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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 131 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tàv. Tav. Tav. Tav. Tav. INDICE DELLE TAVOLE I. Blocco in pietra raffigurante dei rostri romani, rinvenuto nel 1891 du rante gli scavi per la costruzione dei muraglioni. Museo Arch. del Teatro Romano di Verona. IL - II traino del burchio. Particolare della stampa «Verona Città celeber rima » del sec. XVII. Collezione Bibl. Com. di Verona. III. - Il Burchio. Particolare della stampa «Veduta del Ponte delle

Navi di Verona» del sec. XVIil. Coll. Bibl. Com. di Verona. IV. - La Dogana del Ponte delle Navi, stampa della seconda metà del sec. XVII. Coll. Bibl. Com. Verona. V. - La Catena di S. Zeno (1739). Coll. Bibl. Com. di Verona. VI. - Veduta di Legnago. Coll. Museo Civico di Verona. VII. - Veduta del Ponte del Castel Vecchio di Verona. Coll. Bibl. Com. di Verona. Vili. - Lo Zatterone. Particolare della stampa « S. Giorgio di Verona veduto dal poggio di Casa Muselli » del sec. XVIII. Coll. Bibl. Com

. Verona. IX. - Veduta del Ponte delle Navi (metà del sec. XVIII), Coll. Bibl. Com. di Verona. X. - Il Molo della Dogana del Ponte delle Navi. Stampa della prima metà del sec. XIX. Coll. Bibl. Com. Verona. XI. - Fede di Sanità di Ulma del 1723. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. di Sanità. XII. - Fede di Sanità di Bolzano del 1726. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. di Sanità. XIII. - Fede di Sanità di Amsterdam del 1723. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Àrcb. di Sanità. XIV. - Fede di Sanità di Verona del sec

. XVIII. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. di Sanità. XV. - Corso dell’Adige dalla Dogana dell’Isolo alla Catena della Vittoria. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. del Comune, XVI. - Regaste del Redentore prese dal Ponte della Pietra. Sec. XTX. Coll. Bibl. Com. di Verona. XVII. - Dogana dell’Isolo e Canale delle Seghe. Disegno a colori. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. del Comune. XVIII. - Canaletto: L’Adige tra Ponte Pietra e Ponte Nuovo. Quadro ad olio esi stente nei Museo di Dresda. XIX. - Canaletto

: 11 Ponte delle Navi. Quadro ad olio esistente nel Museo di Dresda. XX. - Prospetto e Pianta dello Sboro. Disegno a colori. Ant. Arch. Veronesi. Arch. del Comune. XXL - Tipo di burchio attuale. Relaz. Gen. tav. 2. Atti della Commissione per la Navigazione interna. XXII. - Tipo di barca attuale di Pescantina. Relaz. Gen. tav. 12. Atti della Com missione per la Navigazione interna. XXIII. - Veduta del Lungadige alla Vittoria in Verona (stampa della prima metà del sec. XIX). Coll. Bibl. Com. Verona. io

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 4 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
di Trento e Bolzano - i delegati degli Enti per il Concorso Forestieri di Trento, Bolzano, Merano - la Società degli Alpinisti Tridentini - là Sezione di Bolzano del C.A.I. In seguito a tali elezioni, nella riunione convocata il giorno 5 ottobre 3923 dal Gav. Umberto Bonapace, presso la Camera di Commercio e Industria di Rovereto, vennero desi gnati i membri del Comitato Esecutivo Provinciale (suddi viso in tre sezioni), il quale risultò, originariamente, cosi composto: Presidente: Comm. Michele

, la partecipazione venne però rimandata all'anno 1924. Il Comitato d'Onore e quello Esecutivo In una successiva riunione, tenuta a Trento il giorno 25 settembre 1923, venne eletto il Comitato' d'onore e quello ese cutivo, i quali risultarono composti come segue: Comitato d'onore Comm. Ginseppe Guadagnini - Prefetto di Trento; Senatori del Regno: Enrico Conci, Valeriano Malfatti, Ettore Tolomei e Vittorio Zippel. Comitato esecutivo Amministrazione Provinciale - Camere di Commercio di Bolzano e Rovereto

- Consiglio Agrario Provinciale - Con sorzio della Provincia e dei Comuni - Federazione Pro vinciale dei Sindacati Nazionali - un delegato dell'Associa zione Ingg. Architetti Italiani, del Consorzio Edile di Trento, del Consorzio dei Carpentieri di Trento, dell'Associazione degli Ingg. Italiani, Bolzano, del Prefetto di Trento, dei Co muni di Trento, Rovereto, Bolzano, Merano, Riva - i diret tori degli Istituti per le Piccole Industrie di Rovereto e Bol zano - i direttori delle Scuole industriali

Barduzzi; Membri: Ing. Emilio Gaffuri, Sig. Vigilio Tornasi, Sig. Fortunato Slomp, il delegato dell'Ass. Ingg. Italiani di Bolzano. Sezione illustrativ a Presidente: Giovanni Viberal (in seguito sostituito dal- l'On. Ing. Barduzzi); Membri: Comm. Giulio Catoni, Ing. Guido Monauni, Ing. Spiro Nachich, Prof. Luigi Gennari, Prof. Ing. Por- zinschy, Cav. Mario Scotoni, Sig. Candido Ronchetti, Sig. Giu seppe Peterlongo, Sig. Edoardo Bezzola. Integravano l'opera del Comitato Provinciale, i seguenti Comitati

di creazione del Padiglione. Ecco l'elenco degli oblatori: Consorzio della Provincia e dei Comuni L. 50.000; Pro vincia di Trento L. 30.000; Camera di Commercio Rovereto L. 10.000; Camera di Commercio e Ind. Bolzano L. 10.000; Banca Cooperativa - Trento L. 5.000; Banca Cattolica - Trento L. 5.000; Comune di Rovereto L. 5.000; Comune di Merano L. 5.000; Comune di Trento L. 4.998; Cassa di Risparmio Trento L. 3.000; Cassa di Risparmio e Prestiti Merano L. 3.000; Co mitato di Cura Merano L. 3.000; Cassa

