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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 65 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
Anger (n. 164) e das Michele Flecken Stück (n. 171). Un Balthassar Fühler e no- minato nel 1563, mentre Stephan Bühler fu sindaco di Egna nel 1676. Se Michele Fleck(en) fosse un abitante di Egna, non e documentato; piü probabilmente si tratta di una storpiatura di Michelfleck «grande appezzamento» (medio alto-tedesco michel «grande, forte»), Derivano sicuramente dal nome dei proprietari del terreno il Baldironi Anger (n. 29), il Payr Anger (n. 44) e il Kapuzinergarten, Kapuzineranger

(il colono che dissodava am Stein era appunto der Steiner ). Al n. 394 del Catasto Tere- siano troviamo Wiese, Weingarten hinterm Markt, genannt in Stain; il Rigel Stein rap- presenta quindi la continuazione del sopra citato Rigel hinterm Markt e si estende da Egna verso sud. Ne fa parte il Moos im Rigel Stain (n. 179-184), suddiviso in Stiermoos e Kühmoos (n. 602, 603), dove una volta si trovavano pascoli per tori e mucche (citati nel 1430 come Stain müsen). Per il resto vengono citati prati

, vigneti e campi in Rigel Stain oppure im Rigel Stain (n. 232, 264, 352, 473), ma anche semplicemente in Stain, Stein (n. 315, 582, 596) e am Stain (n. 341). Viene considerata parte degli Stain Gütern anche la zona boschiva di Lub Holz (n. 326). Holz viene qui usato nel senso di «bosco», il «bosco del Lub». Lub e una forma di alternanza vocalica di Lob, che appare nel 1413 come soprannome ad Appiano: Barth, der Lob. Lob- appare frequentemente nei nomi propri dell’antico bavarese ( Lobehart, Lobolf

Loblin ecc.); si tratta del V alternanza voca lica dell’antico alto-tedesco liuba «affetto»; il significato del nome e quindi «l’amato». Il nome Stein e documentato - in parte solo nella forma latinizzata - dall’inizio del XV secolo, ma la sua origine risale sicuramente alla prima colonizzazione tedesca. Tro viamo le seguenti citazioni: in rigula ubi ad lapidem dicitur (1426), an der stat gen. Zum Stain (1429, 1430, 1500), in der rigl Am Stain ander der klausen (1501), sub burgo Egne nuncupat

, Am Stain (1531). Rigel Reif. - Il significato e l’etimologia del nome sono giä stati spiegati. Appezza- menti (prati, vigneti, campi) la cui posizione e definita con in Rig(e)l Reif, si trovano ai numeri 145, 146, 177, 222, 223, 240, 241, 278, 334, 461, 462, 481, 486, 536 e 544; la definizione del luogo in der Reif, auf der Reif la. troviamo ai numeri 320, 321 e 483; la piu precisa definizione di parti del Rigel con Schrott (Reif I., II., III., mitterer, ändertet- Schrott) la si trova ai numeri 280

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 189 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
i trasporti con carri, sia quelli ordinari sia quelli per conto del sovrano. Ogni volta che la piena portava via il ponte bisognava ricorrere al traghetto a fune. Una delle prime notizie su lavori di arginamento risale al 1299; sui libri mastri del conte appaiono spese «pro munitione contra aquam sub Branzol». 48 Nel medioevo fra Sig- mundskron (Castel Firmiano) e San Michele c’erano solo due ponti sull’Adige: ad Egna ed a Salomo, ambedue importanti per il traffico diretto all’Oltradige, Merano, Val

verso Termeno; il maso, coltivato da un certo Rasner, versava ogni anno a san Martino 15 lire. Non sappiamo se la torre si identificasse con quella di Rupert citata nel 1282 o con quella detta «Öder Turm» al limite inferiore del borgo, nominata nel 1408, che se- condo Hye sarebbe stata il campanile della chiesa di san Gallo. 41 Curavano la manutenzione del ponte gli abitanti di Egna e Montagna; nel 1384 sorse una lite perche quelli di Montagna volevano pagare di meno, usando il ponte con minor

frequenza. 42 Negli atti della lite appare di nuovo il pedaggio governativo: infatti il duca Leopoldo d’Asburgo, confermando nel 1396 i privilegi di Egna, elenca il fondaco, il tri- bunale, il ponte e la stima del legname. 43 Ne risulta incidentalmente che gli egnesi dete- nevano una specie di monopolio per la stima dei tronchi accumulati sulla riva per la ven- dita. Secondo una testimonianza del 1405, fra le entrate del distretto di Egna c’erano la fluitazione dei tronchi sull’Adige ed il dazio sul

legname. 44 Ma torniamo al ponte. Con una sentenza arbitrale del 1420 si suddivisero fra i quartieri di Egna i costi di un «Erker» costruito sul fiume, stimati da Heinrich Payr di Termeno e Marx Strobl giudice di Calda- ro. 45 Non si capisce se si trattava di un allargamento a balcone fatto al centro del ponte, come piazzuola per eventuali incroci, o di uno sporto sulla vicina torretta per controllare meglio il transito; la prima ipotesi pare confermata dal fatto che il confine fra Egna e Termeno

si trovava a metä del ponte. 46 Un’altra testimonianza del 1506 conferma che tutti i quartieri contribuivano alla costruzione di capriate per consolidare le sponde del fiume, ma solo Egna e Montagna dovevano assicurare la manutenzione del ponte, per che solo i loro abitanti possedevano terreni al di lä del fiume. 47 Il Comune di Egna vantava proprietä collettive indivise (Allmende) oltre 1’Adige, di- ritto che provocö lunghe contese con Caldaro-Termeno-Cortaccia, analizzate dettagliata- mente

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 10 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
tesi di dottrina della razza, uscita all’inizio del 1941, 111 letta nell’ago sto successivo da Mussolini, il qua le, colpito dalle idee espresse in quel testo, sembrò destinare ad esso un ruolo guida, un nuovo punto di ri ferimento per il razzismo italiano. Fra gli obiettivi politici che il grup po di Evola e di Preziosi si propo nevano i più importanti riguarda vano: 1 )una revisione del manifesto del la razza del 1938; 2) un unico ufficio razza che unifi casse tutti gli organismi al momen

to suddivisi fra vari ministeri (del- l’inierno, della cultura popolare) sotto il controllo di un ’autorità politica; 3) 1 ’insegnamento delle dottrine razziste nella università; 4) leggi più severe e criteri più ri gorosi nei confronti degli ebrei, ’meticci’, ‘sanguemisti ’. La rivista che si faceva portavoce di questi punti programmatici era la Vita Italiana, da sempre impegna ta in una feroce lotta antiebraica. Fra le pubblicazioni editoriali pro mosse da questa corrente, si segna lano le diverse

edizioni dei Proto colli dei Savi Anziani di Sion, il celebre falso che tratta del “mito della cospirazione mondiale ebrai ca”. In questo periodo diversi organismi sembrano contribuire alle iniziati ve di questo gruppo come la Scuo la di Mistica Fascista di Milano, sorta nel 1930 ecfora legata ad Evola e come i Centri per lo Stu dio de! Problema Ebraico nati fra il 1941 e il 1943 strettamente connes si con Luchini e Preziosi. Un parziale compimento di alcuni punti de! programma polìtico della corrente

