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Soggetto: g.Friaul-Julisch-Venetien;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920> ; g.Trentino-Südtirol;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920>

promovimento piccole in dustrie Bolzano, Rovereto, Gorizia, Trieste oggi riunito per iniziativa que sto Istituto invia fervido saluto esprimendo massima fiducia in azione Vo stra Eccellenza favore piccole industrie. A S. E. Luzzatti. — Convegno interregionale Istituti Bolzano, Rovereto, Gorizia, Trieste per promovimento piccole industrie oggi riuniti per iniziativa nostro Istituto invia sentimenti devota ammirazione e saluto reverente', al Maestro venerato, al proprio Presidente d’onore, al precursore

nobile di ogni civica iniziativa tendente alla prosperila nazionale. À S. E. Mosconi Governatore Venezia Giulia. — Convegno Interregio nale Istituti per promovimento piccole industrie Bolzano, Rovereto, Trieste, Gorizia, riunitisi oggi Venezia per iniziativa questo Istituto allo scopo di stu diare problema coordinazione leggi favore pìccole industrie invia E. V.. Go vernatore nobile Regione redenta, sentimenti omaggio. A S. E. Luigi Credaro Governatore Venezia Tridentina. — Convegno Interregionale

Istituti promovimento piccole industrie Bolzano, Rovereto, Gorizia, Trieste riunitosi oggi Venezia per iniziativa questo Istituto allo scopo di studiare problemi coordinazione leggi favore piccola industria invia E. V., Governatore nobile Regione redenta, sentimenti omaggio. À S. E. Salata. Convegno interregionale degli Istituti promovimento piccole industrie Trieste, Gorizia, Rovereto, Bolzano riunito oggi per inizia tiva Istituto Lavoro Venezia al cominciare suoi lavori invia V. E. primo as- 32

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1920

¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)

Pagina 122 di 192

ma concepite con grandiosità di stile. Fra gli scrittori di musica contemporanei merita di es sere menzionato il doti.. H. Einhorn di Breslavia. Egli ave va a Gries, presso Bolzano, una piccola, ma'eccellente or chestra e scrisse. ricerche storiche e tecniche preziose sul corno da caccia e la tromba. A Bressanone vive Roberto Mayerhofen da Gmunden, che si occupa principalmente di studi di armonie. Quali benemerite istituzioni per la cultura di buona e nobile musica nel Tirolo meridionale si considerano

la so cietà musicale e la sua scuola di Bolzano, l’eccellente or chestra del Kurhaus di Merano, i cori del duomo di Bres sanone, della chiesa arcipretale di Bolzano e di quella par rocchiale di Merano. Questa esposizione, benché succinta, è sufficiente a met tere in chiara luce una cosa : che la musica tedesca del Ti rolo meridionale non è una parte prima dì importanza della splendida coltura musicale tedesca. Tutte le fila di congiun zione corrono quasi esclusivamente verso nord, verso Inn sbruck, Monaco

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1920

¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)

Pagina 156 di 192

(1509) fu dipinto da un artista che fu certo in rapporti con la pittura di Norimberga, se non è addirittura da attribuire allo stesso Dürer. Nell’altare a trittico e nelle statue di legno, creazioni nell’essenza loro estranee al genio artistico italiano, si manifesta l’arte pla stica del paese. Le più note opere di Michele Pacher da Bruni co nella Posteria' (morto nel 1498) : l’altare della chiesa parrocchiale di Gries presso Bolzano e di S. -Volfango nel Salzkammer- gut, fanno di lui uno dei più

celebri artisti dell’ultimo pe riodo dell’arte gotica. Dal suo laboratorio uscirono gli al tari di Termeno (oggi nel Museo nazionale di Monaco), di Pinzon presso Egna, gli altari della chiesa dei France scani a Bolzano e Bressanone, a Voels s, Schiern e nel castello principesco di Tiralo. Sotto l’influenza di Pacher cominciò a fiorire una scuola di scultura, della quale sono conosciuti i maestri Luca Alber, Ioerg Arzt, Toerg Liei ss, Silvestro Mueller, Narciso di Bolzano e Volfango Asslinger, che

