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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 51 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
A Tirolo vari ristoranti' raccomandabili (Rimmele, Andrea Holer, Sole, Castello), Nel recinto del cimitero interes santi pietre tombali dei '200 e 300. Castello di Tirolo (m 639, X A d'ora dal paese).. Per giun gere al castello si attraversa il paese di Tirolo lungo la strada principale in direzione ovest. Usciti dal paese, si piega lievemente a destra, si oltrepassa una galleria di 52 metri ei poco oltre un breve ponte di pietra che valica il vallone, interessante nel tratto superiore per

un buon numero di coni di terriccio sormontati da un cappello di pietra o di zolle, chiamati piramidi di terra e visibili in parte anche dalla strada; a sinistra in, basso Castel Fon tana, costruzione del 1904 sulla rovina del castello omo nimo che era stato a sua volta edificato nel 1244 sui resti di una torre romana. Nel 1347, durante l'assedio posto da Carlo IV a Margherita Maultasch, il castello, che sembra fosse congiunto al castello principale (Tirolo) mediante un cunicolo sotterraneo

, fu distrutto e rimase in stato di rovina fino alla recente ricostruzione. Superato il ponte, per un breve tratto lastricato si raggiunge il Castello di Tirolo. Il castello, come la chiesetta di S. Ruperto, sorse secondo la tradizione nei tempi più remoti, ad opera di ''giganti e pagani'. Notevoli vestigia ed il nome stesso (cfr. Castrum Teriolis) accertano l'origine romana. Era di venuto in seguito un monastero femminile, finché, nel milleduecento, diede sede e nome ai signori della regione. Passato

. Il 20 settembre 1922, con grande solennità vi fu issato il tricolore e nel cortile del castello, ad opera del Touring Club Italiano, fu applicata una lapide recante una cita zione dell' ''Inferno', che accenna al castello. Interessantissimi sono i portali scolpiti a bassorilievo con

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 55 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
1. Da Piazza Savoia per Via Scena fino a Villa iMendola, poco oltre il Castello Rottenstein e quindi piegare a si nistra per Via Naif, che ritorna nuovamente sulla strada di Scena presso il boschetto di castagni che fronteggia l'inizio della valle di Nova. Un terzo itinerario segue il Viottolo di Lazago, giunge al Ristorante Ofenbauer (vedi questo) e procede quindi sa lendo in direzione nord-est. Giunti all'altezza di Scena» si apre una magnifica vista sul castello di Scena, tra poderosi vecchi noci

e castagni. Per Scena esiste un servizio automobilistico in partenza dall'Ufficio Viaggi C. I. T. (Vedere sotto 'Comunicazioni). Il Castello di Scena fu costruito nel 1350 da Petermann di Scena e ricostruito nella forma attuale dal conte di Lichtenstein nel secolo decimosesto. Si conservano in esso oggetti di parecchio interesse e varie curiosità: bei rilievi in legno, mobilio ed arredi antichi, vecchia stufa, raccolta di armi, cimelii delle guerriglie locali, ritratti, pitture su tele di ragno ecc

. Il conte di Merano, figlio dell'arciduca Giovanni, acquistò il castello nel 1845, In vicinanza €gli fece costruire dal Prof. Wappler di Vienna un 1 sontuoso mausoleo in stile gotico, in cui fece deporre le salme del padre e della madre, la bella figlia del rice vitore postale, divenuta la contessa di Merano. Egli stes so fu seppellito nel monumento. Le chiavi del mausoleo sono custodite dall'amministratore del castello. Il castello è tutt'ora in possesso dei conti di Merano che risiedono a Graz. Per

giungere a Verdines (m 837), incantevole soggiorno estivo con fonte ferrugginosa, dopo l'Albergo al Castello si sale a destra, quindi, in vista del castello, si piega

