Le dinAstie di LAgundo Immagine sacra con il convento dei Geronimitani di Monte San Giuseppe, che divenne un luogo di pellegrinaggio molto frequentato; vi si venerava un rilievo di San Giuseppe. Dopo la chiusura del convento, avvenuta nell'anno 1786, monte San Giuseppe cambiö continuamente proprietario e funzione. Sebastian Latzi, proprietario nel 1794, fece stampare il testo "Descrizione de! nuovo ba- gno termale presso il convento dei Geronimi tani di monte San Giuseppe" (conservato nel Museo
civico di Merano). San Giuseppe. II periodo aureo del convento terminö il 18 agosto del 1786, quando giunse l'ordine di chiusura voluto da Giuseppe II. La comunitä fu sciolta ed 1 Patres, un chierico ed un fratello laico, dovettero lasciare per sempre l'eremo. I beni vennero confiscati e l'edificio conventuale venduto. Per Monte San Giuseppe iniziö un periodo assai mutevole. L'amministratore nominato dal governo Martin Wiedenplatzer, consigliere a Merano, 70 avrebbe voluto trasformare il convento
in un maniero. 71 Ma giä nel 1794, fu acquistato dal procuratore meranese Sebastian Latzi, che provö a trasformare Monte San Giuseppe in un luogo per bagni termali, impresa che perö non gli riusci come avrebbe voluto, nonostante la grande pubblicitä che aveva fatto. 72 Per un breve momento, l'eremo riacquisto l'antico splendore, quando, in occasione del la visita del principe ereditario nonche futuro re Ludovico di Baviera avve nuta il 4.12.1810, il commerciante Nikolaus Verdroß illuminö a festa l'antico
l'anticoconventoe lotrasformö in unalbergo con grandi comoditä, come la prima piscina coperta della zona, la prima seggiovia del dopoguerra ed una strada d'accesso asfaltata. 75 Ma ancora una volta il tutto durö poco e ben presto la casa si ritrovö nuovamente vuota. Monte San Giuseppe „ Anche domenica scorsa Monte San Giuseppe e stato frequentato da una gran folla. Questo fresco ed ombreggiato luogo di villeggiatura a nord del castello di Foresta, a un'ora e un quarto da Merano, e assai frequentato sia dagli
ospiti che dai locali. II tiro a segno, il gioco dei birilli, la degustazione dei canederli e l'esibizione della banda musicale di Parcines, hanno attirato un numeroso pubblico in fuga dall'afa cittadina che, dopo un piacevole viaggio fino a Foresta, ha affrontato il ripido, ma ombreggiato sentiero per Monte San Giuseppe. Questa piccola fatica e stata ampiamente ricompensata daIIo splendido panorama, dall'aria mite e daIl'eccellente acqua sorgiva, che l'attento ristoratore Alois Tschöll ha saputo