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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 87 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
II e piü tardi trasformata in abitazione - fu dal secolo XIII la chiesa di San Michele, distrutta in un incen- dio nel 1735 e ricostruita nel 1760 su progetto di Rudolf Schraffl. Dell'antico edificio romani- co si conserva ancora il campanile a pianta ro- tonda. Gli interni sono sfarzosi, con eccellenti affreschi Opera di Christoph Mayr. L'impiego di San Michele cessö nel 1818, allorche la par rocchia fu trasferita presso la chiesa collegiata; si pensö addirittura di abbatterla, e durante la Prima

Guerra Mondiale fu utilizzata come de- posito. 2. I decanati della Val Pusteria Fra il secolo XI e il XIV la diocesi di Bressano ne era suddivisa in quattro arcidiaconati: quel- lo della Val d'Isarco, in cui rientravano le aree ladine di Livinallongo, Val di Fassa e Val Gar- dena, e quelli della Val Pusteria, dell'alta Valle dell'Inn e della bassa Valle dell'Inn, alla quäle apparteneva pure l'alta Val d'Isarco a nord del Brennero. In genere i titoli arcidiaconali spet- tavano ai membri del capitolo

del duomo di Bressanone, e, nello specifico, l'arcidiaconato della Val Pusteria al prevosto di Novacella. Nel corso del tempo agli arcidiaconi furono poi af- fiancati uno o piü decani, che a Bressanone so no menzionati per la prima volta negli statuti del sinodo diocesano del 1296: a essi spettava la visita delle rispettive circoscrizioni e la sor- veglianza sul clero, sull'ufficio divino e sul pa- trimonio delle chiese. Con il tardo Medioevo gli arcidiaconati si sciolsero e furono sostituiti dal

distretto ecclesiastico di Bressanone e da tre decanati. Nel distretto, direttamente sotto- poste a un vicario generale, rientravano l'alta Val d'Isarco al di qua del Brennero, la bassa Val d'Isarco, la Val di Fassa e Livinallongo-Ma- rebbe. Il decanato della "Val Pusteria" aveva invece sede a San Lorenzo di Sebato. 2.1 II decanato della "Media Val Pusteria" Il principe-vescovo Christoph Andreas von Spaur (1601-1613), annoverato fra i grandi pastori della diocesi di Bressanone, tradusse energicamente

in realtä i decreti del concilio di Trento: fece diligentemente visitare la dio cesi, fondö un seminario nel 1607 e indisse nel 1603 un sinodo diocesano che si concluse con la promulgazione di un dettagliato ordi- namento della diocesi. Fra gli obiettivi del si nodo c'era l'istituzione di dieci nuovi decana ti al posto dei quattro giä esistenti. Per quanto riguarda la Val Pusteria fu fondato il decanato della Media Val Pusteria, che dal 1749 ebbe sempre sede a Brunico: ancora intorno al la metä del

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 63 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
il vescovo di Bressanone Mel- chiorre di Meckau (1488-1509). Massimilia no prese in prestito dalle casse vescovili quasi 40.000 fiorini e costitui in pegno per quella cifra i castelli di Villa Ottone, San Michele e Schöneck unitamente a tutti i loro uffici, giu- dizi e attinenze. Segui poi, nello stesso anno, la costituzione in pegno del castello di Hein fels, questa volta per l'importo di 30.000 fiori ni. Per i beni costituiti in pegno Massimiliano si riservö il diritto al "riscatto perpetuo”, egli

poteva cioe rientrarne in possesso quando vo- leva, a patto che li riscattasse tutti insieme e non singolarmente. La popolazione residente nei giudizi interessati da questa operazione finanziaria era tutt'altro che felice di essere passata sotto il potere del vescovo. Si rifiutö di giurare fedeltä al nuovo signore e lo fece solo quando Massimiliano confermö ai giudi zi i loro antichi privilegi. Poco piü di un anno dopo venne costituita in pegno per il barone Michele di Wolkenstein-Rodenegg

giudizio erano mai appartenuti alla contea di Gorizia. I signori di Tures, una delle stirpi nobiliari piü illustri del Tirolo, erano riusciti per lungo tem- po a sottrarsi ai piani egemonici di Mainardo II di Tirolo. Nel 1306 ebbe luogo una sparti- zione dei loro possedimenti. A Ugo V di Tures andö Castel Tures e i villaggi nel fondovalle e in Valle Aurina, a Ulrico III il tratto della Valle di Tures compreso fra Molini e Gais con i Ca stelli di Villa Ottone e Casanova e dei possedi menti sparsi

in tutta la Val Pusteria. Nel 1315 i possedimenti di Hugo furono ceduti con un atto di vendita ai principi territoriali del Tiro lo, quelli di Ulrico andarono per via ereditaria ai conti di Gorizia e ritornarono al Tirolo solo nel 1500. L'ereditä goriziana viene monetarizzata Massimiliano I versava sempre in ristrettezze economiche a causa delle sue ambizioni politi- che ed era quindi sempre alla ricerca di presti- ti, per i quali doveva in qualche modo fornire delle garanzie. Un pegno molto ambito giä

la signoria territoriale di Lienz con tutti i giudizi dei din- torni. La condizione giuridica dei contadini Era soprattutto merito di Mainardo II se i con tadini insediati sulle terre della contea del Tirolo godevano di maggiori libertä dei loro eguali nella contea di Gorizia, piü arretrata non solo dal punto di vista sociale. Mentre in Tirolo nel corso del Medioevo si era affer- mato quasi ovunque Pistituto giuridico della cosiddetta freie Erbleihe , che oltre a garantire al contadino il diritto

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 102 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
parrocchiale (oggi chiesa dei Francescani). I lavori si protrasse- ro fino al 1498, anno della morte di Pacher. Dal 1495 l'artista soggiornö prevalentemente a Salisburgo, dove aveva ottenuto un'impor- tante commessa da Virgil Pichler, abate del monastero benedettino di St. Peter, per un al tare destinato alla chiesa di San Michele am Aschhof. In ambito pittorico e difficile identificare con certezza le opere di Michael Pacher. Tra- dizionalmente a lui attribuiti sono gli affre- schi del tabernacolo presso

mentre sono andate perdute le scene della Passione sulle porteile laterali, l'alzata e la pre- della. Per quanto concerne la statua della Ma donna col Bambino, oggi collocata in un'edi- cola a muro, si puö ipotizzare una sua pro- venienza dalla bottega di Pacher. Al pari del retablo di Giovanni da Judenburg, lo scrigno, pervenutoci in stato di buona conservazione, propone il tema trinitario dell'Incoronazio- ne di Maria. Le figure laterali, che nell'altare della parrocchiale di Bolzano sono

state poste piü in basso, avanzano qui verso il "centro". Gli Angeli reggidrappo riprendono il motivo multscheriano dell'altare di Vipiteno. La piü grande opera pittorica su tavola di Pacher e l'altare dei Padri della Chiesa, com- missionatogli dal prevosto Leonhard Pacher per la chiesa del convento di Novacella (oggi esposto nella Pinacoteca di Monaco di Bavie- ra). In ragione delle affinitä stilistiche che ri- vela con il retablo di Gries, si e stati indotti a datarlo agli anni Settanta del

