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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 186 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
d’Altemburgo in Eppan, di quello di Elmo con la valle di Trodena, dei castelli di Nomi e di Castel fondo, delia giurisdizione di' Caldaro, e di altri luoghi che si trovano nominati nel documento riportato dal Bonelli 4 ). ■ In questo tempo troviamo, che il Trentino si partiva in quattro dominazioni. Vi dominava il Conte del 1 bolo, il Vescovo avea la sua parte di dominio, e poi c erano i Venéziani stabiliti in valle Latrina, e i Visconti in Riva. Questi ultimi se ne impadronirono, correndo 1' anno 1421

, nell occasione, che il duca Filippo Maria, ap poggiato al braccio di valenti capitani, attendeva a riunire sotto di s è le sparse parti deL dominio visconteo. I Visconti v’ aveano già dominato dall’ anno T 388 al 1405, ed ora tennero quel dominio sino alla pace conchiusa in Ferrara nel decembre 1427. I Veneziani invece ebbero in valle Lagarina più lunga esistenza, e con la saviezza del loro governo seppero guadagnarsi le simpatie delle popolazioni loro solette. Prima vi dominavano i Castelbarco

a ciascuno di loro delle mensili provisioni in denaro, e s’ obbligava di fornirli all’ uopo di fanti e di cavalli 2 ). E sino a qui non si può dire che i Veneziani comandassero direttamente in valle Lagarina. C’ erano relazioni d’ intimità che legavano gli uni agli altri, e più per confermare quell’ amicizia che in ogni tempo mosse i Signori di quella valle e simpatizzare pei dominatori della città più vicina ai loro ter ritoriali dominj. Solo più tardi la Serenissima Repubblica venne.in possesso

di questi luoghi, e non già per moti subitanei, nè per ispè- ciali avvenimenti, nò per conquiste. Azzone Castelb?*ro Signore dì 1) Monumenta eecl. Tridentince , pag, 128. 2 ) Zorn Storia della Valle. Lagarina. I, pag. 235 e seg.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 76 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
di seguito a passarvi r estato eoi Vicario generale _N. de Thunn c lasciò in dono alla cappella una tazza d’argento ed un messale. Dai piani di S. Giuliano per il sentiero che siile al piede della Costacela si può passare nella Valle di Borzago. 6, la Val Namfcrone (ore 3). Passato il Sarca sul ponte della strada che mena a Campiglio si sale per la scorciatoia sulla roccia di fronte al ponte stesso. Un sentiero percorre tutta la Valle di Hambrone fino alla Malga di Amola. Risalendo sempre

il torrente fino al fondo della Valle, si giunge alla Bocca di Namhino (m. 2400) da cui si può in 2 ore scendere a Campiglio. 7. La Valli di Genova (ore 4 >/,)• L’escursione nella Valle di Genova è senza dubbio la più (interessante di quante si possono fare nei din torni di Pinzolo. La sua selvaggia bellezza, le lue caseate, le leggende di folletti, di versiere e di stregoni dei quali la fantasia popolare ne ha fatto la dimora in seguito dì un immaginato decreto del Concilio di Trento, l’altezza delle

cime granitiche che la circondano, la hanno già resa famosa presso i touristes che d’una voce la dichiarano superiore per pittoresche vedute, grandiosità di quadri e severa poesia alle più vantate vallate della Svizzera e del vicino Tirolo. All’ entrata della Valle di Genova sorge uno scoglio isolato sul quale è posta la chiesuola di S. Stefano col suo aguzzo campanile a guardia del passo detto la Bocca di Genova. A destra di questa s’interna la seo- ' scesa vailetta di S. Martino, in fondo alla

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 224 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
valle ricadde allora in mano dei Veneziani -, e mentre ciò avveniva, Massimiliano fortificava il castello di Cresta, faceva espugnare Castei- barco sopra Chiusole, e radunava a Galliano gran copia di gente armata. Ma qui le truppe imperiali, assalite improvvisamente dai Ve- neziani condotti pei monti di Fulgheria da Giambattista Caracciolo sono costrette ad abbandonare il campo, a ritirarsi ed a rifarsi d’uo mini e di vettovaglie. Rimaneva da espugnare il castello della Pietra -, ma ritornati

pavano i Trentini, onde avvenne, che i Tedeschi presero la risoluzione di vendicarsi di loro con una- congiura, che un giorno e nell'- ora stabilita dovea mettere in disordine la città, e a darle il sacco. E già tutto era disposto quando il Vescovo h è avvertito, e medita un contraccolpo che riuscì a meravìglia. 1 congiurati si raccolgono ai 1) Zanchii De rebus a Giorgio Hemo preeelare gestis eec, (Baroni: Idea della storia e delle consuetudini della valle Lagarina), pag. 208. 2) Era questo il muro

, o Murazzo, come è detto dal volgo, che nella valle dell’Adige segnava allora il confine del dominio dei vescovi dì Trento, ricordato dal 'Maeehiavelli nella Legazione all 5 Imperatore, che lo'dice lungo qualche una balestrata, assai forte, che va insino al l’Adige, e nel mezzo di detto muro è una porta , per dar via a chi passa, Macohiavktuu, Opere. Milano, Mussi, 1810-11, X. pag. 104.

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 63 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
63 Ciò fatto, Arrigo risale per Toscana, a Verona, a Trento ed a Germania; avea seco il vescovo Geberardo, il quale in Bolzano (14 luglio llll), segna una convenzione in forza della quale le popo lazioni della valle di Fiemme conseguirono molti ragguardevoli privilegi verso un tenue contributo annuo, pagabile a sè ed a’ suoi successori *). Indi appresso, con documento 13 luglio 1112 concede alle stesse l’esenzione da ogni colletta, dazio o gabella per tutto il tenere del Principato a patto che

gli pagassero 24 arimanie coi fodri e placiti 2 ), oltre i soliti diritti spettanti alla Chiesa 3 ). Avea scelta quella valle a . luogo. di ritiro nei mesi estivi 4 ); ed essa, per le conseguite conces sioni, potò mantenersi negli antichi usi, e disporre liberamente di sè. Si divideva per Comuni distribuiti in quattro quartieri : nel primo erano compresi Moena, Preda zzo e Dajano ; nel secondo era Tesero coi suoi Masi, il terzo si formava di Cavalese, e di Varena, e il quarto di Castello, Carano

di cui quelli di Fiemme erano tenuti a ricevere il Gastaldione o vicario vescovile ; il quale due volte all’ anno, in maggio ed in novembre, veniva a Cavalese, e vi teneva ragione tanto nel civile che nel criminale diritto. Un elenco degli Scari di questa valle si conserva nella civica Biblioteca di Trento ; mia non va più in là dell’anno 1322 6 ). Cinque anni dopo la prima convenzione fatta con i Fiemmesì troviamo, che il vescovo Geberardo era del seguito dell’Imperatore, 4 ) Bonelli : Notizie

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