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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 92 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
di Giuseppe, ebbe i natali nell’anno 1732, e studiò la pittura prima dallo zio Francesco e poi sótto lo zio Michele in Vienna, dove fece per l’Accademia un Tobia, che gli meritò l’onore del premio e la nomina di membro della stessa. Indi viaggiò l’Italia, e dopo essersi trattenuto qualche tempo in Venezia, si con dusse a Verona, studiando per parecchi anni nella scuola del celebre Cignaroli, Visitò dipoi, ma per poco, il paese natio, e nel 1758 prese la via di Roma. Si trattenne colà, lavorando con

piegato pei boschi di quella valle, ed ebbe quattro figli, il primo morto lettore di teologia in Jngolstadt, Michele e Francesco' che furono pittori, Giuseppe che continuò nell’officio paterno, e diede due figli, Cristoforo ed Ignazio, i quali ereditarono dagli zìi il genio eh' ebbero a spiegare nella pittura. Francesco Uxterbeeger nacque nell’anno 1706, e fu an eli egli da prima discepolo dell’Alberti. Fu dipoi a Venezia presso il Fitto ni, e va distinto in ispecie nelle piccole figure e nel

di pingere le glorie celesti. Lavorò per quaranta e più anni in Bressanone, fornì moltissime chiese de’ suoi dipinti, e in fine fece ritorno in patria, dove cessò di vivere nell’anno 1776. I suoi lavori ci danno la cifra di oltre trecento, numero raggiunto quasi da nessuno de’ nostri pittori. È per nominarne alcuno notiamo il quadro del Rosario che si conserva nel Duòmo di Bressanone, un' Assunta e due quadri degli altari laterali esi stenti nella chiesa parrocchiale di Cavalese. — Cristoforo, figlio

Raffaele Mcngs negli affreschi decorativi del Vaticano, e facendo gli affreschi del Museo Clementino. Avea genio splendidissimo per ogni ramo di pittura, e la sua fama era salita tanto in alto, che molti grandi e principi di Europa lo visitavano e onoravano di molte commissioni. Il principe Borghese affidò a lui la dire zione de’ suoi giardini, ed è in essi dove s'ammirano gli affreschi pregevolissimi da lui lasciati. Caterina II Imperatrice delle Russie gli affidò la copia delle tredici logge vaticane

di Raffaello, ed altri non meno potenti principi andavano a gara nel comperare le cose uscite dal suo pennello. Due volte sole rivide la patria. Roma avea per lui un’attraenza invincibile, per la quale vi rimase tutta la vita, vale a dire sino al dì 25 di Gennajo del 1798, in

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 192 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
190 Scrittori ed Artisti Araldico-genealogica Italiana, Membro effettivo della Deputazione Veneta sopra gli Studi di storia patria, e Ufficiale nel Regio ' Esercito della Milizia territoriale, Giusto De Vigili di Mezzolombardo, diligente raccoglitore ed estensore felicissimo di cose patrie, archeologo e numismatico, nacque li io Marzo 1808. Fece gli studi elementari in patria, ì ginnasiali v a Bressanone ed a Trento, e gli universitari a Padova ed a Pavia, ove nel Giugno del 1834 prese

la laurea in medicina e chirurgia, Nell' autunno dell’anno seguente fu nominato assistente alla clinica medica diretta dal Profssore Gemellarli; e dipoi ,visitate le cliniche di Bufalini in Firenze, di Tom asini in Parma, di Scoda a Vienna, ricco delle migliori cognizioni, fe’ritorno al luogo natio (Settembre 1839), che piu non ebbe ad abbandonare. Vi si tenne occupato per lo spazio di molti anni, alternando le pratiche mediche collo studio della storia del proprio paese; ria quale, dopo avere lasciate

il nuovo tempio di Mezzolombardo di Don Carlo De Vigili (Milano, 1852), l'Articolo anonimo, sull’ organo della nuova chiesa di Mezzolombardo (Rove reto Messaggere.. 1855), àro Articolo sopra la strada retta e II gente che conduce alla stazione di San Michele (Rovereto, Gazzetta t 1859), la Lettera al Prof, Teodoro Mommsen sulla necropoli di San Michele (Roma, Bull. Ardi. 1871) ; la Relazione sopra il sarco, fogo di Lover (Trento, il Trentino, 1873), le Notizie storiche sulla Rocchetta (Ibid. 1873

