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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Pagina 48 di 76
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 74 S. :Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/54(2009),1
ID interno: 511757
. Al di là di questo, però, anche qui da noi non mancano i segna li di insofferenza verso una reale integrazio ne degli stranieri nella nostra società locale, e le tendenze a privilegiare il modello della cd. “integrazione subalterna”. Per quanto riguarda il panorama legislativo, la provincia autonoma di Bolzano è l’unico ente territoriale italiano a non essersi ancora dotato di una legge provinciale sull’integra zione dei cittadini stranieri, prevista fra l’al tro dalla legislazione nazionale. A questo proposito

all’esame della Giunta provinciale. Già negli anni scorsi, infatti, il clima politico e l’attitu dine dell’opinione pubblica nei confronti del fenomeno migratorio erano sensibilmente peggiorati, e quindi un’iniziativa legislativa considerata “in favore” degli immigrati non sarebbe stata politicamente pagante. Un altro segnale poco incoraggiante è la “de localizzazione” dell’Osservatorio provincia le sulle immigrazioni presso l’EURAC, che ha anche coinciso con un drastico ridimen sionamento delle sue

concreti segnali di apertura, quello che inve ce ci piove addosso è il cd. pacchetto sicurez za, oggetto negli ultimi mesi di un costante gioco al rialzo fatto di successive proposte di emendamento volte ad inasprirlo sempre più (e a guadagnare facili consensi, parlando alla pancia della gente). Molto è stato già detto sul pacchetto sicurezza e sulle sue norme più odiose, dall’introduzione del reato di immi grazione, alla denuncia degli irregolari da parte del personale sanitario, alhallungamen

e sull’allungamento del le pennanenza nei CIE. Ancora in forse l’abolizione del divieto di denunciare gli im migrati irregolari da parte del personale sani tario. E’possibile che si tratti solo di “inci denti di percorso”, che ad ogni modo fanno ben sperare, sia sull’esistenza di un’opposi zione, sia sulla scarsa disponibilità della maggioranza di governo a seguire il delirio sicuritario della sua ala più oltranzista. Que sta involuzione dell’Italia non è passata inos servata all’estero, e diversi organismi inter

intolleranza, violenza e discrimi nazione nei confronti della popolazione im migrata, soprattutto dei Rom di origine rumena” 2 . Oltre all’ OIL, anche il Consiglio d’Europa esprime la sua preoccupazione sul la maniera in cui il nostro paese gestisce le politiche migratorie e sull’ampio spazio che lascia alle manifestazioni di razzismo. “No nostante siano stati compiuti degli sforzi - afferma il commissario ai diritti umani Ham- marberg - permangono preoccupazioni per quanto riguarda la situazione dei rom

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Pagina 49 di 76
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 74 S. :Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/54(2009),1
ID interno: 511757
Sembra che sia ora intenzione dell’attuale giunta provinciale riprendere il pieno con trollo di questo importante strumento di ri cerca e di indirizzo dell’attività politica, che per diversi anni ha operato in maniera effica ce, ancorché con un precario status di proget to. Passando a questioni che più concreta mente influenzano la qualità della vita degli stranieri nel nostro territorio, è da registrare una recente restrizione al diritto alla casa. Fra i diritti sociali, l’alloggio è forse

ti. Negli ultimi anni, il diritto degli stranieri residenti in provincia di avere accesso all’edilizia abitativa agevolata come tutti gli altri cittadini (stabilito fra l’altro dalla nor mativa nazionale) è stato costantemente sot toposto al bombardamento mediatico di una “politica dell’annuncio” che anticipava mo difiche restrittive a questo diritto, sostenendo che gli stranieri beneficerebbero in maniera “eccessiva” delle sovvenzioni pubbliche lo cali all’abitazione. A lungo, dunque, il deci sore

politico locale ha voluto “saggiare”, per così dire, la risposta dell’opinione pubblica rispetto ad un possibile giro di vite nella ma teria, preannunciandolo senza mai effettiva mente realizzarlo. La stampa locale ha natu ralmente svolto la propria funzione di cassa di risonanza, ampliando e “drammatizzando” opportunamente l’annuncio. In realtà, nella seconda metà del 2008 le forze politiche sono addivenute ad un accordo che ha dato vita alla riforma della legge provinciale sull’edilizia abitativa

agevolata 4 . Sintetiz zando al massimo, la riforma prevede che anche il cd. “sussidio casa” (contributo all’affitto sul mercato libero) sia riservato ai residenti da almeno cinque anni in provincia. La legge introduce inoltre il principio del contingentamento delle abitazioni IPES di sponibili per 1’ affitto agli stranieri extra-UE secondo la loro consistenza numerica, men tre precedentemente l’unico criterio di asse gnazione era, di fatto, quello del fabbisogno. Un’altra disposizione limita poi

senza di immigrati superiore al 10% per edi ficio, introduce di fatto un tetto del 10% (non previsto dalla legge del 1998) alla pre senza di immigrati nella totalità degli alloggi di edilizia abitativa residenziale. Tutto sommato, l’intervento sul diritto alla casa (e sulla parità di diritti con gli altri resi denti) appare piuttosto pesante, soprattutto se si considera che la comunità immigrata in provincia ha fornito nel 2005 una contribu zione fiscale di oltre 71 milioni di Euro, a fronte