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 15 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
un affluente avrà permesso alle piccole imbarcazioni di raggiungere il territorio Vicen tino » (1). Le comunicazioni fra la Lombardia e la Germania si effettuavano per il Lago, di Garda navigando fino a Lazise da dove era agevole raggiungere la via fluviale dell’A dige (2) ; di questo si parla in una controversia sorta tra il Conte di Garda ed il Comune di Lazise circa il ripatico che si doveva riscuotere a Lazise dai mercanti Lombardi, pro venienti dall’altra sponda del lago ; essa fu decisa

, un canale quindi che avrebbe reso possibile a Mantova, e a tutte le città Padane superiori ad essa, di commerciare col mare e rispettivamente con Venezia senza toccare Ferrara ed il-suo territorio con la quale Mantova era altrettanto nemica, quanto Verona; questo avrebbe dovuto esser portato a termine di spese comuni ^ nel breve periodo di tempo intercedente fra il I. Luglio ed il S. Michele 1192. Questo progetto non giunse ad effettuazione perchè, dopo una serie di guerre fra Mantova e Fer rara, quella

riuscì vittoriosa e nella pace del 1192 con la mediazione di Verona, Ferrara promise ancora una volta di tenere aperto alla navigazione il Po in perpetuo » (4). ' Venendo a trattare della navigazione sul basso Adige, di cui B. Cessi in un’ inte ressante sua pubblicazione (5) parla soventissimo, e specialmente su quella parte del fiume che bagna il Polesine sappiamo che questa fu causa di numerose lotte per il pre dominio che voleva assumere Venezia di fronte a Padova ed agli Estensi. Bisogna com

da quella soggezione commerciale in cui la teneva Ve nezia ; ottenendo un predominio sull’Adige avrebbe più facilmente potuto conseguire il suo scopo, o, tutt’al più, recare non piccolo danno al commercio Veneziano, imponendo (1) Schaube - Storia del Commercio dei Popoli Latini del Mediterraneo, pag. 86i.’ Non so però a quale affluente vorrebbe alludere lo Schaube ; per parte mia credo che le merci trasportate su navi fino ad Àlbaredo avranno proseguito poi per terra fino a Vicenza. (2) Schaube - Storia

del Commercio dei Popoli Latini , ecc. , pag. gog. - La strada che oggidì dalla località di Ponton sull’Adige, nei pressi di Domegliara, porta a Lazise è appunto quella seguita nei secoli scorsi. (3) Schaube - Storia del Commercio dei Popoli Latini del Mediterraneo, pag. 902. (4) Schaube - op, cit., pag. 903, (5) Benvenuto Cessi - Venezia e Padova e il Polesine dì Rovigo nel Secolo XIV - Città di Castello 1904, pg. 15.

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 31 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
che si trovassero ad Egna o a Trento richiesti dai tedeschi di trasportare rami od altro, dovessero fare la vettura in comune senza frode. Disposizione questa che, oltre a fissare un equa ripartizione fra i soci dei guadagni, dovea certo favorire i mercanti stessi, offrendo loro più facili i mezzi di trasporto. E a questo proposito si può ricordare il Cap. 79 del Libro I degli Statuti della Domus secondo il quale il podestà deve cercare di impedire che i mercanti tedeschi, o forestieri, vengano

portati sull’altra riva dell’Adige, allo pcopo che tutti debbano venire a Verona con le loro mercanzie. L’ articolo 41 (i)' ci dà notizia di un patto stretto fra le due Arti dei Radaroli e dei Brentari, a proposito dei monti trentini e di quelli di Vallarsa in ispecie, che da tutti i guadiati dovea esser osservato. Non ne conosciamo purtroppo il tenore, ma è facile capire che dovea riguardare lo sfruttamento dei boschi trentini e che avea lo scopo di tutelare gli interessi delle due Arti. L’ Arte del

resto, avea molta cura che i suoi rapporti commerciali col Trentino non venissero danneggiati in qualsiasi modo, e uno dei primi obblighi che imponeva ai suoi iscritti era di non far alcun patto di legname, o pegola con qualche persona del Trentino, il quale potesse tornare a disonore, ossia a svantaggio del Comune di Verona o del mestiere. In questo caso la multa veniva lasciata all’arbitrio del Gastaldo e dei suoi consiglieri (40)». Non si capisce il motivo dell’ ommissione negli Statuti del 1319

dell’articolo che riportammo dal Simeoni per ciò che riguarda le richieste dei mercanti tedeschi : potrebbesi dedurre che essendovi un’ altra arte che sul fiume esercitava ì trasporti, fosse divenuto inutile e quindi non più necessaria la trascrizione. Da quanló però abbiamo potuto comprendere da una analisi ai singoli articoli, la revisione del 1319 per lo statuto dell’ Arte- dei Radaroli, a nostro parere è stata una riforma che si è riflessa su tutto il funzionamento amministrativo interno della stessa

arte, non nei riguardi della navigazione e del commercio. La revisione di Cangrande ha avuto come primo effetto di abolire il carattere polìtico , militare, che avevano avuto le arti sotto Ezzelino da Romano; infatti nei nuovi statuti fu omesso 1’ articolo 64, del 1260 che prescriveva agli iscritti di raccogliersi cum armis sotto il vessillo del mestiere quando la campana del Comune avesse sonato a martello (ad strenam). L’Arte era dunque costituita e dai mercanti di legname, e dai conduttori delle

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 8 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
un vero successo per la regione. Oltre all'alto onore della vìsita Keule, il Padiglione del la Venezia TYidentina. è stalo visitato da numerose persona lità del mondo politico, commerciale e industriale, fra cui molti stranieri. Un carattere alquanto diverso da quella del 1!)24 assunse — come si vedrà — la mostra Tridentina del la quale era suddivisa come segue: a) sezione prodotti artistico-deeorativi; b) sezione di propaganda turistica; c) sezione industria idroelettrica, mineraria, del legname, ecc

