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Libri
Anno:
1924
¬L'¬Alto Adige : il reggimento reale dalmata nell'Alto Adige negli anni 1809 e 1810
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Pagina 15 di 18
Autore: Emmert, Bruno / Bruno Emmert
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia
Descrizione fisica: 14 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivo per l'Alto Adige. Vol. 17 (1922);
Segnatura: II 102.177
ID interno: 325480
Il 2 andarono al castello di Heimfels (anticamente Heunfels) presso Sillian. Il giorno 3 febbraio il 11° battaglione parti da Caldaro e si rese a Bolzano. Il tenente Caldana con 34 cannonieri ritornò il 4 da Bruneck (Brunico) a Brixen (Bressanone) coi cavalli d’artiglieria, restando al forte di Bru neck (Brunico) il tenente Molinari con 16 cannonieri. A tutto il giorno 7 nulla di nuovo. 11 II 0 battaglione parti l’B da Bolzano per Klausen (Chiusa). A tutto il giorno 13 nulla di nuovo

. Il 14 febbraio il II 0 battaglione ritornò da Klausen (Chiusa) a Bolzano; le due companie del 1°, che erano distaccate al forte dì Heimfels anda-. rono a Niederdorf (Villabassa). Queste ritornarono il d5 a Bruneck (Brunico), dove raggiunsero il battaglione. Il 1° battaglione partì il 16 da Bruneck (Brunico) per Brixen (Bres sanone), lasciando in Bruneck (Brunico) la 3.a compagnia e giunse il 17 a Bolzano, lasciato avendo a Brixen (Bressanone) la 4.a compagnia. Il 11° battaglione partì da Bolzano per Neumarkt

(Egna). Il 18 le quattro compagnie del 1° battaglione che erano a Bolzano vennero distribuite una a Neumarkt (Egna) e tre a Salurn (Saiorrio). Il Ilo battaglione si rese a Lavis, lasciando a San Michele la com pagnia dei volteggiatori. Dal 19 Febbraio a tutto oggi, 3 marzo, nulla di nuovo. La 3.a compagnia del 1° battaglione, lasciata in Bruneck (Brunico), dal 16 febbraio, parti il 4 marzo per Brixen (Bressanone). Il II 0 battaglione che occupava Lavis e San Michele, marciò il 5 a Pergine, ove

restarono le due compagnie scelte ed una del centro con lo stato maggiore; le altre tre sì portarono a Levico. La 3.a compagnia del 1° battaglione venne a Bolzano. Il 6 questa compagnia si portò ad Ora ed il 7, la 4.a compagnia del 1 0 passò da Brixen (Bressanone) a Bolzano e fu il giorno 8 innanzi a a Neumarkt (Egna). A tutt’oggi, 14 marzo, nulla di nuovo. La compagnia dei cannonieri passò, il 15, da Bolzano a Neumarkt (Egna). Per ordine di S. E. il generale Baraguay d'Hillìers partirono i due

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1924
¬La¬ frutticoltura industriale nell'Alto Adige nelle sue varie fasi di sviluppo : ... in occasione dell'esposizione nazionale di frutta 20 - 30 settembre 1924 ; congresso pomologico 21 - 22 settembre
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Pagina 10 di 33
Autore: Meier, Alois / Luigi Meier
Luogo: Trento
Editore: Scotoni
Descrizione fisica: 31 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau;z.Geschichte;f.Kongress;g.Trient <1924>
Segnatura: II 109.741
ID interno: 202241
, di malattie dei funghi e degli insetti, 1 terreni paludosi e le inondazioni causate da straripamenti del- 1’Isarco al di sotto di Castel Firmiano negli anni 1830 e 1860, come pure le influenze del gelo. Le nozioni circa le malattie dei funghi sono affatto insuf ficienti e mancano anche i rispettivi mezzi per combatterle. Dopo l’anno 1860 l’incremento della frutticoltura e dell orticoltura ricevono un continuo impulso con la costituzione della Società degli orticultori di Bolzano. Così p. e. fu chiamato

in vita il Mercato dei fiori, che veniva tenuto ogni anno al primo di maggio e che, anche oggigiorno, viene ancora festeggiato con nume roso intervento di persone di ogni età. In quest’epoca si avvera altresì la costituzione m Bolzano di singole Ditte commerciali, le quali si occupano del trattamento culturale di varietà pregiate e trasportabili di frutta a granella e, nel mentre incitano i proprietari di terreni ad un più intensivo sfruttamento del suolo, procedono esse stesse col buon e- sempio

