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Anno:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Pagina 189 di 227
Autore: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Luogo: Modena
Editore: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Descrizione fisica: XII, 215 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.536
ID interno: 334515
In un’altra del 26 settembre accenna pure ad un nuovo pas saggio di Don Michele « accaduto ieri alle 4 circa pomeri diane. Venne da Genova.... si recava a Roma per ritornare però a Genova.... » In una del 24 ottobre trovo aver egli inteso « con sorpresa che Don Michele è stato a Bologna, e Ferrara, e che di là si portò al Cattajo, dove ha pranzato con 8. À. R. Io lo credeva sempre a Roma.... La morte di Don Pedro dovrebbe pur produrre qualche conseguenza van taggiosa a lui e a Don Carlos

, purché ne approfittino » In una del 31 ottobre leggo aver egli inteso « raccoglimento » fatto a Modena a Don Michele. (Fase. D). (130) Lettera allo zio ministro, 27 agosto 1836, da Roma, fascicolo E. (131) A chiarimento di questa lettera, e ad aver prova di ciò che il duca Francesco IV fece per i legittimisti porto ghesi emigrati a Modena, e intorno ai soccorsi loro dati dal di lui figlio e successore Francesco V, si vegga ciò che ne dice il Galvani, citate Memorie Storiche di Francesco IV, vol

. IV, fase. 2, pagg. 155 e 328. Ivi è recata la nota dei legittimisti stessi sussidiati dai Duchi. - Di Don Miguel ho pure trovata fra le carte del conte Forni la lettera seguente a lui diretta. « Monsieur le comte. - Connaissant votre grande complaisance je m’ adresse à vous, pour vour prier de vouloir bien envo yer cette lettre au commendeur Silva. - Je n' ai pas de paroles pour exprimer à quel point je suis touché de l’amitié constante que le Duc me témoigne toujours et malgré toutes les circonstances

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 6 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
residenziale castello di Konisberg L> ). Una cronaca ricorda che un pio Agostiniano, di no me Reinbert, partito da Neustift, dimorato alcun tempo in Seoben, fosse venuto a S. Michele qualche anno prima del 1145 per erigervi un monastero, chiamato forse dagli Eppan. Ciò non potrebbe essere avvenuto che dopo il 1142, anno in cui fu aperto il convento di Neustift.

seo civico di Trento ne conserva alcuni, donatidal di stinto archeologo Sigi J)r. Giusto Dcvigilli di Mezzolora- bar&o, assieme ad una spada di forma barbarico, rinve nuta nella stessa necropoli. Antiche N sepolture furono sco perte anche in altri luoghi più vicini. Il cronista p. riso storno narra che vi fiorissero dei nobili casati fino dal 1170, estintisi poi nel 1380 '). La sua rinomanza maggiore la deve S. Michele al la celebre Prelatura Agostiniano, che vi fu erotta il 1145 nel castello

dei conti d’ Eppan. Sorgeva esso, insieme alla chiesa, sopra una rupe che di poco s 1 innalzo sul gran, cono di defezione, che da l’aedo si distende fino all’ Adige. Gli strati calcarei della crosta terrestre violentemente sconvolti, qua c là perpendicolari, e più la varia composizione , del grande cono, rendono difficile la spiegazione di questa formazione geologica: varie ipotesi addotte, presentano contraddizio ni, e le ommetto benché mi ricordino gentili discussioni. Nel detto antico castello

, del quale oggi non resta che un corri toso ed una torre, s’installaron regolai mente i mo naci Agostiniani il 29 Sett. 1145," provenienti in parte, dicesi, da A cu sfi ft presso Bressanone. Non si può preci sare se la loro opera fosse reclamata dalle condizioni tristissime del clero di quell’età, cagionate dall’ intromis sione del potere civile in cose ecclesiastiche, o se la loro instifcuzione avvenisse quale emmenda, che i conti d 1 Ep pan facevano pel maltrattamento usato ad un vescovo nel loro