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dei numerosi acuti pinnacoli dei cam panili, dei molti castelli e delle rocche ornate di merli, delle case e delle fattorie isolate sparse sulle chine secon do la caratteristica disposizione tedesca, che soltanto molto al di sotto di Bolzano cedono il posto a forme italiane ed ai compatti raggruppamenti di case in villaggi. Il gotico tedesco ha creato dovunque nelle città e nei villaggi deli ziosi monumenti architettonici. Con lo splendore di una cattedrale in mezzo al villaggio s’ erge la superba

torri e porte a Sterzing, Bressanone e Chiusa, a Bolzano, Merano e Glorenzo formano il quadro più de lizioso delle città tedesche. Lo spirito germanico seppe crearsi il più importante monumento di arte gotica molto a sud nel paese, nella magnifica chiesa parrocchiale di Bolzano, come un simbolo dell’intima, unione col popolo tedesco e la sua arte. Lo svevo Giovanni Lutz da Schussenried compì nel

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di Bolzano. Collo smembramento del Tirolo, nell’anno ìSio, si stabilì in Val di Badia un distretto giudiziario a parte, e Gardena fu assegnata al distretto giudiziario di Castelrotto. Entrambi rimasero bavaresi, mentre Fassa,, Li- vinallongo e Ampezzo furono attribuiti al Regno d’Italia, il primo alla prefettura di Bolzano, gli altri due al diparti mento della Piave. È da osservare che il confine italiano del 1810, verso la Baviera, corrisponde a quello chiesto dal l’Italia nel 1915. Noi

na poleonica sentirono gravemente il peso della breve domi nazione italiana, e ne subirono a malincuore il giogo. La caduta di Napoleone portò anche a loro la sospirata libe razione ed essi salutarono con giubilo la loro rinnovata unione al Tirolo. Nella riorganizzazione delle magistra ture tirolesi ì territori ladini vennero, secondo la loro an tica appartenenza, annessi al Tirolo tedesco, assegnando Li- vinailongo a Badia, Ampezzo al circolo di Brunico, Gar dena e Fassa a quello di Bolzano. Da secoli

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1920

Atti del 1. Convegno Interregionale fra gli Istituti pel promuovimento delle Piccole Industrie delle Tre Venezie : Venezia 2 - 3 ottobre 1920

Pagina 5 di 82

Autore: Istituto per il Lavoro <Venezia> / Comitato Provinciale per le Piccole Industrie / Istituto per il Lavoro, Comitato Provinciale per le Piccole Industrie

Soggetto: g.Friaul-Julisch-Venetien;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920> ; g.Trentino-Südtirol;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920>

il Lavoro, alle ore 10 del 2 ottobre, sono presenti i Sigg. : Ing. Comm. Beppe Ravà, Presidente, Prof. Avv. Mario Marinoni, Vice presidente, Avv. Cav. Gastone Grubissich, Segretario del Consiglio, On. Prof. Silvio Trentin, Deputato ai Parlamento, Consigliere, Doti. Cav. Giuseppe Bo- naldi, Direttore, Giuseppe Dell’Oro, Vice Direttore, Dott. Andrea Lago, Segre tario, deH’Istituto per il Lavoro di Venezia — lng. Giulio Garay, Direttore dell’Istituto per il promovimento delle piccole industrie di Bolzano

— On. Ing. Domenico Piccoli, Doti. Cav. Giuseppe Donati per il Comitato Provinciale delle piccole industrie di' Venezia — Ing. Cav. Uff. Carlo Fachini, Presidente del Comitato Provinciale di Udine — Comm. Giuseppe Marchetti, Cav. Giuseppe Rumor del Comitato Provinciale di Vicenza — Sig. Giampietro Tal amini del Comitato Provinciale di Belluno — Dott. Ugo Zaramella del Comitato Provinciale di Treviso. Si giustificarono : il Segretario della Camera di Commercio di Bolzano Dott. Siegl, il Sig. Antonio

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¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)

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e Livinallongo, su territorio ita liano, Belluno, si trova al fondo di un vìcolo cieco e non potè quindi, per il commercio con la Ladinia, assurgere mai all’importanza di Bolzano e di Brunico, poste sulle prin cipali linee di comunicazione del Tirolo. Non dunque mo venti politici hanno dapprima determinato l’indirizzo dei rapporti commerciali della Ladinia, ma le condizioni geo grafiche furono la causa di una più stretta relazione del ter ritorio ladino colla parte tedesca del Tirolo, e conseguen temente

una propria sezione del Club alpino austro-germanico, il quale ha avviato nel paese un grandioso movimento di forestieri, in prevalenza tedeschi. Conformemente alla direzione presa dal traffico, anche la vita economica delle Dolomiti gravita verso il Tirolo te desco. I viveri necessari, le macchine agricole, la suppel lettile domestica, le stoffe, ecc., provengono quasi esclusi vamente da case tedesche di Bolzano, Brunico e Innsbruck,

