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Realtà sudtirolese
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Pagina 2 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
Il sonnifero Il quotidiano trentino "‘L’Adige,, , or gano della de trentina, commenta nel suo numero del 4 c.m. la discussione della questione sudtirolese davanti all’Onu co- II Sudtirolo all’ONU e la stampa regionale Visto dalla stampa regionale italiana (ci tando i titoli): “Alto Adige,, 23-9-1959: “L’Italia non permetterà un dibattito sull’Alto Adige,,. “Alto Adige,, 15-10-1959: “Non riguarda l’Onu la questione al toatesina,,. “ L’Adige„ 20-10-1959: “La realtà dello smacco (austriaco

) ammessa a denti stretti,,. “Alto Adige,, 20-3-1960: “Contrario all’accordo il ricorso al- l’Onu,,. “Alto Adige,, 11 6-1960: “Se l’Austria porterà all’Onu il pro blema dell’Alto Adige, gli occidentali di ranno no,,. “UAdige,, 26-6-1960: “Precisi ammonimenti americani con tro il ricorso dell’Austria all’Onu,,. “Alto Adige,, 5-9-1960: “Le delusioni austriache,,. “ L’Adige„ 6-9-1960: “Si prevede per l’Austria una pessima figura all’Onu,,. “L’Adige,, 8-9-1960: “Si comincia a capire che la politica

di Kreisky va verso il fallimento,,. “L’Adige,, 10-9-1960: “Segni sarà presente all’Onu per la di fesa dell’Alto Adige,,. 2 I REALTÀ SUDTIROLESE LUNEDI, 10 OTTOBRE 1960 . No. 3 de “L’Adige,, me finora si è svolta, dicendo tra l’altro quanto segue: “Il primo “scontro,, fra Italia e Austria nella questione altoatesina all’Onu si è risolta indiscutibilmente in favore delle tesi italiane,, . . . . . .“La posizione italiana, sostenuta con calma e pacatezza, e al tempo stesso con la ferma volontà di limitare

agli aspetti interpretativi e applicativi degli accordi già esistenti qualsiasi possibilità di dia logo, è indubbiamente buona e ha già maturato i primi frutti. Ma da essa non bisogna deflettere a nessun costo. Anche la più piccola concessione su questi aspet ti di principio, potrebbe compromettere la causa dell’Alto Adige,,. Invitiamo i nostri lettori ad esaminare ponderatamente l’ultima proposizione. Che, se le cose all’Onu avessero avuto uno (CONTINUAZIONE DALLA 1. PAGINA) mo per il fatto che

la diplomazia italia na riteneva dover insistere trattarsi nella questione del Sudtirolo di un problema di politica interna. Per questo, ancora nell’anno che corre e precisamente il 17 febbraio l’onorevole Pella nella veste di ministro degli esteri ebbe a dichiarare al Parlamento: “Il problema dell’Alto Adige è e resterà un problema interno italiano,, , vale a dire che la posizione del governo italiano non avrebbe subito né subirebbe mutamenti di sorta. In tale situazione e approssimandosi la scadenza del

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Realtà sudtirolese
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Pagina 10 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
Rassegna della stampa L’ufficio stampa della presidenza del la Giunta regionale comunica tra l’altro quanto segue: Nel numero 35 del 20 settembre c.a.: “Gazzetta Economica,, , Firenze, 3 set tembre 1960: “Chimera e realtà alle Nazioni Unite,,. L’Onu soffermerà la sua attenzione su un problema che è di esclusiva compe tenza italiana: quello dell’Alto Adige. Ma l’Onu ha registrato una paurosa flessio ne del suo prestigio, anche a causa dei recenti avvenimenti congolesi. Nata con l’intento

ancora il caso di finanziare questa enorme tribuna di de magogia per l’esclusivo vantaggio delle genti di colore e della sovversione mon diale patrocinata dal comuniSmo. “UArena di Pola„ , Gorizia, 6 »settembre 1960: “Dopo la riacquistata indipendenza — il neo irredentismo austriaco su basi ar roganti ed irragionevoli — sulle carte stradali quasi tutti i nomi delle località dell’Alto Adige sono scritti esclusivamen te in lingua tedesca,,. Articolo da Vienna di Lino Vivoda. La firma del trattato

- No. 3 co che si manifesta in cento occasioni: dall’incontro casuale alla voluta falsifica zione della storia per cui Hofer, Walter von der Vogelweide e Sudtirol sono di ventati un trinomio indissolubile; si av valorano le leggende che denigrano gli italiani; si insiste nel creare la convin zione che il ricorso all’Onu altro non sia che il primo passo perché l’Alto Adige ritorni all’Austria. “La Provincia,, , Cremona, 8 settembre 1960: “A proposito dell’Alto Adige: Uno “slo gan sbagliato e pericoloso

,,. Si tratta della affermazione di Kreisky, che rivendica il diritto dell’autodecisione all’Alto Adige, dato che essa è concessa perfino ai negri: che offende anzitutto il prestigio delle popolazioni di colore. Lo slogan è poi in giustificato perché, mentre nel caso del le colonie si tratta di occupazioni, per la minoranza altoatesina si tratta di popola zioni che hanno a loro volta, sia pure in tempi lontani, occupato d’imperio terri tori che non appartenevano alla loro razza ed alla loro civiltà

ro che sarebbe follia negarlo. Nessuno pensa di allontanare dall’Italia i tedeschi: ma essi devono accettare la situazione in cui sono venuti trovandosi per l’im migrazione dei loro avi in territori sacro santamente italiani. “1 Vespri d'Italia,, , Palermo, 11 settembre: “L’Italia accetta la farsa dell’Onu per 1 Alto Adige:*,,, di Orazio Pedrazzi. Qual siasi popolo che non fosse in istato di col lasso morale e politico, avrebbe respinto ogni ingerenza dell’Onu nel problema al toatesino, che

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Realtà sudtirolese
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Pagina 4 di 12
Data: 10.09.1960
Descrizione fisica: 12
Bilinguità sulla carta SABATO, 10 SETTEMBRE 1 9 6 0 - No. 1 GH Schützen e il «latto di Laces» ovvero della libertà di stampa A proposito anche di una «lettera aperta» del giornale «Alto Adige» Col “fatto di Laces,, sono state create le premesse per gridare allo scandalo, per invocare provvedimenti, per incol pare non solo la SVP ma persino la Giun ta Provinciale di Bolzano nella persona del suo Presidente di calpestare la liber tà di stampa, minacciando l’incolumità personale di chi, quale giornalista

, è te nuto ad esplicare la sua attività profes sionale. Il “fatto di Laces,, è stato abbondante mente e con dovizia di particolari svilup pato. Basta ricordare i servizi in prima pagina in argomento, gli articoli di fon do, sempre sull’“Alto Adige,, , l’interpel lanza in Consiglio provinciale ecc. Come non può sorgere l’impressione della mon tatura, della soddisfazione perché final mente è stato creato il precedente, onde poter generalizzare su un fatto riprove vole sì ma d’altra parte unico nel Sud

