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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Pagina 114 di 123
Autore: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: V, 106 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Segnatura: III A-21.499
ID interno: 96076
volta, e sotto un nuovo aspetto, infondata e lodevole. . Dopo le esaurienti dimostrazioni del Malfatti 11 non occorre davvero eh’ io torni a provare. « che 1’ elemento latino fu sempre il più numeroso e civile nella città « dì Trento e nelle valli intorno, e che il Trentino nel medio evo fu italiano per « lingua non mfcno che lo sia oggidì». 1 2 3 4 Dirò solo che se, quando negli ultimi c men geniali anni di sua vita dettava stizzosamente il De vulgati elogiteli Ha, la parlata di Trento parve

lette raria nazionale, mentre trascurò i dialetti di altre città italiane anche più notevoli, 1’ Allighieri stimò di dover porgere 1’ orecchio pur a quello di Trento prima di senten ziare che il volgare illustre non era intiero in nessuna città d’Italia, e meno che meno nelle "toscane, e pur in tutte, e quindi anche in Trento, si faceva sentire. 5 Ben (1) B. Malfatti, Degli idiomi parlali anticamente nel Trentino c dei dialetti odienti, nel Giornale di filologia romanza, diretto da E. Monaci, 1S7S

. n. f > 2, pag. 156. (2) Cfr. Agostino Perini, I castelli del Tiralo, voli. 3, Trento-Milano, 1831-39. (3) B. Malfatti, Degli idiomi eoe., ed cit. ; Etnografia trentina (lederà al prof. li Monaci) nel- 1 ’ Ardi. star, fer Trieste, V Istria c il Trentino. I. 1; Libro della cittadinanza di Trento, ibid., I 239 (4) Malfatti, Degli idiomi ccc. (5) Si confrontino questi passi del De fuIgari claquentia, clic rito nella ottima edizione die teste ne procurò Pio Rajna (Firenze, 1896) : « Vidimi- Tridentum atque

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Pagina 12 di 109
Autore: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 104 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: II 7.075
ID interno: 204191
e. POSTINO KR — IL CASTELLO J)RL BUON CONSIGLIO (217) 11 Bibliografia, Nelle opere degli scrittori dei secoli XVI, XVII e XVili, che trattano della storia del principato di Trento, trovansi co piose notizie riguardanti il Castello. Primo fra tutti è il D.r Pietro Andrea Mattioli, botanico e medico sanese che fece una descrizione minuziosa del Castello, la quale però per l’am mirazione soverchia da cui 1' autore era compreso, riuscì al quanto esagerata. È scritta in ottava rima e fu stampata dal

Marcolini in Venezia sotto il titolo : // Magno Palazzo dei Car dinal di Trento, i) Pur troppo di quest’opera non restano che due soli esemplari custoditi 1’ uno a Venezia, l'altro a Parigi. Nel 1858 Tomaso Gar, bibliotecarico civico di Trento ne curò una ristampa dal Monauni in Trento, abbreviando l’ampollosa introduzione dell’originale. Anche questa nuova edizione è or mai esaurita. Merita poi menzione il vecchio maestro di scuola in Trento Magister Johanes Pyrrhus Pincius di Mantova, che nell’anno

1546 scrisse il suo Cronicon Tridentinum, che è la storia dei Vescovi di Trento, fino ai suoi tempi. * 2 3 ) Verso la fine del secolo XVI venne il sassone Lorenzo Schrader a visitare la nostra sede vescovile già dovunque famosa per la esuberanza degli ornamenti e per la sua magnificenza. DÌ essa egli scrive nel suo libro: Menu mentori! m Itaìiae quae nostro saeculo a Chrìstianis posita sunt, libri quatuor. Heìm- stadii 1592: « Arx pulcherrima a Bernardo Clesio Cardinale ad ornamentum magis

et splendorem, quam ad tuendam urbem aedificata. » Per la cognizione del Castello servono assai le opere storiche del Prato , ;! ) éeWIppoIiti, *) del Manci, "') del ') Ambrosi Franorsoo •. Note biografiche, di P. A. Mattioli sanese e del suo soggiorno nel Trentino. — Tronto, Marietti, 1882. 2 ) Fu tradotta in italiano sotto il titolo: Annali, omero Croniche di Trento, e stampata in Trento nel 1648. 3 ) (nnochn'/o Prato (1045-1615) Historia triti enti nan ci vitati». Ms. ■*) Baldkssakiv Hippomti : Compendio

della storia del ducato trim tino sotto i re d’Italia, Longobardi, Franchi c Germani ; o: Compen dium rerum Tridenti ex archi vii.s (lesa in pi a rum. Ms. Sioismondo Manci: Annali di Trento fino al 1804. Ms.