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¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)

Pagina 155 di 192

attività anche nel Tirolo setten trionale, fino allora povero di monumenti. Monumenti unici nel loro genere per tutta la storia del l’arte tedesca si sono conservati nei quadri profani del ca stello di Runkelstein presso Bolzano e di Lichtenberg nella Valle Venosta. Togliendo i soggetti alla poesia caval leresca, pittori tedeschi adornarono Runkelstein con scene tratte dai poemi epici « Garello nella valle fiorita » e » Tri stano ed Isotta'», e con ritratti di celebri re, eroi, coppie di amanti

. Tre scuole pittoriche con spiccato carattere locale . arricchirono di opere fra le più insigni il Tirolo meridio nale. Esse si trovano a Bolzano, Merano e Bressanone, e i loro capiscuola : Giovanni Stockinger, maestro Wenzel e Giacomo Sunter sono noti da iscrizióni. Le conquiste del l'arte di Giotto, che allora dominava tutta la pittura del l’Europa centrale furono qui elaborate in manièra caratte-

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. La scuola dei ragazzi cantori di Neustift è rimasta a tutt’oggì un centro di coltura del canto e della musica, dalla quale è uscita una numerosa schiera di eccellenti cantori e musici, organisti e compositori. Cor conventi gareggiavano nel cul to della musica le città fiorenti del quattordicesimo e quin- dicesìmo secolo, come Bolzano e Merano, Brunico e Ster ling* Il più -antico regolamento scolastico di Bolzano, che data dall’anno 1424, contiene precise disposizioni per l’in segnamento e Pesecuzione

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Pagina 44 di 192

da me messo in luce nel mio romanzo: ((Die Frem den ». Ciò che però più importa è la condizione etnografica- dei- paese. Già a' qualche ora di cammino al Sud di Bolzano, si ode sempre più risuonare « il bel sì » eppure questi pretti italiani sono, in fondo, di origine germanica, o meglio lon gobardica, sono un virgulto latino innestato su ceppo tede sco. D’altra parte, nella regione tedesca, specialmente nel- TAlta Venosta, nomi e paesi, ed anche tratti del carattere popolare, lasciano scorgere

loro attuali condizioni, alcuni elementi del germanesimo originario. La natura del paese rivela anche in questo la sua storia. Suolo e clima mostrano, secondo Tubicazione, carattere nor dico oppure meridionale, ma molte valli li presentano en trambi, come la parte meridionale della Venosta e le ra gioni di Merano e Bolzano. Si guardi dal « Castel Tirolo » T ampia e maestosa Val d’Adige. Non è senza significazione

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Pagina 118 di 192

vate esecuzioni teatrali. Uno sprazzo di luce è dato dal crescente studio della mu sica da camera. Bolzano, per es., ebbe ognora la fama di possedere eccellenti violinisti. Al principio del XVI secolo si incontrano i primi tedeschi del Titolo meridionale come maestri di musica e composi tori. Pietro Treibenreif soprannominato, secondo l’usanza degli umanisti, Tritonio, nato da una famiglia ancora esi stente nella valle deUTsarco, fu maestro a Bressanone, Bol zano, Hall e Schwaz. Chiamato da Corrado

Celtes, funse poi per alcuni anni come maestro di musica presso l’Uni versità di Vienna, per la quale nel 1507 compilò un libro scolastico di esercizi musicali : « armonie su 22 versi ». Ni colò Faber, sacerdote e cantore di Bolzano, consegnò nel 1516 al suo signore, il Duca Guglielmo di Baviera, un me todo musicale : « Concetti fondamentali della musica ». Leo nardo Lechner, che si chiama egli stesso « Atesino », cioè

