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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 375 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
dinastica, subordinata al placet dellarbitro di Parigi. ■ •‘Ah! è una ben triste e vergognosa pagina di storia,-per la diplomazia e pel governo della monarchia italiana, questa della cessione di Nizza; che i giornali officiosi nella loro libidine di compiacere al furibondo odio teutonico contro la Francia, dal quale sono infraciditi fino al midollo i loro padroni paganti, sono andati in questi giorni rimestando! E una pagina tutta vergogna, tutta a dann loro, ed a gloria del nostro partito, che nel 1860

*, decretavano la cessione di Nizza e di Savoia alla Francia —. cui per colmo d irrisione, il deputato ministeriale Boggio volle condotte al loro nuovo destino con un ordine del giorno che le dichiarava benemerite della Patria italiana ! La questióne adunque è in questi termini; nessuno ih Italia, e tanto meno noi, pensa a contestare la italianità di Nizza: sarebbe come un negare la luce del sole: ma da questo al voler fare, come la stampa prezzolata fa, dell irredentismo di*Nizza una bandiera spiegata

contro la Francia, un demento di maggiore dissidio fra le 'due nazioni; per noi, gran tratto ci corre. - . - ■ Le ragioni che militano nel cuore di ogni patriota, ad assecondare a promuovere la propaganda in favore delle provincie italiane soggette all’Austria, mancano pel momento al riguardo di Nizza. ■ La venuta di Trento, di Trieste e dell’Istria a far parte della famiglia unitaria italiana, oltre che dal diritto innato delle, genti di raggrupparsi in quei nuclei affini, per razza, tradizione

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 350 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
da tergo Volosca sorge il ’ paesello di Castua — antico castello romano, chiave della via che da Aquileja, per la valle del Timavo, e da P.ola per la costa liburnica, con duceva a Ter- satica, l’odierna Fiume, c che proseguiva per l’IUirio e la Pannonia. • Sotto Roma, Castua .era il primo propugnacolo della terra italiana contro le ortie ■ barbariche, che dalle rive della Sava 0 del Danubio, talvolta si affacciavano sul confine dell’Italia civile, Istria orientale — Rovine di Castua. . » pregustando

la opulenta spoglia che ai loro di scendenti, dei bassi tempi e del medio evo, era destinata. Le memorie romane a Castua sono abbondanti: rimarchevoli principalmente le rovine delle'antiche fortificazioni, torreggiami ancora sul rimanente dello slavizzato paese. E a Fiume ci arrestiamo, non perchè questa città non sia italiana’, e la lingua e Tele- mento in essa prevalente non siano italiani, ma perchè le tendenze nazionali dell’antica capitale liburnica, sono assai meno accentuate che non a Trieste e sul

litorale istriano. Sono addi rittura rudimentali, o limitate a qualche caso isolato, che non può influire. L’idea di far parte della famiglia italiana non esercita, è d’uopo riconoscerlo, .che una debolissima attrazione sul sentimento della popolazione di Fiume, ove mi si dice, come ad Anversa, abbondano i gobbi. Il fatto d’esser Fiume diventata il porto marittimo del Regno d’Ungheria, ha dirette le aspirazioni della maggioranza fiumese, ad un altro polo, che non è quello verso cui volgono i voti

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 344 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
molti rapporti, specialmente per la potenzialità di' lavoro che può dare, sia inferiore al nostro di Spezia. E questo lo constatai,' sempre'più persuadendomene colle informazioni assunte e la lettura di recenti pubblicazioni, con un senso di sincero orgoglio nazionale, che mi fece auspicare al giorno — se guerra dovrà essere — in cui. la marina italiana, con miglior coscienza e virtù guidata, contro gli stessi avversari, cercherà di detergere 'dalla sua storia la vergogna san guinosa di Lissa

. . 1 L’arsenale di Pola consta di vari riparti: notevole è quello delle navi in disarmo, od in riparazione. Fra queste allineate, e fra le maggiori, c’erano — e. ciò ad edificazione degli entusiasti delia triplice alleanza — la Cusiosa, la Lissa, il Kaiser, il Tegetthoff l ’Arciduca Alberto, nomi 'tutti che celebrano le conseguenze della ; losca politica italiana del x866, la quale sacrificò l’onore della giovane e valorosa nazione alle cabale del suo gabinetto, asservito allora al despota di Parigi, come

oggi lo è al tirannico gran cancelliere di ^Berlino. E in distanza-, fra quella selva d’alberi, di pennoni e di caminiere, spuntavano ''anche gli alberi, i pennoni, il camino dellaMwra, ricordante un altro gioiello della politica monarchica italiana — sul quale l’ultima parola della storia, che atterri gli altari dei semidei falsi, bugiardi e traditori, non è peranco pronunciata. ' .

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 177 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
v’ ha che possa ricacciarlo nelle tenebre. Il sole dell’era novella — era di libertà, di pace, di fratellanza fra i 'popoli — è sorto e non saranno i moderni Giosuè della reazione che coi loro inani sforzi potranno fermarlo nel vittorioso ed irrevocabile suo cammino. Bolzano — l’abbiamo già detto — è ancora un lembo di terra italiana che si perde in terra tedesca. Fra i suoi abitanti oggidì, l’elemento tedesco, per molte, ragioni, vi soverchia .l’italiano — che in altri tempi v’era in grande

maggioranza. — Le sue case, i suoi edifici perdono l’impronta del genio e dell’arte' italiana e tendono tutte al gusto tedesco. Anche in questo paese, serrato fra le montagne, il genio gotico comincia a sovrapporsi al genio romano, che s’indebolisce e si perde — come si indeboliscono e si perdono nella lingua i caratteri, le desinenze, le tracce delle origini latine. « Oltre Bolzano, su per il monte che gli sta a tergo, per le valli che gli stanno a fianco ogni traccia d’italianità, di latinità, scompare

Absburgo, ha giovato assai l’aiuto del clero. Un austriaco puro sangue, che nessuno sognerà mai di ritenere qual lautore della nazio nalità italiana, l’Egger nel suo libro Die Tyròler und Vorarbelger, ha, sulla germanizzazione della valle Venosta, questa pagina interessante: « La reazione contro la Riforma guadagnò al germaniSmo una provincia della quale esso «non potè rendersi padrone per tutto il medio evo, cioè la 'vai • Venosta. Nell’alta Venosta « il romanismo era ancora in fiore sul principio

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