¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
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Autore:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Luogo:
Meran
Descrizione fisica:
XXXIX, 341 S.
Lingua:
Deutsch; Italienisch
Commenti:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto:
s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Segnatura:
II Z 759/16(1979)
ID interno:
62146
essere ignorato, pur se è evidente che il modello americano ha costi- tuito uno stimolo non indifferente per l’organizzarsi di quegli istituti europei cui oggi si è pervenuti. Ma, al di là di tutto questo, è da sotto- lineare che, con il sorgere degli Stati Uniti d’America, è il concetto stesso di Europa che è costretto a modifícarsi sostanzialmente, e non solo entro il quadro delle sue molteplici modalità cronotopiche. Se l’Europa si puó ritrovare anche in America, anzi, oltre che per gli
aspetti economici, a livelio culturale e civile molto avanzato, cosa rimane all’Europa di peculiare? E se un tempo si era ritenuto di potere identifícare Europa con Cri- stianità, non sarà ora giunto il momento di parlare non di Europa, ma piü propriamente di Occidente, specie da quando l’Oriente si é, a sua volta, vestito di una sua nuova tipica divisa, prerogativa singolare ma anche significativo modello per la suddivisione del mondo? Sono soprattutto ragioni politiche, o politico-militari, che
, come fanno confluire l’Europa nei piu vasti confini dell’Occidente, cosi portano oggi a parlare della Russia, addirittura, come di una potenza asiatica: in ogni caso non-Europa, se non proprio antieuropea. II fatto è che la rivoluzione del 1917 ha certamente prospettato i nuovi confini del marxismo, dandogli una almeno potenziale esten- sione mondiale, ma ha insieme determinato, anzi esplicitamente raf- forzato, una nuova divisione dell’umanità, non piú geografica, ma sociale: riconoscendo
alle classi dei lavoratori una capacità decisio- nale sul piano economico-politico e in tutti i settori della prassi. Questo programma di unificazione di tutti i lavoratori d’Europa, anzi del mondo, non costituisce forse, quando pretende affermarsi al di fuori di bene individuati condizionamenti socio-economico-poli- tici un altro modello di Europa (o di mondo), e non diventa perció stesso mito e/o ideologia? AHa ideologia marxista infatti ci si è richia- mati ogni qualvolta si è trattato di procedere