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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 428 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
cui però ritornava - come si è già detto. - nel 1212, essendo vescovo Federico Vanga, die Brescia in virtù della sentenza imperiale esercitasse tuttavia qualche giurisdizione sopra porzione della riviera occidentale pare provato dal fatto - narrato dal? Odorici e ripetuto dal Bettolìi - che essendo nata questione nel 1215 tra 0 lezzone, Milane Grasso, Raimondo e.Ranibaldo degli Ugoni, e Pietro da Monte Cucco pel castello di Ganione Riviera, il giudizio per definir la contesa fu rimesso ad Otto

ne Maffeo console bresciano. Gli Ugoni pretendevano essere tutto loro l'onore di detto castello per avervi esercitato atti di sovranità, come l’intimazione a mezzo dei loro fjaMaldi dei malli che si erano tenuti di solito sulla, spia nata davanti il castello stesso. Aggiungevano che essendo stato eletto podestà Girardo da Croce, essi nonio avevano voluto perchè l’onore del castello e degli spai di era loro e non di quelli di Salò « Ifo-nor castri et spalili orai 'domi narmi Ugonnm et non illornm

, de Salotto {*) ». Finalmente- dichiaravano che se essi avea.no ceduto il castello di (lar done al Comune, conservavano però la casa e l’onore del luogo, giurando la Vicinici- fedeltà ad essi e non ad altri,, e che ai placiti generali che tenevano nella curia ' davanti al loro giudice andavano i signori di Salò. Pietro da Mon te Cucco a queste ragioni degli Ugoni opponeva le sue e si rimetteva al giudizio del console bresciano, il quale poi decideva la lite in favore degli Ugoni. Nè diversamente avveniva

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 21 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
-Benaco affida i più robusti suoi figli e più in là 8. Felice di Scovolo, che dritte ancora alza nell 5 azzurro firmamento le merlate mura del suo castello, nell’età di mezzo così forte e famoso; poi Ruffa coll’alta, chiesa che la protegge e domina per largo spazio la valle; e più in fondo Pue- gnago con avanzi di torri e gagliarde saporitissime viti. Più avanti verso il lago Manerba antica, col roccioso spe rone di calcare nummulitico che torreggia a piceo sub l’onda. Nel luogo ove sorgeva

la rocca, che suona nella memoria battaglie e delitti, ora- si rincorrono e stridono -e intrecciano amori i gabbiani. Passata la rocca, in dolce arco la collina si ritira e ac coglie il tranquillo e melanconico porto di 1)usano, che le fiere tempeste del Benaco rispettano. Più interna nella valle, a ridosso >l'un colle sta Poi pe na zzo: poco oltre Soia-no, e in cospetto al lago tra gli .olivi folto crescenti sul dolce pendio, Moniga, coi merli, quasi intatti dell’antico castello, su cui vide il nostro

Poeta parlar col vento i fantasimi dei trapassati d’armi e d’amori ( l ). Dopo Moniga la collina bella continua morbida, erbosa fino a riva di lago, e col lago s 5 Incurva: in alto, in luogo forte s’alza PadenglìG coi resti del suo castello, che narra, delle -scorrerie degli bagheri nel nono secolo, e le ansie ed il valore degli avi. Più in basso Maguzzano, da cui esce e si .spande per intorno alia valle T arguta -facezia di frate Folengo. Nell’ ondulato piano della Yaltenese spesseggiano

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 642 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
'620' GUERRA PER .LA SUCCESSIONE DI MANTOVA. entrando anche nel territorio bresciano e nella Riviera che ne fu desolata. Con ducale 6 giugno (1630) il doge Nicola Coni areno lamentando i danni recati alla Riviera dagli Alemanni crudelissimi e rapaci, raccomandava nuove leve ■d’uomini da mandarsi sul Mincio in rinforzo del restante esercito ( 4 ). Una sola terra, e delle nostre, osò opporsi alla rabbia di quei selvaggi, Pozzolengo. Assalita nel giugno, si rifu giarono gli abitanti nel castello

, e mentre di fuori tutto era strage e rovina, e al crepitìo delle fiamme che arde vano le case, si mescolavano gli urli doghili ferocità Tede schi, combattevano essi dalle mura eroicamente e riusci vano a respingere il nemico e a conservare il castello ( a ). Alle miserie della guerra s’aggiungevano quelle della peste. La malattia era entrata nella regione nel 1529, por tatavi dalle masnade alemanne che ne aveano già infestata la Valtellina e la seminavano da per tutto dove passavano. Salò ne fu colpito

; di essi, tre perirono uccisi dal morbo fatale, quattro ne furono colpiti e guarirono, uno solo ne restò immune ( 3 ). {•) Arch. di Salò, Registro Ducali, v. 2°. (-) Con ducale 14 giugno (1630) al Provveditore di Salò, il doge Nicolò Con tare no lodava la valorosa operatione di quei fedelissimi di Pozzolengo contro nemici a difesa di quel luoco et del castello (limo- _ stranio il vigor de lor anemi et comproòaulo la fede et la devotiòne verso la Re-pubi), nostra. Altri ringraziamenti del doge stesso

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