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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Economia
Anno:
1928
¬La¬ grande guida descrittiva illustrata delle stazioni climatiche delle Dolomiti e dell'Alto Adige : raccolta e ricostruita con i dati ufficiali dei Comitati di cura, societa d'abbellimento = Großer illustrierter Führer der Dolomiten-Kurorte und des Alto Adige
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Pagina 57 di 71
Autore: Colasanti, Luigi [Hrsg.] / ed. e dir. da Luigi Colasanti
Luogo: Bolzano
Editore: Colasanti
Descrizione fisica: 63 S.
Lingua: Italienisch; Deutsch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Südtirol;s.Gaststätte;f.Verzeichnis
Segnatura: III 65.649
ID interno: 311719
su un promontorio alla nostra destra. Dietro a Gais ecco erigersi a sinistra il Castello Canova rinnovato con gusto, e sopra Villa Ottone grandeggia il Castello omonimo, una volta dei signori di Täufers. A Molini la valle ai allarga; a sinistra (occidente) si apre la valle di Rio- selva a destra troneggia sulla vetta di un cono caratteristico la Cappella di Santa Val- burga. Ma noi continuiamo e, passato li luogo di Caminata, ecco sorprenderci nella valle ampia e spaziosa un panorama ma gnifico; è Campo Turea

dominata dal Castello omonimo sormontata dal maestoso Sasso Nero ad onta del suo nome, coperto di nevi eterne. Questo magnìfico quadro ci accompagna fino alla stazione terminale della ferrovia di Valle Aurina, dove incontriamo alberghi e ville graziose e sulla destra l'ameno pae sello di S. Maurizio in Valle Aurina che con la sua chiesetta pittoresca ci invita a godere i soavi piaceri della villeggiatura. Escursioni. Attira i nostri sguardi in primo luogo il castello situato su una roccia romantica

e che domina il luogo a cui diede il nome. Le sue origini si perdono nei secoli del primo medioevo e appena nel 1141 tro viamo un documento del signor Ugo 1° di Campo Tures. La stirpe di codesti signori si spense nel 1340 ed ebbero a successori diversi castellani finché nel 1869 la signoria di Campo Tuies passò in proprietà dei conti Ferrari, che tuttavia non abitarono più a Campo Tures, ma bensì a Innsbruck. Nel 1869 il Castello di Campo Tures e il Ca stello di Schrottwinkel (ora albergo) furono

venduti dai baroni De Ferrari alla ditta Schenk di Vienna e da questa nel 1903 al capitano di cavalleria Lodovico Lobmair, che fece rinnovare con squisito senso arti stico il castello che già era andato in com pleta rovina. Dal 1918 il castello con i masi di Rio di Riva e di Brugnolo sono in possesso della famiglia Koltscharsch. 11 boschetto di Pranter: è un boschetto idillico dietro il castello di Campo Tures, ricco di panchine invitanti a lunghi riposi e vi si giunge in dieci minuti continuando

Aurine e dalle Vedrette Giganti, il Castello omonimo do mina la cittadina e tutta la valle a cui diede il nome e dove giacciono i ridenti paeselli di Molini, Caminata, Villa Ottone, e Gais. Campo Tures è stazione terminale della ferrovia elettrica che biforcandosi da Bru nico, vi giunge in 40 minuti attraversando la Valle omonima. Dietro a Campo Turea comincia la Valle Aurina, con i riden ti paeselli di Luttago, Robianco, S. Gio vanni, Cadipietra, S. Giacomo, S. Pietro, Predoi e Casere. Tutti questi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 103 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
CAS il villaggio dello stesso nome, compren deva Senale, con Malgaron, S. Felice, Brez, Ambiar, Don, Rufi'è e Tavoli. Aveva Un estimo di fiorini 226,153 car. 53, Sul territorio di Castelfondo non cre scono che cereali, la pastoreccia è l’og getto principale di rendita, Parocchia dipendente dal decanato di Fondo, diocesi di Trento. Ha una sola chiesa filiale in Doventi. CASTELLALTO. Antico castello fabri cato sopra un colle a settentrione di Telve nella Yalsngana. Aveva diritto di giuri sdizione

, H castello di questo nome, posto nelle vicinanze del villaggio, aveva diritto di giurisdizione ed apparteneva alla casa Ca- stelbarco. Nel 1456 Georgio vescovo e principe di Trento investì i conti di Lo- drone dei feudi di Castellano e Caslelnovo, spogliandone Giovanni di Castelbarco, per chè ricusava di riconoscere il diritto d’alto dominio della chiesa di Trento. I conti di Godrone, quantunque fossero imparen tati per donne coi signori di Castelbarco, non solo accettarono rinvestitura dei feudi

la giurisdizione di Nomi e alcuni comuni dell’antica giu risdizione di Roveredo e composto il pre sente distretto di Nogaredo. Castellano ha una curazia filiale della parocchia e decanato di Villa Lagarina, diocesi di Trento. CASTELLO. Frazione de' comune eli Li- vinalongo, distretto dello stesso nome, cir colo di Posteria. CASTELLO. Circolo di Trento, co mune del distreUo di Male, Abitanti 240, case 37. Estimo fior, meranesi 6084 car. 45. Villaggio di monte alla sinistra del Noce nella valle di Sole, 7 miglia