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è vero, romanizzati anche gli abitanti di questa provincia, ma le popolazioni, che dall’epoca preromana qui abitavano, mantennero i loro interni legami. Assai sovente vengono citati i valorosi Breoni, che si stendevano dalla valle del- l’Inn a quella dell’Isargo. Nel secolo VI, irruppero nel Ti ralo i Bava ri del Nord, oltrepassando le Alpi centrali e si avanzarono fino al bacino di Bolzano e alla piana di To- blach, sospingendo più in giù il confine d’ Italia, e non si limitarono a conquistare

il paese, ma vi si insediarono sta bilmente. La regione di Bolzano e di Brunico presenta infatti un certo numero di nomi tedeschi antichissimi, che risalgono ai primi tempi della immigrazione Bavarica. È possibile però che prima dei Bava ri siano immigrati nel paese resti di Ostrogoti e di popolazioni germaniche orientali, che poi si mescolarono con loro. La parte meridionale della regione fu quasi contemporaneamente occupata dai Longobardi e Trento divenne la sede di uno dei loro duchi. Essi pure

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Pagina 63 di 192

15-7 18715 13-8 Bolzano e Bressanone . 30189 T4.9 149716 I6.3I 1511615.7 21449 14.5 Mais Patate Legumi luti superiore, Lechtal Inn inferiore, Wipptal Sterzing . . . . . Pusteria . . , Bolzano e Bressanone 29871 24227 427031 173.7 207 226260 115.4 250 230515 18.7 4706 256592 142.2 I 343 La prima cifra dà la produzione in ql., la seconda per ettaro.

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¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)

Pagina 30 di 192

abbandonò a sè stesso il Tirolo, il nemico potè, nella quarta battaglia al Berg Isel, costringere il Landsturm alla riti rata e rompere la resistenza che qua e là si rinnovava. Nè i Tirolesi si limitarono a combattere da eroi : da eroi sep pero anche morire. Colla sua morte Andrea Hofer, la vit tima della Signorìa napoleonica, divenne il martire della fede Tirolese. Il paese fu smembrato secondo la volontà del domina tore. La parte meridionale, con Bolzano, ma senza Merano e Bressanone

, fu assegnata al Regno d’ Italia, e -la valle della Drava al Dipartimento francese dell’ Uliria. Il resto rimase alla Baviera. Così si era, nelle grandi linee, rico stituita la-vecchia ripartizione romana. Ma era una divi sione ormai assurda. •Ciò che da secoli era insieme cresciuto veniva smembra to,- antichissime linee di comunicazione venivano intercet tate. Bolzano ne ebbe enorme danno. La sua posizione dì città commerciale era finita, anche se non si consideri Fop- pressione della straniera signorìa

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1920

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costoro privi di diritti e di onore al pari dell’altro « popolo girovago », viventi senza patria, sulla strada maestra e nella taverna. Li attrassero oltre il Brennero il magnifico paese fiorente lungo l’Adige, la corte gioconda dei conti del Ti rolo, la sede vescovile principesca sull’Isarco, la numerosa nobiltà dei castelli attorno a Bressanone, Bolzano e Merano, i mercati frequentatissimi della ricca città commerciale di Bolzano, le nozze e sagre nei villaggi, liete di vini e di Oh tradige e del

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1920

Atti del 1. Convegno Interregionale fra gli Istituti pel promuovimento delle Piccole Industrie delle Tre Venezie : Venezia 2 - 3 ottobre 1920

Pagina 67 di 82

Autore: Istituto per il Lavoro <Venezia> / Comitato Provinciale per le Piccole Industrie / Istituto per il Lavoro, Comitato Provinciale per le Piccole Industrie

Soggetto: g.Friaul-Julisch-Venetien;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920> ; g.Trentino-Südtirol;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920>

ATTO COSTITUTIVO DELLA FEDERAZIONE. A Venezia in data 3 Ottobre 1920. nella sede dell’Istituto per il Lavoro, i sottoscritti rappresentanti degli Enti : Istituto per il Lavoro di Venezia. Istituto per il promovimento delle piccole industrie di BOLZANO. „ » » » » » » » TRIESTE e ISTRIA. )> i> » » » » » » GORIZIA. » » » » » » » » ROVERETO, hanno deliberato : 1) di costituire la Federazione degli Istituti per la protezione e lo sviluppo delle piccole industrie delle Tre Venezie, con gli scopi

comunicazione del presente Atto e del suo allegato agli Enti federati perle ratifiche di rito e alla susseguente convocazione dei mem bri del Consiglio definitivo. p. VIstituto di Trieste e Istria p. Ylstiluto per il Lavoro di Venezia f.to lng. CORETTI f.to Ing. B. RAVA’ f.to C. GARAVINI f.to G. GRUBISSICH f.to S. TRENTIN p. l 'Istituto di Gorizia p. VIstituto di Rovereto f.to Ing. R. PENSO f.to BERCUGL - Ing. MONAUNI p. VIstituto di Bolzano f.to Ing. GARAY

