colpire la Banca Cattolica in seguito alla occupazione delle organizzazioni del partito popolare avrebbe potuto danneggiare gravemente l'economia del Paese, se non fosse stata attuata la fusione. Nel 1927, per volére del Governo Nazionale le due Banche si fusero a- dottando il nome della Banca del Trentino e dell'Alto Adige con un nuo vo Statuto che venne registrato pres so il Tribunale Civile e Penale, di Trento il 18 marzo 1927 Firm. 279-27 e successivamente modificato come da iscrizione 3 aprile
Condino, la Cassa di Credito della Federazione Bancaria di Roma— di provenienza dell'ex Cattolica; la posizione Banca Torresini, quella dei Titoli Austro-Un garici, la Fabbrica Pasta di Legno, parte della lmbet — della gestione ex Cooperativa *— posizioni che non si riuscirono a colmare con tutti gli u- tili degli anni buoni e lasciarono sguernite quelle riserve che sarebbero state necessarie quando gli esercizi volsero in perdita. All'inizio la condizione della. Banca del Trentino e dell'Alto Adige
racco glieva la fiducia dei depositanti, che tenevano nelle sue casse Lire 266 mi lioni all'incirca* bilanciati dai titoli di Stato, Portaifoglio e Corrisponden ti, da un possesso di stabili per Lire 11.71ö.858,36, da quasi 68 milioni di Titoli, da un Portafoglio di 95 milioni e mezzo. Molti degli investimenti sono stati fatti nell'Alto Adige perseguendo un programma del quale ; bisogna am mettere l'utilità nazionale. Nel Bilancio dell'esercizio 1928 tro viamo che il capitale è salito a Lire
Cooperativa. Nel 1927 alla fusione delle due Ban che: Cattolica e Cooperativa furono unite anche la Banca di Trento e la Banca Industriale conservando all'I stituto il nome di quest'ultima. La Banca Industriale di nuova istituzio ne per far fronte alle perdite prece denti dovette venire - ripetutamente sovvenzionata dalla Bahca del Trenti no e dell'Alto Adige, la quale posse deva del resto quasi tutto il -suo capi tale; di qui il credito in conto corren te della Banca del Trentino e dell'Alto Adige verso
la Industriale che rag giunse talvolta più di 40 milioni per poi ridarsi alle attuali Lire 20.479.000 in quanto dell'aiuto straordinario di 35 milioni avuto dalla Banca del Tren tino e dell'Alto Adige e del quale di- ìò più sotto, Lire 21.372.045,74 sono passate sul conto della Banca Indu striale. Delle perdite, omettendo pure il no me dei privati, mi limiterò a ricorda re la Marmifera, la Soc. An. di S. Ro- medio, la Ferrovia Giudicariese, la Mercantile, il Pettinificio Trentino — di provenienza dell'ex