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 26 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
adiacenze. La difficoltà di riordinare ccntinaja di note tratte da varie fonti, fa trascurare lo stile. Il lettore mi continui la. sua indulgenza. Il comune di 8. Michele, compare, tino dalle prime memorie, regolato da proprio statuto, sotto la giurisdizio ne di Jvbnisberg anticamente Kunigsberg, feudo del Prin- .cipato di Trento, affidato successivamente a varie famiglie. Fino a circa il 1250, ne erano investiti i conti d’ lippau, talora nominati di Piano, o Eppiano: ceduto dal Vesco vo Egnone

sentenza di darlo re di Boemia, che dichiarava de caduta d’ ogni diritto Margherita Munitaseli, o bocca lar ga, contessa del Tirolo ed il duca Lodovico suo marito, pei loro turpi delitti. .Nel 1388 ne era investita Agnese, contessa di Konisberg, cognominata Tu glia di Botten- burg, cugina del Vescovo Alberto. Verso il 1000 spet tava alla famiglia Tluinii, come rilevasi da un’ iscrizione nel castello: dato poi in pegno oppignoratalo ai Zenobio di Venezia, passò qual dote dì illustri donne agli Albriz

- zi — Zenobio, che ancor possederlo il castello ed adiacen ze, ceduta in questo secolo la giuri sdizione all' L JL Go verno. . 11 capo di 8. .Michele noma vasi Pegola no : durava in carica un anno, e tale ufficio spettava per diritto ni capo d’ogni famiglia della, vicinia in ordine al mimerò progressivo della casa. Se qualche, famìglia mancava di

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Libri
Anno:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Pagina 130 di 227
Autore: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Luogo: Modena
Editore: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Descrizione fisica: XII, 215 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.536
ID interno: 334515
- 118 : Una lettera tutta di mano del re Don Michele del 2 febbraio 1850 gli recava la nomina di Gran Croce dell’ Ordine Portoghese di Cristo. Nel 5 ottobre pure del 1850 otteneva la nomina di Cavaliere Gran Croce dell’Ordine di s. Gre gorio Magno. 11 duca Carlo III, in segno di stima e di affe zione, nel 4 dicembre del suddetto anno 1850 lo nominava Senatore Gran Croce del Sacro An gelico Imperiale Ordine Costantiniano di Parma. Leopoldo II Granduca di Toscana nel 16 otto bre del 1851 gli

inviava le insegne di Cavaliere Gran Croce dell’ Ordine del merito sotto il titolo di S. Giuseppe. Nel 7 settembre del 1852 veniva insignito della Gran Croce dell’Ordine di Francesco Giuseppe, Nel 19 settembre del 1853 era nominato Com mendatore dell’ Ordine di N. S. della Conce- , LIONE di Villa Vici osa. Il duca Francesco V nel 31 dicembre del 1855 gli face a pervenire la nomina di Cavaliere Gran Croce del li. Ordine dell’Aquila Estense sotto l’ invocazione 'di S. Contardo. »Finalmente Sua Santità

Pio IX nel 10 luglio del 1857 lo nominava Cavaliere Gran Croce del- jJ Ordine Piano, e fino dal 3 del mese anzidetto gliene Iacea dare partecipazione per mezzo di monsignor Berardi. Istituti scientifici e di arti si ascrissero a vanto d’averlo socio o attuale o d’onore. Nel 7 gennaio del 1832 era nominato Socio Ordinario della Società Filarmonica Modonese. Nel 9 giugno del 1836 tale pur lo voleva 1’Accademia Scientifica Letteraria de’ Rinnovati di Massa. — Il 13 mag gio del 1841 veniva nominato