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Pagina 175 di 192

Nostra Signora del Bosco, Proveis, Loregno, S. Felice e i due comuni' tedeschi di Trodena e Anterivo, che ora appar tengono al Commissariato di Cavalese. Non vi sono com prese quelle parti del capitanato distrettuale di Lienz, che non vengono annesse al Regno d’Italia. La provincia dovrebbe dunque comprendere : I territori dei Commissariati distrettuali dì Silandro, Me rano, Bolzano, Bressanone, Brunico, Ampezzo, la città auto noma di Bolzano, ì 6 Comuni sopramenzionati dei capita-

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Atti del 1. Convegno Interregionale fra gli Istituti pel promuovimento delle Piccole Industrie delle Tre Venezie : Venezia 2 - 3 ottobre 1920

Pagina 21 di 82

Autore: Istituto per il Lavoro <Venezia> / Comitato Provinciale per le Piccole Industrie / Istituto per il Lavoro, Comitato Provinciale per le Piccole Industrie

Soggetto: g.Friaul-Julisch-Venetien;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920> ; g.Trentino-Südtirol;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920>

le forme cooperative», io credo che nella nuova dicitura sa rebbe tutto compreso. Avremmo, allora, la industria domestica, l’industria dell’artigiano singolo, e l’industria dell’artigiano riunito in forma coopera tiva, e non ci sarebbe più bisogno di accennare a limitazioni di capitale o di altri mezzi. Vorrei che nella nuova Legge fosse compreso questo concetto. Ing. GARAY dell’Istituto di Bolzano. — Cercherò pure io di definire le piccole industrie. E’ una cosa abbastanza semplice; basta intendere

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Atti del 1. Convegno Interregionale fra gli Istituti pel promuovimento delle Piccole Industrie delle Tre Venezie : Venezia 2 - 3 ottobre 1920

Pagina 7 di 82

Autore: Istituto per il Lavoro <Venezia> / Comitato Provinciale per le Piccole Industrie / Istituto per il Lavoro, Comitato Provinciale per le Piccole Industrie

Soggetto: g.Friaul-Julisch-Venetien;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920> ; g.Trentino-Südtirol;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920>

sul posto per studiare gli Istituti che la legge, non meno delle tradizioni, ha saputo foggiare nella Venezia Giulia, nel Tren tino ed a Bolzano. E le constatazioni locali, hanno ancora più rafforzata l’ammirazione nostra apprezzando i saggi, pratici sviluppi che i singoli Enti hanno saputo dare alla azione centrale. Da ciò ha avuto origine l’idea di questo Convegno che, se deve lasciare integra ed intatta l’autonomia degli Istituti qui rappre sentati, noi auguriamo porti all’armonizzazione delle

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Atti del 1. Convegno Interregionale fra gli Istituti pel promuovimento delle Piccole Industrie delle Tre Venezie : Venezia 2 - 3 ottobre 1920

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Soggetto: g.Friaul-Julisch-Venetien;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920> ; g.Trentino-Südtirol;s.Industrie;s.Klein- und Mittelbetrieb;f.Kongress;g.Venedig <1920>

operosità indefessa. Io mi auguro che la Camera, dividendo questa mia speranza, vorrà be nevolmente collaborare alla mia iniziativa ». Questa relazione è così completa che credo nulla resti da aggiungere. Dr. GARAVINI. — Vedo che nella Relazione si parla di 72 comitati pro vinciali.. On. PICCOLI. — 69 le vecchie provincie del Regno e tre le redente. Dr. GARAVINI. — Da noi ci sono quattro Istituti : due nel Trentino, a Rovereto ed a Bolzano e due nella Venezia Giulia, a Trieste ed a Gorizia. On. PICCOLI

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Atti del 1. Convegno Interregionale fra gli Istituti pel promuovimento delle Piccole Industrie delle Tre Venezie : Venezia 2 - 3 ottobre 1920

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