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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 296 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
, 96. Tmsandario, 228. Trento, 38. Tri-vena (Monte), 176. Trenero, 115. Vajólon, 69-71. Vallarsi, 218-222. Val Bona, 179. Val d’Astico,. 222. Val di Cenitira, 59. Val di Danne, 177, Val di Flemme, 63. Valle di Fumo, 176. Val di Genova, 124. Valle di Non, 78. Valle di Roncon, 177. Val di Sella, 10. Val di Sole, 110. Valle di Tesino, 21, Valle di Traviglielo, 69. Val Gardiva, 184. Valle bagarino, 218, Val Sorda, 219, Valsngana, 1-6. VaronefGrotta del), 198. 'Venèzia (Cima), 113. Vernale,- 76. Vezzano, 209

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 12 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
INDICE Prefazione Pag*, v Capitolo Primo. — .La Vaìsugana . 1 Da Bassano a Borgo, — Don Giuseppe Grazioli. — Frate Felice cV Dima e 1’ etimologia. — Canzoni valsuganesi. — L’avverbio mai. — Roncegno. — Levico, — Yitriolo. — Tesino ed i suoi abitanti. — La lAlolina. — Il Canto da Valle. — La Cima d’Asta. — Porgine. — La Valle del Fersina. — I canòpi. — I Mócheni o l’etnografìa pangerma- nistica. — La Chiusa di divezzano. — Ponte Alto. Capitolo Secondo. - Trento 38 Trento. — Storie e monumenti

. — 11 Duomo, — Il Castello del Buon Consiglio. — Santa Maria Maggiore, — Il Concilio Tridentino. — Reminiscenze. — Le tre Torri. — La leggenda del Palazzo del Dia volo. — Il Boss Treni. Capitolo Terzo. — La Valle ddVAvmo 58 L’Avi sio. — Val di Cembra. — Cavalese. — Val di Flemme. — Sto rie e paesaggi. — La Valle di Prodazzo. — Paneveggio. — San Mar tino di Castrozza. — La Valle di Fassa. — I giganti dolomitici. — Il Sasso Lungo. — La Marmolada. Capitolo Quarto. — UAnaunia. . 78 Mezzotedesco

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 238 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Capitolo Ottavo. LA VALLE LA GARIN A. SOMMARIO. La l ai Lagarina. — Castel Beseno, — I Teutoni della Folgaria, — Castelbareo.—11 Castello di Nomi.'—Le streghe di Noga- redo. — Rovereto. — Il dominio veneto nel Trentino. — Il Castello di Lizzana. — Un episodio della guerra di Cambray. — I Lavini di Mareo. — Ala. La Valle dell’Adige compresa nel territorio del- P antico Principato vescovile di Trento si divide in due parti. La superiore die va dalla Chiusa di San Mi chele fino a Mattarello

, chiamasi Agro Trentino; P in feriore da Mattarello alla Chiusa di Rivoli, è la Valle Lagarina, forse da Legare, già sede di un Duca lon gobardo, a cui quel tratto fu sottomesso. Questa valle è percorsa dalla ferrovia, ed i luo ghi più rimarchevoli sono quasi tutti sparsi sui due versanti, laonde senza internarci nelle vallette con fluenti, come Valle Arsa e Folgheria che offrono un interesse assai limitato, ci accontenteremo di passare in rivista i paesi che ci sfileranno davanti, poiché m’ ac corgo

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 74 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[CAP. III.] LA VALLE DELL’ A VISIO. 59 che V Avisio trasporta gratuitamente all 5 Adige la pri mavera. A Lavis comincia la Val di Cembra t Zimmer- thal pei Tedeschi, più probabilmente dai cirmoli (pinus cembro) ond 5 erano anticamente ricoperti i pendìi, an ziché dal nome dei Cimbri, i quali potrebbero averla anticamente abitata. Comunque sia, la valle malgrado la sua vicinanza e le sue relazioni col paese tedesco si è completamente verwälscht, e in Cembra come lungo tutto il corso dell’ Avis

