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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 96 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
parroco doveva conoscere sia il tedesco che la lingua "walsch", che signi ficava il ladino. La nuova sede del cappellano in Val Gardena fu istituita il 13 novembre 1443 sotto il vescovo Giorgio I di Bressanone dopo che già il 18 novembre del 1440 era stato concesso un "Beneficio di prima messa" grazie ai beni della chiesa di S. Gacomo che era diventata ricca con le offerte dei pellegrini. Secondo alcuni documenti scritti in latino in data 13 novembre 1440, il primo cappellano della Val Gardena

finalmente un sacerdote grazie a una donazione del conte Josef Anton von Wolkenstein. Nell'archivio della chiesa di S. Cristina, che risale al 18 gennaio 1606, si dice che fu istituita il 20 dicembre 1674 una curazia, sotto il principe- vescovo di Trento e Bressanone, Sigismund Alfons, incaricando Jakob Castol- lazzo, primario di Laion, quale curato di Selva e obbligandolo a celebrare ogni sabato una messa a Selva. La chiesa Le chiese più antiche della Val Gardena sono citate appena in documenti del XIII

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Arte, archeologia , Sociologia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2006
Kunst, Kultur, Gesellschaft.- (Brixen ; 2)
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Pagina 424 di 442
Autore: Fuchs, Barbara [Hrsg.] / im Auftrag des Vereins »Prihsna 901 - 2001« hrsg. von Barbara Fuchs ...
Luogo: Bozen [u.a.]
Editore: Athesiaverl. [u.a]
Descrizione fisica: 435 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Brixen ; s.Kunst ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Brixen ; s.Kultur ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Brixen ; z.Sozialgeschichte ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 221.587/2
ID interno: 425505
Orts- und Personenregister Filodrammatica Don Bosco 167, 171, 178(72) Filodrammatica italiana 165, 166 Frauensingkreis Bleib mir beinond 147 fusione 147 Gruppo d’Arte drammatica 1670 Gruppo folcloristico dell’Opera Nazio- nale Dopolavoro di Bressanone 165, 177(42) Heimatbühne Brixen 166, 167, 168, 170, 178(49, 52) Heimatbühne Brixen-Milland 162, 168, 177(20), 178(49) Initiative Musik und Kirche 135, 142, 143 Jazz Fantasy 148 JuKasRecords 147 Kapelle der Brigata Tridentina 146 Kapferer-Kapelle

140 Kasers Wandertheater 174 Katholisches Vereinstheater 164 Kleiner Chor des Mannergesangvereins 139 Kolpingverein 313, 376 Komödie Brixen 167, 176 Kulisse 157, 167, 172, 173, 174, 175, 178(75) Kulturverein 143, 145, 297, 316 La Forca 167, 171, 172,178(73) Mandolinenclub Giacomo Sartori 145 Männergesangverein 127, 132,136, 138- 140, 141, 153, 161, 162, 164, 167 Musikkapelle des Dopolavoro 132 Musikverein 138, 162 novAntiqua 142 Parasit 147 Piccolo Teatro di Bressanone 170 Pro Cultura 145, 150

, 155, 170, 297, 316 Schola cantorum B. Giuseppe Freina- demetz 317 Sitting Bull 147 Streichquartett Brixen 134 Stuff and Nonsens 147 Teatro civico 165, 177(41) Theakos 174 Theater im Regenbogen 167, 174, 175, 176 Theaterclub Frohsinn 162 Theaterpädagogisches Zentrum 167,174, 175,176,177 Theaterwerkstatt BLAU 176 VocalArt 135, 142-143, 155 Volkstheaterverein 162, 163, 164, 165, 167, 177(20) ZeroEinz 167 Sport 3B/Basket Bressanone Brixen 327 AC Bressanone 324, 325, 327 Atletica Bressanone 329