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 59 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
della s>ua attività apostolica, costruendo una cappella, alla quale, forse nel sec. XI, fu data la forma attuale in stile romanico. Pochi decenni fa, la chiesa fu sottoposta a notevoli restauri. Castel di Nova (m 373, ore X): 1) E' preferibile seguire uno degli itinerari sopra descritti per S.Valentino, da dove in breve si raggiunge il castello. 2) Da Piazza Savoia seguire Via Dante fino alla stazione della Funivia di Avelengo, continuando dopo oltre il tor rente Nova per breve tratto fino

al castello. 3) Da Via Winkel a Via Dante e quindi al castello come sopra. Castel del Gatto (m 465, ore 1 l A). Per Piazza Savoia-Via Dante oppure Via Winkel-Via Dante alla stazione della Funivia di Avelengo. Dirimpetto a questa, presso un Cro cifisso, scendere fino al torrente Nova, superato il quale si continua salendo a serpentine fino al castello (ristar.). Il vecchio castello, sepolto dall'edera, fin verso la metà del secolo XIV fu residenza dei signori di egual nome. Verso la fine del secolo scorso

fu sottoposto a restauri. Continuando oltre il castello, in circa un'ora si sale per un comodo sentiero fino al Coi di Sinigo, su cui sorge una muraglia preistorica e poco sotto una seconda cinta medioevale. Castello ed Albergo Verruca. - Cascata. Il castello più elevato del meranese (m 800). Da Merano a piedi in ore \%-2 t con vettura a cavalli ore 1, con automobile 25 min. Servizio automobilistico dall'Ufficio Viaggi 'Veritas', I, Piazza Vittorio Emanuele (vedere 'Comunicazioni'). Dopo Maia Alta, superato

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 45 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
serpentine che discendono a! castello principesco. Op pure salire al Giogo di S. Vigilio con la funivia (vedere questa), proseguire a piedi fino alla chiesetta di S. Vigilio e presso il ristorante al Lago iniziare il ritorno alla sta zione della funivia lungo il sentiero attraverso il bosco; quindi discesa a valle con. la funivia. Per due giornate: Primo igiorno, mattino: Passeggiata Regina Elena. Visita della sala grande del Casino Municipale, Passeggiata d' Estate o d'Inverno, Passeggiata

Gill, Castel S. Zeno Passeggiata Tappeiner con discesa lungo le serpentine al Castello principesco e visita del castello, oppure, senza discendere al castello, proseguire in tutta la lunghezza la Passeggiata Tappeiner e discendere per la Via Laurino a Quarazze ed a Merano. Nel pomeriggio salire a monte con la Funivia di S. Vigilio (vedere questa), ascendere a piedi fino al Giogo ed alla chiesetta di S. Vigilio, pro seguire fino al ristorante al Lago e ritornare iungo il sentiero attraverso il bosco

vecchia, visita di quest'ul tima. Nel pomeriggio prendere presso l'Ufficio C. I. T,, I, Corso Principe Umberto 5, l'autovettura per Tirolo (vedere 'Comunicazioni'), visitare il Castello di Tirolo e, qualora sia stata percorsa per intero la Passeggiata Tap- peiner nel giorno precedente, ritornare a Tirolo paese, discendere a Merano lungo il 'sentiero di Tirolo' ed al termine di questo per la scalinata che porta alla chiesa parrocchiale di S. Nicolò; non conoscendo per intero la Passeggiata Tappeiner

dal giorno precedente, proseguire dal castello verso S. Pietro, Castel Torre, discesa per Via Laurino fino all'imbocco della Passeggiata Tappeiner e quindi lungo questa fino alle serpentine che discendono al castello principesco.

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Libri
Anno:
24 S. : Ill.
¬Il¬ canto del Castel Tirolo
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Pagina 30 di 34
Autore: Barolo, Agostino / Agostino Barolo
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Schloss Tirol;f.Belletristische Darstellung
Segnatura: 314
ID interno: 180991
Note storiche esplicative del > Canto€ L'origine del castello è romana, da una torre di vedetta chiamata »Teriolis« — Si sa che dove arrivavano i Romani aprivano strade, erigevano ponti, pietre miliari, torri fortificate; e tale torre — Teriolis - fu la pietra iniziale di quello che doveva poi essere il castello. Da Merano (latino: Maia) passava la strada detta »Claudia Augusta« dal figlio di Druso, Claudio. Essa &i staccava ad Àltinum dalla strada che da Padova conduceva ad Àquileia e, per

di Coirà diede il luogo in feudo a un Conte Alberto della Val Venosta che trasformò l'edificio in castello — Vuole la leggenda che abbia dimorato nel Castello la vedova di re Corrado IV 0 e che il suo figlio Corradino sia venuto a visitarla - La tradizione narra che anche Dante vi abbia sostato nel suo randagio andare per l'Italia settentrionale — La leggenda più interessante è quella che narra le dissolutezze della duchessa Margarete Maultasch - così detta forse per la conformazione della sua bocca