io il dialetto trentino risuona in tutti i villaggi, tranne ad Altrei piccolo paesello nella bassa Val di Fieni me, il cui campanile aguzzo spicca sulle falde del Sólajól come una pro testa del-germaniSmo ricacciato. La parte inferiore della Valle dell’ Avis io non è nè dilettevole nè agevole per il pedone, nè la con siglierei a chi volesse recarsi in Fieinme ed in Fassa. Più interessanti strade sotto tutti i rapporti e più fa cili sono: quella postale che da Egna (NeumarM) per il monte Ci sio n sale

a Cavalese, ed il sentiero che per l’amena Valle di Pine mena da Civezzano a Bedol, Spiazzo e Segonzano. Quest 5 ultima specialmente per chi non voglia uscire dal Trentino è preferibile. Sulle rive del lago della Seraja un buon albergo e la lieta compagnia di numerosi Trentini che vi si re cano a godere il fresco nella calda stagione, fanno dimenticare la fatica dell’ ascesa; nella discesa pel Rio della Regnana il viaggiatore ha di che distrarsi nel .contemplare gli omeni, immensi coni di terra che

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 226 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Girando verso levante della rócca d’Arco s’in contra la via che conduce a Trento, risalendo per un tratto il corso del Sarca. L’aspetto elei territorio per corso da quella strada non è guari interessante fino al paese di Dro : a sinistra si eleva P erto e selvaggio monte dì San Giovanni ed a destra lo Stivo, che separa la Valle dell 5 Adige da quella del Sarca, e sui fianchi del quale si drizzano su dirupato ciglione i bruni ruderi del castello di Drena, che appartenne dapprima ai signori

di Sejano e venne da questi nel 1175 venduto a quelli di Arco. A poco a poco la strada s’interna in un paese che pare colpito da una maledizione. La valle è cosparsa di frantumi di mon tagne, dì sassi, di rovine ciclopiche, quasi che un monte si fosse colà di subito sfasciato, o che quello fosse stato il teatro di una lotta a sassate fra Titani. Quelle rovine, che si stendono dalla stretta delle Maròcche 1 fino a Pietra Murata, si crede con fonda mento sieno le morene frontali dell 1 antico ghiacciaio

che dalPAdamellò scendeva per la Valle del Sarca, e il prodotto di frane dei monti vicini. I frantumi che si scorgono, secondo il professore Omboni, non sono che le parti superiori eli quelle morene formatesi dopo cessato il passaggio di un grande ghiacciaio che scendeva per il bacino dell’ Adige fra Trento e Vezzano. Oltre il lago di Cavedine, formato dal Sarca, la via sale per la valle fino al luogo chiamato le Sar- 1 Marocca in dialetto trentino significa propriamente rauric- duolo a secco

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 196 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[CAP. Vf.] LE GIUDICAR JE. ' 177 al settentrione, al passo del Ghiacciaio Cavento, da cui si scorge la sottostante Valle di Fumo, col Ile di Ca- ■ stello (2891) e le montagne della Yaleamoiiica. Dal Bocchello di Cavento, proseguendo il viaggio nella di rezione nord-est, si può percorrere tutto quello ster minato mare dì ghiacciai che si distende fino al To nale, sul quale s’innalzano le Tette del Corno di Ca vento (3443), del Cro##on di Forgorida (3140), del Gare Alto (3461), del Fossori

di Genova (3506), della Lòbbia Alia (3116), della Lobbia Bassa (3036), clel- V Adamello (3652) e del Mandrone (3410). Poco più sotto di Breguzzo si trova il displuvio fra la Valle del Sarca e quella del Chiese, ed i rì denti laghetti di Roncone alimentano un torrentello che scende ai mezzodì per incontrare il Chiese a Pieve di Buono. Questo ruscello ha la sua sorgente ai piedi del versante meridionale del ghiacciaio della Lobbia, e percorrendo le lunghe e diserte valli di Fumo e di Danne raccoglie nel

suo corso da un lato tutti i rigagnoli prodotti ' dai ghiacciai che si esten dono dalla cima dell’ Adamello fino alla Valle di Roncon, dall’ altro tutti quelli che scendono dalla lunga cornice che segna il confine fra il Trentino ed il Regno (P Italia, la quale altre volte divideva il Principato dal territorio bresciano. Le cime di questa catena, anticamente chiamate Finii diedero alla parte superiore della Valle di Daone, che va dal punto de nominato le JBoazze fino ai piedi della Lobbia, il nome

