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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 139 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel Medioevo La pArrocchiA di LAgundo Ai suoi inizi Ita Tirolo e BressAnone Jn •) fihf -»Spcjci i\r>). Bjpi-utttJ «ei« iTrcTtiCr-r . <3o(l«cice»S*tm nff >iyi<T inceiS f /„ r non Cicinj en<«h inn'VUH.mPr %y,xt£xttyZ: Vj«c-*dZ'Ajpittfiur -f* ’ — a-f. ,„w.7ri-TiiimßcaC.q&uof<x<:i«'t«''Vevire«u< OJ.utlt Jfc "»A f v u» Lfc fcOU~< C^rtyt j«rytoi«^^JolI7on X r- jdJ.c.x.tw'’. J/c--.«= j^ua'>o.u«ce<. f_.«C -m«toL»WtP ’/H Ip'-ft nj~J^Ly, »rara,,.,«jUR”? -jc<(yr’j«U r .i r <. / T^U; xix^«^. VlÜ

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Quando nel XII secolo i Tirolesi costruirono il loro castello dinastico sul vicino deposito morenico, anch'esso un feudo di Coira, si trattö di un atto di concor- renza aIla chiesa privata dei Wanga. Forse proprio tale antagonismo potrebbe essere stato all'origine del la fondazione del la parrocchia di Lagundo. Ma c'era anche un'altra forza politica che doveva essere interessata aIla fondazione di una parrocchia a Lagundo. II vescovo di Bressanone era il piü grande proprietario fondiario del la zona

e con la chiesetta di San Cassiano vi possedeva giä un'istituzione ecclesiastica. Non puö dunque essere ritenuto un caso che la chiesa parrocchiale di Lagundo si trovi proprio in mezzo ai terreni e ai masi del vescovado di Bressanone. In effetti, giä nel 1218 la parrocchia era in mano al vescovo di Bressanone, che in queil’anno la cedette al la Collegiata „Unsere Liebe Frau im Kreuzgang" di Bressanone. 148 Sembra pertanto giustificata la supposizione di Atz/Schatz, secondo cui il vescovo di Coira

, quäle vescovo diocesano competente, avrebbe lasciato, poco prima, la parrocchia al suo collega d'ufficio brissinese. 149 In tal modo potrebbe aver soddisfatto un desiderio di Bressanone, avvallato anche dai conti del Tirolo. Forse i due patroni del la parrocchia, Ippolito ed Erardo, possono offrirci informazioni utili sulle origini del la nostra parrocchia. Si deve forse al caso che la festa di S. Ippolito cada il 13 agosto, cioe nel Io stesso giorno di quella di S. Cassiano, patrono del la vicina

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 127 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
Lxg'undo nel Medioevo ln essa un ministeriale brissinese di nome Cerunch lascia i suoi possedimenti di Lagundo ( possessiones quas habuit Alegunde in vineis agris et pratis) al Capitolo del Duomo di Bressanone. 95 L'unica condizione posta da Cerunch e che sua figlia, in luogo della parte di ereditä che le spetterebbe, ottenga la metä di un maso situato iuxta ecclesiam sancte Marie, cioe accanto aIla chiesa di Maria. Purtroppo il testo non parla dell’ubicazione precisa di questa chiesa

. L'editore di questo libro la localizzö a Bressanone, 96 altri, come il nostro reverendo Alfons Maria Karner, la vollero individuare nel la chiesa parrocchiale di Lagundo. Quest'ultima ipotesi significherebbe perö che la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Ippolito ed Erardo, sarebbe stata dedicata in precedenza aIla vergine Maria. 97 Questo ci sembra piuttosto improbabile, poiche e da escludere che la Collegiata „Unsere Liebe Frau im Kreuzgang", divenuta poco tempo dopo titolare del la parrocchia

Ploner, confinante a sud con quest'ultimo, appartenesse un tempo a Bressanone. Ancora nel XVII secolo viene, infatti, nominata quäle proprietaria fondiaria una nobile di Welsperg e Primör, 98 una discendente del la stirpe ministeriale di quei signori di Welsberg, che abbiamo giä incontrato nel la frazione di Lagundo- Paesequali vassalli di Bressanone. Infine, anche il maso Clatzguter, confinante a nord con i terreni del convento, era stato una proprietä di Bressanone come si apprende da un urbario

di Bressanone del 1470." Riepilogando, possiamodunquedireche a Riomolino la consistenza dei beni di Bressanone e meno compatta di quella di Lagundo-Paese, ma e innegabile che anche qui, esistesse anticamente un predominio di Bressanone. D'altra parte abbiamo visto come Bressanone venne lentamente scalzata da questa posizione. Tre „SchwAig-höfe" di BressAnone All'origine di Velloi Bressanone, perö, non si ritirö tanto rapidamente da Lagundo. Al contrario, sembra che il vescovado abbia ancora attuato nel

corso del pieno Medioevo una notevolepoliticadicolonizzazione.Unelencodeitributideli285menziona tre „Schwaighöfe" a Velloi (in Clamisse), feudi del vescovo di Bressanone. 100 Schwaighöfe vengono chiamati i masi costruiti, nel corso del XII e XIII secolo dai conti di Tirolo, ma anche da altri signori fondiari, nelle zona di montagna, prevalentemente oltre i 1200 metri. Essi erano destinati a prati- care all'allevamento di bestiame, dato che a quell'altitudine non cresceva piu il grano.Tipico per gli