il cui labro inferiore era notevolmente sporgente — Sposata dodicenne al novenne Giovanili di Lussemburgo, giunta all'età maggiore si sbarazzò dello sposo cacciandolo dal castello e passò in seconde nozze con Ludovico di Brande- burgo - Si dice che Margareta, sposa adultera, abbia spento col veleno il suo secondo marito ed il figlio Majnardo III 0 per avere maggior libertà nel suo libertinaggio per il quale sì serviva dei cavalieri che frequentavano il castello e delle stesse guardie passiriane che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 48 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
Castel S. Zeno (metri 390, ore 0.15). Per accedere al ca stello che domina in pittoresca posizione la Passeggiata Gilf dall'alto di un pauroso strapiombo di roccia grani tica, si esce dalla città vecchia a Porta ìPassiria e si segue la strada di Monte iSan Zeno, fino al termine della salita, in prossimità dell'entrata al castello; oppure si sale la Passeggiata Gilf fino allo» sbocco nella strada di ìMonte S. Zeno e sii segue quindi questa come sopra. Della cap pella dedicata a S. Zenone come

protettore contro la vio lenza delle acque, si hanno notizie attendibili già dall'ini zio del secolo Vili. Il castello appare la prima volta nel secolo decimosecondo. I proprietari del castello, i signori Suppan, presero dallo stesso il nome di 'de monte sancti Zenonis'. Verso il 1290 il castello passò per intero in possesso di Mainardo II e divenne in seguito la residenza preferita di re Enrico, della duchessa Margherita (Maul- tasch e di Ludovico di Brandenburgo. Distrutto parzial mente da Carlo IV nel

1347, non venne più ricostruito per intero. Già nel milleseicento gran parte dei vasti edifici che costituivano il castello era in pessimo stato ed oggi solo la torre è a stento abitabile. La cappella doppia, per la cui ricostruzione il papa già si' era inte ressato mei 1288 con la promessa di indulgenze, essendo (già allora in cattive condizioni, dopo che si erano tras portati a Passavia i resti del corpo di S. Valentino, fu dedicata in una parte a S. Zeno, protettore contro l'im perversare delle

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 60 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
giato ida magnifici ed antichissimi castagni e noci; con tinua a salire poi attraverso fitti cespugli di ontani, sboc cando dopo alcuni tornanti su di un altipiano fresco ed ameno, contrastante col castello cupo e ferrigno. Dalla strada e precisamente presso il caffè-ristorante Steger e presso il Podere Pasubio, si staccano delle scorciatoie che raggiungono per via più breve ma più ripida la stessa meta. Il castello sorge vasto ed intatto su di un'altura dirupata, circondato da una vegetazione

selvaggiamente rigogliosa. La sua origine si perde nella lontananza dei tempi e solo dal secolo XIII si hanno notizie documen tate che ne fanno un feudo dei conti di Tirolo. Quanto mai romantica e ricca di cupe vicende è la storia del castello che, pur non conservando intatto tutto l'arreda mento, contiene tuttavia parecchie cose interessanti, co me: mobili, la cappella, la sala dei cavalieri, una stufa monumentale, camere in legno scolpito del '500 e '600. Tutta pervasa di profondo romanticismo è anche

la na tura all'intorno, dall'idillio dei prati verdissimi smaltati di fiori, al fragore cupo della cascata del Rio Sinigo che precipita poco lungi in un orrido burrone roccioso, al panorama stupendo sui monti della Passiria, del gruppo di Tessa, della Venosta e di Val d'Ultimo, all'affascinante vista sulla verde conca meranese. La visita al castello costa Lire 1.-. Presso il castello sorge, completamente rimodernato un albergo-ristorante di ottimo nome, meta frequentissima degli ospiti e dei terrieri

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
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Pagina 64 di 106
Autore: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Luogo: Merano
Editore: Pötzelberger
Descrizione fisica: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 243.094
ID interno: 421248
' Eremita), di fronte alla pittoresca chiesetta omonima. Dietro 1' osteria, la via monta al castello di Vernone (Vernaun), le cui vigne sono rinomate per i loro prodotti squisiti. Il vicino ristorante con giar dino offre un gradito luogo di riposo con bella veduta sul vasto paesaggio. Da Vernone (Vernaun), attraverso il bosco, un sentiero ameno conduce al castello di Gaiano (Goyen). Di origine romana, questo castello ha pro vato tutte le vicende del medioevo da cui rimaneva colpita anche la regione