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Libri
Anno:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Pagina 95 di 227
Autore: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Luogo: Modena
Editore: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Descrizione fisica: XII, 215 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.536
ID interno: 334515
83 devoto oggetto; e poiché nonne avea preparato in numero sufficiente per tutti, egli stesso si recava ad una vicina stanza per cercarvi una medaglia da dare in regalo ad uno dei bimbi più piccoli. Il 15 il conte avea ancora la rara sorte di ricevere la 88? Eucaristia dalle mani stesse di 8. 8. nella cappella privata di 8. Michele in Bosco ; grazia, che, due giorni appresso, era pure conceduta alla contessa consorte nella chiesa pubblica della villa medesima. Nell’ anzidetto giorno

15 arrivavano pure a Bo logna il duca e la duchessa non che l’Infanta Maria Beatrice coi suoi figliuoli Don Carlos e Don Alfonso. In tal giorno, essendo tavola di Stato in 8. Michele in Bosco, il conte Forni fu pure ad essa di bel nuovo invitato. Il 17 la R. Casa di' Modena partiva da quella città, ed il giorno stesso il nostro conte, in uno alla propria famiglia, era invitato alla mensa di monsignor Amici colà Com missario pontificio per le Legazioni. Ad essa erano pure il cardinale Balubi arcivescovo

d’Imola, mon signor Franchi allora Internnnzio a Firenze e due altri qualificati personaggi. Monsignor Amici rega lava ai conti Forni due superbe incisioni col ri tratto del Papa. Nel mattino del 18 i conti Forni visitavano il Santuario della Madonna di 8. Luca, ed ascoltavano la Messa, che per loro celebrava monsignor Tavani loro concittadino. Nel pomerig gio, sulle ore quattro ripartivano per Modena. Dire poi delle feste memorande che furono celebrate in quest’ ultima città allorquando

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 11 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
— 10 - L’installazione veniva fatta con grande solennità. Il Vescovo reen vasi a S. Michele, e dinanzi F aitar mag giore, ricevuta la promessa di obbedienza, benediceva il prelato consegnavag.fi il pastorale, 1’ anello, e dal 1404 in poi, anche la mitra '). Molti dei 40 Prelati che vi successero, furono perso naggi insigni per pietà e sapere. Nei documenti del lo ro tempo, compaiono spesso nei primi posti quei pacieri 0 testimoni in particolare fra i Vescovi, ed i rapaci Mai- nardi conti del

Piroio: intervengono ai sinodi diocesani del 1336 e 1593; spesso accompagnano Vescovi nei loro viaggi, li assistono in solenni funzioni, e talora fungono perfino da rappresentanti papali nelle investiture di Ve scovi, o nelle pubblicazioni cF indulgenze. Il Proposito Quctta per maggior lustro ricercò, elio il monastero venisse aggregato ai Canonici Agostiniani di S'. Giovanni Laterali o in Roma ; ma non F ottenne che il suo successore Adamo nel. 1688: da quest’ epoca 1 prepositi si nomarono anche

Abati Laterali!, ed i mo naci, Canonici Agostiniani Luterani. Memorie sull' ampiamente del monastero non esi stono pria del 1663. Circa quest’anno il Prep. Quetta eresse F ala orientale, c Benedetto Fedeli (1733 — 1742) la settentrionale con buona architettura, e colla torre unita, più, credcsi, per euritmia coll’ antica del castello, che per bisogno di difesa. IV. Oggetto particolare del zelo dei monaci, fu la Chie sa. Incendi cagionati corno vuole la tradizione da fulmini, la distrussero assieme

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 30 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
<fravi da,imi soffri >S. Michele nella guerra per la suc cessione di Spagna 1708, e gravissimi nel vorticoso suc cedersi dì guerre, dì battaglie, sulla, fine del seco! passa to, c principio del presente. (1709 — 1814 ). il 2 novembre 1796 si combattè al vicino Maset to, e nello stesso giorno .perfino in paese. I proiettili dei cannoni posti nel vicino Grumo, le fuciliate, atterrivano la popolazione rifuggirà iu Chiesa. Molte case, il mona stero, furono traforate da' palle, di cui ben dieci