Quattrocento. Alla fine di questi anni Settanta Pacher po- se mano al monumentale altare di San Vol- fango, alto undici metri. Alla realizzazione dell'opera, interamente eseguita nella botte ga brunicense, partecipö Friedrich Pacher. Da Brunico le singole parti che componevano l'altare furono trasportate oltre Brennero fino a Hall, dove furono caricate su navi per prose- guire il viaggio fino a Braunau e da li giunge- re, via lago, a San Volfgango. L'altare del san- tuario austriaco si differenzia

profondamente da quello di Gries, anteriore di pochi anni. Quando le portelle sono aperte, si possono ammirare tre vedute. Il piü piccolo altare di San Michele, eseguito per la parrocchiale di Bolzano, e invece andato perduto; nel 1667 fu sostituito da un nuovo altare. Il contratto per la realizzazione dell'opera era stato firmato da Pacher nel 1481; nel 1484 l'artista stipulö un contratto con il borgomastro di Salisburgo e il consiglio civico della cittä per l'esecuzione dell'altare maggiore della

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 519 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
stato anche a Chienes e a Casteldarne, nei punti dove i nobili avevano fissato la loro dimora. I tre castelli di Schöneck, San Michele e Casteldarne sono strettamente intrecciati con la storia del comune di Chienes. Il casato dei Künigl risale al Duecento e nel corso dei secoli ha contribuito in modo decisivo alle alterne vicende della storia di Chienes. Nei documen- ti delParchivio Künigl-Ehrenburg dal 1234 fi no al 1550, nelPurbario e nel privilegio Puech della signoria Schöneck del 1523, cosi

come nelPordinamento comunale del 1600, che ri- chiama analogo ordinamento del villaggio del 1514, e infine negli atti giudiziari e di registra- zione delle proprietä fondiarie dei giudizi di Castel San Michele, Schöneck e Casteldarne e giä fatta menzione della maggior parte dei masi attualmente esistenti nel comune. I piü antichi sono comunque le fattorie di Chienes, Casteldarne, San Sigismondo e Corti di Sotto. II pittoresco paese di Casteldarne col castello, il colle della chiesa e la canonica

spal- le. Sembra che l'insediamento (certamente con luoghi di culto pagano) su questa altura abbia continuato a esistere fino alla fine del IV secolo d. C. Nessuna testimonianza arche- ologica risalente alla tarda antichitä e all'Alto Medioevo e invece emersa finora nella zona di Chienes. Fonti scritte attestano con certezza che nei secoli VI e VII attraverso il Brennero i Ba- iovarii invasero la Val d'Isarco e la Val Pusteria e sembra che ciö non abbia perö provocato particolari contrasti con

la popolazione roma na ivi insediata da tempo. Nel Medioevo la proprietä fondiaria era distribuita fra pochi grandi proprietari eccle- siastici e laici, mentre Poccupazione principa- le della popolazione contadina era da sempre Pallevamento del bestiame. Negli antichi ordi- namenti dei villaggi, i suoi diritti e doveri, in particolare circa lo sfruttamento comune dei pascoli, erano regolati fin nei minimi dettagli per assicurare una convivenza pacifica e pro- duttiva nella comunitä. Nelle raccolte giuridi

- che dei primi del Trecento erano giä stabilite le sanzioni penali, le misure e i tributi in na tura, cosi come i giorni delle udienze. I conta- dini si sono procurati da se la terra per vivere tramite il lavoro di dissodamento e ciö spie- ga Porigine di nomi di masi come "Pranter", "Brandholz" (legno carbonizzato). Nei luoghi ove si insediava un nobile, ben presto intorno alla sua residenza si formava un insediamento piü grande, con una chiesa e le case per i la- voranti agricoli. Cosi deve essere

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 458 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
rinvenimento di due asce di bronzo, l'epoca romana ha lasciato vivide tracce, soprattutto nell'area del fondo Matzelmüller a Molini di Tures, dove e stata rinvenuta una necropoli a incinerazione con ricchi corredi furerari. Tures fa il suo ingresso nella storia negli anni 1050-1065, quando la localitä e menzio- nata per la prima volta come TVFRES in uno dei Libri Traditionum dei vescovi di Bressano- ne. La denominazione Täufers compare inve- ce per la prima volta nel 1262. La Valle Aurina

acquisi grande importanza storica con Tascesa dei signori di Tures (menzionati nei documen- ti per la prima volta nel 1130), che in breve tempo diventarono una delle piü potenti fa- miglie nobiliari del Tirolo. Verso il 1300 essi amministravano Talta giustizia in tutta la Val le delTAurino, che successivamente fu riparti- ta in due giudizi, quello di Tures, che ricade- va sotto la giurisdizione dei conti di Tirolo, e quello di Villa Ottone-Casanova, che ricadeva sotto quella dei conti di Gorizia. Nel

Cinque cento Tamministrazione del giudizio distret- tuale di Tures fu affidata ai Fieger, proprietari del Castello di Tures, che nel 1582 fecero edifi- care Castel Neumelans. NelTOttocento la giu risdizione fu riorganizzata su nuove basi dagli Asburgo. Il giudizio di Tures non fu toccato. Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu accorpa- to al giudizio distrettuale di Brunico. I nomi "Sand Maurizien" e "Sant" fanno la loro prima apparizione rispettivamente nel 1296 e nel 1410. "Sand" (sabbia) rimanda

alle ripetute esondazioni delTAurino. La nascita del comune di Campo Tures, formato dagli otto piccoli comuni rurali di Campo, Costa di Tures, Acereto, Riva di di Tures, Caminata di Tures, Molini di Tures, Selva dei Molini e Lap- pago, risale al 1926. Selva dei Molini e Lappa- go vennero ben presto scorporate, e da allora formano il comune di Selva dei Molini. II 7 novembre 1984 a Campo Tures e sta- to conferito il titolo di "comune con diritto di mercato", con decreto del Presidente del- la Giunta

regionale (n. 756/A), approvato alTunanimitä dalla Giunta ai sensi degli arti- coli 6 e 8 del Testo Unico della Legge regiona le sulTordinamento comunale. Per secoli la popolazione di Campo Tures e stata dedita quasi esclusivamente all'agricol- tura. Tuttavia, una parte del reddito derivava anche dallo sfruttamento delle miniere di ra- me della Valle Aurina e di Predoi. Lo sviluppo del turismo risale agli anni in cui fu costruita la linea ferroviaria pusterese inaugurata nel 1872. Intorno al 1900 Campo

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 509 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
centrale di quello di destra e San Sebastiano, ai lati del quäle stanno le figure di San Gia- como il Vecchio e San Giacomo il Giovane. Nella parete nord della navata centrale e ap- pesa la pala d'altare di un tempo che mostra la veduta del borgo, sullo sfondo il Castello San Michele, di fronte i santi Lorenzo e Mi chele con la seguente supplica: "Beschütze nun o Herr, alles in dieser lieben Pfarre und im Gericht!" (Signore proteggi ogni cosa in questa cara parrocchia e nel giudizio!). L'ope

