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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 9 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
tu chiamato ad essere servo P non euraHene di questo, (4) Hello scrivere, Eccellenza, tempo fa, la Sua graziosa lettera ài nostro baron Malfatti, (5) ci giocherei la testa ch'Ella pensava ancora a San Paolo e credeva d’essere cent’ anni addietro, quando Le scappava di penna, nel 1900 (badi, Eccelenza, nel millenovecento) quell'inciso: «il govèrno deve « pure sostenere come supremo principio, cfte l’unità della provincia del Ti- * mio come esiste da secoli, anche in quanto concerne la dieta tirolese e «gli

organi della stessa, non venga toccata eefc. eco. » lo non gliene faccio una colpa, veda, tutt’altro : un uomo come Lei, con tante cose pel capo, e poi dico, che fa, come Lei, la politica all’ingrosso, curarsi di queste piccolezze, certificarsi, se ogni liève asserzione (specie quando tornì comoda) sia proprio esatta a : capello ! che diamine, ci vorrebbe anche questo ! Ma l’hanno informata male, Eccellenza ; parola d'onore ! Unità della provincia del Tirolo ? come esiste dà secoli

? -T- Ah, si eh? Vede, basterebbe ch’io Le dicessi, come qualmente,'se condo la storia, il Trentino compaia unito alla provincia austriaca del Ti rolo soltanto nel 1815, « poi Le consigliassi il bellissimo libro di Iacopo

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 10 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
un ministro, non possono rimanere senza qualche utilità,,.. . „ .. - .... Si era, .(occhio bene alle date, Eccellenza) nel 17‘ò‘d : Iacopo 'Flirtarotti, roveretano, aveva publicato da poco un « Saggio della biblioteca tirolese o « sia notizie isteriche degli Scrittori della Provincia del Tirolo » (7), dove l’autore aveva alfastellato alla rinfusa biografie e testimonianze di scrittori trentini e tirolesi, senza far distinzione da italiani a tedeschi. Se il Trentino e il Tirolo fossero, stati, come a Lei

lo, stésso .Girolamo Tartarotti, mandando al Muratori.jitn’operetta, di ,quelle scagliate cóntro ,di lui -dal -furore fratesco, credessé hemè di avvertire Tamico famoso : - 4 Vegga pertanto YV S, Ili.ma da « queit'pperetta, in; quali tenebre, con tutte, il lume dèi nostro secolo,--se ne «stia sepolta questa povera provincia, colpa della lingua tedesca ;p#f desi- « derio d'acquistar la. quale,- venendouf ordinario condannati i gióvani a fare « il corso dei laro studi nelle ' vicine Università--di. Ispruc

compilo anche- .Trento .-e' Bovéreto ! * (8) Come va, Eccellenza, che protestasse anche un-roveretano, dementino Yannetti, dichiarando quel libro « pieno di-nomi oscuri, è d’un’èsàngne mi- « Mutezza, e. dove resten confusi i- Letterati, del Tirolo con que! del Tren- « tino, il ’quale non ha che fare con. quella .-Provincia , se non in via politica, *e ciò per metà e da due secoli soli, formando mtaràlmenfe una'porzione * d'Italia » ? e biasimasse la ristampa fattane più tardi (1777) daU’ahàte

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 11 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
quanta acutezza il nostro Cleméntmo Tonnetti si convin ceva e convinceva gli altri, cento e vent’anni sono, delle grandi affinità ma teriali e morali che legano il nostro paese... a queH'altro ? Àncora questa, se permette, e poi, per oggi, la lascio in pace. Il Vannetti dunque faceva, in un giornale di Vicenza, la recensione di questo libro : « Dimostrazione fisim-storìco-critica della naturai comprensione della « provincia trentina nella Germania , e non nell’Italia. Opera del conte N. N. « 1777