puntò il Regime per garantirsi il consenso. La politica razzista trovò i compo nenti della Scuola pronti a farsi pro motori di numerose iniziative sui temi della razza: corsi per insegnan ti, convegni sui problemi razziali dell’Impero, concorsi per una mo nografia sul tema “la mistica del razzismo fascista”. Oltre a numerose pubblicazioni, la Scuola diffondeva un periodico dai titolo Dottrina fascista fra i cui re dattori in materia di ‘razzismo fa scista’ si distinse Julius Evola, la cui influenza

sul gruppo sembra au mentare col passare del tempo. CENTRI PER LO STUDIO DEL PROBLEMA EBRAICO Fra le iniziative specifiche relative all’attività antisemita promossa dal Regime fascista, i Centri per lo Stu dio del Problema Ebraico sono par ticolarmente significativi per illu strare i rapporti fra i centri decisio nali del potere e la periferia. Sorti tra il 1941 e il 1943 i Centri erano diretti a livello locale da un “Rettore”, coadiuvato da una “Consulta” ed erano collegati diret tamente con

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 23 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
Federico Steinhaus Il 12 settembre del 1943, dopo soli quattro giorni dall’assunzione dei pie ni poteri da parte dei nazisti a seguito dell’armistizio firmato dall’Italia, il Brigadefùhrer delle SS Karl Brunner, inviato in Alto Adige da Himmler già nel 1939 quale massimo responsabile delle SS, per coordinare l’opera dei nazisti nel periodo delle opzioni, ordinò ai responsabili locali della Arbeits- gemeinschaft Deutscher Optanten, l’organizzazione che operava per in durre i sudtirolesi

ad optare per la Ger mania, di arrestare tutti gli ebrei. Con temporaneamente giunse a Merano Luis Schintlholzer, feroce comandan te di un gruppo selezionato che aveva già massacrato ebrei in vari stati del l’Europa occupata, per predisporre sotto il profilo operativo la deporta zione degli ebrei meranesi. Per descrivere questo crimine, lascia mo ora la parola a documenti e testi monianze: "La Comunità israelitica di Merano - di cui ufficialmente la circoscrizione comprendeva le province di Bolzano

e Trento, mentre di fatto la vita si svol geva prevalentemente nel centro di Merano - era un tempo mollo fiorente, come testimoniano, oltre le istituzioni tipicamente religiose, le numerose fon dazioni benefiche e i’attrezzatissimo ospedale sanatorio Manzoni": così esordisce la relazione-denuncia, inti tolata "Appunti circa gli ebrei di Mer ano in relazione alla occupazione te desca", redatta dalla Comunità stessa ed inoltrata ai comandi del CNL e dei carabinieri nel 1947. E prosegue: "Contava, negli

"non ariane", le quali, per sfug gire alle persecuzioni hitleriane comin ciate in Germania dopo il 1933, trova rono rifugio a Merano (attratti, tra l’al tro, anche dalla facilitazione della lin gua tedesca, che qui é quasi general mente compresa). Ma quando il fascismo italiano si mise sulle orme del suo collega d’oltralpe, la popolazione ebraica o di "razza ebraica" presente a Merano si contras se molto rapidamente. Colle leggi antisemite proclamate in tutto il'Regno nel 1938 grandissima parte dei

nella loro dignità d’uomini, oppure anche intui rono subito in queste misure il presa gio per quanto di tragico sarebbe se guito, sa che preferirono lasciare su bito l’Italia. In non molti, che erano stati risparmiati dalle citate misure antisemite del 1938, comuni a tutto il Regno, furono a loro volta colpiti dalle speciali disposizioni emanate dalla provincia di Bolzano dopo il 1939 (anno degli accordi italo- tedeschi per le opzioni), le quali - die tro pressioni delle locali Commissioni naziste

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 8 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
d’Italia col titolo II fasci smo e i problemi deila razza. Comparso inizialmente anonimo e poi successivamente attribuito ad un gruppo di dieci ‘scienziati’, era stato in realtà concepito dallo stes so Mussolini che fin dal febbraio 1938 si era valso della collabora zione del giovane antropologo Gui do Landra, mentre gli altri, firmatari diedero il loro avallo scientifico, condividendo peraltro la responsa bilità etica e politica dell’intera ope razione. E proprio partendo dalie afferma zioni contenute

in quel testo (“Il concetto di razza, è puramente bio logico” punto 3, “La questione del razzismo in Italia deve essere trat tata da un punto di vista puramen te biologico, senza intenzioni filo sofiche o religiose”, punto 7) pos siamo affermare che inizialmente il razzismo ufficiale, sostenuto da Mussolini, era un razzismo biolo gico. Fra gli intellettuali che sosteneva no questa impostazione segnaliamo l’antropologo Lidio Cipriani, il giornalistaTelesio Interlandi e il suo collaboratore Giorgio

Abiurante, lo scrittore Guido (fogni, il medico Lino Businco. L’organo di questo gruppo e por tavoce delle sue teorizzazioni era la. rivista La. Difesa della Razza, il periodico più celebre del razzismo italiano che iniziò a uscire il 5 ago sto 1938. A livello istituzionale, l’appoggio a queste iniziative era garantito dal l’Ufficio Razza del Ministero della Cultura Popolare, creato nell’ago sto del 1938 e affidato alla direzio ne di Guido Landra, che conservò fino al febbraio del 1.939. IL NAZIQNAL

’, termi ne che di solito veniva utilizzato a preferenza di ‘razza.’. 1.1 suo esponente teorico più noto fu probabilmente Giacomo Acerbo, la cui pubblicazione piu importan te, nel 1940, potè fregiarsi del tito lo I fondamenti della dottrina fasci sta della, razza. Altri importanti esponenti di que sto grappo furono Vincenzo Maz ze!, professore di Scienze Politiche a Roma e Aldo Capasse, uno dei più decisi sostenitori dell’identifi cazione fra nazione e razza. Molto influenti erano due dei firmatari del

“Manifesto razzista”, Nicola Pende e Sabato Visco, fra i più attivi a dare impulso a questa coll'ente. Fra le.istituzioni che sostennero e favorirono la. proposte di questo gruppo si può indicare anche la fa mosa Demorazza, che al di là del funzionamento amministrativo del la persecuzione, esprimeva anche dei concetti teorici, per mezzo di Lorenzo La Via che dall’agosto del 1942 ne assunse la direzione, so stituendo Antonio Le Pera. Nel corso del tempo, almeno dal 1940 in poi, gli uffici della Demorazza