L'arredo della chiesa Nel 1995 allo spazio del coro fu data una nuo- va forma. Dietro al semplice altare popolare fu collocato un grosso crocifisso con l'Addolora- ta, insieme allo scrigno del tabernacolo, ope- ra della nota artista bolzanina Maria Delago. Nelle finestre del coro sono visibili scene della vita di San Lorenzo. In ognuna delle navate laterali c'e un altare. Quello di sinistra ritrae il martirio di sant'Erasmo, ai cui lati ci sono le figure dei santi Lorenzo e Stefano. L'immagine

- ra e firmata: 1836 Josef Renzler. Nella navata centrale si trova il pulpito barocco, provenien- te dalla basilica un tempo esistente a Castel Badia. Degne di menzione sono anche le sta- zioni della Via Crucis. Su una colonna che se- para la navata centrale dalla zona meridionale della navata laterale e visibile un affresco con i santi Caterina e Michele. Opera di pregio ar- tistico e una Madonna con il Bambino Gesü e un grappolo d'uva, collocata accanto alPaltare laterale sinistro. E il residuo

ca- so, un recente restauro ha restituito a tutto il loro splendore i vivaci colori degli affreschi, risalenti all'inizio del secolo XVIII. Parimenti interessanti sono gli affreschi gotici del secolo XV venuti alla luce con il restauro nella parete orientale, fra i quali particolarmente impres- sionanti sono le figure di Jörg Stieger di Fassi ne, che mostrano il calvario di Cristo con un realismo spinto alPestremo. Castel Badia verso nord Castel Badia Su un colle a occidente di San Lorenzo, una ri- pida

e rocciosa parete del quäle precipita ver so la Rienza, s'innalza Castel Badia. Il nome Sonnenburg non ha nulla a che fa- re con Sonne , il sole, ma deriva dall'antico no me SUANAPURC ( suana : tribunale). La Suana- purc era il piccolo castelletto detto Otwin, che il giudice supremo o gaugravio della Val Puste- ria nel secolo XI lasciö a suo figlio Volkhold, il quäle a sua volta trasferi la rocca con tutti i suoi possedimenti all'ordine di San Benedetto, perche vi fondasse un convento. Il giorno

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 97 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
. L'interno in tre navate ricalca da vicino nella pianta i modelli lombardi, rivelando notevoli somiglianze con San Michele a Pavia; tuttavia i volumi meno ariosi e Lassenza di matronei, ripresi come trifore solo nell'area del coro, co- stituiscono altrettanti elementi distintivi. Diversamente stanno le cose per quanto riguarda la chiesa abbaziale di Sonnenburg. Anche se la complessa genesi delPedificio non e stata ancora chiarita, e certo che fin dal secolo XI sorgesse qui una chiesa, in seguito ampliata

L'arte in Val Pusteria. Tratti essenziali dei principali periodi storico-artistici II Romanico La fioritura dell'arte in Pusteria e stata favori- ta dall'apporto di molteplici elementi esterni: mentre la parte occidentale della valle e stata influenzata sostanzialmente da Bressanone, LAlta Pusteria, in particolare durante il tardo periodo gotico, rivela influenze tolmezzane e friulane. Questo vale anche per i manufatti ar- tistici del basso Medioevo. Le antiche direttrici di valico erano

al tempo stesso le vie attraver- so le quali si irradiavano le arti. Brunico e San Candido, dove e storicamente decisivo il ruolo avuto dai principati ecclesiastici di Bressano ne e di Frisinga, assursero a principali centri artistici. Anche nella piü antica opera d'ar- te pusterese - un Evangelario del monastero benedettino di San Candido, che vide la luce intorno al 900 (oggi conservato alla Biblioteca Universitaria di Innsbruck) - si puö scorgere un'opera d'importazione proveniente dall'area del

lago di Costanza (Reichenau). Fra le chiese abbaziali e conventuali van- no ricordate soprattutto la collegiata di San Candido e la chiesa del convento di Sonnen burg. E probabile che, al pari del convento di Scharnitz, il monastero benedettino di San Candido, fondato nel 769 da Tassilone III, sia stato in origine una costruzione in legno. La struttura attuale risale al secolo XII, quando il monastero fu trasformato in una collegiata per preti secolari. Il rifacimento della cripta, nei nostri tardi

anni Sessanta, ha restituito all'in- terno all'incirca le proporzioni spaziali carat- teristiche dell'architettura sacra del Duecento quando, distrutta dall'incendio del 1200, la chiesa fu ricostruita e ampliata: i lavori furo- no awiati nel 1257 e si conclusero al piü tar di nel 1284. In linea con le tradizioni basso- medievali, il progetto originario prevedeva una facciata con due torri sul lato ovest, una delle quali, la nord, rimase lettera morta. La torre sud fu invece ultimata intorno al 1326

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 46 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
imporsi l'ipotesi che in Valle Aurina esistesse in etä protostorica un'attivitä estrattiva. Come abbiamo visto, le nostre conoscen- ze sulla cultura materiale dell'etä del Bronzo in Val Pusteria si riferiscono quasi esclusiva- mente al rinvenimento di insediamenti abita- tivi o a ritrovamenti sporadici. Non conosciamo a tutt'oggi nessun com- plesso di tombe dell'antica etä del Bronzo. Al periodo di transizione dalla media alla recente etä del Bronzo e databile una tomba singo- la, quella del

cosiddetto Toldtweiher a Mon- guelfo. Sempre a Monguelfo fu scoperto alla fine dell'Ottocento un campo di urne, che molto probabilmente risale all'etä del Bron zo recente-finale. Agli scarsi ritrovamenti di tombe fanno da contraltare, nell'area di Villa bassa, il rinvenimento di due depositi dell'etä del Bronzo recente, consistenti l'uno di due e l'altro di piü asce in bronzo ad alette me diane. Questi depositi, al pari dei singoli re- perti bronzei rinvenuti in prossimitä di corsi d'acqua, vengono

interpretati generalmente dalla ricerca piü recente come Offerte votive. Fra le altre testimonianze della vita spirituale dell'uomo dell'etä del Bronzo vanno ricordate le cosiddette pietre a coppelle. Tuttavia queste fossette dal significato incerto, scavate perlo- piü sulla superficie levigata di massi erratici, non sono limitate all'etä del Bronzo. Etä dei Campi delle Urne. II gruppo Luco II lungo periodo di transizione compreso fra l'etä del Bronzo recente (XIII secolo a. C. cir ca) e l'epoca in cui

aumenta progressivamen- te l'importanza del ferro come materia prima nella produzione di oggetti di cultura materia le dei popoli preistorici dell'Europa centrale (IX-VIII secolo a. C. circa) e chiamato dagli ar- cheologi etä dei Campi delle Urne in ragione del rito funebre invalso dell'incinerazione. In questa fase nell'alta Val d'Adige si forma dalle radici dell'etä del Bronzo la cosiddetta cultura Luco, un gruppo piü o meno chiuso, la cui pre- senza e documentata nella parte centrale del Trentino

e nelle sue vallate laterali nonche in Alto Adige. Nel corso dell'etä del Bronzo finale la cultura Luco si diffonde da un lato lungo la Val Venosta e l'Engadina fino alla vallata alpi- na del Reno in Svizzera e al lago di Costanza, dall'altro lungo la Val Pusteria e l'area di Lienz fino alla conca di Villach. II gruppo o "cultu ra" materiale che prende il suo nome dal luo- go in cui sono stati rinvenuti per la prima vol- ta tali reperti, ossia Luco (una piccola palude fra Elvas e Naz), si caratterizza