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 122 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
, potrebbe essere considerato la prima cellula germinale del complesso patrimoniale di Bressanone a Lagundo. Numerosi sono, infatti, gli elementi che Io distinguono guale originario „Mairhof", cioe podere signorile; tra questi segnaliamo il fatto di essere dotato di una chiesa e l'uso del toponimo „Quadrell-Acker" con cui venne denominato un vigneto fino ad alcuni anni fa appartenente al maso e il cui significato allude all'antica suddivisione in quadrati dei campi romani (vedi sopra "Tracce

dell'insediamento romano a Lagundo"). 61 Al posto del maso e della chiesa, un tempo situati sul margine superiore del cono di deiezione di Lagundo, a sinistra del Crabbach, troviamo oggi dei frutteti; i due edifici vennero sepolti dalla grande frana del 1850. A partire dalla fine del Medioevo fu perö un altro maso di Bressanone ad assolvere le funzioni di podere signorile e di sede dell'amministratore vescovile di Bressanone a Lagundo, vale a dire il maso Mair im Korn. Potrebbe essere stato questo il praedium

donato da Aripo ed Herold, che venne a ingrandire notevolmente le proprietä di Bressanone a Lagundo? Prima di dare una risposta, vogliamo ricordare un terzo podere signorile che puö essere messo in relazione con Bressanone. A questo proposito bisogna seguire un ragionamento piü complesso. Secondo le ricerche di Karl Finsterwalder pubblicate nel 1974, il nome della cittä di Merano deriverebbe dalla parola latino-medievale maioria, in tedesco „Mairhof", cioe podere amministrativo-signorile. 62 La cittä

. Da notare che parecchi dei prati „Maierhofleegen" appartenevano proprio a quei masi di Lagundo come l'Oberdorner, Io Steinhuber 0 il Fronkeller che erano tributari di Bressanone 0 per i quali, come per il Winkler, e almeno ipotizzabile un'antica appartenenza a Bressanone. 66 Un'indicazione piü con- creta e contenuta in un documento del 1394 in cui Georg, Huber unterm Baum (dunque proprietario di un ulteriore maso di Bressanone), vende a Ulrich Mor il tributo fondiario di un prato super Merano super

curia vilicali feodum censuale a domino episcopo Brixinensi. 367 Contrariamente a quanto ritenuto finora, il Mairhof nella zona „auf der Meran" non era dunque di proprietä di Coira, bensi un feudo brissinese. Probabilmente, dopo che il maso Bressanone amministrava le sue numerose proprietä di Lagundo tramite r'Amt Algund" (ufficio di Lagundo), il cui stemma, ne! 1607, venne dipinto nella residenza di corte a Bressanone, su una parete dell'anticamera dell'ufficio del consigliere dl corte, accanto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 126 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
le proprietä di Steingaden e giä stato rilevato che il maso Raingut, situato piü ad est, dopo Io Ziegelbauer e il Brugger, era presumibilmente un antico possedimento di Bressanone, ed anche il Tschauppgut, confinante a sua volta ad est col Raingut, era con ogni probabilitä, un fondo brissinese, poiche un contratto del 1405 Io menziona quäle proprietä fondiaria di Bressanone. 87 C'e perö da dire che negli urbari principeschi del 1388 e del 1414, il maso Tschaupp figura far parte dei beni che pagavano

tributi al principe territoriale. Negli urbari successivi dell'annona principesca ("Kelleramt"), il maso non compare piü nell'elenco fino al 1780, anno in cui figura nuovamente quäle proprietä fondi aria del principe territoriale. Questo potrebbe essere l'indizio di una controversia sui diritti fondiari del maso tra Bressanone e i conti di Tirolo. Un evidente caso di prevaricazione dell'autoritä feudale brissinese si incontra piü a sud, al Windmühlgut di Velmau 88 . Qui perö non furono il principe

bens] i conti von Fuchs, in qualitä di feudatari del vescovo, ad ignorare i diritti del loro signore feudale giä a partire dal XVII secolo, per poi presentarsi nel 1780 quali effettivi signori fondiari del maso. Se enumeriamo anche il maso Kapellgut a Steinach (oggi anche Kristele) tra le proprietä di Bressanone, e perche in un documento del 1369 esso risulta tributario del la Col leg iata „Unsere Liebe Frau im Kreuzgang" di Bressanone. 89 Anche in questo caso si puö osservare come il principe

