di Primiero, come si disse, erano ascritte alla pertica di Peltro, la parte meridionale della valle Làgarina con Brentonico ed Avio a quella di Verona, e la valle del Chiese, e fors’ anco la parte meridionale della valle del Sarca alla pertica di Brescia, l’agro tridentino, e più specialmente la civitas de'- Tridentini, almeno al tempo dell’ Impero, si esten deva considerevolmente a settentrione, cioè sino a Sabiona (Seben) o alla Chiusa di Bressanone (Klausen), e fin sopra Merano a Tholl (Telonium
), dov’erano segnati anticamente i confini d’Italia, eom’ è provato dalle stazioni dei pubblicani che ivi si trovavano 2 . Quest’è un’altra prova, se ancora fosse necessaria, che alle delimitazioni antiche delle diocesi corrispondono quelle degli antichi municipi! Nell’ ara Dianae, trovata < presso._Meraho ed ora custodita nel Ferdinandeum di Innsbruck, si fa men zione di Maia o di un Castravi Maieme, che corrisponderebbe all’odierno Mais, e più precisamente ad Untermais 3 * , presso Merano, il cui nome