) in per litro Media Rossi ciella provincia di Cagliari .... 351 12.78 351 24.78 346 1 6.00 Rossi- della provincia di Sassari . . . . 145 12.88 145 28.17- 144 7.00 Rossi speciali.... * 'i * i iì * ■ 11 14.32 II 53.15 ii 5.87 Jiiai leni delia p io vinci a di Cagliari .... 82 13.02 82 22.13

258 Produzione e com,mencio dèi vino . 19 e 20' Vo* L’acidità complessiva varia dal 5 al 7 %o s le sostanze estrattive, assai variabili, per le qualità più pregiate variano tra il 24 ed il 45 % 0 , compreso il glucosio in decora pos Il Moscato segna un'alcoolicità dal 14 al 15 % ed una richezza in sostanze estrattive dal 60 al 90 %o* Il prof. Cettolini, direttore della R. a Scuola di viticoltura ed enologia" di Cagliari, dall’analisi di 404 campioni di vini sardi ottenne coinè inedie il 12.70

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica , Economia
Anno:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Pagina 199 di 325
Autore: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Luogo: Milano
Editore: Hoepli
Descrizione fisica: VII, 304 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Segnatura: I 108.717
ID interno: 249694
Capitolo *Y\ 103 I vini ottenuti dalle vigne irrigate,, in generale subiscono la pratica della cottura, pero, anche in questa provincia i vini coiti vanno perdendo favore presso ì consumatori locali, e quindi la loro pro duzione diminuisce sempre piu. Nel mandamento di Capestro no si ottengono i migliori prodotti della provincia, e special meri te nelle .buone annate i. vini riescono alcoolici, molto sapidi e profumati. I principali centri di produzione sono: Vittorito, Pra.tola-Pel.igna

, Popoli, Rajano, Peniima e Sul mona. I vini rossi della provincia eli Campobasso si producono generalmente mescolando le uve rosse con quelle bianche; .spesso nella mescolanza pre valgono queste ultime, e si hanno allora i cosidetti vini cerasuolL II vino rosso da pasto si presenta per lo più poco ricco in colore e molto sapido* ha giusta al cool reità ed è discretamente ricco in sostanze estrattive. Lungo il litorale ed in alcune località della pro vincia si producono vini rossi da mezzo taglio

e verso il confine pugliese anche dei buoni vini da taglio. I vini coiti e semicotti tendono a scomparire. Quelli bianchi crudi hanno un leggero colore pa glie ri no-verdognolo., sono profumati, gradevoli al sapore e nel complesso ricordano i rinomati vini bianchi di San Severo, in provincia di Foggia. I principali centri di produzione sono: Terraz zano, Mirabello Sanniti co, Monaci Moni, Mon fugano, Gratino:, Petrolio Ti.fe.rn.ina, Casacnlenda, Gastei- Mon din i. 19

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica , Economia
Anno:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Pagina 277 di 325
Autore: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Luogo: Milano
Editore: Hoepli
Descrizione fisica: VII, 304 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Segnatura: I 108.717
ID interno: 249694
272 Produzione e commercio del vino , vicine'provincia della-stessa regione, nella Lom bardia e nelle principali -città d 1 Italia. Quelli di Vicenza si spediscono a Milano . e Venezia, e in molte località della, stessa provincia s' importano vini meridionali. Lo stesso avviene per la pro vincia di _ Treviso e specialmente per quella di Belluno, Il porto di Venezia è uno dei centri dove affluiscono i vini delle regioni meridionali, e - da li. vengono distribuiti nelle diverse provineie del

. Da Genova poi, .questi vini sono 'distribuiti nei vari mercati di consuino della Liguria, del Piemonte e della Lombardia. Nella provincia di Porto Maurizio si comprano vini direttamente da Ischia, da Pachino e da Sco gli iti' in quella di Massa Carrara se ne importano dalle provineie di Lucca e di Pisa. ■ . Dall'Emilia si esportano vini nel Lazio, nella Lombardia., nel Veneto e nella, Liguria, special- mente dalle provineie di Piacenza, di Panna e dì Raggio. - I Lambnischi di Modena si vendono principal