); Descrizione di ima lapide mìtriaca ritrovata ricino a San Zeno nella Naunia (Berlino, 1874), il Significato del nome Metz nei documenti medioevali (Rovereto, Raccoglitore 1880), i Cenni sulla vita di Giovanni Ferrari di Mezzolombardo (Ibid. 1880) ; il castello di Königsberg (Ibid, 1881), i Cenni sulla vita d t - Francesco Filos (Ibid. 1881), la Relazione sopra una iscrizione romana

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 258 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
Mi- CilELOTTi d’Arco compose V Anacreontica per le nozze d’Arco - Altinpurgher (Rovereto, 1799) corre data di molte annotazioni storielle; ecc. 48 „ 28 si legga : ■lezioni del Razzarmi, ecc. « 59 « 1 » nella sua villa ecc. « 7 l , 6 J? Campi di Clcs di Niosfago ecc. !- v n V Wulten Camelia. » /9 » J 3 col Tirolo, Si aggiunga: Abbiamo ancora .di Ri due Pastorali una dettata nell' occasione del pos sesso preso del Vescovato e Principato di Trento da Pietro Michele Vigilio Conte Thunn (Trento 1776), e l’altra

quadri testò acquistati dai Musco di Trento. Questi rappresentano la crocifissione di San Pietro c la decollazione di San Paolo in Roma, portano la scritta AMO DOMll 1590 Paylo nauritio Pinxit, c non sarebbe improbabile, che lo stesso fosse stato anche il pittore dei gjuadro del Concilio tridentino. Pag. 37 Hn. 12 ambiduc di Trento, si aggiunga: Nicolao Tambu rino del defunto Nicolò da Trento, pittore in Roma nel Convento di San Domenico alla Minerva, 1696; e ecc. (i) „ 38 „ 5 si legga : dello

scultore, e ecc. „ „ „25 della stessa città. Sì aggiunga: Si ricorda poi un Maestro Stefano qm Fuccaro tridentino, stuc catore in Roma ad capita domorum ( 2 ) „ 41 .. 28 sì legga : Giuseppe Vale ri ano Va X NETTI ecc. „ 44 ,, 22 Picciola si aggiunga: ; giovane studiossissimo, del quale abbiamo pure Quattro lettere inedite di de mentino Va lineiti a Saverio lieti incili, precedute da una bella prefazione ( :! ). „ 45 -, 34 si legga: Turbati ccc. „ 47 „ 8 (Trento, 1752); si aggiunga: l’Ab. Francesco

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 38 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
Crocifisso, lasciò di sè viva memoria, e in una bellissima Addolorata che si conserva nella chiesa dei Francescani di Cles. e nel martirio del Beato Sitinone che si vede nel Musco d’Innsbruck, e nei dipinti del cessato Monastero di San Michele all’Adige, e in molte chiese e presso parecchie, famiglie di privati. Cessò di vìvere nell’anno, 1730, e dalla sua scuola uscirono discepoli, che fecero onore al- F arte, e provvidero alla successione del .genio artistico seminato nella valle che lo vide nascere

non più rivide la patria, e fu celebre ritrattista, ivi morto 1 ' anno 1720. Giuseppe Alberti di Cavnicsc dipinse cd architettò la cap- polla del Crocifisso del Duomo di Trento. Nacque nell’anno 1664; studiò medicina in Padova, e poi si diede alle belle arti, imparando da prima la pittura presso il Cav. Liberi di Venezia, e più tardi l’architettura, che apprese in Roma. RitoVnato in patria, si pose ai servigi del Principe Vescovo Francesco degli Alberti di Poja, e oltre la cappella del

. — Di questi per ora rammentiamo Domenico Bokora di Cavalese. Ei fu buon disegnatore e me dioere coloritore, che lasciò disegni di vario genere, e dipinti a fresco e qualche Via Crucis. Lorenzo Fiorentini di Borgo, che nacque l’anno 1580 e morì li 4 Luglio del 1644. fu miniatore e dipintore in olio. Di lui si ricorda la pala eli San Girolamo, che adorna la cappella del monte de’ Francescani del suo paese natio. — Francesco Narri zio, pure di Borgo, morto a dì 31 Dicembre 1640, si ri corda come pittore del

quadro del Concilio di Trento. — Gio vanni Battista Antonio Scartezzini di Civezzano si distinse nel dipingere scene storiche, e fiori che eseguì sulla seta. Una parte de’ suoi dipinti si conserva nella galleria. Estcrhazy in Best, e sono da taluni attribuiti, per la'somiglianza del cognome, ad Ippolito Scarsella Ferrarese, chiamato lo Scarselliuo. •—■ Antonio Cresta di Ala fu pittore che va encomiato per molti dipinti eseguiti a fresco ed in tela con molta grazia, invenzione ed espressione. Nacque