territoriale scalzö Bressanone dal suo ruolo di signore feudale. Infatti, 50 anni piü tardi, fu Io stesso duca Federico Tascavuota a disporre del fondo, succedendo a Bressanone nei diritti di proprietä. 90 L'acquisizione piü consistente di patrimonio vescovile era avvenuta pero 200 anni prima. Nel 1241 Adelheid, figlia del conte Alberto III di Tirolo, fondo il convento del le Domenicane a Maria Steinach. II terreno su cui il convento fu edificato, dovette essere messo a disposizione dal vescovo

di Bressanone. 91 Flans Nothdurfter, che tempo fa ha esaminato le mura del convento di Maria Steinach, e riuscito ad individuare nel la sua ricostruzione storico-archeologica, due edifici preesistenti al convento: una torre ed una chiesa. 92 Grazie a Nothdurfter possiamo supporre che le due costruzioni risalgano all'epoca di Bressanone. L'archeologo che fa risalire questa prima chiesa al XII secolo, 93 ritiene di vedere in essa addirittura la chiesetta di San Cassiano di proprietä brissinese, che finora

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 94 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
di chiese private, dobbiamo ricordare quella di San Cassiano a Lagundo, che oggi non esiste piu. Un tempo essa era situata accanto al vecchio maso Steinhuber, sul lato sinistro del Crabbach, e fu sepolta insieme al maso stesso,dall'alluvionedeh850.San Cassiano, patronodellachiesa.ci riconduce a Bressanone. Nonostante Lagundo si trovasse fuori dei suoi confini, la diocesi di Bressanone vantava molti possedimenti nel nostro paese, tra i quali il maso Steinhuber. II fatto che la vicina cappella sia stata

intitolata al primo patrono del la diocesi di Bressanone, e inequivocabile indizio di una donazione brissinese. II nome di San Cassiano ci lascia, anche, supporre che la chiesa sia stata costruita ancora prima del trasferimento del la sede episcopale da Sabiona a Bressanone, quindi prima del la seconda metä del X secolo: da questo momento, infatti, Sant'lngenuino sostitui San Cassiano quäle patrono del la diocesi. 35 Come i nobili, anche i proprietari ecclesiastici si servirono delle chiese private per

rafforzare la loro posizione economica. A questo proposito e lecita la supposizione che il maso Steinhuber, con la sua chiesetta, costituisse il nucleo del le proprietä di Bressanone, che in tempi successivi aumentarono notevolmente. Ma su questo punto torneremo a tempo debito (vedi "I masi amministrativi del la diocesi di Bressanone"). L'istituzione del le chiese private del primo Medioevo aveva preso decisa mente piede anche nel nostro circondario. Ci domandiamo ora a quäle diocesi sia appartenuto

successivamente il territorio comunale di Lagundo. Tre sono le diocesi del le quali, in epoche diverse, il nostro paese fece sicuramente parte: Coira, Trento e Bressanone. Le notizie sulla Tarda Antichitä sono a tutt'oggi troppo carenti per poter nominare con assoluta certezza una determinata sede episcopale. Siccome la suddivisione in diocesi di quel periodo corrispondeva a quella del le province romane, si suppone che la nostra zona, quäle parte del la Raetia II, appartenesse aIla diocesi romana di Augusta

, sottomessa in seguito. 36 Dalle tenebreche ricoprono il periodo del le migrazioni dei popoli dei secoli successivi emerge, quäle primo punto di riferimento sicuro, il nome di Coira. L'esistenza di questa diocesi, che corrispondeva aIla Raetia I, e documentata daIla Gli stemmi delle diocesi di Coira, Trento e Bressanone. Fino al i8oy Lagundo apparteneva alla diocesi di Coira, poi a quella di Trento. Solo nel 1964 venne a far parte della diocesi di Bolzano-Bressanone. 9i btgundo primA di LAgundo

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 125 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
possiamo far rientrare anche i rimanenti beni elencati nel documento di vendita del 1491 tra le antiche proprietä dei Reifenstein e indirettamente tra quelle appartenenti un tempo a Bressanone. Parliamo del maso Herzoghube (oggi scomparso; era situato sopra il Tratter, aH'incirca la dove oggi si trovano il Piccolo Hotel e l'Hubertushof), di parti di quello che sarebbe divenuto il maso Sto// 81 e del maso Lausenberger 82 di parti del futuro maso Raingut nel la frazione di Riomolino e infine, poco dis

