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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 333 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
- to di acquisto dei masi Castello e Schönaich da parte della famiglia Ferrari di Calceranica nel 1817 si dice che quest'ultimo era stato ridotto in cenere da un fulmine, la sua esatta dislocazione risulta oggi assai difficile, tuttavia, sulla base di una pianta del 1774 la sua posizione potrebbe individuarsi a sud del cavalcavia che at- tualmente attraversa l'autostrada. All'indomani della spartizione della grande proprietä Ferrari, avvenuta in- torno al 1850 fra i fratelli Guiseppe e Gasparo, quelli che una

volta furono lo Schönaichhof, l'Urferhof nei pressi del traghetto sull'Adige e la cantina del Castello andarono a Gasparo Ferrari, mentre i masi Castello, Masetta e Rosi spettarono a Guiseppe Ferrari. Sul luogo dell'abbandonato camposanto Gasparo Ferrari nel 1863 costrui una nuova casa padronale, mentre nei masi Caneve e Urfer si insediarono i fittavoli. Gasparo Ferrari nel 1868 fu elevato dall'imperatore Francesco Giuseppe al rango nobiliare. 23 Il maso Urfer fu in buona parte spazzato via

dall'inondazione del 1882 e dovette essere risistemato completa- mente. Alla morte di Gasparo Ferrari esso venne ulteriormente diviso tra i suoi due figli, Titus ed Eduard, co me giä detto nel capitolo riguardante il maso Castello. Eduard ebbe il maso Caneve, Titus il maso Urfer e la proprietä che fu del maso Schönaich. 24 Dopo la morte di Titus von Ferrari; il 29. 9. 1927, il nostro maso fu dapprima acquistato da un certo Avancini di Brez in Val di Non e successivamente, nel 1933, da Giuseppe Mosna. Benche

13 idem, 1710 fol. 207 14 idem, 1710 fol. 189 15 idem, 1722 fol. 217 16 idem, 1723 fol. 332 17 idem, 1723 fol. 332 18 APV, KR 1755 19 idem, 1757-1760 20 idem, 1773-1776 Per quanto riguarda la famiglia Menz vedi anche la cor- rispondente nota nel capitolo riguardante il maso Ca stello. 21 APr, Catasto tributario 1776 22 Vfb. K. 1799 fol. 11 23 La lettera di conferimento della dignitä nobiliare e in possesso del Dr. Emst von Ferrari di Bolzano. 24 Vfb. K., 1885 fol. 4072

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 326 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
per colpa del mulino esistente al di sotto del maso Ca- stello. Nel maso c'erano 15 bovini e 9 cavalli. Il nuovo proprietario rilevö i tre affittuari: Piffer, Rosi e Zano- ni, il mugnaio Valentino Anderlotti e il traghettatore Antonio Floriani. Il competente ufficio di Caldaro, in nome della Signoria principesca, confer! l'autorizzazione a questa compravendita, e fu anche l'ultima volta che lo fece. Alla morte di Domenico Ferrari la proprietä si e trasmessa ereditariamente in linea diretta e fino

e Giuseppe toccö l'altra parte dell'enorme proprietä, cioe il ca stello, Masetta e Rosi (Dal Lago). Avendo studiato giurisprudenza Gasparo si diede, peraltro alla carriera im- piegatizia nell'ambito dell'imperial-regia amministrazione austriaca e nel 1868 fu elevato al rango nobiliare. Kaspar von Ferrari fece costruire nel 1863 la propria abitazione residenziale sul terreno ove una volta si tro- vava il cimitero (oggigiorno in detto palazzo e ospitato il ristorante «Al Castello») . Mori il 14. 3. 1883