a ponente da Malè, Curazìa filiale della parocchia di Ossa- na, decanato di Malè. CASTELLO. Circolo di Trento, distreUo di Cavalese, forma un comune eoi casali Predaja c Molina, Abitanti 4433, case 458. Estimo fior, meranesi 29,372 car. 47. Villaggio situato alla destra dell’Avisio nella valle di Flemme, un miglio a po nente da Cavalese. Anticamente Castello formava un vi cariato da sè 0 una piccola dinastia, la quale fu staccata da quella di Flemme alla restituzione della valle nel 4314 fatta dai conti

del Tiroto ai principi di Trento, La giurisdizione di Castello comprendeva i villaggi di Capriana, VaKloriana, Stra- mentizzo e Castello, i quali restarono sotto il dominio dell’Austria, che a titolo di pegno li cesse alla casa Zenobio. Nell’anno 4777 la giurisdizione di Castello fu data al principato di Trento in cambio di Le- vieo e Termeno, e da quell’epoca fu sem pre congiunta alla giurisdizione di Ca- yalesc.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Pagina 55 di 80
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Descrizione fisica: 68 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran;f.Führer
Segnatura: I 211.711
ID interno: 346742
1. Da Piazza Savoia per Via Scena fino a Villa iMendola, poco oltre il Castello Rottenstein e quindi piegare a si nistra per Via Naif, che ritorna nuovamente sulla strada di Scena presso il boschetto di castagni che fronteggia l'inizio della valle di Nova. Un terzo itinerario segue il Viottolo di Lazago, giunge al Ristorante Ofenbauer (vedi questo) e procede quindi sa lendo in direzione nord-est. Giunti all'altezza di Scena» si apre una magnifica vista sul castello di Scena, tra poderosi vecchi noci

e castagni. Per Scena esiste un servizio automobilistico in partenza dall'Ufficio Viaggi C. I. T. (Vedere sotto 'Comunicazioni). Il Castello di Scena fu costruito nel 1350 da Petermann di Scena e ricostruito nella forma attuale dal conte di Lichtenstein nel secolo decimosesto. Si conservano in esso oggetti di parecchio interesse e varie curiosità: bei rilievi in legno, mobilio ed arredi antichi, vecchia stufa, raccolta di armi, cimelii delle guerriglie locali, ritratti, pitture su tele di ragno ecc

. Il conte di Merano, figlio dell'arciduca Giovanni, acquistò il castello nel 1845, In vicinanza €gli fece costruire dal Prof. Wappler di Vienna un 1 sontuoso mausoleo in stile gotico, in cui fece deporre le salme del padre e della madre, la bella figlia del rice vitore postale, divenuta la contessa di Merano. Egli stes so fu seppellito nel monumento. Le chiavi del mausoleo sono custodite dall'amministratore del castello. Il castello è tutt'ora in possesso dei conti di Merano che risiedono a Graz. Per

giungere a Verdines (m 837), incantevole soggiorno estivo con fonte ferrugginosa, dopo l'Albergo al Castello si sale a destra, quindi, in vista del castello, si piega

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 39 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
, a 240 metri sul livello del mare. È luogo antico, ricordato nelle cronache della valle e del Trentino. È quivi che fu iniziato quel famoso processo per stregoneria che, nel 1647, costò la vita a cinque disgraziate donne. Nelle vicinanze di Nogaredo si trova ancora, ben conservato il Castel Nuovo, che fu feudo dei Castelbarco: subì sempre le sorti del non lontano Castellano — origine di gravi discordie fra i Castelbarco ed i Lodrone — dei quali è ancora oggidì in possesso. Altro castello storico nel

territorio di questo distretto è quello di Nomi, vicino al paese omonimo, ove pure trovasi la chiesa di San Zanone, antichissima, già esistente nel 1185.11 castello di Nomi è ricordato nei documenti della Chiesa tridentina risa lenti al 1188. Fu feudo di Pietro da Nomi e dei suoi successori fino al 1424, nel quale anno questa famiglia si spense. Il feudo passò al principe-vescovo di Trento, che lo cedette ai Castelbarco. Nel 1511 il castello di Nomi fu impegnato e poscia venduto dall'imperatore

Massimiliano a Pellegrino Busio per 10.800 zecchini. Il figlio di costui, Pietro Busio, durante la Guerra Rustica, fu assalito ed abbruciato vivo nel suo castello il 8 luglio del 1525. Nomi subì varie altre infeudazioni ed ora è proprietà dei baroni De Moli. Il castello non è ormai che un mucchio di irreparabili rovine, Nella frazione di Chiusole trovansi gli avanzi del Castel Barca, che fu culla di questa celebre fra le antiche principesche famiglie del medioevo e del Rinascimento. Il castello di Barco

