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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 192 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
dell’ imperatore Lodovico il Bàvaro, della casa quindi de’ Wit- telsbach. I tentativi dei Lussenburgo per conservare i loro di ritti sul Tirolo riuscirono vani; che nel 1350 1’imperatore con cesse regolare investitura feudale della Carinzia, di Gorizia e del Tirolo al proprio figlio, il nuovo marito della contessa Marghe rita. Insieme con questi possedimenti vennero conferite a Lodo- vico anche le proficue avvocarne sui principati vescovili di Bres sanone e di Trento, considerate ormai come

proprie ed ereditarie dei Conti del Tirolo. Durante questi avvenimenti nella sede principesca di Trento al vescovo Enrico III da Metis, morto il 9 ottobre del 1336, era succeduto, dopo quasi due anni di sede- vacante, nel 1338, Nicolò Alreim, detto, più spesso, Nicolo di Bruna, perchè nato ili Brunii di Moravia. Egli era cancelliere di Carlo margravio di Moravia, e tutto creatura sua. In riconoscenza della propria no mina infatti egli concesse tosto 1’ avvocazia della chiesa di Trento al suo

protettore, ovverosia al fratello di lui, ancora minorenne, il marito fanciullo della contessa del Tirolo. Il margravio Cariò nominò allora suoi delegati in Trento, Matteo de Gandelli e Giu stiniano, de Gard.iili, giudici e cittadini di Trento, e suo capitano in città Corrado di Scherma (nobiiis et potcns vir Dn-s Gonna - dm miles. de Seiienna). Le cose parevano ottimamente avviate in favore del nostro vescovo; ma l’improvvisa risoluzione di Margherita di discac ciare da se il primo marito e di dare

la inano di sposa a Lo-' dovi co di Brandeburgo, lo pose tosto in posizione affatto diversa e assai imbarazzante. Sincero e deciso fautore dei Lussenburgo, ai quali tutto doveva, si trovò naturalmente in opposizione, anzi in aperta ostilità col nuovo conte del Tirolo, Lodovico di Bran deburgo. Di fatti questi mosse tosto contro la città di Trento, ne cacciò il vescovo e occupò egli tutto il principato e lo tenne a se soggetto per ben quindici anni. Nicolò di Bruna morì in esilio a Nicolsburg. nel 1347

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 257 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
ecclesiastici con temi po canea molilo, benefìci alle voi to situali in luoghi assai lontani tra loro, ovvero di concederli a canonici del Capitolo residente in Trento, i punii naturalmente non potevano amministrarli che per mezzo di vicari *), Nò mancarono, nò erano forse rari, i casi di simonia, di pievani cioè o sacerdoti che cedes sero ad altri per denaro le prebende della, loro parrocchia, o i benefìci goduti. Tali cessioni, fatte non solo a. sacerdoti, i quali per lo meno potevano

supplirli negli uffici ecclesiastici, ma qualche volta, anclie a laici, erano sopralutto noce voli, perchè così ogni cura spirituale e religiosa veniva a mancare ai fedeli. Nò paro che in quei secoli la pulizia e il decoro delle chiese fossero molto curati dai pievani, giacché negli Atti del Sinodo diocesano, tenuto in Trento nel 1336 troviamo la singolare proibizione fatta al cloro di tenere non nelle chiese deposito di fieno, di legna, di di Iettarne o concime, o derrate di varia specie, masserizie

od altro di simile '). Le chiese dell'A n anni a dovevano contribuire annualmente, a titolo di beneficio, una somma determinata così al vescovo di Trento, come al Capitolo dei Canonici. L'elenco delle pievi del 1309 indica appunto la somma in marche che ciascuna parroc chia era tenuta a pagare al vescovo. Oltre a ciò v’erano nel- l'Auaimia dieci benefici canonicali, che rendevano complessiva mente al Capitolo quarantotto marcile veronesi, mentre a due cento ventò uno sommarono i contributi spettanti