Lagarina, la quale fu tanto tempo una parte « della Venezia terrestre, e non passò sotto il governo tirolese, che nel 1509., «Il che basta, per convincere ognuno, eh'essa forino sempre di natura sua ' « un qaartier del Tirolo, avvegnaché neppur dopo quell’epoca abbia mai po- « tuto accrescere il numero de' sei antichi quartieri di tal provincia. Ag- « giunge forza a questa dimostrazione un'appendice, in cui si nota, che tutti « ì gazzettieri, i giornalisti e gli scrittori di storia letteraria sogliono

in 8«>. » Un libro per dimostrare una cosa tanto semplice e tanto ovvia, dirà Lei, non è tempo sprecato ? Perfettamente, signor ministro : tanto è vero, che quel libro aspetta ancora chi Lo sappia scrivere. Ciò non toglie però che il Vannetti ne lodasse almeno l’intenzione ; ecco qui : « Frutto di grandi ricerche, e tino stillato della più fina dialettica dee « dirsi questa dimostrazione, la quale è tutta appoggiata sulla natura e sulla « storia. Quanto alla natura, il N. A. riflette, che i popoli trentini beono

col « latte il linguaggio italiano, il che prova ch’essi son nativi tedeschi. Quanto « alla storia, egli si riporta all’ultimo concilio generale, il quale non essen- « dosi voluto dal papa tenere in Germania per giusti motivi, ma sibbene in « Trento, ci fa fede, che Trento è una città di Germania. Aggiunge a ciò, * che questa città fra le altre contrade ne ha una detta la Tedesca, il che « mostra, che fra i Trentini e i Tedeschi non v’ha distinzione alcuna. Chiude « infine colle vicende della Val

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 13 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
appartenente a tutto il Tìrolo, anche il Principato'Vescovile di Trento. (14) Se l’unità della provincia del Tiralo col Trentino fosse esistita, come asserisce Lèi, da secoli, nessuno se ne sarebbe accorto. Eppure, guardi un po’, Eòcéllerizà! i canònici del Capitolo della Cattedrale di Trento insorsero tostò con dna vibrata protesta. Il Principato di Trento (dicevano) fece sempre parte a sè e nella Aónazionè di Corrado, del 1027, si parla di un Gómìtatus

LETTERA SECONDA, Ma, bando agli scherzi, e parliamo sai sèrio, Eccellenza. Lo so, Lèi vuol dirmi, che, in nltima analisi, queste esumazioni di cose rimorte concludono poco ; per risolvere quesiti presenti badiamo al presentò. Se me’ secoli passati eravamo italiani, e orai la gran maggioranza è tedesca, tutti i nostri argomenti cadono, e avrà sempre ragione il governo a pren derci per tirolesi autentici della più bell'acqua. Nò, no, Eccellènza : oh se volessi proprio risalire molto indietro

, e ri farmi dalle origini del Trentino, é venir giù giù a parlare della fondazione di Trento, contemporanea a quella di altre città d'Italia, e dell'aggregazione fattane da Angusto alla Vènezià, decima delle undici regioni italiche ( Plinio , Nat. List. I. III. cap. 19), e de’suoi vincoli posteriori cori la Marca Tre - risana, ne avremmo a godere delle sorprese ancóra più imprevedibili. No, no, accontentiamoci di andare così, su e giù, a vànvera, soffermandoci e rac cògliendo aneddoti e testimonianze

, donde sbucano da sè, spontaneamente: sarà unà prova di più, Eccellenza, per Lei, quando avrà visto che nel Tren tino basta voltarsi da qualunque parte per avere abbondanti "e alla iriario gli argomenti della sua separazione dal Tiralo per lingua, costami e sen timenti. ’ 8i era (occhio bene alle date, Eccellenza) nel 1778: nn certo Fran cesco Mànfronì publicava, cón dedica al.Principe Vescòvo di Trento, una carta 'geograftcà del Tiralo meridionale (diceva lui), dove appariva compreso, come

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 36 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
a misure affatto eccezionali e dissonanti dalle istituzioni « della provincia — rinunciare cioè all'ordinamento dei bersaglieri, aumen- « tare invece il contingente della leva militare, c sottoporre quel pezzo di « Tirolo contro voglia e contro natura al comando militare delie venete « province. * Si citi pure l’atto temerario di fellonia, commesso dal Mu nicipio di Trento (1859), che si meritava una terribile' ammonizione del se renissimo Arciduca luogotenente del Tirolo, col 'rifiutare (niente meno

per Convalidare l'elezione dei nostri deputati alla Costituente di Vienna (1848) e per chiedere di nuovo la separazione dei Circoli italiani dal Tirolo « e la. loro organizzazione sopra basi nazionali . » Si citi pure, « che sino dal 1848 • « i Trentini invitati a discutere coi Tirolesi l'ordinamento dei bersaglieri e « della difesa '$el paese, vi hi rifiutarono costantemente ; cosicché il governo, « vista l'invincibile ripugnanza destata da quella istituzione, dovette pel « Trentino ricorrere

