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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 555 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
provinciale 1° giugno 1983, n. 13, Promozione del servi- zio-giovani nella Provincia di Bolzano, la legge provinciale 12 novembre 1992, n. 40, Ordinamento della formazione professionale. 4 Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 301. 5 Cfr. G. D’ORAZIO, Quorum regio (. . . seu provincia), eorum religio? (Costi- tuzione ed insegnamento della religione nelle Province autonome), in Giuris- prudenza costituzionale, 1988, 1315 - 1335. 6 A1 riguardo mi si consenta il rinvio a A. LAMPIS

, Recenti sviluppi dello spe- ciale ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in "Rivista giuridica della scuola”, 1997, 23 s. e a A. LAMPIS, La recente “dinamica” dell’autonomia altoatesina, in Informator - Rivista giuridico-amministrativa della Regione Trentino-Alto Adige, 1996, 4/96, 10-41. Cfr. inoltre M. COSSETTO, Stato e istituzioni delle minoranze linguistiche: la scuola in Alto Adige-Siidtirol, in Prassi e teoria, II, 6, 1980, 173 - 190; P. CARROZZA, I diritti culturali e linguistici delle

giuridica della scuola, 25 (1986), II, 109 - 115.; G. F. FERRARÍ, Sperimentazione didattica e competenze delle province autonome (nota a Corte cost. 22 dicembre 1988, n. 1133), in Regioni, 1990, 660 - 666; A. ROCCELLA, Autonomia scolastica della provincia di Bolzano e circoli didattici (nota a Corte costituzionale 8 giugno 1988, n. 630), in Regioni, 1989, 661 - 670; A. RÖCCELLA, Riforma degli ordinamenti universitari e competenze scolastiche della Provincia di Bolzano (nota a ord. Corte Cost. 28.1. 1991

n.186,), in Regioni, 1992,2, 558 - 581; G. TASSINARI G. GUERRIERI M. GIUSTI, Scuola e multiculturalismo, Firenze, 1992. 7 II Teatro stabile di Bolzano vanta ormai una tradizione cinquantennale. Esso gode del sostegno statale, comunale e provinciale. La Provincia agisce sulla base della legge 17 marzo 1992, n. 9 recante Adesione della Provincia autono- ma di Botzano all’ ente autonomo “Teatro Stabile di Bolzano”. 8 Un discorso a parte meriterebbe il sistema delle biblioteche, da vedere ormai sempre

comunità linguistiche autoctone e degli immigrati europei ed extraeuropei, Relazione al convegno “Diritti linguistici e diritti culturali nelle regioni d’Europa”, svoltosi a Girano nei giorni 23 e 24 aprile 1994; M. CA- SOTTO, Ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in Commentario delle norme di attuazione dello statuto speciale di autonomia, Trento, 1995, 533 s.; C. DANIELE, L’ istituzione di scuole nelle province dell’Alto-Adige (nota a C. cost. 6-12 dicembre 1984, n. 279), in Rivista

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 548 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
nella provincia. Neir ambito culturale, formativo, della promozione del bilingui- smo, della cultura giovanile, dell’ orientamento scolastico si sono poi sviluppate normative che spesso hanno costituito la traccia per ana- loghe iniziative di altre regioni e che in questi ultimi mesi vengono in parte riprese da proposte di nuove leggi-quadro dello Stato. Altrettan- to avanzata puó dirsi la normativa suil’educazione permanente, che risente della fortunata esperienza del mondo germanico

Provincia autonoma, come vi ricade ancor piu attualmente, disponendo essa sia della competenza legislativa in ma- teria di programmi ed esami, sia di quella sugli organi e sul personale delle scuole, quest’ultimo facente capo al sovrintendente scolastico per la scuola in lingua italiana e ai due intendenti per le scuole tedesca 522

linguistiche delle scuole, Piscrizione di un alunno alla scuola dell’altro gruppo puó essere negata, in caso la sua presenza minacci di compromettere l’efficacia dell’azione didattica nella lingua della scuola prescelta. (4) Per questo è previsto una sorta di esame da parte di una specifica commissione. Altra peculiare caratteristica della scuola altoatesina è il mantenimento della facoltà di rinuncia all’insegnamento della religio- ne, cosi come avveniva nel restante territorio nazionale sino alla revi

- sione del Concordato del 1984, invece della scelta volontaria di tale insegnamento. (5) L’insieme di norme successivamente stratificatesi ha organizzato il sistema scolastico all’impronta del cosiddetto “separa- tismo linguistico” posto all’art. 19 dello statuto di autonomia. L’amministrazione della scuola come configurata dalle norme di attuazione riassunte nel decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89. (6) , ricadeva già, per gran parte, nell’ambito di competenza della

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 46 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
Dr. Ludwig Nössing, direttore del Laboratorio Pro- ve Materiali della Provincia Autonoma di Bolzano a Carda- no. 28 Questo valore e espresso in nuove unitä SI e corrisponde ad una pressione di 2 x 102 kp/cm 2 del vecchio sistema. 29 Le informazioni relative alle «glacere« o «buche di ghiaccio», all’utilizzo dell’acqua e ai mulini della zona di Seit/La Costa mi furono comunicate dal Dr. Anton Gadner che qui ringra- zio; al Dr. Georg Tengler sono grato per la notizia sulla «cel- la» del Buhler. 30 Leeg

