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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 93 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
, fu trasferito ad Anras in qualitä di parroco. Dieci anni piü tardi fu nominato decano di Tures in Val Pusteria, dove mori in fama di santitä. 4.8 Anton Müller Anton Müller nacque a Brunico nel 1870. Fre- quentö il Vinzentinum di Bressanone, ma per Peccessiva vivacitä non fu ammesso al settimo anno di corso, per cui assolse alla settima e all'ottava classe a Bolzano. Nel 1888 entrö nel seminario di Bressanone, dove si permise di giocare qualche brutto tiro. Egli stesso ama- va raccontare di una volta in cui

Mutschlechner Gli anni Venti del Novecento sono sta- ti definiti non senza ragione come "l'era di Mutschlechner": nella diocesi di Bressanone, infatti, non accadeva praticamente nulla sen za la volontä di questo prelato originario di Tures. Josef Mutschlechner nacque nel 1876 a Molini di Tures. Dopo gli studi compiuti al Vinzentinum e al seminario brissinese, fu or- dinato sacerdote nel 1900 e presto successiva- mente servizio presso numerose parrocchie. Nel 1912 divenne segretario del principe-ve- scovo

e notaio del relativo tribunale vescovi- le di Bressanone. Il suo servizio di segretario fu cosi apprezzato che nel 1915 il principe- vescovo Franz Egger nominö Mutschlechner vicecancelliere. Allorche, con l'istituzione del confine al Brennero, il territorio nordtirolese fu sottratto alla giurisdizione della diocesi di Bressanone, il vicario capitolare Franz Schmid assegnö a lui Pamministrazione di quell'ulti- ma, con sede a Innsbruck, dal 1918 al 1921, anno in cui Mutschlechner, noto ai conoscen

- ti con il diminutivo di "Mutsch", fu nominato cancelliere, e dal 1926 canonico del duomo di Bressanone. Alla morte del principe-vescovo Raffl, il capitolo del duomo lo eiesse vicario capitolare il 19 luglio 1927. Nel 1928, dopo che Panno precedente il nuovo prowedito- rato scolastico dell'Alto Adige aveva ordinato che i corsi di religione fossero impartiti in bit te le scuole in lingua italiana, Mutschlechner dispose il ritiro degli ecclesiastici dalle scuole pubbliche e organizzö nuovi corsi

di religio ne nelle scuole parrocchiali. In quello stesso 1928 il Vaticano lo nominö amministratore apostolico di Bressanone. Mutschlechner, no to per la sua coraggiosa battaglia contro Pita- lianizzazione delPinsegnamento religioso in Alto Adige, considerava le autoritä fasciste co me "uno fra i peggiori nemici degli italiani". Divenuto principe-vescovo Johannes Geisler, Mutschlechner fu decano del duomo nel 1930 e, tre anni dopo, prevosto. Mori a Bressanone nel 1939.

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 60 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
l'ammi- nistrazione della giustizia. In fondo su questo sistema di dominio, in cui la massima auto- ritä delPimpero trasferiva il potere temporale ai vescovi, gravö fin dalPinizio il rischio che i vescovi finissero con Palienare il loro potere a quei nobili che loro stessi avevano insediato per esercitarlo. Ciö non valeva solo per la Val Pusteria, ma anche per altre vallate che nel 1027 Pimperatore Corrado II aveva concesso in parte al vescovo di Trento e in parte a quel lo di Bressanone. La Val

Pusteria dal 1091 al 1271 Per un certo periodo di tempo parve che an che i vescovi di Trento e di Bressanone riuscis- sero a consolidare il loro potere temporale, se non addirittura a espanderlo, trasformando le loro diocesi in principati territoriali come ave vano fatto gli arcivescovi di Salisburgo. Tutta- via, entro la fine del secolo XII i nobili locali, incaricati dai vescovi delPesercizio dei poteri comitali e di awocatura, divennero personag- gi cosi potenti da scalzare, o quasi, progressi

quasi esclusivamente delle loro nobili famiglie d'origine, come, d'altra parte, queste erano legate da vincoli piü stretti con quei ca- pitoli cattedrali sui cui troni vescovili sedeva uno dei loro. Cosi Otto di Andechs, in quali- tä di vescovo di Bressanone (dal 1165 circa al 1170 circa), non solo conferi al fratello Bert- hold di Andechs i poteri comitali sulle valli dell'Inn e Pusteria cedendogliele come feudi, ma gli assegnö anche l'awocatura sul capito- lo del Duomo di Bressanone. Alla fine del