alla cassa ve- ') Così [). e. noi 1464 era parroco di Ossami mi Ambrosio Slaspouk canonico in Tronto; nel 1408 c qualche anno prima era parroco di Sanzcno un Lodovico Simonetta, canonico di Coira, il quale si faceva supplire, con regolare contratto, da un suo Vicario, Pietro de Quota, elio a. quanto pare non era nemmeno sacerdote; nel 1507 era piovano di Samoliico Giovanni Ryeppcr, canonico di Trento: nel 4468 la parrocchia di Sanzcno restò va cante porcile il parroco non fu promosso ai sacri

ordini (prò piar non pro- molionein ad sacriti ordinibus Vàjilii Fruncisci da Fluido): nel 1515 Nicolò de Albis di Padova, Arcidiacono in Trento, era investito dello parrocchie di Mczocoroua, di Sanzcno e di altro nel Veneto. V. PumoKini Sciiniu.i.uh, Beilràf/e sur Crescili eh la de.s Bislhums Trioni , nella Zei/schrifl des Fardi- ■nandemns, del 1894. q v. Bonkm.i, Notìzie ecc. 2,o pag. 675.

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 50 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
I RUBI A NI anni prima di Cristo, fino alio scoppiare della guerra Retica, la città di Trento e 1’ An anni a segnarono dunque il confine, in questa parte centrale della catena alpina, fra la repubblica romana e i Reti delle valli più settentrionali, non ancora soggiogate da Roma. Nella valle dell’ Adige è probabile che il confine fosse poco più in su di Trento, forse fino al Lavis nella Valle di Non il confine era segnato dalle creste dei monti che ìa sepa rano dalla valle dell’ Adige. Era

da questi ‘) Lo deduco dal fatto elio Druso nella Guerra Retica prese le mosse da Trento; e che i Romani costruirono, assai probabilmente prima della guerra Retica, la via che dalla Zambana portava a Fai c in Val di Non, il che non avrebbero fatto se fosse stata in loro potere la gola della Roc chetta. Inoltre il paese di Gdrdolo a pochi chilometri a nord di Trento, ri corda torse ancora nel suo nomo un accampamento stabile, o luogo forti ficato romano, giacché cardus chiamavasi la via principale del

campo ; c anche altrove sorsero villaggi dì tal nome in luoghi fortificati dai Romani. Se il confine fosse stato molto più a .settentrione nella valle dell' Adige, non avrebbero costruito un campo fortificato cosi vicino a Trento.

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 109 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
chinino, rappresentante del principe vescovo nel governo e rid i'amministra/,ione temporale. Era detto Vicedomino deirAna.it- nia per distinguerlo dal Vicedomino generale del vescovato, il quale era detto Vicedomino di Trento. Quasi tutti i vescovi di quel tempo, e sopratutto quelli che, al pari del nostro, avevano dominio temporale, tenevano un Vice- dorninus,' che li assistesse e sostituisce nel governo così spiri tuale come temporale, e elle in caso di assenza o di malattia potesse, quale

alter ego, farne in tutto le veci. Anche il prin cipe vescovo di Trento ebbe un tale vicedomino. Scelto sempre tra le persone ecclesiastiche egli faceva parte del Capitolo de’canonici, risiedeva in Trento, e curava allato al vescovo o in nome suo, cosi gli interessi spirituali come gli interessi temporali e politici della città e del principato. Per 1’ autorità che questi Vicedo mini godevano grandissima nel Capitolo e per l’alto ufficio che già tenevano presso il vescovo avvenne, così a Trento come

tenne sempre un posto assai ragguardevole e importante fra tutte . le altre. Di fatti mentre in ognuna di queste non v’era che una Castaldia sola, e il Gastaldione poteva da solo bastare a governare la propria valle, corrispondendo direttamente col governo centrale di Trento, nella Valle di Non invece le Castaldie erano, come ; abbiamo veduto, cinque o sei. Per dare quindi uniformità d’indi rizzo all'opera de’ gastaldioni, e forse anche per invigilarla e per curare gli interessi generali e comuni