di can none, se no-trovarono in una stanza di questo: unà fuci lata traforava la porta della Chiesa, recò dei guasti al- T aitar maggiore, e fu miracolo che ni smino del paese incontrasse la morte nel fragor dell' armi. Sedici soldati caduti, furono sepolti nel campo grande presso l'orto dell osteria, accanto la. via die conduce a Merla: altri sette nel cimitero. Molti altri caddero su quel di Grumo 0 Mezzacorona. Tre volte fu saccheggiato il paese : il due novembre dai francesi, poco dopo da soldati

austriaci, e di nuovo il 18 luglio 1801, da amici ed li-mimici dicono le crona che. Mei 180.1. derubato quanto restava, si bruciarono por te, balconi, perfino la intelaiatura delle finestre, e bruciar si voleva perfino una S. Immagine del monastero, reden ta poi da quei di Grumo 11 ). Il più. dannoso saccheggio però, fu quello del 1790 fatto dai soldati condotti da Vaubois/ die sconfitti a Lavis, e perciò cancellati dall' adirato Na poleone dal! esercito d 1 Italia, domandarono in riparazione (I esser

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 33 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
lavoranti,’ del Suf fragio, di S. Monica ; altra parte dei beni di questa con fraternita furono addetti al fondo Scolastico Provinciale, die contribuiva alle scuole popolari dì S. Michele fiorini 28 annui: tal diritto fu perduto in questi ultimi tempi, perchè non si conosceva il titolo legale,- Ha un medico chirurgo con sede in paese : il primo fu stipendiato nel 1710 con fiorini 25 tedeschi; un uf ficio postale che data dal 1797; appaltala fornitura del pane dal 1686: determina regola di, vendemmia dal

nel 1 770, pei* opera di Criusto Dovigìli, che ir ebbe di ploma di lode dal Principe Vescovo,, ma seti' anni dopo fu bruciato dai francesi, .Dopo la costruzione del nuovo ponte, fu levato T antico porto, eli’ era. in passato proprie tà dGirli Agostiniani, loro confermata già nel 1473. Chi a.vea dirito di gratuito uso, ed erano quei di Faccio e di Verta, furono indenizzati dell* Eco. Co verno, agli Agosti niani subingresso. La borgata ha presentemente una scuola popolare di tre classi

: v' insegnano un maestro Dirigente, e due Suore di Carità, concesse generosamente dalla lor casa addetta all’economia deli’istituto Agrario, Suore di'vi ta devota e tutte consacrate a Dio ed al prossimo, e per ciò di grande edificazione. La scuola maschile fu aperta nel .1707, la femmini le nel 1800, per ordine del P, Tese. Pietro Vigilio dei conti Tinnì. Esisto una Congregazione di carità con un fondo di circa fiorini 4000: nel 1800 le furono addetti parte dei beni delle soppresse confraternite dei

1707. .Fiorisce un recente corpo di pompieri, fornito dalla Provincia di potenti macelline. Dome nota il Perini, la costituzione fisica del suolo è delle più addotte alla coltivazione della vite, del gel so e del grano. Prodotto principale è f uva, che dà ab-

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Libri
Anno:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Pagina 222 di 227
Autore: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Luogo: Modena
Editore: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Descrizione fisica: XII, 215 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.536
ID interno: 334515
- ■ 212 : » - quale accorda che la Società sia sotto 1* immediata sua pro tezione... Si trova ancora copia a stampa degli Siami di essa Società. (V. Ministero dell’Interno Tit. 4, 10, i, N. 8905 p. g. del 1851 ). Su questa Società, v. pure De-Voio, 1. c. t. I, pag. 138. - Intorno alle polemiche sostenute dal conte Forni col Dottor G-io. Michele Goldoni per questa Società, si vegga il Diritto Cattolico-di Modena del 11 23 giugno 1876 e delli successivi 7, 14 e 19 luglio. - Sulla Società odierna

