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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 160 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
supinamente al loro idioma, non fecero tabula rasa con il loro patrimonio lessicale, le loro peculiarità fonetiche e sintattiche. Per tanto presso ciascuno dei popoli soggiogati, il "latino", incontrandosi con una diversa parlata, assunse diverse connotazioni. Il ladino delle Dolomiti conserva molte peculiarità proprie di quella latinità che nel corso dei primi secoli dell'Impero romano si era estesa lungo l'arco alpino centro-orientale e nelle Prealpi, al di qua e al di là della catena alpina. Il ladino

mantiene - anche se in maniera eterogenea nelle diverse valli ladine - mol te peculiarità linguistiche originarie che un tempo connotavano grosso modo tutta la Galloromània. In seguito alla caduta dell'Impero romano (476 d.C.) l'area alpina latinizzata iniziò a subire influssi linguistici provenienti da nord: parlate germaniche, ale manne e bavaresi; da sud: parlate derivate dal latino volgare e sviluppatesi nei diversi volgari dell'Italia settentrionale, nonché, molti secoli più tardi, l'italiano come

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 40 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
. Im-no-tn* un«» lr»..f I V»° fu'l' Kr^”’r' T ^n Il documento originale che mostra la donazione dell'anno 999, quan do il conte Otto von Andechs regalò al vescovo di Freising la proprietà "Forestum ad Gredine" (Selva presso Gredine). anche le prime forme di convivenza civile e così via. Quando cadde l'impero romano nel 476 d. C., le Alpi (dal Friuli fino a Bolzano) furono oggetto di migrazioni di vari popoli ed infine furono occupate dai Lon gobardi provenienti dall'est, la cui lingua venne assimilata dal "ladino arcaico

sono i tempi di Carlo Magno (768-814 d. C.), incoronato dal Papa nell'800, quale difensore dell'Europa cristiana dalla minaccia dei musulmani. Sotto di lui tutta l'Europa fu divisa amministrativamente in contee, con a capo i conti, che potevano riscuotere le tasse e amministrare la giustizia. Quando Ottone I organizzò il "Sacro Romano Impero" e occupò le Alpi centrali (952 d. C.), obbligò tutti a parlare tedesco e questa è un'altra ragione per cui il ladino ha resistito solamente nelle vallate

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2003
Montan ; 1
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Pagina 181 di 464
Autore: Thaler, Werner [Red.] ; Schützenkompanie <Montan> / Hrsg.: Schützenkompanie Montan. [Org. Koordinierung Werner Thaler]
Luogo: Auer
Editore: Varesco
Descrizione fisica: 456 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Commenti: 1 Faltkarte
Soggetto: g.Montan ; s.Heimatkunde
Segnatura: III 207.627/1
ID interno: 330961
jenen um 1281) noch innehatte, ausgenommen Burg Hocheppan und die Erbschaft der Herren da Romano. Die Mutter Adelhaid von Flavon und die Schwestern Sophia und Maria bestätigten die Ver äußerung. 180 Diese Besitztümer wurden dann für 1550 Mark von Grimoald und Hiltprand Perchtinger von Perchtingen, den Bevollmächtigten Bertolds von Eschen loch, am 25. November 1292 Meinhard II. überlassen, mit dem Versprechen, sich die Gutheißung von Wilhelm, Heinrich, Maria und Sophia von Enn wie auch von der Gattin

der Veräußerung seiner Schwester Maria mit den gleichen Vorbehalten bezüglich Hocheppan und der Erb schaft da Romano, die sich Arnold I. von Völs eigentlich schon im Voraus in Verona, im Franziskanerkloster (in par- latorio fratrum Minorum), am 17. Juni 1294 eingeholt hat te. 184 Laut dieser Urkunde war Maria von Enn die Gattin des Giovanni da Palazzo, welcher der gräflichen verone- sischen Familie der Gandolfingi angehörte. 185 Dieses Drit tel des Enner Vermögens werden später die Söhne Mein hards, Otto