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Pagina 13 di 109
Autore: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 104 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: II 7.075
ID interno: 204191
12 (218) C. POSTINGER — IL CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Mariani l ) e del minorità Benedetto Boneifi , 2 ) nonché le Miscel lanee raccolte in sette follanti dal Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758-1762) che contengono le copie di docu menti e di altri atti, tratte dall’antico Archivio vescovile. Un po’prima dell’occupazione francese venne a Trento il bolognese Francesco Bartoii che visitò pure il Castello. La descrizione de! suo viaggio data alle stampe nel 1780 col ti tolo : Le pitture

ed architetture della città di Trento e di pochi altri luoghi dei suo Principato t è interessante perchè ci dà una chiara idea della disposizione di ogni parte del Castello e perchè ci dimostra il periodo di decadenza cui ormai si andava incontro, li Bartoii è una delle ultime fonti donde si possa attingere prima della vandalica occupazione francese ; dopo di lui dobbiamo unicamente attenerci ai Diari! del Conte Gra- ziadei e del Pietrapiana che ci narrano con onesta sincerità gli avvenimenti dal 1796 al 1824

. La Biblioteca civica di Trento, che di buon grado si apre alle ricerche degli studiosi, possiede altri lavori di scrittori an tichi e moderni, che trattano del Castello e della città di Trento ; ma di massima importanza sono i documenti originali che ri guardano la fabbrica del palazzo, e gli inventari che fanno parte dell’antico Archivio vescovile, custodito ora nell'Archivio di Stato dell’ 1. R. Luogotenenza in Innsbruck, Avendo otte nuta la liberale licenza di esaminarli, ho potuto accennare in questo

lavoro a molte circostanze finora poco note. Le due vedute più antiche del Castello disegnate da Al berto Dtìrer (Durrero) si conservano nell' I. R. Biblioteca di Corte a Vienna (una si riproduce alla Tav. I), e rappresen tano il Castel vecchio con le loggia prospettanti la città. Fuor della cinta delle mura, dove oggi sta il bastione di mezzo, sorgeva in quel tempo una torre rotonda, robusta e bassa che fiancheggiava V ingresso al primo cortile. Un* altra veduta del *) Michelangelo Mariani ; Trento

con il sacro Concilio oc! altri notabili. — Trento, 1673, 1. voi. ') Bknkortto Bgnblli* Monumenta ccclcsìae indentiti ae. — Trento, 1760-1768, 4 voi, in 4,®

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Pagina 122 di 123
Autore: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: V, 106 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Segnatura: III A-21.499
ID interno: 96076
1(1 fi i.a rrr/n'RA conti il Arco, e do che più monta, a Sodegeno da Tito e ad Lzzclino eia K ornai io. iNon sara et-li il poeta i La cosa è possibile tanto piti che epici nobile ghibellino può benissimo essere poi andato nella imperiale Pisa e avervi presa stabile dimora. Con maggior sicurezza trovo però in Trento altri nomi noti alla storia delle lettere nostre, e proprio al tempo in cui è più probabile l’abbia visitata TAllighieri. Alludo agli anni 1304 —1307, in cui ne fu vescovo saggio

ed operoso il patrizio vene ziano Bartolomeo Guiditi dopo avere retto la diocesi di Castello nella sua patria e poi ondili di Xovara. 11 vescovo condusse allora seco a Trento molti ufficiali e parecchi suoi parenti, Ira i quali Andrea, cui fu affiliata con titolo di visconte la podesteria della città, Matteo e il Pievano Xieolò. Ma è questi il rimatore gentile die non senza garbo imitò le liriche di Dante e degli altri poeti dallo s/il uovo! Sentite: Un Spino è zittito elianti al core, ci quale si radona

una novella de una donna lauto adorna c Iella, che *n lei medesimi s' innamora Amore ; ncnJiò la v-jd-g de si ali valore. tùie revcirama o<ui'om dea far a quella, u mostra die Ideiate sia con ella, a uuisa e modo di dolce/e* .strofe . . . Con Bartolomeo e Xieolò è probabile sia stato allora a Trento anche Giovanni Ouirinì, altro e maggiore lirico imitatore di Dante, del quale ili conoscente e caldissimo ammiratore.A nelle era allora in Trento, notaio e scriba del vescovo, evi prese stabile dimora

, maestro Bongiovanni Bonandree da Bologna, che fu pur egli uno dei nostri antichi rimatori e ci lasciò un curioso libretto di regole del dittare in latino e in vol gare. :i Al Bonandree va principalmente attribuita la nuova redazione degli statuti di Trento ordinata dai Ouirinì. Può averla egli stesa in tedesco,. come pretendeva il signor Tomaschek? Xè il Ouirinì nè i suoi ufficiali comprendevano altre lingue die 1 ’ italiana e la latina. Basti dire che al banchetto per l’insediamento del Olii

ri ni essendosi pre sentato il signor Jacopo di Rouenburg, die per aver acquistato il castello di Segoirzano coi diritti ad esso spettanti pretendeva di servire il vescovo quale coppiere e di averne in compenso un vaso ti’argento, non comprendendosi le sue parole ci fu bisogno di un interprete. Che la visita di Dante alla valle dell'Adige e a Trento avesse luogo proprio in quelli anni, cioè tra il primo rifugio a Verona e la dimora sua in Lunigiana, molti indizi inducono a credere verosimile. 11 Ouirmi