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 506 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
dipendeva da San Lorenzo, mentre la localitä di Stegona vi ha fatto capo fino al 1971. San Lorenzo era inoltre sede del giudizio di Castel San Michele. II distretto amministra- tivo coincideva in gran parte con Pestensione della parrocchia. In quanto sede vescovile, Brunico era comunque indipendente, mentre le frazioni di Castel Badia e Floronzo afferiva- no in passato al giudizio aulico di Castel Badia. Nonostante le piccole dimensioni del comune di mercato (400 abitanti circa), fin dal 1500

romana di SEBATUM. Sebatum era un importante insediamento che si estendeva dalla collina dello "Sturmbühel", su entrambe le rive della Rienza, fino alla con- fluenza del Rio Gadera. Medioevo - Eta moderna Fin dai tempi antichi il mercato di San Loren zo svolgeva un ruolo importante in Val Puste ria. Finora non e stato trovato nessun atto ri ll borgo di San Lorenzo visto dal Colle di Floronzo guardante l'assegnazione del diritto di merca to alla localitä di San Lorenzo, tuttavia grazie a un documento

relativo al ripristino di quel diritto nel 1579 sappiamo che i documenti piü antichi sono andati perduti in occasione di calamitä o incendi. Molto rilevante era anche l'influenza del la grossa pieve, che per secoli e stata la piü im portante istituzione ecclesiastica della Pusteria occidentale. Le annotazioni piü antiche sui primi parroci risalgono al secolo XII. II territo rio su cui si estendeva la parrocchia era molto piü grande dell'attuale. Basti pensare che fino al 1611 anche la cittä di Brunico

vi fu istituita una scuola. C'erano anche un chi- rurgo e un macellaio del mercato. Sovrinten- dente della localitä era un capitano del borgo. II borgo mercantile ricevette un sensibile impulso nella seconda metä del secolo XVIII, con il trasferimento a San Lorenzo della se de delPUfficio circolare per le valli d'Isarco e Pusteria. A seguito della riforma teresiana delPistruzione, a San Lorenzo fu istituita una scuola per la formazione degli insegnanti, con sede nelPodierna INSO - Haus, ultimata nel 1784

. Il borgo ha conservato il suo aspetto nei secoli. Quattrocento anni fa il nucleo centrale della localitä non era molto diverso da oggi. Alcuni cambiamenti sono intervenuti intorno al 1840 con Pultimazione del nuovo cimite- ro, che e stato spostato sul lato orientale della chiesa; il muro di cinta del camposanto e stato rimosso solo nel 1892. "Vicolo Posteriore" ha visto la luce in concomitanza con la ricostru- zione dei depositi di foraggio dopo il grande incendio. L'attuale edificio scolastico e stato

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 44 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
quella del Ferro. Altri siti - per esempio l'altu- ra "Rauchenbühel" presso Rodengo, l'insedia- mento preistorico di "Burgstall" a Vandoies di Sotto, quello di "Pirgstall" a Terento, Faltura „Baumannbühel" presso Falzes e il "Bürgl" presso Vila di Sotto - sembrano invece esse- re stati abitati, o frequentati a scopi di culto, solo nell'etä del Bronzo recente e finale. I clas- sici insediamenti dell'etä del Bronzo sono di tipo collinare oppure sorgono su dolci pendii, ma non mancano nemmeno

quelli di tipo ter- razzato e di fondovalle. Per quanto riguarda le strutture abitative, finora disponiamo soltanto di pochi dati, relativi agli scavi di Castelbadia e del colle denominato Buenlandbühel presso Brunico. Da essi emerge che le case erano pre- valentemente in legno con una struttura del tipo a castello; talora, specialmente nelPantica etä del Bronzo, i muri poggiavano su un basa- mento in pietra a secco. All'interno sono stati individuati qua e lä focolari tondi oppure ova- li d'argilla

, che per il lungo uso hanno assun- to una colorazione rosso mattone. Gli inse diamenti circondati da un vallo circolare o di sbarramento sembrano diffondersi da queste parti solo a partire dalla media etä del Bron zo; Pesempio piü impressionante e quello di Sotciastel in Val Badia. Per quanto riguarda al- cune altre strutture difese da un vallo di sbar ramento, per esempio quelle sul "Burgstall" di Maranza, sull'altura „Rauchenbühel" presso Rodengo e sul „Pirgstall" di Terento, gli Stu diosi sono

ancora incerti se si trattasse di im- pianti difensivi o di luoghi di culto. Le rovine di pietra sul pendio nordoccidentale del colle detto Grande Pipe di San Giorgio sembrano invece riconducibili non tanto a un vallo di- fensivo quanto al crollo di muri di abitazioni e di terrazzamenti. Il grosso dei reperti provenienti da inse diamenti dell'etä del Bronzo e dato da cocci ceramici. Le stoviglie domestiche cotte su un mucchio di stipa o in semplici forni a tem- perature relativamente basse erano per

loro natura tanto fragili che bastava un urto per mandarle in frantumi, e dovevano pertanto essere sostituite continuamente. Gli oggetti in ceramica fabbricati perlopiü in loco erano prevalentemente destinati a un uso pratico; soprattutto nell'antica e media etä del Bronzo si prestava scarsa attenzione all'ornamento e ad una fattura artistica. Accanto a forme lo- cali si trovano talora anche recipienti impor- tati o lavorati traendo ispirazione da modelli di altre culture; soprattutto per

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 223 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
di Sebato, a San Candido ed anche a Terento. Fra gli obiettivi statutari del gruppo figuravano la promozione dello Studio e della conoscenza dell'archeologia, la sensibilizzazione dei ricer- catori al rispetto del patrimonio naturale, la cura dei rapporti con istituzioni che avessero scopi analoghi e la realizzazione di conferenze e mostre. A guidare la formazione degli arche- ologi volontari nelle Campagne di scavo cui ebbero modo di partecipare, furono il dott. Reimo Lunz, noto archeologo brunicense

, giä direttore del Museo Civico di Bolzano, e Gian- ni Rizzi, titolare dell'Impresa di Scavi Archeo- logici di Bressanone. Oltre all'attivitä di scavo, cui si dedicavano i fine settimana e talvolta anche le ferie, il gruppo organizzö diverse conferenze e partecipö all'allestimento di due interessanti mostre, la prima, quando ancora era parte dell'ARCB, nel luglio del 1981 al Pa lazzo Sternbach sotto la guida del dott. Reimo Lunz e la seconda nell'agosto del 1985 alla Casa Ragen sotto la guida