Bocciaclub 317 Brixner Tennis Verein 325, 326, 327 Brixner Turnverein 333 Ciclo Club Bressanone 333 Dynamic dance 342 FARI-Plose 328 FC Bressanone 325 FC Südtirol 323, 341 Hockeyclub Brixen 340 Leichtathletikgemeinschaft Brixen- Bressanone 329, 330 Moto-Auto-Club Brixen 304, 317, 341 Polisportiva Bressanone 327 Skiclub Brixen 331 Skiclub Fana 331, 332 Skiclub Valente 331 Sportclub Plose 331 SSV Brixen 333-338 - Sektion Badminton 334, 338 - Sektion Bogenschießen 338 - Sektion Fußball 324, 325 - Sektion

Handball 335,336 - Sektion Leichtathletik 329, 338 - Sektion Schwimmen 337 - Sektion Turnen 334, 335 - Sektion Volleyball 336, 337 - Sektion Yoseikan Budo 334, 337, 338 SV Milland 323, 340, 341 Tennis Club 325, 326 Tennis Club Bressanone 325, 326, 327 Turnverein 177(41) Unione sportiva Bressanone 327, 328, 329 Wintersportverein Brixen 331, 332, 334, 338,340 Verschiedene Vereine, Gruppen ACLI 312, 313, 319, 332, 390 ADMO 319 AIDO 318, 319 Alpenverein Südtirol, Sektion Brixen 304,310, 342-344, 372, 377

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 139 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel Medioevo La pArrocchiA di LAgundo Ai suoi inizi Ita Tirolo e BressAnone Jn •) fihf -»Spcjci i\r>). Bjpi-utttJ «ei« iTrcTtiCr-r . <3o(l«cice»S*tm nff >iyi<T inceiS f /„ r non Cicinj en<«h inn'VUH.mPr %y,xt£xttyZ: Vj«c-*dZ'Ajpittfiur -f* ’ — a-f. ,„w.7ri-TiiimßcaC.q&uof<x<:i«'t«''Vevire«u< OJ.utlt Jfc "»A f v u» Lfc fcOU~< C^rtyt j«rytoi«^^JolI7on X r- jdJ.c.x.tw'’. J/c--.«= j^ua'>o.u«ce<. f_.«C -m«toL»WtP ’/H Ip'-ft nj~J^Ly, »rara,,.,«jUR”? -jc<(yr’j«U r .i r <. / T^U; xix^«^. VlÜ

>r-‘comt<T^i-oUtic'. .linour n^. tIhx^xi ''vlft/ijgutcaüei^, ^xj-'.-xt ixojjixcaLj-t! H-xuij-ic. jP'fctOOetf. ^\-A£x|lXX^. fVxxrpC^x-XCOl'.S, 'xXX’XXXltS Sx •.ln»"!» .mroy.'^lCtjWin.« feUf^y^)-x> ■ X.«-£y' 'HEx-'V Kxfx.0,:«. GiSxx^trWWrttiJmni. Btj-toV (Ivif-. J^-xC l«Cf. ‘XL (^-U P- Documento de 1 1218 con i sigilli del Vescovo e del Capltolo del Duomo di Bressanone: il vescovo brissinese Berthold von Neiffen incor- porö la parrocchia di Lagundo nella chiesa collegiata di Bressanone “Unsere Liebe Frau

Quando nel XII secolo i Tirolesi costruirono il loro castello dinastico sul vicino deposito morenico, anch'esso un feudo di Coira, si trattö di un atto di concor- renza aIla chiesa privata dei Wanga. Forse proprio tale antagonismo potrebbe essere stato all'origine del la fondazione del la parrocchia di Lagundo. Ma c'era anche un'altra forza politica che doveva essere interessata aIla fondazione di una parrocchia a Lagundo. II vescovo di Bressanone era il piü grande proprietario fondiario del la zona

e con la chiesetta di San Cassiano vi possedeva giä un'istituzione ecclesiastica. Non puö dunque essere ritenuto un caso che la chiesa parrocchiale di Lagundo si trovi proprio in mezzo ai terreni e ai masi del vescovado di Bressanone. In effetti, giä nel 1218 la parrocchia era in mano al vescovo di Bressanone, che in queil’anno la cedette al la Collegiata „Unsere Liebe Frau im Kreuzgang" di Bressanone. 148 Sembra pertanto giustificata la supposizione di Atz/Schatz, secondo cui il vescovo di Coira

