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Fogli Annunzi Legali Prefettura Bolzano
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Pagina 8 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
Nel 1027, per volere del Governo Nazionale le due Banche si fusero a- dottando: il nome della Banca dot Trentino e dell'Alto Adige con un nuo vo Statuto che venne registrato pres so il R. Tribunale Civile e Penale di Trento, il 18 marzo 1927, Firm. 279/27 e successivamente modificato come da iscrizione 3- aprile 1929, Firm. 3a8/29. - Il capitale sociale della nuova Ban ca, che conservava la forma del Con sorzio econ. reg. a g. 1. ammontava a Lire 8.127.660.—. -11 nuovo Istituto sorse con

residua ti alquanto gravosi che non vennero sanati dal Governo, mentre questo li mitò espressamente il suo intervento ad un benevole accertamento della garanzia ^ Statale. • Già» nel verbale, assunto nelFocea- sione della fusione presso il Ministero delle Finanza il 14 gennaio 1927 si parlava di- 10 milioni di perdita per la gestione della Banca Cattolica e di 4 milioni per la Banca Cooperativa, cifre queste che non bastarono poi al consuntivo. ... Fra le posizioni perdenti, volendo anche in una

relazióne destinata ad essere pubblica omettere' i nomi dèi privati, ricordo: Unione Economica delle Venezie, Consorzio Agrario In dustriale di Rovigo Consorzio Provin ciale Cooperative di Lavoro e diverse Cooperative di Lavoro, fra le quali notevole quella di Torbole, le Cantine Riunite,, la Tridentum, la Cassa Rura le di Castel Condino, la Cassa di Cre dito della Federazione Bancaria di Roma — di provenienza dell'ex Cat tolica; la posizione Banca Torresini, quella dei Titoli Austro-Ungarici

, la Fabbrica Pasta di Legno, parte della Imbet — della gestione ex Cooperativa - posizioni che non si riuscirono a col mare con tutti gli utili degli anni buo ni' e lasciarono sguernite quelle riser ve che sarebbero state necessarie quando gli esercizi volsero in perdita. All'inizio la condizione della Banca del Trentino e dell'Alto Adige racco glieva la fiducia dei depositanti, che tenevano nelle sue casse Lire 260 mi lioni all'incirca,' bilanciati dai titoli di Stato, Portafoglio e Corrispondenti

per passare poi nel 1932 a 147 milioni. Corrispondentemente si riduceva il Portafoglio. \ Interferenze con la Banca Indu striale. La Banca Industriale costituita co me Società Anonima era inizialmente un Istituto controllato dalla Banca Cattolica, cóme la Banca Popolare, di venuta poi Banca di .Trento era al seguito della Banca Cooperativa. Nel 1927 alla fusione delle due Ban che: Cattolica e Cooperativa furono unite anche la Banca di Trento e la Banca Industriale, conservando all'Isti tuto

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Pagina 15 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
p. es. Sindacato Agricolo Industriale, Consorzia di Roncone, Consorzio li quidazione Cassa Centrale Agricola di Bolzano, ecc. del valore segnato in Bilancio di Lire 192.661.— e valutate dal Commissario al prezzo di sicuro realizzo di Lire 37.008.—, cori una conseguente perdita prevista di Lire 155.653.—. Portafoglio. Alla data della presentazione della proposta di Concordato, il Portafoglio Cambiario, compreso quello che si -trovava al risconto presso la Banca d'Italia ed il Banco di Napoli, non ché presso

Società eccedono il valore del capita le azionario come risulta dall'esame del credito della .Banca verso - la So cietà. Azioni della Soc: An. Monteponente di Bressanone No. 11.433 contenute nel i Bilancio contabile con un valore di Lire 114.140.— che il Commissario riduce, a scopo semplicemente indica tivo ,a 1.-— Lira, essendo notorio che la fabbrica è stata distrutta da un in cendio e si teme che l'indennizzo del la Società di Assicurazione non possa servire, oltre che per i debiti, a rico

struire il capitale azionario. Altro gruppo di azioni minori sen za valutazione nominale e precisa mente azioni ICLE, Banca .Cattolica Veronese, Testi, Cot. Veneziano, Stia, Banca Cattolica del Veneto, Miniera di S. Romedio, Credit Anstalt, Wie ner Bank Verein valutate in Bilan cio Lire 68.980.—. Vengono dal Com missario ridotte al valore indicativo di L. 1.— per mancanza di elementi che permettano di indicare diversa mente il valore. La gran maggioranza dei Titoli di Stato si trovava il giorno

16 giugno 1933-XI in cauzione presso l'Istituto di emissione ed altri Istituti. Dei Ti toli non quotati si trovavano in cas sa Lire 10.768.898.09, di quelli nazio nali quotati, sia in cassa, sia disponi bili presso terzi, Lire 3.327.Ó08.15. Complessivamente sul valore di L. 57.6S3.953.ii9 la pèrdita definitiva è di Lire '4.476.600.— e probabile di Lire 8.953.600.09. Titoli di terzi in d-jposi'j Questa rubrica comprende i Titoli che furono dati da terzi alla Bar.ei a prestito con facoltà alla Banca

di di sporne, dando luogo così ad un cen trano che giuridicamente si neve qualificare di mutuo. Il regolamento per il deposito fruttifero di titoli sta biliva al punto g) che la Banca si impegna a restituire, trascorsa rego : lare disdetta, titoli della stessa natura', senza obbligo per la numerazione o tagli e che tale obbligo invec-r assu meva per titoli sorteggiabili a: premio. Ne segue che i titoli non soileggia bili •entravano a far parte del patri monio della Banca, obbligata a resti tuire titoli

