¬Die¬ Romanen und ihre Verbreitung in Österreich : ein Beitrag zur Nationalitäten-Statistik ; mit einleitenden Bemerkungen über deren Verhältniss zu den Rechts- und Staatswissenschaften ; Festschrift der k.k. Universität Graz aus Anlaß der Jahresfeier am XV. November MDCCCLXXVI.
B i on ci elli's, welche mindestens ausser Zweifel stellen, dass dieselbe den romano-keltischen Dialecten aim nächsten steht 1 ). Ascoli hinwider betont' deren Verwandtschaft mit dem Romanischen, das er bei diesem Anlasse mit dem Ladinischen in eine Beziehung bringt, welche von seinen älteren Äeusserungen hierüber wohl unterschieden werden muss. Er meint nämlich damit nicht die heutige romanische Sprache, sondern ein früheres Entwick lungsstadium derselben und erfasst das Verhältnis« überhaupt
: „ . . . parmi di potere fondatamente conchiudere che Tantico dialetto della città di Veglia non solo era pretto romano-rustico, ma altresì derivato dall' innesto della lingua parlata del Lazio sopra un dialetto Celtico, quale dovette essere parlato dagli abitanti di Coritta ai tempi della romana invasione. Questa induzione è fondata sidlo scambio delle vocali semplici e, i, o, u nei dittonghi ai, au, oi e sopratutto nelle desinenze tronche ed accentate dei participi servait, mancuat, duat, e di molti nomi
nuat, tiamp, sudaur, e simili proprietà caratteristiche e proprie solo dei dialetti romano- celtici quali sono il lombardo, il bolognese, il friulano, il provenzale ed il francese. Oltre a ciò vane celtiche radici e sopratutto certe inversioni, come: me mosouàr, in luogo di mosouar me (mordermi), ecc. ecc. Nessuna proprietà primitiva ho potuto scorgervi comune alla lingua slava o alla valacca, e perciò a qualunque nazione appartener potessero in origine i primitivi Liburni, possiamo cor. fondamento