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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 46 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
proprietaria. Nel Castello di Vailunga probabilmente visse anche per un certo tempo il cantautore Oswald von Wolkenstein (nato nel 1377, morto nel 1445 a Merano e sepolto a Novacella), figlio di Federico. Padre Fedele nei suoi scritti sostiene che il Castello di Vailunga è stato di strutto nel 1525 da un grande blocco di roccia staccatosi dal monte Steviola. Il Trapp scrive nella sua opera "Libro dei castelli tirolesi" che questo era suc cesso prima del 1522, ma che il castello era stato

tuttavia ancora abitato negli anni successivi dai signori del tribunale di Wolkenstein. Disegno dell'ing. Norbert Wackernell, di Merano nato nel 7 927 e andato a scuola negli anni 1944/45 ali'hotei Oswald di Selva. Secondo le sue ri cerche il castello di Vallunga doveva avere più o meno questo aspetto. La leggenda vuole che già alcuni giorni prima una grande nuvola nera avesse coperto la roccia Steviola e il Castello di Vailunga e avesse così fatto capire alla gente di lasciare il maniero prima che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Dorfbuch der Gemeinde Partschins : mit den Ortsteilen Partschins, Rabland, Töll, Quadrat, Vertigen, Tabland, Sonnenberg ; [Natur ; Geschichte ; Kultur]
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Pagina 179 di 576
Autore: Lassnig, Ewald / Ewald Lassnig
Luogo: Partschins
Editore: Gemeinde Partschins
Descrizione fisica: 576 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Commenti: 1. Aufl. Literaturverz. S. 576
Soggetto: g.Partschins ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 317.218
ID interno: 572359
, nicht beiseite stehen und trug selbst manches Brett für das neue Gotteshaus herüber. Die Holzarbeiten stammen vom Zimmermeister Josef Hueber in Parcines, das Glöcklein von der Oberhäu ser Kapelle, die im Jahre 1917 durch einen Erdrutsch zerstört wurde. Die Statue des hl. Josef auf dem Altar widmete der Pfarrer von Certosa im Schnalstal. Am Weihetag stellte sich auch der katholische Jugendhort von Merano mit einem Geschenk ein. Es ist dies ein edelweißverzierter, schmiedeeiserner Arm mit Weihwasserkessel

getragen wurde. Das klei ne Glöcklein wird nicht umsonst rufen. Der Bergwanderer wird erst das Knie vor Gott, dem Herrn beugen, der ihm die verlockend-herrliche Felsenwelt schuf, und sie dann mit frohem Mut bezwingen. Anlässlich der Weihe der Kapelle ist aus der Vatikanstadt folgendes Telegramm an Msgr. Dekan von Merano eingelangt: „Gerne und mit väterlicher Willfährigkeit segnet Seine Heiligkeit die mutigen Alpinisten mit dem Wunsche, dass von der heute eingeweihten Kapelle allzeit für je- Das Bild

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 353 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
di donazione del 26.1.1837 stampata in Hye, 1986, pag. 74 301 ibid. 302 Steub, 1871, pag. 113. Un secolo prima (1727 e 1766) a Merano ci si oppose energicamente al divieto di balli emanato dal governo (Musil, 1965, pag. 13). 303 Cronaca parrocchiale, pag. 95 304 vedi Theiner, 1989, pagg. 58-59 305 Cronaca parrocchiale, pag. 84 306 ibid. In una petizione del clero vicariale del 7.7.1808 oltre al parroco Wicka firmarono persino tre cooperatori di Lagundo - furono dunque 4 i sacerdoti in carica - (Blaas, 1986

suonö in pubblico, fu Ia visita dell'Arciduca Giovanni a Merano nel 1845. II cronista della nostra banda annota: „La banda suonava perö in prevalenza durante le processioni in occasione delle feste religiöse ricorrenti" (Ladurner-Parthanes/ Kiem-Stickler, 1987, I parte, pag. 10-n) 320 Oggi nell'archivio scolastico di Lagundo, 11/8 321 ad esempio nella contabilitä dell'ufficio del sindaco degli anni 1789,1820/21 e 1826/27 (presso il maso Mair-im-Korn). L'accompagnamento musicale delle processioni

degli anni 1830/31,1833/34,1834/35 un „Solarium" annuale di 21 fiiorini per i musicisti, somma che corrisponde esattamente aIIa quietanza del 1836 di cui sopra. 324 Merano..., 1928, pag. 38 (Questo articolo offre un sunto della relazione di Johann Anton Jordan dell'anno 1836. II manoscritto redatto da Jordan si trova attualmente al museo civico di Merano) 325 Hye, 1986, pag. 73 326 Ladurner-Parthanes, 1987, pag. 142. Secondo Luis Camper nella Familienchronik des Lasarushofes in Algund, manoscritto