. LA RIAPERTURA DEL PADIGLIONE TRIDENTINO E I GIUDIZI DELLA STAMPA 11 giorno stesso dell'inaugurazione della V .T. Piera Cam pionaria di Milano, e precisamente ii 12 aprile ad ore 10, è stato riaperto al pubblico anche il Padiglione Tridentino. L'affluenza di pubblico — numeroso durante tutto il pe riodo d'apertura — iniziava alle; 0 del mattino, e durava — con brevi intervalli — fino alle 22. L'affluenza massima si è avuta nella domenica di aper tura e nei tre ultimi giorni della fiorii: affluenza che

culminò la domenica 20 aprile 192f>, con circa 25.1)110 visitatoli (50 per sone per minato primo). Numerose personalità del mondo politico, commerciale r industriale hanno visitato il Padiglione Tridentino, fra cui S. K. il Ministro Feilerzoai e S. K Sen. Nava e i vnpprcseìi- tanti di tutta la stampa milanese, la quale si è fatta anche interprete del successo della mostra tridentina. Ecco quanto scriveva in proposito il Corriere della Sera in data li) aprile lfl2ä: < Vmi delle caratteristiche più

, e il Padi- ' gl'ione del Trentino, che ho riportato anche quest'anno la e caratteristica arte delle &'culture sacre della Val Gardena, e la doviziosa varietà di legni d'opera, e di pietre del Tren- '■ tino, che ha organizzato una efficace mostra d'esaltazione turistica nelle più celebrate stazioni climatiche di Piva c rierano, dalle Giudicarle a Lavarone, da Arco alle T)olo- « miti; visioni serene di alberghi alpini su sfondi nevosi di '■ stenniHoie pinete, di pascoli verdi. » Occupandosi dell'arte

decorativa e del turismo alla Fie ra di Milano, così scriveva il Popolo d'Italia in data 17 apr.: a Nei padiglioni delle Marche e della Venezia Tridentina <■-non si contano le cesellature, le incisioni in rame, le piccole a sculture in bronzo, le decorazioni in ferro battuto, che for- ■,< n (.crebbero la delizia dì case ben arredale e di lusso. <; Nella mostra del turismo ove sono esposti modelli di «stazioni balnearii di alberghi di lusso, paìtoranii e rilievi c fotografici del mare e dei monti

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Pagina 85 di 198
Autore: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo: Roma
Editore: S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura: I 119.191 ; I A-4.606
ID interno: 161448
vi si conservano varie cose antiche: così in un angolo una raccolta di vecchi modelli di pesi e misure, alle pareti diversi monumenti sepolcrali levati verso la metà del secolo scorso dalla cappella mortuaria vi cina alla parrocchiale. Tra questi uno dedi cato a Michele e Giovanni Geizkofier con un rilievo in legno rappresentante la Resurre zione dei morti, dedicato nel 1597 dai dodici tigli del detto Giovanni, un altro per Abramo Geizkofier e sua moglie Barbara con un ot timo rilievo del Y Incoronazione

scala inette al primo piano ove si apre una specie di cortile-lucernario, recinto in alto da Tina gallerìa a balaustrata, sulla quale mettono le singole camere. Questo tipo di cortile interno è comune nelle costruzioni dei palazzi italiani e da essi ne fu certo tratta l'ispirazione; anche l'albergo di Vi piteno (alla Rosa) ne ha uno di simili. Tuttavia lo stile del lavoro è gotico del xvi secolo, un po' freddo per la mancanza di colore, ma arioso e adatto per un pubblico edifìcio. Oggi

di Maria Ver gine, del 1600, dalla bella cornice del Rinasci mento. Il doppio monumento per Gaspare Pock e suo figlio Giovanni Battista, doganiere a Lurx, del 1620, è dello stesso tipo del pre cedente, ina meno fine. Sempre al primo piano c'è la sala del Con siglio comunale, che racchiude diverse opere interessanti raccolte da varie parti. Bella la porta dalle ricche ferrature. 11 locale non è molto grande; il rivestimento in legno è del Cinquecento; dal soffitto pende una mezza figura di donna

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 52 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Camera di Commercio sappiamo come nel 1563 esisteva in Verona un Consorzio di conciapelli, (non però regolarmente costi tuito), già da parecchio tempo addietro, ciò che ci fa supporre che la pelletteria vi fio risce sino all’ epoca dei Visconti e forse anche a quella degli Scaligeri (1) ; 1’ industria del legname in questo periodo secondo è quasi finita; i vastissimi boschi che occupavano gran parte della campagna veronese'sono ora assai ridotti per l’incremento fortissimo avuto dall’agricoltura

. L’arte dei radaroli esiste ed è sempre assai prospera perchè ha il monopolio del commercio del legname del Trentino, che invia a Verona e Venezia col mezzo della fluitazione. Sebbene fiorissero queste industrie, come dicemmo, il tarlo delia decadenza esisteva sempre, la posizione privilegiata acquistata; durante il predominio scaligero andava via via diminuendo. La storia industriale e commerciale veronese ha però un merito: quello di non aver avuta una decadenza rapida, ma lenta e continua (2). Nel

1630 31 il gran contagio fece risentire fortemente i suoi effetti sulla vita economica della città. « Ben è vero per altro che le condizioni migliorarono in seguito, così che nel secolo XVIII esse si trovavano di' nuovo abbastanza prospere. Il commercio di esporta zione, non ostante i ceppi imposti dalle opinioni allora correnti in fatto di economia politica, non solo si allargava alle diverse città dello Stato Veneto, ma si distendeva ancora nelle regioni limitrofe dei Trentino, del Milanese, del