- to all'assassinio del sovrano Filippo di Svevia, egli fu messo al bando dall'impero nel 1209 e perse tutti i feudi e diritti che - per quanto ri- guarda l'area di Bressanone - andarono al con te Alberto III di Tirolo. Ciö parve segnare la fine degli Andechs; ma giä nel 1232 il vescovo di Bressanone Enrico di Tures dovette rimette- re loro, su ordine dell'imperatore Federico II, i feudi della chiesa di Bressanone nelle valli

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 87 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
conferma presso gli ordinari di Bressanone. Le localitä di Sillian, Dobbiaco e Villabassa erano inizialmente soggette alla parrocchia di San Candido: dopo che ebbero ottenuto un'au- tonoma cura d'anime, a San Candido restö ancora Lincarico per Sesto, che nel 1651 fu eretta a curazia e il cui prevosto, dal 1791, fu anche titolare della chiesa parrocchiale di San Candido. Quest'ultima, che doveva essere ori- ginariamente la chiesa intitolata a San Mauri- zio - secolarizzata sotto Giuseppe

del duomo di Bressanone, e, nello specifico, l'arcidiaconato della Val Pusteria al prevosto di Novacella. Nel corso del tempo agli arcidiaconi furono poi af- fiancati uno o piü decani, che a Bressanone so no menzionati per la prima volta negli statuti del sinodo diocesano del 1296: a essi spettava la visita delle rispettive circoscrizioni e la sor- veglianza sul clero, sull'ufficio divino e sul pa- trimonio delle chiese. Con il tardo Medioevo gli arcidiaconati si sciolsero e furono sostituiti dal

distretto ecclesiastico di Bressanone e da tre decanati. Nel distretto, direttamente sotto- poste a un vicario generale, rientravano l'alta Val d'Isarco al di qua del Brennero, la bassa Val d'Isarco, la Val di Fassa e Livinallongo-Ma- rebbe. Il decanato della "Val Pusteria" aveva invece sede a San Lorenzo di Sebato. 2.1 II decanato della "Media Val Pusteria" Il principe-vescovo Christoph Andreas von Spaur (1601-1613), annoverato fra i grandi pastori della diocesi di Bressanone, tradusse energicamente

. 2.2 II decanato "C/s et ultra montes" (Ladinia) Il sinodo diocesano del 1603 istitui un decana to autonomo per le circoscrizioni parrocchiali di Fassa, Livinallongo e Marebbe, precedente- mente dipendenti dal distretto ecclesiastico di Bressanone. La sede del decanato mutö co- stantemente. Intorno al 1790 Livinallongo e la Val di Fassa furono separate e poste sotto la diretta responsabilitä di Bressanone; la Val di Fassa ebbe poi un proprio decanato, posto sot to la diocesi di Trento nel 1818. Nel

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 362 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
di Castel Badia si insediö quindi stabilmente nella parte piü interna della Valle di Braies, ri- manendo in possesso della quasi totalitä dei beni donati fino alla sua soppressione a Opera dell'imperatore Giuseppe II nel 1785. Il mo nastero vi aveva favorito il trasferimento di pastori, cacciatori, pescatori e carbonai. La Chiesa di San Vito nel periodo natalizio L'altra fondazione ecclesiastica a insediar- si alPinterno della Valle di Braies fu il Capitolo di Bressanone. Nel 1091, l'imperatore Enrico

IV ((1056-1106) aveva infatti ceduto al vesco- vo di Bressanone Altwin una contea pusterese, di cui faceva parte anche Brunico. Da questo momento, tutta la zona occidentale di Braies di Fuori e Braies di Dentro (il nome San Vito compare solamente con la costruzione di una chiesa in onore di San Vito verso il 1300) fu cosi assoggettata al Capitolo di Bressanone. Le monache di Castel Badia mantennero i loro possedimenti, ma accanto a loro a Braies go- vernavano anche i vescovi di Bressanone. Pare infatti

certo che un terzo del lago sia stato ce duto al vescovo di Bressanone, dal momento che questi stabili un pescatore nel maso che reca ancora oggi il nome di "Fischl" e che si trova nella frazione o parrocchia di San Vito. Successivamente, tra il vescovo e le monache sorsero delle controversie in materia di diritti temporali, soprattutto relativamente all'Alpe di Foresta e al lago. Lotte e dispute che si pro- trassero a lungo, segnatamente nel Tre e Quat trocento e in particolare nel periodo in cui

le sorti di Bressanone e Castel Badia erano rette dal cardinale Cusano e dalla badessa Verena von Stuben. SulPAlpe Foresta, il luogo in cui si scontrarono i servi di Castel Badia e i contadini di Marebbe che volevano rovesciare il potere del monaste ro si chiama ancora "der wälsche Platz", dal termine "Krautwälsche", con cui un tempo in Pusteria si designavano gli abitanti della La- dinia. Verso il 1300, certo su iniziativa e con l'aiuto del Capitolo di Bressanone, a Braies di Dentro venne costruita