’“Alto Adige,, da lungo tempo. Siamo per la libertà di stampa. Nello stesso tempo però protestiamo contro il tentativo chiaramente dimostrabile -—- nel caso di Laces — di montare un sin golo riprovevole, ma finora unico caso di intolleranza come se fosse un sistema perseguito da parte sudtirolese. Come si è svolto il fatto di Laces: Riunione mandamentale degli Schützen della Val Venosta a Laces il 17 luglio c. a. Con funzione religiosa all’aperto, con il benvenuto del Sindaco, con il di scorso

ufficiale del comandante degli Schützen, che riveste anche la carica di presidente della Giunta Provinciale ed — e perché no? — con sfilata e corteo e alla fine con una tradizionale festa cam pestre. Durante il discorso ufficiale, nel quale il comandante tra l’altro aveva protesta to — per noi infelicemente — contro la campagna denigratoria dell’“Alto Adige,, specie nella sua rubrica in lingua tede sca, è avvenuto il “fattaccio,,. Secondo la prosa dell’“Alto Adige,, le cose si sarebbero svolte così

: “Due Schützen, sotto 1 influsso dell in citamento proveniente dall’oratore uffi ciale della manifestazione- si sono getta ti addosso al corrispondente del nostro giornale che stava prendendo appunti sul discorso e dopo avergli dato un vio lento spintone, gli sottraevano il taccui no, allontanandosi sotto lo sguardo diver tito e compiaciuto degli astanti,,. (“Alto Adige,, del 22-7-1960). Trovandosi il corrispondente a qual che metro di distanza dal palco, ci sen tiamo autorizzati di formulare una

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Volksbote
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Pagina 1 di 12
Data: 16.06.1955
Descrizione fisica: 12
italienische Zeitungen in Hetzartikeln gegen die Südtiroler Volkspartei, gegen die einheimische Presse und gegen unsere Ver treter in Rom und in der Region. Wir bringen nachstehend auszugsweise einige Kostproben von der Hetzkampagne. Sehr interessant ist die Tatsache, daß der «Alto Adige» in dieser Kampagne sogar sich der deutschen Sprache bedient, um Verwir rung zu stiften. Die genannte Zeitung ver öffentlichte nämlich in der Nummer vom ver gangenen Sonntag einen Artikel.mit dem Titel «Oesterreich

und die SVP.» nicht nur in ita lienischer, sondern auch in deutscher Sprache. In der allerjüngsten' Zeit glaubte man die Haltung der „Südtiroler Volkspartei“ am wirksamsten durch die Behauptung in Verruf zu bringen, daß die österreichische Regierung, also der Garant des Pariser Vertrages, die Haltung der SVP. mißbillige, ja „rüge“. Als Beleg hiefür müssen wirkliche oder angeb liche Aussprüche österreichischer Regierungs vertreter dienen. ...... Den Berichten der Zeitungen «L’Adige» und «Alto Adige

Italiens gehört und sie sich daher an die italienische Regierung wenden müssen.“ Die Zeitung «Alto Adige» fährt in ihrem Artikel vom Sonntag weiter, wie folgt: Bundeskanzler Raab hat seinerzeit, auf das Ansuchen des italienischen Journalisten Bruno Tedeschi (siehe „Giornale d’Italia“ vom 9. Juni) ebenfalls eine Erklärung über das Tiroler Etschland abzugeben, lächelnd erklärt: „Ich weiß nichts davon, lieber Freund; wissen Sie, wir sind über diese Angele genheit kaum Informiert. Glauben

Sie denn, daß Ich bei den vielen Scherereien, die ich dieser Tage mit der Wiederher stellung unserer Innen- und Außenpolitik habe, mir auch diese Geschichte Südtirols aufbürde und mir die ausgezeichneten Beziehungen verderbe, die ich mit Italien beibehalten will? Ich wiederhole Ihnen daher, daß ich nichts davon weiß.“ „Wenn man die Umstände bedenkt“, fährt der „Alto Adige“ fort, „unter denen diese Erklärungen abgegeben wurden,... kann man nicht umhin, ihre, in mancher Hinsicht grundlegende und sogar endgültige Bedeu tung

zu unterstreichen.“ Der „Alto Adige“ will dann Wert darauf legen, festzustellen, daß „die SVP. für Ihre antiitalienische, der juristischen und politischen Wirklichkeit widersprechende Zersetzungstätigkeit keiner lei Ermutigung aus Wien erlangt.“ Noch einmal auf die angeblichen Worte Figls zurückkommend, behauptet der „Alto Adige“: „Dies beweist wiederum in offensicht licher Weise, daß das Gezeter der SVP., welches übrigens nicht auf ernsten Argumen ten beruht und die unterbliebene Anwendung der Abmachungen

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Realtà sudtirolese
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Pagina 11 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
tenutosi sabato 24 e do menica 25 settembre, alla fine dei lavori era stato approvato un telegramma da in viare al capo della delegazione italiana alFOnu così concepito: TELEGRAMMA “Dirigenti associazione reduci prigio nia, riuniti convegno Bolzano, presente presidente nazionale, interpretando ansie et sentimenti nostra collettività residen te Alto Adige et intero popolo italiano, ardentemente auspicano ferma et decisa azione delegazione italiana difesa sacro santi diritti Italia, respingendo tentativi

, si denuncia la campagna di odio e la pro paganda antiitaliana che ambienti ester ni alimentano in Alto Adige e quindi, in terpretando l’unanime indignazione che questo stato di cose determina presso l’in tero popolo italiano, si esprime “l’augu rio che la futura azione del governo, ri spettando gli unanimi sentimenti della Nazione ormai stanca degli abusi che im punemente si commettono in Alto Adige, venga improntata alla più energica di fesa degli interessi del nostro Paese, e si auspica che vengano

Alto Adige. Presidente provinciale ANCR Roncador,,. UN ALTRO TELEGRAMMA dell’Associazione nazionale mutilati di guerra alla delegazione italiana all’Onu, nell’imminenza della discussione del ri corso austriaco sull’Alto Adige: “Delegazione italiana Onu New York. Mutilati guerra italiani auspicano preci so chiarimento reale situazione Alto Adi ge confidando illuminata et energica di fesa dignità et interessi nazionali et in viano delegazione italiana Onu fervido augurio pieno successo — Pietro Ricci