Veneto. Dalla provincia di Padova si vendono grandi quantità di vino nelle prò vi noi e ' limìtrofe, ma in essa è pure importante la importazione di vini dalla Sicilia e dalle Puglie, che sono destinati principalmente al consumo delle classi meno ab bienti. La provincia di Rovigo acquista notevoli quan tità di vino da quelle di Padova, di Verona., di Modena e dalle Puglie. In Liguria, Genova costituisce il grande emporio dei prodotti di tutti i centri viniferi italiani di maggiore importanza

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica , Economia
Anno:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Pagina 201 di 325
Autore: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Luogo: Milano
Editore: Hoepli
Descrizione fisica: VII, 304 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Segnatura: I 108.717
ID interno: 249694
delle'uve -fresche e pigiate, che si spediscono per tutta Falla Italia, la Germania e la Svizzera. Nella provincia di Bari la maggior parte della produzione è costituita da vini rossi, ' . II miglior tipo di vino da taglio di questa pro vincia è il Barletta, uno dei più pregiati in com mercio, ed ottenuto dalle uve Troia . Il Barletta é molto alcoolico, ha elevatissimo estratto secco, e nel sapore risulta fresco e morbido. Le migliori qualità si producono lungo'il'litorale e nei luoghi pianeggianti

; e secondo' le diverse-lo calità della provincia, pur conservando i caratteri tipici, si hanno differenze specialmente nel grado alcoolico. . I vini da mezzo taglio hanno gli stessi caratteri di quelli della provincia di Foggia. Accanto ad. essi va ricordalo il Primitivo , prodotto coll'uva. omo nima, che ha aroma speciale e si distacca in' ciò da tutti gli altri tipi. - In quasi tutta la. provincia si trovano vini leg geri da diretto consumo,, ad eccezione di' quella parte del litorale, che da Barletta

■ Capitolo X 195 Si producono anche vini rosati, mólto più deli cati dei vini rossi, e che hanno piacevole profilino, gusto franco e sono molto ricercati dal com mercio, I vini hi an chi di questa provincia si esportano principalmente- in Austria-Ungheria e nella Sviz zera; quelli rossi da taglio in Germania, Svizzera, Austria-Ungheria, e quelli rossi da diretto con sumo nell’America meridionale. E notevole il commercio del vino che si fa colle altre provincie italiane, come pure quello

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 48 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
a stile gotico assai ele gante ; ma chi preferisce gli avanzi dell’epoca romana, trova prima di tutto le rovine dell’ antico teatro sulla sinistra dell'Adige, presso alle mura del castello 8. Pietro, per verità poche e quindi incomplete. Ma quale compenso non si ha nella vista della stupenda Arena in Piazza Bra ! la circondano . potevano e possono tuttora prendere posto circa 100.000 persone. Ma quanto non è essa mutata da quel di prima ! come a Roma si demolivano nel medio evo i monumenti antichi per

erigere i palazzi de’ nobili . onde il detto quoti non fecerunt barbari, fe- cerunt Barberini ; così a Verona si estrassero dall’Arena i materiali per alzare le mura della città; più tardi, nelle lotte cittadine. l’Arena era divenuta una specie di fortezza, in cui l’ima e l’altra fazione si rinchiudeva e sosteneva veri assedi ; oppure vi si rinnovavano le ferocie de’ tempi ro mani co’giudizi di Dio e coll'eseguirvi le condanne di morte. Via via che le condizioni del paese venivano peggiorando, anche

dalle celebri cave di marmo rosso di cui é ricca la provincia veronese, e i suoi prodotti venivano per l’Adige flottati in città. L’edificio mi sura esternamente 32 metri e mezzo in altezza, 166 in lunghezza e 133 in larghezza; l’arena interna é lunga 73 metri e larga 43. Nelle ampie scalee, che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 196 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
restaurato, siede sovra un promontorio che si lancia arditamente in mare, ed è tutto cinto di folti boschi d’ olivi. Quivi si accentrano le autorità della provincia , che porta egual nome ; ma non è questo , clic dà importanza alla piccola città. Come San Eemo , come Monaco , come Nizza . esso deve alla sua pittoresca posizione, al suo clima saluberrimo una celebrità molto migliore, che va d’anno in anno crescendo; e diverrà anch’esso uno di qu R raggiorni rVinverno, che i medici consi gliano

