(Bolzano, 1812) ; cose che gii procacciarono molta lode e lo confirmarono nella stima e nell’ammirazione de’ suoi concittadini. Mutate le condizioni po litiche col Trattato di Vienna, fu nominato Podestà di Trento (primi di Luglio 1816), il terzo che portasse questo titolo dopo 1’ abolizione del Magistrato Consolare. Rimase in quest’ ufficio per lo spazio non interrotto, di 30 anni, spiegando quella indefessa attività, che rese a Trento quei rinnovamenti e quell’aggiusta tezza dì proporzioni che
fissavano le molteplici incombenze del civico Magistrato, e l’indefesso studio che fruttò alla nostra let teratura mentre egli era Podestà, le opere che qui nominiamo : Discorso sopra un iscrizione trentina del tempo degli Antonini (Tren to, 1824), V Ara Dianae (Bolzano, 1824), Das römische Strassen- Monmnent Maretsch (Innsbruck, 1825) ; Trento citta de Rezi e co lonia Romana (Trento, 1825), Dell origine dei Sette e Tredici Co muni, Memoria (Ibid. 1826), Dei Rezi, dell’ origine dù popoli dItalia