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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 113 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
il re Ottone II (973-983) regalö al vescovo Richbert (956 circa - 975 circa) la Marien- kapelle di Ratisbona con annessa una residenza per i presuli tirolesi nei loro viaggi in Baviera. Una curiosita: nello stesso documento Richbert veniva definito per la prima volta “Prihsinensis sanctae ecclesiae episcopus", vescovo di Bressanone ancor prima che di Sabiona. Piü illustre di lui fu perö il suo successore, Albuin, Alboino (975 circa - 1006) della potente famiglia degli Ariboni margravi

di Carinzia, con il quäle intorno al 990 la sede episcopale si trasferisce definitivamente a Bressanone. L'atto simbolico con cui Alboino sigla la continuitä ideale tra Sabiona e Bressanone e la traslazione nel nuovo duomo delle reliquie di S. Ingenuino il quäle, insieme a S. Cassiano, viene solenne- mente elevato a patrono della nuova diocesi. Alboino si distingue, oltre che per la sapienza pastorale, soprattutto per la sua avvedutezza e per le qualitä di accorto amministratore imperiale che gli

guadagnano la stima e i benefici sia di Ottone II, sia del re Enrico II (1002 - 1024). Da loro infatti il vescovo brissinense riceve possedi- menti in Baviera, Carinzia e Craina (come l'isola di Veldes, oggi Bled, in Slovenia) e gli viene riconfermato l'infeudamento del “Brixner Hof’ di Ratisbona. In aggiunta a ciö nel 1004 Enrico II investe di forti poteri ducali sia il vescovo di Trento sia quello di Bressanone. Nel Museo Diocesano di Bressanone, a distanza di un millennio, si puö ancora am- mirare uno

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 117 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
successivamente si insediarono in cittä. Negli anni tra il 1324 ed il 1444 il complesso fortificato di Sabiona venne potenzia- to. Successivamente vi si conobbero momenti di grande tensione quando, a seguito dei violenti dissidi intercorsi tra l’arciduca tirolese Sigismondo il Danaroso (1446- 1490) e l'illustre cardinale principe-vescovo di Bressanone, Nikolaus Krebs von Kues (Niccolö Cusano, 1450-1464), esso venne assediato e tolto al controllo episcopale. Solo dopo difficili trattative di pace tra i due

imperatori germanici, acquisendo sempre maggiore influenza e ponendo le basi per lo sviluppo della Contea del Tirolo. I principi-vescovi di Trento e di Bressanone avevano conferito l'esercizio del potere temporale e militare nei loro territori ad advocati provenienti dalle famiglie nobiliari. I conti di Morit-Greifenstein e i conti di Andechs proteggevano cosi i territori del vescovo di Bressanone, mentre quelli di Trento erano difesi dai conti di Appiano e dai Tirol. Alberto III di Tirolo (1190-1253

) soppiantö ben presto le altre dinastie, anche con l'uso della forza e la sottrazione di territori e diritti ai principi-vescovi. Nel 1248 egli era giä padrone sia del principato di Bressanone sia di quello tridentino. Alla morte di Alberto III, il potere passö nelle mani del ramo goriziano dei Tirolo (Tirol-Görz), quando Mainardo III di Gorizia divenne Mainardo I del Tirolo (1253-1258). Alla sua morte prematura, la contea di Gorizia-Tirolo passö ai suoi due figli, Alberto e Mainardo, i quali nel 1271

se la sparti- rono: ad Alberto andarono Gorizia e l’alta val Pusteria, mentre a Mainardo rimase il resto del Tirolo. Il conte Mainardo II (1258-1295) e senza dubbio quello che diede prestigio e legittimitä alla Contea del Tirolo ponendo fine ai conflitti con i nobili rivali e con i principi- vescovi. 145 Le motivazioni del conflitto tra il Principe del Tirolo e il vescovo di Bressanone riguardava- no diritti territoriali reclamati dal Cusano alla propria potestä, come ad esempio il diritto allo