, Ludwig und Heinrich am 3. Mai 1303 für 1025 Berner Pfund erwerben. 186 Ezzelin I. von Enn und die questio hereditatis de Eppi- ano et Romano Wie schon gesagt hatte man in den Veräußerungsverträ gen von 1292 bis 1294 die Rechte der Enner auf die Erb masse der Grafen von Eppan(-Hocheppan) und der Her ren von Romano ausgeschlossen. Die Nachfolgerechte bei den Herren da Romano liefen offensichtlich über die schon mehrmals erwähnte Sophia da Romano, die Mut ter Ezzelins I. und Heinrichs III. von Enn

, und betrafen wohl auch das ebenfalls schon einmal erwähnte Vermö gen in der Valsugana und das Schloss Arco mit den da zugehörenden Gütern, die Ezzelin da Romano kurz vor seinem Sturz an sich gebracht hatte. 187 Was die Erb schaftsrechte der Grafen von Eppan bzw. Eppan-Hoch- eppan angeht, betrafen sie das Schloss Hocheppan und sein Urbar, wie z. B. die beiden ursprünglich dem Grafen Ulrich III. von Eppan(-Hocheppan) gehörenden Höfe in Pfatten, womit Ezzelin I. im April 1270 in Anwesenheit seines Sohnes

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 84 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
et Histria, amministrata da Trento. 1 Quando, aIla fine del III secolo d.C., mediante profonde riforme, l'imperatore Diocleziano cercö di rinnovare l'lmpero romano, divenuto ormai un goffo colosso, anche la regione alpina fu suddivisa nuovamente. La zona del la Rezia divenne, cosi, una provincia del la diocesi politica Italia. Questa provincia venne poi suddivisa nel le due unitä Raetia I, con centro a Coira, e Raetia II, amministrata da Augusta. 2 Incerta e, tuttavia, la linea di confine tra le due

regioni. Facendo riferi- mento alle successive suddivisioni in diocesi da parte del la Chiesa, secondo cui l'intera Venosta, fino al Passirio, faceva parte della diocesi di Coira, si ritenne che questo confine risalisse al periodo dell'lmpero romano. All'inizio del IV secolo, la Venosta e il Burgraviato sarebbero, perciö, appartenute giä aIla Raetia I. Ma Richard Heuberger, col quäle oggi concorda la maggior parte degli storici, sottolineö nel 1932 che tale conclusione mancava di un qualsiasi

stretto passaggio che porta il nome di Finstermünz , seguendo la linea del Io spartiacque tra Inn e Adige, fino ai passi del Forno e del Bernina. Secondo Heuberger, la Venosta e il Burgraviato appartennero al la provincia romana Raetia II fino al 536. Fine dell'lmpero RomAno d'Occidente: gli Ostrogoti e il Rosengarten Questa era la situazione politico-istituzionale della nostra zona prima della fine dell'lmpero romano. Riguardo alle linee di confine, poco cambiö, almeno inizialmente, dopo la caduta

dell'lmpero Romano d'Occidente e l'invasione degli Ostrogoti che, aIla fine del V secolo, con l'avvallo dell'lmpero Romano d'Oriente, presero il potere in Italia sotto la guida di Re Teodorico. La conquista da parte degli Ostrogoti, che diede inizio ad un periodo di incertezze e ad un continuo avvicendarsi di regnanti, si impresse profondamente nel la memoria della popolazione: la saga di Re Laurino e del suo Rosengarten racconta di conquistatori e conquistati. Anche se nel corso dei tempi, e stata

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 127 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
di Trento, insediando in cittä per di piü quäle suo rappresentante un podestä fatto venire dal Meridione, Sodeger de Tito, famigerato per le sue maniere crudeli e dispotiche. 40/l II Trentino fu aggregato alla Marca Veronese ove era vicario im periale Ezzelino da Romano; ci tramanda un’idea del suo governo del terrore una lapide nella Torre del Menga (o di Malta) di Cittadella presso Padova, ove Ezzelino faceva rin- chiudere i suoi avversari. Heinrich von Enn era sposato con Sofia, figlia di Ezzelino

da Romano; mori nel 1220 prima di suo fratello Nikolaus, lasciando eredi i figli Ezzelin II, Heinrich III, Al bert I. Facendo onore al detto «sotto il pastorale si vive bene», nel 1222 il vescovo di Trento Alberto promise a Bertold von Wanga, rappresentante di tutti i liberi della par- rocchia di Egna (homines liberi in toto plebatu et districtu de Egna) di non dare in feudo ne di vendere i servi della gleba che Nikolaus von Enn aveva ceduto al vescovo insieme ad altri beni, ma di tenerli nelle sue mani