quali proprietarie di terreni. La Società per 1 esportazione delle frutta in Bolzano fu fondata nell’anno 1859. Delle corporazioni agrarie che diedero in quell’epoca la loro attività, de- vesi far menzione, oltre che della sunnominata Società, del « Landwirtschaftsverein (Consorzio agrario) in Innsbruck», il quale, circa l’anno 1850, fondò una Filiale a Bolzano. Questa Succursale si fonde, in seguito, con la Società Orticultori di Bolzano, con che si addiviene alla fondazione del « Consozio

di agricoltura e di orticoltura ». Nella seconda metà del secolo decinionono si riscontra una serie di fat tori, che apportano cambiamenti radicali a favore della produzione delle frutta e del vino nella Provincia ; il che ha di conseguenza un inatteso forte sviluppo di questi rami dell’agricoltura. Fra tali fattori vanno enumerati, da un lato, l’a pertura della ferrovia del Brennero, la sistemazione dell’Adige, la costruzione della ferrovia Bolzano-Merano, e, dall’altro lato, l’istituzione della Scuola

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Libri
Anno:
1924
¬L'¬Alto Adige : il reggimento reale dalmata nell'Alto Adige negli anni 1809 e 1810
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Pagina 10 di 18
Autore: Emmert, Bruno / Bruno Emmert
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia
Descrizione fisica: 14 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivo per l'Alto Adige. Vol. 17 (1922);
Segnatura: II 102.177
ID interno: 325480
assieme sopra Tisens (Tesimo) verso Marling (Marlengo), lasciato avendo però al ponte dell’Adige 100 uomini. Il colonnello prese lo stesso giorno il comando della piazza di Bolzano ed il 1° battaglione forni due compagnie al castello di Ratea ste in (Castel Sarentino) oltre a quelle distaccate al ponte di Sigmunds- kron (Castel Firmiano) e St. Georgen (San Giorgio). Le sole compagnie dei carabinieri e cannonieri restarono a Bolzano. 11 24 rientrarono a Bolzano le due compagnie distaccate a St. Georgen

(San Giorgio) e quelle del castello di Rafenstein (Castel Sarentino). Le altre due distaccate al ponte di Sigmundskron (Castel Firmiano) si cam biarono ogni due giorni. Il 25 rientrò del pari il 11° battaglione a Bolzano restando in questa piazza fino a tutto il 27. 11 29 partirono le compagnie dei carabinieri e la prima del II 0 bat taglione, comandate dal capitano Knappich, in «colonna mobile», unita mente ad altre due compagnie scelte del 1° reggimento di cacciatori na politani e con

(Chiusa). La strada era quà • e là barricata da sassi e da legni; il ponte vicino Klausen (Chiusa) era pure barricato da grosse travi ed alcune tavole ne furono espressamente levate. A fronte però di così gran ostacoli la colonna arrivò a Klausen (Chiusa), superato avendo il tutto con la solita intrepidezza e si diresse verso Brixen (Bressanone). 11 distaccamento di napolitani a cavallo però fu obbligato di retrocedere a Bolzano, non avendo potuto passare il ponte predetto. Il capitano Knappich

, comandante la colonna mobile, si distinse per la sua intelligenza e bravura nel dirigere una tale spedizione. Ad eccezione delle due compagnie nominate, i battaglioni dalmati continuarono a restar a Bolzano a tutto il 2 di dicembre. II 3 dicembre fu spedito il capobattaglione Ferrin con 200 uomini del 1° battaglione alla volta di Blumau (Prato all’Isarco) onde impedire

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1924
¬La¬ frutticoltura industriale nell'Alto Adige nelle sue varie fasi di sviluppo : ... in occasione dell'esposizione nazionale di frutta 20 - 30 settembre 1924 ; congresso pomologico 21 - 22 settembre
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Pagina 12 di 33
Autore: Meier, Alois / Luigi Meier
Luogo: Trento
Editore: Scotoni
Descrizione fisica: 31 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau;z.Geschichte;f.Kongress;g.Trient <1924>
Segnatura: II 109.741
ID interno: 202241
, ma anche alla regolare irrigazione su terreno soffice, come pure alle cure assidue, che riescono tanto più facili, m quanto che 1 altezza del tronco misura solo 1 m. - 1 1 m. ». Di particolare influenza per la frutticoltura è inoltre l'attività delle Società, che presero sviluppo nei due centri di Bolzano e Merano. L attività del Consorzio agrario e degli Orticultori, di cui si è fatto cenno più sopra, si esplica, in prima linea, nell’erezione e manutenzione di vivai e di giardini madre