. A partire dal 1992 Pattivitä del gruppo andö scemando per diversi motivi fino a terminare qualche anno dopo. Sempre nel 1982, il 27 novembre, si ten- ne la prima seduta dei soci del Circolo Foto- grafico del Dopolavoro Ferroviario di Brunico. A far parte del primo consiglio direttivo fu rono Claudio Debiasi, Lucio Manzolli, Bruno Goldwurm, Loris De Togni, Gianni Lestani e Mauro Margoni. Giä nel luglio del 1983, in collaborazione con il Circolo Bertold Brecht, venne allestita alla vecchia palestra in Via

awenimento parti- colare, il Circolo Fotografico del Dopolavoro Ferroviario di Brunico ha fatto la sua parte. Si possono ricordare a questo proposito le mani- festazioni in occasione del 500° anniversario della morte di Michael Pacher nel 1998 ed il progetto "Zeitenwende - Viaggio nel tempo" nel 1999 per il quäle ha realizzato al Museo Civico una mostra di immagini di Brunico del passato e del presente a confronto, raccolte anche in un catalogo. Dal 2002 e stata awiata una fruttuosa collaborazione con

il Foto Club di Lienz. Il Circolo Fotografico del Dopolavo ro Ferroviario di Brunico continua a svolge- re una proficua attivitä espositiva sia in cittä che anche alFestero in collaborazione con i colleghi di Lienz. Vanno ricordate a questo proposito mostre in Ungheria ed a Monaco di Baviera. Il Circolo conta oggi soci attivi dei tre gruppi linguistici. Il Circolo Filatelico e Numismatico "Vit- torio Fara" di Brunico si e costituito con atto notarile del 16 febbraio 1989 e prende il nome da un giovane

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 47 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
mune, per esempio sui rocchetti in terracotta rinvenuti nel sito detto Stöcker Stole presso San Lorenzo di Sebato. Sul terrazzo naturale della Stöcker Sto le, fra Castelbadia e Fassine, si trova uno dei principali insediamenti della prima etä del Ferro della Val Pusteria. L'importanza di que- sto sito, che e conosciuto fin dai primi del No vecento e che e stato piü volte esplorato giä allora, e emersa chiaramente solo nell'ultimo decennio. Gli scavi sistematici ivi effettuati sembrano

evidenziare che la Stöcker Stole rap- presentasse in certo quäl modo il nucleo del successivo villaggio dell'etä del Ferro che vide la luce sulle pendici e sulla cima del colle de- nominato Sonnenburger Kopf. Un altro cen- tro di insediamento preistorico della Val Pu steria si e, a quanto pare, sviluppato nel corso del Bronzo finale e della prima etä del Ferro nelParea della "Windschnur" di Rasun di Sot to. Come in quello di San Lorenzo di Sebato, pare che anche in questo caso si sia trattato

di un insediamento del tutto nuovo. Prima e seconda etä del Ferro. Reti, Etruschi, Celti, Norici, Saevates e Laianci Sebbene giä nei contesti di scavo dell'VIII se- colo a. C. si trovino talora oggetti in ferro, nel- la nostra area l'etä del Ferro comincia a tutti gli effetti solo nel corso del VII secolo a. C. Co me emerge soprattutto dallo Studio dei corredi funerari della necropoli preistorica di Rasun di Sotto, in Val Pusteria l'etä del Ferro si caratte- rizza per una molteplicitä di componenti: una

fabbricati in territori lontani, tanto a sud che a nord, i quali indicano probabilmente l'area di prove- nienza dei defunti qui seppelliti. Quella rinvenuta a Rasun di Sotto e una necropoli a incinerazione della prima etä del Ferro, vale a dire che i corpi dei defunti veni- vano bruciati, le loro ceneri raccolte e sepolte all'interno di un'urna oppure nella nuda terra. I corredi funerari metallici, rinvenuti spesso leggermente bruciati o fusi, alludono occasio- nalmente al sesso e all'attivitä del

e - contrariamente a quanto si potrebbe supporre - non si riallacciano affatto alla tradizione locale della cultura Luco/ Melu- no sviluppatasi nell'area dell'Isarco e dell'Adi- ge. Emergono invece forti influenze meridio- nali, anche se allo stato attuale delle ricerche non e dato sapere se collegarle all'area vero- nese o alla cultura veneta sviluppatasi intorno ad Este, Padova e Vicenza. Dalla tipologia dei corredi funerari di Ra sun di Sotto sembra emergere che verso la fine della prima etä del Ferro

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 434 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
da un fultnine. / 1651 Brunico e sommersa dalle acque in seguito all'esondazione in due punti del Rio Riscone. / 1706 Ennesima alluvione: piazza Cappuccini e som mersa dall'acqua; la strada maestra e impraticabile. / 1723 A causa del forte vento che sofßa da est, l'incen- dio scoppiato a Ragen di Sopra il giorno 11 aprile si propaga velocemente in tutta la cittä. Nel tentativo di dotnare le flamme che, oltre al nucleo storico, radono al suo piü di tre quarti dell'abitato, muoiono due cittadini. Vengono

risparmiate dal fuoco solo le case che sorgono nei punti piü alti di Ragen di Sopra - la canonica, la chiesa parrocchiale e Palazzo Stembach - la fila di case costruite a ridosso della collina, fra Palazzo Sternbach e Porta Superiore, il convento dei Cappuccini e alcuni edifici sull'attuale piazza Cappuccini. Il fuoco distrugge anche i ponti, una parte della roggia e due chiese, Santa Caterina "am Rain" e Chiesa Nuova. Ci vorranno anni di lavoro per ricostruire la cittä. / 1763 Esondazione del Rio Riscone

: le interne piogge dicembrine, che si sommano alla neve fresca appena caduta, ingrossano le acque del ruscello che da Riscone scorre verso Ragen di Sopra, e che il giorno 14 rompe gli argini. I flutti sommergono i catnpi dirigetidosi verso la Rienza, a sua volta in piena, e portandosi dietro tutti i capi di bestiame della tenuta Ansiedl. / 1794 Ennesima esondazione del Rio Riscone in data 27 dicembre. / 1836 Si registrano diversi incendi innescati da fulmini: 1'8 luglio un fidmine si abbatte sulle stalle

di Palazzo Stembach, le fiamme distniggono l'ediftcio e l'annesso fabbricato rurale. L'indomani altri tre fidmini colpisco- no una fila di case che sorge sulle sponde della Rienza. Causa il violento temporale del giorno prima, che ha danneggiato il canale di scolo della roggia, non c'e ac- qua a sufftcienza per intervenire prontamente contro le fiamme, per non parlare dello sfinimento degli abitanti che hatino lottato contro il fuoco il giomo innanzi: un- dici case sono rase al suolo. Altri fidmini

colpiscono il campanile della chiesa delle Orsoline, il campanile sud della parrocchiale, il Mulino Wierer a Stegona e la canonica di San Giorgio. / 1850 II 23 marzo nella casa del panettiere della par- rocchia divampa un incendio che si propaga rapida- mente alla chiesa parrocchiale e la rade al suolo. Le fiamme distruggono inoltre tre fienili e sei case, fra cui le residenze Ragen (Kirchmair), Teisegg e Ansiedl. L'indomani i cittadini danno vita a un comitato di ri- costruzione della parrocchiale, che