, quäle vescovo diocesano competente, avrebbe lasciato, poco prima, la parrocchia al suo collega d'ufficio brissinese. 149 In tal modo potrebbe aver soddisfatto un desiderio di Bressanone, avvallato anche dai conti del Tirolo. Forse i due patroni del la parrocchia, Ippolito ed Erardo, possono offrirci informazioni utili sulle origini del la nostra parrocchia. Si deve forse al caso che la festa di S. Ippolito cada il 13 agosto, cioe nel Io stesso giorno di quella di S. Cassiano, patrono del la vicina

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 127 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
Lxg'undo nel Medioevo ln essa un ministeriale brissinese di nome Cerunch lascia i suoi possedimenti di Lagundo ( possessiones quas habuit Alegunde in vineis agris et pratis) al Capitolo del Duomo di Bressanone. 95 L'unica condizione posta da Cerunch e che sua figlia, in luogo della parte di ereditä che le spetterebbe, ottenga la metä di un maso situato iuxta ecclesiam sancte Marie, cioe accanto aIla chiesa di Maria. Purtroppo il testo non parla dell’ubicazione precisa di questa chiesa

. L'editore di questo libro la localizzö a Bressanone, 96 altri, come il nostro reverendo Alfons Maria Karner, la vollero individuare nel la chiesa parrocchiale di Lagundo. Quest'ultima ipotesi significherebbe perö che la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Ippolito ed Erardo, sarebbe stata dedicata in precedenza aIla vergine Maria. 97 Questo ci sembra piuttosto improbabile, poiche e da escludere che la Collegiata „Unsere Liebe Frau im Kreuzgang", divenuta poco tempo dopo titolare del la parrocchia

Ploner, confinante a sud con quest'ultimo, appartenesse un tempo a Bressanone. Ancora nel XVII secolo viene, infatti, nominata quäle proprietaria fondiaria una nobile di Welsperg e Primör, 98 una discendente del la stirpe ministeriale di quei signori di Welsberg, che abbiamo giä incontrato nel la frazione di Lagundo- Paesequali vassalli di Bressanone. Infine, anche il maso Clatzguter, confinante a nord con i terreni del convento, era stato una proprietä di Bressanone come si apprende da un urbario

di Bressanone del 1470." Riepilogando, possiamodunquedireche a Riomolino la consistenza dei beni di Bressanone e meno compatta di quella di Lagundo-Paese, ma e innegabile che anche qui, esistesse anticamente un predominio di Bressanone. D'altra parte abbiamo visto come Bressanone venne lentamente scalzata da questa posizione. Tre „SchwAig-höfe" di BressAnone All'origine di Velloi Bressanone, perö, non si ritirö tanto rapidamente da Lagundo. Al contrario, sembra che il vescovado abbia ancora attuato nel

corso del pieno Medioevo una notevolepoliticadicolonizzazione.Unelencodeitributideli285menziona tre „Schwaighöfe" a Velloi (in Clamisse), feudi del vescovo di Bressanone. 100 Schwaighöfe vengono chiamati i masi costruiti, nel corso del XII e XIII secolo dai conti di Tirolo, ma anche da altri signori fondiari, nelle zona di montagna, prevalentemente oltre i 1200 metri. Essi erano destinati a prati- care all'allevamento di bestiame, dato che a quell'altitudine non cresceva piu il grano.Tipico per gli

