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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Geologie des Pelmo-Gebietes in den Dolomiten von Cadore
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Pagina 71 di 108
Autore: Houten, Louis ¬van¬ / von L. van Houten
Luogo: Wien
Descrizione fisica: 91, [16] S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Aus: Jahrbuch der Geologischen Bundesanstalt ; 80,1/2 ; Zugl.: Delft, Techn. Hochsch., Diss., 1930;
Soggetto: g.Monte-Pelmo-Gebiet;s.Geologie
Segnatura: II 7.346
ID interno: 299761
verläßt hier offenbar das Tal des R, Ganedo, der mehr nach S abbiegt. Die Cassianer Schichten des basalen Gebirges, an verschiedenen Stellen des orographisch linken Bachnfers aufgeschlossen, sind stark zusammen gestaut, gefaltet und von vielen kleinen Verwerfungen durchsetzt. Dies deutet wohl sicher darauf hin, daß wir uns noch nicht sehr weit; von der Fernazzalinie entfernt haben. Es scheint mir wahrscheinlich, daß letztere am Südfuß des Monte Crot entlang verläuft und durch die Forcella

Staulanza weiter zu verfolgen wäre. Hier aber, am Monte Crot, sind die Verhältnisse recht kompliziert; schon Loretz und Mojsisovics interpretieren sie verschieden. Mojsisovics glaubt iin Monte Crot die Fortsetzung der Cassianer Dolomitplatte der Pelmobasis sehen zu dürfen. Loretz hingegen glaubt, es mit einer Fortsetzung des Cernerariffs zu tun zuhaben. Obgleich letztere Annahme höchst unsicher ist und sich wohl nie begründen lassen wird, hat Loretz das verschiedene Alter des Crot- dolomits

und der Cassianer Dolomitplatte schon richtig erkannt. Letzteres Gestein überlagert die Pachycardientuffe. Es ist sehr gut geschichtet, nur schwach dolomitisiert und führt oberlad iiiische, bzw. rmi.erkarni .scho Versteinerungen . Das Gestein des Monte Crot hingegen ist un geschichtet, in hohem Grade dolomitisiert und versteinerungsleer, es ist typischer Schlerndolomit. Außerdem ist es durch Faziesübergang (Zwischenbildungen) mit den Wengener Tuffen auf seiner Westseite, wo auch noch die Riffböschung erhalten

in seinem Unterlauf (es ist allerdings nur ein unbedeutendes Bächlein) am Nordostsporn des Monte Crot entlang, wo er sich zu einer tiefen, schluchtartigen Rinne eingeschnitten hat, genau , auf der Grenze der Tuffe und des Dolomits. Diese Gesteine zeigen sehr verschiedene Lagerungsverhältnisse. Die Grat inasse fällt gegen W ein; die Tuffe hingegen, die sehr steil aufgebogen sind, gehören zur Pelmo-Unterlage und haben sehr steiles südöstliches Fallen. Offenbar ist hier der Monte Crot an den Pelino herangeschoben

, und obgleich ich den Einfallswinkel der Verschiebung nicht messen konnte, ist es doch sehr wahrscheinlich, daß die Schubfläche steil unter den Crot eiiischießt Beide Gesteine sind übrigens telefonisch stark be ansprucht; besonders der Dolomit ist in hohem Grade zertrümmert und kristallinisch geworden. Der Monte Crot ist von einem mächtigen Scl.mttmant.el umgeben, der der Beobachtung die südliche Fortsetzung der Verschiebung leider entzieht. Diese scheint aber stets an der Nordwestseite der Staulanza

