vediamo riprendere le armi ai danni delle vicine contrade, onde Roma spedì contro di loro Q. Fabio Massimo Verrucoso, che in una battaglia li sconfisse lasciandone molti sul luogo del combattimento; e gli altri ridotti all’impotenza, dovettero desi stere dal fare le solite ruberie e devastazioni. Anche a Fabio Massimo per questa vittoria fu decretato il trionfo h , Sebbene anche di questa seconda guerra non ci sia rimasto che un ricordo molto incompleto, tuttavia dalla breve narrazione
molto dopo (537 d. R.), accoglievano i legati dei Cartaginesi, che venivano a domandare aiuti di armi e di munizioni Però l’affare dev’esser stato • trattato con molta circospezione, e forse i Liguri ri masero a lungo nel dubbio, se convenissero' loro queste proposte, alla accettazione delle quali non rimase probabilmente estraneo l’oro cartaginese, poiché fu solo nella primavera del 547 d. R., che giunse a Roma, come un fulmine, la notizia che Asdrubale, lasciati gli accampamenti d’inverno, stava
creduto più opportuno di seguire la sorte di Roma, sia che, com’è più probabile, in tutta questa guerra avessero seguito una condotta differente da quella de’ loro connazionali delle Alpi, da questo moménto appariscono apertamente ostili verso di loro. Per cui, quando nella state del 549 d. R., dalle isole Pale ari, Ma gone mosse colla sua armata, composta di circa trenta navi rostrate, e molte onerarie, conducendo seco dodici mila fanti e circa due mila cavalieri, verso l’Italia, il primo atto che