, 2002, Sepp Gamper, Lasarus, era morto giä il 23.12.1834, mentre suo fratello Johann mori il 27.7.1836. 327 Merano..., 1928, pag. 40 e Stampfer, 1889, pag. 282 328 s. Theiner, 1989, pag. 62. Anche Rosa Theinerin, sorella di Gertraud e suo marito Balthasar Ladurner, Stöcker, morirono di colera 9 giorni dopo (ibid., pagg. 60-61). 329 Ladurner-Parthanes, 1987, pag. 143 (Ladurner cita dal rapporto dell'epoca di Johann Anton Jordan) 330 Merano..., 1928, pag. 39 331 ibid., pag. 41 332 Stampfer, 1889: pag

. 282 333 Merano..., 1928, pag. 41 (citazione da Anton Jordan) 334 Ladurner-Parthanes, 1987, pag. 143 335 »Der Burggräfler» 3.1.1925 e Hye, 1986, pag. 72 336 A. M. Karner, Verzeichnis der in Algund Verstorbenen im Jahre 1836,1981, presso il Chronistenverein Algund. II reverendo Karner stese l'elenco dei morti del 1836 per l’Heimatschutz- verein Algund in della sistemazione di una lapide commemo rativa nel vecchio camposanto. II numero delle vittime del colera fu ripreso anche da Hye, 1986, pag

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 407 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
ütgundo nel XIX secolo tori, prevalentemente forestieri, che seguivano le direttrici dell'architettura „moderna", provocö una netta rottura nella tradizionale edilizia rurale del luogo. Le case ad uso abitativo dei masi Nagl, Winkler dietro la chiesa, Haas oppure Io Stöcker (abbattuto nel 1999), sono testimoni di quell'epoca. VxriAzioni dei confini comuriAli ti*A LAgundo e MerAno dAl 1908 aI 1958 Stavano, dunque, per cambiare i tempi per l'intero Burgraviato. Per quan- to riguarda il settore

turistico, Lagundo, nonostante gli sviluppi descritti poc'anzi, e da considerarsi solo una propaggine dell'allora „circondario di cura" di Merano, cui appartenevano Merano, Maia Bassa, Maia Alta e Quarazze. Anzi, sembra che a Lagundo non ci si tenesse proprio a far parte di quell'associazione turistica. Sta di fatto che, nell'ottobre del 1906, il con- siglio comunale di Lagundo deliberö di non aderire aIla „Straßenbauverein Meran und Umgebung" (lett. associazione per la costruzione di strade di Merano

e dintorni), come all'epoca si chiamava l'associazione turistica. 156 Ciononostante, Io sviluppo urbanistico di Merano, determinato dal turismo, avrebbe avuto conseguenze decisive anche per il comune di Lagundo e per i suoi abitanti. Per facilitare la costruzione di nuove strutture alberghiere, nacquero, a Me rano, nuovi quartieri e tratti stradali situati fuori del la cerchia del le mura medievali. La Habsburgerstraße (oggi corso Libertä), per esempio, ben presto affiancata da ville e alberghi, venne

, per il prolungamento del la linea ferroviaria in val Venosta, si rese necessaria la costruzione di una nuova stazione ferroviaria a Merano. Secondo la Variante B del progetto, infatti, questa avrebbe dovuto trovarsi in gran parte sul ter- ritorio comunale di Lagundo. I meranesi avevano buone ragioni di preferire questa Variante: „A causa del trasferimento del la stazione ferroviaria di Me rano nel la zona individuata all'inizio di ottobre del presente anno [1898], l'area tra l'attuale stazione

e quella di nuova progettazione perderä, per forza di cose, il suo attuale carattere di terreno agricolo, e si trasformerä in un terreno adatto aIla costruzione di nuove case, come e giä accaduto per il nuovo quartiere del la cittä ad ovest del centro storico, sviluppatosi a partire dall'anno 1881 in seguito aIla sistemazione dell'attuale stazione del la ferrovia Bolzano-Merano. La cittä di Merano ha, pertanto, interesse che l'attivitä edilizia nella zona tra l'attuale stazione e quella in fase

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 383 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel XIX secolo Nel 1880 fu ultlmata la linea ferroviaria Bolzano-Merano. Nel igoö fu inaugurato il prolungamento della stessa fino a Malles, con conseguente passaggio per Lagundo (neH'immagine, il treno sul ponte ferroviario di Lagundo sopra l'Adige, II giorno dell'apertura della ferrovia della val Venosta l.y.igoö). quel giorno, precisarono: „con eccezione del punto numero 7". 52 Eviden- temente, il ritorno al vecchio sistema dei tributi fondiari non incontrava il consenso della

popolazione. Effetti di diversa natura suN'economia agricola ebbero, invece, le innovazio- ni tecniche di quegli anni riguardo ai trasporti. Nel 1867 era sta- ta inaugurata la ferrovia del Brennero ed in seguito cominciö ad infittirsi gradualmente anche la rete ferroviaria locale. Nel 1880 veniva ultimata la tratta Bolzano/Merano, seguita parecchio tempo dopo daIla ferrovia della Venosta Merano/Malles, entrata in funzione nel 1906, passante anche per Lagundo. II trasporto rapido e sicuro del le merci