Parmigiano, del Reggiano, del Modenese, del Mantovano, del Guastallese, giungendo sino alla lontana Toscana e alla Romagna» (3). «Ma un nemico più terribile delle guerre e della peste ebbero le industrie non solo di Verona, ma di tutto lo Stato Veneto, e questo bisogna cercarlo nelle mutate condizioni del mercato Europeo e npl sorgere delle grandi industrie, che di necessità uccisero le industrie piccole. Una lotta di concorrenza contro le più potenti e più ricche nazioni di Europa non poteva essere

sostenuta da uno Stato ormai decre pito quale era quello della Serenissima» (4). Sul finire del secolo XVIII, pochi anni prima della caduta di Venezia, la situazione industriale di Verona era quella che più sotto riportiamo con dati statistici, ricavati dall’ opera del Gantù (5), situazione industriale, che, sebbene ormai triste, rispetto ai secoli precedenti, può rappresentare ancora una. prosperità non certo di piccola entità. • «L’industria cittadina, oltre a versare su quanto tocca immediati bisogni

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 5 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
, Pergine L. 10; Comune di Montagna L. 20; Comune di Garzano L. 10. L'inaug urazione del Padiglione Tridentino Progettato dagli ingegneri Franco e Fumagalli di Mi lano, il Padiglione della Venezia Tridentina è stato costruito in circa due mesi, segnando un vero record di rapidità del l'arte edilizia moderna. Linee sobrie ed eleganti caratterizzano la costruzione, il cui stile è stato definito tifi un autorevole giornale «il più armonioso. » Il Padiglione della Venezia Tridentina è stato aperto per

di energie nazionali e straniere. Con questo obbiettivo, e nel sicuro convincimento che una più concreta e reale valorizzazione delle nostre risorse è raggiungibile soltanto attraverso un'intensa e attiva par tecipazione del nostro Paese alle più fulgide manifestazioni di progresso italiano, l'apposito Coynitato deliberò di prender parte alla Fiera di Milano mediante l'erezione di un Padi glione regionale. Tridentini! L'apertura del Padiglione della Venezia Tridentina, che avrà luogo Lunedì 34 aprile

ad ore 9 coll'intervento di S. M. il He, segnerà il nostro ingresso nella schiera della mostre campionarie regionali. In tale occasione il Comitato escmitivo è lieto (finvitare i Tridentini a intervenire numerosi, al fine di dimostrare al l'Italia e all'Estero che l'orgoglio della Jtegione non viene meno, quando è impegnato il benessere e la. grandezza della Patria. p. il Comitato Esec. Prov. Chiaromonte La trasformazione del Comitato Esecutivo Prov. in Consorzio ec. a g. 1. La partecipazione della

nostra regione alla Fiera di Milano del 1924 è stata curata dal Comitato Esecutivo Provin ciale, il quale è stato sciolto, in seguito alla trasformazione dello stesso, in un. Consorzio economico registrato a garanzia limitata con sede a Trento. Tale trasformazione è stata deliberata il giorno 20 gen naio 1925 dall'assemblea costitutiva, riunitasi in Trento (Pa lazzo Provinciale). I soci del Consor zu 11 Consorzio per l'esercizio del Padiglione della Venezia Tridentina, al quale possono tuttora

aderire tutti gli enti, ie organizzazioni economiche e turistiche e anche singole im prese aventi sede nella Provincia, conta presentemente i se guenti soci: 1.) Amministrazione della Provincia di Trento; 2.) Comune (li Trento; 3.) Camera dì Commercio ed Industria del Trentino - Ro vereto. 4.) Camera di Commercio ed Industria di Bolzano; 5.) Comune di Rovereto; 6.) Cassa di Risparmio di Trento; 7.) Banca Mutua Popolare di Rovereto; 8.) Commissione Movimento Forestieri di Bolzano; 9.) Istituto per

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 40 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
lottare contro molteplici difficoltà in seguito allo spostamen to nei confini politici nella regione tridentina, non è più cosi redditizia come lo era nel periodo anteguerra. Altro ramo importante dell'agricoltura della Venezia Tridentina è quello dell'allevamento del bestiame bovino, con circa 240.000 capi, il quale oltre a fornire un contin gente di circa 15 mila capi all'esportazione verso le regioni dell'Italia settentrionale, ha reso possibile lo sviluppo del l'industria casearia, oggidì molto

fiorente nelle zone alpine della provincia di Trento. La frutticoltura è pure fonte di benessere e dà una produzione media di 350.000 quintali annui; questi prodotti del suolo vengono in gran parte esportati verso l'Olanda, Inghilterra, Danimarca ecc. dove sono apprezzate special mente le mele trentine della Valle di Non e quelle dell'Alto Adige. Un altro fattore importantissimo dell'economia agrico la tridentina è costituito dalla selvicoltura, la quale dà una produzione annua di circa un milione

di metri cubi di le gname, il cui introito viene calcolato a 40-50 milioni circa di Lire all'anno. Anche la cerealicoltura, l'apicoltura ecc. sono suffieen- temente sviluppate. L'industria turistico-alberghiera Qualcuno ha definito questo ramo della economia tri dentina « la più grande industria regionale». Comunque sia, è certo però che la Venezia Tridentina trae ingenti vantaggi dall'esercizio dell'industria del fore stiero. La configurazione naturale del suolo e le innumerevoli bellezze naturali

aumento e nel 1924 è stato di circa 382 mila per sone. Secondo calcoli — sebbene molto approssimativi — quest'industria porta alla Venezia Tridentina un introito di circa 100 milioni di lire anime. Tutte le località, anche quelle negli angoli più remoti, sono congiunte mediante ottime vie di comunicazione e una fìtta rete di lince ferroviarie, tramvie, filovie, automessag- gerie, ecc. percorrono in ogni senso la regione. L'industria idro-elettrica Data la configurazione montuosa del paese, ricco

di dislivelli e di corsi d'acqua prodotti dallo scioglimento delle nevi che coprono, durante tutto i! eorso dell'anno, gli im mensi ghiacciai alpini, la regione si presenta oltremodo adatta per lo sviluppo dell'industria idroelettrica. Circa 100 mila IIP vengono attualmente utilizzati nella regione mediante i suoi impianti idroelettrici, mentre circa I.200.000 HP potranno ancora venir convenientemente sfrut tati. (v. Annali del Consiglio Superiore delle Aeque). Fra gli impianti idroelettrici della regione