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Giornali e riviste
Der Bote für Tirol
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Pagina 5 di 12
Data: 12.10.1910
Descrizione fisica: 12
in Wirksamkeit tritt, sind Meine Minister für öffentliche Ar beiten und der Finanzen betraut. Franz Joseph m. p. Bilinski m. p. R i t t m. p. Gesetz vonr i. ?tngnst 1S1V, wirksam fiir die gesürftetc Grafschaft Tirol, biircffend die Regulierung des Nivo Predaia in Castello (Fleims). .Über Antrag des Landtages Meiner gefür- steten Grafschaft Tirol finde Ich anzuordnen, wie folgt: Z 1. Die Regulierung des Unterlanses am Nivo Predaia bei Niolina (Castello) ist ein nach Maßgabe des Reichsgesetzes vom 30. Juni

lich der verfassungsmäßigen Genehmigung 50 Prozent, bis zum Höchstbetrage von 69.000 Kronen. 2. Das Land Tirol 30 Prozent, bis zum Höchst betrage von 41.400 Kronen. 3. Die Gemeinde Castello (Fleims) 20 Pro zent — 27.600 Kronen. Die in jedem Baujahre erforderlichen Bei träge sind nach obigem Maßstabe von allen drei beteiligten Faktoren vor Aufuahme der Arbeiten in den Bausand bar einzuzahlen. Die Gemeinde Castello kann zn den Bauten. Natu ralleistungen uach Auorduuug der Bauleitung machen. Ter Wert

) der Gemeinde Castello. Letztere ist verpflichtet, durch jähr liche Einzahlungen einen Erhaltnngsfond zu bilden. Nach Bedarf, jährlich mindestens einmal, sind die Bauten dnrch einen Sachverständigen zu besichtigen. Im Falle von Sänmnis der Erhaltuugs- Pflichtigcn und bei mangelhafter Ausführung der notwendigen Erhaltungsarbeiten ist der Landesansschnß berechtigt, die erforderlichen Er- haltungsarbeiten auf Gefahr und Kosten der Säumigen ausführen zu lassen. Z 8. Die Daluer der Bauzeit, die Termine sür

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Giornali e riviste
Der Bote für Tirol
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Pagina 3 di 10
Data: 20.08.1881
Descrizione fisica: 10
zu machen seien, wohl aber in der 0/4 Stunden entfernt gelegenen Gemeinde Castell Tesino. Nun wurde gleich hinüber geschickt und Se. Excellenz musste zu -seinem:Mcht geringen' Er staunen vernehmen, dass Maulthiere dem hohen Reisenden zur Verfügung stehen, so viele er nur wünsche, jedoch unter der Bedingung, dass das Nachtquartier in Castello sei, denn einen solch' selte nen Gast wollte Castello der Rival-Gemeinde Pieve nicht gönnen, und so musste Se. Excellenz oolLus-> volovs noch in der Nücht um 12 Uhr

von Pieve ausbrechen und gleich, nach Castello weiterfahren, wollte er nicht sein Reiseprogramm gänzlich ändern. Castello freut sich nun weidlich ob des hohen Be suches und beziehungsweise auch ob des gelungenen Streiches, welchen Pieve.sicher nicht so schnell ver gessen) sondern vielmehr itn Sündenregister Castello's mit fetten Lettern aufzeichnen wird. Trient, l8. Aug. Anlässlich des hohen Ge- burtssestcS Sr. Majestät .fand gestern-abends-mili tärischer Zapfenstreich statt und wurden

, welche in den im Reichsrathe vertretenen Län dern herrschen, entnehmen wir bezüglich Tirols Fol gendes: Maul, und Klauenseuche der Hausthiere: in Ampezzo, Bu^enstein, auf 7 Alpen tRinder, «Schafe, Ziegen), auf der Alpe Castello des Am- pezzaner. Unter-Fennberg, Raheiy^ Montag.Salurn (Rinder) des Bozncr. auf sechs Alpen des Borgoer. in Enaeberg auf einer Alpe. Prags auf einer Alpe (Rinder) des Brunecker, auf 22 Alpen, in Capriana (Rinder) des Cavalefer, in Vermiglio, Ossana und auf vier Alpen des Cleser, Haid des Landeck

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 26 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — È qui da notare che non venne compilata una lista speciale nemmeno per le pitture fatte da Marcello Fogolino. Realmente dobbiamo attribuire le pitture della Sala Rotonda a Dosso Dossi, che alla Corte di Bernardo Clesio era tenuto come vero maestro, sia per la maniera dell' ese cuzione, sia per il colorito ed i soggetti classici svolti nelle composizioni. E noto quale valente pittore, che fu pareg giato ai più grandi maestri ed ha saputo

anni a Roma e poi a Venezia, dove appresero l'arte e divennero artisti di fama, celebrati dal grande poeta Ariosto, loro contemporaneo. Questi artisti hanno dipinto ad olio diversi quadri di valore, che si trovano in Ferrara, Rovigo, Mantova, Modena, Parma, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Vienna, Graz, Berlino, Dresda, Stoccarda, Olden- burgo, Londra, Homtoncourt, Peterwalden; gli affreschi nel Castello d'Este in Ferrara (ove prima era occupato il Tiziano), nelle chiese ferraresi, nella Villa