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Pagina 10 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
fondersi,-assicurava • però la massima benevolenza nell-accertare l'impòrto della 1 garanzia'- statale come esso do veva determinarsi a quell'epoca con riguardo ad- ambedue - gli istituti In - data 28 marzo • 1928 prot. N. 202774 - il Ministero delle Finanze partecipava alla Banca che per veni re in aiuto del nuovo Istituto aveva determinalo l'ammontare della garan zum statale in Lire 22.870.000.— ivi compreso l'accerlamenlo precedente mente fatto per la Banca Coopera tiva. , Nell'adunanza

generale dei 31 mar zo 1928 la relazione del Consiglio dava per accertato il beneficio di una garanzia statale di L. 22.870.000.—, a disposizione della Banca 'per ì depo sitanti. In relazione con la garanzi t statale stanno anche le anticipazioni che il R. Tesoro fece alla Banca Coopera tiva rispettivamente alla Banca del Trentino e dell'Alto Adige e che as sommarono' a Lire 12.500.0GÜ— ri dottesi pòi per conteggio di interessi à 1 Lire 111628.102,35. Queste anticipazioni in base alle di scipline dei

decreti, erano da restituir si con gli utili, epperò il concorda to determinò il dubbio se quc-stò de bito doveva essere stralciato Presentata la proposta di concor dato il Ministero delle Finanze ha de legato due- dei suoi Ispettori per ri vedere il fondo della garanzia statale, come in realtà è avvenuto con l'assi stenza del sotoscritto Commissario Giudiziale che ebbe occasione di pre sentare lutti i ricordi nell'interesse dei depositanti della Banca stessi. Il Ministero sta prendendo la sua

decisione. che il sottoscritto Commis sario Giudiziale ebbe occasione di sol lecitare personalmente a Roma presso rill.mo Signor Capo Gabinetto Gr. Uff. Dante Almanzi del Ministero del le. Finanze. - Organizzazione della Banca 'Lo statuto in vigore è stato Sfatto in occasione • della fusione. Infatti l'art. 1 incomincia con le parole: Sotto gli àuspici del Governo Nazionale dalla fiisione della Banca Cooperativa di Trento e della Banca Cattolica Tren tina è costituita la Banca del 1 Tan tino e dell'Alto

può avere più di 10 voti (un ulteriore voto per o- gni 50 quote) qualunque sia il nume ro delle quote possedute. La Banca era autorizzata a com piere tutte le operazioni bancàrie e poteva assumere anche partecipa zioni in aziende agricole, commer ciali e industriali, purché queste non importassero una garanzia illimitata. Erano esclusi gli affari differenziali. La Banca non era costituita a scopo di lucro, tanto meno fino che perdu rava la garanzia statale, perchè il R. Decreto con il relativo

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Pagina 34 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
za che il Governo non sarebbe iritér 1 venuto, tosto ordinò la chiusura de fili sportelli. ' Il provvedimento non poteva certo essere ritardato. Non è nostro com pitò il giudicare se e quando avesse dovuto essere anticipato; ma è dove roso rilevare che ben gravi responsa bilità avrebbero incontrato gli ammi nistratori verso i creditori non solo; ma verso tutta l'economia del Paese, nella quale la Banca era compenetra ta, se avessero deliberato la chiusura senza far precedere il tentativo

è indiretté; la causa remota ed intima sembra risieda però nella debolezza della Banca che già al mo mento della fusione era gravata 'la operazioni pesanti e particolarmente dàlia partecipazione di capitale e dal larghissimo fido alla Banca Industria le, cui si aggiunsero, sebbene in pro porzioni assai minori, alcune opera zioni perdenti della nuova gestióne. Questo indebolì • la Banca intrinseca mente, e nel suo- prestigio. Le perdite di realizzo delle attivila secondo i computi della Banca al mo mento

dai rapporti con la Banca Industriale (senza tener conto dei precedenti in terventi), ed il resto da operazioni prevalèntemente di finanziamento ad imprese industriali o commerciali, in buona parte di origine anteriore alla, fusione. Secondo un dettagliato pro spetto predisposto dagli uffici della Banca T. A. A. per le perdile e. sva lutazioni di questa, alla base di un controllò analitico delle singole ope razioni; e dopò analisi delle per-litc e svalutazioni sulle singole operazioni della Banca

Industriale in relazione alla loro origine, secondo gli èlen.en- li forniti da questa Banca stessa, ri partendo poi su questa chiave la pei- dita della Banca T. A. A. nel finan ziamento all'Industriale; può esser desunta la seguente origine per le perdite e svalutazioni previste nella relazione del signor Commissario Giù diziale, (Vedi tabella pagina 233) Si osserva che questi prospetti han no naturalmente carattere di massi ma; anche per il fatto che per gual che posta potrebbero variare i criteri

di attribuzione; ad esempio per quel- . la di L. 3.707.160.— e di Lire 4.012.942.65 derivanti da interventi della Banca T. A. A. diretti a siste mare la difficile situazione nella qua le fin all'origine si trovava la nuova Banca Industriale; ma riteniamo clic essi valgano a dare un concetto at tendibile. Si rileva che le cifre sopra indica te comprendono anche le svalutazio ni che si prevedono in sede di li ;ui- dazione. - Tutto questo noi abbiamo ritenuto doveroso rilevare per chiarire le-cittì se del

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Pagina 9 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
còsi ;ih definitiva i. 50 milioni circa. La Banca nel 1032 e 1933 fino alla •proposta del concordato. ^ Alla fine del 1931 e principio del 1932 diverse posizioni perdenti rende vano. difficile la posizione della Ban ca. . Fu allora che il Consiglio di Am ministrazione prospettò la situazione al Governo il quale è intervenuto at traverso la Iri colla nota sovvenzione dei 35 milioni. Di questa, come fu già narrato, ol ire 21 milioni servirono • per il conto della Banca Industriale. I rimanenti

13 milioni e mezzo fu rono impiegati a deconto di vecchie e nuove posizioni perdenti della Banca del Trentino e dell'Alto Adige. Infat ti anche il nuovo Istituto aveva avu to delle perdite ad esempio: Ditta De Lorenzi, Soc. An. Hallier & Vavpetic, Cesare Sommadossi, Bizerba. La notizia della sovvenzione gover nativa non arrestò però la diminuzio ne dei depositi la quale oltre che dal panico ' diffusosi per l'insolvenza del la Unione-Bancaria Nazionale di Bre scia e della Banca Mutua Popolare di Belluno

. In marzo — in quel ,torno di tempo avevano chiusi gli sportelli la Mutua Popolare di Rovereto e prima la Cassa Rispar mio e Prestiti di Merano — i prele vamenti superarono i 12 milioni, nel l'aprile qualche cosa di più di 8 mi lioni, nel maggio 1.1 milioni e nei pri mi 14 giorni del giugno — tenuto cal colo degli interessi capitalizzati — S milioni e mezzo. Complessivamente dal 31 dicembre 1930 uscirono depositi per 126.680.000 Lire. Fu appunto il 14 giugno 1933, che la Banca, atteso che il ritiro dei

de positi segnava una intensità, che non si sarebbe potuta fronteggiare,, non .riaprì dopo la pausa.meridiana.i pro pri sportelli e ciò per evitare mag giori perdite a coloro che non si era no .affrettati a prelevarli. Il provvedimento l'u tempestivo e tosto dopo avanzata la proposta di concordato se ne ebbe a riconoscere l'opportunità nell'occasione della sca denza- dei versamenti di farsi alle Te sorerie per le Esattorie ■ gestite dalla Banca, le quali chiedevano un pron to pagamento e minacciavano

lo stor no del contratto, la perdita delle cau zioni e le multe di legge se non si fossero rifornite le casse dei Comuni e non si fosse pagata al Fisco la tan gente contrattuale. Se la Banca non avesse avuto in questo momento dei mezzi, avrebbe dovuto subire il maggior danno del la vendila delle cauzioni, oli re a tutte le altre conseguenze. Il non aver aspettato la Banca di vedere esaurita l'ultima risorsa riuscì utile anche ad impedire i protesti del le cambiali riscontate presso gli Isti tuti