. Secondo il diritto medioevale, promettendo di non vendere i servi, si dava loro de facto la libertä. 41 Nikolaus von Enn era sposato probabilmente con Agnes figlia del nobile Rupert di Salorno; mori nel 1234 lasciando solo una figlia. Albert I divenne canonico di Bressano- ne e poi di Freising. Poiche i suoi fratelli non appaiono su documenti tirolesi fino al 1259, Ladurner suppone che si siano trattenuti a lungo alla corte del loro zio Ezzelino IV da Romano. Verso il 1240 Heinrich II von Enn

fu nominato dallo zio podestä di Verona; ma nel 1247 mori di morte violenta lasciando il figlio Nikolaus II. Allora Ezzelino da Romano nominö podestä di Verona il suo secondo nipote Ezzelin II von Enn. Nel 1255 la cittä di Trento si ribellö al governo di Ezzelino da Romano e poiche co- stui sospettava che Tinsurrezione fosse opera di suo nipote, lo fece imprigionare. Morto nel 1259 il tiranno, Ezzelin II von Enn pote tornare in patria. Secondo Ladurner era spo sato con Adelheid, figlia di uno degli Ultimi

8
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2003
Montan ; 1
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Pagina 175 di 464
Autore: Thaler, Werner [Red.] ; Schützenkompanie <Montan> / Hrsg.: Schützenkompanie Montan. [Org. Koordinierung Werner Thaler]
Luogo: Auer
Editore: Varesco
Descrizione fisica: 456 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Commenti: 1 Faltkarte
Soggetto: g.Montan ; s.Heimatkunde
Segnatura: III 207.627/1
ID interno: 330961
Familiengeschichte und Genealogie berto und Nicolö di Lendinara, 153 Angehörige höchster Adelsgeschlechter Venetiens. Ezzelins militärische Fähig keiten unterschieden sich kaum von denen seines Bru ders. 154 Die Gunst, die er von Seiten seines gleichnami gen, mächtigen Onkels erfuhr, war aber von kürzerer Dauer und vor allem von den umwälzenden Ereignissen der letzten Jahre der Herrschaft Ezzelins da Romano be einträchtigt. Die Herrschaft des letzteren stand damals um die Mitte

des 13. Jahrhunderts kurz vor dem Sturz. Gerade vom Hochstift Trient her bekam er die ersten Schläge zu spüren, bei denen sein Stadtverweser Sode- ger de Tito als Komplize mithalf. Die Stadt Trient revol tierte nämlich im April 1255 unter der Führung des sel ben Sodeger und von Vettern der Edelfreien von Enn, nämlich der schon oft zitierten Herren von Castelbarco, gegen die Tyrannei Ezzelins da Romano. 155 Dieser letzte marschierte sofort gegen Trient, richtete aber nichts aus. 156 Er versuchte

zur guelfischen Partei über, und es bestand sicher eine ge wisse Nähe zwischen Ezzelin von Enn und Bischof Egno. 161 Ezzelin I. von Enn blieb dort wohl bis zum Tod seines On kels am 27. September 1259. Mit der Befreiung Ezzelins I. von Enn aus dem städtischen Kerker endete das verone- sische Abenteuer der Enner, das ihnen viel Ruhm, aber auch viel Leid gebracht hatte. Die Stadt Vicenza, die zur Zeit der Herrschaft der da Romano dem Podestä von Verona unterstellt worden war, erinnerte sich noch lange

an dieses Abenteuer. Die Herren von Enn als treue An hänger ihres Onkels hatten dort, trotz der Wendung im letzten Augenblick, anscheinend keine gute Erinnerung hinterlassen. Das wirkte sich sogar in die neue Stadtord nung von 1264 hinein aus. Als sich Vicenza 1259 von der Tyrannei Ezzelins da Romano befreite und beschloss, an stelle der städtischen Residenz der da Romano eine Kir che zu bauen, wurde nämlich entschieden und dann eben 1264 schriftlich garantiert, dass, im Sinne einer Befriedi gung der Stadt