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 95 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
Johann Steinmayr laborazione del canonico Michael Gamper, fondö il settimanale religioso che diresse fino al 1967. All'inizio svolse l'attivitä in comple- ta solitudine, quindi con l'aiuto della nipote Kathi Trojer, insegnante. Mori a Bressanone nel 1975. 4.14 Johann B. Oberkofler sorprendente rapiditä: non esiste praticamen- te alcun paese dell'Alto Adige in cui non si trovi almeno un dipinto di questo autore, an- che se la sua opera maggiore e probabilmente quella che adorna i portici del

cimitero di San Giovanni. Se le sue capacitä si sono mantenu- te a volte sotto le aspettative nell'affrescatura delle chiese, Oberkofler e entrato comunque nella storia dell'arte dell'Alto Adige come pit- tore di Madonne e ritrattista eccellente. 4.15 Johannes Baur Johannes Baur nacque a Tesido nel 1895. Do- po avere patito per breve tempo la prigionia durante la Prima Guerra Mondiale entrö nel seminario di Bressanone e fu consacrato sacer- dote nel 1921. Compiuti gli studi universitari a Monaco

fu pe- raltro requisito dai nazisti. Dal 1941 al 1964 Baur insegnö liturgia, pastorale e pedagogia al seminario di Bressanone, e fu appassiona- to scrittore, con una Serie di pubblicazioni di rilievo. Promosse con tutte le proprie forze il processo di beatificazione di Josef Freinade- metz, del cui compimento non fu tuttavia te- stimone poiche mori poco prima, nel 1975, a Bressanone. Le opere del sacerdote e pittore Johann Baptist Oberkofler (1895-1969), fratello del poeta Jo sef Georg Oberkofler

, originario di San Gio vanni in Valle Aurina, sono l'espressione di un'intensa devozione personale. Dopo gli stu di a Bressanone ricevette gli ordini nel 1921, e dal 1924 al 1928 Studio presso l'Accademia di Belle Arti di Monaco. Da allora, e fino alla morte, nel 1969, fu beneficiato del duomo di Bressanone. In tutti questi anni dipinse con 4.16 Heinrich Forer Heinrich Forer nacque a Campo Tures nel 1913 e compi gli studi a Bressanone. Fu ordi- nato parroco della chiesa del paese d'origine nel 1938

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 90 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
leia e assegnata all'arcidiocesi di Salisburgo, sotto la quäle rimase anche, fino al 1921, la diocesi di Bressanone. 3.2 La pertinenza diocesana della Val Pusteria in etä napoleonica Durante il periodo napoleonico si verificarono considerevoli mutamenti nelle giurisdizioni episcopali. Dopo la sconfitta dell'insurrezione del 1809 Napoleone riservö infatti agli abitan- ti del Tirolo un'aspra vendetta: su suo ordine il territorio fu diviso in tre parti, con quella me- ridionale assegnata al Regno

- se le localitä di Valle San Silvestro e Villa Santa Caterina - Ampezzo e Dobbiaco all'arcidiocesi di Udine e l'intero Tirolo Orientale con San Candido e la Val di Sesto a quella di Lubiana. Fortunatamente questi prowedimenti privi di senso non ebbero lunga durata. Dopo il crollo dell'impero napoleonico nel 1814 le localitä di San Candido, Lienz, Ampezzo e Livinallon go furono prowisoriamente riconsegnate al vescovo di Bressanone. Di suo, il governo austriaco pretese che, come i confini dello Stato, anche

quelli delle ripartizioni amministrative coincidessero con le giurisdizioni diocesane, per cui dopo lun- ghe trattative con Roma si arrivö a una nuova disposizione delle diocesi. La bolla Ex imposito del 2 maggio 1818 disegnö le nuove circoscri- zioni ecclesiastiche, con i decanati di Lienz e di Windisch-Matrei nel Tirolo Orientale defi- nitivamente attribuiti a Bressanone. Nel 1824 Trento restitui a Bressanone anche la curazia di Colfosco con relativa chiesa succursale di Corvara, che aveva ricevuto