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Pagina 12 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
< Per questo là; garanzia statale, limi tata alla perdita per la conversione delle ''corone, non era certamente suf-, iil-entè. . Gli.- investimenti di caràttere indu striale, che direttamente o indiretta mente attravèrso :la : Banca Industria le, pesavano sui suoi bilanci, non po. terorio anche . 'nei successivi esercizi essere eliminati, come sarebbe certo stato nelle :■ intenzióni dei suoi diri genti,. e' d'altro, canto questi investi- liienti vennero sempre più a pesare per il precipitare

delle : sorti dell'In dustria, assillata ' dalla crisi univer sale'. La nuova Banca ha giustamente cambiato programma ' limitando la sua azione nelle'due Provincie delle quali portava il nome. Ma non ha saputo con altrettanta fermezza attenersi alla direttiva, qua le sarebbe • stata più conforme ai suoi mezzi di un piccolo credito ed evi tare i forti prestiti di finanziamento che, sebbene giuridicamente dei mu tili, erano economicamente ' quasi delle partecipazioni perchè come que ste immobilizzate

per un periodo in definito. ' Da un'analisi degli investimenti della Banca, suddivisi secondo il tèmpo presumibilé del loro ricupero, risulta, ' che più di un terzo è da con siderarsi come immobilizzo. ' • Si'-tratta di solito di industrie al berghiere, particolarmente a Cortina d'Ampezzo e Merano. Si può dare per provato che Cor tina non si troverebbe oggi nella sua preminente posizione turistica se gli Ampezzani non. avessero trovato pri ma nella Banca Cooperativa e poi nella Trentina ed Alto

Adige una be nevolente comprensione dei loro bi sogni. Dipende certamente da quelle che saranno le sorti dell'industria alber ghiera e - dall'interessamento, che prenderà il Governo centrale .per la stessa che'questi finanziamenti ^si pos sano ricuperare entro un tèmpo non troppo lungo' e senza perdita. D'altro canto non si può negare', che la' Banca per conservare in questi luoghi' un giro preminente di affari non avrebbe potuto non ascoltare le loro' richieste, e molti anni ottimi stavano

' infatti ad infonderle corag gio. Se la Banca avesse avuto il tempo di attendere il ritorno di condizioni normali,- le sue posizioni anche in questi investimenti si sarebbero si»r nate. Può essere, che sia qui, sia altrove la Banca siasi lasciata portare troppo facilmente ad accordare credito, spilla tavi fórse dalla necessità di trovare una, contropartita per le sue rilevanti spese gènerali. . Ma il giudizio a posteriori non. per mette il biàsimo: meno che meno, in un tempo, ove tante persone si, sono

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Pagina 21 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
tiva cauzione. Va notato in propesili-- che vi sono fra le cauzioni anche li toti azionari i quali al loro ren'izzo potrebbero lasciare scoperto un mar gine e far divenire per lo stesso rhiro- grafario un credito che altrimenti sa rebbe impostato come privilegiato. Conti in Valuta Estera per Lire 2.040.79(5.63. Sono da collocarsi fra i chirografari. Questa partita ha una corrispondente partita nell'attivo nei Corrispondenti debitori che vali- a garantire la Banca da ogni danno per

le oscillazioni dei cambi. Altro sottotitolo di questa cateto ria sono le Amministrazioni che van no considerate come passività chiro grafarie e che importano Lire 93.991.32. Non sono da confoncirrsi coi depositi a custodia e riflettono incassi che la Banca faceva per con to di persone od Enti che avevano affidata l'amministrazione alla Ban ca. Altro sottotitolo Proroghe passive par L. 3.049.000.— che vanno collo cale fra i privilegiati. Riflettono anticipazioni nr.'orc| : ;te da Istituti di Credito alla

Banca ter so riporto di Titoli che sono appun to garantite dai Titoli stessi; e poro sono da considerarsi privilegiati por- clic assistiti da cauzione. Altro sottotitolo di questa catego ria sono le Banche divise in due grup pi: quello morato per L. 1.620.644.20. Si tratta di Banche fuori piazza che avevano conto corrente colla Banca del Trentino e dell'Alto Adige e che all'epoca della chiusura degli spor telli sono rimaste creditrici. L'altro gruppo è il privilegiato o garantito che ammonta a Lire

23.161.387.49. In questa partita sono compresi i debiti verso l'Istituto di emissione, Banco di Napoli, Banca di Novara, Banco di Sicilia e altri: tutte posizioni garantite da cauzioni che superano l'ammontare del debito. Vi è compreso anche il credito ga rantito della Banca Industriale dipen dente da operazioni fatte con suoi fondi e per suo mandato e che van no considerate come beni di terzi. Altro gruppo ili questa categoria è il Portafoglio Riscontato con Lire 31.318.193.85 pure assistito da cau zioni

interessi. L'altro gruppo per L. 81.809.10 va considerato fra i chirografari. In questa categoria entra anche il conto del R. Tesoro per l'anticipazio ne interessi sulla garanzia Statale conto che la Banca ha inserito nel Passivo coll'importo risultante .'lalle sue registrazioni di L. 11.628.102.35, ma che dovrebbe eliminarsi in base alle disposizioni del R. D. 9 dicem bre 1920, N. 1883, e regolamento del 1° febbraio 1922 perchè in base a tali disposizioni la restituzione di tali in teressi doveva

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Pagina 7 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
Dott. Sette. f.to: Dott. Stumpo Il Cancelliere: f.to Demattè. RELAZIONE del Commissario Giudiziale alla procedu ra di concordato preventivo Orila Banca del Trentino e dell'Alto \:lige consorzio economico reg. a gar. lim. Trento. Un po' di storia. Or sono quasi cinquantanni, nell'a rnie 1886, si fondava in Trento c>n le disposizioni della legge primo apri le 1873, B. L. I. 70, come Consorzio econ.' reg. a garanzia limitata la Ban ca Cooperativa di Trento, che presto estese le sue Filiali nelle

principali borgate trentine: Pergine, Male, Cles, Cavalese, Borgo, Mezzolombardo.. I soci erano da prima 456 con uu capitale di Corone 36.980.—, e depo siti a risparmio e' conti correnti pas sivi arrivavano complessivamente al- l'incirca a 120 mila Corone. Nell'anno 1899, pure nel mese di aprile si costituì in Trento la Banca Cattolica Trentina del pari come an Consorzio econ. reg. a g. 1. con un ca pitale iniziale di Corone 67.000.—. I depositi a risparmio e conti cor renti segnarono in quell'anno