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 23 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
diffusione nei paesi dell’Occidente d’ Europa (1) delle droghe e degli altri prodotti che le galee venete importavano dall’Oriente al Porto di Venezia. Questo fatto è assai rilevante perchè essendo slata una delle arterie principali per le relazioni commerciali, questa via dunque ha dovuto indubbiamente risentire gli effetti del grave colpo che la ntfbva via alle Indie per mare e la scoperta del nuovo mondo inflissero a questo genere di commercio, di cui i veneziani avevano goduto, se non

interamente, quasi, il monopolio. E queste due grandi scoperte che furono la causa precipua delio spostamento del « centro del commercio mondiale » come dice appunto il Luzzatto (2) non riesciranno di danno, come iu seguito vedremo ai traffico per la via dell’Adige, anzi lo aumenteranno specialmente durante il primato commerciale olandese (sec. XVII) in cui essa, rimanendo ancora grande via internazionale, ma accresciuta di valore, servirà assai bene per portare e a Verona e a Venezia e a diffondere per

l’Italia i prodotti importati per le nuove vie. Fra le merci che salgono l’Adige dirette a Verona ed ai paesi della Germania, tro viamo anzitutto la seta, che già, fino dalla prima metà del secolo XIII (3), a Verona è molto usata dalla'Signoria Scaligera; i panni di Tripoli di Barberia s’importarono pure in questa città (4) e gli altri prodotti orientali, come i colori, che servivano in grande quantità nell’industria tessile, tanto fiorente in Verona, che la tintura costituiva una industria a parte con

una propria corporazione: oltre i manti di seta, lo Schaube cita come vi si trovassero anche i metalli preziosi, quali 1’ argento e 1’ oro, e il denaro co niato (5). Da documenti del 1400 si rileva pure come il zafferano, il reo barbaro ed il muschio (6), passavano per l’Adige; infatti, negli atti dei Rettori veneti di Verona, si viene a cono scere come anche i veronesi avevano dirette relazioni con il Levante, tanto, che nel 1435, in una questione sorta fra questi ed i tedeschi, con i quali

avevano costituito una società per il commercio dello zafferano., si addiviene alla spartizione dei capitali c del lucro ricavato e di certe, non parve quantitatis croci seti zafrani (7). Pure, dagli stessi atti, si conosce come nel 1496, un tal Simone Simoni, veronese, si dichiarava debitore presso un tal Ghinchefar da Costantinopoli, di ducati 110 per libre 90 di reo barbaro, di tre oncie di muschio e di libre tre e mezzo di tela rossa da belletto. Egli dice di voler annullare il suo debito

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 32 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Quali redditi spettavano all’Arte? L’art. 17 e successivamente il 9° stabilivano ! che ad essa spettasse la suddetta tassa di sei denari per remo e di tre de stanga dalle ( zattere che scendevano per 1’ Adige fino a Verona; a questi poi s’ aggiungevano le intra- tiche pagate da chi s’inscriveva al mestiere e primitivamente anche dal terzo dei bandi e delle giudicature (1). Non si spiega il motivo dell’ ommissione nei nuovi statuti della seguente tariffa del noli stabilita dall’ art. 51 che

ci dava un’ idea del prezzo del trasporto : Gli scali ove affluivano i legnami, erano diversi a Verona: il primo si trovava a j Saval, fuori della città nel comune di.Quinzano (allora sobborgo delia città) sulla riva | sinistra dell’Adige. In questo luogo pare si fermassero molte zattere, se non tutte, dice ] il Simeoni, e ce lo può dimostrare l’articolo 64, che ci dà una tariffa dei diritti di con- | duttura da Saval ai vari scali delia città : fino alla Beverara (Regaste S. Zeno

) e al Vo j di S. Lorenzo, dove vi è la Chiesa omonima, c’era uno dei più importanti scali, ci voie- 1 vano soLdi 8; fino al Broilo (la riva a monte del Ponte della Pietra, presso il Vesco vado) e all’ Isolo soldi 12, e per arrivare a campo Marzo ce ne volevano 16 (2). Pure esso j non è stato riportato nel nuovo statuto; invece sono rimaste tutte Je• disposizioni atte 1 a far mantenere sgombre da legname o da altro le vie che portavano agli scali. 1 Altri provvedimenti del genere sono stati aggiunti colla nuova

compilazione con > l’intendimento che il corso del fiume in città avesse a rimanere libero per il passaggio ì deile zattere e delle navi; così si puniva con venti soldi colui che avesse lasciato distrug- ! gere la propria zattera dalla corrente (art. LVI) e si ordinava, come già vedemmo, ai j radaroli, scendendo T Adige di gridare tre volte davanti 'ai molini per farli trarre a terra ; (art. LV1I), Di mulini infatti in città nel fiume v’ erano moltissimi ; ci informa a questo j proposito il Brenzoni

in un suo studio di prossima pubblicazione, che essi nel secolo j XIII, XIV raggiungevano un numero assai elevato. t a L’ Arte — scrive il Simeoni — era sopratutto rivolta all’ interesse dei guadiati, 'j a cui cercava di assicurare P esclusività del Commercio, ma pure si occupava anche di j renderlo comodo, facile e sicuro a beneficio di tutti. Gli articoli dello statuto procura vano di favorire l’interesse della classe più di quello dell’indirizzo, il che riusciva infine di grande vantaggio ai deboli