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Libri
Anno:
1896
Sommario della storia trentina : dai tempi più antichi sino agli ultimi avvenimenti ; con un saggio di bibliografia storica trentina
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Pagina 52 di 305
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Borgo Valsugana
Editore: Marchetto
Descrizione fisica: 304 S.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 4.797
ID interno: 350298
CONTESE DI MAINAR DO II ECC. $ I di Zwingenstein al suo posto stipendiato metà da lui e metà dal Conte, e concedere che i castelli di Edenburgo, Ossami e Tonale fossero custoditi durante la tregua dai Cavalieri Teutonici che aveano beni nel Trentino e Con vento in Trento al luogo del cessato monastero delle Orsoline. La tregua dovea spirare a San Michele; e se la pace fosse durata oltre quel termine, i Castelli sareb bero ritornati al Vescovo. Diversamente il Conte ne an drebbe al possesso

e le scomuniche tornerebbero nel primo loro vigore. Ma Arrigo non avea fiducia nella tregua; e ritornato in città convocò il popolo nella cattedrale, e,, presentì il Capitano' E tardo, e ì Signori di Campo e Ca stel ba reo, lo fé’ giurare sui santi Evangeli e nel cospetto del Crocifisso « di promuovere, conservare e difendere la « persona, la dignità, la potenza e i diritti del venerabile « Padre e Signore frate Arrigo per la grazia di Dio Epi- « scopo Tridentino » ; di tenergli fedeltà ed ubbidienza pena

. stesso anno. Senonchè l’Atto non piacque a Ma in ardo, e le cose rimasero in peggiore stato di prima. Il Conte assaliva Bolzano, l'Imperatore decretava una nuova sentenza e senza frutto, il Vescovo era sul punto di cadere nelle mani del nemico, e il paese si trovava alla vigilia di su bire le umiliazioni imaginate dalla prepotenza del Conte.

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Libri
Anno:
1896
Sommario della storia trentina : dai tempi più antichi sino agli ultimi avvenimenti ; con un saggio di bibliografia storica trentina
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Pagina 134 di 305
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Borgo Valsugana
Editore: Marchetto
Descrizione fisica: 304 S.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 4.797
ID interno: 350298
IMMEDIATI SUCCESSOCI ECO. 1^ sino dalla metà circa del secolo deciniosesto ; studiò a Roma, e ritornato in patria, fu creato da prima Canonico, poi Vicario generale e decano del Capitolo di Trento, Avea qualità di cuore e dì spirito pari a quelle del suo antecessore, ed il suo governo fu dolce, moderato e giusto, tale che rese contenti i popoli a lui soggetti, i quali alla sua morte avvenuta dopo sei anni di regno (31 dicembre 1695), ebbero a deplorare il fato che tolse loro un padre dei più

amorosi, un principe sapiente e a tutti carissimo, un vescovo degno dei maggiori encomii. A lui succedette Giovanni Michele dei conti di Sporo (Spaur) eletto dal capitolo (7 marzo 1696) a pluralità di voti. Nacque nel castello di Mezzolombardo (7 luglio 1638), e nello scrutinio di elezione si trovò, che pane dei canonici erano pel conte Antonio Picolomini sanese preposito della cattedrale di Trento; e forse non senza ragione; atteso che il neo- eletto avea bensì le qualità necessarie a lare un uomo

pio> leale e sincero, a fare un cortigiano onorato e gentile; ma nessuna di quelle che valgono a fare la felicità di uno stato. Era per natura debile e incerto; e come si- vide impacciato nel disimpegnare gli affari del principato, se ne ritrasse e lasciò fare da padroni i suoi nipoti, il conte Francesco e la contessa Giuditta; cosa che spiacque ai Trentini, e le’ parlare assai e talora con esagerazioni e con calunnie prese dalla bocca dei maligni. E mentre così andavano le cose trentine

, scoppiava la guerra per la successione di Spagna tra l’imperatore Leopoldo e il re di Francia Luigi XIV, che in unione a suo nipote Filippo V, proclamato re di Spagna a Fontaine- bleau (16 novembre 1700), a Madrid e in tutte le città del dominio Spagnuolo, meditava togliere tra le due mo narchie ogni barriera di divisione, a fare che fossero u-