Corone 1.460.197.03. Anche questa Banca fon dò successivamente diverse succursali ed agenzie. Allo scoppiare della guerra mondia le, la Banca Cooperativa aveva au mentato il suo capitale a Corone 1.293.800.—, i depositi e conti corren ti ascendevano complessivamente a circa 43 milioni. La Banca Cattolica Trentina alla stessa data teneva un capitale di Co rone 1.466.620.— ed i suoi depositi e conti correnti ascendevano complessi vamente a circa 42 milioni e mezzo. II bilancio della Banca Cooperativa

del 31 dicembre 1926, che fu l'ultimo dell'esercizio precedente alla fusione segnava un capitale di Lire 3.226.992 e vi si riscontravano depositi e conti correnti per complessivi 120 milioni e mezzo circa. Quello analogo della Banca Cattoli ca conteneva un capitale di 3.362.376 Lire con depositi che arrivavano a L. 144 milioni e mezzo circa. La Banca Cattolica dal dicembre 1925 fino ala fusione si era visto di minuire i propri depositi di circa 26 milioni che arriverebbero a 42 milio ni se si tien

conto degli interessi ca pitalizzata, ed a questo stato di disa gio ha chiaramente alluso la relazio ne del Consiglio della Banca Coopera tiva alla adunanza generale del 6 feb braio 1927 nella quale fu votata la fusione, ricordando che la crisi che poteva colpire la Banca Cattolica in seguito alla occupazione delle orga nizzazioni del partito popolare avreb be potuto danneggiare gravemente la cuonom*a del Pa°se, se non fosse sta ta alt nata la fusione.

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Pagina 32 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
lo Sialo si assunse di garantire agli Istituti di Credito delle_ nuove Provin cie non aventi scopo di lucro la dif ferenza che così fosse rimasta in de finitiva scoperta, per un periodo di 25 anni. In origine tale beneficio fu chie sto solo per la Banca Cooperativa; al momento della fusione lo fu anche per la 'Cattolica; e l'ammontare della garanzia complèssiva per la nuova Banca del Trentino e dell'Alto Adige fu cosi concretato con nota del Mi nistero delle Finanze 28 marzo 1028, No. 202774

delle finanze l'esistenza di altre posizioni pesatili non comprese nella garanzia, specie per la Banca Cattolica, le qiiali nel verbale del Ministero delle Finanze 14-1-1927 sono sommariamente 'indi cate in Lire 10.000.000.— per la Cat tolica, e Lire 4.000.000.— per la Coo perativa (prescindendo dagli anticipi .dello Stalo fino a quell'epoca); ed in tale occasione, come pure con succes siva noia del Ministero delie Fi'um- ze veniva prospettata' la possibilità per la nuova Banca di sanare queste

nel 1927 a 2'BS nel 192S lino a scendere a 232 impietrati, con proporzionata diminuzione aneli • di altre spese. In breve però dovette essere consta tato che le posizioni perdenti di fronte alla realtà venivano a supere rò le previsioni indicate nel precita to verbale. I .primi esercizi furono buoni, e la Banca potè devolvere somme notevoli ad ammortamenti propri (dal 1927 ad oggi olire Lire 8 milioni) ed a contributi per solleva re la Banca Industriale (Lire 6.5 mi lioni); ina coll'anno 1931

incomincia a rendersi sensibile la crisi, aggra vando maggiormente la situazione per le posizioni già 'ritenute perdenti al le quali altre si venivano ad aggiun gere, specie nel campo industriale; mentre il valore degli stàbili tèndeva al ribasso e si' delineava una riduzio ne dei depositi. La Banca ricorse allora al Ministe ro delle Finanze prospettando questa situazióne, e chiedendone l'int3rven!o, il quale anche fu concesso dopo la boriose trattative con nota del Mini stero delle Finanze 4 febbraio

1932-X, con ciò che lo Stato 'dispose'l'assun zione ad opera dell'Istituto delle Li quidazioni di posizioni perdenti per l'ammontare di Lire 35.000.000.—, che furono anche gradualmente sborsati; ferma la garanzia statale ma con ri nuncia della Banca a percepire in fu- lurò le sovvenzioni annuali previ sté- dall'articolo 5 del R. Decréto-Legge 9 dicembre 1920 che non fossero anco ra versate. Di questo aiuto straordinario Lire 13.027.954126 passarono ' alla Banc-.i del Trentino e dell'Alto Ad'ge

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Pagina 30 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
-XI. Il Commissario Giudiziale: f.to: Avv. dott. Adolfo de Bertoìiiu. RELAZIONE della Delegazione dei Creditori nel concor dato preventivo della Banca del JVen- tino e dell'Alto Adige al R. Tribunale Civile e Penale di Trento. Al R. Tribunale Civ. e Pen. di Trento. Relazione della Delegazione dei creditori nel concordato preventivo della Banca del Trentino e dell'Alto Adige. Chiamati da cod. Ecc.mo Tribunale all'Ufficio di Delegati dei creditori del concordato preventivo proposto dalla Banca del Trentino

ri e importanza degli interessi che siamo chiamati a rappresentare, sia per l'importanza della Banca nella economia del. paese. A tale scopo in frequenti riunioni e con lavoro quasi continuo noi ab biamo preso in esame la situazione della Banca e le cause del dissesto: le attività, procedendo a valutazioni con analisi specialmente per le posi zioni maggiori in relazione all'am montare e al tempo dei presumibili realizzi; le passività, con particolare riguardo al fondamento di eventuali privilegi; ed infine

la proposta di con cordato, là sua convenienza e possi bilità d'attuazione; controllando gli atti presso la Banca, richiedendo agli Uffici i chiarimenti opportuni, in fre quente scambio di idee col signor Commissario Giudiziale, e dopo r.ver inteso la Presidenza dell'Istituto. Per uniformità di trattazione noi abbiamo seguito nelle nostre indagi ni l'ordine segnato nella relazione del signor Commissario Giudiziale, che abbiamo trovato diligente, acuta ed esauriente, e che nella sostanza con fermiamo