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Pagina 50 di 76
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 74 S. :Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/54(2009),1
ID interno: 511757
dio di proposta, non è difficile constatare che alcuni suoi punti sono stati direttamente ri presi dal legislatore provinciale nella riforma della disciplina dell’edilizia abitativa provin ciale. Conclusioni e pros pettive future Come si vede, anche in Sudtirolo non man cano segnali capaci di destare una certa pre occupazione. Al di là di questa, che, come si è visto, rappresenta una tendenza generale sia a livello nazionale che intemazionale, in alcuni casi la reazione della società civile

e di alcuni esponenti politici (nonché della ma gistratura) è riuscita a fermare (almeno per il momento) i tentativi più scoperti di creare un “allarme sicurezza” attorno ad alcuni episodi di cronaca. E’ quindi positivo che la giunta comunale che governa la città di Bolzano ab bia finora resistito alle pressioni di chi pre tende di risolvere con un’ordinanza di tipo repressivo la presenza di alcuni stranieri che chiedono l’elemosina per le vie del centro cittadino, come pure positiva è la sentenza emessa

nel mese di aprile dal T.A.R. di Bol zano che annulla un’ordinanza analoga emessa nel 2008 dalla città di Merano. Un altro segnale incoraggiante - con il quale concludiamo questa riflessione - è che anche i cittadini stranieri che vivono nella nostra provincia iniziano ad organizzare una pro pria opposizione alla deriva sicuritaria che minaccia di lambire anche questo territorio. Dall’inizio del 2009 è infatti attiva a Bolzano una rete di coordinamento di cittadini stra nieri e italiani (La Rete

per i diritti dei Senza Voce), creata con l’obiettivo principale di in formare e sensibilizzare l’opinione pubblica locale sui temi legati all’immigrazione, ma anche di denunciare episodi di razzismo e xenofobia, fornendo assistenza alle vittime. La Rete, nata sull’onda dell’opposizione al pacchetto sicurezza, ha già promosso un’ini ziativa pubblica a Bolzano, proprio sul tema della nuova legislazione nazionale, e ha atti vamente partecipato alla manifestazione del 25 aprile scorso. Un segnale

importante, con il quale si ribadisce il diritto/dovere degli stranieri di entrare a pieno titolo in tutti gli aspetti della vita pubblica nazionale e loca le. Non a caso un’iniziativa dal basso come la Rete nasce in un periodo di difficoltà econo mica, in cui la crisi occupazionale (che, se colpisce in primo luogo gli stranieri, si fa ov viamente sentire pesantemente anche sui cit tadini italiani) può facilmente scatenare guerre tra poveri e disgregare il già fragile tessuto sociale locale. L’aspetto

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 79 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
dollari 7 . Questo é il prezzo che il governo americano ri tiene appropriato per ripagare della morte di un non cittadino. Si calcola che attualmente siano presenti in territorio statunitense circa 8,5 milioni di messicani di cui 5,5 milio ni rispondono con i requisiti legali per la permanenza ed i restanti 3 milioni sono indocumentati, quindi a rischio di deportazione o incarceramento ad oltranza; inoltre si stima che ogni anno emigrino temporaneamente circa 610 mila messicani la cui maggioranza non

dell'Associated Press USA, afferma che in ame- rica muore un lavoratore messicano al giorno. Sebbene sia aumentata la sicurezza sui posti di dall'ingresso dei Messico nel mercato globale il salario minimo nazionale ha perso il 20% del suo valore d acquisto, la classe politica messi cana non ha saputo affrontare e risolvere il pro- blema della rn mcanza ai posti di lavoro , ea e costante ia uomamcia di mano a opera nei setto ri aericeli, industriali e dei servizi da parte de- c / i gli Stati Uniti a America

, monsicle o inoltre la differenza salariale che sussiste tra le due eco nomìe, non stupisce che il fenomeno migrato rio messicano verso il piu ricco vicino del nord sia in costante crescita e che 1,3 milioni di fa miglie dipendano direttamente dalle rimesse economiche provenienti dagli USA 10 , lavoro, le quantità di morti messicane aumen tano: 30% a metà degli anni '90; 80% nel 2003. Gli stessi ufficiali della pubblica sicurezza si spiegano il fenomeno considerando che i mes sicani, dato il loro status

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 555 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
provinciale 1° giugno 1983, n. 13, Promozione del servi- zio-giovani nella Provincia di Bolzano, la legge provinciale 12 novembre 1992, n. 40, Ordinamento della formazione professionale. 4 Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 301. 5 Cfr. G. D’ORAZIO, Quorum regio (. . . seu provincia), eorum religio? (Costi- tuzione ed insegnamento della religione nelle Province autonome), in Giuris- prudenza costituzionale, 1988, 1315 - 1335. 6 A1 riguardo mi si consenta il rinvio a A. LAMPIS