- tante da quest'ultimo, di diversi campi e prati confinanti con la vecchia strada. Le proprietä originarie di Bressanone a Lagundo-Paese, individuate attraverso le proprietä del le famiglie ministeriali del vescovo, sono state dunque di notevoli dimensioni. Le successive vicissitudini di queste stirpi ministeriali permettono di farci un quadro del la situazione politica alla fine del pieno Medioevo. Si puö infatti osservare come tante del le famiglie ministeriali in questione passarono dal vescovo

di Bressanone al servizio del conte di Tirolo; spesso si ebbe addirittura una sovrapposizione dei rapporti di dipendenza. 83 Infatti i conti di Tirolo si accaparravano, sistematicamente le persone al servizio del vescovo di Bressanone, loro signore feudale, cercando in tal modo di sostituirsi a lui nel l'esercizio del potere feudale. Nel la succitata donazione di Friedrich von Reifenstein 0 meglio nel la conferma di tale donazione del 1190/94, compare effettivamente Alberto III quäle signore feudale, e non

piü il vescovo di Bressanone. Quest'ultimo e nominato tra la schiera dei garanti del la donazione - accanto a San Pietro di Roma, al vescovo di Coira, sul cui territorio diocesano si trovava il fondo di Lagundo, e al santo Laurenzio, patrono protettore del convento di Wilten. 84 Se prendiamo dunque in esame masi quäle il Hofer im Bach, proprietä del principe territoriale, l'Unterdorner, con ogni probabilitä passato al giudizio deila Passiria per donazione del principe territoriale stesso, oppure

il Bücher, che pagava i tributi alla fondazione principesca del convento di Maria Steinach, ci viene quanto meno il sospetto che essi, essendo posti in mezzo ai possedimentidi Bressanone,sianostati sottratti in modo piü 0 menocorretto dai Conti del Tirolo alle proprietä di Bressanone. 85 Le proprietä del vescovo di BressAnone a Riomolino. UnA chiesA brissinese a SteinAch? Nel la frazione di Riomolino la politica di acquisizione effettuata dai conti di Tirolo e ancora piü evidente. Anche qui Bressanone

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 123 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel Medioevo II nucleo del paese di Lagundo con vista sui prati dell'Adige e su Merano Intorno al 1940. Cia molti anni prima de/la fondazione di Merano, il vescovo di Bressanone era titolare del feudo comprendente questi terreni, detti "auf der Meran". era stato distrutto da un'esondazione del Passirio, il Maierhof fu spezzettato in tanti singoli lotti successivamente assegnati ai diversi masi di Bressanone. Fu dunque questo podere signorile „auf der Meran", originariamente situato sul

territorio di Lagundo, che Aripo donö al vescovo di Bressa none? Dare una risposta definitiva non e possibile per ora. II notevole numero di poderi signorili di Bressanone rende perö l'idea delle straordinarie proporzioni del le proprietä che Bressanone ebbe un tempo a Lagundo. II vescovAdo e i ministerixli di BressAnone a LAgun- do-PAese II vescovo di Bressanone conservö per molto tempo la sua posizione di signo- re fondiario predominante a Lagundo-Paese. Nel catasto del 1780 risultano tributari

di Bressanone i seguenti masi: Tratter, Zenz, Mair im Korn, Ohler, Fronkeller, Huber unterm Baum, Steinhuber, Oberdorner, Nutz (quest'ultimo venne acquistato perö solo all'inizio dell' XVIII secolo 68 ). Ma le proprietä brissinesi erano originariamente molto piü estese. Nel caso di diversi poderi e fondi, la loro appartenenza a famiglie ministeriali al servizio del vescovo fa supporre che essi fossero anticamente proprietä di Bressanone. In un documento del 1285, Mainardo II conferma una donazione di sua

dei signori di Stilfes - fu al servizio del vescovo di Bressanone. 70 Con grande probabilitä il maso Platter fu assegnato ai signori di Welsberg dal loro vescovo feudatario poiche esso confinava coi masi brissinesi Zenz e Ohler. Continuando le ricerche suIla nobiltä ministeriale brissinese, incontriamo altri discendenti del la succitata stirpe nobiliare degli Stilfes. Nel 1178 Friedrich von Reifenstein cedette 0 meglio scambiö, a Lagundo, una vigna 120

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 121 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel Medioevo (Tru frr omib'-.XPl fiddtb* quslrr aJX h orrto nomme Hcr'ob' j'ttrcdidrr (rinrnsnu cjn SCsbuo fill $cLsl/cxLcbi cic'-adtppAsxz'ciuslc'p csx l fuvf pomvnc Kxpvpo vnioco cj xd/cm mmxnu -t i'sAictlncoplxcctxnonh Csfilxnu crfcm lutrenummi- Lv mdihnoner indcpolYtr TiCxf "t rrixncipilf t nhoc rrixncrrcib; ormbr rd?’’ xdbocjrrinermblif' I ibfürar xtibf- F<rp<r-lL\f>vtun- fagvwbfirref’arr- : 10 ' r-[ t.\ntxx Tradizione n. 120 dal primo libro delle tra- dizioni di Bressanone, datato