,,. cessione di una effettiva autonomia re gionale al Sudtirolo. Gli osservatori no minati dalla svp per seguire sul posto lo svolgimento del dibattito, sono i due vi cepresidenti della svp dott. Friedl Volg- ger e dott. Alfons Benedikter, nonché il senatore dott. Luis Sand. E’ stata la stampa regionale di lingua italiana e precisamente i quotidiani “Al to Adige,, e “L’Adige„ a gridare allo scandalo, a parlare di tradimento e a in vocare provvedimenti. In sede nazionale Veco non si fece attendere. Iniziava

edizioni regionali,,. Citiamo qualche brano interessante del testo della “denuncia popolare,, del gior nale romano “Il Tempo,,: “Premesso che la popolazione di lingua tedesca dell’Alto Adige volesse sottrarre la pro- REALTÀ SUDTIROLESE 11 LUNEDI, 10 OTTOBRE 1960 - No. 3 Telegrammi e manifesti Ni ON E’ QUINDI NE’ GIUSTIFICATO NE’ ONESTO considerare i rap presentanti eletti come nemici dello Stato e come irredentisti per il fatto che essi chiedono la realizzazione di quanto di buon diritto spetta

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Realtà sudtirolese
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Pagina 12 di 12
Data: 25.10.1960
Descrizione fisica: 12
Civis profeta di malaugurio Pontifica civis sul giornale “Alto Adi ge,, il 1. ottobre c.a., con riferimento al la discussione del problema sudtirolese davanti alle Nazioni Unite: “Sulla questione dell’Alto Adige, l’Au stria ha costruito un castello di carte che non resiste al primo soffio della criti ca . . . “Questa è, in sostanza, la posizione dell’Italia: una rocca di cemento armato di fronte al castello di carte dell’Au stria . . . „ E’ stato lo stesso giornale “Alto Adi ge,, e nello stesso

numero a smentire so lennemente civis, dovendo esso dare — a denti stretti — comunicazione che era stata investita dell’esame della questione sudtirolese la commissione politica spe ciale dell’Onu ... I fedeli lettori dello “Alto Adige,, sono per intanto serviti. Per civis la cosiddetta questióne alto atesina è giuridica, esclusivamente giuri dica. Grazie alla larga ospitalità conces sagli dal comm. Servilio Cavazzani, pre sidente della SETA, editrice del giornale “Alto Adige,, , civis fa nei suoi

dentemente dalle conclusioni alle quali perverrà la commissione politica speciale dell’Onu. E diamo infine a civis una seconda vol ta la parola come profeta di malaugurio. Egli conclude l’articolo surriferito (“Al to Adige,, 7. 8. 1960) come segue: “. . . non è neppure immaginabile che si potrebbe comunque arrivare, oggi, ad una sistemazione più favorevole di quel la del 1946 per l’Austria e per la mino ranza di lingua tedesca in Italia,,. Senza commento da parte nostra: Cre diamo di percepire cosa

in argomento pensano i nostri concittadini italiani nonché gli autentici autonomisti trentini. Ma chi è poi il signor civis, che ponti fica da lunghi anni sulle spaziose colon ne dell’“Alto Adige,,? Se non andiamo errati civis è lo pseu donimo di Renato Cajoli. Chi è poi Re nato Cajoli? A noi sudtirolesi interessa in questo caso più il passato che non il presente. Renato Cajoli era il braccio de stro del consigliere di Stato Innocenti, il defunto capo dell’ex ufficio zone di con fine presso la presidenza

pure civis a pontificare dalle colonne dell’“Alto Adige,, , e Roma continui pure a prestargli fede. Non sarà — tirate le somme — a danno degli in teressi del popolo sudtirolese. Gli ita liani di Bolzano e gli autentici auto nomisti trentini giudichino essi stessi, se le profezie di civis erano e sono foriere di vicende feraci o infelici. Ormai a quota 517° e passa Ritenevamo che nonostante la forzata immigrazione di elementi italiani in pro vincia di Bolzano — forzata immigrazio ne che va anche

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Realtà sudtirolese
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Pagina 5 di 12
Data: 10.09.1960
Descrizione fisica: 12
Julian de Kassel: iiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiii L'Alto Adige minaccia per l'Europa libera? «Il Giornale d’Italia» e il suo alleato - Pressioni sulla NATO L’Agenzia “Italia,, ha pubblicato il 2 agosto 1960 nel suo servizio edito in lin gua tedesca la seguente informazione: “Sotto il titolo “L’Austria, gli interessi etnici e un misterioso memorandum allo ONU,, , “Il Giornale d’Italia,, scrive che

l’Austria continua, servendosi di una gamma di metodi, che non occorre elen care, a tener in agitazione la questione dell’Alto Adige. Il Governo di Vienna rischia senz’altro di compromettere gli amichevoli rapporti con il Governo di Roma e di compromettere la pace — se di pace può ancora parlarsi. Sorge perciò la preoccupazione che l’Austria vuole, d’intesa con la Russia, tenere aperta la “questione,,. Fatto è che così agendo l’Austria fa, più o meno scientemente, gli interessi della Russia, perché

, quanto si pubblica nella rubrica in lin gua tedesca dell’“Alto Adige,,. b) Il comm. Cavazzani cita un alto en comio per la rubrica tedesca pervenuto gli da parte di una “personalità politica di grande prestigio ed esperienza della SVP„ che ebbe a dirgli testualmente: “Leggo con grande interesse dalla pri ma all’ultima parola quanto si scrive nel la rubrica. Continuate e cercate di arri vare presto alla pagina giornaliera,,. Ci sentiamo in venia di dare buoni consigli: perché non accapparrarsi

“la personalità politica di grande prestigio ed esperienza della SVP„ quale collabo ratore (naturalmente collaboratore ano nimo, perché il pericolo di rappresaglie nel Sudtirolo è grande!!) e le si diano da svolgere argomenti che potrebbero inte ressare gli affezionati lettori sudtirolesi della rubrica tedesca dell’“Alto Adige,, come per esempio: Come la SVP intendeva nel 1948 a conclusione delle cosiddette “consultazio ni,, l’attuazione degli articoli 13, 14, 70, 73 dello statuto d’autonomia, dell’auto nomia

scolastica, dell’edilizia popolare, un giornalista inglese, Julian de Kassel, che si è interessato dell’argomento con cludendo il studio con una pubblicazio ne uscita di recente. Questo studio ha avuto attento esame da parte degli am bienti della NATO. E’ ad ogni modo sin tomatico, continua il giornale, che la ri schiosa decisione austriaca di accedere all’ONU per ottenere dagli Stati membri di questo la risoluzione della questione dell’Alto Adige, è stata presa dal Gover no austriaco pochi giorni dopo

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Realtà sudtirolese
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Pagina 6 di 12
Data: 25.10.1960
Descrizione fisica: 12
popola zione laboriosa, onesta e . .. paziente. Rotocalco “Le ore,, 11 ottobre 1960 L’Alto Adige prepara la rivoluzione “Il “Volkspartei,, semina fra la popola zione dell’Alto Adige odio contro gli ita liani e svolge una politica di estremismo razzista. Molti giovani cittadini italiani ricevono dal “Volkspartei,, istruzione militare in Austria e si preparano a for mare i quadri dell’“armata di liberazio ne,, dal giogo italiano. Oltre settemila ita liani addestrati dal “Volkspartei,, si propongono