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 198 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[CAP. TI.] LE G1ÜDICABIE, .. 179 Il doppio forte dì Lardare, eretto ai due lati della valle, vieta la salita dalla parte di Brescia e la di scesa dalla Valle di Daone, e a quanto si può ar guire dall' apparenza esterna, è il meglio costruito e munito del Trentino. Ultimamente esso fu provveduto di artiglierie Uchatms di grosso calibro e furono com pletati i lavori di difesa. Tutta la Val Bona è fiancheggiata da altissimi monti, coperti dalla vetta alle falde di fittissime selve di ogni varietà

di conifere; solo di rado la roccia nuda si mostra sulle più eccelse cime od in qualche spaccatura, da cui precipitano fantastiche cascateli e; qua e colà sulle rive del Chiese, fra le folte macchie di ontani, le seghe e le fucine fanno udire il rumore dei loro congegni messi in moto dalle candide spume del torrente. Una volta tutta la valle fino a Con di no era sparsa di ferriere ; ora anche quell 1 industria, che teneva occupate varie centinaia di operai, è morta essa pure in causa della linea daziaria

che impedisce T esito di quei prodotti . 1 Da Strada a Condino la vallata non è nè varia nè accidentata, ma vi spira una calma ed una me stizia che non mancano di poesia. Verso sera, spe cialmente, quando le bellissime montanine, le più av venenti del Trentino, ritornano dal lavoro dei campi, facendo echeggiare la valle coi loro ritornelli scuciti e lieti, e lo squillo argentino delle chiesuole nascoste nell 1 ombra della foresta saluta la stella della sera, 1 A Creto, i signori Gllsenti aveano

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 195 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Di là la strada svolta sui ponti della Scaletta, e sovrasta al profondo letto del Sarca, rammentando gli orridi passi della Via Mala sullo Spinga ; quindi la valle si allarga, ed in mezzo alle praterie appare Tione, Fattuale capoluogo delle Giudicane. La cosa più interessante a Tione è una piazzuola, clie è tutto quello die si può immaginare dì più pit toresco per i muri affumicati, i ballatoi cadenti, i variopinti cenci che sventolano da ogni lato ; ma ciò, lo confesso, è ben poco, e non

filande a vapore si limitano al lavoro degli scarti. Da Tione la strada si eleva lentamente nella dire zione di mezzogiorno fino a Breguzzo, dove sbocca la valle dello stesso nome che sale alla Cima di Cane (2960) ed alla diramazione HoiVAdamello che separa la Valle del Sarca da quella di Fumo. Questa valle, quasi piana per ben tre ore, offre a chi la percorre V incan tevole spettacolo di fertili prati, seminati di bianche casucce e di verdeggianti boschi che la fiancheggiano in tutta la sua lunghezza

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 82 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[CAP. III.] LA VALLE DELL 1 A VISIO. '67 potrebbe essere dì grandissimo interesse e getterebbe non poca luce sopra un argomento così intricato ed oscuro, qual è quello della fattucchieria nel secolo XVI. Senza confronto più vario, per deposizioni testimo niali e confessioni degli accusati, di quello pubbli cato dal Dandolo sulle Lamie di Val Lagarina, questo processo varrebbe ad illustrare ampiamente la demo nologia del decimosesto secolo ed a ricercarne le ori- . gini. Fino dalle prime pagine

di otto di quelle sedicenti fattucchiere. Dopo Cavalese la strada si fa più ampia e co- « moda infino a Predazzo (1017), dove si biforca in due rami ; quello a sinistra sale per la Valle di Fassa, P altro mena per la Valle di Travignolo a Primiero. L’ angusta Valle di Predazzo è la terra promessa del geologo, tale è la varietà e la ricchezza dei mi nerali in essa raccolti. Non v’ha osteria che non abbia la sua collezione di sassi, di petrificazioni e di cristalli; perfino i contadini hanno preso una

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 209 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
quello che sono oggidì, bensì pericolose e difficili. La strada attraverso la valle partiva dalle gole del Fonale e s’inerpicava per dirupate costiere, per passi vertiginosi. Ora i comuni di Riva e della Valle di Lecito con straordinario ardimento intagliarono nella rupe a picco, sul lago eli Garda, una comoda via carrozzabile che s’interna quindi nella valle e passa alla sinistra dell 5 ameno lago di Molina o Ledro, toc cando i pittoreschi villaggi di Legos, Biacesino, Mez zolago e la Pieve