!) « di « sottoscrivere ' un’Indirizzo di fedeltà e vassallaggio compilato dal comitato « permanente della Dieta tirolese, nel quale si offrivano ali' Imperatore beni «' e sangue per la difesa del trono e dell'altare. Si citino le diserzioni e Temi- « graziose in massa (1869) dal Trentino per non prestarsi al servizio inili- < tare; si citi 1 esempio del comune di Trento, dove (1860) « sopra 172 co- - scritti chiamati in ottobre alla rettificazione dèlie liste, se ne presentarono « soli 42, ed anche questi ■ quasi

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Libri
Anno:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Pagina 32 di 56
Autore: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 58 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 106.217
ID interno: 330834
-H- « -5k- >4' V ^ à à ^ é&F ?^ì à à à à à à ,1»-,. »!»-.. »1« ...WU .»^j» ■- -i«i .,«•«, m'rn .. i«*« ». «*, i. i- -r*r -i i't i. fV-- « ' : -ch- ; a i 4- * ; * ^ ^ V v V ¥ 'w"# ¥"*& \ Facciata de! palazzo - Iscrizioni - Girolamo Tartarotti e il suo monumento. Sulla facciata esterna della residenza municipale all 1 altezza della loggia stanno infisse quattro lapidi in pietra. La prima verso il Leno porta scolpito lo stem ma 1 ) del podestà Pietro Venier (1476-1478). Non lui iscrizione di sorta

, ma. la qualità della pietra e il di segno ornamentale della cornice, corrisponde perfetta mente collo stile delle finestre della sala verso il cor tile 3 ) per cui si può ritenere per certo che venne scolpita contemporaneamente ai lavori di ampliamento fatti in palazzo. ;< ) *) K formato di sei laccio orizzontali alternate, tre rosse e tre 6' argento. -) Sul davanzale esterno di ambitine queste finestre, stà scolpita la stessa insegna in minori proporzioni. 3 ) Può darsi che questa magnifica pietra fosse

stata origi nariamente collocata altrove - forse nella stessa sala mag giore - o solo più tardi all’occasione della rinnovazione della facciata, venisse murata nel luogo ove si vede oggidì.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 27 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
— 29 nostra antica Cattedrale : non può affidare le sue speranze nè i suoi dolori a quei marmi cbe racchiudono cuori, ove le fonti del disinteresse e della ge nerosità furono sempre aride e morte : il Trentino, o poeta, non può sognare l’aurora della sua. novella grandezza sulla carogna di Pietro Vigilio, che la Storia ha visto contrattare con lo straniero la vendita del Principato, al cui governo l’aveva eletto la fiducia altrui ; (40) ha visto impartire agli sgherri dei mandati d'assassinio

contro i difensori dell’innocenza e della giu stizia ; (41) ha visto venir meno, nell'ora del bisogno, al suo primo dovere di principe e di vescovo, e darsi ad una precipitosa fuga clandestina di nanzi agli eserciti degli invasori lasciando alla mercè della sorte i popoli affidati alla sua autorità di padre spirituale, pur di mettere in salvo la propria pelle di nessun valore ! Deh come lieto rideva il sole quel giorno sulle alture della Verruca, impresse ancora dell'artiglio dell'aquila di Roma

, quando alle falde dei nostri monti piantavano il campo vittorioso i figli della grande rivoluzione ; come acuti ed esultanti si spargevano su per la valle dell’Adige gli squilli delle fan fare francesi dietro alla fuga di Pietro Vigilio, anelante di paura e di viltà; come fremevano e palpitavano sulle torri di Trento, le bandiere fiammanti degl’invasori, quel giorno, che al soffio distruttore e riedificatore della nuova Libertà crollava, col rovinio d'una tarlata carcassa, il secolare e decrepito