te le conclusioni. La mole del lavoro ha reso impos sibile di assolvere il compito entro i primi dieci giorni prefissi, per la qua! cosa l'Ecc.mo Tribunale accordò adeguata proroga. La presente relazione è divisa nei seguenti capitoli: I. Parte generale, II.- Valutazioni, III. Conclusioni sniia proposta di concordato. I. PARTE GENERALE l'i Caratteristiche della Banca: La Banca del Trentino e dell'Alto Adige, consorzio economico registrato a garanzia limitata, sorse come tale nella primavera 1927 dalla fusione

de gli altri due consorzi Banca Coopera tiva fondata nel 1886, e Banca Catto lica fondata nel 1899, sotto, gli. auspi ci del Governo Nazionale come è det to all'articolo 1 dello Statuto. In questo momento l'ammontare dei. depositi e conti correnti si aggi rava sulle Lire 260. milioni; ne seguì ancora un aumento sui 280. milioni; col 1931 cominciò invece una progres-' siva discesa fino a ridurlo al momen to della chiusura a 170 milioni.

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Pagina 42 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
questi pagamenti sono garan titi dalle attività della Banca con- ,/trollate dal Commissario Giudizia le e dalla delegazione dei credito ri, che si pronuncierà sempre a „semplice maggioranza e costituite „dai seguenti gruppi: Cassa, Effetti „pubblici, Portafoglio commerciale, „Beni immobili della Banca e del- „l'Istituto Immobiliare Tridentino, „del quale la quasi* totalità delle a- . „zioni trovansi in possesso della „Banca, unica creditrice dell'Istitu- ,,to, Garanzia Statale, Portafoglio

l'articolo 21 della Legge 24 inaggio „1903, No, 197_ potrà la Banca con cordataria compiere efficacemente „anche tutti gli atti da' detto arti colo contemplati, sempre però col „consenso del Commissario Giin.li- „ziale e della maggioranza della „delegazione : dei creditori, • quali „mandatari della Massa dei credi tori a sensi dell'ultimo comma del „punto precedente. „6. In caso di rinuncia o di .cessazio ne per qualsiasi motivo della fun zione del Commissario Giudiziale „o di quella dei Membri della

de- „legazione dei creditori la loro so stituzione sarà demandata all'Illu- „strissimo signor Presidente del R. „Tribunale di Trento. „7. Per le attività della Banca di len to realizzo, come verranno deter- „minate e nuovamente valutate in „contradditorio della Banca dal „Commissario Giudiziale in unione „della Commissione composta dalla „delegazione dei creditori, la quale „si pronuncerà a maggioranza, in „quanto non occorrano per garanti re le rate di cui ad 3) e comun que per una loro valutazione non

„eccedente da prima il 10 per cen to dei crediti chirografari e, dopo „soddisfatte le rate per il comples- „sivo 55 per cento ed interessi co- ,,me sopra, per un eventuale ulterio re 5 per cento, la Banca, allo sco- „po di definire l'esecuzione del „concordato e previe le autorizz.i- „zioni governative, potrà consegna re alla Massa dei creditori chiro- „grafari, in sostituzione della ri spettiva quota dei loro crediti, a- „zioni o quote di-un Istituto finan ziario da costituirsi dai creditori „e per essi

fino alla legale costitu zione dalla Delegazione dei credi tori col concorso del Commissario „Giudiziale, con liberazione della „Banca. B) „In quanto però il Governo, come „fermamente' si confida e come si „ritiene necessario nell'interesse del- t'economia del paese, renda parte cipe la Banca di tutti i benefici „previsti dal R. Decreto-Legge 9 di cembre 1920, No. 1883, e dal Re golamento primo febbraio 1922 per

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Pagina 26 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
tuendolo nelle forme e termini pre visti dal punto 7 per l'Istituto Fi nanziario al quale è sostituita la Ban ca, nel qual caso il pagamento delle rate a, b_ c, d, e, seguirà a mezzo della Banca così trasformata, anche dopo la scelta del nuovo Consiglio di Amministrazione sotto il controllo del Commissario Giudiziale e della delegazione dei creditori fino a rea lizzo assegnazione avvenuti dalle aìli- vità non destinate a formare il capi tale della detta Società Anonima. E' compito del

sottoscritto di espri mere un giudizio da un lato, sulla adeguatezza, dall'altro sulla attendibi lità dell'esecuzione dell'offerta. La prima premessa è data dalla ' a- hitazione delle attività della Banca, la fjuale riveduta con, criteri pruden ziali, supposto però che le condizioni economiche si mantengano per lo meno allo stato attuale, dà il copri- mento del fabbisogno. Vero, che si potranno dare -Ielle modificazioni nell'ammontare dei crediti privilegiati fe di una di tali modificazioni - quella dei

crediti del le Casse Rurali - lia tenuto conto an che la proposta di concordato delta Banca medesima -.'ma non è proba bile, che possa avvenire un aumento di questa posta in- misura tale da far mancare la copertura della percen tuale del concordato per i chirogr;-:- fari. Comunque poiché alle successive rate ammontanti complessivamente ad un 55% determinato, la proposta fa seguire un supplemento del 15% - quindici per cento - eventualmente in azioni o quote ed in quanto ci fosse un'ulteriore eccedenza

di realizzo è prevista una maggiorazione dell'ul tima rata del 15%, così si deve rite nere che eventuali aumenti della somma dei crediti privilegiati non po trebbe determinare una diminuzione della copertura per la percentuale de terminata, ma solo essere causa di un ritardo nel pagamento delle rate. Più difficile è il giudizio sulla pos sibilità che vengano osservati i ter mini di pagamento delle rate. Anche la proposta della Banca ha previsto per un' caso specifico - quel lo che alle Casse Rurali

dovesse ve nir riconosciuto un privilegio per i crediti ordinari - il ritardo di sei mesi. La distribuzione delle rate è stata fatta con riguardo al tempo occor rente per liquidare le attività della Banca, le quali sono state suddivise in diverse categorie a seconda del lo ro più o meno celere ricupero o li quidazione. Se nei calcoli basati sulla cono scenza delle persone dei debitori e sulla loro presunta possibilità di pro curarsi in altro modo i mezzi di rea lizzo non sfugge qualche elemento, che