, Recenti sviluppi dello spe- ciale ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in "Rivista giuridica della scuola”, 1997, 23 s. e a A. LAMPIS, La recente “dinamica” dell’autonomia altoatesina, in Informator - Rivista giuridico-amministrativa della Regione Trentino-Alto Adige, 1996, 4/96, 10-41. Cfr. inoltre M. COSSETTO, Stato e istituzioni delle minoranze linguistiche: la scuola in Alto Adige-Siidtirol, in Prassi e teoria, II, 6, 1980, 173 - 190; P. CARROZZA, I diritti culturali e linguistici delle

giuridica della scuola, 25 (1986), II, 109 - 115.; G. F. FERRARÍ, Sperimentazione didattica e competenze delle province autonome (nota a Corte cost. 22 dicembre 1988, n. 1133), in Regioni, 1990, 660 - 666; A. ROCCELLA, Autonomia scolastica della provincia di Bolzano e circoli didattici (nota a Corte costituzionale 8 giugno 1988, n. 630), in Regioni, 1989, 661 - 670; A. RÖCCELLA, Riforma degli ordinamenti universitari e competenze scolastiche della Provincia di Bolzano (nota a ord. Corte Cost. 28.1. 1991

n.186,), in Regioni, 1992,2, 558 - 581; G. TASSINARI G. GUERRIERI M. GIUSTI, Scuola e multiculturalismo, Firenze, 1992. 7 II Teatro stabile di Bolzano vanta ormai una tradizione cinquantennale. Esso gode del sostegno statale, comunale e provinciale. La Provincia agisce sulla base della legge 17 marzo 1992, n. 9 recante Adesione della Provincia autono- ma di Botzano all’ ente autonomo “Teatro Stabile di Bolzano”. 8 Un discorso a parte meriterebbe il sistema delle biblioteche, da vedere ormai sempre

comunità linguistiche autoctone e degli immigrati europei ed extraeuropei, Relazione al convegno “Diritti linguistici e diritti culturali nelle regioni d’Europa”, svoltosi a Girano nei giorni 23 e 24 aprile 1994; M. CA- SOTTO, Ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in Commentario delle norme di attuazione dello statuto speciale di autonomia, Trento, 1995, 533 s.; C. DANIELE, L’ istituzione di scuole nelle province dell’Alto-Adige (nota a C. cost. 6-12 dicembre 1984, n. 279), in Rivista

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 105 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
Sono millenni che la Fran cia è meta di migrazioni prove nienti da Oriente ed Occiden te, da nord e da sud. Greci, ro mani, franchi, longobardi, van dali, goti, bretoni, vichinghi, germani, arabi, polacchi, por toghesi (l'elenco potrebbe con tinuare a lungo) in diverse epo che storiche e per diverse ra gioni sono passati sul suolo francese, si sono fermati ed hanno contribuito a creare il paese che oggi conosciamo. As sodato che le migrazioni non sono una peculiarità della nostra epoca

ma un fatto vecchio di mil lenni, il mio obiettivo in questa sede è di parlare del fenomeno migrato rio dell'età contemporanea e di spie gare come sia stata organizzata la con vivenza tra culture diverse. , Avendo assunto la forma di uno sta to nazionale molto prima dell'Italia e della Germania, la Francia ha una tradizione di cen tralismo molto accentuato. „L'etat c'est moi" soleva dire il Re sole, oggi a cinque secoli di dis tanza Parigi continua ad essere il fulcro della vita del paese. Ciò non

significa che non esista no minoranze, il paese ne è pieno: baschi, cata lani, occitani, bretoni, tedeschi, italiani. Nel corso della storia lo stato centrale è però riusci to a vincere i poteri regionali e ad imporre la propria sovranità. Le cose cominciano a cambi are a partire dalla rivoluzione del 1789 quando con la pro clamazio ne della dichi arazione universa le dei diritti dell'uomo e del cittadino, la Francia di

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 106 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
principi che ancor oggi vengono considerati patrimonio comune di tutte le forze politiche dell'esagono, tanto delia destra quanto della sinistra. Le idee della rivoluzione si diffon deranno in tutto il mondo, in parti colare nelle colonie francesi, ed il principio deH'uguaglianza dei citta dini guiderà i rivoluzionari di molti paesi, dall'Africa all'America La tina. Il colonialismo francese dif ferisce notevolmente da quello britannico, se l'Inghilterra cer cherà di sfruttare a proprio van taggio

le strutture sociali e politi che già esistenti, la Francia inves tirà molto nella scuola puntando a creare una nuova classe di citta dini francesi. Ed. è proprio nelle scuole che verranno trasmesse le idee della rivoluzione e che ispi reranno i movimenti indipenden tisti protagonisti del processo di decolonizzazione. L'altro principio cardine della re pubblica è la laicità dello stato, da se coli è considerato patrimonio comune su tutto il territorio nazionale. La legge che regola il settore delle

associazioni senza scopo di lucro, chiese comprese, data 1901. Ad ispirare la normativa è il prin cipio della neutralità dello stato che non deve favorire né penalizzare alcuna confessione reli giosa. Tanto la destra quanto la sinistra france se hanno fatto proprio tale principio, tanto che proprio il partito di Chirac ha ideato la contes tatissima legge che proibisce il velo nelle scuo le. La promulgazione della legge ha suscitato un vespaio di polemiche che hanno diviso in due la società francese. Credo

