ombre nuotanti nell’acqua presso la sponda, i fantasmi 4el Baldo. Poco appresso Maleesine, e in essa, a guardia dell 5 abi tato, il castello nero colla torre intatta e le rondini intorno stridenti; poi il piccoletto luogo di Cassone e il rio omo nimo, affaccendato a metter in moto nel breve suo corso macelline e ruote: su in alto le’creste della muraglia inc anali e spezzate, e valli ingombre di rottami, e selve nere -e silenzio. Poco dopo, Ascenza e Castelletto, di Bronzo ne coi piedi nell
5 acqua e le case distese in parata, variopinte, allegre, beate delle carezze del lago; di dietro la cresta di Monte Maggiore, il gigante della fronte orientale del Baldo. Più giù, verso mezzodì, Piazza cogli avanzi d : un castello, e sul dorso della montagna, 8. Zeno e Albisano, mezzo nascosti tra il verde cupo di annose piante, protetti dalla incom bente tetraggine della roccia, folleggiatiti ad ogni ora col .sole che li illumina e giucca con essi. Bui margine, Torri marmifera, incantevole vista dal