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 42 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
, Svizzera, Ungheria, Uruguay, Columbia, Congo, Egitto, Grecia, Rus sia, Canada, Sud Africa, Nigeria, Danzica; oltre quattro co lonie italiane: Somalia, Eritrea, Cirenaica e Tripolitania. Un altro indice molto suggestivo dell'importanza della Fiera di Milano è dato dalle cifre degli affari conclusi: 1920 Lire 288.547.672.— 1921 » 393.320.500.— 1922 » 502.372.297.— 1923 » 742.267.495.— 1924 » 817.440.155.— 1925 » 1.067.000.000.— Ancora un altro indice del silo successo è dato dalla folla imponente

di visitatovi, clie ogni anno satura, in tutta la sua estensione questa importante rivista del progresso economico. La Fiera del 1925 lui visto circa 2 milioni di vi sitatori. La mostra del turismo Le moderne Fiere hanno visto sorgere e rapidamente svilupparsi nel proprio seno una nuova forma di propagan da: le mostre del tvrisnm, le più importanti delle quali furo no aperte a Gothenburg nel 1923 e all'Esposizione Imperiale di Weinbley (Londra) nel 1924. Meglio sistemata in un ampio Padiglione, nel 1925

è stata allerta anche la Mostra del Turismo della Fiera di Mi lano, ed oggidì essa, può considerarsi un modello nel suo genere. I padiglioni regionali Una caratteristica tutta... provinciale della Fiera di Milano è quella dei Padiglioni regionali. Oltre a. quello della nostra Provincia, sono stati eretti i seguenti padiglioni: Umbria, Friuli, Sicilia, Lombardia, Molise, Toscana, A brìi-/^ zo, Sannio, Marche, Puglie, Romagna e Piemonte (quest'ulti mo è stato costruito quest'anno con molto sfoggio

di linee architettoniche). Norme per l'ammissione alla mostra dei prodotti industriali, nel Padiglione Tridentino alla Fiera Campionaria di Milano, nell'anno 1926 (12-27 aprile) 1) Nella sezione riservata alla mostra dei prodotti net Padi glione della Venezia Tridentina alla Fiera di Milano, sono ammesse tutte le industrie della provincia di Trento, escluse quelle artistico-decorative e quella del mobilio, per la mostra del quale sarà riservata una. annata successiva. 2) Per l'esposizione dei prodotti

verrà applicata una. tassa di posteggio noli'ammontare di Lire 100 a 200 per mq., a seconda della posizione del posteggio stesso e dell' impor tanza della ditta espositrice. 3) Per il campionario dei prodotti, ogni espositore dovrà mettere a disposizione il l'elativo mobile, al quale il Con sorzio per il Padiglione si riserva di apportare le oppor tune modificazioni, anche in relazione alla disponibilità di spazio. E' quindi opportuno che gli espositori prendano preven tivi accordi con la direzione

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1925
¬I¬ rifugi alpini d'Italia.- (Manuali SUCAI)
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Pagina 13 di 178
Autore: Ferrari, Agostino / Agostino Ferrari
Luogo: Monza
Editore: Sucai
Descrizione fisica: 171 S.. - 1a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italienische Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: II 228.763
ID interno: 391218
6. Genova m. 1920, alia Serra d'Argenterà, in Val delle Rovine (Piano dei Chiotas). — in murat., rivestim. legno; area ni. 8.40 X 4.io — 2 cam., tavolati con paglia e coperte, sottotetto per 'dorm, guide. Arredato. 20 P. Generalmente deposito legna. — Propr. : Sez. Lig. del C. A. I. — Chiavi pr. la Sez., pr. Michele Castellano di Entraque e Andrea Ghi go di S. Anna di Valdieri. — Accesso : da Entraque ore 4.45 p. mulatt., dalle Terme di Valdieri p. Colle Chiapous ore 4.45 ; da Madonna

* m - 2350, al Lago delle Portette, nell'alto Vallone del Valasco (ant. ricov. militare). — In murat., 1 cam. con doppio tavolato p. dormit. Arredato. Deposito legna. 16 P. — Propr. : Sez. Ligure C.A.I. — Chiavi : pr. guida A. Ghigo di S. Anna di Valdieri, pr. Michele Castellano di Entraque e pr. Sez. — Accesso: dalle Terme di Valdieri o- r e 3-30, per mulatt. perfett. riattata — Ascens. : Testa del Claus, P. Giegn, Caire Preföuns, T. Tablasses, Malinvern. - Dedicato a Emilio Questa, che fu uno dei più

d. Finestre ore 6.30. — Ascens. : Ar genterà, C. di Nasta, del Bays, di Brocan, ecc. 7. Lorenzo Bozano m.2650, nel vallone dell'Argenterà, sotto le pareti del Corno Stella e dell'Argenterà. — In legname, area m. 5.80 X 3.20; 1 cam. con 2 tavolati e pagliericci. Arre dato. Deposito legna. 20 P. — Propr.: Sez. Ligure C.A.i. — Chiavi: pr. Sez. e pr. guida A. Ghigo di S. Anna di Valdieri. — Accesso : da Terme Vald. ore 4. — Ascens.: Corno Stella, Argenterà da parete O., Madre di Dio, ecc. 8. Emilio Questa

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 9 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
artistici lavori in ferro battuto, in rame <i cesellato e sbalzato di Borgo Valsugana, di Trento — che « espone anche dei magnifici bronzi — di Bolzano, della Pu- « steria; i prodotti in legno (Volivo, frutto di un'industria « particolare del bacino del Garda; le p-roduzioni in onice di « Vipiteno e della Val di Fiemme; i bellissimi stipi intarsiati, s i cofanetti artistici e gli scrigni uso antico, industrio par- « ticolare della città di Trento. « Di grande effetto i pizzi a « punto ombra