, comandati da tenenti, capitani, maggiori. Sono settemila uomini magnificamente addestrati al tiro con il fucile ed agli spo stamenti in montagna. Tutti gli uomini di lingua tedesca del l’Alto Adige fanno parte o degli Schüt zen — che sono circa settemila, come abbiamo già detto — oppure dei pompie ri, un’altra organizzazione paramilitare del Volkspartei. Così pure esistono or ganizzazioni femminili e giovanili. Il cle ro, in ispiecie il basso clero, è aperta mente filo-austriaco e conferisce al parti

politici e del clero, chiedono in tedesco a Dio il nuovo An schluß, pudicamente definito “autono mia dell’Alto Adige,,. Bisogna aver assi stito a questa scena per rendersi conto che è reale, che non è sogno . . . Tra l’in differenza dell’opinione pubblica italiana in Alto Adige stanno maturando gravi eventi. .. Nelle osterie del villaggio, il vino e la birra scorrono a fiotti. Le orchestrine suo nano arie tirolesi. Quando calerà la sera, centinaia dei convenuti saranno sbronzi. Ritorniamo a Bolzano

nazione. E’ chiaro che questo partito è un pericolo internazionale. I numerosi portavoce della popolazio ne di lingua italiana che abbiamo avvi cinato come per esempio il direttore del giornale “Alto Adige,, ci hanno parlato a lungo dell’angoscia di questi 115.000 uomini e donne che sono essi la vera mi noranza oppressa del paese. Il direttore del giornale italiano “Alto Adige,, ebbe a dirci: “Occorre che gli italiani sappia no bene quale grave pericolo stiamo cor rendo . . . „ Jacques Kermoal

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Pagina 1 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
ad una conclusione positiva. Le trattative di rette peraltro naufragarono, non per ulti- (SEGUE IN 2. PAGINA) Visto dalla stampa nazionale (dalla rassegna dell’ufficio stampa della presidenza della Giunta regionale nume ro 35 del 20 settembre 1960). “Gazzetta di Mantova,, , Mantova: “L’invito dell’Onu a spedire truppe nel Congo ha posto in serio imbarazzo il governo austriaco — ciò potrebbe essere diplpmaticamente utile in vista del pros simo dibattito sull’Alto Adige,,. “Il Piccolo,, , Trieste

: “L’artificiosa gonfiatura della questio ne altoatesina — Gli austriaci all’Onu senza eccessive illusioni,,. “Il Secolo d’Italia,, , Roma: “La delegazione italiana non si oppor rà al ricorso austriaco all’Onu — In gra ve pericolo l’Alto Adige per l’atteggia mento rinunciatario del governo,,. “Gazzetta del Sud,, , Messina: “Fermi propositi di difendere l’Alto Adige. L’on. Segni il 25 settembre a New York per fronteggiare gli austriaci al l’Onu,,. “Corriere Lombardo,, , Milano: “Nubi all’orizzonte della

politica este ra — Complicazioni per l’Alto Adige — Un giornale tedesco, che di solito è por tavoce di Adenauer, prende posizione per l’Austria,,. “Corriere di Informazione,, , Milano: “Il governo riunito per la difesa del l’Alto Adige,,. REALTA SUDTIROLESE esce il 10 e 25 del mese Direttore e responsabile: HANS DIETL Autorizzazione del Tribunale di Bolzano ST. No. 5/60 in data 24 agosto 1960 Spedizione in abbonamento ppstale (Gruppo II) autorizzato dalla Direzione P. T. di Bolzano N. 35962/3 in data

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Pagina 7 di 12
Data: 25.10.1960
Descrizione fisica: 12
I rotocalchi scoprono il Sudtirolo .. . una pericolosa campagna - cui prodest? Rotocalco “Oggi,, 13 ottobre 1960 E'possibile la rivolta armata in Alto Adige? “Il 18 luglio dello scorso anno a Silan- dro, durante le celebrazioni per Andreas Hofer, eroe della resistenza tirolese con tro Napoleone... il cittadino austriaco prof. Gschnitzer, docente di diritto alla università di Innsbruck e sottosegretario agli esteri per gli affari del Sud Tirolo, ha incitato: “Non mollate, tenete duro,,. Negli

stessi giorni a Vipiteno venivano distribuiti manifestini che annunciando prossima la rivoluzione, parlavano di febbrili preparativi in Austria. Il 2 no vembre bombe scoppiavano nella Fossa dei Martiri, al Castello del Buon Con siglio di Trento . . . Esempi del genere potrebbero conti nuare, ma crediamo che bastino per ri tenerci autorizzati a porci la domanda: gli allogeni dell’Alto Adige e i loro ami ci d’oltre Brennero hanno veramente in tenzione di continuare su questa strada? Passeranno dalle

“cielleenne,,; si chiama bas (Befreiungs aktion Südtirols) . . . Fino a qualche anno fa soldi in Alto Adige ne mandava anche — secondo quanto ci racconta una fonte degna di fede — il re dell’acciaio, Krupp, che però, essendo un sincero amico dell’Ita lia, vincolò le sue oblazioni alla creazio ne di biblioteche e impianti sportivi. Quando seppe che il suo denaro deviava verso usi meno pacifici, troncò immedia tamente l’invio delle somme . . . Qui a Bolzano non si trascura occa- Sotto questo titolo

il giornale “Il Tir reno,, (Livorno) il 6 c.m. dà la parola a un suo lettore — per la cronaca il sig. Mario Bonifacio —, il quale apre la sua bocca veritiera e ne esce tra l’altro quan to segue: “Signor Direttore, . . . Considerata l’ostinazione con la quale in Austria si continua a chiamare Sud Tirolo l’Alto Adige, quasi per tede- schizzarne il nome, sarà bene chiarire una volta per sempre che Sud Tirol è più latino e italiano che Alto Adige. Tirolo è l’unione sincopata di due parole italia nissime “tiro

alle istituzioni. Ma se cittadini e autorità italiane d’Alto Adige postulano apertamente la secessione di parte del territorio nazionale, nessuna Procura vi bada, né la stampa in gene re, occupata in canzoni, in calcio, e nel Congo, reagisce,,. La legge italiana, questa sconosciuta!... Possiamo tranquillizzare il preoccupato avvocato, perché di processi per vilipen dio in quel di Bolzano ne abbiamo avuti e ne abbiamo a bizzeffe. Essendo egli uomo di legge gli sarà facile ottenere in sede competente