14 Fessure o diaclasi sono fratture i cui labbri non hanno subi to spostamenti. Esse sono classificabili secondo posizione, frequenza, estensione e sviluppo. 15 La tettonica studia la struttura della crosta terrestre e ne de- duce i movimenti subiti dalle masse rocciose, le forze che le hanno determinate e le deformazioni. Si distingue una tetto nica a carattere clastico in caso di frattura delle rocce, e ciö denota rigiditä del materiale; tettonica a carattere plastico si ha nel caso di pieghe

magmatica e la zona entro la crosta o entro il mantello superiore dove awiene la fusione delle rocce. 18 Lo stadio geosinclinale costituisce la premessa dell’orogene- si in senso stretto. E caratterizzato dalla formazione di mari allungati e poco profondi, dal fondale in lento abbassamen- to, che si colmano di sedimenti dello spessore di vari chilo- metri, che inglobano anche vulcaniti basiche. 19 II mare della geosinclinale posta fra Eurasia e Africa, viene designato con il nome Tetide. Esso

si articolava in vari set- tori con diversificate condizioni sedimentali. Nel settore in cui vennero a formarsi le Dolomiti e la catena della Mendo- la si clepositö una serie varia e potente di rocce databili dal permiano medio fino al terziario inferiore: l’arenaria di Val Gardena del permiano medio, costituita da sabbie traslatate della piattaforma porfirica; sedimenti di regione costiera, del permiano superiore e del triassico inferiore, con ingloba- menti lagunari; sedimenti chimici e organici di mare

poco profondo del triassico medio e superiore con inclusione sporadica di rocce vulcaniche, e - in formazioni lacunose - del giurassico, del cretaceo e del terziario inferiore. 20 Secondo la moderna teoria geotettonica la litosfera, cioe la parte esterna della Terra, e costituita da placche, di varie di- mensioni, che si muovono sopra un substrato plastico. 21 La direzione della forza agente risulta dalla posizione spa- ziale degli assi di piega, perche questi assumono orienta- mento ortogonale

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 221 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
prowide, in quell’occasione, la banda di Gries, una delle piü antiche della provincia. Le prime bande musicali in senso moderno nacquero nei primi decenni del secolo 19°, spes- so come derivazione di orchestre ecclesiali o di cappelle militari snlla scia delle cappelle napo- leoniche, influenzate dai ritmi della «musica tur- ca» allora di moda. Nei piccoli centri di campa- gna, quäle era Laives a quel tempo, fu probabil- mente il gruppetto dei suonatori degli Schützen a clare il via alla

presidente e cariche sociali, con i membri che erano suonatori e musicanti allo stesso tempo. Anche altre bande musicali della provincia ebbero origine analoga, e tra le altre si citano quella di Bronzolo («Branzoller Feuer wehrmusik») e quella di Bolzano («Bozner Bür ger- und Feuerwehrkapelle»). Benche la data esatta di fondazione non ab- bia di per se grande importanza, e interessante notare che sulla fascia del tamburo maggiore ap- pare l'anno 1879 che potrebbe essere interpreta- to come quello

Pir- cher. La fondazione della banda musicale awenne nell’ambito del Corpo dei Vigili del Fuoco di Lai ves. Questo Corpo fu istituito nei 1879 ecl e atte- stato gia nei dicembre dello stesso anno. (Il gra ve incendio del 2 gennaio 1865 a maso Kölbl, nei centro vecchio, lo dovettero estinguere i pompieri di Bolzano.) All’interno di questo Cor- po si venne formando la «cappella musicale dei vigili», nei senso che vigili e musicanti erano in origine membri di un’unica associazione avente in comune

di fondazione. Tuttavia dal diplo- ma d’onore rilasciato all’emerito capobanda Jörg, risulta come data di nascita dell’istituzione l’anno 1884. Tra i fondatori e i benefattori figuravano Alois Ebner, proprietario della Pfleg, e il capoco- mune Cäsar Curzel; tra i successivi patrocinatori ci furono Anton Monsorno, Alois Pfeifer, Anton Pfeifer, Peter Pfeifer, Josef Pircher, Franz Pircher e altri ancora. I dirigenti della banda musicale Nell’autunno 1867 giunse a Laives Fridolin Jörg che operö per ben 35 anni

in paese come mae stro esemplare, stimato e benvoluto, come orga nista e capocoro, e come cofondatore della ban da musicale di cui fu dirigente per 18 anni. Nei 1901 si ritirö dall’insegnamento per raggiunti li- miti di etä, e nei settembre dello stesso anno ab- bandonö anche la dirigenza della banda musica le per motivi di salute. Appunto in questa occa- sione venne scattata la piü vecchia foto esistente del complesso bandistico di Laives. Per il suo commiato, il 22 settembre 1902, furono tributati

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Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Fortezza : la fortificazione ; la ferrovia ; il paese = Franzensfeste
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Pagina 1 di 100
Autore: Schimenti, Flavio ; Facchinelli, Laura / Flavio Schimenti ; Laura Facchinelli
Luogo: Fortezza
Editore: Comune di Fortezza
Descrizione fisica: 98 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Franzensfeste ; s.Heimatkunde<br>g.Franzensfeste ; s.Festung ; z.Geschichte
Segnatura: III 162.307 ; III 157.466 ; III A-23.878
ID interno: 147270
, organizza corsi per la conoscenza e la salvaguardia del l'arte,- ha proweduto alla valorizzazione di numerose opere artistiche ed architettoniche in tutta la provincia, fra le quali la chiesa di S.Giovanni in Villa, il Palazzo di Massimiliano, Io stadio Druso, l’ex G.i.l. di Bolzano e la Venere di Malles. Ha pubblicato: • "L’ex-G.i.l. di Bolzano", con D'Ambrogio e Lucchin., Bolzano 1988. • "La problematica della conservazione del patrimonio artistico in Alto Adige", Bolzano 1988. • "Fortezza: 150 anni

Tafuri dal titolo : "Antonio da Pordenone e l’architet- tura cappuccina nel Veneto, Tirolo e Baviera nel XVII sec.". Conseguita l’abilitazione professionale nel 1986, collabora con diversi studi di architet tura ed ingegneria . Ottiene la cattedra dell’insegnamento in sto- ria dell’arte e di architettura in diversi Istituti Medi Superiori di Bolzano e Provincia, non- che in Istituti ed Agenzie di Educazione Permanente di Bolzano e Provincia. Dal 1986 e iscritto all’albo dei Consulenti Tec- nici del