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 64 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
a Pariseli in, al di sopra di Merano, dove fu posta poi mia im portante stazione doganale (Statio Mcijensis o Castrum Mdjen.se) presso o intorno alla quale sorse più tardi 1' odierna città di Merano. Nella valle dell’ 1 sa reo (Eisach) il confine fu posto vi cino alla Chiusa (Klausen). Trento, con un lungo tratto della valle Atesina '), e l’Anau- nia nostra continuarono a far parte dell' Italia insieme con tutta la valle del Po. I confini che quivi prima erano, oggidì si di rebbe, fra Stato

e Stato, diventarono allora confini provinciali, e perdettero perciò ogni militare importanza cosi la città di Trento come i castelli delFAnaunia. Questa e quella, nella divisione am ministrativa che Augusto fece dell' Italia in dodici regioni, furono comprese nella decima, denominata delle Venezie ( Venetùu ) 1 2 ). § 3. L’ amministrazione romana. Se Trento, col suo Ioide castello romano, aveva perduto molto, dopo la guerra Retica, della propria' importanza militare, esso conservò pur sempre, anche

che v’ erano sog- 1 ) Questa del resto doveva essere in quel tempo poco popolata nel suo tratto da Trento a Merano, occupata quale era, per larghi traiti da pa ludi e interrotta dal largo lotto dei torrenti (Lavis, Noce, Eisach) non ancora arginati. I nomi infatti di quasi tutti i villaggi di essa rivelano origine ro mana, p. e. Rovere della luna, T elimino, Cortaccia, Vadena, Cairi aro (— Colidarium) Planitzig o Planizicn, Cornajan (= praedium Cornelimn ) in tedesco durian (ma v. Cod. ■ Wang

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 165 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
provenienti dalle estinte famiglie degli Ulten e degli Eppan *), non che 1’avvocala perpetua ecl ereditaria sulla chiesa di Trento. Nè i guai del povero vescovo ebbero, qui fine. IL' primo Ottobre di questo stesso anno 1259 inori Ezelino da Romano, ma non cessarono per questo le minaccio e i peri coli pel principato da parte dei'Signori di Verona. Che Mastino della Scala mise in campo le medesime pretese del suo ante cessore sulla valle Lagarina, e nel 1265 o 1266 occupò anche effettivamente

la città di Trento, cacciandone il vescovo, il quale riparò, a quanto sembra, a Riva * 2 ). Il Conte Mainando venne allora ad accordi collo Scaligero, e si fece cedere da lui, a certe condizioni, la città di Trento, ch’egli occupò tosto colle sue truppe, insieme a gran parte del principato, e più specialmente tutta la Valle di Sole, col castello di Qssana, e tutta la Valle di Non col Castello di Sporo (Sporo-rovina) 3 ). La inimicizia fra il vescovo Egnone e il Conte Mai nardo arse allora più viva che

. 34. *) Ciò risulta da uno scritto del 1290 di Bernardo vescovo di Padova, dirotto al papa Nicolò IV, relativo al processo fra Mainardo li, o piuttosto > figli di lui, e il vescovo di Trento Filippo, dove accennando allo occupa zioni di cui discorriamo dice: Castrimi Vulsane cum Iota Valle Solis, Castrimi Spuri cmn tota Valle Anamiiae , V. I. Egger, Bischof e cc., parte 2,» pag. 4.

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 205 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
le famiglie principali del paese ; i Clesio, i 8. Ippolito, gli Arsio, j Thunn, i Malosco, i Caldes, i'Tuemio, i Coredo e altre. f ). La pace durò cinque anni appunto. Ma quando nell' aprilo del 1335 morì il Conte Enrico e, non molto dopo, il 9 ottobre 1336, anche il vescovo di Trento/Enrico III, le ostilità scop piarono violenti e feroci. La sede vescovile rimase quasi per due anni vacante. Il nuovo Conte del Tiralo, Giovanili di Lussenburgo, al quale sarebbe spettato, pel suo diritto