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Pagina 12 di 12
Data: 25.09.1960
Descrizione fisica: 12
Gli uliras diai 1948 in poi: L’Unione Altoatesina Nel lontano febbraio 1950, in un ci nema di Bolzano, tenne la sua assemblea generale l’“Unione Altoatesina,, , che si era costituita nel 1948 “come movimento sorto al di fuori dei partiti, cioè apoliti co,, , con la missione patriottica di bat tersi “esclusivamente per la difesa del lavoro italiano in Alto Adige,,. Citiamo dall’“Alto Adige,,: Nella sua relazione al congresso il pre sidente dell’Unione “ha riaffermato, al di fuori e al di sopra

far portare l’Italia davanti all’ONU, piuttosto che applicare integralmente lo statuto nei tempi d’oro della politica regionale che coincidono con gli anni che vanno dal 1948 al 1953-1954. Noce 12 REALTÀ SUDTIROLESE DOMENICA, 25 SETTEMBRE 1960 - No. 2 questo Alto Adige, all’estremo nord della penisola, ma che per questo non cessa di essere Italia, dove noi già eravamo, quan do gli altri vennero,, ecc. . . . E l’applauso non poteva mancare, co me afferma la cronaca di allora: “Caloro se ovazioni

hanno interrotto e coronato il discorso: ovazioni che si sono prolun gate più intense, quando il presidente ha ringraziato l’on. Facchin intervenuto alla riunione, salutandolo come il “deputato degli italiani dell’Alto Adige,,. Aggiungiamo, per risollevare il morale del lettore, che uno degli esponenti di Bressanone — per la cronaca il prof. Bi scione — “ha toccato — citiamo l’“Alto Adige,, — con facili e caldi accenti il la to sentimentale di questo movimento, che stringe ed avvicina genti che

parla no la stessa lingua. Ha incitato gli ita liani ad iscriversi per ragioni che vanno oltre il calcolo e l’immediato interes se,, . . . LA SCHIERA ELETTA Nel consiglio direttivo, formato di 23 persone, espresso dal congresso a conclu sione dei suoi proficui lavori, non poteva mancare il rag. Servilio Cavazzani, attua le presidente della SETA, editrice dello “Alto Adige,,. Del direttivo faceva anche parte il dott. F.A., nel 1950 come nel 1960 ispet tore zootecnico presso l’Ispettorato della

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Realtà sudtirolese
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Pagina 3 di 12
Data: 10.09.1960
Descrizione fisica: 12
«Il Gazzettino» (Venezia) L'Alto Adige all'ONU riunì min il iiiiiiiiiiiiiiiiiii illuni un mini iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin in i ululili un- | Il Sudtirolo I nel giudizio della stampa I Nella sua edizione del 22 luglio c. a. "Il Gazzettino,, ha pubblicato Varticolo di fondo “L’Alto Adige alVONU,, di Gui do Piamonte. Lo riportiamo interamente, perché è un purtroppo raro sforzo di rea listica analisi della situazione sudtirolese, anche se non possiamo convenire con lo autore in diversi punti

: “Bolzano, 21 luglio Le vicende della politica nazionale hanno relegato in secondo piano — di nanzi all’opinione pubblica — la questio ne dell’Alto Adige, giunta nel frattem po ad una svolta decisiva e non scevra di interrogativi: martedì 28 giugno, infatti, l’Austria presentava regolare istanza per l’iscrizione delia controversia all’ordine del giorno della prossima sessione autun nale delle Nazioni Unite, ed allegava un sull’interpretazione e sull’applicazione dei trattati concerne soltanto gli

Trentino-Alto Adige in cui l’autonomia della provincia di Bolzano era chiara mente abbinata a quella della provincia di Trento. Per alcuni anni le cose andarono avan ti senza malanni; richieste e lamentele del gruppo etnico tedesco, avanzate sul le colonne del “Dolomiten,, o nei conses si regionale o comunali, concernevano la troppo lenta attuazione di taluni artico li dello statuto regionale: quelli, ad esem pio, sulla bilinguità nei pubblici uffici o sul potenziamento delle scuole tedesche, già

so internazionale. Conviene riconoscere che, di fronte all’abile tattica della poli tica austriaca, alla sua sistematica pro gressività, l’Italia non ha opposto una li nea di condotta troppo felice: i nostri governanti hanno dapprima addirittura negato che esistesse un problema dell’Al to Adige, poi hanno proclamato che si trattava in ogni caso di una questione interna, di competenza del Viminale e non di Palazzo Chigi. Tale atteggiamento appariva condivi so e calorosamente approvato, in sede locale, da alcuni

partiti italiani, che non ne avvertivano gli aspetti negativi e pre testuosi e lo salutavano, anzi, come una lusinghiera prova di forza: non solo i neo-fascisti, per i quali l’Alto Adige costi tuisce una feconda riserva di voti, non solo i monarchici, supinamente al rimor chio dei nostalgici di Salò, ma anche esponenti e larghi settori del partito di maggioranza preoccupati più della con correnza elettorale dei missini che degli effettivi termini della questione; per cui si videro democristiani

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Dolomiten
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Pagina 3 di 24
Data: 18.05.1957
Descrizione fisica: 24
Sie exislerl! Im Blatt der DC „1/Adige“, stand am 16. Mai wieder die alte, immer wieder auf gewärmte Geschichte: ..Die Zuwanderung nach Südtirol hat aufgehört“; wenn es so weitergeht, ist bald überhaupt kein Italiener mehr im Lande; der Hahn bei Salurn ist zu! Im „L’Adige" steht es, also muß es wohl wahr sein! Wie oft haben wir versucht, die Sach lage klarzulegen, auch dem „L’Adige" gegen über. Aber es nützt alles nichts. Man will eben eine offene Tatsache mit Zahlenakro batik wegleugnen

tistico“ des Statistischen Zentralinstitutes in Korn sind interessante, lehrreiche und daher auch lesenswerte Bücher. Da steht ganz vorne, also auch für weni ger interessierte Leser erreichbar, daß S U d - tirol von allen Regionen, die, grob gespro chen, nördlich von Rom liegen, die mei sten Kinder hatte in den letzten Jahren. Prof. Toschi hat in der „Economia Indu striale della Regione Trentino-Alto Adige Parte I." nachgewiesen, daß der größte Teil der Ein wund ere r nach Südtirol von Norditulion

zu Hilfe genommen und nachgc- rechnct. Die Rechnung sieht nun so aus; der Zuwachs an italienischen Stim men seit 1948 betragt rund 3 2%, die der deutschen Stimmen 16 % und das trotz des bedeutend höheren Geburten überschusses der Südtiroler. Lieber Herr Kollege vom „L’Adige“, bitte überlegen Sie sich das einmal alles! Geteilte Freude — doppelte Freude Das italienische Tagblatt „Alto Adige" hat es für notwendig gefunden, in zwei Artikeln ziemlich ähnlichen Inhaltes noch einmal auf gewisse

..." Der „Alto Adige“ freut sich also herzlich über die Freilassung Dr. Volggers. Wir freuen uns natürlich auch. Und am meisten freuen wir uns selbstverständlich über die Mitfreude der Kollegen des „Alto Adige“. Geteilte Freude ist eben doppelte Freude. Somit wäre alles in schönster Ordnung... Doch im gleichen Atemzug mit seinem Ju bel über die Freilassung äußert das italie nische Tagblatt auch ernstes Mißfallen. Ueber den Geschmack läfjf sich nicht streiten Die Zeitung ist verärgert darüber