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 6 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
della sua strategia propagandistica: la creazione di s t e re o t i p i i co nogra fi c i so c i a 1 men te riconosciuti doveva far associare in modo initiesso pregiudizi c reazioni di paura e ripulsa alla sola vista dei ‘non-ariani’. Scelte che si inserì va no non solo ne!l’ideologia razzista ufficializzata ne! 1938, ma anche nelle linee-guida d’ima tecnica manipolatoria che coll’avanzare del conflitto puntava sempre più sulla presa emotiva, irrazionale, nel ten tativo, coerente con certe premes

se culturali del fascismo, di far emergere pulsioni "ancestrali’ da in canalare nella divistica’ del regime. In quesf'ainbito sotto la R.S.I. cam biarono alcuni dirigenti ma non gli autori, ad esempio restò attivo Gino B o c c a s ile, p r ilici p a le illustratore propagandistico, e con lui .molti al tri addetti ai lavori, come prima ca ratterizzati da un segno di gusto ’popolare’. 1! MinCulPop, guidato ora da Ivlezzasorna, gestiva produ zione ed ideazione mediante il Nu cleo di Propaganda diretto da Gior

smo e l’Anticristo. Non manca il tradizionale tema dei deicidio: mol te di queste opere risentono del l’ideologia cattolico-reazionaria se condo la quale gli ebrei, agenti del la modernità, corrompono una si tuazione ideale che somiglia più ad una teocrazia cattolica che al pur celebrato fascismo. Insieme ai prodotti della letterami ra popolare italiana ed alle tradu zioni, troviamo opere che danno conto delia ’evoluzione’ antisemita e razzista di Giovanni Papini, allo ra autore di successo

, soprattutto come punto di riferimento etico ed intellettuale per una parte consi stente del mondo cattolico. Nelle sue opere le rappresentazioni raz ziste di neri ed ebrei, incarnano ri spettivamente barbarie e corruzio ne in una concezione reazionaria del inondo moderno. Tutti i personaggi, di questi roman zi rientrano in una ripartizione ge rarchica che distribuisce differenti ruoli, descrizioni e psicologie a se conda della ‘razza’ d’origine. In questa scala gli italiani sovrastano tutte le ‘razze’ non

co adulto che ‘traducono’ per l’in fanzia atteggiamenti razzisti della loro produzione ‘maggiore’, trovia mo qui alcune opere inserite per fascistizzare la diffusa collana. Salali! “Biblioteca dei miei ragaz zi”, spesso sulla base di dettagliate richieste del MinCulPop. L’autore che più si prestò a questo compito fu Gino Chelazzi, giornalista e nar ratore per l’infanzia, cattolico rea zionario, violento antisemita e dal razzismo paternalistico. Per opera sua e di U. Scotti Beimi, l'uccisio

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 2 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
C.D.E.C., Milano Centro “Àmilcar Cabrai”, Bologna Centro “Furio Jesi”, Bologna Centro Etnografico Ferrarese, Ferrara Civica Raccolta delle Stampe “Bertarei]i”, Milano Collezione Eieonori, Bologna Collezione Gatti, Fabriano Collezione Coglia, Roma Collezione Mazzucclietti, Milano Collezione Ballottino, Bologna Collezione Zagatti, Bologna Comunità Ebraica, Bologna Dipartimento di Italianistica, Bolo gna Ente “Casa Oriani”, Ravenna Istituto di Antropologia, Bologna Istituto Naz. Storia del Movimen

to di Liberazione, Mi Istituto Regionale “Parri”, Bologna Istituto Scienze Religiose, Bologna Istituto Storia del Movimento di Li berazione, Ts Istituto Storico della Resistenza, Cuneo Istituto Storico della Resistenza, Modena Istituto Storico della Resistenza, Novara Ministero degli Affari Esteri, Roma Museo del Risorgimento, Bologna Museo del Risorgimento, Milano Museo del Risorgimento, Trento Museo dell’Illustrazione, Ferrara Museo Storico della Radio, Bolo gna istituto per i beni artistici culturali

e naturali della Regione Emilia- Romagna Soprintendenza per i beni librari e documentari Regione Emilia-Romagna Assessorato alla cultura Comitato Regionale per le Celebra zioni del 50° della Resistenza e della Liberazione Con la collaborazione di Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Centro di Documentazione Ebrai ca Contemporanea di Milano Istituto Regionale per la Storia della Resistenza “.Ferruccio Parri” di Bologna Organizzazione Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione

(Bo), im ballaggi Progetto grafico del catalogo Grafis Edizioni, Casalecchio di Reno (Bo) Il 31 gennaio 1939 la Corte d’ap pello di Addis Abeba condannava ad un anno di carcere un italiano reo d’una relazione con una donna indigena. Il suo maggiore crimine era di non essersi limitato ad usare “la venere nera” come puro ogget to di piacere, ma “di volerle bene, di averla sempre fatta mangiare e dormire con sé, di avere consuma to con essa tutti i suoi risparmi, [...] di avere preparato una lettera a S.M

. il Re Imperatore per ottenere l’autorizzazione a sposare l’indige na o almeno a convivere con lei”. I giudici speravano che il carcere servisse “a snebbiare il cervello del- Titaliano” ed a separarlo de finitivamente dalla dorma che egli aveva osato “elevare al rango di compagna di vita”. Questa la sintesi di uno delie centi naia di documenti della mostra, or ganizzata dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna e dal Centro “Furio Jesi” di Bologna, la prima edizione

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 12 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
cazione ideologica di tipo razzista e la pratica di conquista, di assoggettamento, che è arrivata fino ai ‘genocidio’. Per questo si è deciso di documen tare di seguito alcuni episodi del co lonialismo fascista che, per la loro particolare gravità, si sono iscritti in maniera indelebile nella doloro sa memoria storica delle popolazio ni sottomesse. In questi documenti le componenti razziste non sono presenti in forma ‘pura’, ma risultano combinate di volta in volta a esigenze di ordine pubblico

, di sfruttamento economi co, di dominio, delia sua giustifica zione ideologica. Al visitatore il compito di in dividuare tali c o m p o n e n t i senza tradire la c o ni p 1 e s s i t à degli avveni menti. La deportazio ne di 100.000 persone dal Gebcl libico e la loro reclu sione in 15 mi cidiali campi di eoncentramen- to; l’uso anni chimiche (proibite dalla convenzione di Ginevra) per a li in e nla re capacità, ster minatrice del l’esercito ita liano durante la guerra di ag gressione a l’Etiopia, ma anche

la nuova fase del razzismo coloniale fascista, varata a partire dalla con quista dell’Etiopia (1935-1936) e dalla proclamazione dell’impero. Nel corso di questi anni viene in fatti applicata (e proposta come ‘coscienza nazionale’) una ‘politi ca della razza’ che avrebbe impo sto una netta separazione tra la co munità bianca e quella di colore, condotta sul piano legislativo, giu ridico, urbanistico, fino alle pieghe più minute della vita sociale, del la voro e del tempo libero. Anche il colonialismo

dellTtalia ‘li berale’ e dei primi anni de! fasci smo non era rimasto immune dalle pratiche razziste. Ma la codificazione del 1936-1941 rappresenta una svolta profonda nei confronti del precedente periodo, un salto di qualità attraverso cui il razzismo implicito nella pratica di ogni colonialismo diviene legge dello stato e cardine per la costru zione di una ‘nuova, società colo niale’, fondata programmatica mente sul discrimine di razza. Sulla scorta della esigua, biblio grafia esistente e in seguito

a. talune verifiche d’archivio, si è scelto di suddividere la sezione in tre parti, ben sintetizzate dalle tre copertine tratte da La Difesa del la Razza. La prima mostra l’offensiva del. re gime contro le ‘unioni miste’ (così venivano definite le unioni tra ita liani e africani) e contro i ‘metic ci’ nati da tali unioni (quello che allora fu definito “Il problema del meticciato”). Il meticcio divenne simbolo nega tivo della promiscuità tra bianchi e neri e come tale osteggiato e nsospinto nella società