, nel corso della storia, hanno avuto modo di distinguersi. 4.1 Michael Feichter Michael Feichter, nato nel 1766 a Molini di Tures, Studio a Bressanone e Innsbruck, do- ve frequentö anche il seminario generale. Ricevette l'ordinazione sacerdotale dall'allo- ra principe-vescovo Joseph von Spaur nella cappella del castello di Brunico. Divenne poi professore di scienze bibliche e vicerettore del seminario di Bressanone. Fra il 1791 e il 1814 Feichter ebbe a patire in prima persona i disagi provocati

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 82 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
la pieve di Rodengo, della quäle tuttavia non si tratterä in questa sede. La pieve di Chienes risale probabilmente al secolo XI: sappiamo comunque che nel 1160 fu affidata dal ve- scovo Artmanno di Bressanone all'abbazia di Novacella, da poco fondata, e che si estende- va su Falzes, San Sigismondo, Casteldarne e Mantana. Dopo che la parrocchia si vide as- segnata una significativa tenuta a Falzes, ver so il 1200, i relativi curati trasferirono qui la propria residenza nel corso della prima metä

di quel secolo, sebbene la parrocchiale re- stasse nominalmente ancora a Chienes. Nel 1363 Rodolfo IV d'Asburgo istitui un benefi- cio a San Sigismondo; nel 1384 il decano del duomo di Bressanone Johannes von Kiens ne istitui un altro nel suo luogo d'origine, detto beneficio di messa prima, destinato cioe a chi era incaricato di celebrare quotidianamente la prima messa del mattino e di fornire assisten- za nella cura d'anime. Dal 1705, in seguito alla separazione di Falzes dalla parrocchia di Chienes

ed Elle. Nella frazione di San Martino era giä attiva una cappellania nel 1184, poi annessa al vicino monastero femmi- nile di Castel Badia nel 1395. Quest'ultimo su- scitö grande scalpore sotto la badessa Verena von Stuben, nel periodo in cui Nicolö Cusano era vescovo di Bressanone (1450-1464). Con Peccezione di Brunico, soltanto in etä moder- na le altre localitä della parrocchia di San Lo renzo ebbero il proprio curato. Piü volte rima- neggiata, la parrocchiale, con il suo impianto a tre navate

definitivamente solo nel 1610, seppur incorporata nel capitolo del duomo di Bressanone (come giä peraltro era stato de- cretato per San Lorenzo fin dal 1393). Questo significa che i titolari delle due parrocchie era- no scelti dal capitolo e presentati al vescovo per la conferma; nel caso di Brunico il capi tolo di Bressanone esercitö questo suo diritto di scelta fino alla secolarizzazione ecclesiastica del 1803; successivamente il diritto di nomina fu avocato dal governo bavarese e quindi, do po il 1814

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 113 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
il re Ottone II (973-983) regalö al vescovo Richbert (956 circa - 975 circa) la Marien- kapelle di Ratisbona con annessa una residenza per i presuli tirolesi nei loro viaggi in Baviera. Una curiosita: nello stesso documento Richbert veniva definito per la prima volta “Prihsinensis sanctae ecclesiae episcopus", vescovo di Bressanone ancor prima che di Sabiona. Piü illustre di lui fu perö il suo successore, Albuin, Alboino (975 circa - 1006) della potente famiglia degli Ariboni margravi

di Carinzia, con il quäle intorno al 990 la sede episcopale si trasferisce definitivamente a Bressanone. L'atto simbolico con cui Alboino sigla la continuitä ideale tra Sabiona e Bressanone e la traslazione nel nuovo duomo delle reliquie di S. Ingenuino il quäle, insieme a S. Cassiano, viene solenne- mente elevato a patrono della nuova diocesi. Alboino si distingue, oltre che per la sapienza pastorale, soprattutto per la sua avvedutezza e per le qualitä di accorto amministratore imperiale che gli

guadagnano la stima e i benefici sia di Ottone II, sia del re Enrico II (1002 - 1024). Da loro infatti il vescovo brissinense riceve possedi- menti in Baviera, Carinzia e Craina (come l'isola di Veldes, oggi Bled, in Slovenia) e gli viene riconfermato l'infeudamento del “Brixner Hof’ di Ratisbona. In aggiunta a ciö nel 1004 Enrico II investe di forti poteri ducali sia il vescovo di Trento sia quello di Bressanone. Nel Museo Diocesano di Bressanone, a distanza di un millennio, si puö ancora am- mirare uno