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 122 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
, potrebbe essere considerato la prima cellula germinale del complesso patrimoniale di Bressanone a Lagundo. Numerosi sono, infatti, gli elementi che Io distinguono guale originario „Mairhof", cioe podere signorile; tra questi segnaliamo il fatto di essere dotato di una chiesa e l'uso del toponimo „Quadrell-Acker" con cui venne denominato un vigneto fino ad alcuni anni fa appartenente al maso e il cui significato allude all'antica suddivisione in quadrati dei campi romani (vedi sopra "Tracce

dell'insediamento romano a Lagundo"). 61 Al posto del maso e della chiesa, un tempo situati sul margine superiore del cono di deiezione di Lagundo, a sinistra del Crabbach, troviamo oggi dei frutteti; i due edifici vennero sepolti dalla grande frana del 1850. A partire dalla fine del Medioevo fu perö un altro maso di Bressanone ad assolvere le funzioni di podere signorile e di sede dell'amministratore vescovile di Bressanone a Lagundo, vale a dire il maso Mair im Korn. Potrebbe essere stato questo il praedium

donato da Aripo ed Herold, che venne a ingrandire notevolmente le proprietä di Bressanone a Lagundo? Prima di dare una risposta, vogliamo ricordare un terzo podere signorile che puö essere messo in relazione con Bressanone. A questo proposito bisogna seguire un ragionamento piü complesso. Secondo le ricerche di Karl Finsterwalder pubblicate nel 1974, il nome della cittä di Merano deriverebbe dalla parola latino-medievale maioria, in tedesco „Mairhof", cioe podere amministrativo-signorile. 62 La cittä

. Da notare che parecchi dei prati „Maierhofleegen" appartenevano proprio a quei masi di Lagundo come l'Oberdorner, Io Steinhuber 0 il Fronkeller che erano tributari di Bressanone 0 per i quali, come per il Winkler, e almeno ipotizzabile un'antica appartenenza a Bressanone. 66 Un'indicazione piü con- creta e contenuta in un documento del 1394 in cui Georg, Huber unterm Baum (dunque proprietario di un ulteriore maso di Bressanone), vende a Ulrich Mor il tributo fondiario di un prato super Merano super

curia vilicali feodum censuale a domino episcopo Brixinensi. 367 Contrariamente a quanto ritenuto finora, il Mairhof nella zona „auf der Meran" non era dunque di proprietä di Coira, bensi un feudo brissinese. Probabilmente, dopo che il maso Bressanone amministrava le sue numerose proprietä di Lagundo tramite r'Amt Algund" (ufficio di Lagundo), il cui stemma, ne! 1607, venne dipinto nella residenza di corte a Bressanone, su una parete dell'anticamera dell'ufficio del consigliere dl corte, accanto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 126 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
le proprietä di Steingaden e giä stato rilevato che il maso Raingut, situato piü ad est, dopo Io Ziegelbauer e il Brugger, era presumibilmente un antico possedimento di Bressanone, ed anche il Tschauppgut, confinante a sua volta ad est col Raingut, era con ogni probabilitä, un fondo brissinese, poiche un contratto del 1405 Io menziona quäle proprietä fondiaria di Bressanone. 87 C'e perö da dire che negli urbari principeschi del 1388 e del 1414, il maso Tschaupp figura far parte dei beni che pagavano

tributi al principe territoriale. Negli urbari successivi dell'annona principesca ("Kelleramt"), il maso non compare piü nell'elenco fino al 1780, anno in cui figura nuovamente quäle proprietä fondi aria del principe territoriale. Questo potrebbe essere l'indizio di una controversia sui diritti fondiari del maso tra Bressanone e i conti di Tirolo. Un evidente caso di prevaricazione dell'autoritä feudale brissinese si incontra piü a sud, al Windmühlgut di Velmau 88 . Qui perö non furono il principe

bens] i conti von Fuchs, in qualitä di feudatari del vescovo, ad ignorare i diritti del loro signore feudale giä a partire dal XVII secolo, per poi presentarsi nel 1780 quali effettivi signori fondiari del maso. Se enumeriamo anche il maso Kapellgut a Steinach (oggi anche Kristele) tra le proprietä di Bressanone, e perche in un documento del 1369 esso risulta tributario del la Col leg iata „Unsere Liebe Frau im Kreuzgang" di Bressanone. 89 Anche in questo caso si puö osservare come il principe

