DI MEZ0C0U0NA 3U rate, vale a dire : questa sotto alla dipendenza del duca Giovanni, quella sotto il P. Vescovo. Il Panelli non si esprime in questo riguardo; il Tovazzi, nel Parocchiale, intende la giurisdizione di Mezo s. Pietro, che trovò, aggiunge, altrove restituita al Vescovo nel 1303 (il che sarà più probabilmente nel 1305, cioè all’epoca della pacifica zione del vescovo Bartolomeo col Conte di Piroio, da noi già riportata). Il Eiios, che pur riporta il documento, ritiene, che Gio vanni
di sopra, anche nel 1306, 1333 e nel 1337. Che sia stato spogliato il vescovo Nicolò della giurisdizione di Mezo s. Pietro dopo il 1337 ? Non ci pare probabile, perchè le relazioni fra lui e Giovanni di Lussemburgo, conte del Piroio, furono sempre ec cellenti. Piuttosto crediamo che il Vescovo, e lo si dice nel do cumento, abbia fatto insistenze presso Giovanni, dal quale viene chiamato suo speciale amico, a fine di ottenere di ritorno la giu risdizione di Mezo Corona, che era stata occupata ingiusta
mente dal conte Mainando II, nella quale il Vescovo aveva l’alto dominio sul feudo comunale (quello concesso da Egnone), che con tinuò ad avere fino alla soppressione del Principato, anche quando Mezo Corona dipeodette politicamente senza interruzione dai Conti di Piroio. Questa cosa sarebbe confermata anche dal fatto che lo stesso Giovanni comandò contemporaneamente ad Enrico, Leo nardo e Svicherio di Mez, che erano i castellani di Mezo Corona, ed agli altri nobili ed al Comune di non disturbar nel