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2003
Montan ; 1
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Pagina 172 di 464
Autore: Thaler, Werner [Red.] ; Schützenkompanie <Montan> / Hrsg.: Schützenkompanie Montan. [Org. Koordinierung Werner Thaler]
Luogo: Auer
Editore: Varesco
Descrizione fisica: 456 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Commenti: 1 Faltkarte
Soggetto: g.Montan ; s.Heimatkunde
Segnatura: III 207.627/1
ID interno: 330961
Familiengeschichte und Genealogie ™ Posthumes Porträt von Ezzelin III. da Romano (1192-1259), dem Tyrann der Veronesischen Mark, Onkel Heinrichs III. und Ezzelins I. von Enn. Öltafel von Cristoforo dell'Altissimo, um 1533 (Ausschnitt). Florenz, Galleria degli Uffizi, Inv. 1890, Nr. 65. Tiroler Raum, sondern die Umgebung von Verona, wo er von 1240 bis 1247 (mit einigen Unterbrechungen) Podes- tä war. Heinrich III. wurde wahrscheinlich in der zweiten Hälfte des Jahres 1215 als Sohn Heinrichs

II. und der So fia da Romano, 95 Tochter Ezzelins II., genannt „il Mo naco", und der Gräfin Adelhaid von Mangona, 96 und Schwester Ezzelins III., des Tyrannen der Mark, geboren. 97 Einer seiner Brüder war Ezzelin I. von Enn, mit dem wir uns später ausführlicher befassen werden; der dritte der Brüder, Albert (sein Name kommt vielleicht von einem der Brüder der Mutter her, Alberico), war schon als Jun ge in die kirchliche Laufbahn eingestiegen; als Domherr von Freising und Brixen ist er zweimal, nämlich 1259

Pradaglia einzurichten, was von seinem Onkel Ezzelin III. da Romano, dem kaiserlichen Vikar der Mark, gefordert worden war. 106 Bald darauf begann, infolge der Verwandt schaftsbeziehung mit letzterem, sein veronesisches Aben teuer. Die erste Bezeugung seiner Tätigkeit als Podestä in Verona geht auf den 19. Oktober 1240 zurück 107 . Seine Ernennung muss kurz vorher erfolgt sein. Am 16. September hatten nämlich noch Mantovano aus Mantua und Battezzato aus Modena die Stelle von rectores der Stadt inne, 108

bald aber setzte sie Ezzelin da Romano we gen des Verdachts auf Verrat ab. 109 Im Fall Heinrichs III. handelte es sich wahrscheinlich, nach einer Reihe vom Kaiser ernannter Stadtverweser, um den ersten Podestä, der in Verona von seinem Onkel Ezzelin direkt ins Amt eingesetzt wurde. 110 Schon am 3. November führte Hein rich III. von Enn das städtische Heer zu einem wichtigen Sieg über die Mantuaner in der Schlacht von Trevenzuo- lo, an der Grenze zwischen den Territorien der beiden Städte, wobei

auch der Podestä aus Mantua getötet wur de. 111 Seine militärischen Qualitäten wurden von seinen Zeitgenossen gelobt. Der Syllabus potestarum Veronae, ein Verzeichnis der Podestä Veronas, sagt von ihm: Ab ar- mis et probus fuit homo, wie auch bonus fuit guerrator (waffen- und kriegserprobt). 112 Auch seine persönlichen Fähigkeiten werden hervorgehoben. Das Chronicum marchie Tarvixine - sicherlich nicht von einem Gönner der Freunde Ezzelins da Romano - beschreibt ihn als iuvenis bellicosus, fortis, strennus

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 51 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
(41-54 d.C.) compare anche Aguntum. Per molto tempo questo municipio romano e stato er- roneamente cercato a San Candido, dal mo- mento che, in ragione della similitudine to- ponomastica, la stazione romana di Loncium, ubicata piü a est, veniva da tempo immemo- rabile identificata con Lienz. Solo nel 1873 il celebre studioso di storia antica Theodor Mommsen ha chiarito l'errore, interpretan- do correttamente l'indicazione della distanza iscritta sul miliario di Castelbadia "LVI milia passum ab Ag(unto

di La Turbie, nelle Alpi maritti- me francesi, i Saevates e i Laianci non figura- no fra le popolazioni sottomesse con la forza dall'imperatore romano durante la campagna combattuta nella zona alpina, gli storici sup- pongono che il Norico sia rimasto in ampia misura risparmiato da quei combattimenti e sia stato incorporato pacificamente nell'im- pero nel 16-15 a.C. L'inclusione nell'Impero romano fece perdere a Saevates e Laianci la loro indipendenza politica; il latino, il diritto romano, la moneta

