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Libri
Anno:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Pagina 48 di 142
Autore: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Luogo: Firenze
Editore: Bemporad
Descrizione fisica: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: 926
ID interno: 182685
verso i duchi di Caria zi a e i conti di Go rizia, A Tolmino e ad una breve grotta che si trova non molto lontano, da una tradizione diffusa anco nel popolo, ma evi dentemente di origine dotta, è legato anche il nome di Dante, che avrebbe visitato la regione, anzi vi avrebbe dimorato per qualche tempo, durante il patriarcato di Pagano Della Torre, Dopo 8, Lucia, l'aspetto della valle dell'Isonzo muta in modo facilmente avvertibile e che non è quello che può sembrar normale a chi discende un corso

d'acqua: i monti si rinserrano fino a lasciar talora malamente posto al fiume ed alla via, ma si fanno generalmente meno alti. Si è.pas sati decisamente alla media montagna e ad una regione ove le aree culminanti, oltreché in elevazione, hanno perduto in asperità, al punto da assumere, specialmente sulla sinistra del fiume, l'aspetto di veri e propri altipiani. Il corso montano dell'Isonzo cessa pochi chilometri a monte di Gorizia, presso Sal can o, ove esce dalla stretta fra il monte Santo

e il Sabotino. Ci ai accorge facilmente di es sere in un altro ambiente, non solo per la forma del suolo, ma anche per la vegetazione spontanea e coltivati,; qua e là anche Polivo, ormai però ricordo di una più ampia diffu sione, ci fa pensare al clima mediterraneo, della cui flora ben scarsi elementi poterono superare le gole di Salcano. L'Isonzo però non cessa di presentare notevole e vario in teresso anche nel suo corso inferiore' a Gorizia. Alcuni chi lometri a valle della città esso riceve il Vipacco

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 39 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
. 1 monti fra la Lech e la valle del l' Inn, per i loro facili valichi e gli estesi pascoli, facilmente superati dal progressivo insediamento umano, non furono un confine naturale per il Yallensis Pagm o Poapingau, il cui territorio scendeva sui versanti settentrionali delle Lech- taler-Alpen, fin quasi al corso della Lech stessa (Licus) (2). La morfologia delle Alpi settentrionali tirolesi, precipiti col loro versante interno, mentre verso nord scendono a lenti scaglioni, intersecati da valli

longitudinali collegate da de pressi e comodi passi col corso dell' Inn, non poteva costi tuir© un limit© netto all'attività economica, largamente (1) I confini dei singoli Gaue germanici, per quanto difficili a rintracciarsi, lian dato luogo ad una ricchissima letteratura {cfr. K retsciìmer (K.), Historische Geographie , cit.» pagg. 192 © seg.)» che fu in gran parte utilizzata dai compilatori dell'Atlante Sto rico delle Alpi austriache, di cui io mi sono servito (cfr. Stolz (0,)» Deutschtiroì, cit.» pagg

. 48 e seg, (2) In un documento d'investitura dell' Imperatore Enrico IV del 1069» agli arcivescovi di Augusta, in cui si ha la prima de terminazione esatta di questo confine» il limite orientale dell' Al- bekeu col Poapingau, detto pure, dopo il 1000, anche Vattis Geni Superior, corre lungo il corso superiore della Lech, fin presso Reutte, allo sbocco quasi delle prealpi al piano ; dove confluivano le vie commerciali assai frequentate nel basso impero, che dal Brènnero e dall' Inn condmcevano ad Augusta

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