» e o. « fusetto» « che si lavorano in quasi tutte la vallate del Trentino, e in « particolare, a Fovereto. C'è una signora di Merano che pre- esenta una- fornitura completa, in pizzo per camera matri- « moniale; il lavoro gli è costato sei anni di fatiche!..,. « Interessanti anche le tessiture artistiche di Brunico — « scialli e stoff e dai colori vivaci, originalissimi — e i cam- « pianori di tutti i legnami commerciabili del Trentino «.Il piano superiore del Padiglione è dedicato quasi « esclusivamente

alle industrie turistiche e minerarie. « Alle pareti figurano riuscitissimi ingrandimenti foto- « gràfici, che illustrarlo le più ridenti località del Trentino « e dell'Alto Adige, le più belle vallate e le più rinomate sta- «zióni climatiche; Trento, Riva, Arco, San Martino di Ca- « strozza^ il Gruppo di Brenta, (un trittico di particolare ef- « fetto, eseguito da audaci alpinisti), le Dolomiti, la Val Giu- « dicarie, il Lago di Carezza, Merano (rappresentata in un «bel quadro ad olio), gli Alberghi alpini

dell'Alta Valle di « Non, di Bolzano, del Passo della Mendola, di Bomeno, del- « l'ardita ferrovìa elettrica che da Dermulo conduce alla « Mendola. « Vi sono pure — raccolti in grandi armadi e scansie « i campioni delle piriti di Viarago, di Calceranica, della « blenda e della galena di Rabensteini della lignite di Monte- « civerone in Valsugana; delle venti qualità di marmo di e Trento, di Cast-ione e Folgaria; le illustrazioni delle foriti «d'acque minerali e delle terme di Levico e Vetriolo, di Ron

- <; cegno, di Cornano, di Rabbi e di Peio; » « Cimosissimi sono i vasi di terracotta dipinta, di Ro- « vereto. Rovereto è la patria del noto pittore futurista De « Pero; e gli artisti locali si sono sentiti in dovere di ripro- <; durre, co« effetti graziosissimi, strani motivi... alla De Pero; <; draghi variopinti, pappagalli inverosimili, personaggi in- « coronati e terribilmente cubistici. « La mostra della Venezia Tridentina oltre ad essere ol ii tremodo interessante ed istruttiva, denota uno sforzo

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 47 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Trento, ricordata in moltissimi documenti, poi Trento stessa e da ultimo Sacco, pure esso molte volte citato, che trovasi sulla destra dell’Adige, dirimpetto a Rovereto. I centri importanti dal lato commerciale luogo il corso del fiume, discendendo l’Adige dopo Sacco, erano Pescantina, un dì fiorente per industrie e traffici, oggi non più che una grossa borgata, sede di un’arte navigante numerosa, e dove si costruivano, come pure ancora prima della recente guerra ed anche presentemente, delle

barche di grande portata che, per distinguere il tipo, hanno preso il nome dal luogo d’origine. 11 porto fluviale piu importante era Verona. Quivi facevano scalo tutte le mercanzie delle diverse provenienze per essere smistate ed inviate per le rispettive direzioni. La Repubblica Veneta vi aveva fatto sorgere durante il AVI secolo delie dogane: principale la dogana d’Isolo (1), dove le merci provenienti dalla Fiandra e dalla Germania erano sottoposte al pagamento del famoso Dazio della Stadella

o Stadera, dazio che pure doveva essere pagato all’altra Dogana sui fiume, la Dogana del Ponte delle Navi dalle mercanzie che provenivano da Venezia. Anche l’organizzazione portuale aveva raggiunto un alto grado di perfezione; esi stevano ampi magazzini per il deposito delle merci di transito presso queste Dogane. Per effettuare le spedizioni esisteva un consorzio di speditori (2) ; essi si trovano citati già sul principio del secolo XVII, ma non vennero mai a formare una speciale corpora zione. Per

eseguire lo scarico dei colli di mercanzie erano adibiti i facchini della Dogana dipendenti dallo Scaricatore (3), ma di essi poi troviamo una fraglia, nella prima metà del XVIII secolo, presso la Dogana del Ponte delie Navi. Gli altri centri dopo Verona, che continuano a godere anche in questo secondo periodo di grande floridezza commerciale, sono Porto Legnago e Porto Badia, quest’ul timo divenuto sede di una numerosa arte di burchie«. La navigazione discendente era evidentemente favorita dalla forza

della corrente, ma per quella ascendente l’alaggio animale era necessario, alaggio che effettuavasi me diante corde dalla riva (4). Seguiva infatti il corso del fiume una via alzata da dove i cavalli ed i bovi eseguivano il traino delle barche, e lungo di essa trovavansi le stazioni per il cambio degli animali, Partendo da Venezia un burchio andava a rimorchio fino a Ghioggia e poi a Brondolo, quivi un cavallo effettuava il traino fino alla Cavanella, indi dopo averlo cambiato proseguiva fino alla

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 10 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
e la sistemazione di questa sezione è stata curata con il valido concorso dei direttori degli Istituti per le Piccole Industrie di Rovereto e Bolzano, Ingegneri Guido Monauni e Spiro Nachich, e del delegata per la Fede razione Industriale di Trento Sig. Fortunato Slomp. Durante il periodo d'apertura il Padiglione era diretto dal Dott. Cornelio Condini, coadiuvato dal sig. Guido Torboli. In questa sezione, a cura della direzione, funzionò un ufficio vendite e commissioni, per conto degli espositori, dando

risultati notevoli. Gli espositori In questa sezione della Mostra — della quale seguono illustrazioni e notizie dettagliate su ogni singolo espositore — hanno esposto le seguenti ditte della Provincia: Industria del ferro, rame e bronzo Alessandro Peter & C. - Industria del rame, Trento Luigi Taddei - Officina artistica, Borgo (Valsugana) Luigi Farina - Industria del rame battuto, Riva s IG. Cesare Fcdrizzi - Officina artistica, Trento Pietro Dorner - Officina artistica, Monguelfo (Pusteria) Giovanni