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Pagina 164 di 598
Autore: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: LXI, 532 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Segnatura: II Z 759/8(1967)
ID interno: 116764
la scintilla che mette a fuoco il mondo moderno.» Replica del relatore II problema posto dal Prof. Riidiger deirimportanza della provincia è eminentemente un problema di sociologia. Che la provincia sia attiva dipende nel maggior numero dei casi dal fatto che in provincia ci sono meno cervelli che nel capoiuogo e questi cervelli appoggiano in ogni caso le esigenze delle istituzioni importanti. Quando un genio nasce in una città di provincia ha un successo piü rapido che in un sobborgo viennese. II vero

volte piccoíe località che si conoscono solo perché hanno dato loro i na- tali. Questi artisti son diventati grandi quando vivevano nella provincia e prima ancora di andare nelle grandi città hanno contribuito ad un cambiamento del mondo, a distruggere la borghesia intesa nel sensa tradizionale. Come si puó spiegare it fatto che sorgano forze rivoluzio- narie nella provincia senza avere contatti con la vita delle grandi città? Anche gli scrittori e gli artisti di oggi trovano nella provincia

ed è stato anche il tema della mia dissertazione. Tuttavia una questione del genere è considerata dalla maggior parte degli storici come «nebulosa». Anche Ranke parla sol- tanto di «idee» e non di ideologie. In queste confluiscono filosofia e storia; ed è la prima ad avere la prevalenza. 106 ~

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Libri
Categoria:
Sociologia , Südtiroler Dorfbücher , Economia
Anno:
1999
Proveis 1949 - 1999 : die sozioökonomische Entwicklung einer Berggemeinde am Deutschnonsberg
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Pagina 119 di 135
Autore: Valorz, Karin / eingereicht von Karin Valorz
Luogo: Innsbruck
Descrizione fisica: 110 Bl. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Deutsch
Commenti: Innsbruck, Univ., Dipl.-Arb., 2000
Soggetto: g.Proveis ; z.Sozialgeschichte 1949-1999<br>g.Proveis ; s.Wirtschaft ; z.Geschichte 1949-1999
Segnatura: III 174.932
ID interno: 210583
caratteristiche strutturali delle aziende. Fase. 17. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen (Dati provinciali e comunali). Roma 1972. ISTAT - Istituto generale di statistica, 4° Censimento generale dell’ agricoltura. 21 ottobre 1990. Fase, provinciali Bolzano - Bozen. ISTAT - Istituto centrale di statistica, IX Censimento generale della popolazione. 4 novembre 1951. Vol. I: Dati sommari per comune. Fase. 21. Provincia di Bolzano- Provinz Bozen. Roma 1955. ISTAT - Istituto generale di statistica, 10° Censimento

generale della popolazione. 15 ottobre 1961. Vol. III: Dati sommari per comune. Fase. 21. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen. Roma 1964. ISTAT - Istituto generale di statistica, 11° Censimento generale della popolazione. 24 ottobre 1971. Vol. II: Dati per comune sulle caratteristiche strutturali della popolazione e delle abitazioni. Fase. 17. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen. Roma 1973. ISTAT - Istituto generale di statistica, 12° Censimento generale della popolazione. 25 ottobre 1981. Vol

von Proveis. GESETZBUCH des Landes Südtirol. Edition 2/98 auf CD-ROM. GRÜNDUNGSAKT des Proveiser Sportvereins vom 15. Dezember 1985. ISTAT - Istituto centrale di statistica, 1° Censimento generale dell’ agricoltura. 15. aprile 1961. Vol. II: Dati sulle caratteristiche strutturali delle aziende. Fase. 21. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen. Roma 1962. ISTAT - Istituto centrale di statistica, 2° Censimento generale delf agricoltura. 25 ottobre 1970. Vol. II: Dati pro- vinciali su alcune principali

. II: Dati sulle caratteristiche strutturali della popolazione e delle abitazioni. Fase. 21. Bolzano - Bozen. Roma 1983. LEADER Jahresstatistik (Tourismus). MELDEREGISTER der Gemeinde Proveis.

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 19 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
Immwrants, nota della redazione) ne abbiamo parlato, e l'idea ci è piaciuta. All'inizio, cioè a ottobre 2002, eravamo tre, quattro persone, e faceva mo le riunioni in un bar. Abbi amo registrato 1 associazione a Sì. Quando facevo il corso di italiano avevo amici e compa gni di classe di diversi paesi, ma ho visto che fuori dalla classe non c'è quel rap porto di amicizia. C'erano tan te associazioni, ma ognuna faceva le cose solo per la sua comunità. Allora ho detto "Facciamo qualcosa di nuovo, qualcosa

che non esiste già". Adesso siamo sedici paesi, con un nome inglese, "The Immig- rants". Questo nome è per tut- ti gli immigrati. C'è gente dell'America del Sud, dell'Asia, del Bangladesh, del Pakistan, del Peru, della Co lombia, della Polonia, della Russia, dell'India. In questi gi orni arriverà gente della Pales tina e dell'Afghanistan, ci han no contattato anche ragazzi della Bolivia, del Ghana, del Senegal. Ho detto "Venite, gu ardate, sentite cosa vogliamo fare, e se vi piace collaborate