Cassiano, e che i beni donati dovessero aggiungersi al complesso patrimoniale di Bressanone giä esistente. Con ciö si confermerebbero le supposizioni sull'etä del la chiesetta cui siamo giunti in seguito all'indaginesui patrocini. Secondo queste, infatti, la cappella sarebbe di almeno mezzo secolo piü antica del la nostra donazione (vedi sopra "Le chiese private"). I „MAirhöfe" del vescovAdo di BressAnone Se la donazione di Aripo non costitui il primo nucleo di proprietä di Bressanone, resta quindi

ancora aperta la domanda sull'origine dei primi possedimenti di Bressanone a Lagundo. Come eventuale punto di riferimento abbiamo solamente la situazione politica generale. Come nel caso di Regensburg, anche per Bressanone siamo tentati a supporre che la prima donazione sia di origine bavarese, poiche la diocesi di Sabiona/Bressanone faceva capo alla Chiesa bavarese sin dalla fine dell’VIII secolo. Se cosi fosse, si rafforzerebbe l'impressione maturata finora, secondo cui le famiglie nobiliari

, si rafforzano ulteriormente i sospetti suII' origine bavarese delle proprietä di Bressanone. Infatti, secondo Gertrud 118

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 167 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel Medioevo patroni della diocesi (Redlich, 1886, pag. XXVII-XXVIII). a Thaler, 1846, pagg. 66-67 b Thaler, 1846, pagg. 66-67 c Schneller, 1893, pag. 5 d ibid. und Tarneller, pag. 115, n. 1 I „MAirhöfe" del vescovAdo di BressAnone 60 Sandberger, 1977, pag. 748-749; sulla genealogia degli Ariboni vedi Tyroller, 1962-69, pag. 9-17. Forse il nostro Aripo corrisponde all'Aripo fratello del vescovo Alboino, che compare ben 17 volte quäle testimone nelle donazioni del Traditionsbuch (Redlich

, 1886, n. 3, n. 5, n. 6, n. 7, n. 9, n. 12, n. 16, nn. 18-20, n. 29, n. 42, n. 44, n. 54, n. 64, n. 69, n. 71), 4 volte quäle parte agente (n. 28, n. 34, n. 36, n. 58) e una volta viene nominato quäle balivo del vescovo (n. 58). 61 Loose, 1997, pag. 97. II nome di un'altro fondo di Bressanone, rivela la sua antica appartenenza al podere signorile. NeM'urbario del Capitolo del Duomo di Bressanone dell'anno 1260 circa, troviamo l'indicazione: in Algunde vinea, que dicitur Brüte (Stolz

, AD 3/2, n. 6, pag. 184); Brühl = campo signorile (Loose, 1997, pag. 97). Non sappiamo pero di preciso a quäle podere signorile appartenesse questo fondo. 62 Finsterwalder, 1974, pag. 31-33 63 ibid., pag. 32 64 TUB l/i, n. 15 65 Finsterwalder, 1974, pag. 32, Sandberger, 1977, pag. 742, Salvini Plawen, 1996, pag. 134 66 Tarneller, n. 542 cita da un elenco del XII secolo 67 ibid. li vescovAdo e i ministeriAli di BressAnone a LAgundo- Pacsc 68 Hye, 1986, pag. 291-292 69 Mayr, 1899, n. V, pag. 2oi 70 Bitschnau, 1983

, n. 603, pag. 496-497 71 Schönherr, 1952, pag. 30; TUB l/i, n. 454, pag. 249-250 72 Bitschnau, 1983, n. 603, pag. 496-497 e n. 468 73 Steinegger, 1988, pag. 61-84 74 Prima di Friedrich von Reifenstein, giä un altro membro di questa famiglia ministeriale di Bressanone, Udelschalk von Stilfes, aveva fatto una donazione a Wüten (Steinegger, 1988, pag. 63). 75 Ebnicher, 1970, pag. 63 e 98 76 Catasto tributario Teresiano del 1780, Piumer. CN 1841 77 Catasto tributario Teresiano del 1780, Laßerus: CN 1760

al maso Stoll paga a Steingaden un tributo di 2 urne di mosto bianco (CN 1576) 82 „Weingarten zu Lawssenberg und unser Haus" (vigna a Laussenberg e la nostra casa, Auer, 1933, n. 36, pag. 24) 83 vedi Bitschnau, 1980, n. 603 (Welsberg), n. 468 , pag. 405-406 (Reifenstein), n. 146 (Trautson) 84 TUB l/i n. 454, pag. 249-250 85 per la possibile antica unitä dei masi Unterdorner e Bücher cfr. „La nascita delle Sölden ..." 86 vedi Auer, 1933, nn. 38, 55, 66 Le proprietä del vescovo di BressAnone a Riomolino