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Libri
Anno:
1896
Sommario della storia trentina : dai tempi più antichi sino agli ultimi avvenimenti ; con un saggio di bibliografia storica trentina
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Pagina 73 di 305
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Borgo Valsugana
Editore: Marchetto
Descrizione fisica: 304 S.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 4.797
ID interno: 350298
J2 CAPITOLO SETTIMO Michele all 5 Adige (12 Aprile), e il Duca com ’ ebbe nelle sue mani la città, il castello e il Vescovo stesso, sulla piazza di fronte al castello (20 Aprile) confermò ai Tren tini i loro antichi privilegi e gliene aggiunse di nuovi. Sciolse dipoi i cittadini da ogni imputazione pei fatti tu multi, e punì colle confische, le spogliazioni e la prigionia coloro che si erano conservati fedeli al Vescovo. E que sto stato di cose si mantenne sino all’anno 1409, nel quale il Duca

aderendo alle sollecitazioni di Eberardo Ar civescovo di Salisburgo e di altri Vescovi, sottosegnò un laudo (19 Ottobre), in forza del quale il Vescovo fu tratto di prigione, rifnesso alla sua sede e nel possesso del Prin cipato (24 Dicembre). Senoncbè il Duca pentitosi della fatta restituzione, incominciò a cavillare sulle condizioni stabilite nel laudo e trapassando dai cavilli alla prepotenza indusse il Vescovo ad involarsi dalle mani di lui, ed esu lare nel castello di Nicolsburgo, sua patria

. Di là face va sapere essere egli il solo legittimo Signore del Principato trentino, e ordinava -che a lui dovessero far ricorso tutti i suoi sudditi. Dichiarava nulli gli atti che non partissero dalla sua autorità e inculcava a 5 suoi vassalli dì non pre stare obbedienza al Duca e di resistere con tutta 1’ energia del loro potere. Interdiceva le Chiese del suo Vescovato e dichiarava scomunicato il Duca ; ricorreva alla Santa Sede e all* Imperatore, e riceveva dalia prima il cardina lato e dal secondo

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Libri
Anno:
1896
Sommario della storia trentina : dai tempi più antichi sino agli ultimi avvenimenti ; con un saggio di bibliografia storica trentina
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Pagina 154 di 305
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Borgo Valsugana
Editore: Marchetto
Descrizione fisica: 304 S.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 4.797
ID interno: 350298
, e invece vi rimase il conte Filippo Consolati, e furono scelti a nuovi consiglieri i signori Gaudenzio Antonio Gaudenti di Roecabruna, Ambrogio Sempliciano Schreck, Stefano Bernardino Bertolini di Per-* gin e, Filippo Pero ti ni di Rovereto e Giuseppe Ferdinando Dordi di Borgo. Stimavano i Francesi già di avere sicuro piede nel Trentino, quando quasi tutto di un tratto furono costretti di abbandonarlo. Il Vaubois falli nell’ impresa di occu pare San Michele (2 novembre) prevenuto dal coman dante

dell’armata austriaca nel Tiralo, Davidovich ; una grossa colonna di Francesi appostata nel piano di Cadine (4 novembre) fu assalita all’improviso dal generale Lau do», e per queste ed altre fortune gli austriaci ripresero la posizione di Trento, tanto che i Francesi dovettero la sciare questa città (5 novembre) nel tempo stesso che v 5 entravano le truppe dei due generali vincitori Fu al lora dichiarato, con un manifesto dei 7 novembre, essere il Trentino sorto 1 ’ amministrazione del conte del Tiralo

quale avvocato, protettore e difensore della Chiesa di Trento, finché lo esigessero le circostanze. Filippo Baroni di Cavalcabò, Capitano di Rovereto, fu incaricato a pren dere possesso del principato in nome del copte di Lerbach ministro plenipotenziario dell’ imperatore ; fu attivato, un . - : :;S