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 181 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
figura cessö cosi di esistere. A quell'epoca oramai il Magistrato cittadino, dopo Tin- cendio di Branzoll del 1671, risiedeva nella Citta Alta, nella cosiddetta Casa Neideg ger ( Neidegger'sche Behausung ), che dal XIX secolo divenne sede del Tribunale con 11 nome di "Gerichtshaus”. Se nella "Residenzstadt” del Principato di Bressanone l’influenza dell'autoritä ve- scovile e del Capitolo del Duomo continuö ad esercitarsi con forza sulle istituzio- ni cittadine, 307 a Chiusa si assiste giä all’inizio

”. 307 A Bressanone gli statuti giuridici vennero codificati nello Stadtbuch del 1380 (cfr. Archivio vescovile di Bressanone, cassa 84, 1 D, edito da J.Mutschlechner, Alte Brixner Stadtrechte, Schlern-Schriften 26, Wagner, Innsbruck 1935): "Oltre al potere legislativo, l'amministra- zione della citta e della giustizia rimase alle dipendenze del principe vescovo ... E da notare che la giurisdizione civile spettava non solo al giudice eletto dal vescovo a tempo inde- terminato, ma anche al Capitolo dei

canonici del duomo di Bressanone poiche avevano il privilegio o diritto di immunitä ( Exemptiongerichte ) sui loro vasti possedimenti terrieri” (Stella 1987, p. 24). Va annotato tuttavia che, all'incirca dal 1277, "a Bressanone l’ammini-

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 169 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
4. “Clausa sub Sabione sita" 4.1. “Ze Chlausen in derstat“: il documento del 3 dicembre 1308 La nascita e lo sviluppo di Klausen/Chiusa nella storia si intrecciano strettamente con le fortune del Principato vescovile di Bressanone, erede diretto dell’episcopato sabionense. Non a caso la prima testimonianza ufficiale del fatto che Chiusa, oramai agli inizi del XIV secolo, avesse raggiunto lo Status di cittä emerge proprio da un documento vescovile. 248 ln esso, datato 3 dicembre 1308

( des eritages nach sand Andreas tage, „il marte- di dopo la festa di S. Andrea"), il Principe-vescovo di Bressanone Johannes III von Schlackenwert 249 concede a un certo Ebelein von Plehtz 250 il Marktrecht ("diritto fo- rense”) su due case e relative pertinenze rurali nella cittä di Chiusa [ze Chlausen in der stat), che quest’ultimo aveva precedentemente acquistate da Nikelein e dai figli di Tegnen Winter di Chiusa. Intorno al 1200 infatti la strada lungo l'Isarco era stata riattivata e ai piedi di Sabiona

famiglia della piccola no- biltä rurale di Millan, il quäle possedeva case sia a Bressanone che a Chiusa. Tra il 1303 ed il 1343 compare come testimone in diversi documenti; nel periodo 1315-1328 ricopre l'incarico di Giudice a Rodengo e risiede a Rio di Pusteria; anche i figli Lorenz e Michael ri- sultano possedere beni a Bressanone (Kustatscher 2007, p.55; anche: Archivio del Capitolo del Duomo di Bressanone, Codex Mayrhofen, n.354). 251 Hye 2001, p. 72 e p. 234 252 Rastner 1974 (cit. da Krismer 2008

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 333 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
dell'abside, tutte realizzazioni del giä ricordato Maestro Nikolaus (Claus) Stürhofer di Bressanone tra il 1493 ed il 1494. 632 5.3.2. Uno scrigno d'arte sacra All'interno della chiesa si concen- trano, come in una sala museale, diversi tesori d’arte, alcuni pro- venienti da altri edifici sacri: dalle sculture d’epoca tardogotica alle pale d’altare di gusto barocco e agli arredi neogotici, S. Andrea cu- stodisce un piccolo patrimonio di preziositä artistiche. Giä appena si entra in chiesa

, regge tra le mani la Croce del Figlio (o lo stesso corpo esanime del Cristo crocifisso), offrendola alla venerazione degli astanti. Qui nell’abside di S. Andrea, comunque, la figurazione di Dio e prospettata nella mano benedicente dipinta nel quadrilobo cerchiato alla convergenza dei costoloni della volta. 632 Nikolaus Stürhofer e menzionato nel 1494 come "Claus Utnhofer pittore a Gries, cittadino di Bressanone" insieme alla moglie Ursula. Nella cittä vescovile egli possedeva una bottega, attiva per

grafico caratterizzano il pittore Nikolaus Stürho fer" (Egg 1985, pp. 123-124, Tr.d.A.). 633 Ruprecht, o Rupert, Potsch conduceva, alla fine del '400, una delle tre piü importanti botte- ghe artistiche di Bressanone, accanto a quelle di Nikolaus Stürhofer e di Andre Haller. A lui ed ai suoi collaboratori si ascrivono tra il 1490 ed il 1530 (anno presunto della sua morte) vari affreschi ed altari a portelle tra Bressanone, le Valli d’Ega e di Funes, Rocca Pietore, la Val Pusteria, Sabiona, Chiusa