Imperiale a Pe saro, nel Castello di Belriguardo, residenza estiva dei Duchi estensi e nel nostro Castello sono pure opere loro. Inoltre sotto Alfonso d'Este, che ha regnato dal 1505 al 1539, con Garofalo hanno fondato o fatto rifiorire la Scuola di Ferrara. Dosso Dossi dovrebbe esser nato nel 1474 e morto nel 1542, e suo fratello Battista nato nel 1479 e morto nel 1548. Erano figli di Nicolò de Lutero o Luteri di Trento, che fu a Ferrara quale Amministratore di Ercole I d'Este ed ebbe poi dei possessi

di vaglia nel loro genere, e hanno ricevuto circa fiorini rainesi 600. E naturale che tutti lavoravano sotto la direzione delle persone sovrastanti alla fabbrica del Castello. La ben pensata e ragionata organizzazione del personale di fab brica nell'anno 1527 era così combinata: Ingegnere e Direttore della fabbrica era Lodovico Zaf- fran di Mantova, al quale spettava l'obbligo di prestarsi colla Uebertrag rhein. Gulden 2686 Bartolamè, deutscher Maler, hat auf Grund des Zahlungsbuches vom 12. Juni 1531

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 27 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASi - CASTELLO DEL UUON CONSIGLIO IN TRENTO - sua persona e col suo ingegno per la fabbrica, sorvegliare i maestri ed i lavori, perchè venissero mantenuti i patti, i contratti, osservati i disegni fatti con diligenza e maestria; se necessario, era incaricato di compilare nuovi disegni, in fine di sollecitare i lavori e osservare che i pezzi compiuti venissero anche messi in opera con diligenza. Doveva inoltre decidere sui pagamenti meritati, d'accordo in ciò col soprastante Zuan

ai 16 settembre 1528, collo stipendio di fiorini rainesi 200. Non risulta però dagli atti quanto tempo sia stato impiegato, perchè nè dal libro nè dalle liste dei pagamenti appariscono simili spese. E quindi logico supporre che egli sia stato impiegato sino al termine dei lavori. Questo Ingegnere, che era venuto da Mantova, appena costruito il famoso Palazzo del Tè, ed ebbe occasione di studiare le opere allora esistenti nel Castello dei Gonzaga, seppe anche trarne profitto e sviluppare a Trento quelle

architettoniche opere tecniche ed artistiche, in modo spe ciale le decorazioni di stucco. E certo ch'egli prese con sè anche artisti per simili lavori. Come si vede, all'inizio dei lavori i disegni erano già fatti, ma non possiamo dire con sicurezza, se il progettante del Palazzo del rinascimento sia questo Ingegnere. Non compare tuttavia nessun altro nome di Architetto; resta solo il nome di Lodovico Zaffran, quale Ingegnere del Castello. Da taluno vengono citati nomi di altri Archi tetti del Castello, come

, il vino, con saputa di Zuan An tonio e doveva esaminare tutto quello che entrava in Castello. Un altro soprastante della fabbrica era il Malpaga, che doveva visitarla almeno due volte al giorno. Egli te neva il giornale di fabbrica e notava ogni giorno tutto quello che riceveva dal Maggiordomo e ciò che sborsava. Riportava poi tutto nel libro maestro, teneva conto di Dossi, welchem die Figuren sowie die Landschaft vorzüg lich gelangen. Er ist originell und unabhängig und zu einer Meisterschaft

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Pagina 117 di 159
Autore: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Luogo: Roveredo
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: X, 144 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.554
ID interno: 255010
al Signore nel!' età d' an ni 54 e mesi 4. Il cadavere trasportato a Trento fu 'sepolto nella Catte drale con iscrizione riportata nelle Notìzie di Trento (è). fece egli costrui re delle magnifiche fabbriche, oltre il proprio castello. Fu da lui aumen tata la residenza principesca ùv Trento , e la chiesa di S. Maria Maggio re, alla quale v' aggiunse^ quel famoso organo: furono pure da lui fatte erigere la chiesa parrocchiale di Cles , la chiesa di Civezzano, e quella di Levico . Compose la differenza

, ed indi abbandonato; la famiglia di tal nome molto figurò ne' secoli di mezzo , come appare (e);' ma dopo quest' epoca venne a mancare, e li feudi in buona parte passarono alla casa Eirmian, e ad altri feudatarj. Ne'Fasti Tirolesi de 5 Nobili non si ritrova famiglia di tal nome ; ciò fa formare una copghiettura, eh' ella discendesse dalla famiglia di qualche altro feudatario, e poi, fabbricato il castello, prendesse tal nome. Ora poi havvi un castello, che sembra piuttosto ( d ) un palazzo, che por

ta il nome della Villa, feudo della casa de 5 Conti e Signori di Firmian Marc- scialli ereditar) del Principato di Trento: dopo che questa famiglia trasportò il suo domicilio nel Circolo Bavaro, il palazzo andò in decadenza, e la Villa perdette il suo lustro. Di questa famiglia abbiamo scrittori tedeschi, ed ita liani : il tutto compilò poi il P. Bonejli nelle sm notìzie in calce al t. 1. Antichi tà Fìrmiane . La matricola del Tirolo li pone all' anno 12,34. La prima sua origine si deve al castello

situato a fronte della città dì Bolgiano , com preso nella G-iurisdizione di Eppan, nella nostra lingua detto la Muda ove il ponte dell 5 Adige porta alla città ; alcuni pretendono, che questo* ponte fosse l 5 antico ponte di Druso ; Questo castello conservò il nome del padrone sino che Sigismondo Arciduca d' Austria ne fece l'acquisto da Niccolò di Firmian, ed avendolo ristaurato ordinò l'anno 1473, che fosse chia- (ó) 'Notizie di Trento V. U. p&g. 517. ( b ) Monumenta pag, iqi . ( c ) Loc. cit. 473

. V . Il tempo della fabbrica ài questo castello sembra iacertOj ed è pure incer to .se esistesse una famiglia dì tal cognome. Brandis ä, x 6 q .