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 120 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
AlAg'umnx. La primA citAzione Se rivolgiamo ora la nostra attenzione al vicino cono di deiezione di Lagundo, non ritroveremo con nostra sorpresa in questa zona nessuno dei signori fondiari finora nominati. Abbiamo, perö, giä parlato della chiesa di San Cas- siano, una chiesa di Bressanone (vedi sopra „Le chiese private"). II vescovado di Bressanone, un tempo, era in effetti il piu grande proprietario fondiario a Lagundo. Nel catasto del 1780 ben 13 masi di Lagundo risultano tributari del

vescovado di Bressanone e abbiamo ragione di supporre che in origine il numero fosse ancora maggiore. Pertanto poco ci sorprende che la prima citazione, e con essa la comparsa nel la storia del paese di Lagundo, si trovi proprio in un documento di Bressanone. In epoca medievale le istituzioni ecclesiastiche, non disponendo delle forze militari indispensabili per difendere i propri beni con le armi, iniziarono ben presto ad assicurarsi i diritti di proprietä con una documentazione scritta, evitandone

in tal modo, l'alienazione da parte dei signori laici. Nel corso del X secolo anche i vescovi di Bressanone ritennero opportuno far trascrivere i titoli di proprietä, acquisiti dai propri predecessori e custoditi nell’archivio vescovile, in fascicoli unitari, per avere cosi a disposizione un efficace strumento giuridico. Sotto i loro successori vennero redatti e aggiunti nuovi quaderni, ed in seguito il tutto venne rilegato in due volumi, i cosiddetti Brixner Traditionsbücher (lett. libri del le trad

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 202 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
di Maria Steinach e la Certosa di Allerengelberg in Senales, che si protrasse dal 1479 al 1502 e che doveva decidere dei di- ritti di coltivazione riguardanti un prato lungo l'Adige nei pressi del maso Straßer di Marlengo, non distante dal ponte che allora superava il fiume in quella zona. l8 ° Intorno al 1483 Prem sembra essere stato titolare, per breve tempo, anche del la parrocchia di Parcines. 181 Nel 1489 venne accolto quäle canonico nel capitolo del Duomo di Bressanone, e nel 1492 gli

fu assegnata, con questa funzione, la parrocchia e l'ospedale di Chiusa. 182 II periodo del suo incarico di parroco a Lagundo e ricordato da un calice prezioso con Io stemma dei Prem, raffigurante, appunto, un tafano ( ted. Bremse, dialettale Prem = tafano). Con Prem iniziö un periodo durante il quäle, per oltre 100 anni troviamo nella parrocchia di Lagundo quasi esclusivamente canonici di Bressanone, un fatto che sembra non essere stato privo di conseguenze per la vita liturgica del la comunitä. II primo

segno dell'i nflusso brissinese emerge da un libro di preghiere redatto secondo „Brixner bistumb" (cioe secondo l'uso del la diocesi di Bressanone) che Cörg Cnewcker, successore di Prem, donö aIla biblioteca del la canonica, aH'interno del la quäle si trovavano giä i summenzionati libri di preghiere stampati „nach khuerer pistumb", cioe secondo l'uso del la diocesi di Coira. Nella prima metä del XVI secolo, uno dei nuovi canonici portö a Lagundo addirittura un messale secondo il rito brissinese. 183

L'influsso del la diocesi di Bressanone in ambito liturgico si fece sentire, dunque, in tal modo ben quattro secoli prima dell'annessione del la nostra parrocchia a questa diocesi! Stemma del parroco Leonhard Prem sul calice da lui donato. ■ OJJiit.vHKU'l n yjo u 10 ixuu 1 c u u 1 n iSuoi^inAj-ia'iuiaVjttuir • Uwu\T»lrt wüb _ ... . , - . rWvtw] -iimüiuusjuu&Wö - ■ luTniV ;iUIJ ’uUXJ iw utQi-Ti?i.viiöiu lomlntüuJl um} «Tarn HOJ.vtjc I’usto. suat fc> niSttui upUM JUUofiü jtUot-imua;) JUAtVii l©‘&tt)UOU

