Saggio sullo stato e costituzione politico-civile-amministrativa della Val di Fiemme dagli antichi tempi fino al XIX secolo
Bcario era quello di sedere ai Banco della Rosòn, eoo quattro compagni chiamati „Giurati del Banco", per assistere e controllare il Vicario nell’ amministrazione della giustizia, e qualche volta dare il suo voto (1). Unitamente ai Re golami di Comune aveva la podestà giudiziaria in prima istanza su tutte le divergenze che in sorgevano fra vicini per beni comunali. Come pure unitamente a detti Reggiani fissava le tasse di tutti i commestibili che venivano venduti nella Valle, e dei vini che
vi si introducevano, e faceva osservare tutti i Regolamenti del Libro de Colmine. Lo Bcario doveva essere non solo vicino di Flemme ed abitare nella giurisdizione di Fi em me, dalla quale era escluso Castello, ma ben anco figlio di padre vicino. Egli 'durava in ca rica un anno, cioè dal primo maggio d’un anno al primo maggio del consecutivo. La di lui elezione veniva fatta nel modo seguente. Il primo giorno di maggio di ciascun anno, dopo assistito alla Messa nella Pieve, lo (1) Banco della Resoti (della Ragione
) era ordina riamente detto il luogo in cui si amministrava pubbli camente giustizia dal Vicario unitamente allo Scario. II che comunemente veniva fatto nella casa della Co munità, detta Lozza, (Loggia), ora distrutta, posta sulla'Piazza di - Cavalese alquanto sopra ' il Palazzo Ve scovile. Ma dieevasi anche « Banco della Reson >> il luogo qualunque dove sedea lo Scario senza il Vica rio, per trattare la vertenze'o della Comunità o dei singoli vicini nei pubblici Comizi. Dal che si compren de che
il Banco della Resón, ossia il render ragione (amministrar giustizia) era una cosa inerente allo Sca rio più che non al Vicario, e che perè detto ufficio era di competenza essenziale ed originaria dello Scariafcoì OsULIYUl