si veggano i Ricordi Storici - dell’ Accademia, del.1’ Istituto di Belle 'Arti - e della Società d’ incoraggiamento per gli Artisti - della Provincia di Modena - di T. 8. e G. M. R. pagg. 21,22, nel libro Esposizione di lìdie Arti ed industrie nella Provincia di Modena etc. - Modena-Società Tipografica 1892. (276) Citata lettera 10 giugno 1830, Aranjuez, fase. G, (277) Ecco l’Elenco delle pie Ascrizioni del conte Forni. - 1. Pia Associazione in onore di N. S. del Sacro Cuore in Rovereto. - 2. Pia Unione

della B. Y. del Perpetuo Soc corso in 8. Barnaba in Modena. - 3. Aggregazione al Soda lizio Primario del Sacro Cingolo di S. Giuseppe in 8. Ni colò di Yerona. - 4. Ascrizione alla Confraternita di N. 8. del Perpetuo Soccorso e di 8. Francesco di Paola in 8. Bar naba di Modena. - 5. Pia associazione per la fondazione di una Messa quotidiana all’ altare dell’ Immacolata di Lourdes in 8. Agostino in Modena. - 6. Ascrizione alla Società della Buona Morte nella Chiesa di S. Carlo in Modena. - 7. Pia

aggregazione all’ Accademia dei Professori di Musica in Mo dena sotto il protettorato di S. Cecilia. - 8. Pia Unione dei Divoti di Maria Santissima del Buon Consiglio in 8. Fran cesco in Modena. - ,9. Ascrizione alla devota Unione .della B. Y. sotto il titolo Auxiliim Chrislianorum in 8. Carlo in Modena. - 10. Aggregazione all’associazione di preghiere in onore del SS. ed Immacolato Cuore di Maria per la conver sione dei peccatori in 8.' Francesco in Modena. - 11 Ascri zione alla Congregazione dei

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Libri
Anno:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Pagina 188 di 227
Autore: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Luogo: Modena
Editore: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Descrizione fisica: XII, 215 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.536
ID interno: 334515
) Lettera al suddetto, 25 settembre, come sopra. (128) Lettera al suddetto, 29 settembre, come sopra. (129) In una lettera del 2 settembre 1834 scritta da Massa allo zio ministro, il conte Forni gli dice: « Domenica poco dopo il mezzogiorno passò di qui Don Michele, che poi passò per Lucca, ove chiese del Duca; ina sentendo ch’era ai ba gni, continuò la sua strada, e, dicesi, che vada a Roma. Esso non si fermò che per cambiare cavalli: in quel frattempo però aprì conversazione coi postiglioni e coi

- 178 lanza. » Il Duca perciò proponeva traslocare i Barnabiti da Massa al detto collegio di Correggio, non che di dar loro il patrimonio del Seminario. (Copia di lettera del marchese mi nistro Giuseppe Molza al Padre Don Carlo Peda generale dei Barnabiti, Modena 14 luglio 1834, Ardi, conti Forili, fase. 10). Furono poi rinnovate le istanze al di lui successore Padre Don Pasquale Mali pierò nel 13 giugno elei successi vo 1835, come da altra copia di lettera dello stesso marchese Molza

, esistente nel fascicolo mentovato. Il Duca volea il trasloca mene dei Barnabiti « e dar loro il tempo da fornir di sog getti bene uno dopo F altro, i loro stabilimenti, e quello di Parma specialmente. » (Lettera al conte Forni, mentre si trovava in missione a Roma, in data del 25 settembre 1836, fase. 10 suddetto). (122) Lettera del Duca allo stesso P. Generale, 13 settem bre 1836, Modena, copia nell’ archivio conti Forni, fase. 10. (123) Lettera del Duca al conte Forni, mentre era in Roma, 13 settembre

1836, fase, suddetto. (124) Lettera del Duca al conte Forni in Roma, 29 set tembre e 6 ottobre 1836, Modena, fase, suddetto.' - Lettera del conte Forni allo zio ministro 3 settembre ed 8 ottobre 1836, Roma, fase. R. (125) Y. De Volo, 1. c. t. I pag. 136. - I beni che appar tennero ai Gesuiti furono indemaniati; e la loro Biblioteca è ora del Liceo di Massa, che prende il nome da Pelle grino Rossi. (126) Lettera al conte Forni in Roma, 13 settembre 1836, Modena, arch. conte Forni, fase. 10. (127