Tribunale di Bolzano in qualitä di peri- to per i beni culturali, storici ed architettonici. Dal 1979 in veste di critico e storico dell’ar te e collaboratore con il quotidiano "ALTO ADIGE”, ha collaborato altresi anche con il quotidiano "AWENIRE" di Milano e "L’ADI- GE" di Trento. Sempre in tale veste ha prestato la propria collaborazione con le riviste : "BENI CULTU- RALI" di Roma , 'TURRIS BABEL" di Bolzano nonche la redazione della sede RAI locale. Presidente dell’Associazione Studiosi d’Arte

attraverso la storia della fortificazione di Francesco I", Bolzano 1988. • "Oltre il quotidiano - dipinti di Marcello Gentili", Milano 1991. • "Venti secoli d’arte in Alto Adige" con Benedetto Schimenti, Bolzano 1997. Am 11. Mai 1958 geboren, lebt und arbei tet er in Bozen. Nach dem Besuch der Oberschule De Lai in Bozen inskribiert er an der Fakultät für Architektur der Universität Venedig mit der Studienrichtung .Architektonische Planung" und „Kritische und historische Analyse der Architektur

. Er hat sich in Südtirol um die Aufwertung zahlreicher Kunst- und Architekturwerke verdient gemacht. Veröffentlichungen: • „L’ex.G.i.l. di Bolzano”, mit D’Ambriogio und Lucchin, Bozen 1988. • „La problematica della conservazione del patrimonio artistico in Alto Adige”, Bozen 1988. • „Franzensfeste: 150 Jahre Festung Kaiser Franz I", Bozen 1988. • „Oltre il quotidiano - dipinti di Marcello Gentili", Mailand 1991. • „Venti secoli d’arte in Alto Adige" mit Benedetto Schimenti, Bozen 1997.

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 549 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
e ladina, organi relativamente indipendenti dallo Stato e tra loro. È pertanto immediatamente percepibile l’estrema importanza e de- licatezza dell’ambito culturale e scolastico nello svolgersi sereno della convivenza dei tre gruppi, che lo Statuto, nel fondamentale art.2, si preoccupa di riconoscere di pari dignità. Con la recente approvazione del decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 434, che riguarda rordinamento scolastico in provincia di Bolzano, si sono introdotte ampie modifiche nella

normativa sull’ordinamento scolastico della Provincia di Bolzano, normativa che va ricondotta agli articoli dello statuto speciale della Regione che delineano i principi dell’autonomia culturale e scolastica. La promozione culturale, in particolare nei riguardi del gruppo italiano. L’autonomia culturale di cui godono le popolazioni locali va comunque assai oltre l’ambito scolastico. Essa comporta la diffusione nel territorio provinciale delle trasmissioni radiotelevisive di Austria e Germania attraverso

un’apposita rete d’impianti gestita da un’Azienda speciale della Provincia autonoma. Norme statutarie, attuative e di legislazione ordinaria della Provincia permettono una capillare politi- ca d’incentivazione e sostegno di numerosissime manifestazioni socia- li e culturali e del diffusissimo e tradizionale fenomeno di associazio- nismo e volontariato sociale. In detto ultimo ambito si esprime in ogni possibile estensione l’identità dei tre gruppi linguistici, in particolare di quello tedesco

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 28 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
di Germania e della Svizzera, del Direttore dell’Istituto Culturale austriaco a Milano, del Questore della Provincia. Hanno inviato un pensiero augurale il Presidente del Consiglio onorevole professore Romano Prodi, il Viee-Presidente onorevole Veltroni, il Vescovo di Bolzano e Bressanone, il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano e LAssessore della Cultura. Porgo il piú cordiale saluto, ringraziandoli della loro presenza, alle Autorità Civili e Militari, ai molti colleghi delle università

ARMANDO RIGOBELLO PRESIDENTE DELL’ ACCADEMIA In qualità di Presidente deirAccademia sono lieto di dichiarare aperti i lavori del XXIV Convegno Internazionale di Studi Italo- Tedeschi che quest’anno è dedicato all’Europa multiculturale, Pri- ma di alcune parole introduttive ho l’onore di comunicare che il Presidente della Repubblica, onorevole Oscar Luigi Scalfaro, ha inviato, tramite la sua segreteria, il suo plauso ed il suo augurio. Oltre che il Presidente, che già altre volte aveva

dimostrato il suo apprezzamento e il suo incoraggiamento, conferendo anche una ambita onorificenza all 5 Accademia, hanno inviato telegrammi e lettere il Presidente del Parlamento Europeo, il Ministro delLUniversità e della Ricerca scientifica Luigi Berlinguer, qui rappresentato dalLIspettore professore Fiore Ricciardelli, il Diret- tore Generale del Ministero degli Affari Esteri per i Rapporti Cul- turali. Sono giunti messaggi di saluto e di augurio degli Ambascia- tori della Repubblica Federale

italiane e di lingua tedesca, al Rettore dell’Università di Firenze professore Paolo Blasi, presidente della Conferenza dei Rettori ita- liani, al Rettore delLUniversità “Maria S.S. Assunta” professore Giuseppe Della Torre, al Rettore professore Angelo Rizzo e al Pro- Rettore professore Mario Signore dell’Università di Lecce con la quale questa mattina si firmerà una convenzione. Due brevi parole sul tema, molto brevi poiché saró io stesso relatore questa mattina, sul tema di fondo del Convegno

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 148 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
fu l’unico funzionario fa- scista della provincia di Bolzano che si dimise, dato il cambiamento radicale della situazione po- litica, mentre tutti gli altri rimasero in carica co me se non fosse successo nulla. Fu sostituito da Alessandro Dal Ri, nato il 4 ottobre 1897 a Pavullo di Tassullo in provincia di Trento, direttore dell’Istituto Professionale Agra- rio di Laives. Dopo appena due settimane dal suo insediamento Thalia capitolö e T8 settembre 1943 le truppe tedesche invasero il paese e poi con