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 326 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
il notevole aumento della popolazione resero ben presto necessario l'accrescimento della superficie coltivabile attraverso una sistemati- ca opera di disbocamento portata avanti sui dolci pendii di mezza costa. Nei secoli IX e X, prima di essere a loro volta interessati dal fe- nomeno, il territorio di Santa Maria e la parte alta della Valle di San Silvestro furono sfrutta- ti come aree di pascolo. Ai monaci si affian- carono i nobili e gli awocati del monastero, che diedero grande impulso

all'opera di dis- sodamento. Alla fine del Duecento essa era avanzata a tal punto che un urbario del 1299 riporta, accanto a Dobbiaco, i fondi di Ligöde, Pfarrich, Wegscheide, Stalpoun, Aufkirchen, Wahlen e Frondeigen. NelPUrbario di Frisin- ga del 1305 sono menzionati ventuno poderi tenuti a versare tributi e censi all'arcidiocesi di Frisinga. Il maso di Carbonin Vecchia, al di lä della Rienza, e menzionato per la prima volta nel 1318; un podere di Frisinga a Nove Case e la cosiddetta Schönhube

figurano nelPUrbario del 1305, dove ricorre anche il nome di due poderi sul Monte Rota. La prima menzione di Santa Maria e del 1262, quella di San Silvestro del 1258. Altri masi o poderi avevano visto la luce nella Valle di San Silvestro, a Franade- ga (prima menzione nel 1299) e a Candelle (prima menzione nel 1317). I masi Steiner, Feichter (Mitterfeichter), Viertier ed Eck, sulla Costa dei Nosellari, risalgono alla prima metä del Trecento. I monaci di San Candido furono gli arte- fici della prima

chiesa di Dobbiaco e i respon- sabili della cura d'anime della localitä. Il no me del primo parroco di Dobbiaco ricorre in un atto di donazione stilato intorno al 1225. All'epoca il territorio della parrocchia si esten- deva anche sul versante sinistro della Val Ca- sies. Nel 783, quando l'abate Atto fu nomina- to vescovo di Frisinga, i possedimenti del mo nastero di San Candido, ossia tutta PAlta Pu- steria, passarono sotto il diretto controllo dei vescovi di quella diocesi. Nel 965 Pimperatore

Ottone I elevö San Candido al rango di signo- ria (il cui ultimo residuo si mantenne fino al 1803) e le concesse i diritti d'immunitä, met- tendola cosi al riparo dalla rapacitä dei signo- rotti locali e di altri potenti. San Candido era indipendente anche sotto il profilo dell'ammi- nistrazione della giustizia. Il potere comitale era esercitato dagli awocati del principato ve- scovile di Frisinga, incaricati di tutelare i dirit ti del vescovo nel territorio e di amministrare la giustizia. Fra gli

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 483 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
Sotto P Austria i singoli villaggi della valle fino a Riobianco costituivano comuni auto- nomi. Riobianco era una frazione del comune di Lutago. Con l'entrata in vigore dell'ordi- namento comunale italiano negli anni Venti del secolo scorso, nel 1928 si procedette ad accorpare in un unico comune tutti i villaggi da Lutago a Predoi. La sede del nuovo comu ne fu spostata a Cadipietra, che giä allora non era una frazione a se ma era suddivisa fra San Giovanni e San Giacomo. Fino al 1943 gli

im- piegati comunali furono sistemati nelPedificio oggi chiamato Alte Volksschule. Dopodiche si trasferirono nel Faktorhaus dell'Ahrner Han del, all'epoca sede della societä mineraria che gestiva le miniere di rame di Predoi e oggi del municipio, acquistato dal comune nel 1972. Nel periodo della dittatura fascista i comuni furono amministrati da podestä, mentre du- rante Poccupazione tedesca, dal settembre 1943, furono nominati sindaci commissariali. Dopo la guerra, con la graduale instaurazione della

democrazia, si e stabilito in primo luogo che Pintera Valle Aurina forma un unico co mune. Nel 1958 Predoi si e staccata dall'unio- ne comunale di Valle Aurina per formare un comune a se. logicamente giä documentata fra la fine del IV e Pinizio del V secolo a San Lorenzo di Sebato (ne scrive Reimo Lunz nel saggio "Preistoria e storia antica della Val Pusteria"), poi quella di epoca carolingia a Tures e infine quella di Aurina intorno al 1100. Tures (Täufers) e Au rina (Ahrn) sono citate pressoche

contempo- raneamente alPinizio della seconda metä del II bei centro del paese di Cadipietra Storia della parrocchia NelPambito della ripartizione delPattivitä pa- storale nella Pusteria centrale, San Lorenzo di Sebato (Sebatum) ha svolto un ruolo partico- lare. E da qui, infatti, che in un primo tempo si e proweduto alla cura d'anime delle localitä del circondario, finche a Tures non si e inse- diato stabilmente un sacerdote, responsabile delPattivitä pastorale nelle localitä dei dintor

- ni e, in un secondo tempo, di quelle ubicate piü a nord. Tuttavia, poiche del popolamento della valle e della cristianizzazione dei suoi abitanti sappiamo poco o niente, non ci resta che figurarci come si sono svolte le cose, aiu- tandoci in ciö con una loro trasposizione al presente. E allora naturale immaginare che la rete di stazioni di cura d'anime si sia sviluppa- ta seguendo Pandamento degli insediamenti bavari, ossia da sud verso nord. Come chiesa madre andrebbe allora indicata quella archeo- secolo

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 575 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
de anche il leggendario Francesco Guglielmo, assassinato nel 1582 e comunemente noto co- me "Gran Bracun". Bisogna menzionare anche alcune anti- che case coloniche presenti nei tipici abitati rurali (viles) del comune, alcune delle quali decorate con dipinti murali, come ad esempio l'ex locanda "Vila" a Curt: veri e propri gioiel- li da custodire gelosamente per i posteri. Un'attrattiva di tipo particolare e poi la campana Concordia 2000 con il suo vasto ri- lievo panoramico che rappresenta

le monta- gne circostanti, consacrata il 26 luglio 2003 sulla cima del Plan de Corones a 2275 metri di altitudine. Con i suoi tre metri di diametro e le sue 18 tonnellate di peso e tra le venti campane piü grandi del mondo. Suona ogni domenica per la pace sulla terra, e ogni volta che una nazione decreta l'abolizione della pe- na di morte. Nel territorio comunale sono inoltre pre senti anche alcuni importanti monumen- ti naturali, tra cui due alberi oggi purtroppo monchi: il vecchio tiglio sulla piazza

della chiesa, sotto il quäle ai tempi di Castel Badia si tenevano le assemblee e le udienze, e l'albe- ro di Maria "Len de Santa Maria" nella parte alta del paese, con la sua antica edicola votiva dedicata alla Madonna che doveva proteggere San Vigilio dalle alluvioni provocate dal rio Fojedöra. Di particolare tutela necessitano oggi le belle sorgenti naturali presso il Lago della Cre- ta, soprattutto di fronte al massiccio sfrutta- mento dei corsi d'acqua imposto dal turismo e ancor piü dalla