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Giornali e riviste
Der Bote für Tirol
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Pagina 1 di 8
Data: 18.05.1854
Descrizione fisica: 8
. 4. Cavalese, 10.51 Flächeninh., 16.439 Einw., Gem.: Cavalese, Predazzo, Moena, Ziano Panchia, Tessero, Varena, Dajano, Caranno, Castello, Trodena, Forno, St. Lugano, Anterivo, Rover, Capriano, Stramentizzo, Valfloriana. 5. Cembra, l.62 Flächeninh., 7730 Einw., Gem.: Cembra, Taver, Grumcs, Lisignago, Valda, Grauno, Sover, Segonzano, Sevignano. 6. Civezzanv, 1.79 Flächeninh., 13,139 Einw., Gem.: Civezzanv, Fornace, Albiano, Pine. 7. Cles, 5.L2 Flächeninh., 20.1(13 Einw., Gem.: Cles, Mechel, Tuenno, Tassullo

Flächeninh., 7850 Einw., Gem.: Lavis, Giovo, St. Michele oder Welschmichael, Faedo, Meano. I I. Levico, 2.69 Flächeninh., 13.19 i Einwohner, Gem.: Levico, Caldonazzo, Centa, Vattaro, Bosen- tino, Lavarone. Pedemonte, Casotto, ?uscrna. 12. Male, 11.34 Flächeninh., 16.305 Einwohner, Gem.: Malö, Croviana, Monclassico, Presson, Di- maro, Caricata, Deggiano, Almazzago, Mastcllina, Mestriago, Piano, Mezzana, Sellizzano, Ossana, Vermiglio, Comasine, Celentino, Celedizzo, Cogolo, Pejo, Termenago, Castello

., Gem.: Pergine, Frassilongo, Viarago, Canezza, Serso, Fierozzo, Palü, Madrano, Vigalzano, S. Orsola, Roncogno, Castasavino, Susa, Castagne, Jschia, Vignola, Falesina, Nogare, Tenna. 15. Primiero (Fiera), 6.06 Flächeninh., 11.440 Einw., Gem.: Fiera, Transacqua, Tonadico, Siror, Mezzano, Immer, Canal, S. Bovo, Sagron, Miß, Cainari. 16. Strigno, 6.35 Flächeninh., 14.055 Einwohn., Gem.: Strigno, Scurelle, Spera, Samone, Bieno, Pievc, Tesino, Einte, Testno, Castello Tesino, Grigno, Ospedaletto, Villa

, Castello, Brione, Creto, Daone, Praso, Bersone, Prezzv, Cologna, Strada, Por, Agrone, Darzo, Lodronc, Bondone, Tnrono, Magasa, Armo, Moerna, Persone, Belone. 21. Mori, 1.97 Flächeninh., 10.234 Einw., Gem.: Mori> Brentonico, Valle, Pannone, Varano, Chienis, Nonzo, Manzano, Nomesino. 22. Nogaredo, 1.76 Flächeninh.., 9544 Einwohn. Gem.: Nogaredo, Villa Lagarina, Brancolino, Sasso, Noarna, Folas, Neviano, Nomi, Pedersano, Piazzo, Pomarolo, Aldeno, Castellano, Cimone, Garniga, Jsera, Marano, Patone, Lenzina

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Giornali e riviste
Der Bote für Tirol
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Pagina 2 di 4
Data: 26.02.1874
Descrizione fisica: 4
, dessen Bewohner als- Hausierer Italien und Deutschland durchziehen, um sich den Lebensunterhalt zu verschaffen, sind im heu rigen Fasching keine anderen Lustbarkeiten vorgekom men, als das Fest der Pompieri in Pieve und das Friedensmahl in Castello, bei welchem zwei Pfarrer auf skandalöse Weise sich bemerkbar gemacht haben. Diese beiden Herren sind der Pfarrer des Ortes und der sreiresignirte Pfarrer von Soverzere, Diö zese Belluno, welcher seit kurzer. Zeit in seinen Ge burtsort zurückgekehrt

ist und nach seiner Aussage freiwillig auf feine Psfirre resignirt hat, weil unter der, italienischen Regierung die Pfründe mit uner schwinglichen Abgaben .belastet worden sei. Wie be- kannt bestehen in Castello zwei Parteien, welche vor- 5t» St. I.Usi, Verov» 5iUm X'» Ücri 5'srereSi OIl:»sa Lt. !Ulcd, züglich zur Zeit der Gemeindetycchlen sich feindlich ge- genüberstehen und die Oberhand zu gewinne» suchen, von deren einev die Hauptpersonen Oesterreich und. ^ seine» Anhängern sehr .wenig geneigt sind. Diese Partei

überliefen die Gegner der jetzigen Gemein- devorstehung, und vorzüglich die Mädchen und die Weiber den Widum und beschworen den Pfarrer, Castello nicht zu verlassen. Dieses war das Frie- n,-,»» denSmahl von Castello am 5. r>. M., an welchem /»»n? 24 Personen Theil nahmen und wo der Herr Psar- rer volle 12 Stunden in den Wirthshäusern herum- rumorte. ' !i,>nici» ' Vermischtes. -X- Klagenfnrt» 19. Febr. Die Landwirth- I.isin? schafts gesell schaft für Körnten, w»lche unter-i>ui^ Betheiligung von ungefähr