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 29 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
Rispetto alle antecedenti eifrig del Trentino osservasi che il seminativo occnpa appena il 28 % a fondovalle (Trentino 67 %) ed il 43 % al monte (Trentino 40 %), il prato circa il 40 % a. fondovalle (Trentino 12 %) ed il /■' r 52 % al monte. La densità dei bovini era nel 1910 complessivamente di 15.2..._2 per kmq. di superficie territoriale, cioè alquanto inferiore alla tridentina,, ma invece di quasiJ^-jaer 100 abitanti (Trentin o 32)^ Le colture predominanti del seminativo sono!”ia segale

in primo luogo — quasi al. completo sui seminativi di monte —, quindi il frumento, la pa tata (in minore misura che nel Trentino), il saraceno (in seconda coltura •dopo la segale); il mais compare sporadica mente. Degno di nota è il fatto della straordinaria diffusione del vigneto a. fon- dovalle. dove circa, un terso dell’area coltivata è occupata dalla vite. Le uve dei dintorni di Bolzano di Merano sono ricercate da un’affezionata clientela. Xon v'ò alcun sintomo di regresso, in seguito alla

razionale coltura ed allo .smercio al monte che converge sulla, minuscola zona per intero. 11 grado di attività risulta sufficentemente elevato a fondovalle (viti e fruttiferi), assai mediocre al monte; in senso parallelo si svolge anche il grado di intensità, cioè accentuatissimo nella zona valliva ed assai basso al monte. L'industria è pressoché assente dall’Alto-Adige — eccezion fatta di' un paio di recenti fabbriche e del solito artigianato — ; sull’agricoltura fon dasi la economia dell’intero

alla indivisibilità del ma so chiuso deve rinunciare al patrimonio terriero ed alla relativa attività agraria. La popolazione residente (legale) raggiungeva nel 1921 complessivamente , »9.30S abitanti a fondovalle (346 persone per kmq. di superficie territoriale}/^/' ^ v e 177,859 abitanti al monte (25 persone per kmq. egualmente di superficie f $ <C') territoriale), vale a dire complessivamente 237,167 abitanti (densità media .33 persone per kmq. di superficie territoriale).

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1930
¬Die¬ Schwaighöfe in Tirol : ein Beitrag zur Siedlungs- und Wirtschaftsgeschichte der Hochalpentäler.- (Wissenschaftliche Veröffentlichungen des D. u. Oe. Alpenvereins ; 5)
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Pagina 119 di 212
Autore: Stolz, Otto / von Otto Stolz
Luogo: Innsbruck
Editore: Verl. des Dt. und Österr. Alpenvereins
Descrizione fisica: 197 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Tirol ; s.Schwaighof ; z.Geschichte
Segnatura: D III 100.643 ; III 100.643
ID interno: 143691
war der sweichhof zu Ahernach (Urbar von 1288, Zingerle, S. 42), swaign quondam Auxumerii que nominatur Pervall (IStA. Cod. 287 Fol. 21 z. Jahre 1332). 2 ) Gassner, Sellrain bes. S. 73; Stolz, Landesbeschreibung S. 329. Im Wiltencr Urbar von 1305 lauten die Namen dieser „swaige' oder ,,vacarie': In Pischolfsperch 3, in monte Gleirs 1, in monte Ampweide (Paida) 2, in Chraeulzloener 1 (diese in der Gemeinde St. Sieg- mund) ; in monte Maluesens (Liesens) 3, in monte Praßmaer 1, in monte Senders

der Landesfürst von den Herren von Wanga, um sie zur Gründung des Stiftes Slams zu verwenden. (Mit. Insl. f. öst. Gesch. 1, 89.) Laut der Urk, über die Stiftung des Klosters vom Jahre 1273 erhielt dieses „tres vacarias in monte supra Stambs' (Hormayr, Gesch. Tirols S. 487). Am Silzerberg (Höpperg) und im Tale Ochseng arten, das sich vor Oetz ins Oelztal öffnet, hatte das landesfürstliche Amt Petersberg laut des Urbars von 1288 eine Reihe von Höfen (14 an der Zahl), die mit dem Zinssatz von je 300 Käsen

