¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Autore:
Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Luogo:
Meran
Editore:
Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica:
422 S.
Lingua:
Deutsch; Italienisch
Commenti:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft
Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Literaturangaben
Soggetto:
g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Segnatura:
II Z 759/26(2002)
ID interno:
611992
che i cambiamenti fattivi esigono. Essi sono, prima ancora, il segno di una insufficiente intesa del piano sul quale questi ultimi si situano. In altre parole: manca una chiara e condivisa diagnosi di ció che informa Eetà del mondo a cui apparteniamo - dove per diagnosi si intende la capacità di indicare, nel suo tratto di genesi, il senso di ciò che é 2 . La mancanza di una diagnosi é, a sua volta, segno del fatto che, innanzi- tutto, il modo di interrogare non è consono o, per cosi dire
, congeniale alLelemento che orienta il senso dei fenomeni appariscenti che, pure, fanno problema. Tuttavia, un’esperienza originaria del tempo, e un interrogare che resti ancorato nel richiamo di tale esperienza, costitui- scono roriginaria e imprescindibile risposta dell’uomo alle avventure di senso che egli, nel fulcro del suo essere, è chiamato a sostenere - imprescindibile, s’intende, per un’umanità che voglia essere libera. Infatti, come potranno esservi, a fronte dei pressanti problemi pratici che
via via si prospettano, risposte genuinamente riferite alla sorgente di umanità dell’uomo, se, a monte, Lessere umano in quanto tale non risponde in modo esplicito del principio di genesi (o geniturale) che impronta il senso che tali problemi hanno per Tuomo stesso? È possi- bile agire responsabilmente là dove Tesperienza del tempo resti fugace, l’interrogare rapido e, di conseguenza, l’esplicitazione diagnostica priva di risonanze e toni di verità? 1. L’origine delle nostre istituzioni formative
è greca, e, piu preci- samente, platonica. Non si tratta di un’affermazione di ordine storico o genealogico, ma di una prima indicazione dell’elemento da cui la stessa istanza formativa tuttora scaturisce e ci riguarda. II cosiddetto “mito della caverna”, che Platone espone nel VII libro del dialogo intitolato Politeia, illustra, con una similitudine, il tratto portante di ció che i Greci chiamano paideia. Tale dizione - generalmente resa con il termine “educazione” - nomina un movimento di radicale
trasformazione del- Lessere umano, al quale restano riferiti, per libera filiazione, il principio e il significato di ció che noi chiamiamo, variamente, “formazione”, “istruzione” o, appunto, “educazione”. La paideia platonica ha il senso della liberazione dell’anima da uno stato di cattività, e, soprattutto, del suo successivo radicamento in 403