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 198 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
inaugurazione ■■ solenn e della Corte d'Appello in Brescia (Brescia, itti Cenno necrologico del C.te Michele di Castefl'amoute (Brescia, 1868), un Discorso in-morte di Emilio Dolce chi (Milano, 1881), ed altre necrologie, e scritti d’occasione che vennero stam pati nei Giornali del Regno d’Italia. Ercole Untersteiner è uno dei più distinti scrittori di cose legali che abbiamo nel Trentino. Nacque in Rovereto l’anno 1823; e compiti gli studi universitari in Padova ed a Vienna, si diede alla

carriera del Foro con quell'impegno e amore per la giustizia da farsi stimare da tutti. È uomo studiosissimo e coito in ogni ramo dell’umano sapere, e in ispecie nelle leggi, e in tutto ciò che ad esse si riferiscono. Tiene il posto di Consigliere d’Appello in Innsbruck, e di lui abbiamo colle stampe le due opere seguenti : Legge' generale dì Cambio y sua origine storica, uso e sviluppo coti illustrazioni , commenti , esempi e decisioni supreme (Innsbruck, 1877), e il sistema d'ai chi-via zione vìgente

nella provincia del 7 irò lo (Jbid. 1880). Leonardo Gennari di Trento, valente scrittore dì cose giu ridiche-nacque, li 19 Gennajo del 1799 da poveri, ma onorati ge nitori; fece i primi studi in patria, e poi stipendiato dal Governo potè frequentare le Università di Innsbruck e di Vienna, ov' ebbe a conseguire la laurea nelle leggi. Nell'anno 1831 fu nominato Professore eli Procedura civile nell’Università di Pavia, a cui s aggiunse, dopo la restaurazione del governo nazionale, l'inse gnamento della

Procedura penale. Disimpegno con amore ed intelligenza parecchi .uffici, come quello di Rettore Magnifico, di Decano della facoltà politico-legale, di Consigliere comunale della città di Pavia ecc. ed ebbe dal Governo rimunerazioni c onorifi cenze non poche; Ora è in riposo, e de’suoi scritti a stampa troviamo da notare: il Sommo principio del Processo civile (Pavia, J843); un Corso di Procedura civile fJhid. 1844-45, 3 voi. in 8°) c la Teoria delie Prove nel Processo civile austriaco (llnd. 1855

). I tene: poi d' inedito parecchie Elegie latine, un Discorso sull utilità della lingua greca, u n Elogio del C.te Barba covi letto il Novembre dell' anno 1852 nella- solenne ' inaugurazione degli sfttdi, e le Legioni di diritto naturale e di Procedura- civile c

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 226 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
fiuta ibrida, perchè riunisce i caratteri del Lepiotrichmn subulatum e del Pleuridium subulatum, sostiene che la classificazione dei muschi cleistocarpi, coro’ è attualmente, si fonda sopra una base artificiale e deve rifarsi, assoggettandola alle norme che emanano dalla struttura anatomica. E uno de' Collaboratori della Mevue bryologiqve, e scrive altresì di cose che escono dalla sfera dei Muschi. Di queste notiamo ; La valle di Samt (Trento, 1876), La valle del lago Santo sul monte Terlago

(Rovereto 1881) e un altro articolo intitolato Ladinia ( Ibid . 1882), pubblicato nell’ Annuario della Società degli Alpinisti Trentini, non meno che il Commento al Codice di Commercio secondo i proto colli della commissione di Lipsia (Venezia, 1863, 1 voi. in 8°). Michele de Sardàgna di Trento si tiene alla fanerogamìa vegetale. N’è appassionatissimo cultore, e fa viaggi in cerca di piante, che talora estende a regioni lontane dal Trentino. Scrisse per l'Annuario degli Alpinisti Tridentini, e per

qualche periodico botanico di Germania, e de’ Suoi scritti citiamo in ispecie i se guenti; Salita alla Presane Ila ; — della Tosa e / Ghiacciai antichi del Trentino (1874) Salita al Cevedale fi8 7 7) ; Dell' Etna (1879) ' e Beiträge zur Flora des Trentino (Vienna Oesterr, bat, Zeitsch. 18S1). — Enrico Gelmi, pure di Trento, coltiva con amore e intelligenza lo stesso ramo di botanica, ed abbiamo di lui r li monte Bandone di Trento e la sua flora (Padova, Bull, della Soc. Veneto-Trentina dì Se. nat

. 1880), ed una Revisione della flora del bacino di Trento, che come speriamo non tarderà a vedere la luce nel suddetto Bullettino. — E sono del pari dediti agli studi di fanerogamìa Damiano Graziadei e Pietro Porta- il primo di Caldonazzo e farmacista, il quale fece il bel Discorso intorno allo stato geologico - botanico di Lavarone, che si legge nell 'Annuario della nostra Società Alpina dell' anno 1881. Il Porta è sacerdote curato di Locca in Giudicane. L’amore alla scienza lo spinge a frequenti

escursioni, a viaggi che estese agli Abbruz zi, alla Sicilia, ai Pirenei ed alla Spagna. Teniamo di lui una re lazione del Viaggio botanico fatto in Calabria nel 1877 (Pisa. Gior- bot. Ital. 1879), alla quale speriamo vorrà far seguito l’altra re lazione, forse più importante della prima, del viaggio da luì intrapreso nei Pirenei e nella Spagna.