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Pagina 22 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
Esposta nella situazione contabile con Lire 2.926.468.77. Questa posta va diminuita per ragione di compen so in rapporto a quella della parte attiva sotto la voce Effetti per l'in casso di 544.735.40 Lire riflettenti queste una partita di evidenza dei ce denti effetti per l'incasso da accredi tare ai clienti ad incasso effettuato. Va inoltre diminuita di Lire 382.704.10 per ragione analoga e par ticolarmente per lina partita effetti non scaduti dati dalla Banca 'd'Italia per l'incasso e da questo

trasferiti in conto nuovo. Rimangono così in que sta categoria come cliirografari: gli assegni bancari della Banca non ri scossi per Lire 640.827.09, i soci in conto provvigione per Lire 78.656.96 posta collegata con quella dei divi dendi da pagare. Una partita ■ di crediti non ritirati per Lire 267.085.24 ove sono concen trate diverse restanze di vecchi con ti, dei quali esiste nella contabilità l'elenco. In questa categoria sono couijn-ese ancora Lire 929.446,02 riflettenti le imposte da pagarsi dalla

Banca per la scadenza di giugno; gli stipendi li no al 15 giugno liquidati prowisora- mente ma non pagati, diversi imponi per conto di terzi anticipati par ra teale estinzione di debiti (cambiali), ordini di pagamento, spese preno tate. Circa qualcuna di queste poste po trebbe sorgere dubbio se esse possa no qualificarsi come privilegiate. Il Commissario le ha esposte in tale ca tegoria per criterio prudenziale, sen za voler con questo pregiudicare nè per queste, nè per altre poste inseri te come

si è preventivalo in Lire 6.700.000.—. Osservasi che il versamento dellf buone uscite determinerà un diritto di regresso della Banca verso il Fon do Pensioni almeno per gli impiegati che hanno raggiunto i 10 anni di ser vizio, che però si renderà necessario di stabilire il valore attuale di questa pretesa 'che altrimenti, secondo il re golamento dovrebbe nascere solo al raggiungimento del 50° anno di età dei diversi impiegati, che questo por terà a trattative con il Fondo stcjio dalle quali potrà riuscire anche

una diminuzione dell' importo sovrac-spn- sto. Questa partita va naturalmente al librata alle privilegiate e con la stes sa la somma dei crediti privilegiati raggiunge il totale di L. 82.470.953.98 mentre la somma delle passività eh i- rografarie ascende a L. 169.654.663.34 Si fanno seguire alcuni dati stati stici riflettanti il Risparmio riferiti al 31 dicembre 1932. La Banca allora aveva 76.093 par tite del Risparmio comprese in que sta cifra 26.979 partite di Pìccolo Ri sparmio raccolte tra

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Pagina 36 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
per questo titolo L. 12.5 milioni a Lire. 11.628.102 per compensazione di una controposta interessi. Ma poiché questa sovven zione per la lettera e per lo spirito del Decréto è da rimborsare solo in quanto la gestione della Banca si chiuda senza incidere sui depositan ti, e solo con proventi che qui non ci sono, nè più si verificheranno, è palese che quésto rapporto deve or mai considerarsi regolato con stralcio della relativa posta dal passivo, cosi come ha fatto il signor Commissàrio

chiusura dallo stesso Mini stero delle Finanze in occasione del le richièste, d'intervento avanzate dal la Banca.- Pertanto noi dobbiamo ritenere' co me un fatto certo che il versamento della 'garanzìa nell'ammontare di cir ca 22 railiöiii di Lire segua tòsto <lo r po omologa del concordato. Di questa correntezza, che potrà sensibilmente contribuire . a superare le gravi difficoltà che ' attraversa il paese, questo non mancherà di' es.sa grato al Governo Nazionale.. 4) I soci . ' ■ Il numero dei soci

, è da noi considerato come elemento di garanzia per il conseguimento delle proposte di concordato ed in parti colare della percentuale in contanti. 5) La Banca Industriale. Di pari passo con là fusione delio Banche Cooperativa e Cattolica nel la Banca del Trentino e dell'Alto Adi ge, avvenne l'assorbimento della Ban ca di Trento Soc. An. dipendente dal la Cooperativa nella Industriale Soc. An. 'dipendente dalla Cattolica. La Cooperativa aveva azioni della Banca di ' Trento per nominali 1,'re 335.160

.—; la Cattolica della Banca Industriale per Lire 434.280.—; così la Banca del Trentino e dell'Alto A- dige venne a trovarsi con nominali Lire 760.440.—' di partecipazione al capitale della nuova Banca Industria le, e ne sottoscrisse poco dopo per ulteriori noni. Lire: 3.707.160.—por-

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Pagina 25 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
me si e ' conseguentemente verrebbe cor risposto l'interesse del 5 per cento an nuo per 6 mesi sulla rata ad a) e di altre (ì mesi in più per le rate ad l>ì, c), dì. 4. Tutti questi pagamenti sono ga rantiti dalle attività della Banca con trollate dal Commissario Giudiziale e dalla delegazione dei creditori, che si pronuncerà sempre a semplice mag gioranza, e costituite dai seguenti gruppi: Cassa, Effetti pubblici. Porta foglio commerciale, Beni immobili '-iel la Banca e dell'Istituto Immobiliare Tridentino del quale

la quasi totalità delle azioni trovansi in possesso cibi la Banca, unica creditrice dell'Istituto, Garanzia Statale. Portafoglio finanzia rio, garantito per una parte anche rli ipoteche. Tutto questo in quanto oc corre per coprirne il fabbisogno ed il ricavato di tali attività verrà ammi nistrato per i creditori stessi, sotto il controllo del Commissario giud>z : n- le e della delegazione dei creditori, i quali rimarranno a tale sc^r>-> «'unii mandatari dei creditori medesimi in vestiti delle niù ampie

di controllo anche durante il periodo dell'esecuzione del concordato. 5. Ili espressa deroga al disposto dell'art. 21 della Legge 24 maggio 1903 N. 197 potrà la Banca concorda taria compiere efficacemente anche tutti gli atti di detto articolo con templati sempre péro col consenso del Commissario Giudiziale e della maggioranza della delegazione dei creditori, quali' mandatari della Mas sa dei creditori a sensi dell'ultimo comma del punto precedente. ß. In caso di rinunzia o di cessa zione per qualsiasi

motivo della fini zione del Commissario Giudiziale o di quella dei Membri della delega zione dei creditori la loro sostituzio ne sarà demandala all'lll-mo sitnor Presidente del R. Tribunale di Tren to. 7. Per le attività della Banca di lento realizzo come verranno deter minate e nuovamente valutate in contradditorio della Banca dal Com missario Giudiziale in unione d*>Ha Commissione composta dalla Delega zione dei creditori, la quale si pro nuncerà a maggioranza in quanto non occorrano per garantire

le rate di cui ad zu e comunque per una lo ro valutazione non eccedente da pri ma il 10% dei crediti chirografari e. dopo soddisfalle le rate per il com plessivo 55% ed interessi come so pra. per un eventuale u'ti'riore 5%. la Banca allo scopo di definire l'ese cuzione del Concordato e previe l' autorizzazioni aovernative potrà con segnare alla Massa dei creditori chi rografari in sostituzione della rispet tiva quota dei loro crediti, azioni o ciuole di un Istituto finanziario dn co stituirsi dai