Domenico Trifoni, nato il 24 gennaio 1898 a Roseto degli Abruzzi, in guerra tenente degli Alpini, sposato e con un figlio. Era podestä del Renon, rna clovette lasciare la carica per ragioni disciplinari, essendosi reso colpevole di irregola- ritä finanziarie quäle amministratore della locale azienda di soggiorno. Poiche perö pote mobilita- re potenti intercessori e sua moglie era dirigente provinciale clelle donne fasciste, fu insediato temporaneamente a Laives. Nel novembre 1939 Trifoni fu richiamato

al servizio militare e man- dato in Africa Orientale. Gli succedette il maggiore in congedo Salva- tore Navarra, nato nel 1890 a Catania, reduce di guerra, sposato e padre di tre figli. Essendo retri- buito come maggiore, clovette accontentarsi di un’indennitä di 550 lire; all’inizio di maggio del 1940 fu richiamato e mandato anche lui in Africa Orientale. Il podestä successivo fu Antonio Filippi, nato il 13 giugno 1899 a Campoduro in provincia di Padova, sposato e con due figli. Aveva parteci- pato alla

Marcia su Roma ed a Laives faceva l’agricoltore, esercitando l’ufficio gratuitamente. Benche avesse conseguito solo la licenza ele mentare, la prefettura gli riconobbe doti e co- noscenze superiori al suo grado d’istruzione. Fi lippi resse le sorti dei Comuni di Laives e Va dena negli anni clifficili della seconda guerra mondiale. Sotto certi aspetti fu senz’altro una personalitä d’eccezione: quanclo il 25 luglio 1943 il governo di Benito Mussolini fu rovesciato ed il fascismo cadde, Filippi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 149 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
elettorale maggioritario o proporzionale? Infine il Consiglio Regionale si decise per il sistema proporzionale, per consen- tire una piü equa rappresentanza alle minoranze. Queste elezioni si tennero in tutta la provincia di Bolzano il 22 maggio 1952, quasi 30 anni esatti dopo le ultime elezioni anteriori alla conquista dei potere da parte dei fascisti. A Laives si elessero 20 consiglieri comunali, che appena dal 1974 in poi divennero 30. Il gruppo piü forte risultö quello della lista civica locale (dal

Rinascita democratica dopo la disfatta La fine clella guerra ed il crollo della dittatura fa- scista e nazista avviarono anche la rinascita de mocratica dei Comuni. Poiche non si erano piü svolte elezioni libere da quasi un quarto di seco- lo, all’inizio fu giocoforza nominare per l’ammi- nistrazione dei commissari. Subito dopo il termine delle ostilitä il Comi- tato di Liberazione Nazionale (CLN) installö a Laives una «Giunta Popolare Comunale». Rimase, come «sindaco» l’ex podestä Alessandro

Dal Ri, che ora non governava piü da solo, ma affianca- to da una Giunta. Anche i componenti della Giunta ricevettero l’incarico dall’alto, dalla Pre- fettura; tuttavia era prassi generale includervi le piü importanti forze politiche di un Comune. Perciö uno o due degli assessorati (da quattro a sei in totale) venivano assegnati a rappresentanti dei gruppo linguistico tedesco. Questo governo commissariale non risultö molto stabile, per lo meno non lo fu a Laives, ove soprattutto i componenti della

Giunta cam- biavano molto spesso. Appena dal 1948 in poi l’awicendamento divenne sempre piü raro, pale- sando chiaramente l’assestamento della politica interna italiana dopo quell’anno. A Bolzano le prime elezioni comunali de- mocratiche si tennero giä nel 1948; i paesi rurali invece dovettero attenderle fino al 1952. Il Con- siglio Regionale, eletto nel 1948, tergiversö infat- ti ben quattro anni prima di varare la legge loca le sulle elezioni comunali. La questione di mag- gior rilievo era: sistema

1956 in poi Südtiroler Volkspartei, SVP), che si assicurö sette seggi, seguita dalla Democrazia Cristiana (DC) con cinque seggi. A sindaco fu eletto Alfred Gerber, che era stato l'ultimo sindaco eletto liberamente nel 1926, e che rimase in carica fino al 1956. In sintesi il Comune di Laives fu retto fino al 1981 da una coalizione della SVP e della DC; nel 1981 Ruggero Galler divenne il primo sindaco socialista di Laives e di tutto il Sudtirolo, capeg- giando una coalizione SVP, PSI, PSDI, allargata

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 551 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
mente riformulato i criteri per l’attribuzione dei contributi alle attività culturali del gruppo linguistico italiano. Grazie alle norme sulla tra- sparenza della pubblica amministrazione, i criteri sono approvati per rendere nota preventivamente la linea-guida che sarà adottata nell’attribuzione dei contributi dei prossimi anni. (l0) Nel nuovo testo approvato sono introdotte alcune novità. È resa nota la linea e le priorità della Provincia autonoma nel campo della promozione della cultura per

proposto in ambi- to culturale sia adeguatamente pubblicizzato. È inoltre richiesto alle associazioni di comunicare il sostegno dato dalla Provincia autonoma, perché i cittadini possano sentire come proprie le iniziative sostenute con decoro pubblico ed esercitare il loro diritto al controllo, garanzia per un innalzamento della qualità delle offerte culturali proposte dalle associazioni stesse. I nuovi indirizzi intendono arginare il fenomeno della prolifera- zione delle associazioni attraverso

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 313 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
al Kalten Kel ler, procedeva alla volta dell’Unterberg e infine ripiegava in direzione della chiesa. Il 2 luglio 1922 il curato annunciö dal pulpi- to che il nuovo Governo aveva ritenuto oppor- tuno vietare le processioni nell’intero ambito del la provincia, ivi compresa anche quella votiva di s. Vigilio. La fondazione per le religiöse (p. e. 206) Nel 1894 Anna vedova Gentili mise a disposizio- ne la somma di 4.000 fiorini per la fondazione di un beneficio a sostentamento delle suore di un Ordine

