SVILUPPO CITTADINO E GUERRA FRA IL CARDINALE NICCOLÖ CUSANO ED IL DUCA SIGISMONDO D’ ASBURGO Grazie alla sua posizione centrale di controllo dei traffici attraverso la Val Puste- ria, Brunico crebbe rapidamente d’importanza. Per la nostra vallata passava in- fatti parte del traffico commerciale fra il nord e Venezia ed i commercianti bava- resi indicavano questa come la ”strada di sotto”, mentre quella che attraverso il passo di Resia passava per Merano, Bolzano, Trento e Verona era indicata
come la ”strada di sopra”. A Brunico si stabilirono numerosi mercanti, artigiani e pre- statori d’opera, molti dei quali legati alle attivitä commerciali di transito. Trovia- mo cosi diversi fabbri, carrai, cordai, carrettieri, scaricatori, conciapelli, sarti, cal- zolai e osti. I nomi delle antiche e non poche osterie e locande cittadine ci sono stati traman- dati ed il Tschutschenthaler, nel suo bellissimo ”Brunecker Heimatbuch”, lascia intendere a questo proposito che, se talvolta i brunicensi
ebbero a patire i morsi della fame, di sete non ne mon certamente mai nessuno. Fra la metä del XIV e la fine del XV secolo fiori anche il commercio locale. Nel 1370 1’ imperatore Carlo IV concesse alla citta di tenere un mercato settimanale nella giornata di sabato e, nel corso del XV secolo, fu trasferita fuori le mura di Brunico la tradizionale fiera di S. Lorenzo (”Lorenzimarkt”) che si era tenuta fino ad allora nell’omonimo paese. Quest’ultima, una delle piü importanti della regio- ne, si teneva
Tinkhauser come il primo sindaco di Brunico di cui si abbia no- tizia nel 1426 e probabilmente si tratta della stessa persona. Prima del 1430 sorse a Brunico una comunita di Beghine, donne nubili o vedove che vivevano in co munita e si dedicavano alla preghiera ed all’assistenza agli infermi. Il movimento delle Beghine (dette anche Begutte) sorse intomo al XII secolo e si diffuse nelle Fiandre, in Olanda, in Francia e quindi in Germania. Benchö facessero voto di ca- stita esse non erano inquadrate
in nessuno degli ordini religiosi esistenti e furono a piü riprese osteggiate dalle autorita religiöse in seguito a sospetti di eresia. Le Beghine, di cui esistono tuttora alcune comunita in Belgio e Olanda, possedeva- no a Brunico una casa, oggi scomparsa, situata fra l’attuale centro spastici e la re- sidenza Mayrhausen in Via Paul von Stembach. Quella della nostra citta fu pro babilmente la prima comunita in tutto il Tirolo (Zani) e di essa si trova traccia fi no al 1519. Oltre che all’assistenza agli