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 649 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
IV. Conclusioni. Nelle pagine precedenti furono poste alcune premesse e si sono indicati alcuni aspetti della situazione o problemi, che contengono anche le linee lungo le quali dovrebbe svolgersi il nostro lavoro di avanzata nazionale. I dettagli vanno studiati e adattati ai luoghi e alle contingenze. Ma 1’importante si e che il piano di lavoro stabilito venga poi, con fermezza e con fiducia, ininterrottamente svolto fino alla meta. Riassumendo: la conquista della terra, la rinnovazione del

clero, l’educazione e il collocamento della gioventü, la scelta dei maestri e dei gerarchi locali, la creazione delle <Case Fasciste>, l’ingranamento delle attivitä economiche comunali nel quadro della vita nazionale, sono i problemi piü salienti su cui deve convergere, intensa e continua, la nostra attenzione. A tale scopo perö necessita avere in ogni momento una precisa conoscenza dei bisogni della zona, delle variazioni che vi si verificano, e degli effetti del nostro intervento. E ciö puö

succedere soltanto attraverso un organo sito nel capoluogo, dove vengono raccolti tutti i dati utili e promossi i collegamenti d’informazione e di lavoro necessari. Tale organo, la cui sede naturale sembra non possa essere altra che la Federazione del Partito, dovrebbe compren- dere in primo luogo un <ufficio statistico>, attraverso il quäle sia possibile di seguire la vera vita della zona mista, ossia le variazioni demografiche (migrazioni, nuzialitä ecc.), economiche (trapassi immobiliari, attivitä

commer- ciali ecc.) e politiche (clero, studenti ecc.). Le indicazioni attingibili da tali dati statistici dovrebbero poi utilizzarsi per lo Studio e, nei limiti del possibile, la soluzione dei relativi problemi, in qualunque sede, e colla collaborazione di chiunque, ente o persona, possa arre- care qualche vantaggioso apporto all’avanzata nazionale che e per noi uno storico dovere.» Fin qui il rapporto. Per quel che riguarda il capitoletto sul clero, il professor Albert Grandi osserva giustamente

di religione allTstituto Agrario di San Michele. 67 cfr. Ludwig W. Regele, Das Unterland in der Zeit von 1914 bis 1948, in Das Südtiroler Unterland, Athesia, 1980 68 IB, 4. 11.1939 69 in Paolo Piccoli, op. cit. pag. 450. Piccoli cita, pag. 440, anche una relazione delFIspettore di zona, Arturo de Vuo- no e dei segretari dei Fasci della Zona - tra questi Casari di Egna - che per il 1934 elabora un progetto di bilancio per la Propaganda e uno stralcio di una relazione ispettiva sui compensi agli ispettori

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 316 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
274 f e 30 dalla chiesa, dalF ospedale, dal fondo scuola. In una comunicazione al Viceprefetto di Bolzano, datata 24. 11. 1812, il sindaco Pardatscher elenca i maestri del comune di Egna; a Egna c’era ancora Anton Drexler della Svevia, sagrestano, di 56 anni, approvato dal governo austriaco, mentre a Montan c’era Michele Silier, da Montan, organista, di 48 anni, non diplomato; a Aldino c’era Giovanni Wieser di Aldino, di 33 anni, non diplomato (cfr. AstBz, Capitanato di Bolzano, mazzo 139). 278

Formato Municipio di Egna li 29. 10. 1812. Carlo Makowitz anziano, per il sindaco (A. St. BZ, Capitanato Bz, 1812, mazzo n. 139). 274 Cecila Kofler era moglie del maestro Drexler (cfr. APBZ, Capitanato BZ, mazzo n. 139). 275 II 15. 1. 1812 il sindaco di Egna, Pardatscher riferisce al Viceprefetto di Bolzano che «in tutta questa comune (co- me e notorio) non s’arritrova persona a cui sian note entrambe le lingue» e, anche se si trovasse, il sindaco si chie- deva come pagarla

; il 17. 1 il Viceprefetto risponde di considerare senza fondamento le ragioni addotte dal sindaco perche il comune potrebbe ricorrere alle valli vicine e termina minacciando «Io Le dichiaro quindi signor Sindaco che se nel termine giä fissato non ottempererä ... La denuncerö alle superiori Autoritä»; il 30. 1. successivo il sin daco propone don Gioseppe Concini di Denno come maestro di Italiano; dopo scambio di lettere tra Viceprefetto, sindaco e don Concini (del 2. 3, del 25. 3, del 7. 4,) il sindaco Pardatscher invia

al Viceprefetto protocollo della se- duta comunale del 6. 6. 1812 che attribuiva uno stipendio di 600 f. a don Concini; 1’ 11. 7 il Prefetto di Trento non approva pero lo stipendio giudicato troppo alto, cosi il 21. 08. 1812 don Concini limita a 400 f le proprie pretese e il 28. 8. il sindaco accetta definitivamente a nome del comune (cfr. AStBz, Capitanato di Bolzano, mazzo 139). 276 Cfr. AStBz, Atti del Capitanato Bolzano, mazzo n. 139. 277 In un prospetto compilato a cura del Viceprefetto di Bolzano

il 28. 3. 1811 (mazzo n. 139) su «Lo stato indicativo le circostanze delle pubbliche scuole elementari nelle comuni del distretto di Bolzano», figurano i seguenti dati biografici del maestro di Egna Drexl Anton il quäle era maestro patentato dal governo austriaco, insegnava in una scuola di lingua tedesca per cinque ore al di «giusta il sistema bavaro», a ben 90 scolari e scolare; aveva 54 anni d’etä, 36 di servizio, capacitä «sufficienti», godeva di moralitä «buona», fungeva anche da sagrestano; riceveva