, nell’istruzione degli interessati a mezzo di conferenze e di corsi tenuti da appositi docenti ambulanti e, non ultimo, nella ricerca di sbocchi di smercio per i prodotti, in continuo contatto con le rispettive Ditte commendali. Questo Consorzio si acquistò pure grandi meriti con un assidua parteci pazione ad esposizioni estere e con l’organizzazione di esposizioni nel Paese. Meritano speciale menzione quelle di Amburgo - 1867 -, di Brunschwick - 1872 -, Bolzano - 1873 -, l’esposizione mondiale internazionale

di Vienna nel 1873, di Treviri - 1874 -, di Colonia - 1875 -, di Parigi - 1878 -, di Bolzano - 1886 -, Esposizione e mercato di frutta in Vienna del 1888; l’Esposizione generale delle Provincie e forestale in Vienna del 1890; la prima Esposizione provin ciale in Innsbruck del 1893; l’Esposizione internazionale di frutticoltura e or taggi in Pietroburgo del 1894; l’Esposizione internazionale di frutta e di ortaggi in Amburgo del 1897. Fra gli enti promotori della frutticoltura devesi inoltre far menzione

dei Consorzi agrari distrettuali, i quali, con alla testa il Consiglio Provinciale di Agricoltura di Innsbruck, vengono chiamati in vita nell’anno 1882. 11 Consorzio agrario e degli orticultori in Bolzano si scioglie e, al suo posto, sorgono le due corporazioni « Consorzio agrario distrettuale » e « Consorzio dei viticultari, frut ticultori e orticultori ». Quest’ultimo ottiene pure rappresentanza e voto nel Con siglio agrario Provinciale. Nell anno 1881 viene fondato in Merano il Consorzio dei

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1924
¬La¬ frutticoltura industriale nell'Alto Adige nelle sue varie fasi di sviluppo : ... in occasione dell'esposizione nazionale di frutta 20 - 30 settembre 1924 ; congresso pomologico 21 - 22 settembre
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Pagina 8 di 33
Autore: Meier, Alois / Luigi Meier
Luogo: Trento
Editore: Scotoni
Descrizione fisica: 31 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau;z.Geschichte;f.Kongress;g.Trient <1924>
Segnatura: II 109.741
ID interno: 202241
si trovano ancora conservate in qualche lo calità fino ai nostri giorni. Così p. e. in Traismauer nell Austria inferiore, una volta stazione militare dei Romani, viene ancora coltivata una pera estiva deno minata « Augstbirne » la quale, con ogni probabilità, si identifica con la pera « Agst » che si riscontra nei dintorni di Bolzano. Sembra che la stessa sia stata coltivata ai tempi dell’Imperatore Augusto, dal quale avrebbe preso anche il nome. E evidente che la strada romana serviva già da tempi

antichi per il tra sporto di molti prodotti e Bolzano quale centro e piazza commerciale per lo smercio dei prodotti agricoli di questo territorio, e che nei suoi dintorni, favoriti da un clima mite, furono coltivate vane qualità di frutta. Ai tempi di Leopoldo 1 (1681) troviamo che, in occasione del suo sog giorno m Oedenburg, furono servite alla sua tavola frutta di Bolzano, Negli anni 1780 fino al 1800 l’esportazione di frutta si presenta in misura maggiore e in quel tempo, secondo K 1’ Idiotikon

» di Schoepf, si parla di « 24 carri rossi », che partivano da Bolzano carichi di frutta. In quell’epoca venivano altresì fornite in gerle ad Innsbruck e a Monaco, attraverso il passo di Giovo, le note uve di Merano della specie Schiavona. Condotte per la via Brennero-Innsbiuck nel territorio di Hall e Schwaz, le frutta nobili venivano trasportate ai punti di approdo del fiume Inn, reso navi gabile, per essere poi inoltrate, a mezzo delle cosidette « Plaetten » (barche piatte), fino nelle più importanti

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1924
¬La¬ frutticoltura industriale nell'Alto Adige nelle sue varie fasi di sviluppo : ... in occasione dell'esposizione nazionale di frutta 20 - 30 settembre 1924 ; congresso pomologico 21 - 22 settembre
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Pagina 11 di 33
Autore: Meier, Alois / Luigi Meier
Luogo: Trento
Editore: Scotoni
Descrizione fisica: 31 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau;z.Geschichte;f.Kongress;g.Trient <1924>
Segnatura: II 109.741
ID interno: 202241
attività da parte delle Società di Bolzano e Merano e inoltre la creazione dei Consorzi agrari distrettuali con il Consiglio Agrario Provinciale alla testa. L’apertura della ferrovia del Brennero avvenne nell’anno 1867 e rese pos sibile un più rapido e regolare trasporto dei prodotti nei paesi di smercio. La sistemazione dell’Adige nel territorio più importante per la frutticoltura fu effettuata in seguito alle leggi provinciali dei 23 aprile 1879 e 11 settembre 1886 con la cooperazione dello