di Merano, ed attorno alla sua torre poderosa covavano le leggende della malia di Caterina e della profanazione dell' altare, com messa nel quattordicesimo secolo da un suo castel lano scellerato. Le vigne circondanti il castello forniscono un vino bianco scelto, il famoso „Goyener Riesling'. I castelli di Romèz (Rametz) e Labers. Dalla Piazza della Fontana si può salire per la via carrozzabile di Scena, oppure per la scorciatoja della via Reichenbach, dritto al ponte sulla Nova (Naif). Immediatamente

dietro il torrente comincia il podere di Romèz (Rametz). Questo castello, nomi nato nei rispettivi documenti per la prima volta al

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Libri
Anno:
24 S. : Ill.
¬Il¬ canto del Castel Tirolo
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Pagina 31 di 34
Autore: Barolo, Agostino / Agostino Barolo
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Schloss Tirol;f.Belletristische Darstellung
Segnatura: 314
ID interno: 180991
5) Tra i principi ausburgici va famoso Federico IV 0 , detto »dalle tasche vuote« perchè generoso e caritatevole - Amato dai sudditi, si attirò l'invida avversione dei nobili che lo chiamarono »Duca dei contadini« e lo scacciarono dal paese dove potè ritornare dopo non molto mercè il valido aiuto dei passiriani tutti - 6) Finisce con Federico IV 0 la vita principesca nel castello, perchè il figlio di lui, Sigismondo, trasportò la capitale del principato ad Innsbruck nel 1450 — In occasione poi

della guerra con Abaticella (cantone della Svizzera) il castello fu fortificato e munito di un presidio di soldati — 7) Particolarmente interessante è la Chiesa interna del castello. Un bel portale presenta alcune interessanti sculture quali la deposizione di Cristo, Simone col leone, Adamo ed Eva, un centauro e l'idolo Moloch. Tali sculture rap presentano quella contaminazione del cristiano col barbaro che bene spiega lo stato ancor semibarbaro della civiltà germanica in quel tempo. 8) Lé vicende

belliche che hanno per protagonista Andrea Hofer (epoca napo leonica) ebbero certo notevole risonanza nel castello - Andrea Hofer rappresenta l'eroe popolare che, ubbidendo al generoso istinto della sua anima, si pone a capo del suo popolo per difendere la piccola regione dall'invasore. Abbandonato da Vienna, osteggiato da Monaco, cade a Mantova fucilato dai soldati di Napoleone - Gli Italiani che furono vessati e traditi dallo stesso giustiziere dell' Hofer e che, prendendo un secolo dopo possesso

di queste terre rispettarono il monu mento che sorge in Merano ad esaltazione della memoria di lui, mantenendo a lui dedicate la caserma principale e la via che ad essa conduce, dimostrano di nutrire una generosa ammirazione verso l'eroe che ebbe a sperimentare, in vita, l'abbandono dell'Austria e la persecuzione della Baviera — 9) Particolarmente suggestivo è il panorama che si gode dalle trifore del castello. Allo sguardo del visitatore si apre la vai Passiria, si mostra Merano con le sue ville

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 50 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
podere 'Lindebauer' ed inoltrarsi a destra per via cam pestre fino alla piccola, antica chiesetta romanica di San Ruperto, ornata di ottimi affreschi del '300. Oltrepassata la chiesetta, seguire il sentiero fino al grande edificio del seminario, lasciarlo a destra e piegare poi a destra verso la piccola collinetta su cui sorge una cappella e quindi a nord per strada carrozzabile fino al castello. 2. Dal paese di Tirolo (vedere questo) prendere la strada carrozzabile di fronte alla chiesa

e salire <in direzione nord-ovest fino al bivio del podere Poel; prendere la di ramazione sinistra, passare a destra di una piccola cap pella e procedere lungo una via campestre fino al ca stello. Dal castello si può scendere verso la Va! Passiria, presso i! burrone del torrente Finele, lungo uno stretto sentiero, a tratti assai ripido. Tirolo paese (m 596, ore 1 sola andata). Accessi: 1) La strada della Val Passiria che si inizia a Porta Pas siria e sale alla sommità di Monte San Zeno, lasciando

a destra il castello omonimo. Si segue la strada divenuta pianeggiante fino al bivio per Tirolo. Di qui, piegando a sinistra, con una serpentina si raggiunge la sommità del Monte di Merano, che si segue lungo la dorsale fino al paese di Tirolo. 2) Più breve ma erta è la salita per la scalinata che si inizia dietro la chiesa parrocchiale in Piazza del Duomo e raggiunge la Passeggiata Tappeiner, Si incrocia la Pas seggiata e si inizia immediatamente la salita lungo il sen tiero che sale a fianco della