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Pagina 31 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
Il capitale al momento della fusio ne era di 6,5 milioni, al momento del la chiusura era aumentato a oltre 8.5 milioni ripartito in quote fra 11-557 soci; con garanzia di altrettanto. La Banca operava a mezzo della sede e di 43 filiali, sparse nella Pro vincia di Trento per la massima parte (34), in minor parte nella Provincia di Bolzano (8) e a Cortina d'Ampez zo (1). Essa era profondamente penetrata in tutta l'economia del paese, della quale costituiva elemento essenziale. La Banca non aveva

Provincia di Bolzano e da Cortina d'Ampezzo. Non è possibile stabilire il numero delle ditte; ma le partite erano complessi vamente oltre 84.000 con una media di circa 2.000 Lire per ciascuna. Par ticolarmente penosa in linea morale è la condizione del „piccolo rispar mio' che la Banca aveva promosso fra scolari e operai. I prestiti, sempre al momento del la chiusura, ammontavano a circa L. 140 milioni, ripartiti in 14.397 onera- zioni, con una media inferiore alle L. 10.000; osservando che il termine

in Provincia di Trento: la differenza era impegnata in invesH- menli in un gruppo di Istituti veneti, provenienti dalla ex Banca Cattolica. Bolzano e Ampezzo assorbivano così circa 43 milioni del risparmio tren tino. Per il fatto che nel territorio di azione della Banca mancano i granili patrimoni privati, mentre le disponi bilità del paese povero .ma eminente mente risparmiatore affluivano nella forma di modesti depositi presso gli Istituti locali e segnatamente presso la Banca; che le forme di socielà

ma nifestarsi e poi con l'aggravarsi in proporzioni non mai prima conosciu te della crisi mondiale, e di quella specifica della Regione. E' dovero so però rilevare che diversamente il paese non avrebbe raggiunto lo svi luppo toccato negli anni passali, e che la Banca avrebbe avuto un cam po di attività ben limitato, mancando a quello che comunemente veniva considerato suo compito. Consideran do necessarie ed utili operazioni an che di lento realizzo, non si vuol pe ro giustificare quelle che avessero

po tuto contenere elementi di prevedibi le rischio, o che non interessavano la economia della regione che la Ban ca era chiamata ad assistere, o che eccede%-ano la potènzialità della Ban ca stessa. Intimamente collegata con la Ban ca del Trentino e dell'Alto Adige era la Banca Industriale, della quale di remo in seguito. 2) Il dissesto: Alla fine della guerra gli Istituii di Credito locali dovettero convertire i „ depositi in corone al 60 per cento in Lire; ma con ciò veniva loro in buo na parte

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Pagina 37 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
tando così il suo pacchetto a noni. Lire 4.476.600.-— su un capitale au mentato a Lire 5 milioni. Ma più che la partecipazione al ca pitale aveva importanza il finanzia mento, che al momento della fusione era per la Cooperativa verso la Ban ca di Trento di Lire 7.358.206.63 in ltuöna parte garantito da titoli od ef fetti, e per. la Cattolica verso la vec chia Industriale di Lire 43.248.855.06; per modo, che l'intera esposizione pas sata alla! Banca del Trentino e del l' Alto Adige ammontava

a Lire 50.607.061.69. Di conseguenza le no tevoli perdite già in potenza nella Banca Industriale al tempo della fu sione (esempio la Marmifera) veniva no a ripercuotersi sulla Banca del Trentino e dell'Alto Adige, che nella speranza' di evitare perdite maggiori continuò ad assisterla anche con con tributi, che ammontarono complessi vamente fino ad oggi a Lire'6.5 mi lioni e con. altre operazioni di fa vore. Il fido potè poi essere alquanto ri dotto; ma una vera riduzione non si ebbe se non quando del

contributo statale a fondo perduto di 35 milio ni oltre 21 milioni servirono al sana meli to di posizioni perdenti dell'Indu striale; cosi che al giugno 1933 l'espo sizione della Banca del Trentino e dell'Alto Adige si r.jduceva a Lire 20 milioni d.i conto corrente e Lire 3 mi lioni di portafoglio. Agricoltura e imprese connesse Artigianato Industrie varie Industria alberghiera Commercio Enti pubblici Gasse Rurali e enti cooperativi Varie Totale operazioni No A Cortina d'Ampezzo gli incesii- menti erano

in massima parte colla industria alberghiera ed importavano complessivamente Lire 8.542.307^40 con 160 operazioni. Il totale degli investimenti nell'Al to Adige ed a Cortina ammontava quindi a Lire 55.237.475.90. con 3386 . operazioni. I depositi furono sempre notevol- Supposto il portafoglio buono, e supposto- un esatto adempimento del concordato, le perdite attuali della Banca del Trentino e dell'Alto Adige coll'Industriale importeranno L. 16.7 milioni; senza tener più conto dei , precedenti contributi

e della sovven zione statale. E' giusto riconoscere che. le perdi te di questa Banca per la massi-na parte non derivano da operazioni del la nuova gestione, ma dalle operazio ni precedenti alla fusione, le quali so no venute aggravandosi attraverso, la crisi. 6) L'Alto Adige e Cortina d'Ampez zo: Le Banche Cooperativa e Cattolica sorsero in origine con sfera d'azione limitata al Trentino; ma già nel 1V09 precorrendo gli eventi la Banca Coo perativa apriva una Filiale a Bolza no per sostenervi