produzione di energia elet- trica. Queste sorgenti, chiamate dagli abitanti del posto "Les Funtanes", forniscono durante il corso dell'anno una quantitä d'acqua sui 650 litri al secondo, alimentando in misura significativa il Rio di San Vigilio (o Rio Rudo) soprattutto nei periodi di siccitä. Un corso d'acqua di tipo particolare e la fonte di San Vito o "Ega de San Vi" nella loca- litä di Fodara Masarönn, che verso la metä del mese di giugno di ogni anno, quasi in perfetta coincidenza con il giorno

maggiori ricchezze del comune e l'incontaminato entroterra di San Vigilio, ricco di rocce e prati alpini, malghe e rifugi: questo territorio e stato interamente ingloba- to nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, la cui superficie complessiva e di 25.880 ha (di questi, 10.950 su territorio del comune di Ma rebbe). Le sue tipiche forme carsiche, le sue superfici rocciose segnate dall'erosione, la sua ricca flora e fauna offrono innumerevoli possibilitä escursionistiche e di svago e rap- presentano

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Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 207 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
Muovendosi in un primo tempo preva- lentemente in ambito provinciale, nel 1982 l'associazione ha organizzato a Burgusio, nella spettacolare cornice di Castel del Principe, la prima edizione delle Giornate Canore altoate- sine (Südtiroler Singtage). Nel 1985 la mani- festazione si e trasferita a Teodone, nella sede delPIstituto professionale agrario e di econo- mia domestica dove, salvo casi eccezionali, ha ormai luogo tutti gli anni. In seguito alla rior- ganizzazione amministrativa del 1990

, Tasso- ciazione si e articolata in distretti territoriali. Heidi Watschinger, di San Candido, e stata la prima presidente del comitato distrettuale Val Pusteria. Moltiplicando le iniziative e le ma- nifestazioni - corsi di chitarra d'accompagna- mento; incontri di formazioni di fiati dedite al repertorio della musica popolare; Hoangortn, ossia serate musicali con gruppi folcloristici; manifestazioni canore in occasione della setti- mana della Passione, del mese mariano e delle settimane dell'Awento

; meeting di cantanti e musicisti - l'associazione e riuscita a portare all'attenzione del pubblico il repertorio della musica popolare, contribuendo cosi alla sua diffusione. L'll settembre 1994 il Museo Et- nografico Provinciale di Teodone ha fatto da cornice alla prima edizione di "G'sung, g'spielt und gitonzt", manifestazione biennale, forte mente voluta da Sepp Oberhöller, all'epoca presidente del distretto della Val Pusteria. Fra le piü recenti iniziative del distretto vanno se- gnalati l'annuale

meeting canoro e musicale a Casa Ragen (Brunico) il giorno di Pasquetta; il festival di canti alpini sulla Malga di Tesido; i meeting canori e musicali sul Monte Pagano, presso San Lorenzo di Sebato, e presso il Rifu- gio Tre Scarperi. II corpo degli Schützen La storia degli Schützen e strettamente intrec- ciata a quella del Tirolo. La storia del corpo, le cui origini risalgono all'editto conosciuto co- me Tiroler Landlibell, emanato dall'imperatore Massimiliano I nel 1511, si prospetta fino al 1918

come storia della difesa dei confini patri. Attraverso quell'editto Massimiliano I, d'inte- sa con gli Stati provinciali, aveva concesso alla Contea del Tirolo il diritto di formare proprie milizie in vista della difesa territoriale, tenute a combattere solo entro i confini della contea. L'editto stabiliva altresi che, senza Tassenso degli Stati provinciali, non si potevano scate- nare conflitti armati che avrebbero interessato il Tirolo. Colpite dal divieto fascista nel 1922, le compagnie

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 31 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
1800 ore di sole all'anno della valle principale salgono a piü di 2000 nelle valli laterali, sui terrazzi piü elevati, sui ripiani e sulle piü mo- deste liste pianeggianti che interrompono il pendio, raggiungendo quasi i valori della Val Venosta. II soleggiamento relativo (dato dal rapporto fra le ore effettive di sole rispetto al totale delle ore di sole teoricamente possibi- li) in estate, con valori compresi tra meno del 40 e il 55 per cento, e molto differenziato nei diversi luoghi

. D'inverno la Pusteria e chiara- mente suddivisa in tre zone di soleggiamento: il versante meridionale della giogaia alpina principale con la Valle Aurina e la parte pros- sima alla testata della Valle di Selva dei Molini registra un soleggiamento relativo del 45-50 per cento, le Dolomiti della Pusteria Superiore e dell'Alta Pusteria raggiungono il 60-65 per cento, mentre la parte restante della Pusteria si attesta sui 50-55 per cento. I siti esposti a nord e dunque a lungo in ombra si susseguono

in Pusteria per tutta la sua lunghezza da est verso ovest. Il caso estre- mo e quello della zona ai piedi del pendio del Monghezzo, detto da alcuni la "piccola Si- beria". Il lato a bacio della Valle di Selva dei Molini e denominato "Schattenberg" (cioe "monte in ombra") e anche in quei luoghi vi sono diversi masi che per diverse settimane non vedono il sole. Venti Mentre nell'alta Val Venosta in ben quattro stazioni vengono effettuate rilevazioni conti- nuative sulla direzione e Pintensitä del vento

, in Pusteria ciö awiene solo nella stazione di Predoi. I venti della Pusteria sono localmen te chiamati "Oberländer", "Unterländer" e "Tau": il primo e il vento da est - provenien- te dall'alta valle - nella zona di Brunico, che puö essere molto impetuoso; il secondo, det to anche "vento del Brennero", e il vento da ovest proveniente dalla Bassa Pusteria e il ter- zo e l'abbreviazione popolare per il "vento di Täufers", il vento da nord proveniente dalle Valli Aurina e Tures. Quest'ultimo si presen

- ta molto spesso come föhn da nord, con le manifestazioni collaterali tipiche di questo vento: il bianco "muro del föhn", che sta- ziona sulla giogaia alpina principale a mo' di rullo turbinante attorno al Giogo Riofranco e awolge il Monte Lovello e la Punta del Co- nio; il "corridoio del föhn" delle Valli Aurina e Tures, attraverso il quäle il vento di caduta soffia violento e rovinoso; la nitidezza della visibilitä nell'area investita dal föhn, che e un riflesso dell'aria asciutta e delle temperature

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 101 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
. La pregevole statua di San Valentino sul trono episcopale, proveniente dall'omonima chiesa di Falzes ed eseguita intorno al 1450, e prova evidente del fatto che nella valle esisteva un'importante produzione artistica giä prima dell'awento di Michael Pacher. L'eccellente fattura dell'ope- ra, destinata in origine allo scrigno dell'alta- re, ha indotto alcuni ad attribuirla al giovane Pacher. Nelle aree periferiche si trovano altre scul- ture che presentano i tratti distintivi del dolce Stile, per esempio

di esse, che per secoli ha campeggiato sopra Pingresso del Maso Rantner a Issengo, si trova oggi al Museo Civi- co di Brunico. Dall'altare maggiore di San Lo- renzo, ultimato intorno alla metä degli anni Sessanta del Quattrocento, si evince che l'ar- tista aveva giä compiuto un viaggio in Italia e conosceva le incisioni alto-renane del Mae stro E. S. AlPepoca Pacher aveva inoltre avuto giä modo di vedere gli affreschi del Mantegna nella cappella Ovetari, nella chiesa degli Ere- mitani a Padova