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 14 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
io6 - 150 o > o <l> o "U 3 o»> K Maina Kiem, LAgundo nel Medioevo La signoria fondiaria I Guelfi a Plars di Mezzo: alienazione del patrimonio ecclesiastico di Coira? II passaggio dell'Adige e la stazione di dogana. II dominio dei Franchi e l'avanzata dell'insediamento bavarese II vescovado di Coira nel la zona di Tel e il senodochium S. Petri Augusta a Plars e la politica ecclesiastico-imperiale degli Ottoni Alagumna. La prima citazione I „Mairhöfe" del vescovado di Bressanone II vescovado

e i ministeriali di Bressanone a Lagundo-Paese Le proprietä del vescovo di Bressanone a Riomolino. Una chiesa brissinese a Steinach? Tre „Schwaighöfe" di Bressanone aIl'origine di Velloi I conti di Tirolo nel loro cammino verso la signoria territoriale e la fondazione del convento di Maria Steinach Torri medievali nel la zona di Steinach di Lagundo e innovazioni nel campo del la viabilitä nel la conca di Merano La nascita del la contea del Tirolo e la fine dell'importanza strategica di Riomolino La parrocchia

di Lagundo ai suoi inizi tra Tirolo e Bressanone Riolagundo e Ried: la loro annessione a Lagundo tra economia e politica Foresta, feudo del vescovado di Regensburg Foresta: il castello, l'insediamento e il giudizio I successivi proprietari di castel Foresta e la prigionia di Oswald von Wolkenstein II convento di Steingaden a Lagundo e la signoria fondiaria sul finire del Medioevo Eva Kiem Innerhofer, I/Arte del Medioevo a LAgundo 151 171 Lo sviluppo dell'arte nel Tirolo durante il primo e il pieno

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 199 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
cui la Collegiata di „Unsere Liebe Frau im Kreuzgang" di Bressanone assegnava la carica di parroco ad un certo Dietmar 0 Wiermar. 155 II documento, uno dei primi del Tirolo redatto in tedesco, 156 ci mostra come anticamente avveniva l'insediamento di un parroco. Come giä sappiamo, nel 1218 la Collegiata di Bressanone, accanto ad altri diritti di riscossione, era stata dotata dal vescovo anche della parrocchia di Lagundo. Questo in prati- ca significa che il titolare dei diritti parrocchiali, vale

a dire il parroco, doveva versare al titolare dei diritti patronali, la Collegiata appunto, un tributo annuo che il parroco incassava mediante le decime e i tributi fondiari spettanti aIla parrocchia. Nel succitato documento del 1300, Wiermar promise solennemente, davanti al consesso dei canonici della Collegiata, di inviare ogni anno a Bressanone 16 Mark Berner in due rate, una a Pentecoste e una il giorno di San Mar- tino. II col leg io in quell'occasione pretese anche una garanzia: il fratello

le sicurezze Offerte da questi sacerdoti che non sempre conducevano una vita regolata, come ci suggerisce il documento di nomina a parroco di Lagundo del sacerdote Christian Volkard nell'anno 1443. Al lora il col leg io dei canonici di Bressanone impose al futuro parroco di assumere presbyteros idoneos et non vagos hinc inde decurrentes, cioe sacerdoti idonei e non di quellj che vagabondano per il paese senza meta! 161 L'assunzione e il guadagno dei sacerdoti socii erano a discrezione del parro co. Poiche

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 128 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
a Bressanone, ma all'ufficio dell'annona principesca di Merano. Visto che all'epoca deM'urbario citato all'inizio del capitolo, i conti di Tirolo erano detentori dei tre Schwaighöfe ricevuti in feudo da Bressanone, e facile immaginare che molto presto essi abbiano eluso i diritti del loro signore feudale. II maso Hauser, staccatosi dall'originario maso Clamiss, fu ulteriormente frammentato nel corso del XVII secolo. Ne nacquero le proprietä Unterplatzer e Oberplatzer, Satter e Sticklwies (vedi anche sotto

„La nascita del le Sölden.."). 105 Nonostante le violazioni da parte dei conti di Tirolo, Bressanone riuscl a con- servare una parte dei propri diritti feudali a Velloi fino al XVIII secolo. Infatti, il Casteiger e il Kienegger erano feudi brissinesi ancora nel 1780. Dovremo cercare dunque il secondo Schwaighof nei dintorni dei masi Gastei ger, Gruber, Kienegger e Hohlensteiner w 5 Per localizzare il terzo dei tre masi di Velloi ci resta la parte sud-est di Velloi, i cui masi Gander, Hofer, Aicher

, Oberlechner, Unterlechner, Leiter e Ebeneicher non presentano una situazione uniforme per quanto riguarda la signoria fondiaria. Tra i signori fondiari del luogo troviamo ad esempio l'ospedale del Io Spirito La Leiter Alm (intorno al 1930), anticamente chiamata Clamiss Alm, era uno del tre masi di Bressanone "in Clamisse". Era uno dei cosiddetti "Schwaighöfe", masi adibiti so- prattutto all'allevamento degli animali. La frazione di Velloi con vista sull Adige, intorno al 1940 (in primo piano, i tetti del