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 117 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
successivamente si insediarono in cittä. Negli anni tra il 1324 ed il 1444 il complesso fortificato di Sabiona venne potenzia- to. Successivamente vi si conobbero momenti di grande tensione quando, a seguito dei violenti dissidi intercorsi tra l’arciduca tirolese Sigismondo il Danaroso (1446- 1490) e l'illustre cardinale principe-vescovo di Bressanone, Nikolaus Krebs von Kues (Niccolö Cusano, 1450-1464), esso venne assediato e tolto al controllo episcopale. Solo dopo difficili trattative di pace tra i due

imperatori germanici, acquisendo sempre maggiore influenza e ponendo le basi per lo sviluppo della Contea del Tirolo. I principi-vescovi di Trento e di Bressanone avevano conferito l'esercizio del potere temporale e militare nei loro territori ad advocati provenienti dalle famiglie nobiliari. I conti di Morit-Greifenstein e i conti di Andechs proteggevano cosi i territori del vescovo di Bressanone, mentre quelli di Trento erano difesi dai conti di Appiano e dai Tirol. Alberto III di Tirolo (1190-1253

) soppiantö ben presto le altre dinastie, anche con l'uso della forza e la sottrazione di territori e diritti ai principi-vescovi. Nel 1248 egli era giä padrone sia del principato di Bressanone sia di quello tridentino. Alla morte di Alberto III, il potere passö nelle mani del ramo goriziano dei Tirolo (Tirol-Görz), quando Mainardo III di Gorizia divenne Mainardo I del Tirolo (1253-1258). Alla sua morte prematura, la contea di Gorizia-Tirolo passö ai suoi due figli, Alberto e Mainardo, i quali nel 1271

se la sparti- rono: ad Alberto andarono Gorizia e l’alta val Pusteria, mentre a Mainardo rimase il resto del Tirolo. Il conte Mainardo II (1258-1295) e senza dubbio quello che diede prestigio e legittimitä alla Contea del Tirolo ponendo fine ai conflitti con i nobili rivali e con i principi- vescovi. 145 Le motivazioni del conflitto tra il Principe del Tirolo e il vescovo di Bressanone riguardava- no diritti territoriali reclamati dal Cusano alla propria potestä, come ad esempio il diritto allo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 181 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
figura cessö cosi di esistere. A quell'epoca oramai il Magistrato cittadino, dopo Tin- cendio di Branzoll del 1671, risiedeva nella Citta Alta, nella cosiddetta Casa Neideg ger ( Neidegger'sche Behausung ), che dal XIX secolo divenne sede del Tribunale con 11 nome di "Gerichtshaus”. Se nella "Residenzstadt” del Principato di Bressanone l’influenza dell'autoritä ve- scovile e del Capitolo del Duomo continuö ad esercitarsi con forza sulle istituzio- ni cittadine, 307 a Chiusa si assiste giä all’inizio

”. 307 A Bressanone gli statuti giuridici vennero codificati nello Stadtbuch del 1380 (cfr. Archivio vescovile di Bressanone, cassa 84, 1 D, edito da J.Mutschlechner, Alte Brixner Stadtrechte, Schlern-Schriften 26, Wagner, Innsbruck 1935): "Oltre al potere legislativo, l'amministra- zione della citta e della giustizia rimase alle dipendenze del principe vescovo ... E da notare che la giurisdizione civile spettava non solo al giudice eletto dal vescovo a tempo inde- terminato, ma anche al Capitolo dei

canonici del duomo di Bressanone poiche avevano il privilegio o diritto di immunitä ( Exemptiongerichte ) sui loro vasti possedimenti terrieri” (Stella 1987, p. 24). Va annotato tuttavia che, all'incirca dal 1277, "a Bressanone l’ammini-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 169 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
4. “Clausa sub Sabione sita" 4.1. “Ze Chlausen in derstat“: il documento del 3 dicembre 1308 La nascita e lo sviluppo di Klausen/Chiusa nella storia si intrecciano strettamente con le fortune del Principato vescovile di Bressanone, erede diretto dell’episcopato sabionense. Non a caso la prima testimonianza ufficiale del fatto che Chiusa, oramai agli inizi del XIV secolo, avesse raggiunto lo Status di cittä emerge proprio da un documento vescovile. 248 ln esso, datato 3 dicembre 1308