Principato ecclesiastico, per concedere al Trentino, sotto gli auspici del l'uomo fatale, la vertigine di un’ora di sogno nelle braccia della Gran Madre italiana ! Ma... Eccellenza, io do nel lirico ora, e non vorrei parere di cercare il pistolotto ad effetto per finir bene. Finire ? — niente ! ne serbo ancora.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 26 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
Pietro Vigilio Thunn la protesta fatta dal Capitolo della Cattedrale (rappresentante dell'elemento cittadino) contro la carta geografica del Man- froni, dedicata al Principe Vescovo, sa che cosa rispose Pietro Vigilio, in vitato a provvedere subitamente e a difendere T integrità del paese ? — ch’egli « non ravvisava la suddetta Carta per pregiudieevole in conto alcuno « alle ragioni della Chiesa: che il Mappamondo risponde per lui, scndovi « mólte Carte della Savoia, della Sassonia e d’altri Ducati

seguente invettiva : <- No, noi siamo in Italia, e l’accidentale dipendenza politica dal « Tirolo non può farci cambiar nazione, nè luogo, Dall’altro canto noi ab- « biam tutta la ragione di non amar troppo una razza di gente, da cui non « ci vengon che de’ tristi influssi distruttori del commercio, delle scienze e « della felicità. Oh fosse pur stufa a cuore al Vescovo di Trento questa reai « differenza fra il Tirolo, e la Provìncia Trentina, che ora certo non ge- * meretnmo oppressi- dal peso enorme

delle gcibbelle. Sed haec lugubria atque « tragica, quae nec tato litteris commit,tantali', » (39) Cosi veniva consacrata per la storia l’infamia della politica vescovile sempre in ostilità con le aspirazioni de' cittadini ; così si denunziava l’opera antipatriotica che in tutti i tempi compirono i Principi Vescovi di Trento per »snaturare il sentimento nazionale del paese, pur di renderlo ligio e sot tomesso alla propria cupidigia di predominio ; e certo, che se la Curia, là di piazza della Posta

, non attendesse tutt’ ora, senza mai smentire sè stessa, a’ suoi adulterini amori col palazzo della Luogotenenza, non so, Eccellenza, se il governo avrebbe potuto accumulare tante offese ed ingiustizie su noi ; certo, che se il culmine della moralità non fosse sempre stato, per essa, nel preferire di far le parti delle spoglie con chi può e comanda, qualunque egli sia, non so, se avremmo veduto, come in questi ultimi tempi, buona parte dei trentini buttare sen’altro firn la maschera di patriotti

e sbandarsi visi bilmente e vigliaccamente dinanzi "al supremo pericolo della patria. No, o poeta tirolese; il pallido spettro del moderno Trentine non può vagolare fra le tombe de 1 principi vescovi che dormono nel silenzio della

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 37 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
fa, essi si dicevano tirolesi e tacevano intanto ima guerra accanita all’Au stria, così oggi j miei concittadini, sempre infetti dello stesso vizio, presen tano il deplorevole spettacolo di molti, che si dicono trentini, ma in realtà sono dei veri tirolesi. Non è una vergogna, signor ministro, questa di non avere il coraggio di dire quello che si ò, e di mettere d’accordo i fatti con le parole ? - , , Contro simili brutture della vita publica trentina io parlavo, Eccel lenza, . tempo

, a difendersi, come possono : ogni tratto corrono agli spaldi per esplorare con ansia le lonta nanze dell’orizzonte. — Verrà, sull’aurora, l’annunzio della liberazioneV — Tutto, all’intorno, è grigio ; il cielo non dice nulla. La gente che soffre e combatte a lungo, ed a lungo e invano aspetta, si sa, è facile ad avvilirsi. La tensione originaria dello sforzo si rallenta, le mani lasciano sfuggire a poco a poco le armi. Chiedono : a che scopo ’? Ma il dovere della resistenza^ o signori, non segue

il capriccio della vittoria. Nelle ore dei popoli, in cui la realtà è più triste e la stanchezza scende ad intiepidire la fede, nulla vaie a rintegrare gli spiriti quanto lo schiudere all’anima gli orizzonti delle più lontane speranze, che destino in lei la sete dell’infinito. Bene adunque i trentini eressero sui termini del loro paese l’altera figura dell’Alighieri, balzante su di tra i bronzi eloquenti della sacra visione e con la faccia rivolta li, donde ci vengono le offése del nemico. Però che tutto

