Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Autore:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Luogo:
Meran
Descrizione fisica:
244 S.
Lingua:
Deutsch; Italienisch
Commenti:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Soggetto:
g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Segnatura:
I Z 759/5(1964),2
ID interno:
116796
anche a Zurigo gl'insegnanti di filologia romanza e di lingue romanze, che sono tre, R. R. Bezzola, G. Hilty e K. Huber, facciano buon posto aH’italiano. Per l’assistenza, è qui doveroso segnalare che l'Università di Friburgo, in questo antesignana, fin dal 1902 istitui la cattedra di let- teratura italiana, che fu affidata a Paolo Arcari cui succedettero Giu- seppe Bilanovich e, ora, il ticinese Padre Giovanni Pozzi. A Friburgo, la stessa cattedra di filologia romanza fu dal 1905
, vi furono Vilfredo Pa- reto, Pasquale Boninsegni, Guglielmo Ferrero. Di tutta la schiera di in- segnanti italiani che, durante la guerra organizzarono corsi universitari per gli studenti italiani rifugiati in Svizzera, basti richiamare Luigi Ei- naudi. Superfluo ricordare che la cattedra di lingua e letteratura italiana nella Sezione culturale del Politecnico di Zurigo fu fondata nel 1856 da Francesco De Sanctis, il quale vi insegnó sino al 1860: negli anni nostri essa fu di Giuseppe Zoppi
e, attualmente, è di Guido Calgari, entrambi ti- cinesi, fervidi assertori di italianità. II professor Calgari, al Politecnico federale, organizza annualmente e regolarmente serie di conferenze ita- liane. Quattro altre cattedre universitarie di lingua e letteratura italiana sono oggi di Svizzeri italiani, quella di Berna affidata ad A. Jenni sviz- zero nato e cresciuto a Parma, quella di Ginevra a E. R. Castiglione di origine italiana, quella di Neuchâtel a R. Fasani, Grigionese di Mesocco, quella di San
Gallo a P. Fontana, Ticinese: col che risulta che tutte le cat- tedre di lingua e letteratura italiana in Svizzera — tranne quella di Zu- rigo, che però, come dicemmo, é, secondo il vecchio sistema, di roma- nistica — sono affidate a docenti di preparazione e di « struttura » ita- liana. Considerando la parte fatta, tanto nei programmi universitari quan- to nei volumi e nelle riviste scientifiche svizzere, che sarebbe lungo ri- chiamare (l’« Archivum romanicum » fu fondato da G. Bertoni a Fri- burgo
), si puó accertare che l'apporto agli studi dell'italiano e soprat- tutto agli studi linguistici puri, che culminarono col monumentale « Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz » di K. Jaberg e J. Jud, è uno dei piü notevoli che si siano avuti fuori d’Italia. Per la diffusione della cultura italiana negli ambienti extra univer- sitari, ma talora con l'adesione delle Università, nella Svizzera transal- pina operano varie associazioni. Quella senza confronti piü organiz- zata, piü attiva e piü