( des eritages nach sand Andreas tage, „il marte- di dopo la festa di S. Andrea"), il Principe-vescovo di Bressanone Johannes III von Schlackenwert 249 concede a un certo Ebelein von Plehtz 250 il Marktrecht ("diritto fo- rense”) su due case e relative pertinenze rurali nella cittä di Chiusa [ze Chlausen in der stat), che quest’ultimo aveva precedentemente acquistate da Nikelein e dai figli di Tegnen Winter di Chiusa. Intorno al 1200 infatti la strada lungo l'Isarco era stata riattivata e ai piedi di Sabiona

famiglia della piccola no- biltä rurale di Millan, il quäle possedeva case sia a Bressanone che a Chiusa. Tra il 1303 ed il 1343 compare come testimone in diversi documenti; nel periodo 1315-1328 ricopre l'incarico di Giudice a Rodengo e risiede a Rio di Pusteria; anche i figli Lorenz e Michael ri- sultano possedere beni a Bressanone (Kustatscher 2007, p.55; anche: Archivio del Capitolo del Duomo di Bressanone, Codex Mayrhofen, n.354). 251 Hye 2001, p. 72 e p. 234 252 Rastner 1974 (cit. da Krismer 2008

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 100 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
San Sigismondo in Val Pusteria, altare gotico a porteile, 1435 ca. Giovanni da Brunico viene in genere identificato come l'autore della quarta arca- ta del Chiostro di Bressanone. Nei documen- ti d'archivio il suo nome comincia a figura- re solo in epoca posteriore; una prima volta, nel 1418, e menzionato fra i pittori un certo "Hans gesessen ze Vern" (Giovanni residente a Varna), di cui non si sa con certezza se sia il Giovanni da Brunico menzionato nel 1440, al quäle il vescovo Ulrico

di Bressanone conse- gna la somma di dieci marche. L'autore degli affreschi della quarta campata e un artista di scuola schiettamente padovana, in cui po- tremmo scorgere un pittore itinerante, attivo nella conca di Brunico, nel tratto mediano della Val d'Isarco e a Vipiteno, dove realizzö grandi cicli pittorici. L'iscrizione apposta da Ambrogio Gander nel 1441 nella navata la terale della chiesa di San Giacomo a Kastel- laz, sopra Termeno, in cui si vantava di esse- re stato allievo (" familiaris

") di Giovanni da Brunico ("Johannes gihnig de brauneck"), non costituisce una prova decisiva del fatto che gli affreschi del Chiostro di Bressanone, al quä le sono indubbiamente ispirate le volte della chiesa di Termeno, siano di Giovanni. E tutta- via impossibile disconoscere la parte avuta dai pittori brunicensi nella diffusione del gotico internazionale di scuola nord-italiana. La fama di Leonardo da Bressanone s'irra- diö notevolmente oltre il luogo di produzio- ne; sue tracce sono riconoscibili negli

affreschi della vecchia parrocchiale di Vandoies, nella chiesa delTOspedale di Villabassa, nel cimite- ro e nella collegiata di San Candido nonche a San Silvestro sulTAlpe. Le sue opere, databili fra il 1440 e Tawento di Michael Pacher, reca- no i segni distintivi del passaggio dall'ultima fase del dolce Stile alla reazione realistica. La scultura gotica Una delle prime sculture gotiche della vallata e la Madonna di Sonnenburg (oggi conservata nel Museo Diocesano di Bressanone); esegui- ta intorno

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 92 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
4.5 Josef Freinademetz II ladino Josef Freinademetz nacque nel 1852 a Oies, in Val Badia, da una famiglia di conta- dini poveri ma particolarmente devoti. Com- piute le scuole elementari nel paese natale, frequentö successivamente il seminario di Bressanone, all'epoca un grande focolare di entusiasmo per le missioni. Fu in questo cli- ma che germogliö in lui la vocazione. Dopo Fordinazione sacerdotale, nel 1875, e dopo un biennio come cappellano a San Martino in Badia, Freinademetz fece

il 5 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II; in Cina fu cinese al servizio dei cinesi: "Sono giä piü cinese che tirolese - scrisse - e anche in cielo voglio con- Padre Josef Freinademetz tinuare a esserlo". bruck e teologia a Bressanone. Dopo l'ordina- zione sacerdotale, nel 1840, fu attivo per un- dici anni come prete assistente e cooperatore e per un anno come curato. Nel 1852 divenne professore di diritto canonico al seminario di Bressanone e nel 1882 vescovo suffraganeo della diocesi e vicario generale

per il Vorarl berg, finche nel 1884 fu insediato dall'impera- tore Francesco Giuseppe come principe-vesco- vo di Bressanone. Aichner riservö particolare attenzione al seminario della cittä, amplian- dolo considerevolmente. Pastore assai erudito e devoto, non risultö tuttavia all'altezza delle accese discussioni di politica ecclesiastica che in quegli anni vedevano opporsi conservatori e cristiano-sociali, al punto di essere costretto a rassegnare le dimissioni nel 1904. Trascorse gli Ultimi anni

di vita a Novacella, dove mori nel 1910. 4.6 Josef Seeber Josef Seeber nacque nel 1856 a Brunico. Com- pi gli studi al ginnasio e al seminario di Bres sanone, alloggiando al Kassianeum, dove fu compagno di scuola di Stemberger, Freina demetz e Ignaz Mitterer. Ricevuti gli ordini nel 1873 e superato il concorso d'abilitazione all'insegnamento presso PUniversitä di Inn sbruck nel 1881, da quell'anno al 1887 ebbe la cattedra al Vinzentinum di Bressanone. Piü tardi fu docente presso la Militäroberschule