L ’antico altare gotico a trittico della cap pella di san Pietro sul Peterköfele, risalente al 1500 circa. Nel 1928 dallo scrigno furono rubate lefigu- re della Madonna e degli apostoli Pietro e Paolo; al loro posto ci sono ora un dipinto con la Madonna di Trens ed una scritta in tedesco significan- te: «Vera immagine di Nostra Signora di Trens presso Vipiteno, 1716, messa a con- tatto con la statua miracolosa». All'inter- no delle ante vedia- mo sant’Erasmo a de- stra e san Giovanni Battista

a sinistra. «Alle 8, Bachprozession. Si intona il Pange lingua e i musicanti rispondono. Dopo la bene- dizione, il corteo si mette in moto passando ac- canto all’asilo, continua verso lo Stampfl (Ebner Haus) e qui, dove la strada piega verso il Gold egg, si legge il I Vangelo; poi si sale verso la Pfleg dove si da lettura al II Vangelo. Da li si prosegue fino al tabernacolo posto all’imbocco della valle, e li si impartisce la benedizione al torrente. Si scende quindi passando nei pressi della Pfleg

in direzione di maso Kalch, dove si legge il III Vangelo. La processione attraversa la Reif ossia la discarica del legname (stradina di mezzo sulla destra) e, in prossimitä della croce posta fra asilo e cimitero, si da lettura del IV Vangelo; il corteo a questo punto rientra in chie- sa dove viene intonato il Tantum ergo e si espo- ne il Santissimo. NB. Durante la processione alcuni laivesotti amano ritemprarsi con qualche refrigerante sor- sata (non certo d’acqua) presso la Pfleg o al Kalch. A tale

; s. Vigilio era giornata festiva per la comunitä da quando nel 1791 c’era stata la traslazione della statua miracolosa clalla cappella all’altare maggiore. Il giorno dell’Addolorata (terza domenica di set- tembre) si teneva una processione che «a valle della canonica volgeva per le Campagne e, sotto un ciliegio, veniva letto il I Vangelo; da li si pro- cedeva verso la via maestra» e, giunti alfincrocio, si tornava in chiesa. La domenica del Rosario poi la processione si snodava per la via maestra fino

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 222 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
in dotazione e sul costume in- dossato dai membri della banda si trovano nello scritto celebrativo «Die Musikkapelle Leifers - Festschrift zur Hundertjahrfeier». Concerti ed esibizioni La prima grande prova del fuoco la giovane cap pella musicale la dovette superare nelle celebra- zioni del 1887. Ricorreva allora il primo centena- rio del trasporto dell’effigie miracolosa di Pietral- ba, e in quell’occasione sembra giungessero a Laives da ogni paese della provincia, ben 7000 pellegrini. Nello stesso anno

conserva nella sala-prove della banda stessa. A lui succedette come capobanda il maestro Anton Hohlbrugger che assnnse anche l'incarico di or- ganista e capocoro. Non fu facile per lui porre mano all’ereditä dello stimato predecessore sia come insegnante sia come musicista. Tra l’altro in paese si awertivano quelle tensioni etniche che caratterizzarono gli ultimi anni della monar- chia asburgica; al curato Taddäus Elzenbaum, un pastore dotato di equilibrio e pacatezza che ope- rava a Laives dal

5 luglio 1863, subentrö nel 1905 Benjamin Vescoli, fervido zelatore delle idee pangermanistiche del Volksbund, pronto a intromettersi anche in vicende strettamente terre- ne della comunitä; gli attriti clivennero inevitabili: se giä Fridolin Jörg aveva avuto qualche dissidio con le autoritä scolastiche, ora Anton Hohlbrug- ger entrö in lite anche con il curato. Intervenne- ro altre difficoltä di natura privata per cui giä nel 1906 il maestro Hohlbrugger si trasferi nella scuola di Steinach al Brennero

settimanali. Nel 1913 al Deflorian succedette il maestro Otto Handle, nato nel 1889 a Ried nell’alta Valle deirinn. I presidenti Primo presidente fu Alois Ebner che, pur non es- sendo musicante, sowenzionava generosamente la banda ecl altre associazioni ancora. A lui segui nella carica Anton Monsorno, suonatore di pia no, presidente onorario degli Schützen e mece- nate della banda. Altrettanto benemerito fu Fer dinand Flor, imprenditore delle cave di porfido. Egli si accollö buona parte della spesa per

i nuo- vi costumi acquistati intorno al 1910. A quel tempo la banda musicale (detta an che «Feuerwehrmusik» = banda dei pontpieri) e il Corpo dei Vigili avevano per lo piü il presi dente in comune. Strumenti, costume e sala-prove All’inizio le prove avevano luogo nell’edificio scolastico nuovo, poco a monte della chiesa, ma in seguito all’erezione dell’asilo (presso l’odierna casa parrocchiale), si ricavö un locale apposito in questo fabbricato. Informazioni piü dettaglia- te sugli strumenti

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Giurisprudenza, politica , Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1998
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1998.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Pagina 203 di 218
Autore: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Luogo: Bozen
Editore: Autonome Prov. Bozen
Descrizione fisica: VI, 230 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 17., überarb. Aufl.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Segnatura: II Z 1.665/1998
ID interno: 192457
Südtirol - Wirtschaft Alto Adige in cifre 1997, Istituto provinciale di statìstica (editore), Bolzano 1997 Annuario Statistico della Provincia di Bolzano 1996, Istituto provinciale di statistica (editore), Bolzano 1996 Arbeitsmarkträume und funktionale Kleinregionen. Hrsg, vorn Landesamt für Statistik und Studien, Bozen 1985 Conti economici e attività produttiva in provincia di Bolzano 1980-1990, Istituto provinciale di statistica (editore), Collana Astat n. 33, Bolzano 1992 Il conto economico