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 235 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
naco e frate» e segnandosi come autore di libri di canto «in memoria del confratello, pa- dre Alberto». 28 E probabile pure sia esistita scuola di grammatica presso il monastero di S. Michele all'Adige, visti anche gli scopi culturali e pastorali della sua fondazione, nonostante lo scetticismo dello Sparber. 29 Corrisponde, infatti, al vero che, oltre aH’«Henricus scolaris» che compare come te ste in due punti dell’urbario «nuovo» del monastero di S. Michele redatto nel 1 173 30 , non

disponiamo di prove positive circa l’esistenza di questa scuola; non mancano perö prove almeno indirette circa la sua possibilitä. Infatti, visto che, nel 1309 31 , la prepositura era l’istituzione monastica della diocesi gravata dalla tassazione piü rilevante, cioe 70 marche e considerato il numero dei con- ventuali ivi ospitati (da dieci a quindici in media, secondo il Weber; una ventina secondo il Mariani), non si possono accampare povertä del monastero e carenza di personale per escludere

la possibilitä di una simile scuola a S. Michele. D’altro canto va anche subito riconosciuto che essa non sembra figurare, come si vedrä anche piü avanti, fra le localitä di Studio e di formazione scelte dai cittadini di Egna, almeno nel Cinquecento. Programmi e pedagogia delle scuole episcopali e conventuali in regione Cerchiamo ora di raccogliere le linee organizzativo-pedagogiche essenziali di queste nostre scuole medievali ecclesiastiche. Al vertice dell’organizzazione, come supremo reggitore

e responsabile di queste scuole era lo «scolasticus» che in Tirolo, almeno fino a metä secolo XIII, insegnava an che di persona. Gli scolari coabitavano con lui presso la cattedrale o in convento dove frequentavano le sue lezioni, ricevevano i pasti, partecipavano alle funzioni sacre e alle liturgie, accudivano alle faccende di casa e ai frati ammalati o anziani, trascorrevano il tempo libero. Grazie allo Schrott, abbiamo visto negli esempi del secolo XII a Novacella che gli oblati ma anche gli alunni

esterni di quella scuola conventuale studiavano dapprima a memoria, recitavano e cantavano le preghiere principali del cristiano e poi tutti i cento- cinquanta salmi e, attraverso questo incessante esercizio, imparavano a poco a poco an che a distinguere e poi a riprodurre le lettere della scrittura testuale, cioe la scrittura esclusiva dei testi sacri. 32 Almeno dall’epoca carolingia, sulla base di quanto affermato daH’Aries (cfr. nota 12), pur restando in vigore tale insegnamento del salterio e del

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 632 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
ha anche una fi- nalitä anticrisi. Un primo notevole intervento si era avuto, ricordiamo, dopo la disastrosa alluvione del 1882. Risale a quegli anni un’ondata di immigrazione di coloni dal Trentino posto che la sistemazione degli argini aveva consentito la conquista di terra coltivabile. Lo stesso Consorzio di bonifica Monte San Michele, che dal 1982 si chiama Monte Salorno, nasce appunto nel 1893, dopo l’alluvione, e viene riconosciuto come consorzio di bonifica integrale giusto il 13 febbraio del

Ad iniziativa della Cattedra ambulante di agricoltura di Trento si tenevano corsi agrari, istruttore Romano Girardi, che si concludevano in genere con una gita a San Mi chele; una scuola di economia domestica e cucito veniva organizzata daH’ufficio di Trento dell’Opera Italia Redenta che promuoveva anche un corso specializzato in sarto- ria, insegnante Maria Ferrari. Egna esprimeva due delegati nel Consorzio bonifica Mon te San Michele. Quanto ai consumi, sappiamo dalla cifre sulle imposte

- l’esattoria era diretta dal 1926 al 1939 da Luigi (Alois) Mock, poi trasferito a Lavis, e successivamente da Mode- sto Mazzocchi - che venivano consumati 670 ettolitri di bevande; 412 risultano i capi di bestiame macellati nel 1935; il panificio comunale, con «macchinari e orto annesso» ve niva assegnato in gestione. La crisi economica, che segue il crollo della borsa di New York del 1929 e che si ma- nifesta acutamente in Alto Adige attorno al 1932, colpisce ovviamente anche la Bassa Atesina. Nel 1931

si lamenta che il prezzo dell’uva era superiore prima della guerra di ben due volte; il prezzo del bestiame diminuisce tra il 1930 e il 1931 della metä. Il calo nell’esportazione di vino e frutta si protrae per tutti gli anni Trenta, per le san- zioni seguite alla guerra d’Etiopia. La Banca del Trentino e dell’Alto Adige che aveva una succursale ad Egna chiude nel 1933 e le subentra la Banca di Trento, oggi Banca di Trento e Bolzano. La ripresa di una politica di lavori di bonifica della piana dell’Adige

1933. Tra l’altro le alluvioni continuavano. Nel maggio del 1926 «il torrente Villa rompe le briglie e la strada erariale per Bolzano viene ostruita in parecchi posti ... Il ponte tra Egna e Montagna sul Villa viene abbattuto perche pericolante; 30 metri di stradone sono asportati ad Egna. Le Campagne sono allagate» si legge su «Il Brennen» del 17 maggio di quell’anno ed il giornale non a caso ricorda il 1882; altra alluvione ricordata e quella del settembre del 1921. Nel 1935 «vari chilometri

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 4 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
LA SATIRA RAZZISTA Gennaio' 1937; i direttori dei sei giornali umoristici più importanti sono convocati al Ministero per la Stampa e la Propaganda per riceve re una serie di istruzioni, tra le qua li: “La stampa umoristica può e deve combattere l’ibridismo di. razza fa cendo apparire come inferiori fisi camente e moralmente le razze di colore (per esempio mettendo in. ri lievo la bruttezza delle negre, la di stanza che separa in fatto di civiltà i bianchi dai neri, etc.)”. Agli occhi del regime

campionatura è stata sud divisa in tre sottosezioni. Nella pri ma, Insulti al nemico, si può notare la. presenza di sentimenti razzisti in aggiunta al consueto scherno del nemico in tempo di guerra, che si realizzano per mezzo di una paro dia grossolana del trattamento che i fascisti imponevano ai loro oppo sitori politici e attraverso crudi ri ferimenti ai supposti legami tra gli africani e il mondo animale. Il tema della “missione civilizzatrice”, ostentato motivo per giustificare l’invasione

dell’Etiopia, è già com parso sia nella Satira Razzista che nei Fumetti. Qui incontriamo due approcci di versi: uno melenso e paternalistico, dove la violenza è minimizzata at traverso l’uso di ‘simpatiche’ figu re di bambini che interpretano de gli. idilli pastorali ; e un altro aper tamente e gratuitamente aggressi vo nel quale, per motivi di ‘igiene’ un etiope è deterso con l’uso di brui sca e striglia come se fosse un ca vallo recalcitrante. Nonostante la progressiva disap provazione del regime nei

razione in chiave antiebraica del ro manzo omonimo di Lìon Feucht- wanger, che nel 1925 aveva riscritto il racconto antisemita di Wilhelm Hauff, del 1827, eliminando gli stereotipi negativi attribuiti alla fi gura storica, di Süss Oppenheimer, contribuì anche in Italia alla propa ganda antisemita. Girato in Germa nia nel 1940 con la. regia, di Veit Harlan, fu presentato in prima, mon diale, con successo, alla Biennale di Venezia del. 1940. Poi uscì a Ber lino, a. fianco di altri due film antisemiti