territoriale scalzö Bressanone dal suo ruolo di signore feudale. Infatti, 50 anni piü tardi, fu Io stesso duca Federico Tascavuota a disporre del fondo, succedendo a Bressanone nei diritti di proprietä. 90 L'acquisizione piü consistente di patrimonio vescovile era avvenuta pero 200 anni prima. Nel 1241 Adelheid, figlia del conte Alberto III di Tirolo, fondo il convento del le Domenicane a Maria Steinach. II terreno su cui il convento fu edificato, dovette essere messo a disposizione dal vescovo

di Bressanone. 91 Flans Nothdurfter, che tempo fa ha esaminato le mura del convento di Maria Steinach, e riuscito ad individuare nel la sua ricostruzione storico-archeologica, due edifici preesistenti al convento: una torre ed una chiesa. 92 Grazie a Nothdurfter possiamo supporre che le due costruzioni risalgano all'epoca di Bressanone. L'archeologo che fa risalire questa prima chiesa al XII secolo, 93 ritiene di vedere in essa addirittura la chiesetta di San Cassiano di proprietä brissinese, che finora

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Arte, archeologia , Sociologia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2006
Kunst, Kultur, Gesellschaft.- (Brixen ; 2)
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Pagina 410 di 442
Autore: Fuchs, Barbara [Hrsg.] / im Auftrag des Vereins »Prihsna 901 - 2001« hrsg. von Barbara Fuchs ...
Luogo: Bozen [u.a.]
Editore: Athesiaverl. [u.a]
Descrizione fisica: 435 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Brixen ; s.Kunst ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Brixen ; s.Kultur ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Brixen ; z.Sozialgeschichte ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 221.587/2
ID interno: 425505
Gregori/Erich Schleier (Hg.), La pittura in Italia, 11 Seicento 2, Milano 1989, S. 777-778 Michael Pacher und sein Kreis. Ein Tiroler Künstler der europäischen Spätgotik 1498- 1998, Augustiner-Chorherrenstift Neustift 25. Juli-31. Oktober 1998 [Neustift 1998] Carlo Milesi, Mozart a Bressanone, in: 1791- 1991. Mozart a Bressanone. A ricordo del soggiorno di Mozart a Bressanone. Opus- colo commemorativo in occasione della manifestazioni dedicate a Mozart dal 28 maggio al 15 novembre 1991, a cura

dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Bressanone, Bressanone 1991, S. 6-8 W. A. Mozart owero una vita meteorica, in: 1791-1991. Mozart a Bressanone. A ri cordo del soggiorno di Mozart a Bressa none. Opuscolo commemorativo in occa sione della manifestazioni dedicate a Mo zart dal 28 maggio al 15 novembre 1991, a cura dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Bressanone, Bressanone 1991, S. 14-16 Introduzione, in: 50 anni Pro Cultura Bressanone, Varna 1999 Carlo Milesi/Paolo Renner/Fausto Ruggera

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 94 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
di chiese private, dobbiamo ricordare quella di San Cassiano a Lagundo, che oggi non esiste piu. Un tempo essa era situata accanto al vecchio maso Steinhuber, sul lato sinistro del Crabbach, e fu sepolta insieme al maso stesso,dall'alluvionedeh850.San Cassiano, patronodellachiesa.ci riconduce a Bressanone. Nonostante Lagundo si trovasse fuori dei suoi confini, la diocesi di Bressanone vantava molti possedimenti nel nostro paese, tra i quali il maso Steinhuber. II fatto che la vicina cappella sia stata

intitolata al primo patrono del la diocesi di Bressanone, e inequivocabile indizio di una donazione brissinese. II nome di San Cassiano ci lascia, anche, supporre che la chiesa sia stata costruita ancora prima del trasferimento del la sede episcopale da Sabiona a Bressanone, quindi prima del la seconda metä del X secolo: da questo momento, infatti, Sant'lngenuino sostitui San Cassiano quäle patrono del la diocesi. 35 Come i nobili, anche i proprietari ecclesiastici si servirono delle chiese private per