!". Ancora non siamo iscritti all'albo d'associazione, ci vuo le un armo di attività. La quota attuale è di 10 euro all'anno, uno accesso siamo aO persone. Abbiamo fatto tre feste: una festa di inaugurazione, una per il giorno d'indipendenza della Colombia, e adesso questa fes ta per il giorno della madrelin gua. Il comune per quest'ultima ci ha dato la sala, prima abbiamo pagato dalle nostre tasche. L'idea era anche che dobbiamo conoscere le culture dei diver si paesi. Perché quando uno conosce una

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 81 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
il duro morso della politica liberista, dove le risorse naturali e culturali, ricchissime nel territorio, sono facile preda di grandi compagnie trans nazionali, ma dove la resistenza quotidi ana dei popoli indigeni é l'unica vera diga contro l'invasione dell'omologazione tar gata Coca Cola. In questo scenario dì lot ta si afferma il fenomeno migratorio die, da diligente figlio del sistema liberista, impone l'esilio e la criminalizzazione dell'esule. Dopo gli attentati dell'11 Settemb re, gli Stati

Uniti hanno inasprito e di molto la loro politica nei confronti dello straniero trasformandolo di per se in un poten ziale „terrorista". La paura stillata negli animi della gente permette e giustìfica il comporta mento congiunto del governo e delle grandi corporazioni che, in nome di una sicurezza na zionale sempre più indefinita e sempre più ri chiamata dai discorsi ufficiali, mantengono il legale la condizione del migrante. Così facendo impediscono che lo stesso aquisisca e goda dei diritti che

la criminalizzazione del fuggitivo, il fomento delle stesse cause che hanno portato alla migrazione, si sta oggi confrontando con un'altro modello che sorge dalla stessa terra chiapaneca. Il movimento zapatista fa della so lidarietà e della tradizione indigena i suoi pun ti di forza e risponde alle minacce di morte dei liberismo con un progetto di autonomia comu nitaria che risulta essere la possibile soluzione nei confronti di un barbaro mercato intemazio nale che fa della mancanza di regole la sua uni ca regola

violazioni ai diritti umani dei migranti, in re lata, cominciano anche prima di superare la frontiera, vedi tra gli altri il documento presentato alla Commissi one di Diritti Umani dell'ONU dalla Relatrice Speciale sg.ra Gabriiela Rodriguez Pizarro, E/CN.4/2002/94,15. feb. 2002 . 3 Bullettin of Atomic Scientist, Michael Flynn, 8-7-2002, vedi www.thebulletin.org 1 Foro Parlamentario Euro-Mexicauo sabre Migration , dichiarazione del presidente delia Commissione dei Diritti Umani del Senato della Repubblica

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 46 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
è die i criminali qui da noi piovano musica, teatro, computer... Per gli stranieri c'è poi un nuovo corso, che abbiamo chiamato „analisi dei bisogni e conoscenza del territorio". Di che si tratta? E' una specie di seminario in cui raccogliamo le informazi oni che eli stessi detenuti - extracomunitari ci danno sui bisogni, i disagi, le difficoltà che lo straniero trova arrivan do in Italia. Insieme a me lavorano a questo progetto il dottor Fernando Biague, psicologo della Guinea Bis- sau, un suo collega italiano

e un mediatore culturale dall'alto, come la sabbia del . : Sarah,,Non stupisce allora. : che di quest'isola, nel cuore della città si parli pochissi mo, Il carcere. non organizza : ,,conferenze stampa; le infor- delbarea magrebina, Driss Rashdaoui. Coi dati raccolti allestiremo uno studio sui fattori che portano lo stranie ro a finire in carcere. mozioni non escono e i gior- Certo. Una delle cause princi- nalisti non entrano, Per saperne qualcosa non resta b allora che affidarsi alla voce- di chi vi entra

, per lavoro, come Franca Berti, la psico ioga che si occupa di coordi nare le attività didattico- culturali del carcere. Dottoressa Berti quali sono le attività che organizza nel carcere di Bolzano? Abbiamo delle lezioni penile completamento della scuola dell'obbligo e dei corsi prò- A fessionali per diventare : ? A elettricisti e commis di cuci-;t pali è l'interruzione del percorso migratorio, causata : dalla mancanza di una casa o d.un lavoro. L'altro fattore è ? la loro visibilità, che rende

, alla quale il detenuto può essere destinato con l'introduzione della pena alternativa dell'affidamento ai servizi sociali. Poi abbiamo corsi di lingue, dall'italiano per stranieri, all'inglese e al tedesco finalizzato al patenti no. E poi ancora corsi di ri, ordinandoli da una ditta esterna. L'ignoranza delle nostre procedure giudiziarie può essere fonte d'angoscia per questi detenuti stranieri? Senz'altro. Il funzionamento : della: gilistigia è complicato '1; ancheijpep,noi, figuriamoci ;; per