Medica, ed il Resto del Carlino lo segnalava in un trafilet to elogiativo; l’indomani il giorna le cattolico L’Avvenire d’Italia esprimeva caute riserve, mentre L’Assalto, organo fascista locale, gli dedicava quasi tutta la seconda pagina: N. Cardini ne illustrava la rilevanza ideologica, A.B, riferiva soddisfatto l’entusiasmo del pubbli co bolognese, Enzo Biagi lo defi niva “esaltazione e illustrazione intelligente della, campagna, razzia le”. A Trieste, già colpita da. ripe tute ondate di azioni

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 29 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
rubrica destinazione degli assassinati Otto scrisse semplicemente: “Zum Teui'el”. I 14 che erano stati as sassinati avevano avuto quella definizione : zum Teufe1 Giorni di digiuno Questo era il blocco del le celle« Lo comandava durante la nostra permanenza, un tale Cotogna rinnegato atesino di origine italiana, ubriacone e venale. Senza essere particolarmente bestiale si distinse mal trattato e bastonato pa recchi internati. Era nor male per lui sbattere in faccia il finestrino, ove qualche

infelice reduce delle camere di tortura del Corpo d ’ Armata, di giuno da giorni, chie deva implorando un po’ d’acqua per spegnere la sete terribile che se guiva i cosiddetti in terrogatori. I due compari, gli SS Mann Otto Seit e Mischia Seilart, ucraini, ba stardi di origine tede sca, come indica chia ramente il loro nome, erano stati fin dal di cembre del ’44 detenuti nelle celle ove doveva no scontare una condan na di quattro anni in flitta loro dal tribu nale per ubriachezza, violenza e stupro

. Questo era il loro passa to e costituiva il miglior titolo di merito per il nuovo incarico che furono chiamati ad assolvere, naturalmente godevano del l’alta stima del coman dante del campo Hager e di quella ben più autore vole del padrone, il bie co maggiore Schiller. Soprusi 9 infamie I due ucraini erano riu sciti a passare dal ruolo di detenuti a quello di guardiani, ruolo che eser citarono talmente bene che in ultimo essi avevano potere di vita e di morte nel blocco celle. 1.1 titolare Cologna

si trattava di noti zie politiche alle quali era in un certo s e .ri s o 1 e g a t a a 11 a n o -- stra sorte , ma anche bella pagò il fio del la sua audacia « fu mandato a Mauthausen da dove non fece piu ritorno. E come non ricordare . . .. té x coraggiosi scopi“ ni” che facevano la spola ira 1’interno e l’est e imo de 1 blocc o celle? Tutto il campo era mobilitato p e r soccorrere i iratel- no ammassati patrioti, partigiani , magnifiche figure della lotta clan destina , gettati in cella in lurida

ed in completa balia del le due belve. Ecco il triste privilegio di un tavolaccio intero a propria disposizione . per mesi e mesi vivemmo con l’esterno solo per mezzo li delle e elle , l’ i — jjjjl schiandò a n c he ..L 3 vita. A 1 1 ’ in i’ e r m e r i a e r a he era an- una nobile gara, idra i me — gosciosamente atteso per ore e ore nella più spa ventata allucinazione cau sata dalla fame e che con duce ai limiti della ra gione . E chi può narrare di quel terribile inverno 1944-45? Le pareti della cella era

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 263 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
e Giuda, a S. Nicolö il mae stro riceverä ogni volta dalla chiesa 24 car. e il pasto. Per tutte le quattro volte, quin- di, 3 fiorini e 12; 9. alla festa di S. Floriano, alla Dedicazione, a San Michele riceverä dalla chiesa di S. Michele di Mazon 24 carantani piü il pasto; 10. dalla confraternita del Corpus Domini egli riceverä 4 f. annui; 11. nelle settimane delle rogazioni, nelle processioni, in quella del Corpus Domini il maestro riceverä ogni volta 30 car. dal Comune; 12. per ogni processione

fuori Egna il comune metterä un cavallo a disposizione del maestro; 13. la tariffa del maestro per ogni ufficio funebre nel comune e di 30 carantani; 14. in occasione dei vespri e delle funzioni presso S. Sebastiano e la cappella di S. An tonio da Padova a Villa il maestro riceverä compenso a discrezione dei proprietari delle cappelle; 15. da ogni scolaro il maestro riceverä 36 carantani trimestrali. 1 genitori debbono quin- di inviare al maestro alla fine di ogni settimana 3 carantani per ogni

scolaro. Seguono i doveri del maestro. 1. Il maestro deve nutrire, albergare, curare e compensare un aiutomaestro esperto nel- la musica e perciö riceverä 18 f. dal comune e 6 f. dalla chiesa; 2. il maestro deve prestare la sua opera ogni domenica e festa ai vespri e alla s. Messa; 3. ogni mese e tenuto a officiare vespri e Messe delle confraternite con i compensi pre- determinati; 4. il maestro e tenuto ad accompagnare sei processioni a Villa dopo San Giorgio senza compensi; 5. egli deve partecipare

alla tradizionale processione alla parrocchia di Ora; 6. il maestro e tenuto a fare la relazione sulla vendemmia («Wimatsbeschreibung») dell'ospedale e a fare l’ispezione sulle decime e i censi dovuti all’ospedale e riferire al borgomastro e ai superiori; 7. dovere centrale del maestro e educare la gioventü al timor di Dio, al buon comporta- mento e offrire un insegnamento ricco. Il contratto venne redatto in doppio esemplare, munito del sigillo del decano e parro- co di Ora, don Paul Nardin

dottore in Sacra Scrittura e del sigillo maggiore del Consi- glio. Una copia venne depositata presso la Comunitä, l’altra copia consegnata al maestro appena assunto, Michael Alber. Il maestro successivo, Urban Hirschhueber, che trovo ricordato soltanto il 5 luglio 1690 in occasione delFammissione di un debito di 9 fiorini 186 , rimarrä in servizio abba- stanza a lungo e si sceglierä come aiuto Johannes Pichler. Questi appare come aiuto ne- gli anni dal 1692 al 1695 e dal 1702 al 1703, mentre

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 24 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
soché completata un decreto della Re pubblica Sociale si incaricò di far con fiscare tutti i beni agli ebrei(2), ed un ordine emanato dal capo della polizia Tamburini portò allo scioglimento delle Comunità Israelitiche ed al sequestro delle loro proprietà, in quanto consi derate "associazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica". Un successivo progetto di decreto legisla tivo propose la seguente definizione del cittadino di sangue italiano: "Sono di sangue italiano i cittadini

italiani i cui ascendenti, residenti in Italia almeno dal 1. gennaio 1800, siano di razza ariana e immuni da incroci con ebrei o con altre razze eterogenee; esso deter minò che l’avere figli nati da rapporti extraconiugali fra persone di sangue italiano e persone di sangue straniero costituiva "delitto contro la razza", ed introdusse (ad imitazione delf'Ahnen- paB" del regime nazista) la scheda ge nealogica, mediante la quale !’anagra fe comunale avrebbe dovuto compro vare l’appartenenza alle diverse

cate gorie razziali. 11 16 aprile del 1945, quando l’Italia era. ormai da conside rare liberata, nel corso dell’ultima se duta del Consiglio dei Ministri della repubblica sociale fu ordinato anche lo scioglimento dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane. Nella prima metà di luglio 1944, a Bolzano, in via Resia, fu istituito un campo di concentramento - o meglio un campo di transito, se consideriamo la funzione alla quale avrebbe dovuto assolvere. Nei dieci mesi in cui rimase attivo