, zu beeinflussen.“ Wir möchten von den Kollegen des „Alto Adige“ allzu gerne wissen, mit welcher Äuße rung unseres Artikels wir nur irgendwie in ein laufendes Gerichtsverfahren eingegriffen oder welche Tatsache wir im geringsten ent stellt haben. Wir können uns auch nicht vor- stellcn, daß wir mit dem Artikel ein schwe bendes Gerichtsverfahren beeinflussen. Die in so schulmeisterlichem Tone vorgetragene Mahnung zur „gebotenen Zurückhaltung" dürfen wir wohl postwendend an den „Alto Adige“ zuriiekadressieren

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Realtà sudtirolese
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Pagina 5 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
accenna ta — è molto semplice e realistico. Perché è politica e non giuridica la questione? Perché l’Austria rivendica il diritto di riannettersi l’Alto Adige, vuoi attraverso l’autodecisione, vuoi attraver so un’azione di forza, se la prima non dovesse essere concessa. I suoi dirigenti politici lo dichiarano senza mezzi ter mini. Che cosa significa in termini politici e giuridici questo atteggiamento dell’Au stria? Che essa si è posta su un terreno contrario al diritto internazionale e ai patti che

, perché contenuti nella Costituzio ne, ma per il diritto che l’Austria ripete, quale parte contraente dell’accordo, di ingerirsi nelle cose dell’Alto Adige e quin di di approffittare di una situazione di favore per raggiungere il suo scopo. Posto il problema in questi termini, la fine dell’accordo De Gasperi-Gruber è automatica. E la fine dell’accordo De Ga speri-Gruber significa la fine della que stione alto-atesina. C’è qualcuno che teme che possa succe dere il finimondo in Alto Adige? Questo

. Eliminare dall’Alto Adige l’ingerenza di Vienna, di Innsbruck, del Berg Isel Bund, di Gschnitzer e compagni signifi ca eliminare le cause reali del conflitto. Solo così a Villa Brigl saranno spezzate le armi di cui, insieme a quelle gratuita mente fornite dall’ingenuità e dalla stol tezza degli italiani, essa dispone per la sua pazza politica razzistica e feudale. L’Italia, poi, sarà tanto più in grado di rispettare i diritti primari della mino ranza di lingua tedesca, quanto più sen tirà il diritto

oggetto i lavoratori di lingua ita liana nei centri minori della provincia,,. Invitiamo gli esponenti del psdi a ren dere di pubblica ragione i dati sull’“inu- mano trattamento austriaco nei confron ti della minoranza slava in Austria,, , nonché gli elementi raccolti dai consiglie ri comunali socialdemocratici in Alto Adige in ordine ai soprusi di cui sarebbe ro oggetto i lavoratori di lingua italiana. In caso contrario dobbiamo conclude re trattarsi delle solite e arcinote mon tature per gettare

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Pagina 12 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
vincia di Bolzano alla regione autonoma Trentino-Alto Adige per creare la regio ne autonoma Alto Adige, essa potrebbe rivolgersi al governo di Roma, mai però ad un governo straniero; . . che il governo austriaco ha, non soltanto nella sua vasta ed intensa azione di propaganda, ma anche nelle dichiara zioni ufficiali, travisato il desiderio ita liano di addivenire ad una composizio ne amichevole della controversia . . . „ . . se non è reato che un senatore del la Repubblica, il signor Tinzl

inviato speciale — per la cronaca il sig. Carlo Belli — il quale dopo aver assunto le sue informa zioni presso gli ultras di Bolzano e di Trento ha fatto tra l’altro le seguenti sco perte: "Il Tempo,, (Roma) 25 ottobre 1956 "Pochi fanatici attentano alla prosperità del Paese,, "SVP„ significa dieci pazzi che vogliono distruggere l'Alto Adige “Dal mosaico etnico dell’Alto Adige emerge una generazione di altoatesini pu ri: sono i figli degli italiani che si erano stabiliti quassù, fin dal 1919. Più

e si altera in modo innaturale la struttura sociale della popolazione. Dal discorso del presidente della Giunta provinciale di Bolzano, dott. Karl Erckert, dinanzi al Consiglio provinciale in data 11 luglio 1955. Consiglio Direttivo, stabilisce in modo dispotico quale debba essere la politica del partito. La “base,, , mai interpellata, è tenuta ad accettare senza discutere ciò che si è deciso in Villa, e quanto ai de putati che rappresentano l’Alto Adige al Parlamento di Roma, e al parlamentino regionale

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Volksbote
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Pagina 1 di 12
Data: 05.03.1953
Descrizione fisica: 12
IM Lire. — Abonnementselnzablnnf und Anzeigenannahme bei allen Alheila-Guehlltealellen- — S-t.a.p, Nummer 9 Bozen, den 5. Mfirz 1953 33. Jahrgang Dinge, die nur Die „Dolomiten“ bringen in ihrer Ausgabe vom 4. März unter dem Titel „Merkwürdige Methoden“ einen Artikel aus Kreisen der Südtiroler Volkspartei, den wir nachstehend wiedergeben: In diesen Tagen gibt sich die Presse der italienischen Sprache unseres Gebietes — „Adige“ wie „Alto Adige" — Mühe, der Süd tiroler Bevölkerung einen offensichtlich

. Nach den Meldungen der italienischen Zei tungen hat Dr. Dander, der sich bisher von der Südtiroler Volkspartei femgehalten hatte, an einem der letzten Tage um die Aufnahme in dieselbe angesucht, „indem er“ — nach dem „Adige“ vom 1. März — „gleichzeitig erklärte, er würde eine Kandidatur für die nächsten politischen Wahlen für die Zone des mittleren und oberen Eisacktales (Bezirke Brixen und Sterzing) annehmen!“ Wie , naiv man sich das vorstellt — bei anderen natürlich! Denn wenn es um eine der italienischen

Otto von Guggenberg von der politischen Bühne, zu rechnen." Noch weiter aus dem Sack läßt die Katze der „Alto Adige“, wenn er in seiner Ausgabe vom 3. März in einem Artikel mit der fast triumphierenden Ueberschrift „Advokat Dan der stellt seine Kandidatur nicht in Ab rede“ (L’avv. Dander non smentisce la sua candldatura per le „politiche") in dieser Kan didatur einen Richtungswechsel der SVP. erblicken will, indem er schreibt: «Die Südtiroler Einheitspartei von Brixen ist anscheinend daran