, attorno al gran monumento, 6 simbolo e memoria. In basso giace Minosse, severo conoscitor delle peccata, che vede pas-, sarsi dinanzi e giudica le offese alla legge della giustizia. Sopra lui Sor- delio va iterando al suo concittadino le accoglienze oneste e liete. Ma il grido: io son della tua terra! a’k già. prolungato, come un lungo, fremito, per gli echi del sacro monte, ed ecco le ànime trarre ai poeti da tutti i regni della penitenza : vi sono i ciechi che sentoho farsi più acuta la doglia del

non poter vedere, vi sono coloro dalla cervice doma sotto il peso de’ sassi, ohe sentono alleggerirsi la grave eondizion dì lor tormento: solo i neghit tosi restano indifferenti all’appello: l’andare in sa che porta? Ma vi son bene delle anime, che all’appello rispondono con infinito fuoco d’amore, e quelle, affrettando il giorno della molt’anni lagrimata pace, spezzano i vincoli della pena e si spiccano verso la loro patria naturale, ove trionfa già fra- gli altri Ibeati la tanto sospirata

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Pagina 25 di 43
Autore: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 43 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.468
ID interno: 242153
LETTERA QUINTA. « Sopra le lapidi degli antichi principi vescovi nella vecchia cattedrale « di. 1 rento ad ogni mezza notte va errando il pallido spettro del moderno * Trentino e, ponendosi a sedere presso la tomba dì Pietro Vigilio, contiima « a sognare il suo sogno. Egli sogna niente meno che la futura marca di < confine della nuova Italia, sui campi di Toblaclt, sul Brenner e sai piani « di Mais, e piu che duecento mila tedeschi, che avrebbero a diventare al- * dottanti trentini ed italiani

, E mentre sogna, li neri ombra della reazione « gli s\ola dattorno all innanzi e aH'indietro, e gli sogghigna in l’accia con « atto di scherno, come ta un pazzo maligno in faccia ad un altro, —• finché «la luce rosata del nuovo mattino rompe attraverso le fornire vetri ite e le * tetre larve vaniscono in aria. » Con queste parole, Eccellenza., il tirolese Cristiano Sclmcller (8(ì) chiu deva una spesie di scorsa data alla storia del principato trentino, pur troppo, perì», sostituendo (sorte de poeti

!), a ciò che la realtà non potevi sugge- rhgli, le trovate brillanti della sua imaginazione. Oh s égli avesse studiato più a tondo le parti dell i politici verno vile nelle nostre vicende prima di collocare nelle tradizioni del vecchio Princi pato gl’ideali del moderno Trentino ! E si, che il conte Benedetto Giovimelii avrebbe saputo spiegargli tanto chiaramente, come i vescovi si fossero formata a poco a poco la propria autorità su Trento, e, una volta acquistata, come brigassero per assicurar sela

sempre più di fronte e a danno del governo popolare della città. « ].n- « tenti a mantenersi questa qualunque fosse parte di Dominio sulla Città, si * strinsero sempre più al Conte de 1 Tiralo ed agli Imperatori di Germania, * da quali non solo riconoscevan le investiture,- titolo e fondamento princi- * pale della loro autorità, ma venivano anche sovente creati Vicari d'Italia, * Ci,nea a que’ tempi importantissima, e riuscirono essi con tali appoggi sin