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 114 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
giugno 1027 Corrado indirizzö un privilegio alla Chiesa vescovile di Bressanone do- nandole i diritti comitali sulle valli dell'Isarco e dell’Inn, che venivano cosi sottratte al potere dei Guelfi di Baviera 141 e degli altri signori ribelli. Nel diploma imperiale veniva nominata per la prima volta anche Chiusa, “clausa sub Sabione sita”, o meglio la chiusa dell'Isarco presso la quäle doveva sorgere una dogana e correva il confine meridionale del territorio brissinense. Con questo gesto

l'imperatore si assicurava al meglio il controllo dell'importante via del Brennero e lo ribadiva l’anno successivo, il 1028, facendo dono sempre al vescovo Hartwig (1022-1039) dei diritti doganali della Chiusa, il cui beneficio veniva concesso per l'appunto al " monasterium Sebona dictum in honorem sanctae Mariae constructum”. 2.8. Sabiona, "monasterium Sanctae Mariae la fortezza dei ve- scovi di Bressanone ... Firma nobis est arx et propugnaclum deus U2 Con il trasferimento graduale della sede episcopale

1047, l'imperatore Enrico III avesse nominato nuovo papa un proprio uomo di fiducia, il vescovo di Bressanone Poppone che, osteggiato dalla nobiltä romana e dall’antipapa Benedetto IX, era riuscito tuttavia ad insediarsi il 17 luglio 1048 con il nome di Damaso II, morendo perö di malaria nemmeno un mese dopo, il 9 agosto. imperiali si veda E.Müller Mertens-W.Huschner, Reichsintegration im Spiegel der Herr schaftspraxis Kaiser Konrads II., Weimar 1992, pp. 22-26. 141 II Comitato bavaro del Norital

veniva cosi spartito tra i due vescovi di Trento e Bressanone, per indebolire il conte Welf (Guelfo) II che si era legato al duca Ernesto II di Baviera contro Corrado II. 142 Dal salmo 45, nella versione latina di Martin Lutero.

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 174 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
dell’Ospizio di Chiusa (K.Gruber, Sakrale Rundbauten des Mittelalters in Südtirol, in "Schiern" 86,1994, p. 640). Gasser invece collega il 1203 alla decisione del Principe-vescovo Corrado di Rodengo (Konrad von Rodank, vescovo brissi- nese dal 1200 al 1216) di incorporare le parrocchie di Lazfons e di Chiusa alla nuova chiesa degli Apostoli (Gasser 2000, p.181). Una curazia di anime a Lazfons probabilmente esiste- va dall’epoca del trasferimento dell’episcopio a Bressanone alla fine del 900. Al territorio

, Die rechtliche Natur des Hl. Kreuzspitals zu Brixen und des Zwölf Apostelspitals zu Klausen. Eine rechtshistorische Untersuchung der Beziehung dieser Spitäler zum Brixner Domkapitel, Bressanone 1963, p. 47. Johanna Niederkofler vede impossibile fissare un termine preciso per l'incorporazione delle due parrocchie, consi- derando tuttavia probabile una datazione posteriore al 1213 per Lazfons ed una ancora piü tarda per Chiusa (Niederkofler 2005, p. 51). La prima menzione di un parroco ["ple- banus

, la cura pastorale di Lazfons e di Chiusa deve passare alla nuova Parrocchia, la quäle e sottoposta direttamente al vescovo e al Capitolo del Duomo di Bressanone: l’intendente ecclesiastico dell'Ospizio, 1 "’Hospita-