della provincia di Bolzano 1975-1982 (= Collana Astat - 6) Bolzano 1984 Demographisches Jahrbuch für Südtirol 1991, hrsg. vom Landesinstitut für Statistik, Bd. 2, Bozen 1991 Faustini, Gianni: L'economia dell’Alto Adige tra le due guerre, Trient 1985* Fiebiger, Herbert: Bevölkerung und Wirtschaft Südtirols, Bergisch Gladbach 1959 Großzählung 1981-1982 (= Astat - Schriftenreihe 3), Bozen 1983 Fontana, Josef: Wirtschaft in Südtirol vom Vormärz bis zur Gegenwart, in Festschrift zum 125jährigen Bestehen

und Wirtschaftsentwicklung in Südtirol 1980-1993, Landesinstitut für Statistik, (Hrsg.) Astat - Schriftenreihe Nr. 43. Gonfi eco nomici e attività produttiva in provincia di Bolzano 1980-1993 (Astat colla na 43). Bozen, 1995* 214 Im Buchhandel erhältlich

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 547 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
le: si è cioè passati da una mera logica di tutela delle minoranze tedesca e ladina ad un piú avanzato sistema giuridico per garantire una convivenza regolata dei tre gruppi linguistici e per fissare le coordi- nate del rapporto tra Stato centrale ed enti territoriali in cui sono stabilite dette minoranze. Con questa consapevolezza occorre riconoscere che il nodo cen- trale della specialità della Provincia di Bolzano risiede nella conviven- za di diverse culture e iingue nel medesimo territorio

. Per tale circo- stanza certamente si distingue la provincia di Bolzano, ancor piú che per l’aver un novero di competenze piú ampio delle altre regioni, perché una moderna articolazione dello Stato avrebbe attribuito già da tempo a tutte le Regioni molte delle competenze caratteristiche di questa provincia. Quando il processo di federalismo sarà compiuto, solo le particolarità culturali e quanto necessario per una distesa con- vivenza fra i gruppi linguistici, costituiranno una solida salvaguardia

per un trattamento differente, anche sotto il profilo finanziario, sia verso l’Unione europea, che verso Roma. La premessa mi pare utile per comprendere perché il principio deirautonomia culturale, sia tra i fondamenti dello statuto d’autonomia della regione Trentino Alto-Adige e perché le norme per la salvaguar- dia per la promozione delle caratteristiche culturali dei tre gruppi lin- guistici, assumano un particolare risalto. La salvaguardia va intesa come riconoscimento delle peculiarità

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 44 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
Le lastre possono essere utilizzate diretta- mente o venire scomposte in pezzi della misura desiderata. La scomposizione viene eseguita tra- dizionalmente a mano, sfruttando abilmente il fatto che l’alto contenuto vetroso delle ignimbriti permette alle loro lastre di comportarsi quasi alla stregua di una lastra di vetro. E sufficiente che il tagliapietre scalfisca dapprima una lastra per po- terne poi, con qualche martellata sapiente sul re- tro, provocare la frattura lungo la linea prescelta

. Questa conveniente pratica di lavorazione si ri- percuote vantaggiosamente su tutta la gamma dell’offerta e sul prezzo di mercato dell’intera produzione. La cava di porfido piü antica della Bassa Ate- sina - e probabilmente anche dell’intera area vulcanica sudtirolese - fu aperta nel territorio co- munale di Laives da Josef Gerber nel 1850. Dal 1850 al 1880 egli tenne alle sue dipendenze una decina di operai addetti alla produzione di lastre per marciapiede e trogoli da fontana, dello spes- sore

di 5-10 cm e fino a 5 m di lunghezza e 2 di larghezza. Inizialmente le lastre venivano smerciate es- senzialmente nella cittä di Bolzano; dagli anni 80 in poi tuttavia arrivarono sempre piü numerose le richieste di materiale da lastricazione da cittä austriache, germaniche e svizzere. Si aprirono allora numerose altre cave e in breve tempo l’a- rea Laives-Bronzolo-Ora divenne il centro dell’estrazione clei porfidi. Tre aziende assunsero a grande importanza in tale attivitä: quella della famiglia Lentsch fondata

-Bronzolo-Ora fini in mano a grancli imprenditori italiani, e altre nuove e sem pre piü grandi se ne aprirono nel Trentino, so prattutto in Val di Cembra, ma anche nella pro- vincia di Bolzano, a Burgstall/Postal e in altre lo- calitä. L’estrazione del porfido awenne allora su scala industriale raggiungendo la massima fiori- tura a metä degli anni 30, dopo di che iniziö il lento declino che si concluse - per la provincia di Bolzano - nel f944 e 1945 con la completa in- terruzione dell’attivitä. Dopo

la seconda guerra mondiale l’estrazio ne del porfido ebbe una ripresa stentata, nel 1954 superb di Stretta misura i massimi dell'ante- guerra, ma poi la produzione cominciö un’altra volta a calare fortemente e al giorno d’oggi essa e a livelli di molto inferiori a quelli registrati nel la provincia di Trento. Negli Ultimi tempi le imprese del comune di Laives clovettero incontrare crescenti difficoltä come si cleduce dalle numerose aperture e suc- cessive cessazioni di attivitä. Negli anni 50 esiste

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 439 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
secoli della teoria della sovranità sono stati l’età delle grandi e sempre piu catastrofiche guerre, prima europee e poi mondiali. Una delle essenziali chiavi di lettura della “fine della modernità” (e dunque dell’inizio della “post-modernità”) è pertanto la crisi irre- versibile della categoria di sovranità, in una duplice direzione (o, se si vuole, per effetto di una duplice deriva) e cioé verso I’alto e insieme verso il basso. Verso l’alto, nella misura in cui ci si avvia, anche

se sommessamente e timidamente, ad un’autorità mondiale sopranazio- nale, che tuttavia non potrà essere la semplice elevazione a livelio universale dell’antica sovranità, ma dovrà essere una realtà completa- mente diversa, in quanto caratterizzata dalla direzione collegiale e insieme dal carattere limitato della politica; verso il basso, a mano a mano che le spoglie dell’antica sovranità vengono ripartite fra quanti aspirano a dividersi l’eredità dello Stato un tempo totalitario, accentra- to, ideologico