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Pagina 150 di 159
Autore: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Luogo: Roveredo
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: X, 144 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.554
ID interno: 255010
ragguardevole con un castello delli Signori ('onti di Thunn della linea di .Castel JBrughiero : anticamente .esisteva in questo kio- ,go la cospicua famiglia .di Haides , «che si ritrova ascritta allja matricola ti rolese: tal casato si estinse, .e secondo il JBrandis pag. 50. venne a mancare circa l'anno 1579 ;-e ,1 J ultima di-questo ceppo passò in maritaggio con un ('onte di Thimn di castel Brughiero ,-„al quale venne a cadere tutta la ri guardevole eredità dell' estinta famiglia. Verso sera due' ore

distante da Malési apre la Valle di Rabbi ripiena di masi, e di .malghe . Questa è giurisdizione feudale della mensa di Trento, c già dall'anno 1491 appartiene ^1 li Signori Conti di Thunn di C. Brughi .ero che alternano la giurisdizione .colla linea di .C. .('aides : avendosi lasciato ad un masadore 1' antico giurisdizionale castello della Rocca ,(a) situato sopra im monte contiguo, >iu trasportata la giudicatura nello stesso castello di Caldès. Il prodotto della Valle è il burro ., che riesce ottimo

. Negl'escrescenze ricevendo tanti i;ub- bioni cagiona danni ragguardevoli : produce ottime trote con macchie gial lastre, ma in poca .quantità. La caccia è .11 divertimento maggiore. Vi.- (a) Il castello della Rocca fu fabbricato secondo il Brandis •.part. II. n. 219. nel secolo XIII. da .quelli .della famiglia di .Caldès , ed è probabile, essendo situato vicino a Samoclevo ,,el)e detto luogo portasse tal nome cangiandolo in Rocca dalla Torre poi fabbricata. Intorno a questo castello, ed ai feudi allo stesso

13
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Pagina 122 di 159
Autore: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Luogo: Roveredo
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: X, 144 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.554
ID interno: 255010
lop pale Madruzzo (<0 Vescovo e Principe Io fece ergere dai Fondamènti nel secolo XVI., e lo diede a titolo di feudo mensale alla sua famiglia, estinta la quale passò alla Mensa principesca , che ora io possiede con un urbario. Il castello è circondato da un bel recinto di muro quadrato, e^ tutta la fabbrica è sostenuta da. interne volte : abbiamo veduto soggiornarvi tal volta i Principi Vescovi , tra 5 quali Domenico Antonio de' Conti di Thunn fece in questo castello villeggiatura, Havvi non

lungi una Valle detta della Paglia, per la quale passa un rivo* che poi si perde nel Noce. Castel VaLLER è poco distante da Tassullo; sembra aver data occasione alla fabbrica di questo castello una vecchia torre disfigura ottangolare tutta di pietre massiccie, poiché vi si scorgono varie aggiunte^ Pare chegli sab bia dato il nome di Valler la chiesa, o cappella m che ivi trovasi di S. Va lerio. Per quanto si può ricavare, ne 3 rimoti tempi apparteneva alla fami glia Greiffenstein , estinta la quale

da Volkmaro Signore dì rnrgstall (£). Questo è un picciolo Villaggio, ove in eminenza si ravvisa un' amica torre x ed il resto del castello deve essere stato abbandonato. Questa Villa forma una Dinastia due ore sotto Merano alla sinistra dell'Adige , e tutt' ora viene posseduta dai Conti di Spaur. Questo Volkmaro, mancati tra gli anni J320 e 133° gli antichi feudatari di Spor , e Conti di flavon , oltre l'antichità della famiglia, essendo in allora Gran Capitano all'Adige, e Burgraviato dei Tiralo

,-ottenne da Enrico Re di Boemia, Duca di Gorizia, e Conte del Tirolo, il quale morì in castello Tirolo li 4 Aprile 1335 (c), l'investitura de'contadi di Spor , e Flavon, C. Valler , ed altri feudi. Li discendenti dì Volkmaro lasciarono il nome di Purgstall, ed abbandonato tal luogo si do miciliarono in Val di Non , e presero il nome di Spaur semplicemente, ritenendo il nome di Purgstall per predicato, e così furono inseriti 1' anno J361 nella matricola del Tirolo, venendo con ciò a distinguersi, come

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Pagina 132 di 159
Autore: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Luogo: Roveredo
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: X, 144 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.554
ID interno: 255010
per di versi anni. ^ Castel B rughi ERO, ossia Bragher, è sotto la Pieve di Corredo, ma più vicino a Tajo, situato alla falde d ; una profonda Valle, che per mezzo d' un ponte comunica colle campagne vicine ; fu fabbricato sopra un cengio mastinoj- ed è attorniato da boschi (£). H castello è grande con torri, ed in parte fu aumentato, e rinnovato alla fine del secolo passato. Non pos siamo fissar 1' epoca del suo principio per mancanza di documenti ; ma quello che è certo sì è, che già 1' anno