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 13 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
nell’Archivio Vescovile. L’iscrizione, clic come le cronache attestano, fu apposta al luogo do ve le S. Immagine fu levata, non è reperibile. Uria va ga tradizione vuole fosse scolpita ove ora s’elevano le sca le dell’ala (Inetta, e non è improbabile. Parlando alcune memorie dello.campane di S. Michele, ricorderò solo, che anticamente erano in maggior nume ro, ora quattro. La minore assai piccola, chiamata ,, del- 1’ agonia u spettava alla demolita chiesa di S. Sebastia no: le altre tre sono nel dolce

12 — stia, ed un Ecce 1 Ionio di scuola bizantina: classiche lo 4 di un tritico dol 1500. Debbesi venerazione all’ affresco sull’ altare della S. S. Annunziata, rappresentante la 8. Vergine col Bam bino desìi. Stava ab antico in un salotto del monastero., quando nel 1520 un giu oca toro, die aveva altrove per duto ogni suo avere, furibondo s’ avventò sacrilegamente contro la 8. Immagine ferendola con un pugnale. Vivo sangue sgorgò dalla ferita come narrano le cronache, le cui traode, come

attestano i documenti, erano visibili anche nel 1614. Per questo prodigioso avvenimento eb be grande venerazione, e nell’ anno stesso, 1520, dal Pre lato Sebastiano, già divotissiino della SS. Vergine, fu trasferita in Chiesa, e collocata sul presente altare, rima sto poi illeso nell' incendio del 1686. La sacra Im magine, lia giustamente anche oggidì grondo venerazio ne sotto il bel titolo „ Maria SS. (Mie Grazie. u L’alta- - re è privilegiato in perpetuo, come rilevasi dagli Atti Visitali del 174.0

accordo Mi b, Sol, Si b. fuse nel 1727; governando il prelato Isidoro Piloti dì l'assillo, rifusele due minori nel 1836 e 1869. Alla Chiesa era unita ab antico la divota cappella di S. Maria deli’ Ajuto, chiamata nel 1600 „ S. Ma ria del Cimitero ove doveansi adempire legati di S. Messe e eli elemosine, che probabilmente averi, accesso

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 34 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
con. il Sacro Concilio K parla di marmi „ che sì cavano sul tenere di 8. Michele eli macchio nobili e peregrino u . Affiora in più luoghi ima breccia bianca, rossa e gialla, formatasi sopra il cono, che da Faccio distendesi all’ Adige ; ma il giallo è polve- rizzato posteriormente alla formazione. A qualche profon dità, in luoghi ascili ti, deve trovarsi compatto, e sarebbe marmo di mira hi 1 vaghezza: in due scale del paese, so ne vedono bellissimi esemplari. Xei contorni furono scavate

— 3<i — ' bondanti ed eccellenti raccolti, anche mercè l 1 intelligente lavoro degli agricoltori: quella della collina è d’ima spe ciale qualità, ricercata per l’industria vinicola. Florido e lucroso è il commercio del vino. Oltre la cantina modello dell 7 Istituto Agrario, barivi altre minori, ed una clic sì fa sempre maggiore ed accreditata dei Big. Endricci, fondata nel 1.884 da .Ilomano Pellegrini, rapito da morte nel 1889 al bene del paese e della famiglia. Il Mariani nel svio ,, Trenio

le colonne dell' ala Quat ta, della facciata della. Chiesa ed il basamento interno: è una puddinga variegata. Il coloramento di questi mar mi sì deve attribuire agli ossidi metallici delle abbando nate miniere eli Faccio delle quali i secoli passati fecero tanto buon caso. Di queste miniere di .l’aedo altro non restano che le traccie dello scavo di numerosi filoni. Aon mi fu dato trovare memorie scritte nè dell’ epoca in cui finirono nè del metallo estratto: la tradizione dà notizie contradditorie Tale