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 144 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
Stephan Kessler (1622 -1700) Nasce a Donauwörth o a Vienna, e si forma in ambito austriaco. II pittore nel 1644 si stabilisce a Bressanone, dove mette su famiglia e costituisce un proprio atelier, inaugurando "la tradizione delle pale d'altare barocche in area brissinese"(Leo Andergassen, Stephan Kessler. Le committenze ecciesiastiche). Diviene ben presto un artista richiesto sia dal clero che dalla nobiltä. Dalla sua bot- tega escono infatti non meno di quaranta pale d'altare per numerose

Madonna nel chiostro di Bressanone, nel 1648 Kessler realizza quattro dipinti oggi conservati nel Museo Diocesano. Per il refettorio dell'abbazia di Novacella dipinge il Banchet- toacasa di Simone, tela di notevoli dimensioni (25 m. di superficie). Sue sono le 8 scene della vita della Madonna affrescate nella cupola della Liebfrauenkirche di Sabiona, caratterizzate da un uso assai vivace del colore (1658). Nel municipio di Vipiteno si conserva un suo dipinto raffigurante il Banchetto di Nabucodonosor

della pittura barocca nella seconda metä del Seicento. Nel 2005 il Museo Diocesano di Bressanone gli ha dedicato una grande mostra dal titolo " Stephan Kessler. Un pittore tirolese dell'eta di Rubens". La tipologia circolare in regione produsse rari esemplari in epoca romanica, richia- mandosi idealmente alla struttura della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme: proprio ai piedi di Sabiona un esempio e costituito dalla chiesa degli Apostoli (XIII secolo), oggi isolata nei frutteti a nord

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Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 171 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
di Trento e, all'epoca della dominazione romana, presumibilmente quello tra l’Italia e la Rezia. L'anno successivo, il 19 aprile, Corrado conferma la donazione dando in concessione alla comunitä ecclesiastica di Sabiona (" monasterium Sebona ossia al nuovo Principato vescovile di Bressanone, la chiusa sottostante (" clusas sitas in loco Sebona”) con la relativa stazione doganale [‘‘cum theloneo et cum omni utilitate"). 2SS Che quella dogana esistesse giä dai tempi dei Romani (ma rimane sempre

, aveva conferito al vescovo Udalrico I di Trento poteri du- cali sul Comitato tridentino ed aveva infeudato della Contea di Bressanone il locale vescovo Alboino, anche in segno di apprezzamento per il loro sostegno contro il ri- belle Arduino d'Ivrea. Le donazioni imperiali ai presuli brissinesi vennero ribadite nel 1040 e nel 10 5 7, 257 e nel 1091 vi si aggiunse anche la Pustrissa, la Contea Puste- rese. 258 Queste concessioni rispondevano a logiche politiche ed economiche ben precise: "I fondatori

, p. 444. 260 Principato vescovile di Bressanone.

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 334 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
e T'altra Maria" (Mt. 27, 61) fanno il lamento." 636 L'opera degli inizi del Seicento, tra il realismo tardogotico di stampo tedesco e un certo pathos protoba- rocco, viene attribuita dal Weingartner 637 a Hans Reichle, raffinato artista svevo alle dipendenze del Principe-vescovo di Bressanone, per il quäle aveva scolpito le statue in terracotta degli Asburgo. In origine elemento integrante del cenotafio degli Jenner, secondo Atz e Schatz il rilievo, ancora alla fine dell'800, doveva essere policromo

. 638 Sul fronte opposto della navata troneggia, sopra il portale meridionale, il gruppo deU'Incoronazione della Vergine che, insieme a \\'Annunciazione collocata nell’abside, faceva parte dell'altare a portelle eseguito tra il 1469 ed il 1472 per la primitiva Chiesa della Madonna di Sabiona dal Maestro Leonardo di Bressanone. 639 11 Cristo corona- 634 Pernthaler 1938, p. 98. 635 Egg 1985, p. 133. 636 Theil 1971, p. 24, Tr.d.A. 537 Weingartner 1985, p. 338. 638 Theil 1971, p. 24. 639 Attivo

a Bressanone con un’importante bottega tra il 1440 e il 1476, Leonhard Scherhauf (= cumulo di terra smosso dalle talpe!) esegui molte opere per conto dell’amministrazio- ne vescovile, senza perö mai ambire al ruolo di artista di corte. Accanto ai numerosi cicli

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