¬Lo¬ hegelismo nella cultura di lingua italiana e nella cultura di lingua tedesca dal 1831 ad oggi (nel quadro dell'unità culturale europea) : riassunto bilingue delle relazioni del X convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 5 aprile 1970
Hegel, per altro, appare un grande autore, sebbene insoddisfatto, nella problematica della trascendenza non meno che deirimmanenza. Che l’hegelismo italiano, nella sua corrente piu vivace, abbia preferito legger- lo per trattare dell’immanenza è solo un indice del prevalere in esso di tendenze radicaliste e laiche; non è una sentenza storica. Questa merita ancora di essere elaborata, riguardo alla valutazione del suo influsso in Italia: poiché esso si é ancora fatto sentire cosi ampiamente
nell’attuali- smo del Gentile e della sua scuola, e ha suscitato nuovi ampi interessi sto- riografici, dei quali ricordiamo, alla stessa altezza di tempo, quelli di Pie- ro Martinetti, (Hegel, Milano, 1943) e di Guido De Ruggiero (.Hegel, Ba- ri, 1947) (19). Nella sentenza la prima comparsa, e la piu schietta, spetta ancor oggi allo hegelismo italiano dell’Ottocento. NOTE 1) Ne ho trattato in: Hegel e Rosmini («Àtti del Congresso Intemazionale di Filosofia Antonio Rosmini, Stresa 1955, ed. Sansoni, Firenze
); II Gioberti critico dell’idea- lismo postkantiano, IV. Hegel («Atti deH’Accademia delle Scienze di Torino», 1924). La critiea di Romagnosi si concentró sulla filosofia della storia (v. il suo saggio nell’Antologia del Vieusseux, 1829); quella di Rosmini sulla concezione panlogistica dell’Essere; Gioberti combatté sullo stesso piano le Ístanze pantei- stiche di Hegel e di Consin. Piü comprensive dell’affinità di Hegel col Romanti- cismo, sono le critiche degli spiritualisti (Terenzio Mamiani, Benedetto
D’Acqui- sto, Ottavio Coletti) e dei positivisti (Carlo Cattaneo). 2) Si ricordino le traduzioni: della Filosofia della Storia, ad opera di G. B. PASSE- RINI (Capolago, 1840); della Logica, della Filosofia, della Natura, della Filoso- fia dello Spirito secondo l’edizione della c. d. «Grande» Enciclopedia delle Scienze Fílosofiche, ad opera di AUGUSTO VERA (in francese, Paris, 1859, 1863 - ‘65,1867 - ‘70), il quale vi aggiunse poi anche la Filosofia della Religione (per il primo volume dell’ed
. Ss. Werke; Paris, 1876 - 1878). Non è ormai piú leg- gibile, per la sua oscurità, la traduzione della Filosofia del Diritto pubblicata da ANTONIO TURCHIARULO (Napoli, 1848). 3) Questa difficoltà limita, nei rispetti dell’hegelismo, il merito, altrimenti, non co- mune di quei pensatori del primo Risorgimento che intesero ad acquisire le idee della filosofia germanica nel loro complesso, in relazione e proporzione della ideologia italiana (Stefano Cusani, Giambattista Ajello, Stanislao Gatti