Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Autore:
De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Luogo:
Merano
Editore:
Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica:
XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Lingua:
Deutsch; Italienisch
Commenti:
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Soggetto:
g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Segnatura:
II 341.269
ID interno:
611986
Dunque, dovrà trattarsi di una cosa che non sia né scuola ne corso post-gmduate, e arrivo alla seconda domanda, che è stata posta a ragione e che è importante. Eppure, io azzardo la previsione che il Suo problema si risolverà, a patto che si verifichino due circostanze marginali. La prima è la questione del chi sarà abilitato a insegnare nei corsi di master, post- graduate e di dottorato di ricerca. Chi saranno i professori? Non potrà essere la totalità dei docenti, in questo caso non esiste
- troduzione del corso di bachelor, almeno in Germania, allungherà i tempi degli studi universitari. Si teme che cosi come il corso di laurea ha raggiunto la durata di un dottorato di ricerca, anche il bachelor in futuro avrà la durata del vecchio corso di laurea, e che nessuno riuscirà a uscire dall ’università con un titolo in tasca prima dei 30 anni. Spero che l’Europa sia investita dal pragmatismo anglosassone; infatti in America e in Inghilterra è effettivamente possibile concludere un corso di master
nel giro di 4 anni. Ció presuppone che i corsi siano impostati in modo diverso e soprattutto che siano attivati determinati meccanismi pedagogici. Non credo molto nella selezione preventiva, che non è efficace neanche nel mondo anglosassone, ma li, grazie al fatto che non c’é quel sovraccarico enciclopedico, chi inizia il corso lo conclude nei tempi prestabiliti, come ho potuto constatare di persona con i miei studenti. Li, a una classe di studenti, si chiede proprio questo: che concluda il corso