rafforzare la loro posizione economica. A questo proposito e lecita la supposizione che il maso Steinhuber, con la sua chiesetta, costituisse il nucleo del le proprietä di Bressanone, che in tempi successivi aumentarono notevolmente. Ma su questo punto torneremo a tempo debito (vedi "I masi amministrativi del la diocesi di Bressanone"). L'istituzione del le chiese private del primo Medioevo aveva preso decisa mente piede anche nel nostro circondario. Ci domandiamo ora a quäle diocesi sia appartenuto

successivamente il territorio comunale di Lagundo. Tre sono le diocesi del le quali, in epoche diverse, il nostro paese fece sicuramente parte: Coira, Trento e Bressanone. Le notizie sulla Tarda Antichitä sono a tutt'oggi troppo carenti per poter nominare con assoluta certezza una determinata sede episcopale. Siccome la suddivisione in diocesi di quel periodo corrispondeva a quella del le province romane, si suppone che la nostra zona, quäle parte del la Raetia II, appartenesse aIla diocesi romana di Augusta

, sottomessa in seguito. 36 Dalle tenebreche ricoprono il periodo del le migrazioni dei popoli dei secoli successivi emerge, quäle primo punto di riferimento sicuro, il nome di Coira. L'esistenza di questa diocesi, che corrispondeva aIla Raetia I, e documentata daIla Gli stemmi delle diocesi di Coira, Trento e Bressanone. Fino al i8oy Lagundo apparteneva alla diocesi di Coira, poi a quella di Trento. Solo nel 1964 venne a far parte della diocesi di Bolzano-Bressanone. 9i btgundo primA di LAgundo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 125 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
possiamo far rientrare anche i rimanenti beni elencati nel documento di vendita del 1491 tra le antiche proprietä dei Reifenstein e indirettamente tra quelle appartenenti un tempo a Bressanone. Parliamo del maso Herzoghube (oggi scomparso; era situato sopra il Tratter, aH'incirca la dove oggi si trovano il Piccolo Hotel e l'Hubertushof), di parti di quello che sarebbe divenuto il maso Sto// 81 e del maso Lausenberger 82 di parti del futuro maso Raingut nel la frazione di Riomolino e infine, poco dis

- tante da quest'ultimo, di diversi campi e prati confinanti con la vecchia strada. Le proprietä originarie di Bressanone a Lagundo-Paese, individuate attraverso le proprietä del le famiglie ministeriali del vescovo, sono state dunque di notevoli dimensioni. Le successive vicissitudini di queste stirpi ministeriali permettono di farci un quadro del la situazione politica alla fine del pieno Medioevo. Si puö infatti osservare come tante del le famiglie ministeriali in questione passarono dal vescovo

di Bressanone al servizio del conte di Tirolo; spesso si ebbe addirittura una sovrapposizione dei rapporti di dipendenza. 83 Infatti i conti di Tirolo si accaparravano, sistematicamente le persone al servizio del vescovo di Bressanone, loro signore feudale, cercando in tal modo di sostituirsi a lui nel l'esercizio del potere feudale. Nel la succitata donazione di Friedrich von Reifenstein 0 meglio nel la conferma di tale donazione del 1190/94, compare effettivamente Alberto III quäle signore feudale, e non

piü il vescovo di Bressanone. Quest'ultimo e nominato tra la schiera dei garanti del la donazione - accanto a San Pietro di Roma, al vescovo di Coira, sul cui territorio diocesano si trovava il fondo di Lagundo, e al santo Laurenzio, patrono protettore del convento di Wilten. 84 Se prendiamo dunque in esame masi quäle il Hofer im Bach, proprietä del principe territoriale, l'Unterdorner, con ogni probabilitä passato al giudizio deila Passiria per donazione del principe territoriale stesso, oppure

il Bücher, che pagava i tributi alla fondazione principesca del convento di Maria Steinach, ci viene quanto meno il sospetto che essi, essendo posti in mezzo ai possedimentidi Bressanone,sianostati sottratti in modo piü 0 menocorretto dai Conti del Tirolo alle proprietä di Bressanone. 85 Le proprietä del vescovo di BressAnone a Riomolino. UnA chiesA brissinese a SteinAch? Nel la frazione di Riomolino la politica di acquisizione effettuata dai conti di Tirolo e ancora piü evidente. Anche qui Bressanone