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Pagina 36 di 109
Autore: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 104 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: II 7.075
ID interno: 204191
i . l'i i>tiN i• r.i; — u. > astki.i.u I»I-'.I. ui'un eu.NsKU.in successori non ismentirono la fiducia in essi riposta, restarono sempre fedeli alia causa ghibellina, accompagnarono l’Impera tore nei suoi viaggi a Roma, e ne ebbero in compenso mai sempre la grazia e la protezione imperiale. Nel 1220 il Vescovo Alberto III di Ravenstein accompagnò a Roma Federico II, lasciando intanto l’amministrazione temporale del vescovado, durante la sua assenza, all’avvocato della Chiesa di Trento, il Conte

Alberto III del Tirolo. Ben presto la benevolenza imperiale piegò, per i vescovi di Trento, alla peggio. Ritornato che fu Federico II dalla cro ciata nel 1228, si riaccesero le lotte con le città lombarde. All’Imperatore premeva che i valichi delle Alpi, tanto necessari per le calate dalla Germania, fossero aperti ed affidati ad una mano forte e fedele. Aldrighetto di Castel Campo in Giudicane, eletto Vescovo nei 1232, era uomo energico ed ancora devoto al partito imperiale, ma si temeva già che

la prossima ele zione avesse potuto dare un’altra piega alle convinzioni poli tiche del successore. Si veniva ormai formando una corrente contraria alla sovranità territoriale del Vescovo, certamente per gli influssi di Ezzelino da Romano, e forse anche del Conte del Tirolo che procurandosi di continuo infeudazioni nei vesco vadi di Bressanone e di Trento, era divenuto un potente dinasta, ed avvocato arrogante insieme anzicchè sommesso, dei Principi Vescovi. Cosi avvenne che Federico li nell’Aprile del

1236 nomina Governatore imperiale a Trento il Conte del Tirolo, ed ai 12 di Agosto di quell’ anno stesso nega al Vescovo in presenza dei fratelli Ezzelino ed Alberico da Romano e di Alberto Conte del Tirolo il diritto di infeudare, vendere o di mettere a pegno i beni del Principato, <) stacca il principato di Trento dall’Im pero germanico e lo incorpora con la Marca Trivigìana. Nel 1237 venne come giudice imperiale a Trento un tal Rolando, nel 1238 gli sussegui Lazzaro de Lucca, e nel 1239

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Pagina 9 di 109
Autore: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 104 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: II 7.075
ID interno: 204191
8 (214) C, POSTINOER — II- CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Quell’ombra di poter temporale che ancora restava si di leguò del tutto all’ingresso in Trento dì Napoleone I, nel Set tembre del 1796, dopo che l’ultimo dei Principi e Vescovi di Trento, Pietro Vigilio dei Conti di Thun, nella notte dei 20 Maggio di quell’anno, era fuggito a Passavia. I vincitori sban darono per la città e per il castello, nel quale si piantò il quartier generale francese: si penetrò in ogni canto dell’edificio mettendo

i Francesi; Trento cadeva così in potere or dell’una or dell’altra fazione, finché poi nel 1803 in appendice alla pace di Lune vii! e (1801), tutto il Vescovato venne secolarizzato ed incorporato alla Contea del Tirolo. 3 ) L’ archivio vescovile ri posto in 16 casse venne trasportato nel Luglio del 1803 a innsbruck. 4 ) La guerra fu indi ripresa, ma già nel Dicembre del 1805 si venne alla pace di Presburgo per la quale il Tirolo ') Le argenterie, proprietà del Vescovo, erano già state messe al sicuro

ai primi di Giugno del 1796 dalla Reggenza insediata du rante l’assenza del Vescovo. Tuttavia in Castello era ancor rimasta qualche suppellettile d*argento che ì Francesi assieme ad altri og getti di valore trasportarono a Verona. (Vedi Diario del Piotrapiana 3 Luglio e fi Settembre 1796. Ms. Biblioteca C. T.) -) Vi grande interesse per la storia di Trento durante le guerre francesi sono le Memorie storiche, o Cronaca della città di Trento dal 1796 al 1824 del O.tc Girolamo Grazi a, lei che fu Podestà

di Trento dal 1810 al 1812. 3 ) Convenzione tra l’ Imperatore Francesco I e la Repubblica francese del 6 Dicembre 1802. (Nota del Traduttore), '•) Per le ulteriori vicende dell' Archivio veggasi : Schonhcrr D.r Davide: Die Archi ve von Tyrol, nelle Mittheilungoo der k. k. Centralcommission, Vienna, Anno XI, 1885.

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