quel piccolo borgo, in fondo a una gola, è Finale , cinto di mura mezzo diroccate, e li presso s'al zano le rovine del Castello Gavone, sede già dei marchesi Del Carretto, preso e distrutto da Ge nova. AIbenr/a, città die risale all’epoca romana, mostra ancora le sue torri medioevali ; Oiteglia, patria di Andrea Boria, il grande ammiraglio di Carlo V e riformatore della repubblica genovese, è celebre oggidì per un vasto penitenziario. l’arto Maurizio, fornito di un eccellente porto di fresco

la prima volta si incontrano palme in quantità, alcime delle quali misurano fin ottanta piedi di altezza ; e di qui si spediscono a Boma i rami che colà si richiedono nella Domenica delle Palme. Codesta usanza risale ai tempi di Sisto V, ed è privilegio della famiglia Bresca, clic si riannoda a un aneddoto molto conosciuto. Sisto V faceva alzare sulla piazza di San Pietro il celebre obelisco, che ne forma il maggiore ornamento , e la folla si accalcava da tutte le parti alla rischiosa operazione

per la salubrità della sua aria. La posizione sua è simile a quella di San Eemo, poiché la rada è dalle due parti cinta da due promontori, e a tergo le alte pareti delle Alpi Marittime la preservano dai freddi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 676 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
tutte le muse, e anche i grandi, i signori del mondo vi venivano a cingere tra le sue mura la corona di rose: Augusto, Claudio, Verone. Ma venne un giorno, venne una notte, un triste giorno, una terribile notte: il monte disfogò con pazza violenza il suo rancore a lungo trattenuto. Vulcano geloso strozzò la bellissima sua Ve nere, che aveva trescato col Marte romano, e gettò il lenzuolo mortuario sopra il cadavere ancor bello di lei. Ed essa fe ora qui sepolta nello splendore della sua

giovinezza, che stava appunto per svolgersi a più matura bellezza. Il paese tutto dal mare al monte era divenuto un grigio deserto di ceneri, non un campo ver deggiante allegrava l'occhio dell'agricoltore. Impaurito quasi anch’esso, il mare s’era ritirato da quel luogo di spavento; - le navi non approdavano più a questa spiaggia. Gli abitanti, que’ pochi clic nella fuga avevano potuto trovare salvezza, si dispersero, mendicando per la provincia. Il nome di Pompei fu dimenticato, e nessuno seppe più

la mente colia fantasia, scendiamo giù in quelle vie, soffermandoci amorevolmente a consi derare i singoli oggetti e ricostruendo coll’occhio della mente quello che rovinò, completando quello che manca; e se vi ritorniamo più e più volte, quale copia di bellezze non si dischiude allora al nostro sguardo! Voi miriamo riflettersi come in uno specchio una civiltà, la quale, nata e cresciuta dal commercio di questa città con le nazioni d’ogni parte del mondo, che avevano un culto pel bello, figlia della

forza dominatrice di Roma c del sentimento artistico della Grecia, prodotta dalla fusione di tutte le virtù dei popoli più disparati, era prossima a dispiegare la sua più completa

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Pagina 736 di 789
Autore: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Luogo: Milano
Editore: Treves
Descrizione fisica: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; f.Reisebericht
Segnatura: IV 68.484
ID interno: 218520
eterno il vento. Col sole e col vento vi domina altresì la malaria, il mor tifero vipistrello del mezzodì ; ossia i sali prolifici del suolo , clic non avendo a sfogo il veicolo della vegetazione, nelle ore del vespertino crepuscolo, a somiglianza dì tutti i malfattori, si spri gionano in miasmi deleterii e si vendicano della fannullaggine, die li frustra, arrecando morte agli uomini per non poter dar vita alle piante. E l’amore, clic si tramuta in odio. “ E sotto il triplico flagello del sole , del

vento - e della malaria, vi dimora la pastorizia , die vuol diro l’antico, l’adnmit.ico, il preistorico. Anche Abele era pastore. Il pastore non ha bisogno di agricoltura, poiché il suo gregge trova di clic pascersi nei naturali germogli del suolo; non ha bisogno d’industrie, poiché la capra gli dà il latte e l’agnello la carne, onde alimentarsi, e la pe cora il villoso suo cuoio, onde vestirsi ; non ha bisogno di casa, poiché cercando sempre i tepori, la mula terra, gli serve di letto; non

ha, bisogno di patria, poiché uc ha una dovunque abbia pa scolo la sua marnila : non ha bisogno di famiglia, poiché fa senza patria, senza letto , senza cu cina, senza pomerio.... „ Tutte le provincia meridionali potrebbero, del resto, inquartavo nei loro stemmi arnesi di agri coltura, ovvero relativi alla pastorizia, perocché esse non vivono ohe dei prodotti del suolo e del pascolo. 11 piano offre dovunque il frumento c il frumentone, mentre sulle apriche colline matura un vino focoso, c nei giardini

lungo la spiaggia crescono in quantità sterminata le frutte meridio nali. Negli estesissimi pascoli della piumini, si raccoglie d’ inverno il bestiame che nella stagione pili calda emigra tra i monti, sugli altipiani guidato da quei pastori mezzo selvaggi, il cui strano