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Libri
Anno:
1894
S. Michele all'Adige : memorie
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Pagina 7 di 41
Autore: Adami, Giuseppe / di Giuseppe Adami
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Ed. Artigianelli
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.139
ID interno: 149566
— 6 — Comunque sia, la vita regolare cominciò nel 1145 come consta dal documento di fondazione. Il 29 Bett. Aitili ano P, V. di Trento, consacrata V antica Chiesa, la dedicò a Cesò Cristo, alla 8. Croce, a Maria SS. od all’ Arcangelo 8. Michele, alla cui celeste tutela volle tal luogo affidato. Per assecondare il comune desiderio, co stituì, priore del monastero Conrado canonico di Trento, del! ordine Agostiniano insigne zelatore. Hello stesso giorno, la Chiesa, che già prima possedeva propri

"beni, unitovi il monastero, fu fatta più ricca con nuovi doni (Ine locus locuplctior est factus): Il Yescovo donò un cen so di cinque marche annue, e vari stabili; Uldarico con te di Eppan dinasta di Königsberg, il castello, e lo va ste campagne, che si stendono intorno la Chiesa, e volle di più che i casali nei beni ereditari dei figli Federico, Enrico c del nipote Adalberto, vi pagassero ciascuno die ci soldi ogni anno a S. Martino ; altre possessioni vi ag giunsero nello stesso giorno il nobile

, qual se gno di sudditanza, un talento d’incenso (talentimi thuris) :t ) La gratitudine dei monaci verso il generoso Yesco vo fu perenne: dopo la di lui morte, che avvenne il gior no di Pasqua del 1149, appena reduce da faticoso pel legrinaggio in Terra Santa, ne facevano memoria nel lo ro particolare martirologio.

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Libri
Anno:
1894
¬Una¬ gloriosa pagina di storia patria coll'appendice delle feste patriottico-dinastiche celebrate in Innsbruck nei giorni 28, 29 e 30 settembre 1893
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Pagina 68 di 125
Autore: Armani, Bartolomeo / Bartolomeo Armani
Luogo: Trento
Descrizione fisica: 125 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 105.276
ID interno: 347736
. Hofer titolato non insuperbì, il suo contegno non cambia, la sua modestia è la stessa, solo più profonda si mostra la sua pietà. Il Sandwirth è ammirato da ■ognuno, è il più grande soggetto di tutte le conversazioni. LV1L Gli ostaggi del Tirolo. Slamo nell’Ottobre, ed il fumo vorticoso della guerra addensava ancora le rive dell’ Adige e dell’ Ermo, dell’ Isarco o dell' A visto. I tirolesi che stazionavano presso S. Michele •calarono improvvisamente sopra Lavis. Nel mentre succedeva questa mossa

•di queste onorificenze assegnate dalla riconoscenza dell' illu stre Monarca Francesco I. Sulla tomba di Massimiliano si cantò 1’ ufficio divino, e T abate di Wilten, Marco Egle benedisse e consegnò le im periali decorazioni ai due campioni della libertà della patria e del patriottismo dinastico. Gli spettatori devoti, presenti a questa commovente ceri monia inamidarono a ragione le ciglia nell' ammirare due in signi uomini, che pel bene del paese furono in mille guise esposti a durissime prove

, Peyri esegui un tremendo disegno. Nel cuor •della notte precedente il 15 Ottobre fece sorprendere ed ar restare ventiquattro specchiati ed onesti cittadini del Tirolo meridionale italiano, ed ancora lo stesso giorno li fece tra sportare a Verona, ed indi a Mantova per essere colà tenuti come ostaggi. Credo che il lettore aggradirà di conoscere il nome di questi sventurati, eccolo: Dompieri, Martini, Sartori, Zamberti -prète,'il guardiano dei minori riformati, quello dei cappuccini, Camelli San- tese

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