volte citato maso Caneve racconta di aver rinvenuto delle spirali di bronzo (forse di origine celtica) ai bordi del viottolo esistente a nord del maso. Grazie anche ai reperti venuti alla luce a Monte, a Stadio, a Camel, a Caneve e a Gufl e andato pren- dendo corpo (Lunz) un nuovo orientamento in merito alle teorie riguardanti gli insediamenti ed il traffico di Vadena antica. Il Dr. Eduard von Ferrari passö a miglior vita il 15. 5. 1898, lasciando 7 figli, fra cui Guido,- ognuno ereditava 1/7 dei

beni. 33 Nel 1973 la proprietä si trasmise agli eredi di Guido: Dr. Ernst ed Eduard jr. Nel frattempo, perö, essa e stata ulteriormente alienata. 34 Il 29. 9. 1927 Titus von Ferrari moriva senza lasciare eredi maschi e nel 1933 il suo maso fu acquistato da- Giuseppe Mosna di Romano di Trento. Tale proprietä, una volta facente parte del maso Schönaich (Quercia), si trova ancor oggi nelle mani degli eredi Mosna. La parte settentrionale del maso Castello e rimasta fino ad oggi integra e indivisa

. Passando dal Dr. Giuseppe Ferrari, attraverso il Dr. Riccardo Ferrari, essa e ancor oggi in possesso della omonima famiglia e precisamen- te del Dr. Giovanni Ferrari.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 362 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
von Ferrari si trasmise ai figli: Dr. Johann Franz, Dr. Dominikus Josef e Johann Baptist Ferrari. A differenza di quanto compare nel contratto di compravendita del 1805, negli atti concementi tale passaggio i Ferrari di Piccolongo vengono chiamati «von Ferrari». Nel frattempo, per ef- fetto del taglio a drizzagno dell'Adige nei pressi di detta localitä, grazie al quäle vennero eliminati alcuni gran- di meandri del fiume, la proprietä si ingrandi con l'apporto di porzioni di terreno del Comune di Ora

. 48 Mat theus Zamboni mori il 13.8.1838. Chiamati all'ereditä furono i due figli Matteo e Julius. Dopo la morte di Ju lius, avvenuta nel 1839, Matteo divenne proprietario unico. Il 24.11.1840 egli vendette tutti i suoi possedi- menti in Piccolongo a Matteo Tevini. 49 1 beni dei Ferrari a loro volta di vennero proprietä esclusiva del Dr. Do minikus Josef nel 1836 e nel 1837 venduti anch'essi a Matteo Tevini. In tal modo tutti i masi di Piccolongo tornarono ad essere in possesso di una sola persona

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 270 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
to allungata in quella direzione di 24 piedi (7,20 m circa). I fratelli Ferrari, in quanto principali donatori, ottennero il permesso di aprire una finestra che dalla loro casa prospettava sulla chiesa in modo da consenti- re a tre persone, ad essa affacciate, di assistere alla santa messa.I lavori poterono iniziare nella primavera del 1840. Le opere murarie furono eseguite dal menzionato Vigilio dell'Antonio. Per l'allestimento di una sagre- stia fu necessario eseguire dispendiosi brillamenti

e i lavori in marmo. Quest'ultimi furono commissionati allo scultore Giuseppe Manzana da Castione di Brentonico dal borgomastro Dr. Giuseppe Ferrari. Il nuovo altare in marmo di Val Caregna avrebbe dovuto essere ultimato entro la Pasqua del 1846. Il vecchio ritratto di S. Maddalena doveva trovare collocazione sul nuovo altare. Il precedente altare di legno venne eliminato. 95 Da ultimo fu costruito il matroneo,- in luogo della finestra piü sopra ricordata fu aperto un passaggio che dal maso Castello

e i masi si impegnarono a mettergli a disposizione una cantina. Dai conti della chiesa degli anni 1852-53 si desume che la scuola una volta era ospitata nel maso Castello, ma che venne perö sfrattata dai Ferrari. Nel 1839 il curato Andrea Pancheri dovette perciö sistemare anche quella in canonica e piü precisamente al pianoterra, dove una volta c'era la legnaia. 98 L'edificio era stato assai trascurato dal giä menzionato curato Pancheri, per cui non si trovava in buono stato. Si pensö allora ad una