: ed in questo cammino “discendente”, l’ingresso della multiculturalità nel cuore stesso dello Stato appare di decisiva im- portanza. La “sovranità degli antichi” era “uniculturale”, la “sovranità dei moderni”, o meglio dei “post-moderni” (nei limiti in cui, appunto, si possa ancora parlare di “sovranità”), sarà “pluriculturale”, in quanto espressione dell’incontro, del riconoscimento, della valorizzazione delle diverse culture. È, questo, il cammino storico che ha portato alla graduale emer- genza di una

di organizzazione complessiva e unitaria della società; ma la realizzazione di questo punto di convergenza nulla ha da spartire con la concezione monistica della società legata all’antica concezione della sovranità. A1 contrario, questo punto di riferimento è necessario per consentire il pieno dispiegarsi delle varie espressioni della società 413

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 176 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
quindi dalla sua struttura socio-economica, si potrebbe piü che altro definire Laives corne una dinamica comu- nitä-satellite, dedita prevalentemente alle attivitä del terziario. Sviluppo urbano e fisionomia di un abitato in evoluzione Nonostante il suo numero di abitanti, Laives non e da annoverare tra i comuni della Provincia con maggiore estensione territoriale; la sua su- perfide di 2425 ettari e relativamente piccola e, nella sola Bassa Atesina, e superata da quelle di Cortaccia e di Salorno

. Co- sieche il gruppo tedesco fornisce ben il 77% degli addetti all’agricoltura, con un rapporto esattamente capovolto rispetto a quello della sua reale consistenza numerica. Il gruppo italia- no, da parte sua, e presente nelLindustria con 1’80% e quindi oltrepassandosi in proporzione, mentre in tal campo i tecleschi raggiungono percentuali corrispondenti alla loro effettiva en- titä numerica solo nel settore dell’artigianato tra- dizionale (alimentäre, tessile, mobili). Lo stesso vale per il settore

in possesso di un titolo di laurea o di un diploma di maturitä, mentre nel 1981 se ne contavano giä 1258. Sintomatico e anche il fatto che al termine dell’anno scolastico 1989/90 Lai ves poteva vantare una media di 43,3 diplomati ogni 1000 abitanti - quindi ben oltre la media provinciale (41,0) - la cui distribuzione per grup po linguistico corrispondeva esattamente alle percentuali della popolazione. Ma la ragguardevole crescita della popola zione e delle possibilitä economiche connesse alle diverse

opportunitä di guadagno, non de- vono trarre in inganno; infatti nel 1991 il 54% della popolazione attiva di Laives svolgeva un la- voro da pendolare in localitä diversa dalla pro- pria, mentre solo un quarto di quanti prestavano opera entro l’ambito comunale, veniva da fuori. I nove decimi dei suddetti pendolari avevano il lo ro impiego a Bolzano, dal che si capisce quanto Laives viva all’ombra della cittä-capoluogo, verso cui ormai le costruzioni non hanno piü soluzio- ne di continuitä. 1 A giudicare

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 213 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
fiamma delle candele e, piü tardi, dalle lampade a petrolio. Infatti nelle note di spesa registrate per la chiesa si trovano uscite per «petrolio alle prove di canto». Per il regime fascista che mirava alla forzosa italianizzazione della provincia, i circoli culturali di ogni tipo e tra questi anche le istituzioni cora- li, costituivano una vera spina nell’occhio. Hand le si ritirö a Innsbruck dove cessö di vivere nel 1966; il coro venne allora diretto da Johann Ei chelkraut fino al 1926. Gli

Il coro parrocchiale in processione; a destra il muro del cimitero impegni pastorali, il curato si faceva sostituire da Josef Rohregger. Nel 1914 gli succedette come dirigente del coro il maestro Otto Handle ori- ginario della bassa Valle dell’Inn, mentre all’orga- no era impegnato il maestro Josef Sulmann di Al- beins/Albes. Il locale delle prove - verosimilmente la can- toria della chiesa - fino all’installazione della corrente elettrica avvenuta nel 1913, veniva illu- minato clalla debole

di Andreas Bachmann, partecipö al primo concorso corale indetto clalla federazione a Merano. Bachmann rimase alla guicla del coro per Otto anni, portan- dolo al successo nelle competizioni canore della federazione prima a Bressanone nel 1951 e poi a Merano nel 1956. Ma a lungo andare il nuovo si- stema dei due cori distinti nel nostro paese - do ve il gruppo etnico di lingua tedesca e relativa- mente piccolo - non riusci ad imporsi. Senza di- re che, in mancanza di forze proprie, c’era bisogno

di insegnanti qualificati venuti da fuori. Al quarto concerto della federazione tenuto a Merano, diresse il coro maschile Josef Dellagia- coma. Il coro parrocchiale ebbe come dirigente Alois Valazza e piü tardi, per breve periodo, l’i- spettore scolastico Karl Vigl. Nel I960 fu Rudolf

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 369 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
fiorini e 58 cruciferU Bonifica e spartizione della palude I primi accenni ad un programma di bonifica clelle paludi li troviamo nella Tirolische Landes ordnung di Michael Gaismair clell’anno 1526, in cui egli auspica il prosciugamento del fondo val- livo da Merano a Trento al fine di migliorare i pascoli e incrementare cosi la produzione della carne nella provincia. La bonifica d’altronde avrebbe messo a disposizione nuove terre anche per la coltura clel grano e dell’uva. Ma avrebbe conseguito anche