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 93 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
, fu trasferito ad Anras in qualitä di parroco. Dieci anni piü tardi fu nominato decano di Tures in Val Pusteria, dove mori in fama di santitä. 4.8 Anton Müller Anton Müller nacque a Brunico nel 1870. Fre- quentö il Vinzentinum di Bressanone, ma per Peccessiva vivacitä non fu ammesso al settimo anno di corso, per cui assolse alla settima e all'ottava classe a Bolzano. Nel 1888 entrö nel seminario di Bressanone, dove si permise di giocare qualche brutto tiro. Egli stesso ama- va raccontare di una volta in cui

Mutschlechner Gli anni Venti del Novecento sono sta- ti definiti non senza ragione come "l'era di Mutschlechner": nella diocesi di Bressanone, infatti, non accadeva praticamente nulla sen za la volontä di questo prelato originario di Tures. Josef Mutschlechner nacque nel 1876 a Molini di Tures. Dopo gli studi compiuti al Vinzentinum e al seminario brissinese, fu or- dinato sacerdote nel 1900 e presto successiva- mente servizio presso numerose parrocchie. Nel 1912 divenne segretario del principe-ve- scovo

e notaio del relativo tribunale vescovi- le di Bressanone. Il suo servizio di segretario fu cosi apprezzato che nel 1915 il principe- vescovo Franz Egger nominö Mutschlechner vicecancelliere. Allorche, con l'istituzione del confine al Brennero, il territorio nordtirolese fu sottratto alla giurisdizione della diocesi di Bressanone, il vicario capitolare Franz Schmid assegnö a lui Pamministrazione di quell'ulti- ma, con sede a Innsbruck, dal 1918 al 1921, anno in cui Mutschlechner, noto ai conoscen

- ti con il diminutivo di "Mutsch", fu nominato cancelliere, e dal 1926 canonico del duomo di Bressanone. Alla morte del principe-vescovo Raffl, il capitolo del duomo lo eiesse vicario capitolare il 19 luglio 1927. Nel 1928, dopo che Panno precedente il nuovo prowedito- rato scolastico dell'Alto Adige aveva ordinato che i corsi di religione fossero impartiti in bit te le scuole in lingua italiana, Mutschlechner dispose il ritiro degli ecclesiastici dalle scuole pubbliche e organizzö nuovi corsi

di religio ne nelle scuole parrocchiali. In quello stesso 1928 il Vaticano lo nominö amministratore apostolico di Bressanone. Mutschlechner, no to per la sua coraggiosa battaglia contro Pita- lianizzazione delPinsegnamento religioso in Alto Adige, considerava le autoritä fasciste co me "uno fra i peggiori nemici degli italiani". Divenuto principe-vescovo Johannes Geisler, Mutschlechner fu decano del duomo nel 1930 e, tre anni dopo, prevosto. Mori a Bressanone nel 1939.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 123 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel Medioevo II nucleo del paese di Lagundo con vista sui prati dell'Adige e su Merano Intorno al 1940. Cia molti anni prima de/la fondazione di Merano, il vescovo di Bressanone era titolare del feudo comprendente questi terreni, detti "auf der Meran". era stato distrutto da un'esondazione del Passirio, il Maierhof fu spezzettato in tanti singoli lotti successivamente assegnati ai diversi masi di Bressanone. Fu dunque questo podere signorile „auf der Meran", originariamente situato sul