d’avvocazia sulla chiesa di Trento, il governo del principato, era fanciullo minorenne ed inetto, e il fratello di lui Carlo Margravio di Moravia, che ne teneva le veci, era distratto in altre imprese e faccende per prendersi cura dalle Valli nostre. Era Vicario in queste nel 1336 Geremia de Sporo o Altspaur, della nobile famiglia de’ Ti ssoni di 8por maggiore, e nell’anno successivo Guglielmo di Castelnuovo (de Castronovo) cittadino dì Trento, e con. lui, a nome del Capitolo, Àdelperio de’ Calepini, pure

di Trento, incapaci tutti e tre a quanto pare, per mancanza d’attitudine o d’autorità, a porre un freno efficace alle ardenti passioni che infiammavano gli animi. Fatto è che gli odo, che da lungo tempo covavano nascosti, scoppiarono ora con insolita violenza, e riempirono di stragi, d’incendi, di ter rore le Valli. Le famiglie nobili quasi tutte, quelle stesse che.avevano con- Il documento di questa pace trovasi nell 1 Archivio dei Conti Thunn di Teschen in Boemia. Lo cita il Laxger nel lavoro citato

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 183 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
Quando fa concili usa la pace fra il vescovo e i figliuoli di Mainardo nel 1302, troviamo Capitano o Vicario generale nelle Valli di Non e di Sole Udalrico, Ulrico od Odorico di Co redo. Egli già nel 1298 teneva tale ufficio, oltre al Capitanato di Trento, a nome dei Conti del Tiralo. Era egli una delle persone più notevoli e influenti del Trentino nella seconda metà* del se colo XIII e al principio del XIV. Fautore fervente del Conte Mainardo e dei figli di lui, si adoperò con singolare

attività per accrescerne i possedimenti e F influenza, sopratutto nelle Valli nostre, ove fu intermediario efficace per 1’ acquisto del Castello e della Giurisdizione di Flavón, di quello della Corona di Mez e di altri ancora. Già nel 1284 lo troviamo ai servigi del Conte Mainardo; nel 1289 era suo Vicario nelle Giudicarle, nel 1295 Capitano 'per lui della città di Trento, nel 1296, dopo morto il Conte, compare come Margravio del Tirolo, il primo, che cono sciamo di questo titolo : nel 1300 era

di nuovo Capitano di,Trento e nello stesso tempo anche delle Valli di Non e di Sole, ove aveva ottenuto in feudo, oltre a terre e decime in Coredo, dal qual luogo prese il nome, anche i castelli. di Flavón e Valèr. Allorché le valli vennero rese al principe vescovo Filippo, nel 1302, e questi per rinsanguare le esauste finanze del principato si vide costretto a mettere, o meglio a riordinare, una imposta, o colletta generale, di quaranta soldi per ogni famiglia, o per ogni fuoco, come si diceva

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 84 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
che ha notizia dell’ orrenda tragedia si diffuse rapidamente per tutta la vaile e fuori. San Vigilio volò tosto da Trento nell’ Anau- nia per calmare colla sua presenza e colla santa parola il fer mento degli animi e per salvare la minacciata sua religione, predicando altamente, con raddoppiato fervore e coraggio, le dot trine di Cristo. Le genti accorsero in folla ad udirlo ; vinte dalla calda e inspirata eloquenza si prostrarono,, pentite del misfatto commesso, ai piedi di lui, chiedendo

perdono, e tutte si conver tirono al Cristianesimo. I templi e gli altari de' falsi Dei vennero abbattuti, una nuova e più decente chiesa cristiana sorse nel luogo appunto ove i tre Santi avevano subito il martirio e dal nome del primo, più vecchio ed autorevole, prese il villaggio, santificato dal sangue di lui, il nome di Sansisinio, clic si modificò col tempo sulla labbra del popolo, in quello odierno di Sanzeno, 11 santo vescovo raccolse piamente le ceneri dei tre mar tiri, le portò seco a Trento

pretore di Trento per condannarli al meritato castigo; ma che 8. Vigilio, e con lui altri vescovi, Vinterposero presso l'imperatore Onorio e impetrarono da lui grazia e perdono per quei sciagurati l ). Se la conversione dell’ Anaunia al Cristianesimo sia proprio avvenuta così repentinamente e in modo quasi miracoloso, come la pia leggenda ci narra, o se non piuttosto, coinè suole avve nire, la nuova fede vi sia penetrata un po' alla volta, progre dendo passo passo, guadagnando ogni giorno maggior