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Pagina 17 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
no alla Mendola. Tutti questi stabili vennero valutati dall'Ufficio Tecnico di Finanza in L. 7.626.000.—. Il Commissario ritiene di non poter attribuire agli stessi un valore supe riore a Lire 6.101.000.—. La perdita prevista sugli stabili am monta così a Lire 5.752.77G.86. Proprietà immobiliari della Soc. An. Istituto Immobiliare Trentino - Trento La Società è debitrice della Banca^ valuta 14 giugno 1933 di 2.649.085.89 Lire. Nel suo patrimonio si trovano sta bili per un complessivo valore

di Lire 2.507.180.95 che prudenzialmente però si dovrebbero ridurre a cifra minore. Trattandosi di patrimonio di altra Società e dato che nel Bilancio della Banca figura già il credito svalutato della Banca verso la Società riesce ozioso il determinare precisamente il valore. Se ne è fatta menzione solo perchè nella proposta di concordato si fa ri chiamo anche a queste Attività per dare la garanzia ai creditori. Mobili. Questa cifra è impostata a Bilan cio col valore indicativo di Lire 1.—. Tenuto

calcolo però dei mobili esi stenti il Commissario ritiene di po ter attribuire agli stessi un valore di Lire 600.000. Conti correnti garantiti Trattasi di aperture di credilo as sistite da cambiali con due o più fir me, .rispettivamente da deposito di Ti toli o da garanzìe reali ipotecarie. In questo gruppo si trovano la magi-ior parte delle partite di immobilizzo. Era costume nella Venezia Tridentini di accordare i finanziamenti in que sta forma ed anche la Banca aveva ereditato tale sistema

caratteristico dei Consorzi Cooperativi della Re gione. Seguendo la necessità di avere del la carta riscontabile la Banca ha cer cato di ridurre tali esposizioni spe cialmente negli ultimi mesi per le di sposizioni emanate dalla Associazione Tecnica Bancaria per la riduzione dei crediti .in bianco, azione che era sta la interrotta nell'ultimo mese per non gettare maggior allarme fra la clien tela. Questo gruppo contiene oltre agli immobilizzi, numerose partite per denti. E' conforme alla caratteristica

di Lire 23.561.50 e una per dita prevista di Lire 253.846.56 at'ri- buibili specialmente ai finanziamenti alberghieri. Il resto dei finanziamenti riflette per la massima parte le aziende agri cole che più facilmente attingevano il denaro ad un Istituto di carattere nazionale come la Banca. Merano. Conti Correnti attivi per L. 5.263.241.82. Posta principale verso la Ditta Fabbrica Birra Forst che coi- l'aiuto della Banca ha potuto elimina re dal mercato la concorrenza. Inve stimento alquanto pesante

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Pagina 43 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
„il'caso di liquidazione, fermi i pa gamenti delle quote e le altre mo dalità come ad A), la Banca, nnzi- „chè mettersi in liquidazione, pas cerà a trasformarsi in Società Ano- • „nima, annullando il capitale at- „tuale e ricostituendolo nelle for- ,,me e termini previsti dal punto 7 „per l'Istituto Finanziario al quale „è sostituita la Banca, nel qual ca- ' „so il pagamento delle rate a), h), ■„c), d) ed e). seguirà a mezzo del- „la Banca, così trasformata, anche „dopo la scelta del nuovo

Consiglio „di Amministrazione sotto il con trollo del Commissario Giudiziale „e della delegazione dei creditori, „fino a realizzo é assegnazione av venuti delle attività non destinate „a formare il capitale della detta „Società Anonima.' La proposta in sostanza comporta la cessione dei beni della Banca ai creditori; e precisamente per una par te mediante realizzo ad opera della Banca, sotto controllo del Commissa rio e della Delegazione dei creditori, con pagamento in contanti del 55 per cento; e per

il .55 per cento fisso; il che noi riteniamo costituisca la seria garanzia voluta dalla legge. Un tanto risulta chiaramente dal prospetto che segue. Vogliamo -ad ogni buon con to rilevare: che le attività della Banca vengono a formare una specifica ga ranzia reale, in quato esse passeran no tutte sotto il controllo del signor Commissario e dei Delegati dei credi tori, ed una parte sarà anche trasfe rita in adeguate forme alla collettivi tà dei creditori; e che si aggiunge in oltre, se pur in limiti

modesti ma non trascurabili, la garanzia personale dei soci. ■ Ed infatti: Lire Attività della Banca 269.915.0121.86 si toglie il fondo sva lutazioni 59.411.767.74 L. 210.503.254.12 si toglie il 100 per cen to ai privilegiati, spe se di giustizia e buo ne uscite 82.160.1 '7.05 residuano L. 128.313 077.07 si toglie il 100 per cen to supposto alle Cas se Rurali, Deposito dei cassieri e conti giro 11.910.128.— residuano L. 116.432.949.07 si toglie il 55 per cen to delle residue pre tese 86.930.421.75

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Pagina 16 di 48
Data: 09.09.1933
Descrizione fisica: 48
dehza .verso pagamento di decurta zioni del 10 per cento, e dalle volte del . 5 per cento. — Questo con ri guardo alla situazione della clientela agricola, -rr- La prevalenza delle cam biali finanziarie .sulle cambiali com merciali dipende dalla qualità della clientela .della Banca e dalle consue tudini locali, con riguardo anche alle operazioni nelle zone rurali e nei cen tri turistici. Nel Trentino la cambiale, era. pri ma della guerra, poco in uso e le Banche aiutavano le Imprese ; con

a- perture.di conti di finanziamento. So lò eoa molta difficoltà la Banca Coo perativa e la Banca Cattolica e poi la Banca, del Trentino e dell'Alto Adige arrivarono:- a persuadere la clientela di rilasciare , cambiali ' di smobilizzo anche •_ pier le operazioni di finanzia mento. Le vere camiali commerciali sono rappresentate da effetti'- dipendenti dalla compra-vendita dei legnami c dalle relazioni fra ».grossisti ed il det taglio. >■ : Il Portafoglio della Sede presenta cambiali - per Lire 14.107.651.85

fu già fatta transazione con un ab buono a carico della ' Banca di Lire 1.000.000.—. e per la quale 'pende ora causa civile con diverse Banche del Veneto, le quali dopo aver onorato per qualche tempo le rate di ammor tamento e di interessi rifiutano ora ulteriori versamenti. _ • Il Portafoglio delle Filiali ascende complessivamente a Lire 59.423.011.39 con pèrdita ' definitiva di 1.253.062.46 Lire e prevista di Lire 5.098.981.61. Delle -Filiali si menzionano ' le princi pali: ' • Bolzano: comprese

Regina Margherita, Sedè dell'ex Cattplica, det to di' Bolzano, Sede di Merano, di Rovereto e palazzo ivi attiguo, le se di degli Uffici di Borgo, Caldonazzo, Cembra, Levico, Condino, Fondo, Ma le . Pergine, Pieve Tesino; Pinzolo, Primiero, Riva, Tionè ed, inoltre una casa a Borgo, già sede dell'ex Catto lica,'una parte di una casa in Cava- lese, sede . dell'Ufficio, la casa Campi a Cles, la casa già sede della Banca Cattolica a Levico, uno stabile a -Tor tole,'.uno a Bressanone, un 'terreno

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