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1999
Brennero : storia di un paesino e di un valico internazionale = Brenner : Bergdorf und Alpenpaß
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Pagina 83 di 344
Autore: Trenkwalder, Alois / Alois Trenkwalder
Luogo: Brenner
Editore: Marktgemeinde Brenner
Descrizione fisica: III, 338 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Brenner <Ort> ; s.Heimatkunde<br>g.Brenner <Ort> ; z.Geschichte
Segnatura: III 165.932
ID interno: 183336
nella zo- na di Trento, sconfissero un esercito romano, che tentava di fermarli (piü tardi perö in Italia da Mario furono definitivamente sconfitti) siano scesi attra verso il Brennero, non e per niente certo, ma neppu- re da escludere completamente. NelFanno 15 a. C. l’imperatore Augusto affidö ai suoi figliastri Druso e Tiberio il compito di con- quistare Fintera regione delle Alpi fino al Danubio. Da Bolzano, dove i due fratelli scelsero strade di verse, Tiberio per la Valle Venosta ed il Passo

Resia si diresse nella valle dell’Inn e poi per il passo Fern fino all’altopiano ai piedi del versante settentrionale delle Alpi. Pure Druso, dopo aver superato con la superiore tecnica militare romana la fiera resistenza dei Genauni e dei Breoni, che ostinatamente si dife- sero, per la via del Brennero e attraverso il Brenne ro avanzö verso l’altopiano ai piedi del versante settentrionale delle Alpi, che raggiunse attraverso la sella di Seefeld. Un verso del poeta romano Orazio riguardo ai caparbi

e lesti Breoni e Genauni ha im- mortalato per la prima volta nella storia scritta que- ste due tribü del Tirolo antico. La zona del solco del Brennero e l’intera regio ne della via del Brennero dai Romani fu unita alla provincia della Rezia. In un primo tempo, finche il centro del dominio romano a nord delle Alpi ancora si trovava al Danu bio superiore e le tribü a nord del Danubio se ne ri- manevano calme e pacifiche ed i confini settentrio- nali dellfimpero romano erano sicuri, la strada attraverso

13
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 123 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
s’impadroni dell’impero romano d’occidente, mentre dopo l’anno 530 Pimperatore d’Oriente Giustiniano si alleö con i franchi per battere gli ostrogoti e ricostituire un unico Impero Romano. Sembra che giä nel 536, dopo la ritirata degli ostrogoti, il territorio di Trento e pure la Bassa Atesina passassero sotto i franchi. 14 L’impero romano d’Oriente (bizantino) sottomise la Val d’Adige avanzando dal basso e ricacciando i franchi fino a nord di Bolzano; percio dal 536 al 569 la nostra zona era

fino a Merano e Chiusa. 16 Siamo informati sulla storia dei longobardi grazie a scavi ed alle numerose tombe, ma ancor meglio per merito dei monaco Wamefried, piü noto col nome romano di Paolo Diacono, assunto nel convento di Montecassino. Nel 790-800 scrisse in latino la storia dei suo popolo. I longobardi si allearono con i baiuvari per rintuzzare i franchi che nel 590, superato il Passo di Resia e percorsa la Venosta, entrarono nel ducato di Trento. Paolo Diacono narra: «All’ala sinistra Cedimes

