¬I¬ luogotenenti, assessori e massari delle Valli di Non e Sole
confermato nel Rep. (68, 208; .'>8, 32 ; 9, 67; 35, 5 ) e nel Tovazzi^ così al 1442. Erasmo di Tono; ugualmente per gli anni 1442-1445 trovo confermato Michele di Erasmo di Tono come vicario per il p. v. Alessandro, ina nel 1444 egli è vicario per l’arciduca Sigismondo [Rep., 9, 13 ; 9, 30 ) ed in quest’anno 1444 trovo come vice-capitano Martino di Magando (iri , 9, 30), nel 1446 e 1447 di nuovo Michele Tono capitano per il p, v. Giorgio {ivi, 60, 57 ) portato anche dal Tovazzi. Era suo
assessore il notaio Bartolameo di Favillo e si dava ragione a Cagno (Pergain. N, 10 di Verrò) ove, come a Favillo e a Coredo, si vede ancora la casa di giustizia. Questa carta del 1447 dice che il Tono era vicario per il duca Sigismondo. L’Inama reca, citando il Bonelli, ma semplicemente i Monum. Eccl.Trid., per l’anno 1445 Giorgio di costei Cles, che dice capitano anche nel 1453 (Archir. treni., XVI, 149) e che io trovo nell’elenco del Tovazzi e nei Rep. -9, 1 . 4 ) solo all’anno 1455. Per l’anno 1449
trova l’Inama in una pergamena di Fondo come vicario Giovanni di Sporo, che il Tovazzi porta anche per l'anno 1450, e così il Codice cles. (V, 14) a nome del p. v. Giorgio. Nel 1452 poi era capitano e vie. generale Rolando di Spora (Codice cles)., VI, 40). In questo tempo in seguito alle condiscendenze fatte prima, ed alle nuove compattate conchiuse nel 1454 dal vescovo Giorgio . Hack e dal capitolo di Trento col conte del Tirolo. ch’era l’ar ciduca Sigismondo, v’era nelle Valli e nel principato
un. dualismo politico strano e confuso, che durò parecchi anni (fino al 1487) in modo, che troviamo capitani e vicari e in nome del conte e in nome del vescovo. Nel 1455 trovo quindi Giorgio di castri Cles (Tovazzi, e Rep., 9, 14 ), ed il Tovazzi reca indi per Fanno 1457 di nuovo Giovanni di Sporo (che F Inama {Archiv-. trend,, XVI, p. 158) reca anche per Fanno 1461), come capitano per l’arciduca Sigismondo, mentre FInama porta per lo stesso anno 1457 come vicario e capitano per lo stesso Sigismondo, che
allora occupava le Valli, ■Antonio Formi,ano. Il Repertorio (9, 68), come cita anche l’Inama, reca come vicario, per lamio 1458 di nuovo Giorgio di castel Cles,- ed il Tovazzi Rolando di Sporo, che è chiamato capitano e vicario per il p. v. di Trento. - -