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Pagina 47 di 76
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 74 S. :Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/54(2009),1
ID interno: 511757
Quando la redazione di Skolast mi ha chiesto una riflessione sull’attuale situazione in cui versa l’Italia a proposito della perversa spira le che si avvita fra esplosioni di intolleranza razziale, minimizzazioni da parte dei media e involuzione sicuritaria della legislazione nei confronti degli stranieri, mi sono detto che sicuramente non sarebbe stato un problema scrivere un articolo sul tema, data l’abbon danza di fatti, narrazioni e commenti esisten ti in proposito. Al contrario, però

colpiti, in quanto anello debole della catena. Cerchiamo innanzitutto di sgombrare il cam po da un luogo comune che ultimamente si sente spesso ripetere, anche a mo’ di giustifi cazione: non è la recentissima crisi economi- co-finanziaria scoppiata nella seconda metà del 2008 il motore di questa tendenza, che invece è iniziata molto prima (si pensi ad esempio all’assalto al campo rom di Opera, in Lombardia, del 2006). In realtà, dal 2002 in poi (anno di approvazione della Bossi-Fi ni) la legislazione

, grosso modo, negli anni ’80) il governo del fenomeno è sempre stato tendenzialmente negato e ignorato, op pure considerato in maniera residuale. Ciò essenzialmente perché si tratta di un tema che, se considerato in termini realistici e po sitivi, cioè di gestione di un fenomeno fina lizzata all’obiettivo della coesione sociale, risulta poco fruttuoso in termini politici ed elettorali. Al contrario, se lo si trasforma in una questione di sicurezza, di tutela del citta dino autoctono rispetto alla

, neppure a livello co munale? Si tratta di “un deficit di democrazia che lede il principio del suffragio universa le”, come ha di recente affermato Pietro Sol dini, responsabile immigrazione della CGIL, una regola che mette in discussione la qualità stessa della nostra democrazia rappresentati va, soprattutto al confronto con altri Paesi europei (Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Spagna, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Un gheria, solo per citarne alcuni) dove gli stra nieri non comunitari godono da decenni

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 548 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
nella provincia. Neir ambito culturale, formativo, della promozione del bilingui- smo, della cultura giovanile, dell’ orientamento scolastico si sono poi sviluppate normative che spesso hanno costituito la traccia per ana- loghe iniziative di altre regioni e che in questi ultimi mesi vengono in parte riprese da proposte di nuove leggi-quadro dello Stato. Altrettan- to avanzata puó dirsi la normativa suil’educazione permanente, che risente della fortunata esperienza del mondo germanico

Provincia autonoma, come vi ricade ancor piu attualmente, disponendo essa sia della competenza legislativa in ma- teria di programmi ed esami, sia di quella sugli organi e sul personale delle scuole, quest’ultimo facente capo al sovrintendente scolastico per la scuola in lingua italiana e ai due intendenti per le scuole tedesca 522

linguistiche delle scuole, Piscrizione di un alunno alla scuola dell’altro gruppo puó essere negata, in caso la sua presenza minacci di compromettere l’efficacia dell’azione didattica nella lingua della scuola prescelta. (4) Per questo è previsto una sorta di esame da parte di una specifica commissione. Altra peculiare caratteristica della scuola altoatesina è il mantenimento della facoltà di rinuncia all’insegnamento della religio- ne, cosi come avveniva nel restante territorio nazionale sino alla revi

- sione del Concordato del 1984, invece della scelta volontaria di tale insegnamento. (5) L’insieme di norme successivamente stratificatesi ha organizzato il sistema scolastico all’impronta del cosiddetto “separa- tismo linguistico” posto all’art. 19 dello statuto di autonomia. L’amministrazione della scuola come configurata dalle norme di attuazione riassunte nel decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89. (6) , ricadeva già, per gran parte, nell’ambito di competenza della

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 78 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
La storia della migrazione messicana ver so gli Stati Uniti d'America si può' far risalire al 1880 quando due imprese ferroviarie, la Southern Pacific e la Santa Fé, cominciarono ad „importare" forza lavoro a basso costo in mag gioranza indigena Yaqui, Cora e O'otam, dal vicino del Sud, Fino al 1910 circa 20,000 messi cani all'anno erano reclutati dagli agenti delle compagnie ferroviarie. Durante la Prima Guer ra Mondiale i lavoratori messicani giocarono un ruolo centrale nello sviluppo

dell'economia sta tunitense 1 , ma la usuale gratitudine del gover no Nordamericano non tardò a presentarsi sotto forma della più feroce ondata di violenza xeno fobica di cui il popolo messicano sia mai stato vittima. Mentre i veterani di guerra attaccava no i lavoratori e le lavoratrici „alieni" nei posti di lavoro, bruciando le loro case e rubando i loro averi, le imprese agricole, ferroviarie, e la sempre più presente industria automobilistica, continuavano a contrattare i messicani ner un x salario

la capacità di sindacare le scelte economiche imposte dal trat tato. Da quel momento la contraddizione che si legge nella politica migratoria dei due paesi piu ricchi si fa di giorno in giorno più strìdente. Uno studio del United States General Accounting Office (GAO) del 2001 segnala che, nonostante la spesa per la sicurezza della frontiera sud de gli Stati Uniti sia aumentata negli ultimi sette anni, il flusso migratorio non é diminuito; come conseguenza si é avuto solo un aumento delle morti nel tratto

di frontiera dovuto allo sposta mento delle rotte abituali che, ora, risultano es sere passaggi più pericolosi ed insiemi. Il Cen tro di Ricerca sull'immigrazione dell'Università di Houston, Texas, stima che tra il 1995 ed il 1998, il numero di morti per ipotermia ed inso lazione é aumentato di tre volte rispetto ai livelli degli anni '80 3 . Nel 2003, secondo la Commissi one di Diritti Umani del Senato della Repubbli ca Federale del Messico, sono stati calcolati cir ca 400 morti sul tratto nord del