, vi transitarono 1 1.1 16 fra ebrei, avversari politici, zingari, partigiani, militari italiani, prigionieri, sbandati, disertori, ostaggi, indiziati di reati co muni 2. Fin dal marzo del 1943 il co mandante del Lager di Reichenau, Moti, aveva compiuto alcune ispezio ni per predisporre l’apertura, e la località era stata prescelta dal capo della Sicherheitspolizei e del Sicher- heitsdienst in Italia, Wilhelm Harster. Esso fu allestito in due capannoni del l’esercito abbandonati dopo l’8 settem bre; oltre

di versi laboratori del campo...Altri pri gionieri lavoravano all’estero, e que sti lavori venivano pagati ai tedeschi dalle diverse fabbriche nelle quali essi lavoravano, senza che mai i prigionie ri vedessero un solo centesimo di com penso per il lavoro svolto(3). Erano sempre accompagnati da guardie ar mate. Sì trattava di lavori pesanti, prin cipalmente consistenti nel trasporto o nella costruzione di materiali pesanti, come ad esempio cassette di munizio ni. Come mi é stato detto, é accaduto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 134 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
al vescovo abusivamente dal loro padre. 64 Ai conti di Tirolo, contemporaneamente duchi di Carinzia, «rimase la sovranitä giu- diziale, doganale e fiscale sottratta ai vescovi di Trento nell’ex contea di Bolzano, ad ec- cezione del tribunale cittadino, e la stessa sovranitä nella porzione della Val d’Adige oc- cupata da Mainardo, fino alla signoria di Montereale (presso San Michele all’Adige) in- clusa» 65 , perciö il distretto di Egna rimase entro la contea del Tirolo. Nel patto di amici- zia del 1314

Dopo la morte dei fratelli Ludovico (1305) ed Ottone (1310), Enrico rimase unico sovrano del Tirolo fino alla morte (1335); essendo stato per breve tempo anche re di Boemia, viene spesso citato col titolo di re, benche ormai vano. Gottschalk rimase giudi- ce di Egna durante gran parte del governo di «re» Enrico. Chi era allora il giudice Do menico Bertoldo documentato ad Egna nel 1301 ? 62 Puö darsi che fosse un uomo di fidu- cia di Gottschalk e suo sostituto in certi casi. Secondo Riedmann

con il vescovo di Trento, il conte di Tirolo si riservö «le persone, le impo ste, i diritti fondiari e giudiziari degli ex signori di Enn». 66 Vi lascio prova del suo dominio confermando nel 1313 alla comunitä di Egna i diritti di pascolo al di lä dell’Adige 67 ; ma giä nel 1328 lo stesso Enrico ritrattö quella conces- sione sulle paludi di Caldaro e Termeno agli «homines communitatis Egne» perche sa- rebbe risultata illegale; la ritrattazione avvenne dietro ricorso dei Comuni aggravati

. 68 Le contese fra Egna e Termeno-Cortaccia per l’usufrutto delle paludi di Mazoch e poi di Pelzen si trascinarono per secoli e raggiunsero il culmine nel 1555, quando circa 500 contadini della sponda destra si radunarono lä con lance, alabarde ed archibugi; appena nel 1710 fu assegnata definitivamente agli egnesi una striscia di terreno oltre P Adige. Riguardo ai confini del distretto di Egna il conte Enrico ratificö una sentenza importante data dal giudice Gottschalk. Fra Egna e Fiemme furono confermati

calcara ed al solco bianco sopra alla forra di san Floriano appartiene alla suddetta chiesa, dalla cima del monte fino all’Adige verso Egna e la strada pubblica; tale zona era stata data in pegno agli egnesi per 60 lire di denari e c’erano termini di confine; un cippo si trovava sulla ri- va meridionale del fiume e due dall’altra parte dell’ Adige.» Per Gottschalk servire il sovrano del Tirolo era evidentemente assai redditizio; nel 1321 il «re» Enrico lo autorizzö ad impiantare 10 nuovi masi

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Religione, teologia
Anno:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Pagina 28 di 32
Autore: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/41(1997), Sondernr.
ID interno: 331945
roc cia conserverà ancora oggi, forse , il colore del sangue, del nostro san gue . In questo ambiente di bel ve , un uomo trova. Ecco 1 episodio. Un giorno scelsero alcuni di noi per andare a lavo rare in cucina. Il nostro cuore si apri alla spe ranza. Forse trovammo la forza di sorridere. llon ricordo. Ci incamminammo. Quando fui per varcare la sogli mi avvicinò una SS. “Tu non andare . llon vero. Camera gas”. Ecco perché posso raccontare. La mac china fantasma, la chia mavano così perché veniva

zione del campo, fino al nostro arrivo avvenuto nel dicembre del 1944. Coloro che non furono assegnati alle celle furono avviati alla volta della Germania ove sopravvissero nella .ridotta misura del 10 per cento. Possiamo però ben dire ad alta voce quello che abbiamo visto, udito, sofferto, noi sopravvis suti che avemmo la sorte di essere liberati dopo cinque mesi di cella iso lata, possiamo ben dire ad alta voce l’orrore di quei 14 assassinii com piuti nelle celle nel modo più infame e di cui fummo

usciti di cella per appropriarsi di qualche cosa da mangiare. Questi due poveri ragazzi vennero tormentati per delle settimane finché uno venne finito sotto le tor ture . Eravamo già in marzo, alla vigilia del crollo, e ci auguravamo di vedere ri sparmiato l’altro già mo rente pei - la fame e le torture ( c ’ eravamo privati in quello che potevamo per fargli avere qualche cosa di soppiatto attraverso il finestrino della porta), ebbene , li giorno di Pa squa entrarono da lui i due macellai specializza

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 244 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
momento anche nella nostra regione, anzi addirittura nella Bassa Atesina come, per esempio, il magister Bon giovanni di Bonandrea da Bologna 65 che, dal 1310 al 14 marzo 1316 in pacifico possesso e poi fino al 9 marzo 1318 in contesa con il monastero di S. Michele, e stato anche inve- stito come beneficiato della piccola comunitä di San Floriano fra Egna e Salorno e che ha lasciato un 1 ibretto Del dettare in latino e in volgare oppure come Guarino Guarini da Verona con le «Regulae» da lui compilate

attorno al 520. Piü tardi, certamente sono stati usati nelle nostre scuole il Dottrinale puerorum, poema in esametri di dodici capitoli del francescano duecentesco Alessandro di Villedieu e il cosiddetto Grecismo (o De figuris et octo partibus orationis ) del coevo Eberardo de Bethune che, in tutta Europa, hanno avuto numerosissime edizioni dal XIII fino a tutto il secolo XVI. Anche lo statuto scolastico di Bolzano dell’anno 1424 impone in maniera tassativa (come abbiamo visto) l’uso del Donato nel