nuova sede che potesse accogliere la canonica, la scuola e gli uffici comunali. Il progetto di una nuova costruzione fu elaborato dal vice ingegnere-capo Franz Hämmerle e il 22 ottobre 1856 pote essere presentato dal borgomastro Pietro Rochetti all'ufficio distrettuale. Il benestare si fece ■aspettare a lungo. Il Dr. Josef Ferrari mise a disposizione gratuitamente il terreno sul quäle avrebbe dovuto sorgere l'erigendo edificio e rilevö la vecchia canonica versando nelle casse del Comune la somma

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 206 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
dall'alba fino alle 10 di sera. Il comune per contro si impegnava a mettere fuori servizio il traghetto situato nei pressi del maso Urfer di sopra (maso Frizzi). Nel frattempo il progetto dell'ingegnere Anton Geppert era finalmente pronto: lunghezza 70 m, prezzo di costruzione 6.200 fiorini. Il compito di impresa costruttrice fu assunto da una apposita associazione formata da: comune di Vadena, Dr. Giuseppe Ferrari, eredi di Kaspar von Ferrari (piü precisamente dal Capitano regionale Dr. Eduard

von Ferrari e da Titus von Ferrari), ditta Giovanni Battista Tacchi (quäle proprietaria del maso Birti), fratelli Rocchetti, Dr. Andrea Borgognoni del maso Mover e conte Josef Thun di Stadio. L'amministrazione regiona le accordö un contributo di 1.900 fiorini e la societä incaricata del risanamento dell'Adige partecipö anch'essa alla costruzione del ponte con un finanziamento. Ai primi di marzo del 1884 il capomastro Felix Wasserer, nativo della Zillertal che giä aveva costruito il ponte di S. Michele

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 308 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
II podere sulla sinistra dell'Adige avente un'estensione di 10,8 ettari viene ceduto nel 1823 da Braito a Franz e Josef Ferrari di Bronzolo per 2500 fiorini, il che corrisponde ad un prezzo di 1,38 fiorini per m 2 , cioe tutto sommato un prezzo molto basso. Per farsene un'idea, si pensi che nel 1823 a Vadena una vacca da latte costava 37 fiorini, equivalenti a 2220 Kreuzer, oppure che uno staio di mais, pari a 28 1, valeva 1 fiorino e 24 Kreuzer, cioe 3 Kreuzer al litro. L'amministratore del

Giudizio di Caldaro, proprietario del terreno, da il pro prio assenso alla divisione del maso, giustificandola con l'asserzione che il podere, essendo situato dall'altra parte del fiume, avrebbe avuto bisogno di un costoso traghetto. 19 Nel 1844 il maso fu venduto da Anton Rosi per 7000 fiorini ai fratelli Josef, Michael e Kaspar von Ferrari, proprietari del maso Castello di Vadena. Nel 1889 esso fu ceduto da Anna von Ferrari al Dr.Giuseppe Dal Lago di Cles (Val di Non) ma nel 1979, infine, e stato

di nuovo acquistato dal Dr. Giovanni Ferrari del castel lo. 20 Note 1 APV, Urbario 1522 " idem, 1733 ■nr », iv-gis 8 idem, 1679 9 idem, 1685 10 idem, 1707 2 Vfb.K. 1585, foglio 273,1587, foglio 21 3 idem 1589, foglio 82 4 idem 1595, foglio 304 5 Archivio provinciale di Bolzano, Registro contabile 6 Vfb.K. 1673,foglio 311 7 APV, Registro contabile 1676 1610 12 Vfb.K 1773, foglio 404 13 idem, 1774, foglio 112 14 idem, 1804, foglio 273 15 idem, 1802, foglio 167 “ idem, 1810, foglio 135 17 idem, 1826