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 25 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
la vite sul piano è coltivata più frequentemente in consociazione sul semina tivo ; ciò non ostante la superficie specializzata raggiunge notevoli estensioni.. I pascoli, per la natura calcarea e scoscesa dell'ambiente dell’Adige e del Sbarca, sono scarsamente diffusi, mentre le alpi constano per lo più di fa loia bili d’alta montagna. Invece al monte i pascoli, e le alpi coprono com plessivamente il 25.4 % della superficie territoriale. I boschi occupano il 52.7 % dell’area territoriale nella

zona valliva, il 47.1 % al monte. La struttura agraria riesce più evidente. prendendo in considerazione la semplice area lavorabile. La quale si. distribuisce percentualmente nel modo riassunto nel prossimo specchietto. Della superficie territoriale è soggetta a lavorazione il 2G % a fondo- valle e solo il 14 % a monte, cioè complessivamente 101,S33 ettari (154 %)• La zona valliva dell’Adige e del basso Sarca possiede a seminativo il G7.5 % dell'area coltivata, il monte il 40 %. Le colture

predominanti sono: il mais (1) che si spinge anche al monte talora fino ai. 1000 metri, indi segue il frumento ed al monte la patata, la segale e in linea secondaria l’orzo ; in seconda coltura — dopo frumento o segale — si coltiva il grano saraceno. Al basso, come si è rilevato, la vite si coltiva su larga scala in promiscuità col gelso sul seminativo. La, gelsicoltura si inoltra fino ai 600-700 metri. Negli ultimi decenni il seminativo subì un notevole regresso nelle zone vai- live e nelle montane fino

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 339 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
INDICE Sasso Piatto (Forcella orientale del), ! 508, 524. Sasso Piatto (Rif. del), 519. Sasso Rotto, 29. $ass Rigàis, 744, 784. Sauc, 353. Savéis, 329, 354. Scagul (Malga), 531. Scalet (Monte), 13, 25, 53, 67. Scalet (Passo), 7, 13, 59. Scaletta, 208. Scalette (Cima delle), 27, 65, 593, 623. Scalette (Passo delle), 582, 583, 632. Scanaiol (Cima), 151. Scarnia (Forcella di), 171. Schener (Masi), 166. Schroffenegger (Denti di), 607. Sciavanéis (Pian de). 424, 447. Sci liar (Gruppo dello ), pag

. 160. Sciliar (Pianoro dello), 540, 544, 548, 549, 550, 551. Sciliar (Rio), 549. Sciliar Davanti (Monte), 554. Scurelle, 73. Scuro (Rio), 397, 398. Secco (Rio), 119. Seceda (Monte), 721. Sédole (Cima di), 194. Sédole (Passo di), 183, 194, 219. Sega (Osteria alla), 697. Sega (Ponte della), 349. Sélaus (Osteria), 529. Sella (Gruppo di ), pag. 129. Sella (Passo di), 424, 448, 449, 472, 486, 490, 491-513, 517, 518, 536, 589. Sella (Prima Torre di), 511. Sella (Seconda Torre di), 512. Sella (Terza Torre

di), 513. Selle (Passo delle), 302, 312, 331, 332, 334, 338. 8elle (Punta le), 312, 338. Selva, 482, 516, 727, 738, 749, 774. Selva (Piz), 465, 510. Seràuta (Forcella), 414, 415. Seràuta (Pizzo), 393, 415. Seràuta (Punta), 394, 414. Séres, 769, 793. Séres (Rio), 768. Séres (Valle), 793. Serra (Ponte della), 133. Serrai (Pont« dei), 329. Serràia, 3, 4. Serso, 4. Sétole (Monte), 69. Sette Selle (Cima di), 28. Sette Selle (Malga di), 23. Sette Selle (Passo di), 23, 29, 30. Sette Selle (Valle

di), 23. 5 LOCALITÀ 247 Setus (Val), 467. Sevignano, 2. Sforcella (Cima della), 656, 671. Sia (Pian della), 400. Sief (Monte), 444. Sief (Prateria del), 444. Siella (Pian del), 447. Sigismundi (Val), 17. Siusi, 528, 529, 550. Smeli (Malga), 24. Sociede (Malga), 84. 113. Soel (Punta di), 432. Soial (Casolari di), 602. Soial (Rio di), 602, 603, 632. Solaro (Malga Val), 60, 61. Solaro (Valle), 60. Sóngher (Sass), 763. Soplàses, 533. Sopra Conella, 30, 31. Sopràcqua, 531. Sorgazza di sotto (Malga), 108. Sorfcia (Alpe