. L* anima meno sensibile ai più sublimi spettacoli della natura non avrebbe potuto rattenere il grido d 1 entusiasmo che mi strappò dal petto V incanto che mi s’ allacciò alt’uscir dalla valle. A picco, sotto la rupe in cui è intagliata la via, si distendevano le quiete acque del Garda ; a destra le pendici della opposta riviera si perdevan lontano nelle brume ar gentee, dove scintillava irrequieto il bagliore di una lunga striscia cP argento. La luna, mezzo nascosta fra le nubi, ad ora ad ora

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 73 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Capitolo Terzo. LA VALLE DELL’A VISIO. SOMMARIO. * L’Avisio. — Val di CAmbra. — Cavalese. — Val di Flemme. — Sto rie e paesaggi. — La Valle di Predazzo. — Paneveggio. — San Martino di Castròzza. — La Valle di Fassa. — l. giganti dolomitici. — Il Sasso Lungo. — La Marmolada. A metà strada fra Trento e San Michele la fer rovia passa, mediante un lunghissimo ponte, sopra uno sterminato campo di ghiaie. Nell’estate un solo arco basterebbe per il rigagnolo che attraversa quella desolata campagna

, ma gli è ben altrimenti nella pri mavera quando allo squagliarsi delle nevi il filo d’ acqua si converte in smisurato torrente ed invade torbido ed impetuoso lunghissimo tratto della Valle avesina. Lavis, il cui nome non è che quello del torrente PAvis (Avisio), è un paesello mezz’ora di stante dalla Stazione,, non mai fiorente, e decaduto più che mai causa la ferrovia che gli passa davanti senza arrecargli nessun utile. A Lavis è altresì di poco profitto Tesser a capo della strada postale che

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 100 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
84 ' IL TRENTINO. [CAP. IV.] Dalla Rocchetta si domina quasi tutta P Ànaunia, e veramente alla vista di queir immenso altipiano che va dai ruderi dell 1 antica Visione fino a Fondo, il viandante non può trattenere un’ esclamazione di meraviglia e non confessare esser in gran parte giu stificato l’orgoglio degli Anauni per il loro paese eh 1 essi modestamente proclamano la più bella valle del mondo. Meglio di una vallata, quella traver sata dai Foce è un vero altipiano, poiché il corso del

torrente è assai più basso del bacino anaune ecl è sempre rinserrato in una profonda spaccatura, in fondo alla quale lo si ode di continuo rumoreggiare, ina è dato raramente di scorgerlo. Una infinità di vailette laterali scende dalle due catene che formano Ja valle principale, e tutto l’ immenso bacino è sparso di borgate e di ville che danno all 1 Ànaunia una fisio nomia affatto caratteristica ed originale. Come la Valle dell’Àvisio è il paradiso dei geo logi, quella del Roce è una terra promessa per

12
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 186 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
. Un imbecille ci arriva più presto, ma senza curarsi dei mille episodi incantevoli della valle ; ora è un laghetto, ora un bosco, ora un tor rentello ; più giù un gruppo di mulini, uno sfondo, l’uno più dell’altro pittoresco, che v’invitano a sof fermarvi ed ammirarli. Poco prima di giungere alla •=» Villa del Banale, giù nella valle si scorge la chiusa chiamata di Limare) che separa la Valle di Toblino dalle Giudicane. Anticamente la strada che poneva in comunicazione questa parte del Trentino colla

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 133 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Venezia (3382), del Pai- lon della Mare (3650), dei V-ioz (3634), del Pre sero (3618), del Matteo (3633) e del Picco dei Tre Signori (3398). Questi passi sono quello che per la Valle della Venezia tragitta nella Marteil Thal, quello del Vioz o degli Orsi che dalla Valle di Pejo passa in Valgavi a attraversando i ghiacciai di Forno, e final mente quello della Sforzellina che conduce dalla Valle del Noce in quella di Santa Caterina. Lasciamo però tentare questi valichi a garretti più solidi dei nostri