, ihre Kader zu revidieren und die Richtung zu ändern. Sie wird sich nun, so sagt man, ein für alle Mal auf das richtige Geleise loyaler und offenherziger Mitarbeit be geben.» «In dieser Hoffnung», so heißt es im «Alto Adige» weiter, «wissen wir, daß die Bürger italienischer Zunge von einer eventuellen positi ven Entscheidung des Advoka ten Natale Dander hochbefrie digt wären. Vielleicht, so sagen sie, würde dann auch die Volkspartei mit der Einschaltung von Männern, die entschieden für eine Zusammenarbeit

sind, eine neue u n d p o si tl v e A e r a beginnen...» usw. Wehn «die Bürger italienischer Zunge», die der «Alto Adige»! im Auge hat, unter «offen herziger Zusammenarbeit», deren sie von Seite Dr. Danders sicher zu sein scheinen, etwas anderes verstehen als jene Zusammenarbeit und Loyalität, die die bisherigen Südtiroler Abgeordneten ln den fünf Jahren parlamen tarischer Tätigkeit ln einem Maße bekundet haben, das auch auf Italienischer, nicht voll kommen nationalistisch verbohrter Seite ajs vollauf

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Dolomiten
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Pagina 3 di 20
Data: 05.07.1952
Descrizione fisica: 20
Samstag, den 5. Juli 1952 «Dolomiten» ielle > Die völkische Zusammensetzung der Gemeindeausschüsse Feststellungen des Abg. Dr. Volgger Die Wochenzeitung «Voce della Montagna» veröffentlichte in ihrer letzten Ausgabe einen Artikel des Abg. Dr. Volgger, in dem er zu verschiedenen in letzter Zeit im «Alto Adige» erschienenen Artikeln über den Ausgang der Gemeindewahlen, im besonderen aber über die Wahlen der Gemeindeausschüsse in Süd tirol Stellung nimmt. Der mit dem Dach titel «Am Rande eines Haß

- und Fälschungs feldzuges» und dem Haupttitel «Der Geist des Gesetzes und das Gesetz des .Alto Adige’» überschriebene Artikel weist zunächst auf die Leichtfertigkeit des italienischen Tagblattes hin, mit welcher es Vergleichszahlen über die letzten Wahlen und im besonderen über die Aufteilung der Gemeindeausschußposten an führt. Um dieses Zahlenmaterial und die dar auf aufgebauten Behauptungen glaubhafter zu machen, beruft sich der «Alto Adige» — wie Dr. Volgger ausfühvt — auf den Buch staben und den' Geist

des Gesetzes, mit wel chem die Gemeindewahlen und die Wahlen der Bürgermeister und der Gemeindeaus schüsse geregelt werden. Nicht bezahlter Großmut? Nachdem Dr. Volgger darauf hingewiesen hat, daß es für uns keinesfalls eine Ueber- raschung bedeutet, wenn der «Alto Adige» zu guter letzt zum Schluß kommt, daß die Süd tiroler Volksparte? selbstverständlich eine Zu sammenarbeit mit der italienischen Volks gruppe nicht will, und nachdem er, unter Be zugnahme auf die Behauptung des italieni schen Tagblattes

, die Italiener seien der deut schen Volksgruppe bei der Aufteilung der Gemeindeassessorate in Bozen weitgehend entgegengekommen, weshalb auch die deut sche Volksgruppe der italienischen in anderen Gemeinden entgegenkommen hätte müssen, fährt Dr. Volgger wörtlich fort: «Das Beispiel wäre also Bozen. Der ,Alto Adige’ schreibt: ,In Bozen, wo die Italiener in der Mehrheit sind, sagte man, als der Volks partei ganze drei Sitze im Gemeindeausschuß eingeräumt wurden, diese Großherzigkeit sei tens der Italiener

hat diesen Artikel des staatlichen Rahmengesetzes wortwörtlich in sein eigenes Gesetz über die Gemeinde wahlen in SUdtirol vom 7. April 1952 über nommen. Nach dieser Feststellung fährt Dr. Volgger weiter: «Es sei daher ein für allemal klar, auch wenn der «Alto Adige» diese Tatsache seinen Lesern gegenüber böswilligerweise verschweigt — und es kann kein Zweifel sein, daß diese Tatsache der Aufmerksamkeit der vorzüglichen Juristen des Tagblattes an der Drususbrücke nicht aufgefallen sei — daß der erste Absatz

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Der Standpunkt
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Pagina 11 di 12
Data: 19.12.1952
Descrizione fisica: 12
zu eigen machten. Die Haltung ist um so überaschender, als Oesterreich, das unmittelbarer interessiert ist, eine strikte Neutralität bewahrt hat..* Hierauf folgt die Schilderung des deutsch- italienischen Pressestreites ln ruhiger, sachlicher Form. Nun müssen wir ein kleines Hühnchen mit dem Bozner Alto Adige rupfen v Diese Zeitung, die oft das braune Gras wachsen hört und sich in den geheimsten Plänen der «Remer,.Ra»Mke und Genossen» trefflich auskennt, brachte unter dem Ti tel « Fordert Deutschland

auch Südtirol? » einen Leitartikel, der dem Salze des Mes- sa-ggero eine gehörige Portion Pfeffer hin zufügte. Wir hatten, als wir diesen Artikel lasen, den inkriminlerten Bericht - der Frankfurter Allgemeinen Zeitung noch nicht zu Gesicht bekommen und waren einigermassen verblüfft, als wir einer nicht gerade freundlichen Umschreibung des Alto Adige entnehmen mussten, der Artikel mit Jenem entschieden verunglück ten Satz am Ende stamme von dem rö mischen Berichterstatter der Frankfurter Zeitung

, der zugleich Mitarbeiter unserer Zeitung ist: einem der besonnensten, ver antwortungsbewusstesten Journalisten, die wir überhaupt kennen, und uns in jahre langer Freundschaft verbunden. Deutsche Richtigstellung Wir sprachen ihn brieflich auf diesen Ar tikel im Alto Adige an. Die Antwort Hess einige Tage auf sich warten, da unser Freund sich für einige Zeit nach Paestum zurückgezogen hatte und in', Ruhe ein lan ges Gespräch mit dem Minister Pacciardi ausarbeitete. Er schrieb: «Was übrigens je nen Artikel

über Südtirol betrifft, der soviel Staub auf gewirbelt hat, so stammte er nicht von mir, sondern von der Wiener Mitarbei terin des Blattes. Ich mindere mich, dass dies der Alto Adige nicht bemerkt hat, da der Bericht mit. vollem Namen .gezeichnet war. Fast habe ich den Eindruck, dass so wohl der Messaggero wie auch der Alto Adlige das Original des Artikels überhaupt nicht zu Gesicht bekommen, sich vielmehr- nur auf das gestützt haben, .was ihnen.durch ein Pressebulletin bekannt, geworden ist. Ich persönlich

bedaure die ganze Geschichte sehr. Sie Ist sowohl für. Deutschland wie für ' Italien controproäucente ..» Wir teilten, diese-Richtigstellung dem Alto Adige mit, aber inzwischen war der Zeitung auch von anderer Seite eine Erwiderung zu gegangen: «Unser Artikel ’Fordert Deutsch land auch Südtirol?’ hat ein weites Echo gehabt, auch in der angelsächsischen Welt und aus naheliegenden Gründen besonders nördich des Brenners. Eine hohe Persönlich keit ln Bonn hat es für nützlich erachtet, hierzu die Gedanken