Villa Saxifraga. Raggiunta la dorsale del Monte di Merano (bellissimo punto pano ramico verso le vallate dell'Alto Adige e del Passirio), si piega a sinistra per la carrozzabile fino al paes«. 3) Salire al castelletto-ristorante Thtirner in Quarazze, che si raggiunge seguendo fino al termine la Passeggiata Tappeiner, oppure lungo la Via Laurino da Quarazze, Dal 'Thurner' si sale lungo un ripido sentiero in mezza ora fino al paese, oltrepassando Castello 'Fontana, Tra Merano e Tirolo presta servizio

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 52 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
figurazioni dt croi leggendari, di leoni e di draghi. Bellis sima 'la vista panoramica su Menano, sulla Venosta e sulla vallata dell'Adige verso Bolzano, attraverso le ele gantissime trifore della sala dei cavalieri- Il poderoso mastio è di costruzione recente (1903), sul moncone di quello originario. Dal castello si discende a Merano percorrendo in dire zione contraria uno degli itinerari descritti per l'accesso oppure, e ciò è assai raccomandabile, si procede oltre il castello, discendendo

un breve tratto di sentiero per con tinuare oltre un ruscello, per un comodo viottolo fino alla chiesa di S. Pietro. Questa, secondo la tradizione, ebbe origine da un tempio pagano ed è il più antico mo numento cristiano della regione. E' di stile romanico, con alcuni rifacimenti igotici posteriori. Rivolgendo lo sguar do alla via percorsa, si può ammirare un quadro stu pendo, particolarmente verso sera: il castello irto di com plicazioni architettoniche, racchiuso dai muraglioni co perti di edera

ed incorniciato da magnifici castani; nello sfondo erge maestosamente i suoi picchi (granitici l'Ivigna, Da San Pietro si procede pianeggiando fino al Castello Torre, m 551, con ristorante. Quindi per le serpentine della Via Laurino si scende a Quarazze ed a Merano. Al 'Thurner' si abbandona eventualmente la strada per se guire la Passeggiata Tappeiner. Complessivamente da Ti- rolo-paese a Merano ore 2 di cammino. Quarazze (m 431, y 2 ora). Si oltrepassa Porta Venosta, si piega per breve tratto a destra

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 47 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
Nova ed a S. Valentino, Ritornare per Via L. Cadorna a Piazza Savoia e di qui con la tramvia oppure a piedi per la Salita alla Chiesa, Passeggiata d'Sitate, Ponte Nazionale e Passeggiata Regina Elena, alla Piazza Vit torio Emanuele III (ore d) Passeggiata Regina Elena, Passeggiata d' Inverno, Pon te di Pietra, tratto della Passeggiata d'Estate e breve gradinata a sinistra che immette nella Via iSan Giorgio, Via Dante, Via Pianta, oltrepassare il Castello Pianta, raggiungere Via iNaif

e risalirla fino a Via Scena; discen dere lungo questa fino al Ponte presso il Castello di Rametz, varcare il Ponte, raggiungere S, Valentino e ri tornare lungo il percorso dell'itinerario c) (ore 2Y ì ). e) Corso Armando Diaz, Porta Venosta, a destra per Via Verdi o per Via Carlo Wolf fino a Quarazze e ritorno per Via Laurino, Piazza della Stazione, Piazza Schiller e Corso Goethe (ore 1%). f) Passeggiata Regina Margherita fino al Ponte della fer rovia. Varcare il passaggio a livello lasciando a sinistra

il ponte, seguire l'argine del Passirio fino alla confluenza con l'Adige e quindi l'argine di quest'ultimo fino al Ponte di Foresta, varcarlo e raggiungere, dopo breve tratto di strada statale, la località ed il castello di Foresta (ore 2). Ritornare colla tramvia, oppure a piedi lungo Ja strada statale, g) Varcare il Ponte del Teatro, seguire il Viale del Piave e quindi il Viale S. Michele del Carso fino alla stazione ferroviaria di Maia Bassa e quindi a destra al nuovo ponte sull'Adige. Ritornare

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