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica , Economia
Anno:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Pagina 67 di 325
Autore: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Luogo: Milano
Editore: Hoepli
Descrizione fisica: VII, 304 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Segnatura: I 108.717
ID interno: 249694
, ed alcuni di essi vengono tagliati con vini meridionali, della Emilia ed anche della provincia di Pavia. I vini rossi della provincia di Brescia, ottenuti dai vitigni Groppello, Vernaccia, Schiava e Corca con poca uva bianca Trebbiano, in generale sono buoni vini da pasto, eli un rosso rubino un po' chiaro, discretamente ricchi in alcool ed in so stanze estrattive, molto sapidi per prevalenza di acido tartarico,, e facilmente conservabili. In prima linea vengono i vini della Riviera di Garda

Svizzera;, dove tutti gli anni trovano assicurata la loro vendita a prezzi molto elevati e che variano, per le buone marche, dalle 100 alle 150 e più lire a ir ettolitro. Nella provincia di Bergamo hanno raggiunto un certo sviluppo i vini di uve americane. I vini ottenuti con vitigni locali e principalmente con mescolanze di uve Gersanri.no, Groppe-Ilo, Pignolo, Schiava e Ross ara, risultano non molto intensa mente colorati,, di poco corpo ed alquanto sapidi. Il loro consumo è puramente locale

, e specialmente quelli ottenuti nella valle di Salò; seguono poi i rinomati prodotti di Cella- tica, Gussago e Monticello Brasati. Il loro con sumo è quasi tutto locale, e soltanto una, parte minima vien venduta a Milano e Bergamo. I vini bianchi presentano un bel colore paglie ri no tendente al. verdognolo, sono profumati, si defecano facilmente, ed hanno un sapore grade vole, tenue ed un po' acidulo. La provincia di Cremona, che in antico produ ceva molto vino abbastanza, rinomato, attualmente, per

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica , Economia
Anno:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Pagina 268 di 325
Autore: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Luogo: Milano
Editore: Hoepli
Descrizione fisica: VII, 304 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Segnatura: I 108.717
ID interno: 249694
262 Produzione e commercio del vino. conto del fitto della terra, del capitale speso nei primi'due-anni per rimpianto'delle vigne e per la costruzione delle cantine, la spesa che egli so stiene per la produzione di un ettolitro di vino, coltivazione delle vigne e vinificazione, sino alla line del primo anno dopo la vendemmia, si aggira intorno alle lire 7,85. Aggiungendo lire 1,55 per interessi di capitali e lire 0.40 per la rendita or dinaria della terra, il costo di produzione di un ettolitro

di vino sino alla vendita, gli viene a ri sultare di lire 0,80- Limitandoci ai dati che abbiamo potuto racco gliere, il costo di produzione del vino varia ap prossimativamente dalle 10 alle 12 lire per ettolitro in provincia di Ancona; dalle 6 alle 12 lire in pro vincia di Bergamo; dalle 5 alle 13 lire in provincia di Como; dalie 8 alle 14 lire in provincia di Cre mona; dalle 9.50 alle 12 lire in provincia di Man tova; dalle 6 alle 15 lire in provincia di Milano; dalle 9 alle 20,50 lire in provincia

di Padova, e dalle 7 alle 26 lire in provincia di Treviso. Sì asserisce, che nelle Puglie il costo di produ zione del vino si aggiri in media intorno alle 16 lire -per ettolitro ('!); però, a noi sembra un poco esagerato, tenuto conto che molti vini pugliesi tutti gli anni possono acquistarsi ad un prezzo eli ven dita inferiore, Le spese occorrenti per la vinificazione di un ettolitro di vino possono approssima.tivain.ente cal colarsi in media a lire 2. (1) Vedi Annali del Consiglio delle tariffe delle

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