ripetutamente la nostra economia agricola in profonde crisi. Ma di questo argomento parleremo piü diffusamente altrove (vedi Le „catastrofi della viticoltura" nel XIX secolo). La linea ferroviaria Merano-Malles I primi progetti per la costruzione di una ferrovia lungo la val d'Adige e oltre il passo Resia, risalgono a metä dell'Ottocento. Inizialmente questa linea ferroviaria era stata addirittura ideata come alternativa al percorso per il Brennero e doveva rappresentare il collegamento piü breve tra

le regioni turistiche economicamente forti della Svizzera orientale. Assai piü concreti si rivelarono due primi progetti dell'anno 1891, quello di Julius Pressei, di una ferrovia Finstermünz da Merano a Landeck, e quello del banchiere di Bolzano Schwatz, costruttore della ferrovia d'Oltradige. Mentre il primo progetto prevedeva un collegamento su rotaia con un breve tratto a cremagliera fino a Landeck, il secondo era stato concepito come ferrovia locale Merano-Malles-Monastero. II tracciato di entrambi

trattative, venne data infine la conces- sione per la costruzione della ferrovia della Venosta, come linea locale da Merano a Malles. Solo la partecipazione finanziaria della ferrovia Bolzano- Merano, inaugurata giä nel 1881, rese possibile la realizzazione del progetto. Tale societä ferroviaria era un'impresa privata daIla gestione estremamente parsimoniosa che aveva dato spesso adito a proteste. I prezzi, perö, erano 380

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 797 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
Kiem Foto 2: Matthias Kiem-Stickler sen. Foto 3: Maria Kiem Foto 4: Maria Kiem 35 Foto in alto: Matthias Unterweger-Zenz Foto in basso: Kurt Geier 37 Museo Civico di Bolzano; Foto Kurt Geier 38 Museo Civico di Merano; Foto Kurt Geier 39 A sinistra: disegno di Flubert Thöni secondo Walter Leitner, Urzeit, in Geschichte des Landes Tirol, 1 ,1985 Foto a destra: Maria Kiem 40 Foto: Kurt Geier 41 Archivio Siegfried Mayer 42 Foto in alto: Museo Archeologico dell'Alto Adige Disegni da: Mathias Ladurner

-Parthanes, Aus meinem Wanderbuch, in »Der Schiern« 1964, pagg. 93-94 43 Museo Civico di Merano; Foto: Kurt Geier 44 Archivio Siegfried Mayer 45 Foto: Matthias Kiem-Stickler sen. 46 Foto: Kurt Geier 47 Foto: Flubert Thöni 49 Foto i e 2: Kurt Geier Foto 3 da: Franz Flaller, Schalensteine in Südtirol, in »Der Schiern« 1947, pag. 272 Foto 4: Maria Kiem 50 Foto in alto: Flubert Thöni Foto in basso: Maria Kiem 51 Foto in alto: Flubert Thöni Foto in basso da : Oswald Wallnöfer, Das Burggrafenamt in Sage

und Urgeschichte, 1977, pag.log 52 Cartina da: Franz Flaller, Zur prähistorischen Besiedlung in der Umgebung von Meran, in »Der Schiern« 1971, pag. 48 Foto in basso: Kurt Geier 53 Foto: Kurt Geier 54 Museo Civico di Merano; Foto: Kurt Geier 55 Museo Civico di Merano; Foto: Kurt Geier 56 Planimetria da: Georg Innerebner, Die Wallburgen Südtirols, 2, 1975, pag. 61 Foto in alto: Kurt Geier In basso: Museo Civico di Merano; Foto: Kurt Geier 57 Foto i: Kurt Geier Foto 2 e 3: Flubert Thöni 58 Foto da: Oswald

Wallnöfer, Das Burggrafenamt in Sage und Urgeschichte, 1977, pag. 70 59 Foto da: Franz Flaller, Die Welt der Felsbilder in Südtirol, 1978 60 Foto: Kurt Geier 61 Foto i e 2: Maria Kiem Planimetria da: Oswald Wallnöfer, Das Burggrafenamt in Sage und Urgeschichte, 1977, pag. ror Foto 3: Ufficio Beni Culturali di Bolzano; Foto di G. Zenzinger 62 Foto: Plans Innerhofer 63 Foto: Kurt Geier 64 Foto 1 e 2: Maria Kiem Foto 3 e 4: Museo Civico di Merano; Foto: Kurt Geier 66 Foto: B. Johannes (Archivio Siegfried

Mayer) 67 Foto: Kurt Geier 68 Planimetria: Archivio dei Cronisti; Foto: Kurt Geier 69 Foto: Kurt Geier 70 Museo Civico di Merano; Foto: Kurt Geier Planimetria: Maria Kiem 71 Foto: Museo provinciale degli usi e costumi - Atzwanger. Archivio Fi2o8 72 Foto: Maria Kiem 75 Foto a sinistra: Kurt Geier Foto a destra: Rosa Moser Ladurner 76 Mappa catastale dei 1858: comune catastale Lagundo I, foglio 9 (Ufficio dei catasto di Bolzano) 78 Amt für Audiovisuelle Medien; Foto: Leo Bährendt 80 Foto: Kurt Geier

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