osservare che non conside rando la qeislione di onore nazionale e di civiliz zazióne,)'altitudine minacciosa dell'Austria in Italia era di natura da imporre alla Francia un concorso attivo nella questione italiana. Non ignoriamo' che tutti i governi d'Italia, ec cettuato il Piemonte, sono amici dell' Austria, che li regola a suo talento. I giornali ci hanno dato notizie gravissime, come, per dirne una, il cambio di truppe fra 1' Austria e il granduca di Toscana. Certamente, non si potrebbe coro prendere
come i gabinetti europei non abbiano protestalo contro questa flagrante violazione dei trattati; questo, manifesta ostilità dell'Austria contro il Piemonte, T alleata della Francia e dell' Inghilterra. ■ Ora T Arciduca Massimiliano abbandona Mi lano per ritirarsi a Trento, e il comando in capo della armata austriaca in Italia è stato confidato al generale Hess, lo stesso che nel 1849 concepì il piano della battaglia di Novara e 1' ardito pro getto d' invadere il Piemonte onde non esser co-