I corso, l’uso delP Alessandro nel III e nel IV, accanto a quello del Grecismo. Dovevano anzi circolare anche in mano a privati giä dalla fine del secolo XV pure traduzioni in Iingua tedesca di questi testi. Infatti, fra i manoscritti lasciati in ereditä ne- gli anni 1487 - 1490 da Viktor de’ Thun e elencato anche, familiarmente, «den Alexan der in tewtsch», cioe una traduzione in Iingua tedesca del Dottrinale di Alessandro. 67 Non casualmente, sono proprio P«Alessandro» e il «Grecismo» gli esempi

di testi medievali locali rimasti anche a Trento, quest’ultimo appartenuto, come risulta da una glossa della copia di Trento, al duca Alberto d’Austria 68 e quello usato da Bernardo Cle- sio studente 69 , conservati entrambi nella Biblioteca comunale di Trento e dei quali ora, grazie alla de Finis 70 , conosciamo etä, attribuzione e committenza. E difficile anche pensare che la produzione locale di testi sia andata al di lä della co- piatura degli autori nominati. Alla fine del Quattrocento, tuttavia

, Konrad Wenger Scolastico del Duomo di Bres- sanone, senti la necessitä di rivedere il testo in uso dal XII secolo nella scuola del Duo- mo e produsse e fece stampare un nuovo testo adeguato ai principii delPUmanesimo, che e ritenuto «forse il nostro piü antico testo stampato di scuola» 71 ma che non e soprav- vissuto agli anni 1770. 72 L’esistenza a Egna di questo ordine di scuola che puö essere considerato Panteceden- te remoto dei nostri ginnasi, costituisce, ad ogni modo, una ulteriore prova

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 272 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
S. Michele» (29. 9). Alle motivazioni addotte per la frequenza in stagioni diverse (rispet- tivamente, «aiutare i genitori neH’economia» per i grandi e «intemperie troppo rigide» per i piccoli) il legislatore avrebbe potuto aggiungere la necessitä di semplificare la di- dattica del maestro che di fatto divideva, in tal modo, le scolaresche grosso modo secon- do l’etä. Perentoria, anche se non seguita da precise esplicite sanzioni, e la imposizione dell’obbligo della frequenza fino dal sesto

maestro e diligente e fervoroso nell’insegnare o forse insegna malvolentieri e senza zelo. Queste visite deve fare l’ispettore alPinprovviso sen- za che niuno pria lo sappi ... finalmente deve dare la sua relazione all’inspettore mag- giore del stato delle scuole che ha da invigilare ... e cioe a Pasqua e S. Michele». Al successivo punto 23, il Regolamento impone per tale scopo l’uso di tabella speci- fica denominata H. 243 L’ispettore maggiore, raccolte le notizie dagli ispettori del suo distretto

anno d’etä a «Li fanciulli d’ambo i sessi» che «sono tenuti di frequentare le scuole». 241 I punti 13 e 14 individuano nelle famiglie o nei tutori, nei magistrati e nelP«officio vicariale» gli organi responsabili dell’obbligo della frequenza e nei datori di lavoro i soggetti da chiamare in causa nell’evenienza del lavoro nero: «non accetteranno li signo- ri alcuno in servizio dei fanciulli sotto li anni tredici». Su altro versante, poi, giä allora i legislatori dovettero avere avvertito

e registrato il fenomeno dell’analfabetismo di ritorno negli scolari dimessi, giacche la legge (cfr. punto 15 o delle ore di ripetizione) imponeva ai giovani licenziati dalla scuola «terminati li uf- fici divini, ripetere per due ore alla presenza del maestro e parroco o suo vicario ... fino all’etä d’anni 20». Perche simile obbligo fosse anche effettivamente cogente, il Regolamento ad esso condizionava l’entrata nei mondo del lavoro: «niuno poträ ottenere la liberazione della sua professione se non sarä

con un attestato del istruttore delle scuole munito d’aver di quando in quando frequentato queste ore di ripetizione ed esercitatosi nella religione, leggere, scrivere e conteggiare». 242 Assai puntuali e dettagliate sono, inoltre, (al punto 16) le norme cui i magistrati e i maestri dovevano attenersi per la valutazione degli alunni, con prescrizioni minute sugli obbligati, sul registro delPintero iter scolastico di ogni alunno, sulle tabelle mensili delle assenze e dei ritardi, sulle tabelle

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 635 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
impegnarsi nelFacquisto di terreni di proprietä comunale, ma poi rinuncia. Al Consorzio Monte San Michele, per la bonifica di circa 90 ettari di paludi, con contributi straordinari del Capo del Governo che ha dato «l’ordine che prescrive di non lasciare incolta alcuna zolla di terreno», subentra nel 1943 la Societä Agricola, societä a garanzia limitata, che ottiene Taffitto dei terreni per ventinove anni. Ma accanto a mutamenti proprietari o di intervento, le opzioni segnano una lacera- zione profonda

Ai fini della Propaganda nazionale il PNF stanziava regolari fondi; tra il 1934 e il 1938 sappiamo, ad esempio, di uno stanziamento di lire 300.000 di allora. Su questo sfondo, si arriva nel 1939 al dramma delle opzioni. Non e questa la sede per ripetere quanto messo in luce da convegni che si sono tenuti alla fine del 1989, anno cinquantenario, a Novacella e Bolzano: ci fu convergenza di idee se non di interessi tra le due dittature che applicarono anche all’Alto Adige e alle zone mistilingui

del Trenti- no, del Veneto e del Friuli uno strumento che oggi e condannato, ma che era ammesso dalla moralitä politico-diplomatica del tempo; ne occorre ricordare come da parte italia- na ci fosse molta incertezza, sciolta da Mussolini solo nel marzo del 1940, ad opzioni fatte, in un incontro a palazzo Venezia al quäle presero parte, per Egna, Ernst Zanotti ed Engelbert Dallemule. Il decano don Rizzardi e la personalitä piü importante che opta e la sua scelta fu di- scussa dal momento che

il basso clero aveva all’opposto deciso di rimanere, di rivendica- re l’appartenenza alla propria terra. Per Egna le cifre sono di 1695 optanti per la Germa nia, seicento dei quali partirono effettivamente (abbiamo due cifre in merito: 588 o 630). La percentuale degli optanti per la Germania si aggirerebbe attorno al 65 per cento degli aventi diritto, ma va ricordato che secondo calcoli fatti dopo la Liberazione dal Mi nistern» italiano degli affari esteri vi furono anche 6000 italiani, per lo piü del

ceto conta- dino, che optarono per il Reich e quindi la percentuale del gruppo tedesco dovrebbe scendere ulteriormente. In ogni caso quello di Egna e il percento piü basso dell’Alto Adige dove gli optanti oscillarono tra 1’87 e il 96 per cento. 57 A Egna, all’inizio di novembre, il prefetto di Trento, Foschi, presiede un «rapporto delle gerarchie della zona» alla Casa Littoria impartendo «le istruzioni perche le pratiche relative siano definite entro il 31 dicembre». 68 Trento aveva accettato

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