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 99 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
presso Sa lisburgo, e in Salisburgo stessa, ah Duomo. — Si dà altresì come buona pittrice Elena Zamraiti di Trento dei Marchetti di Praga, morta nel 1759 di anni 83 ; e furono del pari pittori di qualche merito Michele Cattarozzi di Tel ve, il

continuò a lavorare di pennello, finché lo colse la morte a dì 20 del 1828. —■ Nicolò Do rigati di famiglia patrizia trentina, fu pittore di buona invenzione e discepolo del Bolognese Carlo Cignani. Quasi nulla sappiamo della di lui vita, e delle sue opere notiamo le seguenti: le pale dell’ Addolorata e di San Giovanni Battista che si tengono nel Duomo di Trento, i gonfaloncini dei Misteri della stessa chiesa, la tela di Santa Caterina da Bolo gna tenuta dai Padri Riformati in San Bernardino

di Trento, e .quella di Maria c San Felice , che è presso i padri Cappuccini della stessa città. — Domenica Spaventi dì Trento, contempo ranea del Cappello, studiò la pittura dal Balestra, e non lasciò molti dipìnti. Di lei è la Sae'ra Famiglia che è alla Chiesa dei- fi/Annunciata in Trento, una Maddalena e le . quattro Stagioni che sono opere eseguite con molta cura e diligenza e si possono vedere presso i Signori Moar di Trento di lei pronipoti. — Giu seppe Ruppi ni di Fondo fu pittore distinto

vissuto sempre fuori di patria, e del quale abbiamo scarse .notizie. Egli apprese i prin cipi della pittura dal padre; nelfi anno 1711 lo troviamo alia Corte di Monaco, e più tardi in Augusta, dove mancò ai vivi nell’anno 1749 . Di lui abbbiamo da rammentare la tavola dc\ì\ Assunta posta all’altare maggiore della chiesa dell’Istituto' delle Dame in Mona co, che è 11 migliore suo lavoro, e parecchi dipinti che si conser vano nel Convento di Ottobenern. Si dà inoltre come buon pittore di ritratti

e di soggetti sto rici Giovanni Nepomuceno della. Croce di Pressano, ivi nato nell’anno 1736. Viaggiò l'Italia,. la Germania, l’Ungheria e la Francia, e lasciò da per tutto dei saggi del valoroso suo pennello. — Un altro ritrattista e pittore va ricordato in Giambattista Renzi di Trento, padre cVInnocenzo, che nel 1714 dipingeva in Passavia; e de’ Renzi sì ricorda pure un Andrea, ,che lavorò di ritratti e di soggetti sacri con valentìa non comune: I migliori suoi dipinti si trovano nel Castello Lcopoldskron

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 89 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
cani (1780), che trovò di ampliare con una nuova edizione (Mantova, 1810), aggiungendo alla stessa uno scritto sul Veleno dei funghi e sei Lcttej'c di vario argomento. — Giovanni Michele Menghin di Arsio in Anaunìa fu Medico distinto e professore di medicina e materia medica nell Università dTnnsbruck. Nacque li 29 Set tembre del 1738, e morì nel 1789, lasciando alle stampe molte dissertazioni mediche, delle quali ricordiamo : Dissertatio de dia gnosi morborum ventriculi (Wiennae, 1764) ; Espistola

medico fatta della febbre verminosa maligna. Mise di poi alle stampe il libretto delle acque di Sella, Prae e Zaherle (Trento, 1788), che compose insieme col di lui figlio Giuseppe, altro me dico distinto della terra di Borgo in Yalsugana, — Bartolomeo Battisti di San Giorgio Roveretano compose una Dissertazione sulle malattie del bel sesso (de foeminarum morbis. Viennae, 1/82), che fu tradotta anche in tedesco; e il Piano disciplinare per lo Spedai Maggiore di Milano (Milano, 1790). — Pier