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 381 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
di un terzo similare recipiente possa costituire un ar- ricchimento delle conoscenze in argomento, tanto piü che questo terzo esemplare e piü antico dei due tratta- ti nell' opera citata. In merito alle circostanze che hanno portato alla scoperta di 5203 antiche monete d'argento 3 , 5200 piccole e 3 grandi, sono grato al Dr. Ernst von Ferrari per avermi fomito, fra le altre, l'importante informazione, secondo la quäle il vaso di terracotta rinvenuto a Vadena nel 1885 si trovava accanto ad uno scheletro

. Il suddetto Dr. von Ferrari e un nipote del Dr. Eduard von Ferrari, a suo tempo Capitano distrettuale di Bres- sanone, il quäle era il proprietario del maso Caneve cui apparteneva la vigna nella quäle fu rinvenuto il ripo stiglio. Tale vigneto era situato sulle pendici del Monte di Mezzo e il tesoro monetale giaceva sotto una gran- de lastra di pietra. Meta delle monete ed il vaso che le conteneva rimasero in possesso del proprietario del terreno, una parte di esse andö ad arricchire la raccolta del conte

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 268 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
In conformitä all'accordo stipulato con i signori von Menz il 2 luglio 1795 il cimitero doveva venir costruito ex novo. In base ad esso i von Menz avrebbero messo a disposizione il terreno necessario ed esattamente il luogo dove nel 1863 i von Ferrari costruirono la loro casa padronale, attualmente occupata dal Ristorante al Castello (p.ed.33/2). Il costruendo cimitero fu realizzato col contributo di 20 fiorini versato da tutti i masi di Vadena di sopra,- esso ottenne la licenza

durante l'invasione delle truppe francesi». 94 L'8 marzo 1839 il Comune di Vadena inoltrö al Giudizio di Caldaro una domanda, con allegato progetto, per l'ingrandimento della chiesa. A tale scopo fin dal 1839 erano stati raccolti fondi fra la popolazione.Determinante al riguardo risultö la donazione di 1000 fiorini effettuata dal curato di Bronzolo Anton von Ferrari. Ulteriori 1000 fiorini, secondo la volontä del donatore, dovevano venir raccolti tra i proprietari di Vadena. In conformitä del

protocollo giudiziale del 5.4.1839 i vari masi contribuirono come segue alla relativa realiz- zazione: - fratelli Michele e Giuseppe Ferrari - Cristoforo Birti - Alois e Johann Fritzi (60 a testa) - Leonardo Borgognoni - Peter Rocchetti - Antonio Rosi 370 fiorini 300 fiorini 120 fiorini 100 fiorini 80 fiorini 30 fiorini Totale 1000 fiorini I progetti della costruzione furono elaborati dal capomastro Vigilio dell'Antonio di Moena in Val di Fassa. Essi prevedevano l'ingrandimento della cappella del

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 297 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
e alla fine erano cosi indebitati che il medesimo dovette essere venduto all'asta; poveri e indigenti essi si ritiraro- no rispettivamente a Lana e a Postal. Antonio Palaoro non si attenne piü alla clausola di non rinforzare l'argine destro e nel 1856/7 diede inizio a lavori di rafforzamento. Anche con la ricostruzione del traghetto, che collegava Laives ad Appiano, Palaoro si procurö fastidi con le autoritä e con Kaspar von Ferrari, il quäle aveva ottenuto in concessione dall'Erario

l'attraversamento in quel di Vadena. Gli abitanti di Laives videro comunque di buon occhio il ripristino del traghetto presso il maso Urfer di sopra, perche il percorso comprendente il traghetto di Vadena era molto piü lungo. In base alle testimonianze raccolte fra i vecchi del luogo, i laivesoti di allora sostenevano che il traghetto in localitä maso Urfer di sopra era sempre esistito. Per intervento di Ferrari il traghetto di Palaoro il 30. 9. 1857 fu dichiarato illegittimo e smantellato, ma successivamente

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