14
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 80 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[gap. III.] LA VALLE DELL’ A VISIO. 65 popoli della Rezia debellati da Planco, fra questi i Symbri (Cembrani), gli Asseriates (?) ed i Flamo - n enses, i quali ultimi sono indubbiamente i Fi e in mesi. Non v’ ha dubbio che i Romani estesero la loro in fluenza civilizzatrice anche su questa valle, come* lo provano molte monete ed altre antichità scoperte qualche diecina d’ anni fa presso Pancina. Quanto al Cristianesimo una lontana tradizione vuole che San Lugano si sia stabilito là dove ora

all’anno doveva rendere giu stìzia col concorso elei giurati paesani. I patti ghébardini sono come una magna canta delle libertà eli Fiemme, e si può dire che tutta la storia della valle si riassume negli sforzi dei valli giani per mantenere intatti quei privilegi di fronte agli usurpatori, combattendo da un lato contro i conti del Tirolo che procuravano di imporvi la loro signoria, dall’ altro contro ai vescovi di Trento che più volte s’attentarono di menomare le promesse franchigie, senza inai

15
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 249 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
[ gap . viii. I la valle lagarina. 229 loro stato, pensarono resistere all 5 invasione, favo rendo i dinasti investiti di fendi nella Valle Laga rina e dando passo più libero alle ambizioni dei conti del Tiro lo. Nel 1507 l’imperatore Massimiliano, volendo an dare a Roma per ricevervi l’ incoronazione, chiese alla Serenissima di poter attraversare i suoi Stati ; ma i Veneziani, che sapevano questo non essere che un pre testo, vi si rifiutarono. Ne seguì la guerra disastrosa contro la Lega eli

statuti e privilegi che averi sotto la veneta Repubblica, e che, salvo qualche modificazione richiesta dai tempi, rima sero fin quasi ai nostri giorni. Nel veci ere il torrione massiccio e grandioso del- V antico forte, sul quale sventolò un giorno lo sten dardo di Venezia, e scorgendo nella valle Pindustre città sorta e divenuta fiorente sotto le ali del leone di San Marco, non potei a meno di pensare ad un fatto stranissimo davvero ; che ancora oggi in cui la critica illuminata epurò la storia

16
Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 78 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
nascosto fra i tronchi, nel musco, fra i cespi delle felci. Qual musica quella dei larici che stormiscono sotto il soffio potente del vento della montagna, quale infinita poesia quella che in mezzo alla libera natura vi inebria 1’ animo ! A Stramentizzo siamo di nuovo in riva al tor rente, ed il gajo verde elei prati smaltati dalle corolle del croco rallegra la valle, le oinbelle del sambuco spandono per 1’ aria più tiepida il loro profumo, la natura si fa più ricca e meno povera la gente

, tanto che a Molina una grande iscrizione vi promette nien temeno che diecimila anni d’indulgenza per la tenue spesa di cinque pater e cinque ave. Sarebbe peccato non approfittarne 1 Ma eccoci a Cavalese (985) capoluogo della Val di Fi emme. Ecco finalmente degli alberghi rigurgi tanti di allegri alpinisti, i quali v’ invitano a buttar giù lo zaino che s’ è fatto greve greve, quasi che le famose fate maligne della valle v’ avessero nascosto qualche pezzo di gélenite, di umlite od altra di quelle robe

in ite, di cui vengono quassù a caccia i geo- ioghi di tutti i paesi. Mentre le gambe allungate sotto la tavola si sdo lenziscono e lo stomaco aspetta la cena, do una scorsa ad un libretto sulla Valle di Flemme dell’av vocato Vittorio Riccabona, il quale vorrà perdonarmi se metto in quest’occasione a sacco il suo bellissimo lavoro. Come quasi tutti gli altri popoli del Trentino anche ì Fiemmesi o Fiemmazzi sono di stirpe reto-efrnsca .