. DelPaltare sono conservate parti delle tavole delle portelle e la Madonna San Lorenzo, Madonna di Michael Pacher, 1465 ca. in trono col Bambino, che dominava nel mez zo dello scrigno, come pure la statua di San Michele al suo fianco (oggi al Bayerisches Na tionalmuseum di Monaco di Baviera). Anche la tavola della Nascita della Vergine, oggi con servata a Rychnov e a lungo attribuita al Ma estro di Uttenheim, proviene dall'altare mag giore di San Lorenzo; molto probabilmente da questo altare giungono

le due tavole della predella di Wilten, oggi conservate nel Museo Ferdinandeum di Innsbruck, e la Santa Barba ra presente nella Österreichische Nationalga lerie di Vienna. Se si deve assumere un'opera di riferimento dell'arte di Pacher, e a questo altare maggiore che occorre relazionarsi. Nel 1471 furono commissionati all'arti- sta due lavori importanti, l'altare maggiore di Gries e quello del santuario di San Volfango sul Mondsee (Salisburghese). Del primo, alla cui esecuzione egli pose mano subito

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 547 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
le sculture delle tre sante Margherita, Madda- lena e Caterina. L'insieme dell'altare fu com- pletamente restaurato e in parte ricoperto nel 1888. Merita attenzione anche lo straordina- rio altare laterale, uno stipo a portelle dipinto con ornamento a viticcio, che risale airinizio del secolo XVI. Nel 1948-49 l'interno della chiesa e stato nuovamente tinteggiato e l'in- ventario ripulito. Popolazione e territorio Terento conta circa 1700 abitanti; su un totale di 540 famiglie, 88 operano nel

la popolazione del villaggio e i nativi che si trovano in altri luoghi sugli awenimenti del paese e sulle attivitä del comune e delle associazioni. Sono circa trenta le associazioni e unio- ni in attivitä che organizzano la vita del vil laggio e offrono ai nostri ospiti innumerevoli occasioni di partecipare a usanze ancora oggi vive. A Terento l'agricoltura ha una tradizione plurisecolare che ha dato un'impronta perma nente al paesaggio e alla cultura del paese. Un tempo i contadini coltivavano la maggior

par te dei loro terreni con diversi tipi di cereali, che lavoravano poi nei loro mulini. Alcuni di questi antichi mulini sono ancora oggi molto ben conservati. Attraverso la lavorazione dei terreni e dei boschi le aziende hanno dato un contributo essenziale alla conservazione del paesaggio. La maggior parte di esse si occupa di allevamento del bestiame e di produzione lattiera. La superficie agricola complessiva si esten- de per circa 3428 ha. Terento viene chiamato anche Villaggio del Sole

: e provato che gode di un'esposizione so lare piü lunga rispetto agli altri paesi dell'Alto Adige. In inverno, infatti, il sole splende dalle 8 alle 16, in estate dalle 4 alle 20. Da qui il detto: "A Terento il sole non tramonta mai". Scuola primaria „Simon Aichner" Dal settembre 2001 la scuola primaria di Te rento fa parte dell'istituto comprensivo di Vandoies. Costruito venticinque anni fa e di- viso tra scuola materna e scuola elementare, l'edificio scolastico si trova al centro del paese in una zona

pedonale, nelle immediate vici- nanze del parco divertimenti con i giochi per i bambini e il settore riservato allo Sport. In media frequentano la scuola elementare circa 120 alunni; l'asilo ha tre sezioni e conta cir ca 60 iscritti. I ragazzi piü grandi frequentano invece la scuola media nel vicino comune di Vandoies. Personalitä eminenti / Simon Aichner Nato il 19 ottobre 1816 nella frazione Sch mied am Bach di Terento, Simon Aichner era il maggiore di 11 figli. Il 2 agosto 1840 fu consacrato

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Pagina 104 di 631
Autore: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Soggetto: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III 278.186
ID interno: 517893
dido. Dalla sua bottega usci il bassorilievo dei Re Magi per la chiesa di Santa Maddalena a Villabassa, l'altare di San Maurizio a San Can- dido e le pale di un altare della Vergine ese- guito basandosi su schizzi tracciati dal grande Dürer. Del 1516 e l'altare ligneo della chiesa di San Giacomo a Rio Bianco e, all'incirca del- lo stesso periodo, l'altare laterale della chiesa di Santa Margherita a Marga. Part si awalse spesso della collaborazione del pittore Nicolö da Brunico. Brunico, Casa

Ragen, XVI secolo Un bell'esempio della forza espressiva del co- siddetto Maestro di Heiligenblut, in Carinzia, e rappresentato dall'altare ligneo di San Mar- tino a Corti di Pusteria. II piü eccentrico fra gli altari dell'area bru- nicense e indubbiamente l'antico altare a por- telle della cappella del cimitero di Valdaora, le cui pale si possono ammirare a Novacella, sopra una tavola firmata "L G", opera del pit tore brissinese Lorenz Guetl. Grazie all'inter- mediazione di Albrecht Altdorfer

, la Pusteria si pose nel segno della scuola danubiana an- che in campo pittorico. L'opera piü eloquen te e rappresentata dal grande affresco di San Cristoforo a San Sigismondo, cui fa da pendant l'imponente San Cristoforo di Mantana. II Rinascimento Nell'architettura civile l'uso dell'arco a tutto sesto, la cui valenza formale fu recuperata in toto dal Rinascimento, si evidenzia nel cortile ad arcate del castello di Casteldarne, realizza- to nel 1522 da mastro Lucio da Trento. II nuo- vo Stile si afferma

soprattutto nelle residenze signorili dei dintorni di Brunico, conferen- do loro un aspetto di relativa compattezza e omogeneitä. La costruzione di queste dimore, che rivelano nel prospetto i caratteri del co- siddetto Stile dell'Oltradige, prosegue fino a Seicento inoltrato. Col Rinascimento nasce un nuovo gene- re d'arte, la decorazione di osterie e mescite di vino. Nel 1526 Ulrich Springenklee, un pittore della cerchia di Dürer, decorö con gli stemmi di una compagnia di bevitori una sa- la nella via

Centrale di Brunico. Tuttavia la pittura murale del Rinascimento tocca il suo apice nell'affresco che decora la facciata del Mulino di Ragen. Eseguito dal Maestro di San Sigismondo, un artista formatosi in Carinzia, esso ritrae un'immensa croce che anticipa la tipologia delle croci riformate. Il San Cristoforo di Stegona, eseguito nel 1595, reca la firma del pittore Georg Mayrho fer, definito "abitante" di Brunico in un do- cumento del 1602. Di Georg Widmann so- no l'Epitaffio eseguito per Hieronymus

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