Stato, della Provincia, della Ferrovia Bolzano- Merano e degli altri interessati privati. Ancora nell’anno 1879 furono elaborati i progetti per il tratto Isarco foce del Passero. I lavori di esecuzione furono ini ziati nel 1880 e condotti a termine,- dopo ripetute interruzioni causate dalle piene delle acque, nell anno 1890. Addirittura catastrofica fu l’inondazione dell’anno 1882 causata dal convogliamento delle materie e rotta dell’Isarco verso l’Adige. Una sbarra dell altezza di 17 m. di ghiaia

alberi distrutti vengono messi nuovi impianti delle più ricercate varietà commerciabili di mele e di pere, le quali crescono rigogliose nel terreno del primiero stagno liberato dai depositi di ghiaia; di modo che la plaga nei dintorni di Castel Firmiano diventa una delle zone più fertili per la frutticoltura nella Provincia. Di pari passo con la regolazione dell’Adige fra l’Isarco e la foce del Passero e con la sistemazione dei torrenti in questo tratto procede la costruzione della ferrovia Bolzano

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Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1924
¬La¬ frutticoltura industriale nell'Alto Adige nelle sue varie fasi di sviluppo : ... in occasione dell'esposizione nazionale di frutta 20 - 30 settembre 1924 ; congresso pomologico 21 - 22 settembre
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Pagina 7 di 33
Autore: Meier, Alois / Luigi Meier
Luogo: Trento
Editore: Scotoni
Descrizione fisica: 31 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau;z.Geschichte;f.Kongress;g.Trient <1924>
Segnatura: II 109.741
ID interno: 202241
oggigiorno nelle plaghe del lago di Caldaro (230 m. sopra il livello del mare), sopra Caldaro e Appiano, lungo l’Adige da Laives, Bolzano, Gries (265 m. sopra il l. d. m.), sopra Terlano, Vilpiano, Nalles, Lana, Merano con la continuazione nella Val Venosta fin sopra Silandro (800 m. sopra il l. d. m.) ; inoltre da Bolzano Verso settentrione sopra Chiusa, Bressanone, Rio di Pusteria, di nuovo fino a circa 800 m, so- pra il livello del mare. Le precipitazioni atmosferiche in questo territorio segnano

terreni sabbiosi, di origine alluvionale, cambiano di frequente, a brevi tratti, con terreni morenici glaciali oppure coi più fertili terreni formatisi dalle roccie primordiali. L’abbondanza di sole, di cui, grazie alla sua posizione geografica, gode questo territorio, produce una meravigliosa bellezza di colore dei frutti. La media temperatura annua di Bolzano importa 12 gradi C; la tem peratura media massima annua 33 gradi C e la media minima annua 7’7 gradi C. Il fattore precipuo per rendere

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Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1924
¬La¬ frutticoltura industriale nell'Alto Adige nelle sue varie fasi di sviluppo : ... in occasione dell'esposizione nazionale di frutta 20 - 30 settembre 1924 ; congresso pomologico 21 - 22 settembre
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Pagina 22 di 33
Autore: Meier, Alois / Luigi Meier
Luogo: Trento
Editore: Scotoni
Descrizione fisica: 31 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau;z.Geschichte;f.Kongress;g.Trient <1924>
Segnatura: II 109.741
ID interno: 202241
con la mela americana Jonathan, Ontano e con la varietà inglese Beauty of Bath hanno dato in parte buoni risultati. La Pera. La coltura della pera si riscontra precipuamente nei dintorni di Bolzano, dove alli gnano a preferenza le varietà primaticcie. All’infuori di questa plaga, la pera si ritira sulle posizioni di collina, come pure nelle valli laterali ed esposte alle correnti d aria. Il motivo di questo fenomeno va ricercato nel forte pericolo del Fusicladio, al quale, nella pianura umida

precipitazioni atmosferiche, molto sole e continue correnti d’aria, come pure il terreno soffice e di facile irrigazione, favoriscono la buona riuscita del frutto in parola. Con impiantagioni a larghe file la coltivazione dello stesso viene consociata alla coltura dei campi. I prati non le convengono. Oltrecciò l’albicocca viene coltivata a mezzo fusto anche nel territorio di Bressanone e, sporadicamente, nei vigneti di Bolzano verso Laives. Nelle re gioni più alte alligna molto bene a spalliera. (Pustena

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