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Arte, archeologia
Anno:
1930
T. 1: Das Burggrafenamt. - T. 2: Vintschgau.- (¬Die¬ Kunstdenkmäler Südtirols ; 4)
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Pagina 642 di 646
Autore: Weingartner, Josef / von Josef Weingartner
Luogo: Wien
Editore: Hölzel
Descrizione fisica: 483, [ca. 160] S. : Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol;s.Architektur;z.Geschichte<br />g.Südtirol;s.Architektur;f.Führer<br />g.Südtirol;f.Kunstführer<br />g.Südtirol;s.Kunst;z.Geschichte<br />g.Südtirol;s.Kulturdenkmal;f.Führer
Segnatura: II 141.122/4
ID interno: 551334
, 147, Merano, Meran. IV 127, Mezzaselva all'Isarco, Mittewald. I 178. Millàn, Milland II 150. Molini di Tures, Mühlen. I 347. Mongiuseppe, siehe Monte San Giuseppe. MongueUo, Welsberg. I 419. Montagna, Montan. III 239, 351. Montale al Gàder, Montai. I 257. Montana di sopra, Obermontani. IV 290. Montàssilo, Tesselberg I 341* Montebruno, Braunsberg, Burg. IV 74. Montechiaro, Lichtenberg, IV 333. Mori te costa di Vìllabassa, Eggerberg. I 456. Monte da Sus, Seiser Alpe. II 320. Monte di mezzo di Renón

, Mittelberg. Ili 13. Montefranco di Lacigno, Freiberg. IV 266, Mon tega il da in V aid urn a, Genters- berg. III 57. Montemaria Stift, Marienberg, IV 403. Monteplàir, Monteplair IV 420. Monteponente, Pfeifersberg. II 126. Monteriva, Beinsberg, Burg. III 240. Monteròta, Radsberg. I 467. Monte San Giuseppe, Josephsberg. IV 97. Monte San Pietro, Petersberg. III 385. — Santa Caterina, St. Katherinen- berg. IV 247, —• Sant'Anna, Annenberg, Burg. IV 282. Montelondo di Caldàro, Ringberg, Edelsitz. III 306

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 34 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
O' /O Da i‘0 a ü00 ettari % Oltre 2l0 ettari 0/ /0 Area lavoraci-e ett;i ri Fondovalle 25 35 30 io . _ 10.533 Monte 62 30 8 — — 82,800 Media . 55 r-i CO 12 2 101.833 Fino ai due ettari sono comprese le pertinenze dei caseggiati, orli e giardini, minuscoli fondi di carattere voluttuario di proprietà' di ceti bor ghesi ovvero semiborghesi; inoltre in questa categoria rientrano le piccolis sime e piccole proprietà coltivatrici — di contadini in fase di. ascosa dopo l’avvenuta divisione o di discesa per l'incidenza

di qualche dissesto fami gliare — ; al piano occupano circa il 25 % dell'area coltivata', al monte invece il 62 %. La prossima categoria comprende i fondi di. molti liberi professionisti, di contadini, di enti civili ed ecclesiastici, di esercenti, piccoli reddituari, eco. Il predominio tuttavia spetta ai contadini al monte, mentre al fondo-valle è discretamente rappresentato anche il ceto borghese. L'ampiezza dai 10-50 ettari trovasi in possesso di ceti nobiliari, bor ghesi' e di enti civili

ed ecclesiastici al fondo-valle, dove v'ò una rilevante diffusione: al monte invece tale categoria rappresenta i residui di una pro prietà: nobiliare o di provenienza feudale; è diffusa specialmente nella Val- su gana. L’ultima categoria dai 50 ai 200 ettari comprende parecchie proprietà in possesso di ceti nobiliari, borghesi e di enti civili od ecclesiastici. Al monte i beni ecclesiastici occupano piccole entità particeli ari, che però, essendo numerose, sono tutfalt.ro che trascurabili. Gli enti civili