Antonio Michelotti di Drò nell’Archese (1673—1740), che fu uno dei membri del Collegio medico di Venezia, espose le Conghìetture sopra la natura, cagione e rimedj delle infermità regnanti nel Ve neto ne' bovini (1711) e parecchie Dissertazioni mediche che videro la luce nei Commentari dell’Accademia di Pietroburgo, e quella De separatione fluidorum in corpore animali (Venetiis, 1721). Carlo Torelli di Levico, nato a dì 4 Aprile 1759, espose con molta eleganza di lingua un libretto intorno alle Acque

mi nerali del suo paese natio (Rovereto, 1785) ; primo studio che facesse conoscere al pubblico l’efficacia delle acque comunemente chiamate del Vetriolo di Levico, ora salite a tanta celebrità, che le fa essere raccomandate dai Medici più distinti, e sono frequen tatissime. — Gian Pietro Fiottio di Riva (1736—1816), che fu medico a Malcesine e poi a Volta Mantovana, scrisse una Dis sertazione mcdicopolitica a favore dei contadini (Mantova, 1787), e poscia una Memoria sulla soverchia moltiplicazione dei

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 37 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
vecchio dei pittori Fiemmèsi. Ebbe a maestri i Palma, e dipinse in più chiese, come in quella di Cavalese, dì Valfloriana, di Egna e di San Michele all’ Adige. Morì tra gli anni 1636 e 1640. — Suo discepolo fu Francesco Fi; re anelli di Tesero, clic nella chiesa parocchiale di Cavalese lasciò il ritratto del Barone Giorgio di Firmian ed un angelo, che dipinse nel 1664. Sono pure di lui i dipinti in grande dei Santi dell’ Ordine de' Francescani che sono nella chiesa dei Frati di Cavalese, una Cena, una

È Un periodò di decadimento „nelle glandule inguinali del basso ventre, per le quali dovendo „necessariamente passare e farsi (come ei diceva e provava con „ottime ragioni) la circolazione del sangue e umori avanti cl’ar rivare al cuore e al capo, con Tajuto c applicazione di mezzi „propri! e validi potesse ivi purgarsi, e separarsi la qualità vele- rosa già insinuatasi del corpo. Con che esso stesso, due volte „già assalito, da quell’ orribile influenza felicemente se ne liberò.' 4 La cosa

vale per quello che può valere; ma allora i medici divenivano celebri, quanto più sapevano colpire l'imaginazione del volgo. — Un altro medico ritenuto valoroso fu Giovanni Pietro Marchetti, che esercitò la medicina in Trento, e lasciò scritto un libro De methodo medendi. Del rimanente poco è a dire de’ medici, aneli’ essi portati, come il volgo, a credere nel meravi glioso e nel!' assurdo, a tenere conto d' ogni sciocchezza inventata dall’ ignoranza, degli untori, delle malìe, degli stregamenti

Madonna, un San Dionigi Areopagita ccc. che si tengono presso i mede simi Frati. Cessò di vivere nell’anno 1686. — Giovanni Feli- getti di Preda zzo si rese in Bologna, e discepolo del Cignani, vi rimase tutta la vita, vale a dire sino all’anno 1727; e così fece Giovanni Battista Defrancesco, che, passato in Torino,

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 156 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
nell’arte che volle farsi aiutatrice di un nobile ingegno. Indi dipinse pel Cav. Iacopo Treves Filippo IV di Spagna che segna la croce dct la Calatrava svi petto di Valasqucz; un 'Assunzione della Vergine per la chiesa di Malpuga in Dalmazia, e l' Apparizione dell’ Ar cangelo Michele al profeta Daniello per la chiesa di Arsiero, il cui cartone si conserva nella R. Accademia di Venezia, con una mezza figura di S. Sebastiano e un quadretto che rappresenta la Foscari in atto di respingere i messi

del Senato verniti a chiedere il corpo del defunto Doge. Degli altri suoi lavori, cartoni, abbozzi e piccoli dipinti, non ricordiamo, che il Cartone dì Santa Caterina portata in cielo dagli angeli, e 1' acquarello della Festa dei fiori in Venezia , che si conservano nel Museo di Trento. Giovanni Marchesi detto dei Vendrì fu un’ altro giovane pit tore, del quale la patria ha da deplorare la morte prematura. Nacque in Mocenigo di Rumo li 16 Marzo del 1804 da Giovanni e da Cate rina Debiasi. Dalla

condizione sarebbe stato chiamato al lavoro dei campi; ma egli sentiva una forte passione nel disegnare a matita ciò che la natura o l’arte gli metteva sott’occhio. Vista questa sua inclinazione, parve al padre, che il figlio avesse da riuscire nell’arte del falegname; ma il figlio non vi si potè accon ciare, e fece istanze, perchè il padre gli concedesse di andare a Venezia, e fare prova di sè in quell' Accademia artistica. Avea allora diciotto anni di età e privo d’ogni mezzo di fortuna, fe’sforzi