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Libri
Anno:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Pagina 9 di 56
Autore: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 58 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 106.217
ID interno: 330834
— io — casa di certa Caterina Zentilini de Malfido (?) minata, in piazza del Podestà, Nella oscurità, delle memorie dell’epoca ignorasi dii eseguisse il disegno e il lavoro del palazzo pre torio; solo si 'sa clip In gora o Hoza che vi scorre sotto, esisteva prima della dominazione veneta J ) e che la nuova fabbrica era di proporzioni assai modeste in confronto all'attuale. Al Valliero succedettero nitri ventini Podestà, che funzionarono parte in casa Zen- filini. parte in palazzo, e solo

tracci e sotto rinto naco. Eresse ancora la loggia 2 ) sopra il portone per la pubblicazione dei decreti, nonché le attigue abitazioni del cancelliere e dei birri annesse al palazzo, verso la via dei Calcinar!. Nel soffitto della sala fra le travature trovasi di pinto sul legno e ripetuto ben ventiquattro volte lo dovere di ringraziare pubblicamente l’egregio areico e collega d’ufficio signor Gustavo Chiesa, archivista municipale, por avermi favorito questa ed altre notizie che mi furono utilissime

. *) Il canale detto comunemente Hoza grande, venne sca vate dai Castelbarco a scopo potabile e di irrigazione, forse prima ancora della costruzione delle mura della città. *) La loggia attuale è senz' altro di epoca molto posteriore S cosi pure la facciata.

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Libri
Anno:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Pagina 50 di 56
Autore: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 58 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 106.217
ID interno: 330834
— 52 — ì)i qui si passa nella camera .dell’aggiunto che non ha nulla di rimarchevole e da questa una porticina mette nell' aula magna, dove si raccoglie per le proprie deliberazioni la cittadina Rappresentanza. Un passaggio praticato dietro lo stallo presidenziale, conduce nella stanza del Podestà, ampio locale che serve in pari tempo per le riunioni della Giunta. Qui molto tempo prima della erezione di un Teatro sociale 1 ) sul corso nuovo, venivano date le rappresentazioni teatrali, anzi

a questo scopo per cura del Municipio venne abbattuta la parete divisoria fra l’aula e la camera, e sostituita da due grossi pilastri in muratura per sostenere il sof fitto, e dividere il proscenio dal pubblico. Prima dei ristami della sala maggiore, qui si raccoglieva la Rap presentanza comunale. Una porticina mette in comunicazione la stanza del Podestà colf Archivio municipale, ove stanno raccolte in appositi armadi le patrie memorie, pergamene, atti, diplomi di valore storico e meritevoli di venir

si ha memoria che esisteva anticamente nel palazzo pretorio una chiesuola. Dove fosse non risulta dai documenti, solo si sa per tradizione che in passato questo locale veniva chiamato «cappella» e che in esso venivano condotti i con dannati a morte, onde trascorrere in preghiere © in esercizi di pietà le ultime ventiquattro ore della loro vita.

20
Libri
Anno:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Autore: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 58 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 106.217
ID interno: 330834
à rti à à à à à à à c-.72 c\o c.o evi f-o c\*3 c.? r.o ch- » 4- n ‘t- C’j c\j t.v c.'.' c*y c*j c*ó co co V W W V ^ V V V ^ ^ ^ -PG V W V ^ Erezione del palazzo - Restauri e ampliamenti per opera del Podestà Pietro Venier. L'origine del palazzo pretorio di Rovereto, oggi ancor sede degli uffici comunali, è intimamente legata alla storia della dominazione veneta nel basso Tren tino. Prima di essa i Vicari o gastaldioni Castrobar- censi risiedevano nel castello di Lizzana o in quello di Rovereto

: pare anzi obe taluno di essi abbia abi tato in città, allorché per cura di Guglielmo il Grande la terra di Rovereto venne cinta di mura. Rei 1416 i Veneziani occuparono la nostra città, prima posseduta da Aldrighetto di Castelbarco e nel- b anno successivo venne qui inviato Andrea Valiterò, nobile veneto, quale provveditore e procuratore della repubblica. In pari tempo venne ordinata l’erezione del palazzo pretorio 1 ) per accogliere i pubblici uffizii, gli archìvi e l’abitazione del Podestà

. Da un operato d’estimo del 1449 2 ) risulta che pri ma di quest’anno i reggitori del comune di Rovereto, non avevano ancora una sede propria e abitavano in *) Zotti R. i Storia della Valle Lagarina, voi. I, pag. 274. / -) Conservato uell’archivio municipale. Compio un grato

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