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 26 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
duzione foraggera del prato viene integrata mediante il fieno degli sfacia- bili di monte, del pascolo e delle malghe. 2fel 1910 esistevano circa 16 bovini per kmq. di superficie territoriale o 32 per 100 abitanti. Gli orto-frutteti rappresentano una estensione minima, per quanto ec cezionalmente importante, giacché dalle minuscole pertinenze si ritraggono notevoli produzioni per uso casalingo. Il vigneto specializzato, in seguito all’invasione filosserica ed alle mu tate situazioni di smercio

, va pure ritirandosi sensibilmente ; vi subentra il .seminativo arborato (pero) o gelsato od il prato. Il grado di attività, cioè dell'impiego lavorativo per unità di superfi cie, denota una discreta elevatezza nelle zone viticole e bachicole, per quanto l’asprezza del suolo renda necessario una eccezionale lavorazione anche al monte : il grado di intensità, vale a dire l’investimento di capitali per unità di superficie, risulta pure notevole nelle plagile viticole e frutticole, assai basso altrove

di Flemme, Vetriolo, ecc.). La popolazione residente, (legale) raggiungeva nel 1921 la somma di 116,871 abitanti al piano (194 ab. per kmq. di superficie territoriale) e 279,499 al monte (18 ab. per kmq. di sup. territoriale). Dato però che i prin cipali cespiti di sostentamento provengono dall’area lavorabile, è logico rife rire la densità della popolazione a tale coefficiente (1). Densità per Kmq. di area lavorabile (censimento 1921), ZONE Popolazione residente Numero Densità per Kmq. Fondovalle

146,871 753 Monte 279,499 340 Totale 426,370 420 rii II Piemonte aveva nel 1921 una densita di 400 abitanti al. monte, 250 al colle e 2S0 al piano per Kmq. di superficie lavorabile.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 335 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
, 383. Ornella (Monte), 382. Ornella (Valle d'), 383. Orsa (Forcella dell'), 190. Orsa (Vallone dell'), 190. Orsara (Valle), 548. Orso (Bus dell'), 547, 553, 559, 560. Orso (Rio di Valle dell'), 560. Ortiga (Casere d'), 191. Ortiga (Sasso d'), 204. Ortisei, 530, 531, 532, 711, 724, 725. Osteria Alpina, v. Albergo Cala- mento. Padon, 396, 413. Padon (Catena del ), pag. 97. Padon (Passo del), 382, 383, 395, 396, 404. Paion, 687. Pala (Cimon della), 249. Pala (Croda della), 248. Pala (Ghiacciaio della

. al), 6S0, 690, 691-709. Passo di Lüsia (Alb. al), 288, 289-298, 310, 311. Passo di Rolle (Alb. al), 156,157, 239, 256, 270, 271-287, 307, 308. Passo di S. Pellegrino (Alb. al), 258, 259, 273, 274, 292, 293, 298, 299, 300-327, 332, 350, 377, 378. Passo di Sella (Rif.-Alb.), 424, 448, 449, 472, 486, 490, 491-513, 517, 518, 536, 589. Passo Poma (Rif. al), 715, 731, 755, 765, 766-784, 794. Pavione (Monte), 169. Pavione (Albergo al), 164, 165-171. Pedraces, 756. Pégola (Malga), 63. Pénia, 400. Pénia (Punta

di), 392. Peniola (Rio di), 676. Pera, 581, 582, 603, 626, 635. Pérgine, 4, 15. Pescoi (Pian da), 382, 402, 403. Pescol, 756. Pescosta, 494. Pettorina (Torrente), 373. Pez (Ciamp del), 300. Pez (Malga), 35. Pez (Monte), 555. Pez « Bolzano » (Rif. Monte), 540, 546, 547-557, 560, 561, 586, 609. Pez gaiard (Malga), 234, 235. Pezze (Bosco delle), 167. Pézzes (Alpe), 768, 769, 793. Piadochin (Strada), 177. Piana (Val), 374. Pian dei Casoni (Malga), 306. Pian de l'Ors, 481. Pian de Sass (Punta), 507, 523