15
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 79 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
opun.Sv"] ;p viui.id opunSvi Trxcce dell'insediAmento romxno a LAgundo Se finora abbiamo parlato di importanti opere romane, quali la strada militare Claudia Augusta e la stazionedi dogana perla riscossione della Quadragesima Ca lliarum, che fanno del nostro com u ne una „zona calda", in qualitä di svincolo di comunicazione strategicamente importante, e giunto il momento di osservare la situazione dell'insediamento romano nel territorio dell'attuale comune di Lagundo. La posizione strategica

e le condizioni storiche danno aditoalla supposizionedi una penetrazione romana molto intensa,soprattutto se si considera che la zona, che piü tardi sarebbe divenuta quella del comune di Lagundo, apparteneva a una parte della Val d'Adige strettamente legata all'lmpero Romano, ancor prima della conquista del le Alpi, e che quindi non doveva piü essereconquistata militarmente nel 15 a.C. 37 I reperti di insediamenti a Maia, Marlengo 0 Lana, 38 e i nomi di localitä 0 Campagne quali Riffiano, Lana e Baslan che

Albioner in direzione nord-ovest. Secondo il glottologo Battisti esisterebbe a Lagundo un solo nome di maso riconducibile al nome di un podere romano: il maso Albioner, appunto, a Plars di Mezzo, l'antico podere di un proprietario romano di nome Albius.^ Che i reperti ritrovati in via Hueben siano i resti di questo podere? Non ci resta che attendere, curiosi, gli esiti della ricerca. Cercando nel frattempo nuovi indizi della colonizzazione romana nel la nostra zona, abbiamo scoperto che il terreno

16
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2003
Montan ; 1
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Pagina 280 di 464
Autore: Thaler, Werner [Red.] ; Schützenkompanie <Montan> / Hrsg.: Schützenkompanie Montan. [Org. Koordinierung Werner Thaler]
Luogo: Auer
Editore: Varesco
Descrizione fisica: 456 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Commenti: 1 Faltkarte
Soggetto: g.Montan ; s.Heimatkunde
Segnatura: III 207.627/1
ID interno: 330961
dern im ganzen Hochstiftsterritorium anzutreffen sind. 18 Das politische und wirtschaftliche Gewicht dieses Ge schlechts offenbart sich aber nicht nur in seiner Teilhabe an der Hochstiftsverwaltung, in seinem umfangreichen Besitz, in einer großen Anzahl von Hörigen, 19 sondern sehr augenscheinlich auch in seinen Eheschließungen. Die Her ren von Enn gehen Verbindungen mit den bedeutendsten Adelsfamilien des Hochstifts Trient und der angrenzenden Territorien ein: Castelbarco 20 , da Romano

und Rechtsprechung in den Hochstiften Brixen und Trient von kaiserlichen Beauftragten ausgeübt werden solle. Während diese Maßnahme für Brixen nur eine kurze Epi sode blieb, wurde das Geschehen in Trient für mehr als 15 Jahre von dem aus Apulien stammenden Sodeger de Tito bestimmt, hinter dem maßgeblich Ezzelino da Ro mano, der Herr der Veroneser Mark, stand. 31 Und mit letzterem waren die Herren von Enn ja verschwä gert. Heinrich II. hatte - wie bereits erwähnt - Sophia da Romano, die Tochter Ezzelinos

II. und Schwester des Ty rannen von Verona, zur Frau genommen. Heinrich III., ein Sohn aus dieser Ehe, galt als sehr kriegstüchtig und be kleidete in den Jahren 1240 bis 1244 und 1246 bis 1247 das Amt eines Podestä von Verona; als solcher fiel er im Februar 1247 einem Anschlag zum Opfer. Kurz darauf folgte ihm sein Bruder Ezzelin II. in diesem Amt nach. Als sich im Jahr 1255 der Bischof von Trient zusammen mit Sodeger de Tito und anderen Adeligen erfolgreich ge gen Ezzelino da Romano erhob, wurde Ezzelin

von Enn der Mittäterschaft beschuldigt und in den Kerker gewor fen. Nach dem Tod des Tyrannen 1259 kam er wieder frei und kehrte in das Hochstift Trient zurück. 32 Berechtigte Ansprüche der Herren von Enn auf das Erbe der da Ro mano - die Familie war 1260 in männlicher Linie ausge storben bzw. ausgerottet worden - wurden zwar erho ben, ließen sich allerdings nicht durchsetzen. Graf Meinhard II. - Enn wird tirolisch Mit dem Tod Ezzelinos da Romano glaubte das Hochstift Trient seines ärgsten Bedrängers