1363 esisteva, mentre Alberto IL Vescovo di Trento (c) li .1 g Novembre del citato anno concesse T investi tura a Pietro di C. Thunn del detto castello. La sua struttura dimostra, che fu fabbricato in diversi tempi. Appartiene a questo castello la piceiola giurisdizione di Tuenetto , della quale si parlerà sotto la Pieve di Torri, avendo, oltre questa, altri sudditi peculiari nella Villa di Tajo, ed in Se gno, e case in altre Ville; esercita la giurisdizione civile, e criminale per mezzo d'un

Vicario sopra questi sudditi peculiari , alternando la nomina del Vicario colla linea de' Conti di Thunn di castel Caldes per convenzione di famiglia Per altro della famiglia de'Conti di Thunn-, e di questi sud diti peculiari ci riserbiamo parlare sotto I s articolò castel Thunn . r De co Almanacco tirolese dell' anno 1803 stampato in Vienna pag. 29^ (£) Questi boschi sono assai folti cT alberi in confronto de'contigui boschi delle Ville di Corredo, e Tajo. La cagione si è, che il castello non

permette il pa scolo alle capre, la morsicatura delle quali è assai nociva alla vegetazione . (e) Monumenta Eccles> Trident, pag. 109* Nobili viro Set- Peiro de Castro Thoni gm. Nob* Viri D. Simonis de dì eie Castro : gli concede l'investitura, e nomina tra altri castelli Castrum Eragkerii; data in Trento'nel vescovile castello del buon Consiglio.

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Libri
Categoria:
Generale, opere di consultazione
Anno:
(1929)
Adressbuch des Kurortes Meran (Meran, Obermais, Untermais, Gratsch), sowie der Gemeinden des politischen Bezirkes Meran mit den Gerichtsbezirken Meran, Lana, Passeier und dem Markte Schlanders ; 1929
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Pagina 151 di 438
Luogo: Meran
Editore: Pötzelberger
Descrizione fisica: 366 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Meran ; f.Adressbuch ; f.CD<br />g.Meran <Region> ; f.Adressbuch
Segnatura: I Z 3.362/1929
ID interno: 588255
- Geschäftsinhabern!. 1 , Via Galileo Galilei 8; Ditta (Manufaktur- u. Kurzwarengeschäft): I, Via Portici 75 Glatz Alaria, domestica - Bedienerin, I, Via Portici 119 Glatz Alatteo, vigile urbano - stadi. Sichcrheitswachni., I, Piazza del Castello 3 file user h rancesco, servo rustico - Ausgeber, I. Corso Armando Diaz 31 a Glcinser Giovanni, sarto - Kìcitlermacher, I. Via Atainardo 5 Glöckner Caterina, suora - lvreuzschwester, I, Via Giuseppe Verdi io ap Gl oggi Luigi, Privat, IV, Via Walser, Vdla „Rubin” ap Glogg

, serva - Magd, III, Montefranco (Freiberg) 15 Gögelc Barbara, serva - Magd, II, Labers 57 Gögelc Bartolomeo, contadino - Bauer, II, Strada Winkel 3. Castello Winkel p Gögde Francesco, veterinario - Tierarzt. Ili, Via dell’armonia 5 a (üijude P rancesco, bidello - Scluiklicner, 1 , Piazza del Castello 2 ap Gögelc Giovanni, contadino - Bauer, II, Labers 47, „Karner' a Gögele Giovanni, contadino - Bauer, IIT, Strada Winkel 3, Castello Winkel a Gögelc Giovanni, guardia campestre - Feldhüter, II, Labers

2, „Pristcr” Gögelc Giovanni, servo - Knecht, IT, Labers 47 Gögelc Giovanni, contadino - Bauer, II, Labers 43, „Mctzncr' Gögelc Giuliana, suora - Kreuzschwester, I, Via Giuseppe Verdi 6 a Gögelc Giuseppe, imp egato bancario - Bankbeamter, III, Via Lnrico loti 5 a Gögelc Giuseppe, impiegato bancario - Bankbeamter, III, Via Enrico Tot) 5 ap Gögelc Giuseppe, contadino - Bauer, IT, Via Dante Alighieri 8. _ „Hilbcr ’ j) Gögele Giuseppe, contadino - Bauer, II, Strada Winkel 3, Castello Winkel ap Gögelc Giuseppe

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Pagina 130 di 159
Autore: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Luogo: Roveredo
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: X, 144 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.554
ID interno: 255010
, che in parte appartiene ad altre Pievi. Questo monte si è appunto quello , ove per tradizione successe il fatto accennato nella Storia dell 5 infelice Perizali. Sa BIONICO Pieve, e Capoluogo non molto grande , ha la chiesa par rocchiale , e questa già (>) l'anno jx 72 era dedicata a S. Lorenzo. Il suo campanile l'anno 1799 crollò in tempo di nottee cagionò qualche danno al volto della chiesa: ora da' fondamenti si principiò a fabbricarlo di nuo vo . Sopra la Villa si ritrova un castello , che

ne' tempi di mezzo apparte neva alla famiglia Morenberg , dalla quale ne pòrta il nome, e che non ha niente di particolare. La famiglia Morenberg si ritrova inscritta nella ma tricola tirolese 1' anno 156$ ; ma verso la metà del secolo passato venne a mancare, ed il castello con altri stabili'passò aili Baroni di Oes. Malosco, Villaggio in qualche altura sopra Fondo, ha castello, fendo mensale di Trento, con un picciolo feudo: dacché la famiglia de' Conti (ruarienti di Val di Non si è ultimamente