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Geologie des Pelmo-Gebietes in den Dolomiten von Cadore
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Pagina 77 di 108
Autore: Houten, Louis ¬van¬ / von L. van Houten
Luogo: Wien
Descrizione fisica: 91, [16] S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Aus: Jahrbuch der Geologischen Bundesanstalt ; 80,1/2 ; Zugl.: Delft, Techn. Hochsch., Diss., 1930;
Soggetto: g.Monte-Pelmo-Gebiet;s.Geologie
Segnatura: II 7.346
ID interno: 299761
Zwischen diesen beiden Kulminationen liegt, in zentraler Lage der Monte Pelino. Auf ihrer Nordseite wird die Pelmogruppe von der die großen Überschiebungen begleitenden und in sie übergehenden Auf- sattelungszone (Taf. XIV, Prof. 6) begrenzt: und weil im S ein geringes Nordfallen herrscht, erhebt der mächtige Berg sich aus einem flachen,, schüsseiförmig gebauten Plateau. Auf allen Seiten fallen die Schichten gegen das Berginnere ein. Trotz dieser scheinbar ruhigen Lagerung

(Prof. 4). Die bedeutendste Verschiebung streicht jedoch durch die Forcella di Val d'Arcia.und Val Tiera (Prof. 6). An ihr entlang ist die Haupt masse des Monte Pelmo nordwärts geschoben. Auch diese Verschiebung ist in der Topographie sehr gut markiert; sowohl von San Vito di Cadore als auch von Selva aus gesehen, fällt sie sofort ins Auge, und schon Loretz hat ihre Anwesenheit festgestellt. Die Wände des Monte Pelmo selbst sind übrigens weniger von Ver schiebungen durchzogen als die des Pelmetto

. Das Gebiet zwischen Monte Pelino und dem Zoldotal und auch die Südhälfte der Östlichen Antiklinale sind sehr regelmäßig gebaut. Gleich mäßig senkt sich ihr Ostflügel (die Serla-Cuzze-Platte) ins Boitet.al hinab. Aus dem Relief möchte man auf einen Bruch durch Val di Cuzze schließen, der am Palu di Seria einsetzt. Es gibt dort aber in dem mächtigen Kalkkomplex keine Leithorizonte, an denen man diese Störung mit Sicherheit bestimmen könnte. Sonst aber ist das ganze Gebiet kaum gestört, und auch durch Val

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 65 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
bestiame, ina quasi sempre casetta propria ( Kleinhäusler ). Sono pib frequenti al piano ohe al monte, comunque occu pano limitate estensioni. b) Autonome. — Si aggirano su 2.5 — 5.0 ettari di area la vorabile e posseggono altri terreni o quote di comproprietà silvo- pastorali. Sono integrali su terra propria (raramente su terra altrui), stabili, dotate di abbondante attrezzano e di bestiame da lavoro. Di ordinario, specialmente al monte, formano i beni di famiglia (maso chiuso). Questa categoria

prevale al monte tanto per frequenza ohe estensione e si afferma vigorosamente al fondo-valle (ceto dei Bauern cioè proprietari-contadini). Imprese lavoratrici -capitalistiche Agrarie e miste. Si aggirano sui 5-10 ettari di area coltivata e occupano altre estensioni silvo-pastorali (singolarmente e per quote consortili- pertimentali), sono integrali sn terra propria (eccezione fatta di qualche caso di affìtto), stabili essendo per buona parte vincolate alla famiglia; posseggono bestiame da lavoro

e attrezzi in misura abbondante. Godono di una discreta diffusione al monte ed a fondovalle. i Imprenditori nrn contadini I a) Agrarie e miste. Imprese capitalistiche Superano gli 8 ettari di area coltivata e posseggono beni silvo-pastorali. Sono stabili, integrali su terra propria ovvero a fondovalle parziarie sottostandovi le unità coloniche, talora inte grali su terra affittata. Posseggono beni silvo-pastorali propri o abbondanti diritto d'uso montano, di ordinario, e attrezzi rurali e bestiame

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