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Pagina 20 di 132
Autore: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Luogo: Spinea
Editore: Ed. Multigraf
Descrizione fisica: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Segnatura: II 94.364
ID interno: 108030
le invasioni barbariche dei Vandali e dei Visigoti che furono a stento contenute dal generale romano Stilicone nel 402 e nel 405. Si suppone che i Goti in ritirata abbiano devastato Aguntum nel 406 anche se la cittä fu definitivamente abbandonata solo in seguito all’invasione slava nel VI secolo. Ciö che risulta dagli scavi e che Sebatum, alla fine dei Tardo Antico e nel primo Medio Evo (V-VI secolo) era ancora abitata anche se ormai, sulle macerie degli edifici in muratura, esistevano solo modeste

, Op. citata a pag. 15 HEUBERGER Richard, ”Die Grenzen der Römerprovinzen innerhalb Tirols”, Der Schiern, Bozen, 27. 1953, S. 517-531. LUNZ Reimo, Opere citate a pag. 15 MANSUELLI Guido A.; BOSI Fausto, Op. citata a pag. 15 MEYER A. B.; UNTERFORCHER A., Die Römerstadt Agunt, Berlin, Friedländer & Sohn, 1908. OSTROGOTI E BAJUVARI (BÄVARI) Con la caduta deH’Impero Romano d’ Occidente (476) in seguito alla rivolta mili- tare capeggiata da Odoacre, nelle ex province imperiali vennero a formarsi i co- siddetti

regni romano-barbarici. Fra le loro caratteristiche principali, oltre all’indipendenza di fatto dall’Impero Romano d’Oriente (anche se alcuni ne riconoscevano formalmente l’autoritä), ci furono la conservazione della struttura amministrativa romana e la separazione giuridica su base etnica, vale a dire che popolazioni romanizzate e barbari convi- vevano sullo stesso territorio sottostando perö a leggi diverse. Furono probabil- mente anche queste circostanze a consentire, per almeno cent’ anni dopo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2003
Montan ; 1
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Pagina 225 di 464
Autore: Thaler, Werner [Red.] ; Schützenkompanie <Montan> / Hrsg.: Schützenkompanie Montan. [Org. Koordinierung Werner Thaler]
Luogo: Auer
Editore: Varesco
Descrizione fisica: 456 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Commenti: 1 Faltkarte
Soggetto: g.Montan ; s.Heimatkunde
Segnatura: III 207.627/1
ID interno: 330961
Giara, Urk. 171). Vgl. Carlo Cipolla, Di una iscrizione me- dioevale veronese, in: Atti dell'lstituto veneto di scienze, lettere ed arti V/5 (1879), 423 bis 446, besonders 442; John M. Gitter mann, Ezzelin von Romano, I. Teil: Die Gründung der Signorie (1194-1244), Stuttgart 1890, 149. Eine weitere Bezeugung Hein richs als Podestä findet sich am 24. November 1240. ASVr, San ta Maria in Organo, Nr. 1062. - Die Chronik von Padua setzt die Ernennung hingegen erst im Juli 1242 an (vgl. MGH, Scriptores

della Terraferma Veneta 5), Padua 1990, 70. 118 Gittermann, Ezzelin von Romano, 162; Böhmer/Ficker, Regesta, Nr. 13.521; Festi, Egna, 15; TUB, I/3, Nr. 1181. Über die knappen Informationen, die die administrative Tätigkeit Heinrichs III. als Podestä von Verona umreißen, vgl. Varanini, Egna. 119 Heinrich ist noch am 21. Juli im Amt. Vgl. Cipolla, Antiche cro nache veronesi, I, 392 (mit den dort angegebenen Quellen). 120 Cipolla, Una iscrizione, 442. Simeoni, II Comune, 307, Fußnote 1, lässt

Varanini, ebenda; Bettotti, La nobiltä, 446. Die Mordtat wird vom Chronicon Patavinum (MGH, Scriptores, XVIIII, 84) folgender maßen überliefert: Sequente anno domini 1247 erat Henricus de Igna, nepos Ecelini de Romano, potestas in Verona. Qui sedens in sala palacii, iussitad se venire quendam, quem habebat in car- cere, qui vocabatur lohannes de Scanarola, de populo Veronen- si; ad quem ipse potestas vultu irato dixit, quod ipse lohannes in continenti panderet coniuracionem quandam, quam ipse potes tas

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