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 140 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
salutata dalla montagna • con ineffabili armonie ; il bosco e la valle si riempiono di canti ; 1’ aria friz zante invita ad una marcia sollecita. Lo zaino non mi pesava punto quella mattina, anzi mi pareva un com pagno indispensabile per trattenermi a terra ; se non lo avessi avuto sulla schiena, gli allori del Grohman e del Payer sarebbero rimasti senza fronde quella mat ti ma ; mi sentivo delle velleità di piantare il mio alpenstoch sulla cima del DewalagirL., Se non ci fosse stato lo zaino

i sensi. La se conda è la Cima di Brenta (3235) e fra questa e la Tosa s’ apre la Bocca di Brenta f passo che dalla Valle del Sarca di Campiglio sale al culmine del Sella e di là per la Valle delle Seghe scende a Mol- veno. Fra le aguglie che circondano la Brenta, una primeggia verso il settentrione ed è la Cima JRoma, così battezzata il 26 agosto 1875. Viene quindi il Grosié separato dalla Cima Roma dal Passo del Ghrosté (2600), e piti al mezzogiorno di tutti lo Spinale coi suoi torrioni dolomitici

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 173 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
Gli abitanti della Rendena sono di bell 1 aspetto, gagliardi, industriosi, d 1 indole franca, ospitali. Gli uomini per la massima parte emigrano l’inverno in Italia ad esercitarvi il mestiere di segantino nella Valle del Po, o quello di arrotino girovago e di spaz zacamino per tutta la Penisola. I segantini emigrano a squadre condotte da un capo che distribuisce fra tutti il guadagno eh’essi inviano alle loro donne, le quali passano P inverno a filare ; ogni stagione gua dagnano dai cinque agli

otto marenghi, gli arrotini molto di più. Quello che desta meraviglia al viaggiatore che attraversa la Rendena si è la profusione ed il lusso delle chiese e dei campanili monumentali di cui si adorna ogni villaggio. La mania dell 1 architettura sacra è una rovina per questa valle. Le spese di costruzione di codesti sontuosi edilìzi e del loro addobbamento sono soste nute dalle finanze dei Comuni, i quali a tal uopo ri cevono dal Governo il permesso eli alienare prati e tagli di boschi

, di distruggere cioè i cespiti delle rendite della valle che era altre volte, loro mercè, ricca e floridissima. E questo che dico per la Rendena valga per tutto il Trentino. Ella è una gara veramente ro vinosa questa che sospinge i più reconditi villaggi a rivaleggiare coi capoluoghi nella suntuosità delle chiese; rivalità, si sa, fomentata dal clero, e lasciata correre con imperdonabile leggerezza dal Governo, il quale non ha coraggio di opporsi a che vengan get tate infruttuosamente centinaia di migliaia

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 147 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
qualche variante esiste al santuario di Monte Cala nel comune di Povere in Valcamonica. Queste iscrizioni quasi identiche non sono che espres sioni della leggenda popolare intorno al passaggio di Carlo Magno per la Valle del Sarca et! il Tonale, alla quale si riferisce puraneo una iscrizione a San Brizio di Monno pure in Valcamonica, e la tradizione popolare ancor viva in quella valle, che la vastissima foresta del Tonale sia statu incendiata dal Ite franco per snidarvi i malandrini che vi avcano

di Carisolo ed a San Vigilio di Pinzolo, delle quali appena mostra dì conoscer resistenza, poiché ne dà persino una inesatta ubicazione (Pensolo di Valle ?). 9

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 150 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
ecl ore per cime e per valli, il maligno è capace di piantarlo sull 1 orlo di un precipizio, o di scagliargli in faccia una manata di sudiciume. Quella è pure la dimora deli 1 Om selvadeg e della sua numerosa fami glia, le cui femmine non di rado, innamorate di qualche pastore, si fanno buone massaie, ma finiscono sempre col risolvere la questione del divorzio scap pando per la finestra, quando il marito s 1 accorge con che razza di gente s 1 è imparentato. La valle è stranamente alpestre

: al lato sinistro si stendono folti boschi d 1 abeti e di larici, dove pas seggiano degli orsi ; al destro la via corre all 1 ombra di una fitta foresta di castagni; in fondo miigge il Sarca spumante in mezzo ai giganteschi massi gra nitici sparsi qua e là dall’ antico ghiacciaio, che li ha trascinati fin lì nella sua lenta marcia per la valle. Quei monoliti hanno per lo più un nome, quello di un demonio dell 1 antica mistica diabolica. Una brillante illustrazione della Valle di Genova 1 mi aiu terà

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