Cartolina di Laives alla fine degli anni venti: spicca il con- fine fra le vaste prate- rie ed i nuovi frutteti sulfondovalle. greggi di pecore. Erano diritti che trovavano ri- scontro anche nel Trentino. Nella limitrofa Va- dena avevano diritto di transumanza, da metä marzo fino al giorno di s. Giorgio (23 aprile), le comunitä di Fonclo e di Malosco in Valle di Non, come pure le comunitä della Val di Fassa. Vadena si affrancö clai diritti della comunitä di Fonclo fin dal 1740.' E mentre Fiemme

un altro sco- po, quello di eliminare le mefitiche esalazioni clelle paludi, debellando cosi le numerose malat- tie che ne derivavano/ 1 Nel 1550 fu la reggenza di Innsbruck a cal- deggiare presso la cittä di Bolzano la bonifica clelle paludi: ed anche in quell’occasione si ac- cennö al recupero clelle aree incolte per rica- varne campi, vigneti e prati. Ma pare anche che le boscaglie acquitrinose a ridosso della strada maestra, offrissero allora rifugio a bande di mal- fattori. Tuttavia il Consiglio

cittadino non si lasciö convincere a por rnano ad opere di dissodamen- to, disposto appena all’eliminazione della bosca- glia in prossimitä dell’arteria stradale. Un ulteriore invito al prosciugamento degli acquitrini venne dalla Dieta di Innsbruck nel 1619. Lappello degli stati era cosi concepito: «Le paludi putride e malsane devono venir prosciu- gate, e a tal fine si clovrä sottoporre al Capitano

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 40 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
dello Stato e della Provincia, e sotto la supervisione di organismi statali. Il concetto che stava alla base del grande progetto denominato regolazione dell’Adige, era no le seguenti: rettifica del fiume mediante tagli rettilinei di alcune anse per accelerare il deflusso delle acque; imbrigliamento e sistemazione delle valli laterali, allo scopo di ridurre l’apporto, da parte degli affluenti, di materiale solido che osta- colava il deflusso dell’Adige; prosciugamento delle paludi e abbassamento

Pietre e blocchi vennero impiegati special mente nella zona clel «grande arco». Cosi veniva denominata la grande ansa del fiume all’altezza del maso Leeg, che si insinuava profondamete verso est, ecl era stata piü volte teatro di inoncla- zioni delle Campagne di Laives. L’ansa venne gradualmente sospinta verso ovest con opere di arginamento, e oggi della sua esistenza fa fede soltanto il confine tortuoso con il comune di Va- clena, nei pressi della stazione ferroviaria di Lai ves. La relazione

relativa a un’ispezione effettuata nell’anno 1757 menziona la costruzione di po- tenti argini sull’Adige tra la foce delLlsarco e Bronzolo, cioe nell'area di competenza di en- trambi i suddetti consorzi. Giä in prececlenza erano stati realizzati notevoli lavori alla confluen- za delLlsarco con l’Adige, dal consorzio di Grüt zen/ Agruzzo e da altri della sponda destra. All’inizio del secolo 19° il corso dell’Adige, nel territorio di Laives, non era molto diverso da quello attuale. A sud, invece, nei

della falda freatica nel fondovalle con la realizzazione e il comple- tamento di canali di scolo. Tali criteri si rivelaro- no risolutivi. E cosi, con interventi via via sem pre piü aggiornati, la sistemazione dell’Adige pote essere portata a termine, almeno nelle sue linee essenziali, in poco meno di un centennio. Giä fin dal 1747 l'imperatrice Maria Teresa aveva stanziato per il progetto cospicue somme. Perö solo nel 1805 il maggiore Nowak del Genio imperial regio presentö il primo progetto che

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
sa era ormai pronta per la traslazione della ve- nerata immagine - con licenza clei superiori - dalla cappella sotto il campanile all’altar mag- giore. Della solenne celebrazione - testimoniata da un grande clipinto ad olio - si parla in altro capitolo. Stanclo a tale dipinto la chiesa aveva facciata barocca, portale con timpano e cimasa ad arco spezzato, finestra trilobata, e, ai lati, due nicchie con i ss. patroni Antonio e Nicolö. Addossata al campanile sorgeva la cappella della Madonna

. Un inventario della chiesa, delfanno 1807, informa che, oltre l’altar maggiore con la Mater Dolorosa, il sacro edificio era dotato di due alta ri laterali in legno, uno recante l’icona della Cro- cifissione, l’altro, la Deposizione del Cristo nel sepolcro. Nel 1788 la chiesa acquistö i vecchi banchi della cappella di s. Andrea di Bolzano, chiusa al culto nel 1785. Giä nel 1761 la cantoria era stata fornita di organo, opera dell’organaro Ignatz Wörndle. Lo strumento era stato concesso alla chiesa a titolo

di prestito da parte del capitano di Karneid/Cor- neclo, e si trattava forse dell’organo della cappel la di quello stesso castello. Nel 1803 la chiesa di Laives subi un furto sacrilego; tra le altre cose venne rubato un pre- zioso ostensorio, come si rileva da una lista di oggetti mancanti, presentata dal curato clell’epo- ca all’autoritä di polizia. (Veclere riproduzione da STAB, Ufficio Circondariale, Bolzano; la zona a sud della cittä, dopo l’armistizio del 16 gennaio 1801, venne annessa ai territori

italiani sotto do- minio francese.) I primi decenni del secolo scorso videro au- mentare non soltanto le schiere dei pellegrini, ma anche il numero della popolazione residen te. Ogni anno, il 26 giugno, l’anniversario della traslazione della Madonna all’altare maggiore, veniva celebrato con una processione. Pergamena conser- vata nell’archivio parrocchiale di Laives, datata Trento, 11 ottobre 1440. Appeso ad una cor- dicella serica il sigillo tondo in cera con la scritta «S.ALEXANDR1 EPI TRID ETDUC1S

MAZOWIE», con l’aquila di Trento e la mitra episcopale. Vedi in proposito il saggio sulla chiesa. Sinistra: cartolina con Vinterno della chiesa di Laives e con det- taglio dell’altare

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