stoforo dall’ Acqua buon disegnatore ed incisore di stampe a bulino 1 ), il quale ne curò aneli e la impres sione. Non è necessario di’ io mi dilunghi nella de scrizione dei tre quadretti, poiché io li presento fedel mente ritratti al lettore. Osserverò soltanto che la piazza di Sacco ha subito una notevole trasformazione in se guito alla fabbrica del ponte di ferro che mette capo presso la casa e la torre comunale, che il prospetto del Suburbano alle Grazie fu pure modificato, ed in fine che
la veduta del ponte del Leno colle adiacenze è un po’ fantastica, anche tenendo conto dell'epoca in cui fu fatta. Il "V’annetti in quest’ultima si accontentò di fissare le tre costruzioni più rilevanti, cioè il ponte, il castello e la Chiesa di S. Maria del Cannine. Sul ponte, dalla parte che mette alla città si vede ancora il portone accennato da Adamo Chiusole nelle sue No tizie della Val Lagarina, p. 28. Lì cominciava il giro delle antiche mura che cingevano la città fino al tor rione Basadonna
. Dissi già prima che questi tre paesaggi dovevano essere compiti nel 1775. Infatti ce ne fa fede la lettera delle Idi di Febbraio di quell'anno, diretta al Prof. Grassi' di Innsbruck, Il Vannetti gli scrive fra il resto : « Mitto tibi tres formas a me delineatas, ab A- « queio antem optano arti fic o excusas, atque impressas. « Barimi una Roboretanam Ameni cimi Ponte exhibet, l) Di lui sono anche lo incisioni nell’ “ Orlando innamorato del Bojardo, rifatto da Francesco Berni e stampato in Venezia nel