estinta, passò a quelli di Tren to. Non è probabile, che questo sia l'antico castello Malosco, scoprendosi sopra la Villa vestigia'di più antica fabbrica, e qui ne'secoli dì mezzo fio riva 1' antica famiglia Maluschi , ossia Maluscì , che si ritrova nella matri cola del Tirolo, In un documento dell' anno 1233 (&) viene nominato Odorico de Malusco-, da altro documento (c) veniamo a conoscere, che nelT anno 1507 ancora esisteva ; ma dopo quest' epoca non ne abbiamo ulterior? notizie. Cavareno è il più

grande Villaggio della Pieve. Rujfredo fu descritto nella giurisdizione di Castelfondo, Sejo è picciola Villa. Vasto è un 3 altra picciola Villa ; qui si ritrova un castello^! tal nome, feudo mensale , che appartiene alli Conti d' Àrz : ne' secoli di mezzo ritroviamo * ma iìfamiglia di tal nome: abbiamo veduto in originale un recesso segnato Jes 1 roves li 24 Aprile J430, nel quale viene nominato Sigismondo di ca- stel Vasio ; ma non ritrovandosi tal nome nella matricola tirolese , mi fa sospettare

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Pagina 42 di 85
Autore: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Luogo: Feltre
Editore: Tipogr. Zanussi
Descrizione fisica: 80 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 104.059
ID interno: 151174
. » II Montebello dice che Savaro formasse una propria Comunità, che si reggeva da sè, e nei congressi comuni della Giurisdizione quel Sin daco avesse un proprio voto, come i Sindaci delle altre Comunità di Telvana. Tesino colle Ville di Pieve, Castello e Cinte, come ne fa lede un documento riportato dal Montebello (pag. 21) formò anticamente una sola Comunità, che si divise in tre verso il milleduecento, pure rimanendo unita nelle cose di generale interesse e nei comuni dispendi, che si ri partivano con una

metà a Castello, e con l'altra metà fra Pieve e Cinte, della quale seconda metà Pieve aveva due terzi e Cinte un terzo. Da un documento del 1241 (Montebello, doc. 10) risulta che la Villa di Pieve (Plebs de Taxino) e quella di Bieno (Bleno) erano in allora già Regole con propri Statuti. Tasino nel 1267 era dipendente dal Castello di Gri- gno. Da un documento di quel medesimo anno (Montebello, doc. 18) si ricava che la Villa di Castello fece acquisto dai Signori di Grigno verso pagamento a titolo

di livello annuo della Valle Orsagna. Venuto Tesino nel 1337 sotto Giovanni di Lussemburgo nel dominio dei Conti del Ti rolo, venne distaccato dal Castello di Griglio e unito a quello di Ivano. I Conti del Tirolo fecero di Tesino un baluardo militare importante alle porte del Feltrino, arrichendolo di privilegi e di esenzioni come traspare dai Capitoli presentati dai Tesini l'anno 1487 al doge Barbarigo di Ve nezia allorché le truppe della Serenissima avevano invaso la Valsugana, Questi capitoli

19
Giornali e riviste
Alpenzeitung
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Pagina 1 di 6
Data: 06.07.1937
Descrizione fisica: 6
, von Fanfarenklängen, Trom melwirbel und Marschschritten erfüllt wie bei ganz großen Anlässen. Von den ersten Morgen stunden an konzentrierten sich die Massen um die Piazza Castello, wo rings um das mit weißen Tüchern verhüllte Denkmal ein riesiges Amphi theater von Tribünen errichtet war, in der Mitte die mit Fahnen, Trophäen und Wappen ge schmückte königliche Ehrentribüne. Mit Sonderzug trafen um 8.15 Uhr das Kron prinzenpaar und der Minister-Parteisekreìar Sta race am Bahnhof Porta Nuova ein: bald darauf folgte

der blaue Hvfzug mit S. M. dem König und Kaiser, zu dessen Empfang ein Ehrenpeleton des Kavallerieregiments Nizza, eine Abteilung Bersaglieri und eine Kompagnie des W. Jnsan- terieregimens mit der Regimentssahne aufgestellt waren. In 14 Automobilen'fuhren die hohen Gäste zur Piazza Castello, von unaufhörlichen Kundgebun gen der Bevölkerung begleitet. Im ersten Wagen hatte S, M. der König nnd Kaiser mit dem Ün- terstaatssekretär im Kriegsministerinm Gen. Pa ncini, dem General Asinari di Bernezzo

und dem Podestà von Torino Platz genommen, in den fol genden Wägen das Kronprinzenpaar, Admiral Thaon di Revel, S. E. Starace, die Vertreter der Kammer und des Senates. Als die Wagen kolonne auf der PiciM Castello unter dem Jubel der Massen eintraf, ging Marschall De Bono, Präsident des Ehrenausschusses Duca d'Aosta, dem Herrscher zur Begrüßung entgegen und ge leitete ihn zum Thron aus der Ehrentribüne, auf welcher kurz zuvor I. kgl. Hoheit die Herzogin- Mutter von Aosta eingetroffen war. Zur Rech ten

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