¬Lo¬ hegelismo nella cultura di lingua italiana e nella cultura di lingua tedesca dal 1831 ad oggi (nel quadro dell'unità culturale europea) : riassunto bilingue delle relazioni del X convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 5 aprile 1970
9) Su questa convergenza cíelle due piü grandi operazioni critiehe speculatíve rela- tive a Hegel, cfr. soprattutto U. SPIRITO, Gentile e Marx, in Lafilosofia del co- munismo, Firenze, 1948, pp. 97 - 132 e A. NEGRI, Attualismo e marxismo, in «Giom, crit. della fil. Ít.», 1957, pp. 101 - 154. 10) HEGEL, Filosofia del diritto, Introduzione. Va intanto notato che lo scioglimen- to del nesso del concetto e della sua realizzazione porta anche allo smarrimento dell’acquisto piu importante, in vista
di una dialettica giuridica attiva, del criti- cismo kantiano. Ed è smarrimento neokantiano, messo in evidenza da uno che, si vedrà è uno dei migliori esponenti della riflessione giuridica athalistica, A. Vol- picelli, il quale, sulla base di una precisa indicazione gentiliana (cfr., ad es., La riforma della dialettica hegeliana, Firenze, 1954, p. 5. «Intesa con Kant la sen- tenza del concetto come proposizione della categoria, si cancella ogni originalità (oggettività) dei concetti in sé consistenti
, e il vero concetto diventa lo stesso atto del concepire»), puó osservare: «Se il merito fondamentale del formalismo giu- ridico neo-kantiano è di avere riaffermato, contro il naturalismo positivistico, invalso nelle dottrine giuridiche dopo il 1860, l’idealità e l’universalità del diritto, il suo difetto maggiore è di essersi arrestato ad un concetto astratto e antistorico della categoria del diritto, come anticipazione ideale e schema ad aeterno dell’e- sperienza giuridica, ed una determinazione
analitica ed empirica di questa cate- goria. Col primo errore, il fonnalismo neo-criticistico perdeva la grande conqui- sta kantiana della natura spirituale (o formale) delle categorie, ripiombando nel platonismo e nel conseguente dualismo di fenomeno e idea» (La teoria del diritto, in U. SPIRITO, A. VOLPICELLI, L. VOLPICELLI, B. CROCE, Roma 1929, p. 91). L’eliminazione del dualismo tra fenomeno ed idea è compito anche della fi- losofia giuridica contemporanea che peró correntemente si riporta a Hegel
, dello stesso Hegel cercando di sanare le contraddizioni di fondo od ovviando alla sua carenza dialettica. 11) HEGEL, Enciclopedia, 486. 12) A. RUGE, Die Hegelsche Rechtsphilosophie und Politik unserer Zeit, in «Deut- scher Jahrbiicher» dal n. 189 del 10 agosto 1842, p. 755 al n. 192 del 13 agosto 1842, p. 768; ed il mio commento in Introduzione a La Sinistra hegeliana nella Grande Antologia Fiíosofica della Marzorati di Milano. 13) Cfr. soprattutto P. PIOVANI, Hegel nella filosofia del diritto