Colbacchi™ - Bronzi artistici, Trento Camillo Chier - Officina artistica, Trento Mario e Attilio .Taddei - Officina artistica, Borgo (Valsugana). Ermanno Val lazza - Officina artistica, Ortisei (Val Gardena) Industria del legno. Francesco Tomasini - Mobilio intagliato, Trento Cav. Carlo Pancheri - Sculture sacre in legno, Ortisei (Val Gardena) Silvio Calza - Galanteria in legno d'olivo, Arco Albino Doliana - Mobilio intagliato, Tesero (Val di Fiemme) Giuseppe Schieder - Sculture in legno, Chiusa

in rame e materiale per la produzione di questi, ma anche di oggetti decorativi artistici in ferro e rame battuto, per la esecuzione dei quali, la ditta A. Peter & C. possiede una maestranza provetta e scelta e uno stabilimento attrezzato con criteri tecnici molto moderni oltreché una fonderia per il rame. ÄJa il merito di questa ditta è inoltre quello di aver, per così dire, industrializzata e meglio coordinata la produ- del Rame, Trento. Deposito in Milano, zione artistica del ferro c rame battuto

caratteristica della lavorazione trentina del rame il quale, cosi lavorato, conserva indefinitamente quella lu centezza clic costituisce l'orgoglio delle nostre massaie. ■ Anche nella lavorazione artistica del ferro e partico larmente del rame, questa impresa persegue direttive ben di stinte dalle altre case dello stesso genere. Il titolare della ditta, il quale personalmente impartisce direttive ed elabora i disegni della sua produzione artistica,

19
Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 30 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
GAPITOLO IV. Sommario : Il Commercio del Legname e la sua organizzazione — L’ Arte dei Radaroli. Pure strettamente connesso all’argomento della navigazióne commerciale sull’Adige, è tutto ciò che ha riferimento al traffico del legname ed alla sua Organizzazione, ed è tale l’importanza che esso ha avuto nei secoli scorsi, che siamo nell 1 evidente necessità di trattario in un capitolo a parte, anche perchè esso ha avuto una caratteristica: quella di avere una speciale organizzazione propria

. È chiaro, quindi quale doveva èssere l’interesse di Venezia, e una precisa dimo strazione l’abbiamo nei patti, che però ignoriamo, conclusi con Verona in questa ma teria, ai quali vogliono alludere gli Statuti del 1228 (2). Come già ricordammo in altra parte, il paese fornitore di questo legname era essenzialmente il Trentino (3), da dove in grandi quantità veniva esportato eoi mezzo della fluitazione usufruendo del vantaggio dell’ Adige, via assai comoda perchè facilitata dalia corrente

carte del Monastero di S. Maria in Organo e ad essa pure alludono gli Statuti del 1228 imponendo « alle Arti di non stabilire patti contrari agli interessi della città e da far approvare dalla Domus Mercatorum i loro Statuti ». Il primo statuto dell’ Arte dei Radaroli è quello del 1260, che assieme a quello dei Sartori, sono gli unici due rimasti di tale epoca: fu poi successivamente modificato nel 1319 con la revisione generale ordinata da Gangrande. Esaminiamo ora gli articoli prin cipali

e le variazioni avvenute che hanno importanza per noi. Siccome gli Statuti dovevano essere approvati dalla Domus Mercatorum, dice il Si meoni, che, è facile riconoscere I’ opera di questa negli articoli che mirano a favorire il commercio generale della città e ad impedire che un Arte danneggiasse 1’altra. Così il 61° regola il trasporto delle merci dei mercanti tedeschi, stabilendo che quei Radaroli (1) Marin - Storia Civile e Politica del Commercio dei Veneziani. ( 2 ) Liber Juris civilis Urbis Veronae, cap

. 275 , (3) Stona del Commercio dei popoli Latini ecc. del Schaube — Marchesini - Commercio dei Veneziani ecc. (4) Simeoni - Il Commercio del legname fra Trento e Verona nel secolo XIII ( 1260 ) - Atti dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto - Serie III - Voi. XIII - Anno 1907 - pag, 3 .

20
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Pagina 84 di 198
Autore: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo: Roma
Editore: S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura: I 119.191 ; I A-4.606
ID interno: 161448
'e in seguito più volte l'Assemblea; nel 1525 si preparò la resistenza contro i contadini insorti sotto la guida del vipitenese Michele Gaismair, figlio di mina tori; nel 1552 si fermò l'imperatore Carlo V e nel xvi secolo si tennero feste cittadine e rap presentazioni. Con l'andar del tempo il pilastro d'angolo, per il forte peso sovrapposto, divenne perico lali te e nel 1889 si dovette con abile opera sostituirlo con materiale nuovo. Interessante e degno di esser visitato è l'interno del Municipio

Lo sporto d'angolo reca esternamente nel parapetto del primo piano gli stemmi dell'Au stria, del Tirolo, di Vipiteno e della giurisdi zione feudale dei Freundsberg; in quello del secondo piano volute marmoree. Il progetto di uesti sporti è di Jörg Kol derer, architetto all'imperatore Massimiliano, il costruttore di altri pregevoli monumenti, quale, per esempio, il «tetto d'oro» di Innsbruck; si crede che que sto Kölderer sia stato di origine vipitenese. L'attuale Municipio appartiene alla città

dal 1468 e fu costruito e terminato nello stato in cui si vede oggi tra il 1468 e il 1473, contem poraneamente alla torre di città, all'epoca del l'arciduca Sigismondo. Lo sporto d 'angolo fu tuttavia finito solo nel 1524, L'intero edifìcio fu eretto a spese dei cittadini, sotto la guida di Leonardo Colle (Jöchl), ed ivi sempre rimase la sede della comunità, nonché fu il centro della vita civica e commerciale di Vipiteno, Qui si raccolse nel 1493, 1507, 1509, 1540 e 1:626 la Dieta tirolese

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