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Schlern
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Data: 01.09.2009
Descrizione fisica: 138
deviato e Strumentale alla Propa ganda nazifascista dei termini „rimpatrio/ Heimführung',' come se i sudtirolesi optanti facessero ritorno verso una presunta patria. 31 II nome Alto Adige e di invenzione napoleo- nica ed e stato imposto dal fascismo come unico toponimo. Le denominazioni come Tirolo, Südtirol o Deutsch-Südtirol sono vie- tate a partire dal 23 agosto 1923. Noi oggi preferiamo adottare la dicitura Sudtirolo: ci sembra la piü neutra ed aderente alla storia del territorio. 32 Diplomatico

tedesco. 33 Ciano G., Diari 1937-1943, p. 360. 34 Acta episcopalia Endrici Celestino, Riserva- to 2, Alto Adige: varia Alto Adige: Opzioni 1939/40. II vescovo Endrici conosceva bene la vicenda dei „germanici" presenti in Sudti rolo. E tra l'altro informato sulla loro Sorte tramite il primo rapporto sulla stituazione in Sudtirolo all'indomani dell'accordo del 23 giugno 1939 di Michael Gamper. Afferma il canonico Gamper nei rapporto del 1° luglio: „La prima tappa sarä costituita dall'allon- tanamento

di quei sudditi Germanici che avevano avuto la cittadinanza germanica soltanto in seguito all'Anschluss austriaco (ed anche dei sudetici); per il loro trasferi- mento e stabilito il termine di tre mesi." Vedi allegato n. 1, p. 49. 35 Steinhaus E, Gli ebrei dell'Alto Adige negli anni quaranta, Firenze, 1994, p. 78. Sulla questione dell'espulsione e deportazione degli ebrei sudtirolesi in seguito all'accordo sull'opzione, cfr. anche Villani C., Zwischen Rassengesetzen und Deportation, Juden in Südtirol

. Spostamenti forzati di popolazioni in Europa 1939-1955: Settant'anni dopo le „opzioni" in Alto Adige/Umsiedlung und Vertreibung in Europa (1939-1955): Zum 70. Jahrestag der Südtiroler „Option " Bolzano, 6/7 febbraio 2009. 40 Archivio Comunale Trento, BCT56, fase. 7, Fondo Nicolö Rasmo. Si tratta di documenti conservati nei fondo „Rasmo" conservato nell'archivio della Biblioteca comunale di Trento, sezione Nuovi Manoscritti. II fondo e dono di Ada Barbieri Rasmo (1995). 41 La citazione e tratta da Rasera

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Data: 01.09.2009
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Femigrazione di allogeni tedeschi dalFAlto Adige“, furono invece rese pubbliche. Esse sancivano anzitutto l’obbligo per i cittadini germanici presenti sul territorio degli accordi, con eventuale dispensa prefettizia o del Console di Milano per gli ultra sessan- tacinquenni e per gli ammalati, di „rimpatrio“ nel Reich entro tre mesi dal giorno di pubblicazione delle norme. L’esodo coatto dei cittadini germanici che per lo piü erano ex austriaci che per motivi di lavoro avevano domicilio in Sudtirolo

a lagnanze, devono lasciare l'ltalia immediatamente. Ma chi erano in realtä questi cittadini germanici? Lo spiega bene il vescovo della diocesi di Trento Celestino Endrici in un circostanziato pro memoria del 13 luglio 1939 per il neo eletto papa Pio XII sul progetto dell’opzione in Sud tirolo: Come e naturale nell’Alto Adige sono fin dall’anteguerra domiciliate molte persone nate in una provincia della cessata monarchia austro-ungarica, che per uno o l’altro motivo di natura spesso formale in forza dei

trattati di pace non sono divenuti cittadini italiani, ma rimasti cittadini austriaci o divenuti cittadini cecoslovacchi. Perö si tratta in prima linea di ex austriaci ed ex sudeti (veri e propri germanici son relativamente pochi) che ora devono partire anche se forse non hanno messo mai piede su suolo germanico. Vi sono poi anche dei profughi che appunto perche contrari alla Germania si sono stabiliti in Alto Adige . 34 Cosi, nel giro di pochi mesi circa diecimila persone, la stragrande maggioranza

delle quali erano divenute di cittadinanza germanica dopo l’annessione dell’Au- stria alla Germania (12 marzo 1938), furono costrette ad emigrare nel grande Reich dal quäle per alcuni casi erano scappati perche in dissenso col regime hit- leriano. Il loro insediamento fu di pertinenza dell’organizzazione estero del NSDAP con sede a Monaco e sotto il profilo operativo fu gestito dalla societä per Finsediamento dei cittadini germanici dalFAlto Adige (DAG, Deutsche An- siedlungsgesellschaff) con a capo

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