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Realtà sudtirolese
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Pagina 6 di 12
Data: 10.09.1960
Descrizione fisica: 12
, seppure modesta. Concludiamo citando uno dei numerosi echi dell’“Alto Adige,, in sede nazionale. REALTÀ SUDTIROLESE SABATO, 10 SETTEMBRE 1960 - No. 1 Scrive tra l’altro l’agenzia romana ICS: “Un recente episodio ha riproposto all’attenzione degli italiani dell’Alto Adi ge, la questione sempre viva dell’orga nizzazione degli Schützen e della necessi tà del loro scioglimento. Domenica scorsa si è tenuta a Laces, presso Merano, una delle tante adunate con la partecipazio ne degli esponenti della SVP

,, . . . Il resto lo sappiamo e per chi non lo sapesse, indichiamo di buon gradimento la fonte: “Alto Adige,, del 27 luglio c.a. Finalmente ci siamo! E non ci siamo ancora: L’“Alto Adige,, rincara la dose, perché il “fatto di Laces,, è una occasione, finalmente l’occasione che ci voleva, e perché non battere e ri battere il ferro? Nella rubrica tedesca dell’“Alto Adige,, del 19 agosto si ritor na in argomento, citiamo: “Quale sarebbe stato il suo comporta mento, se egli avesse incontrato il cor rispondente

a notte alta in luogo solita rio? Sappiamo di un fatto piuttosto re cente, il quale ci autorizza a nutrire le più serie preoccupazioni,, . . . A noi la domanda: a quale fattaccio allude di grazia l’articolista dell’“AIto Adige,,? E dulcis in fundo: Riferendosi al “gra vissimo episodio di Laces,, questo episo dio era per il comm. Cavazzani un “atto tipicamente nazista,,. Quod erat demon strandum! trentini: trentini Di conseguenza da tanti anni, negli ani mi di noi autonomisti trentini

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Realtà sudtirolese
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Pagina 5 di 12
Data: 25.10.1960
Descrizione fisica: 12
rotocalchi dell’estrema destra quali “Candido„ ecc. ormai per professio ne pluriennale denigratori del popolo sudtirolese, bensì rotocalchi alle prime armi in questo mestiere. Con una preve dibile più forte risonanza. Diamo ai no stri lettori alcuni esempi recenti, limi tandoci, per mancanza di spazio, alla ci tazione dei brani salienti: Rotocalco “ Specchio„ 9 ottobre 1960: L’Alto Adige ali’ONU: “Vienna vuole un morto per farsi prendere sul serio,, . . Per capire l’aria che tira in Alto Adige, mentre

l’Austria è riuscita ad im porre all’Onu la discussione sul patto Degasperi-Gruber del 1946, occorre fre quentare le osterie, non il consiglio regio nale, non le sedi dei partiti, ma le mi gliaia di bettole disseminate intorno a Bolzano . . . dove si beve il forte aspro terlano e tutti parlano di politica. Que sti sono i veri “ambienti politici,, alto atesini . . . . . . L’alcoolismo è una piaga secolare dell’Alto Adige. Al caldo riparo dell’oste ria, con il terlano a volontà per tenersi su di morale

processi per reati di questo tipo. L’origine è sem pre la stessa: rissa all’osteria . . . . . . Vienna, insistendo all’Onu, segue la politica che attua da anni nei confronti dell’Italia e delle terre italiane alla sua frontiera: non potendo arrischiare azio ni dirette, mira a suscitare disordini per vie indirette, attraverso gli emissari del la Siidtiroler Volkspartei, attraverso i terroristi clandestini del bas (Befreiungs aktion Südtirol). Ora l’Austria si augura, e fa il possibi le che in Alto Adige

più che mai nell’Alto Adige. Non c’è domenica che questi miliziani non si riuniscono agghindati nei loro pomposi costumi, in qualche località del Burgeland, per sfilare a passo di parata ed evoluire militarescamente . . . . . . Da anni, a queste riunioni, i “tira tori,, si presentano sfoggiando le decora zioni naziste dell’ultima guerra e per esi birsi davanti ai rappresentanti del gover no di Vienna, che circolano nel territorio italiano meglio che a casa loro. Ora, in un qualsiasi altro paese

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Realtà sudtirolese
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Pagina 3 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
La cosiddetta autonomia provinciale ovvero delle calamità pubbliche (alluvioni) L’art. 11 dello statuto di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige tratta delle funzioni delle province. Lo stesso dice: “Le province hanno la potestà di emanare norme legislative entro i limiti indicati nelVart. 4, sulle seguenti mate rie: . . . 14) opere di pronto soccorso per calamità pubbliche,,. Riportiamo di seguito per esteso la cor rispondenza svolta tra Vassessorato pro vinciale alTagricoltura

Governo nella Regione Trentino-Alto Adige Bolzano Durante il periodo in cui recentemen te si verificarono le alluvioni e le inon dazioni delle zone frutti-viticole della Val d’Adige alcuni illustri ospiti della Repubblica Federale Tedesca si trovaro no in provincia di Bolzano. Di loro inizia tiva fu interessato il “Technisches Hilfs werk,, (servizio tecnico di pronto soccor so) della Baviera. Tale istituto dipende dal governo di Bonn ed è articolato in singole sezioni per ogni regione alle di pendenze

vedere con cortese sollecitudine. Distintamente L’Assessore all’Agricoltura Dr. Peter Brugger COMMISSARIATO DEL GOVERNO PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE Ufficio del Vice Commissario - Bolzano Div. Gab. Prot. n. 10463 Risposta a nota del 24-9-1960 Bolzano, 26 settembre 1960 Oggetto: Danni alluvionali in provincia di Bolzano. Raccomandata Onde Giunta Provinciale Assessorato Provinciale Agricoltura Bolzano In relazione alla lettera suindicata, si ravvisa la necessità di più dettagliate precisazioni

di giudizio per il seguito dell’iniziativa. Il Vice Commissario del Governo f.to Puglisi GIUNTA PROVINCIALE BOLZANO Assessorato Agricoltura e Foreste Dr. Br-sch Bolzano, 29-9-1960 Danni alluvionali in provincia di Bolzano Sua Eccellenza il Vice Commissario del Governo nella Regione Trentino-Alto Adige Bolzano Eccellenza, Con rammarico ho preso conoscenza della lettera dd. 26-9-1960 Gab. 10463, nella (juale vengono rilevate notevoli manchevolezze della mia richiesta dd. 24-9-1960. Per chiarire mi sento

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