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 522 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
consiglio di corte di Bressanone. II 5 aprile 1692 Johann Franz conte di Khuen consacrö Kaspar Ignaz suddiacono e poi diacono il 21 aprile 1696. Prima ancora della fine di que- sto anno, fu ordinato sacerdote da un cugino principe vescovo. II giorno del suo onoma- stico, nelPEpifania del 1697 nella chiesa del duomo di Bressanone egli celebrö la sua pri ma Messa. II 3 aprile 1702 mori il principe vescovo di Bressanone Johann Franz conte di Khuen. Dopo un breve interregno, F8 giugno il capi- tolo del

Kaspar Ignaz conte di Künigl mori nel castello avito di Casteldarne, luogo della sua estrema dimora, mentre il suo cuore fu porta- to nella chiesa parrocchiale di Innsbruck. Il 24 ottobre 1758 fu inumato nel nuovo duomo di Bressanone. Josef Röd In un cascinale al di sopra della localitä Corti di Sotto nel comune di Chienes, il 24 settem- bre 1884 nacque Josef Röd, figlio del contadi- no del maso "Brüggler". Il destino lo colpi du- ramente quando era ancora un bambino. La poliomelite diagnosticata

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 521 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
e in altri luoghi. Nel 1352 divenne parroco di Chienes/Falzes. Quando nel 1363 il fondatore Rodolfo IV d'Absburgo, valicando il Passo dei Tauri, giun- se in Tirolo per prendere possesso di questa regione dalle mani della contessa Margarethe, detta Maultasch, fra i signori del Tirolo che gli vennero incontro per rendergli omaggio c'era anche Giovanni da Chienes. Nel 1370 egli di venne canonico di Bressanone e 2 anni piü tardi ne fu il decano. Poiche Giovanni cono- sceva la difficile situazione

dell'attivitä pasto- rale a Chienes, come ricordato nel 1384 isti- tui nel suo paese natale il beneficio di prima messa mattutina per la Santa Epifania. Morto nel 1394, Giovanni e sepolto nell'abbazia di Novacella. Principe vescovo Kaspar Ignaz conte di Künigl Kaspar Ignaz conte di Künigl, barone di Ca steldarne e Warth fu una delle piü eminenti figure di vescovo della diocesi di Bressanone. Tipico principe di etä barocca, capace di con- ciliare armonicamente in se aspetti opposti come la gioia mondana

e la vita ritirata, fu splendente nella sua epoca anche come me- cenate, felice soprattutto di mettere mano a nuove costruzioni. Fece edificare a Bressanone il palazzo vescovile e l'annessa chiesa, il nuo vo edificio delle scuderie, il duomo, la parte barocca del castello e della chiesa parrocchiale di Casteldarne. Era nato a Innsbruck il 7 mar- zo 1671 come decimo di tredici figli e frequen- tö il ginnasio locale. A 13 anni fu sottoposto alla tonsura, poiche era stato giä destinato al la condizione

ecclesiastica e il 9 ottobre 1684 fu inviato nel beneficio di recente istituzione a Casteldarne, che come principe vescovo di Bressanone conservö fino alla fine della sua La localitä di Corti sull'altipiano di Falzes con il colle della chiesa

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 333 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
dell'abside, tutte realizzazioni del giä ricordato Maestro Nikolaus (Claus) Stürhofer di Bressanone tra il 1493 ed il 1494. 632 5.3.2. Uno scrigno d'arte sacra All'interno della chiesa si concen- trano, come in una sala museale, diversi tesori d’arte, alcuni pro- venienti da altri edifici sacri: dalle sculture d’epoca tardogotica alle pale d’altare di gusto barocco e agli arredi neogotici, S. Andrea cu- stodisce un piccolo patrimonio di preziositä artistiche. Giä appena si entra in chiesa