Messico 4 . Se da un lato quindi si assiste ad un inasprimento della politica nord-americana nei confronti delle persone che tentano di attraversare il confine, dall'altro si nota una massiccia presenza di la voratori e lavoratrici messicani clandestini e non, che ormai rives tono un ruolo fonda- mentale per la prospe rità dell'economia sta tunitense 5 . La stessa teoria neoliberista spiega che acce lerando e garantendo la mobilità del capita le e facilitando anche l'intervento del capi tale estero

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 107 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
Innanzitutto occorre precisare che la legge che proibisce i simboli religiosi a scuola ha ottenu to diversi consensi anche a sinistra. Le Monde diplomatique, uno dei mensili più autorevoli della sinistra cosmopolita francese, ha deciso di non prendere posizione sulla questione limitan dosi a riportare le posizioni di entrambi gii schieramenti, La legge nasce dal lavoro di una commissione, Commission Stasi, che dopo centinaia di audi zioni - sono intervenuti politici di tutti gli schieramenti

, rappresentanti del mondo della scuola, delle forze dell'ordine, dei servizi socia li, personalità religiose nonché numerosi intel lettuali e scrittori- ha pubblicato un rapporto che invita il governo ad intervenire per garantire la laicità nelle scuole. La decisione del governo di intervenire proiben do il velo ed altri simboli religiosi ha suscitato una levata di scudi di numerose associazioni e movimenti che hanno chiesto all'esecutivo di ritirare la norma. I favorevoli alla norma Dar- lano di un emergenza

musulmane che portano l'hijaab, che escluse dagli istituti pubblici finirebbero per frequentare esclusivamente istituti privati o - in altre parole - scuole islamiche. Un tale esodo di massa dalla scuola pubblica rischierebbe di mettere in crisi il già difficile processo d'integrazio n e tra le varie ani me della società francese. La scuola pubblica, garantendo un i nsegn a m e n t o uguale per tutti, è uno dei luoghi dove maggior mente si incon trano le varie culture e si fon dono dando vita a quel

„metissage" che è ormai diven tato una delle peculiarità della Francia. Naturalmente la presenza di tante culture di verse crea anche una serie di pro blemi, soprat tutto nelle gran di città. Le banlieues di Parigi, Lione, Lille, Marsiglia, St. Etienne come di molte altre città francesi sono giganteschi quartieri dormitorio senza servizi, qui sono concentrati gli HLM, al loggi ad affitto controllato, alloggi sociali dove abitano soprattutto immigrati e giovani disoc cupati. Ed è in questi ambienti che

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 42 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
ranza si fa più costoso e le „rondinelle", i brac cianti stagionali, spariscono. Gli stati dell'America Latina restano comunque quelli in cui gli italiani si integrano meglio e dove pos sono raggiungere i vertici della scala sociale. Le relazioni diplomatiche fra Italia e Argentina si sono nei frattempo incrinate, dato che questa ha aderito alle sanzioni che la Società delle na zioni ha affibbiato a Mussolini per l'invasione dell'Etiopia. Con la seconda guerra mondiale l'Italia finirà per

trovarsi sul fronte opposto a quello di tutti questi paesi latino-americani. Con il regime fascista l'indifferenza della poli tica nei confronti del fenomeno migratorio si trasforma in sfacciata negazione. Nei fatti però Mussolini si interesserà del fenomeno più dei suoi predecessori e sostituirà il loro laissez faire con una strategia di emigrazione pilotata. Uno dei suoi strumenti sarà l'Icle, Istituto di credito per il lavoro italiano all'estero. Tutto questo però ad una condizione: „bisogna abolire

chiudono e il corpo diplomati co viene rimpatriato. A salvare dall'intemamento la popolazione italiana sarà la commissione Tolan. La motivazione ufficiale dello sconto fatto alla popolazione italiana è una vera assurdità: italiani e tedeschi essendo di razza caucasico hanno facce che permettono di distinguere i buoni dai cattivi, al contrario dei giapponesi. Tutto cambia però nell'ottobre del '42, quando il ministro della giustizia Biddle annuncia: „Gli italiani non sono più nemici". „Riprendete le vie

del mondo". Con questo in vito del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi riparte nel dopoguerra il flusso migra torio italiano. Dalle sue parole traspare l'idea dell'emigrazione come rimedio alla povertà e soprattutto alla disoccupazione a lungo termi ne del dopoguerra. A non avere un posto è il 6,7% della forza lavoro in Lombardia, i'8,4% in Veneto e un'uguale percentuale nel Friuli Ve nezia Giulia. La popolazione migrante si indirizzerà verso il Canada, l'Australia' e alcuni paesi europei

i confini solo con un contratto di lavoro in mano. I numeri sono nuovamente impressionanti: dal '46 al '72 lasciano l'Italia sette milioni di perso ne. Ancora una volta gli italiani all'estero finan ziano lo sviluppo, in questo caso il boom, eco nomico del proprio paese. L'ondata continua fino al '70. Poi ci sarà un altro brusco calo e solo cinque anni dopo i rimpatri supereranno gli espatri. Curiosamente il '75 è proprio Tanno della 1° Conferenza nazionale sull'emigrazione. Ancora una volta la politica