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 214 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
venivano chiamati Schergenlehen - piü tardi Schellebauer, oggi Thalguter denominazione che richiama un'altra figura deH'amministrazione comunale del tempo, piü precisamente il „Fronbote" o „Gerichtsdiener", detto appunto anche „Scherge" (messo comunale). 271 Anche se, dopotutto, il rapporto tra proprietä e ufficio rimane da chiarire definitivamente, per noi e significativo sapere che la casa e il terreno succitati in origine erano un feudo del Vesco- vato di Bressanone finche i diritti fondiari

non passarono al maso Mair-im- Korn. 272 II fatto che, sia il maso che la carica di capopaese rientrassero nella sfera d'influenza brissinese, rafforza, dunque, il sospetto che il Vescovato abbia avuto la sua parte nella genesi del comune rurale di Lagundo. Supponendo, ora, che Bressanone, quäle signore fondiario, sia stata la molla motrice del la formazione del nostro comune, non dobbiamo tuttavia dimenti- care che il comune di Lagundo non comprende solo le zone anticamente sog- gette

all'influsso del vescovo di Bressanone (il paese e le frazioni, Riomolino e Velloi), ma anche il cono di deiezione di Plars sul quäle, a quanto ci risulta, il Vescovato non avanzava alcun diritto fondiario. 273 Da questo punto di vista, acquista significato il fatto che nelle fonti si riscontra spesso una netta distinzione tra le parti di Lagundo e Plars. In un atto di donazione in favore del monastero Marienberg del 1164, si distingue tra le proprietä in loco Al- gund e quelle in loco Flairs , 274 Anche

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 205 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
ContAcJini e mAsi di LAgundo II principe non aveva esaudito la rivendicazione degli articoli di Merano se- condo cui ogni comunitä parrocchiale avrebbe dovuto eleggere il proprio sacerdote, nonche provvedere al suo mantenimento, eliminando cosi le deci- me. Di conseguenza, anche a Lagundo i sacerdoti continuarono a venir nomi- nati dal patrono ecclesiastico, cioe daIla Collegiata di Bressanone. Possiamo immaginare che non incontrö certo i consensi dei parrocchiani di Lagundo la nomina, nel 1528

all'incarico. 194 Nel Io stesso anno Ambros Yphofer divenne prevosto del Duomo di Bressanone. I vescovi e il governo solevano ricorrere al servizio di questo dotto religioso, 195 i cui giorni erano scanditi da numerose visite diplomatiche e attivitä consultoria in sentenze giuridiche. 196 Le parrocchie assegnate a Yphofer, una in seguito all'altra, ma anche contemporaneamente, furono numerose. Oltre a quelle citate poch'anzi ricordiamo la parrocchia di Laion (1511), l'Ospedale di Chiu- sa (1515

da Caismair a Bressanone, di un predicatore „le cui prediche ad altro non servono che a sobillare e suscitare sdegno". 1 " Non sappiamo come Ypphofer sia stato accolto a Lagundo nel 1528, ma del resto anche qui sarä comparso raramente di fronte ai fedeli, come in tutte le altre sue parrocchie! Anche in tempi piü recenti si segnalarono singoli episodi di disobbedienza religioso, anche se non raggiungono le dimensioni pol/tico-sociali della Ri forma delXVI secolo. Ricordiamo ancora oggi il„Vellauergöttl

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 129 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
brissinesi ai propri protetti. 109 I nomi Oberlechner e Unterlechner rivelano inoltre l'originario carattere giuridico di feudo (Lehen) di tali masi. Risulta perö impossibile accertare quäle dei masi teste elencati corrispon- da al terzo Schwaighof; ci accontentiamo pertanto di avere individuato, in linea generale, i tre Schwaighöfe di Bressanone quäle primo nucleo di inse- diamento a Velloi. Abbiamo dimostrato ancora una volta come i Conti di Tirolo si impossessarono di diritti brissinesi prevaricando

di Maima SteinAch Riassumendo l'evolversi delle strutture dei la signoria fondia-ria nel le diverse frazioni dei nostro paese, vediamo delinearsi chiaramente la tendenza dei conti di Tirolo ad appropriarsi in maniera massiccia di vari possedimenti tra cui quell i di Bressanone, mediante l'acquisizione di vassalli brissinesi, prevaricando l'autoritä feudale dei loro signore vescovile 0 sem plicemente mediante l'acquisto di beni. Questo modo di agire va visto come parte di un piano politico molto piü

esteso, col quäle i Conti di Tirolo aspira- vano a raggiungere una posizione di predominio politico nell'area centrale delle Alpi. Ripercorrendo le vicende dei conti tirolesi fino a questo momento, vediamo che erano comparsi sulla scena politica come una di quelle famiglie nobiliari che aveva assunto dall'XI secolo in poi cariche e uffici in qualitä di conti 0 balivi al servizio dei vescovi della zona centrale dell'arco alpino (quelli di Bressanone, Trento e Coira). Per raggiungere queste posizioni

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