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 86 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
la chimica e la farmacia. Esordì le proprie lezioni coll’Orazione de retardata medicinae practìcae per- fedone (Papiae, I77i),e fece esperimento dell'abilità sua anche per la seconda cattedra, pubblicando la Memoria sui nuovi fenomeni scoperti nell' analisi chimica del latte (Jòid. 1772); ma di lì a non molto fu tolta l'unione dei due insegnamenti; cosa che contristò assai il Borsieri e durò sino all’anno 1775, nel quale per la man canza del Professore Michele Rosa di Rimini fu riunita alla chi mica

anni ottenne il posto di medico primario in Faenza (1746), e in quella città si fece ammirare nell’ occasione della febbre petecchiale ivi scoppiata, che durò due anni (1748-1750), ed ebbe a curare felice mente. Scrisse in quell’ incontro l’Epistola de anthelmintica argenti vivi facultate (Faventiae, 1753). Scrisse dipoi il Trattato delle acque di San Cristoforo (Faenza, 1761), e nel Novembre del 1769 incominciò l’insegnamento di clinica nell’ Università di Pavia, a cui in seguito riuscì unire

la Medicina teorico-pratica ( J ). Nell'anno 1778 si condusse a Milano quale Archiatro Arciducale, ed ivi cessò di vivere il giorno 2i Dicembre del 1785 ; giorno fatale che indusse ad un lutto profondo i molti suoi amici ed ammiratori, e in ispecie l a patria che vedeva togliersi per sempre dal suo orizzonte una delle maggiori glorie trentine. Scrisse molto; ma de’ suoi scritti tengono il primo posto le Istituzioni di Medicina pratica esposte in latino, che videro la luce nell’anno stesso della sua morte

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Libri
Anno:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 111 di 283
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 280 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 58.564
ID interno: 350296
Il Progresso tóg sione (Trento, 1807), quella Sui vantaggi c sulla necessita delle nuove Regie Bavaresi Scuole elementari (Ibid. 1809), gli Elementi del buon suddito distiano (Ibid. 1810), e poi una Dissertazione sm popoli alpini Tedeschi del Tiralo meridionale e dello Stato Veneto , che fu pubblicata in Trento nel 1860. — Il sacerdote Giambattista Azzolini di Lizzanella vissuto tra gli anni 1777 e 1853, lasciò un importante Vocabolario vernacolo-italiano dei dia letti Roveretano e Trentino

fu professore di lingua e letteratura italiana a Vienna, scrisse una Grammatica per uso dei Tedeschi che vogliono apprendere la lingua italiana (Vienna, 1802), ed una per gl’ Italiani che intendono apprendere il tedesco, e poi i Racconti morali italiani e tedeschi (Vienna, 181Ó), e il Museo italiano compilato per gli amatori della letteratura italiana e pubblicato in forma di periodico. Camillo dei Conti Lizzo de Noris, che nacque in Trento, e vi morì da ventiquattro anni li 28 di Agosto del 1849, fu gio

vane di rari talenti, bene avviato nelle belle lettere e fiero di patrio affetto. Lasciò a stampa: i Cenni della Raccolta patria le gata alla città dì Mento dal Massetti (Rovereto, 1843), quelli della vita e degli scritti del Conte Benedetto Giovanetti (Padova, 1847), quelli sull industria dei Distretti Trentini e Roveretani (Ibid. 1848), e una Lettera dì Vincenzo Gioberti sui fatti di Francia preceduta da alcune osservazioni (Senza nota di luogo). — Giuseppe Lizzo della stessa famiglia diede

le Memorie intorno alla famiglia trentina de' Conti Bisso de Noris (Milano, 1843) ; famiglia rispettabilissima, della quale la storia ricorda un Cristoforo che fu Vescovo Prin cipe di Trento. I preti Giuseppe Mosca e Simone Michele Te vini, aneli'essi

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