territorio di Lagundo, che Aripo donö al vescovo di Bressa none? Dare una risposta definitiva non e possibile per ora. II notevole numero di poderi signorili di Bressanone rende perö l'idea delle straordinarie proporzioni del le proprietä che Bressanone ebbe un tempo a Lagundo. II vescovAdo e i ministerixli di BressAnone a LAgun- do-PAese II vescovo di Bressanone conservö per molto tempo la sua posizione di signo- re fondiario predominante a Lagundo-Paese. Nel catasto del 1780 risultano tributari

di Bressanone i seguenti masi: Tratter, Zenz, Mair im Korn, Ohler, Fronkeller, Huber unterm Baum, Steinhuber, Oberdorner, Nutz (quest'ultimo venne acquistato perö solo all'inizio dell' XVIII secolo 68 ). Ma le proprietä brissinesi erano originariamente molto piü estese. Nel caso di diversi poderi e fondi, la loro appartenenza a famiglie ministeriali al servizio del vescovo fa supporre che essi fossero anticamente proprietä di Bressanone. In un documento del 1285, Mainardo II conferma una donazione di sua

dei signori di Stilfes - fu al servizio del vescovo di Bressanone. 70 Con grande probabilitä il maso Platter fu assegnato ai signori di Welsberg dal loro vescovo feudatario poiche esso confinava coi masi brissinesi Zenz e Ohler. Continuando le ricerche suIla nobiltä ministeriale brissinese, incontriamo altri discendenti del la succitata stirpe nobiliare degli Stilfes. Nel 1178 Friedrich von Reifenstein cedette 0 meglio scambiö, a Lagundo, una vigna 120

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2005
1000 anni di Lagundo
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Pagina 121 di 810
Autore: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Luogo: Bolzano
Editore: Athesiadruck
Descrizione fisica: 801 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Soggetto: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
ID interno: 609844
LAgundo nel Medioevo (Tru frr omib'-.XPl fiddtb* quslrr aJX h orrto nomme Hcr'ob' j'ttrcdidrr (rinrnsnu cjn SCsbuo fill $cLsl/cxLcbi cic'-adtppAsxz'ciuslc'p csx l fuvf pomvnc Kxpvpo vnioco cj xd/cm mmxnu -t i'sAictlncoplxcctxnonh Csfilxnu crfcm lutrenummi- Lv mdihnoner indcpolYtr TiCxf "t rrixncipilf t nhoc rrixncrrcib; ormbr rd?’’ xdbocjrrinermblif' I ibfürar xtibf- F<rp<r-lL\f>vtun- fagvwbfirref’arr- : 10 ' r-[ t.\ntxx Tradizione n. 120 dal primo libro delle tra- dizioni di Bressanone, datato

Cassiano, e che i beni donati dovessero aggiungersi al complesso patrimoniale di Bressanone giä esistente. Con ciö si confermerebbero le supposizioni sull'etä del la chiesetta cui siamo giunti in seguito all'indaginesui patrocini. Secondo queste, infatti, la cappella sarebbe di almeno mezzo secolo piü antica del la nostra donazione (vedi sopra "Le chiese private"). I „MAirhöfe" del vescovAdo di BressAnone Se la donazione di Aripo non costitui il primo nucleo di proprietä di Bressanone, resta quindi

ancora aperta la domanda sull'origine dei primi possedimenti di Bressanone a Lagundo. Come eventuale punto di riferimento abbiamo solamente la situazione politica generale. Come nel caso di Regensburg, anche per Bressanone siamo tentati a supporre che la prima donazione sia di origine bavarese, poiche la diocesi di Sabiona/Bressanone faceva capo alla Chiesa bavarese sin dalla fine dell’VIII secolo. Se cosi fosse, si rafforzerebbe l'impressione maturata finora, secondo cui le famiglie nobiliari

, si rafforzano ulteriormente i sospetti suII' origine bavarese delle proprietä di Bressanone. Infatti, secondo Gertrud 118

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