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Pagina 41 di 139
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 139 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/2004,1
ID interno: 361166
". L'ondata migratoria di questo periodo, che seg na la fine della preistoria dell'emigrazione ita liana, ha il suo culmine in un momento in cui molti paesi hanno già eretto alcune barriere più o meno robuste contro chi arriva dal mare. In alcuni casi sembra proprio di vedere nelle fati che degli emigranti italiani quelle di africani e albanesi di oggi. „L'odissea degli emigranti d'Italia è terribile" scrive il console italiano a San Paolo Rozwadowski, „in generale sono vit time degli agenti di trasporto

, credono per esempio di recarsi a Santa Caterina dove sono stati chiamati, mentre invece, sbarcati a Rio, sono portati a San Paolo dove, dopo essere stati otto giorni nell'Asilo dell'emigrazione devono adattarsi a qualunque lavoro pur di campare la vita". Molti di questi braccianti veneti o cala bresi sono partiti dall'Italia alla volta dell'America Latina con in testa il mito della terra: davanti ai loro occhi si sarebbe steso un continente selvaggio da domare e far proprio a forza di aratro. Ma solo

scoppio della prima guerra mondiale arrestano bruscamente il flusso migratorio. Nel 1913 gli emigranti italiani sono 422 mila; nel giro di tre anni c'è stata una dimi nuzione del 90%. Ma non c'è soltanto la guerra di mezzo. Nel 1917 gli Usa vietano l'ingresso agli analfabeti e più tardi introdurranno delle quote massime di immigrati per nazionalità. Gli italiani risulteranno meno graditi della popola zione nordeuropea. Il sogno americano asso miglia per qualcuno sempre di più ad un incu bo. Una forte

crisi d'identità e il bisogno di rea gire al razzismo diffuso fa sì che molti italiani vedano nel fascismo la via del riscatto naziona le e personale. Anche nelle campagne del Sud America la situ azione si fa critica. Una ricerca dell'epoca rivela che su 700 mila immigrati italiani presenti a San Paolo, 250 mila „sono affetti contemporanea mente da anchilostoma, tracoma e malaria". Nel frattempo anche il prezzo del viaggio della spe-

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Libri
Categoria:
Sociologia
Anno:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Pagina 37 di 76
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 74 S. :Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III Z 342/54(2009),1
ID interno: 511757
©Woi hAJ©\JC La mobilitazione che ha preso forma e si è sviluppata lo scorso autunno, nascendo sull’onda della protesta contro i decreti Gel- mini-Tremonti sull’istruzione e la ricerca, è sotto forme diverse ancora in corso. In effetti uno dei primi elementi caratteristici di quella che è stata definita “l’Onda ” è aver rimesso, almeno parzialmente, in discussio ne le logiche di momento nascente - svilup po - riflusso che si attribuiscono solitamente ai movimenti. Le mobilitazioni studentesche

soltanto perché i provvedimenti del go verno Berlusconi sono stati approvati co munque, nonostante le manifestazioni ocea niche e le adunate di piazza, ma poiché la mobilitazione si è dimostrata capace di porre in luce le contraddizioni e le problematiche che hanno portato alla crisi finanziaria ed economica attuale. “Non voler socializzare le perdite della cri si”, come spesso è stato ripetuto in questi ultimi mesi, non vuol dire soltanto reclamare la propria giusta estraneità alle logiche che hanno

portato studenti e studentesse come lavoratori e lavoratrici a posizioni subalterne nel sistema economico attuale, ma rimettere in discussione queste stesse logiche ricono scendo falle e fallimenti del capitalismo. Ri conoscere il non funzionamento del sistema capitalistico ha voluto dire, da parte dell’on da, rifiutare l’ineluttabilità dei ‘cicli econo mici’ , da una parte, e tendere verso nuove fonne di analisi degli sviluppi del sistema globale anche in discontinuità con le analisi classiche della

sinistra. E’ essenziale, da questo punto di vista, rico noscere all’Onda la capacità di aver inaugu rato un fronte di lotte che appare sempre più trasversale (indicativo il corteo del 28 marzo, convocato e praticato insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici del sindacalismo di base) ed eterogeneo, pur riuscendo a mantenere la propria determinazione nell’affrontare senza dietrologie le nuove sfide della precarietà. La precarietà rappresenta indubbiamente l’epifania dei movimenti e delle lotte degli

limitato ai paradigmi otto-novecenteschi del ‘maschio, bianco, eterosessuale e pro prietario’, risulta comunque sempre più escludente. La crisi, l’emarginazione, la paura, la miseria il precariato sono realtà che tutti giorni in tut to il mondo bisogna affrontare: questa non è la crisi del 29, è una crisi globale che lenta mente mostrerà i propri effetti in ogni parte del globo, senza possibilità di fuga alcuna. E’ la strategia della paura, alla quale la sola risposta possibile è, ancora una volta

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