, regge tra le mani la Croce del Figlio (o lo stesso corpo esanime del Cristo crocifisso), offrendola alla venerazione degli astanti. Qui nell’abside di S. Andrea, comunque, la figurazione di Dio e prospettata nella mano benedicente dipinta nel quadrilobo cerchiato alla convergenza dei costoloni della volta. 632 Nikolaus Stürhofer e menzionato nel 1494 come "Claus Utnhofer pittore a Gries, cittadino di Bressanone" insieme alla moglie Ursula. Nella cittä vescovile egli possedeva una bottega, attiva per

grafico caratterizzano il pittore Nikolaus Stürho fer" (Egg 1985, pp. 123-124, Tr.d.A.). 633 Ruprecht, o Rupert, Potsch conduceva, alla fine del '400, una delle tre piü importanti botte- ghe artistiche di Bressanone, accanto a quelle di Nikolaus Stürhofer e di Andre Haller. A lui ed ai suoi collaboratori si ascrivono tra il 1490 ed il 1530 (anno presunto della sua morte) vari affreschi ed altari a portelle tra Bressanone, le Valli d’Ega e di Funes, Rocca Pietore, la Val Pusteria, Sabiona, Chiusa

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 114 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
giugno 1027 Corrado indirizzö un privilegio alla Chiesa vescovile di Bressanone do- nandole i diritti comitali sulle valli dell'Isarco e dell’Inn, che venivano cosi sottratte al potere dei Guelfi di Baviera 141 e degli altri signori ribelli. Nel diploma imperiale veniva nominata per la prima volta anche Chiusa, “clausa sub Sabione sita”, o meglio la chiusa dell'Isarco presso la quäle doveva sorgere una dogana e correva il confine meridionale del territorio brissinense. Con questo gesto

l'imperatore si assicurava al meglio il controllo dell'importante via del Brennero e lo ribadiva l’anno successivo, il 1028, facendo dono sempre al vescovo Hartwig (1022-1039) dei diritti doganali della Chiusa, il cui beneficio veniva concesso per l'appunto al " monasterium Sebona dictum in honorem sanctae Mariae constructum”. 2.8. Sabiona, "monasterium Sanctae Mariae la fortezza dei ve- scovi di Bressanone ... Firma nobis est arx et propugnaclum deus U2 Con il trasferimento graduale della sede episcopale

1047, l'imperatore Enrico III avesse nominato nuovo papa un proprio uomo di fiducia, il vescovo di Bressanone Poppone che, osteggiato dalla nobiltä romana e dall’antipapa Benedetto IX, era riuscito tuttavia ad insediarsi il 17 luglio 1048 con il nome di Damaso II, morendo perö di malaria nemmeno un mese dopo, il 9 agosto. imperiali si veda E.Müller Mertens-W.Huschner, Reichsintegration im Spiegel der Herr schaftspraxis Kaiser Konrads II., Weimar 1992, pp. 22-26. 141 II Comitato bavaro del Norital

veniva cosi spartito tra i due vescovi di Trento e Bressanone, per indebolire il conte Welf (Guelfo) II che si era legato al duca Ernesto II di Baviera contro Corrado II. 142 Dal salmo 45, nella versione latina di Martin Lutero.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 174 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
dell’Ospizio di Chiusa (K.Gruber, Sakrale Rundbauten des Mittelalters in Südtirol, in "Schiern" 86,1994, p. 640). Gasser invece collega il 1203 alla decisione del Principe-vescovo Corrado di Rodengo (Konrad von Rodank, vescovo brissi- nese dal 1200 al 1216) di incorporare le parrocchie di Lazfons e di Chiusa alla nuova chiesa degli Apostoli (Gasser 2000, p.181). Una curazia di anime a Lazfons probabilmente esiste- va dall’epoca del trasferimento dell’episcopio a Bressanone alla fine del 900. Al territorio

, Die rechtliche Natur des Hl. Kreuzspitals zu Brixen und des Zwölf Apostelspitals zu Klausen. Eine rechtshistorische Untersuchung der Beziehung dieser Spitäler zum Brixner Domkapitel, Bressanone 1963, p. 47. Johanna Niederkofler vede impossibile fissare un termine preciso per l'incorporazione delle due parrocchie, consi- derando tuttavia probabile una datazione posteriore al 1213 per Lazfons ed una ancora piü tarda per Chiusa (Niederkofler 2005, p. 51). La prima menzione di un parroco ["ple- banus

, la cura pastorale di Lazfons e di Chiusa deve passare alla nuova Parrocchia, la quäle e sottoposta direttamente al vescovo e al Capitolo del Duomo di Bressanone: l’intendente ecclesiastico dell'Ospizio, 1 "’Hospita-

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