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 98 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
Trentino, quali, ad oriente dell'Adige la-Gardena e le valli del- l’Avisio (Lavis), ad occidente le valli del Noce conservarono sempre la loro antica nazionalità reto-romana. La Valle di Non segnava il confine settentrionale, sulla destra dell’Adige, del principato di Trento, di fronte ai posse dimenti dei Conti del Ti nolo, e segnò pur sempre e segna ancora oggidì i confini linguistici fra gli italiani e i tedeschi * i ). Pene trarono bensì nella sua parte più alta popolazioni tedesche

14. Nabert, Das Deutschtum in Tirol: Der Kampf um das Deutschtum, München, Lehmann, 1901. 9 Intorno ai confini del Principato di Trento si è scritto e polemiz zato assai ; dapprima per fissare i confini meridionali verso il Veronese, poi i settentrionali verso i paesi di lingua tedesca e i possedimenti dei Conti del Tiroìo. Puoi consultare: Stofkella, Saggia sopra i confini del territorio Veronese e Trentino, Milano 1826. — (}. àsquini, Sugli antichi confini del territorio della pro vincia Veronese col

Trentino , Verona 1826. — N. N. Osservazioni sopra la lettera del conte Girai. A squilli: «Sugli antichi ecc. », Milano, 1826. — Orti. Intorno ai confini del territorio Veronese e Trentino , Verona, 1830. — B. Malfatti. I confini del Principato di Trento {Ardi. stor. per ! Trieste , VI- stria e il Trentino , li, 1883). — Gius, Caumo, Sul confine alpino del regno italico-longobardo , {neW.Archiv. Trent. X, 4891, p. 215 seg.). — Alfons Huber, Die Grenze zwischen Baiern und Langobarden und zwischen Deut

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Categoria:
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Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 164 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
presentante. Se non che presto dopo, levatisi in armi i cittadini, stanchi ormai dell'oppressivo governo del crudele e li oro Signore di Verona, discacciarono i soldati e sgherri di lui, rivendicando 1 indipendenza del principato, nel quale potè nuovamente inse diarsi il dominio temporale del vescovo Egnono. Questo acca deva nel 1255. Il Conte Mainatalo pretese allora che a lui. quale erede del Conte Alberto del Tiralo, venisse rinnovata l'avvocazia sulla chiesa di Trento, e clic fosse

un aldo di slealtà a una vergognosa vigliaccheria. Quando due anni dopo gii giunse notizia che Mainando era morto, il 22 Luglio del 1258 e che i due tigli di lui, giovanetti, erano tenuti prigioni dall’arcivescovo di Salisburgo, credette giunto il momento opportuno per sottrarsi alla soggezione de'suoi peri colosi avvocati. Dichiarò allora vacanti i feudi che aveva con cesso al Conte e ne fece formalo donazione alla chiesa di S. Vigilio in Trento (25 Ottobre 1258). Ma i figli di Mainando, libe rati

poco dopo dalla prigionia in cui erano tenuti e venuti in possesso dei beni paterni, domandarono tosto die anche i feudi della chiesa tridentina, già posseduti dal padre loro con diritto ereditario, venissero a loro restituiti. Uno di loro Mai nar da, secondo di tal nome fra i Conti del Tirolo, giovinetto poco più elio ventenne, venne con seguito numeroso di vas salli suoi e di militi a Trento a sostenere con animo risoluto i diritti della sua famiglia. L'imbelle vescovo non seppe opporsi

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